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Storia

«Lo scopo della NATO è di tenere dentro gli americani, fuori i russi e sotto i
tedeschi»

(Affermazione attribuita a Lord Ismay, primo Segretario generale della NATO[3])


Origini
Il Patto Atlantico prendeva origine dalla percezione che il mondo occidentale
(costituito da Stati Uniti d'America, Canada, Regno Unito, Francia, Norvegia,
Germania, Italia e altri Paesi dell'Europa occidentale), dopo la seconda guerra
mondiale, stesse cominciando ad accusare tensioni nei confronti dell'altro paese
vincitore della guerra, ossia l'Unione Sovietica, con i suoi Stati satellite.

Cominciava, infatti, a svilupparsi nelle opinioni pubbliche occidentali il timore


che il regime sovietico potesse "non accontentarsi" della spartizione geografica
generata, al termine della Guerra, da varie conferenze di pace e che,
radicalizzando i contenuti ideologici della società, volesse intraprendere una mira
espansionista per l'affermazione globale dell'ideologia comunista. Ciò generò un
movimento di opinione che - anche grazie alle varie attività in tal senso
organizzate dagli Stati Uniti d'America - cominciò a svilupparsi in modo
generalizzato nei Paesi occidentali e che identificò una nuova assoluta necessità
di garantire la sicurezza del mondo occidentale dalla minaccia comunista; la NATO,
quindi, rispondeva all'esigenza di allearsi e di mettere a fattore comune i propri
dispositivi di difesa, per reagire "come un sol uomo" a un eventuale attacco.[4]

Il ponte aereo di Berlino


Tale sentimento ebbe una significativa spinta dopo i fatti di Berlino del 1948. La
città tedesca, simbolo del nazismo e capitale della Germania hitleriana, dopo Jalta
venne a trovarsi nel territorio della Germania Est, ossia sotto influenza
sovietica, e venne suddivisa in 4 zone, tre delle quali controllate dai Paesi
occidentali e la quarta (la parte orientale della città) dall'Unione Sovietica.
Berlino Est divenne Capitale della Germania Est.

Dopo alcuni mesi durante i quali i sovietici avevano cominciato a manifestare


disagio e dissenso sulla situazione territoriale e logistica "anomala" di Berlino
(enclave occidentale in territorio orientale), che permetteva alle genti sottoposte
al regime socialista di transitare facilmente all'Ovest trovandovi rifugio, il 24
giugno 1948 decisero di chiudere il corridoio terrestre attraverso il quale Berlino
Ovest era connessa al mondo occidentale, impedendo, di fatto, il suo
approvvigionamento logistico: il successivo ponte aereo, organizzato dal mondo
occidentale per assicurare la sopravvivenza della popolazione di Berlino Ovest, è
entrato nella storia.

La vicenda dell'"assedio" a Berlino Ovest, fece forte impressione sulle popolazioni


occidentali e, di fatto, favorì la decisione di istituire un'Alleanza del mondo
occidentale contro la percepita minaccia sovietica.

Paesi fondatori
Belgio Belgio
Canada Canada
Danimarca Danimarca
Francia Francia
Islanda Islanda
Italia Italia
Lussemburgo Lussemburgo
Norvegia Norvegia
Paesi Bassi Paesi Bassi
Portogallo Portogallo
Regno Unito Regno Unito
Stati Uniti Stati Uniti
Il concetto informatore dell'Alleanza: la "difesa collettiva"
Il concetto informatore di questa nuova "Alleanza" era quello della "difesa
collettiva", riportato nell'art. 5, che recita:
«Le parti concordano che un attacco armato contro una o più di esse, in Europa o in
America settentrionale, deve essere considerato come un attacco contro tutte e di
conseguenza concordano che, se tale attacco armato avviene, ognuna di esse, in
esercizio del diritto di autodifesa individuale o collettiva, riconosciuto
dall'articolo 51 dello Statuto delle Nazioni Unite, assisterà la parte o le parti
attaccate prendendo immediatamente, individualmente o in concerto con le altre
parti, tutte le azioni che ritiene necessarie, incluso l'uso della forza armata,
per ripristinare e mantenere la sicurezza dell'area Nord Atlantica.»

Questa misura era concepita in modo tale che se l'Unione Sovietica avesse lanciato
un attacco contro uno qualsiasi dei paesi membri, questo sarebbe stato trattato da
ciascun paese membro come un attacco diretto, ed era rivolta soprattutto a una
temuta invasione sovietica dell'Europa occidentale[5]. Le trattative si svolsero
tra i firmatari del trattato di Bruxelles (Regno Unito, Francia e Benelux), Stati
Uniti d'America, Canada, Norvegia, Danimarca, Islanda, Portogallo e Italia[6].
L'Unione Sovietica protestò vivacemente, affermando la natura aggressiva nei suoi
confronti del Patto. Da lì a pochi anni, nel 1955, essa avrebbe dato vita a
un'Alleanza militare contrapposta alla NATO: il Patto di Varsavia.

Il "Trattato Nord Atlantico", fu firmato a Washington il 4 aprile 1949, ed entrò in


vigore il 24 agosto dello stesso anno. La creazione degli organi politici
dell'Alleanza Atlantica impiegò circa un anno di lavori, tra il maggio 1950 e lo
stesso mese del 1951; nelle riunioni a Londra e a Bruxelles i ministri degli Esteri
si accordarono per la creazione di un Consiglio Permanente, dotato di potere
esecutivo, affiancato da tre comitati, di difesa economica e finanziaria, di difesa
e militare, inglobati poi nel Consiglio Permanente nella conferenza di Londra del
maggio 1951.

La "guerra fredda"
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Patto di
Varsavia e Guerra fredda.
Otto anni prima della nascita del Patto di Varsavia ebbe inizio la "guerra fredda",
così definita in quanto, in realtà, mai combattuta sul campo, ma per la quale i due
blocchi prepararono i loro dispositivi militari in modo così meticoloso e credibile
che fu sviluppato il concetto di "pace armata" (attuato anche con armi nucleari
potenzialmente distruttive per l'umanità intera).

Dopo la caduta del muro di Berlino, che simboleggiò la fine del socialismo reale e
soprattutto dell'URSS, la NATO ha radicalmente cambiato la sua visione strategica,
avviando un processo di radicale trasformazione. Dopo i fatti dell'11 settembre
2001 è avvenuto un nuovo cambiamento nelle strategie dell'Alleanza, che si è
configurata anche come l'organizzazione mondiale principale per la lotta effettiva
al terrorismo internazionale.

Il disposto dell'art. 5 del Trattato, mai attuato durante la Guerra fredda, venne
invocato per la prima volta nella storia il 12 settembre 2001 dagli Stati Uniti, in
risposta all'attacco terroristico del giorno precedente a New York e Washington.

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