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6 Pane ra sme nel sop, chara gomate sean ore, coms (7a steel ombre come ark dele ot cose. Po ta un tatto un chiaroscuro i eae staddensa cae di chiarore i to che af opeigionane dal Luso movinatano el cet, Ba nate dincind? Bune gomeer cil ‘aos allied cit cen pial emanano calor; le faccategrigotopo ser tollvatl¢ abbas col imo dun apr tn ansinare direxpi che dente, un braid tile uno septa, Chace, crac, coc ch ut rcno,# feagre,grcidio music, scoppiet Aisirene a perdiato, Lact assorta i so—na tempo, tutto ci che era fsato lla luce e nell del elo bianco scompare inghiotito dl rem occupa il campo senza intervalli, senza tregua. Viaggio nelle citta di de Chirico Non so come son arrivato qui, Non rigor coxa c°e Jon, forse un mate quasi nero dh cui alfiorane squame “limostri. Un eupo mugyhio si levava a perdifiato come has romba-conchighia d'un tritone; ss che i sbon), per Fermard nel ripeso d'un'eco © non propaparsi eter hhamente, hanne bisogno dapprodare a una viva, ai syalt d'un molo, ai muraglion: una citi. Poco ricordo, Alli crt vista lal mare: bianca dictro i cipressi come \tella cla cui erano salpati gl: Argonauts seal di granito eeadevano alla spinggia sastosa dove il marmo delle fhatue eva arrossara dal sangue del capretisacrficati al Ie Dea. ii dallinterno della cit che sicordo la vicénanza del aes o did meglio: la vicinarsaa del mare env un cicord: tina cortina nora sbarteva al vento sulla logan pala tive chi aspettava il compiers doscurtoracoi juicy jai le onde rorapersi alla base delle colonne. Se a terra Jaria eta fra, Ye cortine ricadevano pesanti nei pome rigai U'autunnic, ma salorlo cupo del mate la coos del ‘vento cdlle vele passara alta cui tet delle ease Tia verita & presto ctta: da quando sono enttato in questa ott, la cit @ entrata in me: dentro dime aon: Ce pasio per nient'alx9, Da allora il mio sguardo seorre fusuperie’levigatc, sgombre, che sale fa dort, Vom. Irate; maa dire il vero ie non so se i sole sia ilove sia, perdato dictro lo spessore cF'un cielo verde: hottiglia 0 sfoggiando la sua glovinezza matting in. vole Ieggere e bianche; non serena, perché mii la govt nezea lo &, beast ansiosa, trepicante: scorrono i cirri, Pare trs veloc come rughe che afiane su una front gov Scompaicno, Plazz, ve, splanate sestencno devant a me of cand ufapparene accesbilia. come a de: sana scee sgombre, prvorrctmi, Ci potebedifidare loro invita? Solo un agorafcbo, Forse Pagorfobia & contagion che questa cith trasmette «chi vi ai senz‘eseisi premunito;anch'o ne salfro, devo dir, sab neve a sp wet ar ed dteaversatc; prefetico sitsclne eto gl spigl edly ea pet dl port, senza ventura seopero; ante pit che non sapeet dove dvigeri. A pote’ chieder a strat? A gn’ due passant lai fondo? Mi sembrano lomtant. troppo kentani anche anlesso sone fermi esembra ce patting tr fro, pe che io sin arrvato Ia certo si sratn alomtanat Pot inveceintirogate un sata? Se ne ineonteano mole paiono pit lacimente rapsiungli, Ma quclle che statue insegnano, senza che io lo chieda,€ una linea condota: devi sare mobile, ascare che lo spazio tomo «1; 9 st nel meno pluto ello spe Aeempo nen ve pt peo ctl esa Fn scapes. Lo spatzio ha dimension’ che presentano egruna tautesistiche diverse: onlzzntata € un plano contin Jn verticals & fata di lemenu Bola oer fat Aire. In cima alle tor svertolano baralicre appeal stendardi orifamme dogei colore se & per una fest, soltanto las che est viene clebrata qua sotto tat tace, © sard per indicare ai ravigati da che parte tira vente? Ma guages on vola ncanche un graneo di pob ‘ete; solo Talo ciclo & tascnato dalle conremt- Dade teonde pon si vee anima viva sulle tort, dala bave ala vets ‘Da ogni parte mi gt, continuo a vedere ei de si snort lage in fondo, Saranno sempre gl tess oi siamo vist ds fon Gantnte secrete » yni via, in ogni pinzea, desert &'8 un paseante che in. Ssonvea un alia passante © ei fermano un momento a toversare? Ecos strato diced? Pos soo ae ech, La cid — die uno Sessa La ett dice alto 2 ees neo spaio dao che T iprino: ela cits ¢ mae, dato che sembriamo Fel plecll Ti soma: aLa cit non 2 muta, dato che noi ci psciarcn ‘Pramas inn ce cos ia?» uc eet am come ch eh {Coho abso, Forse ee wnlonn sol instar che “cine esleoss, immedi dba 10 €preprio erthe qualeuno pose abla, psc, conversa {i Ounlcure, Cie Non i, on re. Ci Pospt ie Ie che lata atende? Sento che quest pore wt ech ipsire chs, quest ogget abbr mire Sfingon come se [a i prsera posse trbarne dine ei ben he oe es rempere con lama prescia,& uns clin contrbante theta cts impone ¢ehe mt rspings, ena cama che tom teller laprsenza fics dell na ern - Mere toa pare dime nee ata, cont s sac da mee percorre nvsile uch por sila in quale pia Pevsale st ql ort dpe, eta ei & fata pr ao eneredb ots au ches wma cont i peter teas spt, es em eo Sospese come cnt, cates, Quill persice seve CFessre ul punto flaca orice dll ment non & disabitats, dato che ci eve il pensiero, per a 40 aera pub prolungare questo sata dincertexa autorale ‘mandare il momento in cui sa obbligaca 2 precisa sliveniate il pensiero di qualeosa Dal tempo in cui lege i ilesofi molto tempos sato, la mia memoria s' ftta incerta, ¢ oft st cera di ricorcate quello che diceva wa flosofo... Je p lone. i pensiera Bisons bene che si ca qualche te, che occupi un luo, i pensiero deve avere una: dlénza spuziosa, una ett. Si pens, Gunkyue esiste «itt del pensiero. Non sone sicuro i ricordare mente il flo i quel iscorso, i meccanismo di quel: texio, Hr un filosofo che pensavn in ana stufa, qe Ficord. I suo pensiero aveva bisopno Pun Inoz0 4 ima di stufa intorno, doveva riempire lo spazio d stufa, oceupare una ct piena di ste, fursili ‘miniere, gla eamin in mastoni che si levano sini di questa eta forse sono tante stale da ci sis pensiero, Ele wri? Forse sono come quel torre che un altro filo fguardava calla sua nessa, a KSnigsberg. Raccont biopratie ci quel filosoio che ogni pomeriggio, di no dalla sia passeggiataabituale, eps sesleva vicina fs finesaea ela presenza della corre, anche se apoera travisia quando al calar del sole diventava un’ot incitin, ra propia alla sua meditarione, Tanto quando le verte cei piopp dan gianna vicina, seenclo, la nascoset, eg on rscva pit a concent ‘erimanevain pred duno stato di disagio einquiet nie Senza la tore, il flosofo non riusciva pid a pens se ne lamentd col padrone del gacdlino, che fece po le cime dei pioppis la tore fu cost restcuita allo sg assorto del filsofo, che cieovs la sua tranquillta d mmo e I placere delle mectarioni al ramanio ‘Quest’episodio dimesirache il persiero hi bis luoghi su cui posarsi, ma che solo alcuni luoghi s " M 9 a ch ch hn al Jonte subito propensa a sestare, a cflttere Gomi dc ae vol ji a ospitarlo, Non €e aulla che iaviti all pemsiero vivo Fiomobilia delle statue, now importa se rappee mano dee avvolte in dappcgp © vomini pubblici in Jingote: basta che siano di rermo, basta una figuen su hhesamento con intome une spuzio voto, una psa nicchia: ed ecco la meg pre isalata nel van ei Ja ciuta del pensiero non suygerisee pen cic 0 'an'altra, a¢ obliga a ifletere sull onie gli incontii che in essa occorrone, «a indagare i smb, faceiate, monument, esser weit i sono dsposti in modo da distosliene la mente ‘mozioni ¢ passioni e condizionamenti eteriori. Da 1 momenta il pensier, rimossi tut’ gliestacol, puo tice in ogni dirceione, con pass ona fuloninel ora len Conta che in queste piazze puot incontrare i due Dio. uri, nudi, con una lancia, o Falipo,cieco, col baston a cust che i Dioscuri sono © strane sempre i Di uri, che Ecipo sari sempre Ediposil lore mode desse ha Vinevitabilti delle coe sicure sotto il cio, sulle rai Fattensione scorre senza incaphiasi ¢ basta la loro wparizione a introdurai in un cla assorto, a invogli lla mesitazionc, al dlstacc. ‘Cette in queste piazze puoi incontrare figure tera 1s tigide come manichini, con teste a dava o a vew, r2a voli: se nei loro corp’ di legno a pieta esse inca ino lle nose inquietudini, cid vuol cine che Pinquic: cline & oral utta contenuta in loro, cin noi non rest calms astorta¢ melanconica; come quella che ci ‘sempre ispimito Tangelo della melanconia, che ci st tas le nostre angosce nascondendole in una collezione oggetti cerocliti¢ asimmetricl. Queste figure prenco- no sit di € le nostze inquictudlin fing a renderte strane jestraice ai neste occhi, percid ispirazione che tia tno da loro & slensio e quiete, e quando le incontriamo err 2 Pat tr Ganlnde den owe nelle pizze della cit le saltiamo come le nostre Pore i sogno ~ an Le muse spre hanno com un al di sconaciato; ma al Pornbra dent ci ni, dal rkchieae, anv spingono pind, pik « cene offtona solo una stugente penowbra. linconia che ilunina queste sade, non Tinges che nella luce meridians troppo viva che bat Diancho areate dana via interminable © as cobra ls barbina che pioea col cerchio. Ecco ‘ombra si profla al ereevi, un ombra vimana. U naecia? Un incom col destino? q Taxto ei chil uta pud rvelare& pocs «os tusol cod, che ga presente nel presente teza dup ating che rests ug ase testo ead Torna la strada con Tuee ed orate, roena a co banbina oat ala cond. toma a lane sera non 6 pi i fargo Kpiice Torologio, foe @ una stavione, una stazione ma ‘amo in un porto, ont in fon alla stud si vede recunvelcto igure misteriove potrebbero far credere a ro di trovast nella eit del sogno. Errore! Ir volgen citi dai contoniimprevis, dove vin persone che cambiang «Pidentae di forma, Out scatte, deintivo, stabil: quel che € « &, per the sia, non potrebbe essere altsiment Siam i ut da vivere occhi apert, un eta della vei Tatenziones posa unitormee coatante sulle cone Ia luce, impassbile. Nei soant la mente e prigion «id che vee w ered di vedere e che keincute rmeeavigla. quils mente rasecinantes! see pinta la dello spessore delle apparense fi dove s apron spaa sider’ dale ee ho vuete. Gk orale — 8 il peasiero ji sil sou entramnbi dexlt «stati secondo i enteare staccandoté dal mondo estemo; e come esi jn immagini che conciliano il eon, cos sltre eanci- 50 il pensiera, Per esempio una lavagna doxe sone ciate delle rete, delle curve, delle formule, ha il po Winurodurté in un mondo scorporavo, raretaico, ike poteebbe esscre quello della ragione, o almeno & tori fin sulla sua sopliae lartene intravedere gli ais. 16 cemnngque a dartene una nesta, © un presapie non implica affatto che tu ti metia a decfrare i segni Ils lavagna, teoremi, proiezioni ci linee, diagrams sai che quei segni sul fondo nero sen solo una loo a approssimazione a un universo ben pia vasto, Co © ls seacchiees, la squadea, ow, la mappa delle eo. ipelago, questi epzetti che incontro sul mio snunino, come fossero | vert abitanci della citta ~ no, mic Jossero Phabitat del pensiero, abitante une © mol Tutte le prospettive hanno un limite: un muro 0 un arapetto sharra in fonda le ve: dieteo passa nn ‘reno, ‘Oualcosa sempre indica Paltoves il rea9 con la nuvola a) fume bianca come la vela bianca della nave sul mare ‘Ones immagin’ di movimento me semben nen fe iano che canfermare ina casio sone gi, ferme ini, ¢ i resto. Tren’ e nai in pacenz sempre, pet ‘ne: ultimo tren, ultima nave, io nen sono partite, ton soho mai io quello che parte. E ci, allora? Forse nessun: la locanvetva Fecha e fama, ma le stasien so 1 che tren eg orci van- fo sempre associat, come apparteressero a specie bio- legiamemte complement ~ ei obo cheil tempo scorte ancora, minke per minuto. Anche tempo & um alrove che mi erie, muato come Eon deste un istante sempre ual. Ache reno ® mura. woh Pare tors Gauri dani que ss alo stesso tempolle persone che semravania passa | qualsiasiavieinandosisirivelano esieri composi, mi tn cui nen Saimai cid che é manichino, eid cheb ta 19, cid che essere vivente. I punta d'arrv del fllosofo ‘questo? AnnestereT uomoal mondo delle cose, solide e surbile ¢ score, identificane Vio nel sccurnulazione westgia dei secoli2 Quanto ai umano era cailiato nel evaniea, ecco titorna, come Fgliuel prodigo, a ricon gers umano fissato ne! marma delle convension, bbracciare lastatua parerma della storia? Dyn taato qualche oguctto che incontre sulla mia wham isvegha il ricordo dela nacura proveida e ge fs che un tempo mi nuteives carci, caschi di ba je amanass, ef my aspetto che la mara dilinfae su. ‘tal omni» sollevacmi nella sua onda calla e dens llo che sento invece un invite deporte, con quest fini deni terest, ego’ peso matctale che ancora mi Non so da quante tempo sta vaganc atravensa cue ‘is non So pit chi ero quande sono entraro ta le a, né quanto sono cambiato da quando bo imp to, non 2a dove andate,cocre ta mati areate di ric, Non €' nulla di pi statico ck una partenca so pet so allangoscia della partenza vedo uno scenario dl ta calms, le ultime case della cit, i cerreni vashi,

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