Il Settecento: grandi trasformazioni storico-sociali, modernità.

Mentre si rafforza l’egemonia francese a scapito della Spagna, emergono Stati come Prussia,
Russia e Inghilterra, la quale cresce come potenza marina grazie all’aumento dei commerci
marittimi. Si instaura una monarchia costituzionale, a seguito della Gloriosa rivoluzione, ispirata ai
princìpi del liberalismo, riconosce le prerogative del governo e limita l’autorità regale all’esercizio
del potere esecutivo.
1789 Rivoluzione Francese. Momento di rottura della stabilità politica europea.
1799 Napoleone Bonaparte Primo Console, invasione in Europa.
1776 Colonie inglesi Nordamerica si ribellano alla madrepatria, Indipendenza.
Italia divisa in tanti piccoli Stati sotto dominio di potenze straniere incapaci di svolgere un ruolo
autonomo nella politica Europea.
Venezia, Piemonte, Stato Pontificio conservano l’indipendenza
Lombardia sotto dominio austriaco, Maria Teresa e Giuseppe II, riforme e sviluppo economico
sociale.
Regno delle Due Sicilie, sotto dominio spagnolo, Carlo III sovrano illuminato

Sviluppo produzione agricola e manifatturiera, incremento demografico, domanda e produzione

dei beni.
Inghilterra, Rivoluzione industriale. Macchina a vapore, e energia prodotta dal carbone,
produzione dell’acciaio che porta al rinforzo della potenza terrena e marittima.
Ceto imprenditoriale, crescita delle attività commerciali e intellettuali, la Borghesia. Politica del
liberismo, Adam Smith.
Moderno Capitalismo, aumenta la circolazione del denaro grazie alle industrie, nuove scoperte
scientifiche.
Costruzione delle fabbriche: abbandono delle campagne e inurbamento, proletariato nuova classe
sociale. Condizioni igieniche e ambientali complicate, torni di lavoro disumani.

Francia, nascita del movimento Illuminista. Si ispirano sovrani come Federico II di Prussia, Maria
Teresa d’Austria, Caterina II di Russia.
Dispotismo illuminato: monarchia assoluta ma con concezione della tutela dei diritti dei sudditi.
Monarchia Parlamentare in Inghilterra, in Francia poco dopo l’inizio della Rivoluzione viene
emanata la Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino, a cui si ispirano le successive
Costituzioni democratiche.