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Navigazione con mare mosso

Quando la navigazione diventa impegnativa, è importante seguire scrupolosamente


alcune minime regole fondamentali:
 Accertarsi che tutte le possibili vie d'acqua (oblò, portelli, gavoni) siano ben
chiuse;
 Accertarsi che all'interno e in coperta tutto sia in ordine e ben rizzato (fissato al
suo posto);
 Accertarsi che i mezzi di salvataggio e le dotazioni di sicurezza siano a portata di
mano;
 Accertarsi che gli apparecchi di radiocomunicazione siano efficienti;
 Tutte le persone a bordo devono indossare la cintura di salvataggio;
 Gli addetti alle manovre è bene che siano assicurati con cinture di sicurezza.

Mare di prua
Riduciamo la velocità, per limitare l'impatto delle onde sullo scafo e cerchiamo di
prendere il mare al mascone che, essendo di forma tondeggiante, provoca meno
beccheggio e offre maggiore spinta di galleggiamento.
In tal caso ci si allontanerà dalla rotta e sarà quindi necessario bordeggiare, cioè
procedere a zig-zag presentando al mare ora il mascone di dritta, ora quello di
sinistra.

Con il mare burrascoso e insostenibile occorre mettere il mascone al mare e


proseguire a lentissimo moto o, addirittura, restare fermi sulle eliche in moto per
effetto delle due forze contrapposte elica-mare, sostituendosi così alla «cappa» fino
a quando il tempo non consenta un più sicuro governo.
Mare grosso al traverso

Con mare grosso al traverso l'imbarcazione sarà sottoposta a violento rollio con il
costante pericolo essere rovesciata o di imbarcare i frangenti che investono il
fianco sopravvento.
Evitiamo per quanto possibile di navigare con le onde al traverso: Il rollio diventa
insostenibile e aumenta il pericolo di imbarcare molta acqua o di essere rovesciati.

Il governo dovrà quindi essere tale da evitare questi pericoli e sarà quindi
opportuno:
Ridurre la velocità e governare in modo che l'imbarcazione proceda non in
direzione parallela alle onde ma leggermente obliqua ad esse.
Mare in poppa

La navigazione con mare di poppa comporta seri rischi e non consente distrazione.
Al sopraggiungere di un colpo di mare, specie se frangente, basta la minima
disattenzione perché la barca si metta sotto prua, sollevi la poppa e cominci, per
effetto della spinta dell'onda, una corsa difficilmente controllabile, durante la quale
basterà un lievissimo angolo di timone, o una qualsiasi causa accidentale, perché
l'imbarcazione devi dalla sua rotta, prenda ancora maggiore abbrivo, e si traversi al
mare, il quale sopraggiungendo la travolgerà rovesciandola quasi certamente.
Dovendo assolutamente andare col mare in poppa, ridurre di molto la velocità, per
dare la minore inerzia possibile all'imbarcazione. Se è possibile, navigare con il
mare non proprio in filo di poppa ma al giardinetto, cioè presentando ad esso lo
spigolo o la parte rotondeggiante della poppa. Mantenere il governo con molta
attenzione, evitando accostate incontrollate dello scafo, tenere il motore ad un
basso regime di giri ed essere pronti a fermare l'elica o addirittura a dare un colpo
indietro nelle situazioni critiche.
Se per effetto del vento avanziamo comunque troppo velocemente utilizzare
l’ancora galleggiante filata a poppa.

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