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Gli atti di alta amministrazione si configurano come una speciale categoria di atti
amministrativi, che svolgono un'attività di raccordo fra funzione di governo (Stato-comunità) e
funzione amministrativa (Stato-soggetto). Si collocano in una posizione intermedia tra gli atti
politici ed i provvedimenti stricto sensu amministrativi, rappresentando il primo grado di
attuazione dell'indirizzo politico nel campo amministrativo.
Indice
Collocazione dell'atto nella gerarchia delle fonti
Caratteristiche
Bibliografia
Voci correlate
Caratteristiche
L'atto di alta amministrazione si caratterizza per la settorialità degli interessi presi in
considerazione dall'organo preposto al coordinamento. L’atto politico, invece, è volto a realizzare
una sintesi di tutti gli interessi della collettività.
Esempi sono i provvedimenti di nomina dei
direttori generali delle aziende sanitarie locali e delle aziende ospedaliere. Gli atti di alta
amministrazione sono suscettibili di impugnazione innanzi al giudice amministrativo ex artt.24,
103 e 113 della Costituzione per vizi di legittimità, incompetenza ed eccesso di potere.
Bibliografia
Luigi Delpino - Federico del Giudice, Compendio di diritto amministrativo (XXVIII edizione),
Casoria (NA), 2016. ISBN 978-88-91-41976-7.
Vincenzo Cerulli Irelli, Corso di diritto amministrativo, Torino, Giappichelli Editore, 1997. ISBN
88-348-7225-8.
Voci correlate
Interesse legittimo
Politica
Processo amministrativo
Pubblica amministrazione
Spoils system
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