Sei sulla pagina 1di 1

DANTE ALIGHIERI

Dante Alighieri nasce a Firenze nel 1265, da una famiglia della piccola nobiltà fiorentina.

Il suo primo e più importante maestro di arte e di vita è Brunetto Latini, che in questi anni ha una
notevole influenza sulla vita politica e civile di Firenze.
Trascorre la giovinezza nel capoluogo toscano, dove apprese i primi rudimenti del latino ed i primi
studi letterari . Alla morte del padre, a circa 17 anni, deve occuparsi della famiglia e degli affari
familiari.
A vent'anni sposa Gemma Donati e dal matrimonio nacquero tre figli (Pietro, Jacopo e Antonia).

Intorno ai diciotto anni Dante manifesta la sua vocazione letteraria e poiché conosce Beatrice
(identificabile con Bice di Folco Portinari, sposata a Simone de' Bardi ), di cui si innamora
profondamente scrive una raccolta di poesie d’amore a lei ispirate e dedicate .
Questa prima raccolta di rime del 1292, si intitola “ Vita Nova”.

Beatrice muore nel 1290. Dopo questa disgrazia Dante vive un momento di crisi e nel 1295 si
iscrive alla corporazione dei medici e degli speziali (cioè dei farmacisti) per poter intraprendere la
carriera politica e partecipa attivamente alla vita della sua città.

In quegli anni , Firenze era tormentata dalle lotte tra Guelfi e Ghibellini e nel 1300 Dante , che era
un guelfo raggiunge l’apice della sua carriera politica venendo eletto priore (la carica più
importante del comune fiorentino).
Dante è un politico moderato ma sostiene l'autonomia di Firenze che, secondo lui , deve essere
libera dalle ingerenze del Papa.

Per vendicarsi dei Guelfi , il papa Bonifacio VIII decide di inviare a Firenze Carlo di Valois, fratello
del re di Francia, con l'intenzione nascosta di eliminare i guelfi bianchi dalla scena politica. Il poeta
è condannato ingiustamente all'esilio ed inizia un lungo girovagare per tutta l’Italia ; non ritornerà
mai più nella sua città natale.

In questi anni di esilio nei quali Dante cerca di allontanarsi dalla corruzione, dagli odi e dagli
egoismi delle fazioni politiche , si impegna a scrivere il “Convivio” e il “De Vulgari Eloquentia” .
Dal 1306 al 1321 si dedica alla stesura della Divina Commedia, il capolavoro di Dante e l'opera che
racchiude tutta la sua esperienza di vita . Muore a Ravenna nel 1321.

Potrebbero piacerti anche