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Le cellule batteriche

colorazione di GRAM
STRUTTURA BATTERI INTERNA
Riproduzione batteri
Micobatteri o Micobatteri Tubercolosis
Fattori condizionanti la crescita microbica
Classificazione dei terreni di coltura
Patogenicità

La microbiologia: cenni storici e batteri


Cellulari funghi protozoi alghe batteri

Non cellulari virus e ??

La microbiologia studia tutti quei microrganismi che sono essenzialmente


invisibili, o meglio non visibili all'occhio nudo, perché hanno delle dimensioni che
sono notevolmente ridotte.

Deriviamo tutti da LUCA. Luca è il "Last Universal Common Ancestor".


Nella scala filogenetica, vi è stato un momento in comune per tutti i
microrganismi/organismi viventi da cui poi si è sviluppato tutto ciò che poi è
vivente. Da questo comune ancestore (chiamiamolo antenato) iniziale, sulla base
delle sequenze del DNA ribosomiale, è stata riconferita tutta la storia degli
organismi.

i microrganismi sono visti come qualcosa di negativo e associanili ad una


malattia. Ma in realtà fanno parte infatti dell'ambiente acquatico, aereo, si trovano
negli animali, negli alimenti, nell'uomo come commensali dei vari distretti
corporei. I batteri sono coinvolti nei processi di biocombustione e
biorisanamento, e in quanto essendo geneticamente modificati vengono
utilizzati (oggi molto spesso) nella terapia genica come vettori di cure per
numerose malattie. Utilizzati anche per la produzione di farmaci e di vaccini.

I batteri, in termini di biomassa (di numero) sono molti più di noi.

Alcuni microrganismi sono capaci di indurre patogenicità negli organismi


superiori, quindi capaci di moltiplicarsi nei tessuti di animali e vegetali, causando
una serie di patologie. Questi sono i microrganismi patogeni.

Cenni storici
La microbiologia è una scienza molto antica, risale sicuramente a 3.100 anni fa.

 Antoni Van Leeuwenhoek fu l'inventore della parassitologia, in quanto


osservò in diversi liquidi la presenza di quelli che definì animaletti (in un suo
trattato), ma che noi oggi definiamo protozoi. Li osservò con microscopio che
permetteva un ingrandimento di circa 270 volte rispetto ai microscopi
dell'epoca. Questo strumento era rudimentale ma abbastanza efficacie.

 Un balzo in avanti fu compiuto da Koch con i suoi 4 postulati. Koch nella


seconda metà dell'800 dimostrò che da un animale a carico di una patologia
di infezione è possibile isolare il microrganismo, farlo crescere in coltura. Se
inoculato in un animale sano riproduce la malattia, se lo andiamo a reisolare
si reisola nello stesso microrganismo precedente (deve essere identico
geneticamente a quello che ha causato la prima patologia). Koch ebbe il
compito di stabilire la relazione diretta tra il microrganismo patogeno e la
malattia. Vi furono una serie di scoperte: 1863 virus dell'HIV e 1989 l'HGV.

I microrganismi hanno dimensioni tra i 10 micron e i 10 nanometri e per essere


apprezzati abbiamo la necessità del microscopio ottico ed elettronico. Quello
ottico per osservare i batteri; quello elettronico per le entità più piccole, che sono
rappresentate da virus e strutture cellulari.

Il microscopio ottico è composto da una parte di supporto a cui sono collegati i


vari componenti. La parte fondamentale è il sistema di lenti: il sistema oculare e
quello interscambiabile. L'ingrandimento totale viene dato dal prodotto
dell'ingrandimento dell'oculare per l'ingrandimento dell'obiettivo. In base
all'obiettivo che utilizziamo possiamo determinare l'ingrandimento che riusciamo
ad ottenere. Il materiale da osservare viene messo nel tavolino traslatore che si
può spostare mediante manovelle dall'alto verso il basso, da destra verso
sinistra, e viene illuminato da sotto grazie ad una lampadina, la cui luce si
modula grazie ad una apertura/chiusura posta al di sotto del tavolino traslatore e
viene indirizzata verso il materiale da osservare grazie ad una lente che funge da
condensatore.

La differenza tra microscopio ottico ed elettronico è che in quello elettronico vi


sono dei magneti e dei fasci di elettroni che attraversano il materiale che si vuole
analizzare (invece che dalla lampadina). Ovviamente la risoluzione è più alta.Vi
sono due tipi di microscopi elettronici, uno a trasmissione e uno a scansione, con
diverso potere di risoluzione. Il potere di risoluzione di quello a trasmissione è di
0.2 nanometri, mentre di quello a scansione è di 5 nanometri.

Le cellule batteriche.

Le cellule batteriche hanno una struttura, rispetto alle cellule superiori, più
semplice. Appartengono a quegli organismi definiti procarioti, quegli organismi in
cui vi è assenza di membrana nucleare. Dunque il DNA in questi microorganismi
non è circondato da una membrana nucleare, e quindi, non si forma il vero e
proprio nucleo, ma è semplicemente immerso nel citoplasma. Non esistono gli
organuli, ma esistono i ribosomi, perchè la sede della sintesi proteica, i quali, a
differenza delle cellule eucariotiche, sono anch’essi immersi nel citoplasma. Tutte
le classi di batteri che studieremo le classifichiamo in base alla forma e alla

loro colorabilità. In base alla forma distinguiamo: i cocchi, di forma sferica; i


bacilli, di forma cilindrica; se il bacillo presenta una o più curvature parliamo di
spirilli; se le curvature sono in numero molto elevato e il bacillo è abbastanza
lungo, parliamo di spirocheta. Le cellule batteriche, inoltre, tendono ad
aggregarsi perchè restano adese, in seguito alla scissione binaria (divisione
cellulare per la quale da una cellula se ne formano due). Se questa scissione
binaria avviene secondo dei piani paralleli, allora si formano i diplococchi o gli
streptococchi. Nel caso in cui, invece, i piani di suddivisioni di scissione binaria si
orientano in modo casuale, si formeranno, invece, gli stafilococchi che
circondano il classico grappolo.

Una delle colorazioni più importanti in microbiologia è la colorazione di GRAM,


che ci permette di classificare i batteri in : GRAM + e GRAM – . Gram è stato uno
studioso microbiologo che ha inventato questa colorazione. La diversa
colorabilità dei batteri sta alla base di una diversa struttura del batterio stesso. La
colorazione di Gram è una colorazione differenziale perché permette di
differenziare Gram+ dai Gram-. Essa è anche dicromatica, perché presenti due
coloranti, e sequenziale, perché i due coloranti non vengono utilizzati nello
momento, ma in maniera successiva. Anzitutto, vengono deposti i batteri sul
vetrino e vengono fissati o chimicamente o col calore. Generalmente, in
laboratorio vengono fissati con la fiamma e i batteri vengono quindi stecchiti e
adesi in modo permanente al vetrino. A questo punto viene aggiunto Il primo
colorante, il cristalvioletto (è viola), si lascia agire un minuto, e dopo il minuto di
incubazione, si sciacqua con acqua di ponte, si aggiunge un secondo liquido,
liquido di Lugol: un mordenzante che fa sì che il primo colorante si fissi bene alla
struttura che deve colorare, quindi fortifica il legame. Dopo si sciacqua, si
decolora con alcol, e dopo si utilizza il secondo colorante. Col primo colorante si
colorano tutti i batteri di viola; il liquido di Lugol ha lasciato tutto viola, quando si
decolora, invece, alcuni batteri ritornano trasparenti, e quando si aggiunge il
secondo colorante, alcuni rimangono colorati col primo colorante e altri si
colorano col secondo colorante. I batteri che si colorano col primo colorante, il
viola, sono definiti Gram+; i batteri, invece, che si colorano col secondo
colorante, il rosso, vengono definiti Gram- .

La colorazione di gram, è quindi una colorazione molto importante, perché ci ha


permesso di differenziare i batteri in due grandi gruppi: gram positivi e gram
negativi. Questa differenza di colorazione rispecchia una differenza di struttura
del batterio.

STRUTTURA BATTERI INTERNA


Il DNA dei batteri è immerso nel citoplasma. Il DNA dei batteri è un unico
cromosoma a forma circolare (cromonema), quindi unica molecola. Vi è
un'assenza della membrana nucleare, delle proteine istoniche che generalmente
sono associate al DNA negli organismi superiori e comprende da 3 ai 6 mila geni
e contiene poche informazioni.
Oltre al cromosoma batterico, vi sono alti frammenti di DNA, i plasmidi, che sono
entità di DNA con autonomia replicativa. Quindi si replicano in maniera
indipendente dal cromosoma batterico e contengono pochi geni, da 50 a 100, e
posso anche integrarsi al DNA del cromosoma batterico.
Altra struttura nella cellula procariotica, è rappresentata dai ribosomi, formati da
due subunità ribosomiali, 50s e 30s, mentre negli eucarioti 40s e 60s. Quindi per
i procarioti il ribosoma è 70s, per gli eucarioti 80s. Tale differenza è importante,
perchè siccome in terapia medica si utilizzano degli antibiotici che inibiscono la
sintesi proteica e quindi vanno ad agire sui ribosomi, in realtà ciò rappresenta un
importante mezzo di terapia selettiva, perché se noi diamo ad un paziente un
antibiotico che agirà sui ribosomi, ovviamente agirà sui ribosomi del batterio, ma
non avrà tossicità sui ribosomi della cellula eucariotica e quindi sull'ospite.

Esternamente al citoplasma è presente la membrana citoplasmatica. Anche in


questo caso la membrana citoplasmatica ha una struttura fosfolipidi + proteine,
quindi con doppio strato fosfolipidico, con le teste polari idrofile verso l’esterno e
le code idrofobiche all’interno. Anche in questo caso è tappezzata da proteine.
Ha delle caratteristiche fondamentali: formata al 60% da proteine, 40% lipidi; i
carboidrati sono contenuti in parte e sono legati ai lipidi, mentre nelle membrane
delle cellule superiori generalmente sono le proteine a essere glicosilate e non i
lipidi. la membrana non contiene steroli, mentre nelle nostre membrane sono
presenti perché abbiamo il colesterolo. Ciò che è importante sono le funzioni
della membrana citoplasmatica dei batteri:
1.Essa funge da barriera osmotica, quindi impedisce l’uscita del materiale
all’interno della cellula batterica;
2.E’ un sito di trasporto per i soluti, che vengono trasportati all’interno della
cellula con vari meccanismi (diffusine passiva=secondo gradiente di
concentrazione vengono trasportati acqua e glicerolo, mentre per diffusione
facilitata=sempre secondo gradiente, tutte le sostanze vanno dall’ambiente più
concentrato a quello meno concentrato, oppure per traporto attivo, utilizzando
delle proteine che però andando contro gradiente di concentrazione, hanno
bisogno di supporto energetico (ATP);
3.E’ sito di produzione di energia (la membrana batterica svolge lo stesso ruolo
svolto dai mitocondri nelle cellule eucariotiche [il mitocondrio non è presenti nei
batteri, quindi tale ruolo di produzione energetica è svolto dalle membrane
biologiche]);
4.E’ sito di biosintesi, cioè di tutti i composti che andranno a far parte della parete
cellulare, o i lipidi della membrana, o le molecole polisaccaridiche, vengono
sintetizzati a livello della membrana batterica;
5.E’ sito di aggancio del cromosoma batterico, soprattutto nei gram positivi è
stato osservato che il cromosoma è legato alla membrana attraverso la struttura
che prende il nome di mesosoma (ultimamente però questi mesosomi sono stati
messi un po’ in dubbio perché si pensa che sia il risultato di un artefatto di
colorazione e di osservazione, quindi non tutti credono all’esistenza di questi
mesosomi).

Al di fuori della membrana del batterio, esiste una struttura importante che è la
parete cellulare(nelle cellule vegetali).I gram positivi hanno dall’interno verso
l’esterno la membrana citoplasmatica e il peptidoglicano, che è il costituente
fondamentale della parete cellulare. Quindi gram positivi hanno la membranae
hanno la parete che è molto spessa. I gram negativi invece, hanno la
membrana , hanno la parete più sottile e poi hanno un’altra membrana (quindi la
struttura tra i due gram è molto diversa). Tale differenze sono riconducibili alle
colorazioni diverse dei due gram, infatti si colorano in maniera diversa perché
hanno struttura diversa.

La parete è formata da peptidoglicano. Esso è formato da acido N-acetil-


muranico ed N-acetil-glucosamina, legati tra di loro da un legame glicosidico beta
1- 4. Legati a lama abbiamo quattro amminoacidi, che sono sia di serie D sia di
serie L , L-alanina, acido acetilglutammico, un terzo amminoacidi che varia: nei
gram negativi è acido mesodiaminopimelico e nei gram positivi è L-lisina. E poi
abbiamo la D-alanina finale. Questi quatto amminoacidi sono importanti perché
nella struttura : N-acetilmuranico poi N-acetilglucosamina, questo dimero si
ripete, e si ripete legandosi con lega beta 1-4 glicosidico. La glutammina si lega
all’ NG sempre con lega beta 1-4 glicosidico che è scindibile ad opera del
lisozima. Il lisozima è una sostanza molto importante che troviamo nelle lacrime
ed è un antibatterico naturale dell’ ospite umano. Tutte queste catene, parallele
tra loro, vanno intrecciate, si devono creare dei ponti. Questo ponte è creato
proprio tra i quattro amminoacidi dell’acido N-acetil-muranico ed l’ N-acetil-
muranico adiacente. Quindi i quattro amminoacidi con i quattro amminoacidi si
legano tra di loro e formano i così detti Legami Crociati, che nei gram negativi è
un legame diretto, mentre nei gram positivi questo legame è interposto da una
catena pentaglicidica, quindi tra il terzo amminoacido di una catena e il quarto
amminoacido dell’altra catena si forma il legame. Nei gram negativi questo
legame è diretto, il terza si appiccica al quarto e si forma il legame crociato. Nei
gram positivi non si forma direttamente, ma vi è l’interposizione di una terza
glicina, quindi 5 molecole di glicina fanno da ponte. Su questa pentaglicina
agisce la penicillina.Perchè la penicillina è un antibiotico antibatterico che agisce
prevalentemente sui gram positivi? Perché agirà su questo ponte pentaglicidico e
romperà la parete batterica, i batter muoiono non potendosi più riprodurre, e noi
salviamo una vita.
Riepilogo sulla struttura: Parete formata da ripetizione di dimeri NAM NAG,
quindi N G. N G si legano con un legame glicosidico beta 1- 4. Il dimero (N G) si
lega al dimero successivo sempre attraverso legame glicosidico beta 1- 4 che
viene scisso dal lisozima (si trova nelle lacrime, muco,a livello nasale). Il NAM ha
quattro amminoacidi legati, questi quattro amminoacidi si legano con gli
amminoacidi del NAM della catena adiacente, proprio per creare una fitta rete
che da compattezza alla struttura batterica. E si legano con i legami crociati, che
sono diretti tra il terzo e il quarto amminoacido dei gram negativi, mentre nei
gram positivi sono interposti da un ponte di pentaglicina. Questo ponte di penta
glicina non è altro che il bersaglio della penicillina.

NAM=n-acetil-muranico; NAG=n-acetilglucosamina.

Nei gram positivi il peptidoglicano è spesso da 200 aAngstrom, nei gram negativi
è da 20 a 30 Angstrom (piccolissimo rispetto ai gram positivi).

Oltre al peptidoglicano, sulla parete adesi al peptidoglicano, abbiamo gli acidi


teicoici, e i loro derivati acidi teicuronici (nellaparetedei gram positivi). Questi
acidi teicoici si assoceranno a delle proteine, che si trovano sulla superficie
batterica, e costituiranno le fibrille o adesine batteriche. Esse sono collegate alla
patogenicità, perché se un batterio e capace di aderire ad un tessuto di un
organismo superiore già tanto buono non lo è più (causa patogenicità). Quindi gli
acidi teicoici costituiscono il fattore di patogenicità.
G. positivi: membrana, peptidoglicano spesso, acidi teicoici.

G. negativi: membrana, peptidoglicano sottile, altra membrana (membrana


estrena) (ader membran)

G N - L’ ader membran è sempre formata da fosfolipidi, in particolare il foglietto


interno è formato da fosfolipidi, mentre il foglietto esterno è un po’ diverso,
perché in realtà la membrana esterna è a struttura asimmetrica (non è come le
membrane cellulari che hanno le teste polari all’esterno e le code apolari verso
l’interno). Quindi i fosfolipidi sono all’interno, all’esterno abbiamo uno strato
(lipopolisaccaride) che vedremo sarà molto importante nella patogenicità; quindi
il lipopolisaccaride batterico è importante per la patologia.

G N + Il Lipopolisaccaride (LPS) batterico è una struttura, che si protude verso


l’esterno. LPS è formato da tre porzioni: Lipide A – il Core polisaccaridico –
Antigene O. Il lipide A è formato da un dimero di glucosammina a cui legano acidi
grassi a lunghissima catena; il lipide A rappresenta l’endotossina batterica,
ovvero quella porzione del batterio che è responsabile dell'azione pirogena
( febbre). Quindi il dimero di glucosammina è legato a un Core polisaccaridico. Il
Core è formato essenzialmente da due zuccheri. “Il Core oligosaccaridico è
costituito solitamente da un polisaccaride ramificato di 9-12 zuccheri. Spesso
contiene uno zucchero eptoso, etanolammina e acido 2-keto-3-deossiottonico
(KDO). Si tratta della porzione idrofila della molecola (insieme alla catena
laterale) e può essere anche chiamata porzione comune” (fonte wiki).

E’ fondamentale sapere che l’ LPS è formato da Lipide A (L) – Core


polisaccaridco (P) – e Antigene O (S) che è formato da catene TRI, TETRA o
PENTA SACARIDICHE ripetute (anche 40 volte; quindi una struttura molto
complessa).

Quindi, per i gram positivi, i fattori di patogenicità sono gli acidi tecoici. Mentre
per i gram negativi il fattore di patogenicità è determinata dall’LPS, in particolare
dal Lipide A che rappresenta endotossina batterica.

Come abbiamo detto prima, la colorazione è differente tra gram positivi e negativi
perché è differente la struttura tra i due.

CAPSULA BATTERICA sia gram positivi sia negativi posseggono uno strato
polisaccaridico, che prende il nome di strato mucoso. Questo strato mucoso se
molto abbondante si chiama capsula. La sua funzione è molto importante perché
ha funzione di aderenza, quindi permette l’adesione dei batteri. La capsula è
responsabile degli aggregati batterici. Ed è anche responsabile di virulenza (ex:
streptococco pneumonie, agente della polmonite, se ha la capsula induce
patologia,se non l’ha è “più buono”). Inoltre protegge il batterio dalla
penetrazione dei farmaci.

Anche la capsula può essere colorata e viene colorata in modo strano.


Prendiamo i batteri, mettiamo sempre sul vetrino e aggiungiamo una goccia di
inchiostro di china, lo incliniamo a 45 gradi e facciamo uno striscio così che
l’inchiostro verrà distribuito uniformemente sul vetrino di supporto. A questo
punto NON FISSIAMO col becco bunsen perché la capsula è altamente idrofila
quindi contiene molta acqua, ma FISSIAMO con metanolo, mettiamo un
colorante di contrasto e vediamo che: i diplococchi saranno colorati in rosso, il
fondo è nero e la capsula sarà trasparente/bianca.

Strutture accessorie
Rappresentate da pili e flagelli. I flagelli sono deputati al movimento del batterio.
Batteri MONOTRICHI: Un solo flagello
LOFOTRICHI: più flagelli ad un estremità a formare un ciuffo
ANFITRICHI: se i ciuffi sono ai poli
PERITRICHI: Se i ciuffi si trovano in tutta la superfici batterica

Possiamo distinguere tra strutture, il Flagello vero e proprio, l’ Uncino o Gancio,


che collega il flagello vero e proprio alla struttura in cui deve essere inserito, e
poi abbiamo una serie di Anelli.

La struttura flagellare è diversa tra i due gram.


Nei gram positivi ci sono una sola coppia di anelli S ed M, antiorari rispetto
all’altro e determinano lo spostamento.
Nei gram negativi gli anelli sono quattro, S, M, poi l’anello P che si allinea a
livello del peptidoglicano, e anello L che si allinea a livello della membrana
esterna.
Il flagello costituito da proteina monomerica, ovvero la flagellina che presenterà
delle diversità nelle varie specie batteriche.

Alcuni batteri sono più mobili rispetto ad altri. Il proteus possiede molti flagelli e si
muove talmente tanto, che su terreno di coltura migra così tanto che si parla di
sciamaggio(come se forma degli sciami). Le spirochete hanno l’endoflagello, il
flagello anziché uscire dal corpo batterico, collega i due poli internamente (quindi
il batterio si avvolge attorno all’endoflagello). Tra le spirochete abbiamo il
Treponema pallidum che è l’agente eziologico della sifilide.

I PILI hanno dimensioni più corte, svolgono funzione di adesine.Importante è il


pilo sessuale che trasmette materiale genetico da un batterio all’altro. Attraverso
questo pilo sessuale avviene la trasmissione dell’informazione genetica
contenuta nei plasmidi. Può capire che il batterio col plasmide incontri un batterio
senza plasmide e succede che trasmette l’informazione genetica al batterio
stesso. (ex: la Scarlattina, malattia esantematica dell’infanzia, è sostenuta dallo
streptococcuspyogenes. L’informazione per la scarlattina è contenuta in un
plasmide. Il plasmide può conferire patogenicità ad un batterio. Quindi se lo
streptococco non ha il plasmide non provoca la scarlattina. Se invece contiene il
plasmide quindi contiene l’informazione per produrre la tossina, è in grado di
provocare la scarlattina.)

Riproduzione batteri
Si riproducono per scissione binaria. Vengono duplicate le strutture che stanno
all’interno della cellula batterica, DNA duplicato, si forma un setto a livello della
parete e della membrana, questo setto si approfondisce di più e le cellule figlie si
staccano, a meno che non rimangono adese come spiegato prima.

Spore
Alcuni batteri producono spore, soprattutto dai gram positivi, sia aerobi sia
anaerobi, che appartengono a due generi: genere bacillus e genere clostridium.
(Il tetano è determinato dalla presenza delle spore che penetrano a livello dei
tessuti profondi e in ambiente anaerobio)

Le spore vengono prodotte perché alcuni organismi si trovano in condizioni


sfavorevoli dal punto di vista metabolico, quindi anziché morire entrano in una
sorta di letargo, che hanno proprio una funzione di resistenza.

Struttura spora: per formarsi la spora il DNA si deve condensare, perché essa è
caratterizzata da minore quantità di acqua. E così si formano una serie di
infrastrutture. Abbiamo struttura membranaria, poi una serie di rivestimenti che
circondano il DNA, che sono la cortex (strato di peptidoglicano) che contiene il
piconilato di calcio, che è un sale presente solo nella spora. Poi abbiamo
rivestimento esterno, rivestimento interno e l’esosporio. Tale struttura conferisce
notevole resistenza alla spora. Resiste ad essiccamento, alta temperatura,
radiazioni ultraviolette, disinfettanti, e per anni.

Osserviamo una spora dentro un bacillo. Distinguiamo Battridi, Clostridi e


Flestridi. Il battridio quando la dimensione della spora non eccede il corpo
batterico. Clostridio quando la spora deforma il bacillo. Flestridio quando la
spora è contenuta all’estremità del bacillo. (Non sono sicura dei tre nomi. Su
internet e libri non ho trovato nulla e nemmeno sui libri)
Come avviene la spora? DNA si duplica, si addensa, si ha invaginazione del
peptidoglicano e membrana cellulare attorno alla prespora. Si accumulano
sostanze e si formano rivestimenti. Quando la spora è completa e la spora esce
dall’ambiente esterno. Passaggio del batterio, da cellula vegetativa a spora, si
chiama SPORULAZIONE. Il passaggio da spora e cellula vegetativa, quindi
quando le funzioni proprie si ripristinano, è detto GERMINAZIONE: Riprende la
sintesi proteica, il DNA si riduplica e si riforma la cellula vegetativa, nonché la
cellula batterica.

Differenza tra endospora e cellula vegetativa: Endospora è molto resistente,


mente la cellula vegetativa no. E’ rinfrangente la microcopio, mentre il batterio
no; Contiene poca acqua, mentre la cellula vegetativa ne contiene 80-90 %. Ha il
picolinato di calcio, la cellula vegetativa non l’ha.

Micobatteri o Micobatteri Tubercolosis


Essi sono i responsabili della tubercolosi polmonare. Essi non sono classificabili
né come gram positivi né come gram negativi,perché questi hanno: membrana, il
peptitoglicano non molto spesso, i Lipoarabinomannani e poi dei composti come
gli Arabinogalattani.

Questi micobatteri hanno una parete cerosa, ma talmente ricca di lipidi che non
si possono colorare con la colorazione di Gram. Questa parete così ricca di lipidi,
implica che metabolicamente è difficile costituire tutta questa struttura. Tant’è che
i micobatteri per replicarsi hanno bisogno di moltissimo tempo. Infatti se in
laboratorio, depositiamo su terreno di coltura (nome di un batterio), lui raddoppia
in 20 minuti. Mentre se seminiamo i micobatteri, la loro crescita avverrà dopo 3
settimane perché ha una struttura cellulare così complessa che il tempo di
replicazione è molto lungo. Quindi, malattia è molto lunga, la terapia è molto
lunga, infatti per la tubercolosi si fa una terapia antibiotica di 6/9 mesi.

La colorazione di tale batterio si fa con colorazione Ziehl-Neelsen.

Procedura:Disponiamo sul vetrino, essicchiamo, fissiamo al calore, mettiamo


primo colorante fuxia (carbolfucsina), dopo si riscalda il vetrino con calore per
sciogliere i lipidi e per far penetrare tale colorante, laviamo, decoloriamo con
acido e si aggiunge il secondo colorante blu di metilene. Avviene che i
micobatteri saranno colorati col primo colorante. Gli altri batteri col secondo
colorante. Ciò perché i batteri che non sono micobatteri, a contato con l’acido si
decolorano.

Fattori condizionanti la crescita microbica


I microrganismi per crescere e per fare tutte le cose che abbiamo visto,
necessitano di tutta una serie di composti che sono prevalentemente acqua
(H2O), anidride carbonica (CO2), diossido di azoto (NO2) e ammonio (NH4) cioè
di composti inorganici fonte di Idrogeno (H), Ossigeno (O), Carbonio ( C ) e
Azoto (N) e poi dei fattori di crescita che sono quei composti che il
microrganismo non riesce a sintetizzare da solo ma che devono essere forniti
dall'ambiente esterno in cui vivono tutta una serie di elementi.

Metaboliti essenziali: sono molecole indispensabili per la sopravvivenza e la


riproduzione di un microrganismo
Fattori di Crescita: sono metaboliti che un microrganismo non è in grado di
sintetizzare

Se noi potessimo rappresentare la crescita batterica in relazione al tempo, quindi


al numero di cellule batteriche rispetto al tempo, otterremo un grafico di questo
tipo, cioè un grafico che prevede una fase di latenza ( la fase in cui il
microrganismo si adatta all'ambiente, quindi in un terreno di coltura ho a
disposizione alcune sostanze e per coltivarle debbo avere tutta una serie di
enzimi, non c'è aumento del numero di cellule ma aumentano soltanto di
volume), successivamente una fase di crescita esponenziale (in cui le cellule si
duplicano in quanto sono presenti tutta una serie di nutrienti che consentono ai
batteri di replicarsi; questa fase consiste nella fase esponenziale) e dopodiché si
ha una decelerazione e perciò una fase stazionaria (non significa che qui i
batteri non si moltiplicano, ma che il 50% di essi si moltiplica e il 50% muore,
quindi i nutrienti vanno talmente diminuendo e le sostanze tossiche si vanno
accumulando al punto che non tutti i batteri riescono a sopravvivere).
Mediamente il numero si mantiene costante, perciò qui il grafico è lineare fino a
quando poi i nutrienti si vanno esaurendo sempre di più e vanno in fase di
decelerazione e morte (questo avviene in terreno a struttura fissa quindi non
forniamo altro nutrimento mettiamo i batteri con quelle sostanze e con esse noi
riusciremo ad ottenere questo grafico)

 Fase di latenza: le cellule aumentano di volume ma non di numero: i


batteri si adattano al nuovo ambiente.
 Fase esponenziale o logaritmica: i batteri di moltiplicano con un tempo
di duplicazione che dipende dal ceppo e dall'ambiente.

 Fase stazionaria: i batteri smettono di crescere per la mancanza di


metaboliti e l'accumulo di sostanze tossiche.
 Fase di morte cellulare: la fase di declino o morte cellulare è una
funzione esponenziale e si manifesta come riduzione lineare del numero
di cellule vitali nel tempo. Il tasso di mortalità aumenta fino a raggiungere
un livello costante.

Metabolismo batterico
Tutti i processi che i microrganismi svolgono al loro interno prendono il nome di
metabolismo batterico. Il metabolismo è formato da due processi fondamentali
che sono il catabolismo e l'anabolismo.
Il catabolismo è l'insieme di quelle reazioni degradative che da sostanze più
complesse ci permettono di arrivare a sostanze più semplici (per esempio
partiamo da una proteina e arriviamo agli amminoacidi) e sono delle reazioni
esoergoniche, infatti se noi partiamo da sostanze più complesse ed arriviamo a
sostanze più semplici chiaramente il tutto implicherà una liberazione di energia,
energia che nella cellula verrà immagazzinata sotto forma di ATP; se noi poi
d'altro canto questi precursori li utilizziamo per costruire molecole più complesse,
parliamo di una reazione che fa parte dell'anabolismo cioè una reazione che
invece richiede energia ed è endoergonica, quindi reazioni di biosintesi che
portano alla formazione di molecole complesse a partire da molecole più
semplici. I batteri utilizzeranno l'energia immagazzinata sotto forma di dimero e
ciò avviene sia negli organismi superiori che in quelli procariotici (sicuramente
con metodologie diverse) e quindi la fonte di energia primaria per il batterio è
rappresentata dal glucosio da cui si ottengono per scissione l'energia sotto forma
di ATP e coenzimi in fase ridotta, perché sono avvenute tutta una serie di
reazioni; poi tramite la biosintesi potremmo ottenere amminoacidi e tutti i
costituenti come ribosomi etc etc fino ad arrivare alla costituzione batterica.
Abbiamo detto che partendo dal glucosio i microrganismi batterici iniziano dei
processi biosintetici come la respirazione e la fermentazione; respirazione che
può essere aerobica o anaerobica a seconda se utilizzano o meno l'ossigeno
quindi a seconda di che tipo di batteri ci troviamo davanti; poco fa abbiamo fatto
l'esempio del clostridium tetani, che è un anaerobio batterico e che ovviamente
utilizzerà il metabolismo anaerobio. Il processo inizia comunque dalla glicolisi
che partirà dal glucosio e si scinderà in molecole più semplici, in particolare nella
respirazione aerobia; nella glicolisi dal glucosio si formeranno poi due molecole
di acido piruvico con produzione di molecole di ATP; questo acido piruvico nella
respirazione aerobia entrerà a far parte del ciclo degli acidi tricarbossilici, quindi
del ciclo di Krebs e poi la respirazione aerobia darà avvio alla catena dei
citocromi; quindi l'accettore finale è rappresentato dall'ossigeno nella
respirazione aerobia con notevole produzione di energia perché dalla
respirazione appunto si produrrà una notevole quantità di energia.
Nella respirazione di tipo anaerobia la rete energetica sarà diversa. Per quanto
riguarda la fermentazione invece l'acido piruvico sarà trasformato nel substrato
che varia a seconda dei batteri che stiamo considerando.
Sostanzialmente quello che varia è l'accettore finale, infatti nella respirazione
aerobica abbiamo come accettore finale l'ossigeno con 38 molecole di ATP
prodotte, che erano 36 + 2; nella respirazione anaerobia gli accettori finali sono
rappresentati da NO2, NO3, SO2, CO2 che sono dei composti inorganici con una
resa energetica che è compresa fra 2 e 38 molecole di ATP (2<x<38) ma che
comunque è inferiore decisamente alla respirazione di tipo aerobio e nella
fermentazione dove l'accettore finale sarà l'acido organico e la resa energetica
sarà sicuramente meno vantaggiosa.

Fattori condizionanti la crescita microbica


Ovviamente tutta una serie di fattori incrementano la capacità di crescita
batterica, quindi la capacità dei microrganismi di replicarsi, questi fattori sono:

 Temperatura
 Ossigeno
 pH
 Acqua
 Disponibilità di nutrimenti

- Temperatura
Per quanto riguarda la temperatura possiamo distinguere i batteri in:
 Psicrofili: che hanno una crescita intorno a 4°,
 Mesofili: tipo Escherichia Coli che cresce intorno 37°-39°, e sono tutti
quei batteri che inducono patogenicità, è facile capirlo perché infatti
possono crescere nell'uomo per la temperatura corporea.
 Termofili: che crescono intorno a 60°
 Ipertermofili: che crescono intorno ad i 90°

- Ossigeno

Per quanto riguarda l' ossigeno invece possiamo distinguere i microrganismi in:

 Aerobi: che crescono in presenza di ossigeno atmosferico


 Anaerobi: che crescono in assenza di ossigeno atmosferico
 Anaerobi facoltativi: che crescono in assenza di ossigeno anche se la
loro crescita è migliore in presenza di ossigeno.
 Microaerofili: possono moltiplicarsi in presenza di aria ma crescono
meglio se la quantità di ossigeno è più ridotta.

- pH
Per quanto riguarda il fattore condizionante della crescita del pH i microrganismi
sono stati distinti in:
 Alcalofili: 8 < pH < 14
 Neutrofili: 6 < pH < 8
 Acidofili: crescono invece a bassi valori di pH un esempio di organismo
acidofilo e l'Helicobacter Pylori che è il batterio che va a causare le ulcere
gastriche ovviamente per vivere nello stomaco.

Coltivazione dei batteri


Quindi i batteri come abbiamo detto possono essere coltivati in laboratorio in
quelli che vengono definiti terreni di coltura; questi non sono altro che dei
substrati artificiali inerti che variano in base agli organismi che dobbiamo isolare.
Andiamo ad utilizzare una serie di terreni differenti a seconda del batterio che
vogliamo coltivare; quindi i batteri ma anche gli altri microrganismi, quando
crescono su un terreno in un laboratorio, vengono detti coltura, quindi una coltura
batterica oppure virale; l'insieme dei microrganismi, di solito batteri o lieviti nati
da un'unica cellula madre, prendono il nome di colonia. Queste non sono altro
che questi puntini che vedete qua; ovviamente la coltura è scura se tutte le
colonie sono formate da un solo tipo di batteri: mettiamo per esempio che questo
fosse un'Escherichia Coli anche se non lo è, allora in questo caso noi diciamo
che è una coltura pura, invece l'altra già si vede che non è una coltura pura ma è
mista perché ci sono delle colonie rosa e delle colonie bianche e ciò significa che
sono costituiti da diversi batteri quindi parliamo di coltura mista. Ottenere delle
colonie isolate in batteriologia è molto importante perché ovviamente per fare
una diagnosi non possiamo per esempio prendere una parte di questa crescita
per isolare il microrganismo, ma dobbiamo prendere una singola colonia perché
quella deriva da un unico batterio, quindi è importante ottenere delle colonie
isolate e per farlo in laboratorio si utilizza una tecnica tutta particolare che si
chiama “ansa”, con cui noi preleviamo il materiale patologico e facendo questa
operazione lo strisciamo sul terreno, poi giriamo la piastra, e via via che si
procede il materiale biologico comincia a diminuire fino a quando si scarica e
riusciamo ad ottenere colonie isolate

Morfologia della colonia


Tra l'altro, lo studio della morfologia della colonia è molto importante in quanto in
base all'aspetto della colonia noi possiamo distinguere il microrganismo; vedete
le colonie possono essere di colore diverso questa è di un colore rubino, questa
è bianca, questa un po' più rosa, quindi sono di colori diversi ma non solo.
Possono essere di aspetto diverso:
 Puntiforme
 Circolare
 Filamentosa
 Irregolare
 Rizoide
 Lenticolare
Di spessore diverso:
 Rasata
 Convessa
 Tonda
 Piatta
 Uncinata
Con Margini diversi:
 Interi
 Lobati
 Ondulati
 Erosi
 Filamentosi
 Stratificati
Lo studio della morfologia della colonia è molto importante perché già l'aspetto
della colonia ci dice di quale microrganismo si tratta, suggerendocelo in un certo
senso, perché in realtà non ci possiamo basare soltanto sull'aspetto, ma
dobbiamo anche andare a fare dei test identificativi.

Classificazione dei terreni di coltura


I terreni di coltura nel momento in cui il microrganismo cresce si possono
classificare in base a:
 Classificazione in base alla composizione chimica
 Allo stato fisico del terreno
 Alle funzioni del terreno stesso

In base alla classificazione chimica distinguiamo:


 Terreni minimi: i terreni minimi, come dice la stessa parola sono
essenzialmente formati da poca roba, infatti sono formati da sali inorganici
e non ci sono né carboidrati né proteine, contengono N, C, O (quattro
elementi essenziali giusto per consentire il metabolismo)
 Terreni sintetici: sono invece più complessi ma costituiti da costituenti
organici ed inorganici ed hanno per esempio 3g di terra 2g di quello, 1g di
quello, quindi tutti i costituenti sono in quantità note
 Terreni complessi: nei terreni complessi invece non tutti i costituenti sono
in quantità note, perché come vedete contengono ad esempio estratto di
carne, oppure per quanto riguarda il sangue, non è che tutti i tipi di sangue
hanno la stessa percentuale di emoglobina ad esempio. Quindi il terreno è
complesso ma la quantità non è nota, perciò rispetto a quello sintetico è
meno standardizzabile.

In base allo stato fisico i terreni si possono distinguere in:


 Terreni liquidi
 Terreno solidificabile
 Terreno semi-solido
 Terreno solido

Il ''terreno solido'' o solidificabile in genere, si ottiene dal terreno liquido per


aggiunta di “Agar” (un polisaccaride estratto dalle alghe) che ne determina la
solidificazione. Praticamente è lo stesso concetto della pectina che mettiamo
nella preparazione delle marmellate, infatti quando si prepara la marmellata si
mette un addensante, la pectina, un estratto dell'agar che ne determina la
solidificazione; quando si riscalda questo liquido ad una temperatura elevata di
70-80° si mette l'agar e una volta raffreddato ad una temperatura al di sotto dei
50°, solidifica ovviamente e come se fosse una gelatina. Tra l'altro, la
consistenza del terreno dipende dalla percentuale di agar che noi mettiamo,
quindi lo stesso concetto della panna cotta.

Per esempio il batterio della tubercolosi, diventa solido non perché contiene
l'agar ma perché contiene delle coagulazioni delle proteine; in passato questo
terreno veniva fatto con rosso d'uovo, fecola di patate; voi sapete che viene
addensato tramite calore, infatti se si cuoce l'uovo viene addensato.
Se la crescita in un terreno solido viene manifestata grazie alla formazione delle
colonie, nel terreno umido la crescita viene apprezzata perché la crescita
batterica determina il “torbimento” (non si capisce bene ma nella registrazione si
sente chiaramente torbimento) del terreno, se noi osserviamo i batteri coltivati in
una “brodo coltura” possiamo vedere che:
 le aerobiche sono ovviamente in alto, in modo da assorbire la maggior
quantità di ossigeno,
 le anaerobiche sono fondamentalmente al fondo, dove la quantità di
ossigeno è minore,
 gli aerobi facoltativi si distribuiscono lungo tutta la provetta
concentrandosi in maniera maggiore sulla superficie, in quanto crescono
meglio in presenza di ossigeno ,
 i microaerofili si raccolgono nella parte superiore della provetta ma non
in testa, perché essi richiedono ossigeno in bassa concentrazione
 gli aerotolleranti invece crescono uniformemente in tutta la provetta, in
quanto non sono influenzati dall'ossigeno

In base alla funzione si distinguono terreni:


 Terreni arricchiti: che contengono sostanza come siero, sangue, fecola di
patate etc.. che favoriscono (…) di crescita dei batteri.
 Terreni selettivi: che selezionano la crescita di alcuni batteri e di altri no,
quindi inibiscono gli altri.
 Terreni differenziali: che ci permettono di differenziare un tipo di batterio
rispetto ad un altro

Agar Sangue
L'agar del sangue è un terreno complesso arricchito cioè che conteneva
sangue, siero, fecola di patate ma non possiamo classificarlo come arricchito,
perchè in realtà è anche un terreno differenziale; quindi è un terreno arricchito e
differenziale: arricchito perché contiene del sangue, differenziale perché alcuni
batteri determinano la lisi dei globuli rossi e da un emolisi parziale, questi sono
alpha emolitici. Alcuni batteri invece danno l'emolisi totale; vedete che si forma
questo alone trasparente attorno alla cellula batterica, questo succede perché la
lisi dei globuli rossi è totale, quindi li hanno distrutti e sono beta emolitici.
Quando studieremo gli streptococchi vedremo che essi si distinguono in: alfa
emolitico, beta emolitico e gamma emolitico; l'alfa emolitico induce la parziale lisi
dei globuli rossi, il beta emolitico induce l'emolisi totale e il gamma emolitico
invece non da lisi quindi non è emolitico. Il batterio che vi ho detto poco fa, che
da la lattina, cioè lo “streptococco pyogenes”, è un beta emolitico quindi procura
l'emolisi totale dei globuli rossi.

Agar MacConkey
Questo terreno che è tipicamente MacConkey, viene utilizzato per coltivare i
gram-negativi. E' quindi un terreno selettivo, perciò i gram negativi crescono,
mentre i gram positivi non possono crescere, ma nello stesso tempo è un terreno
differenziale perché come vedete ci permette di identificare le colonie che
venivano dal lattosio e le colonie che invece non erano in grado di (…) il lattosio,
questo perché quelle che utilizzano il lattosio, praticamente producono acido
dalla fermentazione del lattosio, e quindi siccome c'è un indentificatore di pH che
è neutro, quando produce acido, si colora di rosso e quando non produce acido
perché è “lac” si colora di bianco. La differenza ce la da questo identificatore,
mentre il fatto che possano crescere i gram-negativi e non i gram-positivi, ce la
danno i sali biliari che sono degli inibitori di crescita per i gram positivi.

Questo per dirvi che nonostante noi abbiamo classificato questi terreni in
base alla funzione, in base allo stato fisico, in base alla composizione
chimica, in realtà alcune distinzioni non sono poi così ferree. Un terreno
complesso può essere anche differenziale, un terreno selettivo può essere
anche differenziale.

Comunque dobbiamo capire perché e complesso, perché è differenziale, perché


è differenziale l'Agar Sangue?? Perché questo ci faceva distinguere i due tipi di
emolisi,
invece il MacConkey è selettivo? Perché faceva crescere i gram negativi e non i
gram positivi, perché è differenziale??? perché ci consentiva di stabilire qual'era
il batterio del lattosio e quale non lo era?
Tutte queste identificazioni metaboliche sono alla base del lavoro dei
microbiologi; quando voi per esempio farete il tampone faringeo e lo manderete
in laboratorio, il laboratorio vedrà se lì c'è crescita, vedrà se ci sono gram-positivi
o se ci sono gram-negativi, se ci si aspetta la faringite da streptococco etc.. Tutto
ciò va ad identificare il microrganismo.

Alcuni batteri abbiamo detto come gli anaerobi non possono essere coltivati
all'aria perché muoiono in presenza di ossigeno, quindi vengono coltivati in
contenitori; in questi mettiamo un identificatore di anaerobiosi e poi una bustina
che contiene un enzima che catalizza una reazione chimica e che fa si che si
bruci tutto l'ossigeno che è presente, e liberi anidride carbonica creando così
l'ambiente anaerobio (contenitore ermetico) e l'organismo può crescere e
moltiplicarsi in condizioni di anaerobiosi.

Patogenicità microrganismi
Quando un microrganismo si definisce patogeno? Un microrganismo si definisce
patogeno quando è in grado di causare una malattia, il prerequisito fondamentale
per l'infezione ovviamente è l'interazione tra l'ospite e il parassita, quindi un
microrganismo deve contaminare una superficie per poter sopravvivere e deve
essere in grado di moltiplicarsi in essa. I meccanismi che determinano una
malattia sono strettamente correlati:
 alla capacità di moltiplicarsi in vivo
 alla concentrazione di sostanze tossiche

-Meccanismi di virulenza batterica

 Adesività
 Invasività
 Prodotti di crescita
 Tossine
 Induzione di flogosi
 Invasione della fagocitosi
 Evasione dalla fagocitosi
 Resistenza agli antibiotici

 Adesività
I fattori responsabili dell'adesione sono le adesine che sono costituite da
proteine, fibrille e acidi tecoici. Con le adesine il batterio riesce ad aderire alle
superfici, perciò adesività non significa altro che l'interazione tra le strutture
superficiali del batterio e ovviamente dei recettori specifici che si troveranno
dall'altro lato, quindi se il batterio deve aderire al tessuto deve avvenire
l'interazione fra le adesine e i recettori sul tessuto ( è come se dovessimo
comporre un puzzle dove c'è una parte che si appiccica ad un altra). Qui sotto vi
ho riportato un grafico

Microrganismo Adesina Recettore


Straphylococus species Acido Lipoteoico (LTA) Fibronectina
strato 5
Streptococus Gruppo A LTA proteina M Non noto
Strptococcus Gruppo B Proteina C N- Acetylglucommina
Escherichia coli Fimbrie D- mannosio, glicolipide P
Neisseria gonorrhoene Fimbrie Ganglioside
Treponema pallidum P1,P2,P3 Fibronectina
Chlamydia species Lectine superficiali N-acetylglusamina
Mycoplasma pneumoniae Proteina P1 Acido sialico

Esempi più importanti sono: lo straphylococus che ha come adesina l'acido


lipotecoico e come recettore la fibronectina; l'E. Coli che ha come adesina le
fimbrie che hanno recettore non noto ( adesine e recettori sono specifici questo è
il motivo per cui ad esempio le Coli causano le cistiti, cioè perché sulla vescica
trovano il recettore corrispondente alla sua adesina che gli consente di aderire al
tessuto moltiplicarsi e dare la patogenicità, e quindi la presenza di adesine e di
recettori non fa altro che determinare lo spettro e la patologia poiché il Coli nelle
vie aeree e nell'intestino non da patologia, anzi è un nostro commensale, però se
arriva in vescica può moltiplicarsi e causare la cistite)

-Biofilm
Una volta che il batterio aderisce, è in grado di sintetizzare alcune strutture come
la capsula. Questa può essere talmente abbondante che può causare
l'insorgere di uno strato definito biofilm, rappresentato da una comunità di germi
che aderisce a una superficie naturale o artificiale e che svolge un ruolo molto
importante come la contaminazione dei cateteri, poiché il microrganismo
aderisce soprattutto in cateteri permanenti che si mettono nel caso di terapie
coniugate o nel caso di impianti vari. Questi batteri possono aderire, colonizzare
e produrre il polimero che gli consente di formare questo biofilm il quale consente
di determinare l'infezione delle protesi.

 Invasività

L'invasività invece è rappresentata dalla capacità di invadere il tessuto e quindi di


penetrare nelle cellule dello strato mucoso, grazie all'azione di proteine
superficiali chiamate invasine. Tra questi vi è la “shigella”, un microrganismo
che causa la gastroenterite, in grado non solo di aderire, ma anche di penetrare
all'interno della cellula per guadagnare il lume intestinale provocando la
patologia.

Il batterio ha anche dei prodotti di crescita, essenzialmente enzimi, che


contribuiscono alla diffusione del microrganismo nel microrganismo ospite.

Prodotto Microrganismo Attività del prodotto


Coagulasi Straphylococcus aureus Coagulano il fibrinogeno del sangue. Il coagulo di fibrina
protegge i batteri dalla fagocitosi e lo ripara dalle difese
dell'ospite
Chinasi Streptococchi, Distruggono la fibrina dissolvendo i coaguli formati dal
Strafilococchi nostro organismo per isolare l'infezione
Collagenasi Clostridi Distrugge il collagene costituente del tessuto connettivo
Ialuronidasi Streptococchi Idrolizza l'acido ialuronico che avvolge e lega le cellule
del tessuto connettivo
DNAsi Strafilococchi Diminuisce la viscosità del pus favorendo la mobilità
IgA proteasi Neisserie Distruggono le IgA
Lipasi Strafilococchi Idrolizza i lipidi
Lecitinasi Clostridi Distrugge la lecitina della membrana citoplasmatica

Ad esempio la coagulasi prodotta dalle streptococco aureo, che coagula il


fibrinogeno del sangue; il coagulo di fibrina che si forma non fa altro che
proteggere il batterio dalla fagocitosi. La chinasi prodotta da streptococchi e
strafilococchi distrugge la fibrina dissolvendo i coaguli formati dal nostro
organismo; la collagenasi prodotta dai clostridi che distrugge il collagene del
tessuto connettivo (ciò avviene in particolari infezioni che avvengono a livello
della pelle e che se sono gravi possono anche portare alla morte del paziente);
l'ialuronidasi prodotta dagli streptococchi, che idrolizza l'acido ialuronico che lega
le cellule del tessuto connettivo e non fa altro che facilitare la penetrazione dei
batteri all'interno; la DNAsi prodotta dagli strafilococchi, che diminuisce la
viscosità del pus favorendo al batterio la possibilità di muoversi all'interno delle
cellule; le IgA proteasi prodotte dalle Neisserie, che distruggono le IgA che non
sono altro che anticorpi delle mucose (le Neisserie albergano nel rinofaringe e
non fanno altro che distruggere gli anticorpi e distruggendoli, guadagnano
l'accesso al sistema nervoso centrale); la lipasi prodotta dagli strafilococchi, che
è capace di idrolizzare i lipidi; La lecitinasi prodotta dai clostridi, che distrugge la
lectina delle membrane e riesce a creare dei pori mandando in lisi le cellule
infette.

 Tossine

Un'altra azione patogenica molto importante è quella correlata alla produzione


delle tossine. E' d'obbligo paragonare le eso-tossine alle endo-tossine .

ESO-TOSSINE ENDO-TOSSINE

 Natura proteica - Liposaccaridi


 Termolabili - Termostabili
 Immunogeni - Immunogeni non
neutralizzabili
da Ab
 Profili d'azione molto differenziati - Profili d'azione poco
differenziati
 Estrema potenza - Meno potenza
 Trasformabili in anatossine - Non trasformabili in
anatossine

Le eso-tossine sono di natura proteica, mentre le endo-tossine hanno natura


liposaccaridica come nella membrana dei gram-negativi. Le eso-tossine sono
termolabili mentre le endo-tossine termostabili. Le eso-tossine sono
immunogene, cioè inducono la risposta immunitaria e sono neutralizzati dagli
anticorpi; infatti le eso-tossine detossificate vengono utilizzate nella produzione
dei vaccini, hanno profili d'azione molto differenti e, a seconda di che tossina si
tratta, avrà uno specifico obiettivo e un'estrema potenza; possono inoltre
trasformarsi in anatossine. Le endo-tossine non sono neutralizzabili da Ab,
hanno profili d'azione poco differenziati, meno potenza e non possono
trasformarsi in anatossine.
Trasformarsi in anatossine significa che la tossina è sia immunogena, cioè
scatena la difesa immunitaria, sia tossica quindi ha una sua azione tossica. Noi
possiamo togliere la porzione tossica e mantenere la porzione immunogena;
questo è il contesto utilizzato nel vaccino che non determina il danno dell'azione
tossica ma scatena la risposta immunitaria.

Generalmente le tossine sono formate da porzioni e in genere hanno un


meccanismo di tipo Ab, ciò vuol dire che la tossina viene sintetizzata sotto forma
di A-B-C e prende il nome di tossinogeno ed in questa forma è ancora inattiva.
Appena viene scisso il componente C la tossina viene attivata, e diventa di tipo
A-B. Perché di tipo A-B?
Perché in realtà la porzione B con il recettore B si legherà sulla superficie della
cellula; B sta infatti per (…....) La porzione A penetrerà invece all'interno della
cellula; A sta per active, ed eserciterà la sua azione tossica.

Le manifestazioni delle tossine variano a seconda dell'organo bersaglio, le


possiamo classificare in:
 Tossine neurotrope: le cellule bersaglio sono localizzate nel sistema
nervoso centrale o periferico
 Enterotossine: sono attive a livello della mucosa intestinale
 Tossine pantrope: sono delle tossine in grado di danneggiare qualsiasi
tipo di cellula. Ovviamente devono essere cellule che hanno il recettore
per fare aderire la tossina
 Tossine citolitiche: sono in grado di mandare in tilt le cellule,
danneggiando sostanzialmente le membrane biologiche generalmente
tramite la formazione di pori.

Come tossina neurotropa faremo il tetano e il botulino.

-Clostridium tetanig

Il clostridium tetani, viene promosso dal clostridium che abbiamo detto ed è un


bacillo gram-positivo sporigeno proprio perché forma le spore. E' anaerobio
obbligato e si trova nel terreno, negli escrementi di equini e bovini e produce una
proteina, detta emolisina, in grado di disattivare i globuli rossi che consiste in una
eso-tossina neurotropa con azione sul SNC e prende anche il nome di
tetanospasmina.

Voi sapete che quando un muscolo si contrae, ad ogni contrazione di un muscolo


agonista corrisponde una decontrazione del muscolo antagonista. La tossina
tetanica va ad inibire i muscoli antagonisti e permane quindi una contrazione
continua del muscolo, proprio perché va ad inibire il rilascio dei neurotrasmettitori
degli antagonisti. Il muscolo va così in paralisi spastica (infatti il tetano non è altro
che una paralisi spastica indotta dalla tossina clostridium).

-Clostridium botulinum
Il clostridium botulinum invece determina una paralisi flaccida perché l'inibizione
si ha a livello dei muscoli (....).Viene impedito il rilascio dell'acetilcolina e la
stimolazione muscolare è bloccata, quindi la paralisi è flaccida. Mentre nel caso
del tetano abbiamo visto che l'inibizione avveniva al contrario, dal basso verso
l'alto con il muscolo che rimaneva sempre contratto e si aveva la paralisi spastica
prodotta dai clostridi gram positivi.

Il clostridium tetani e il clostridium botulinum sono due batteri anaerobi


obbligati. Sono bacilli gram positivi e sono due esempi di tossine
neurotrope.

-Enterotossine
Un esempio di enterotossina è quella prodotta dal V.Cholerae che è un “virione”
con una forma bacillare ed una curvatura lungo l'asse maggiore con le estremità
più articolate. Anche questa è una tossina di tipo Ab; vi sono però cinque B, che
costituiscono la porzione recettoriale che si lega al recettore, due A, un A1 e un
A2, cioè la porzione attiva che una volta penetrata all'interno della cellule
determina la dissociazione di A1 e A2 .
A2 è la porzione non necessaria, mentre A1 è la porzione che catalizza la
formazione dell'AMP ciclico quindi converte l'AMP in AMP ciclico; voi sapete che
quando all'interno della cellula aumenta la concentrazione di AMP ciclico, si
verifica, per riequilibrare l'osmosi, un flusso di sodio, acqua, cloro, potassio e
acido carbonico che dall'interno della cellula fuoriesce nel lume intestinale. Tutti
questi ioni nel lume intestinale determinano il richiamo di acqua. Ciò non è altro
che la profusa diarrea colerica che è determinata proprio dall'azione di questa
tossina; quindi cosa è la diarrea colerica???
Il colera agisce producendo una tossina. La tossina ha un meccanismo
recettoriale di tipo AB cioè la porzione recettoriale che si lega al recettore sulla
superficie degli enterociti delle cellule intestinali. Una volta che la porzione AB ha
preso il contatto con il recettore, entra la porzione attiva A1 e A2; A2 viene
dissociato perché non è attivo.
A1 determina la ciclizzazione dell'AMP, aumenta notevolmente la concentrazione
di AMP ciclico all'interno della cellula, provoca una differenza osmotica e per
riequilibrare la situazione gli ioni Na+, Cl-, K+, HCO3- determinano il richiamo
dell'acqua nel lume intestinale determinando la caratteristica diarrea colerica.

-Tossina difterica
La tossina difterica è una tossina da cui si può fare il vaccino ed è una tossina
pantropa che agisce su tutte le cellule. Questo è molto evidente perché è una
tossina di tipo AB quindi quando il recettore si lega, la parte attiva va all'interno e
inibisce il fattore di elencazione della sintesi proteica e sul ribosoma con l'RNA in
accrescimento inibisce l'allungamento del messaggero, blocca la sintesi proteica
e manda in morte cellula; perché pantropa?? Perchè mentre la diarrea si può
avere soltanto negli enterociti, la sintesi proteica invece avviene in tutte le cellule
dell'organismo, quindi bloccherà la sintesi proteica nelle cellule del cuore così
come nelle cellule polmonari e in quelle nervose.

-Tossine citolitiche
Tra queste lo Straphylococcus aureus, ad esempio, produce una tossina alpha
che fa si che si vengano a creare dei pori all'interno delle membrane biologiche,
perché agisce sulle pompe protoniche che consentono lo scambio di ioni le
distruggono. I pori naturalmente inducono le tossine nel citoplasma e in tutte le
sostanze mandandole in lisi; quindi si chiamano tossine citolitiche per questo
motivo.

-Endotossina
Quando abbiamo fatto i batteri gram-negativi, abbiamo detto che queste
endotossine nei gram negativi a livello dell'other membran, hanno struttura
asimmetrica, che nella parte (...) e nella parte esterna è rappresentata da
materiale batterico che andrà a costituire l'endotossina. L'endotossina ha quindi
un lipide A, un Core R e l'antigene laterale O, ed ha anche una serie di effetti. E'
responsabile della febbre, infatti l'endotossina determina l'attivazione dei
macrofagi, i quali producono l'interleuchina 1 che ha diversi effetti:

 Effetti metabolici:
 Febbre
 Ipercatabolismo
 Degradazione delle proteine
 Proteolisi dei muscoli
 Effetti Immunologici:
 Attivazione dei linfociti , in particolare il linfocita T. Viene prodotta
interleuchina 2, mentre i linfociti B producono gli anticorpi
 Effetti Pro-infiammatori
 Attivazione delle prostaglandine con vasodilatazione ed
ipotensione, l'effetto del lipopolisaccaride quando è massivo può
determinare anche shock tossico fino a determinare anche la morte
degli individui.

Fattori che influenzano un processo patologico


I batteri hanno un'azione patogena diversa, invadono i tessuti, producono enzimi,
sostanze tossiche eso-tossine ed endo-tossine, agiscono quindi con meccanismi
diversi sia se si tratta di esotossine che di enterotossine o di tossine citolitiche e
di tossine pantrope. L'endo-tossina batterica invece aveva tutta un'altra serie di
effetti metabolici mentre l'eso-tossina viene secreta dal batterio nell'ambiente
esterno, tant'è che pochi grammi di esotossina hanno un effetto devastante. Il
lipopolisaccaride che è un costituente del batterio agisce quando il batterio va in
lisi e viene liberato; ovviamente l'ospite si oppone a tutti questi batteri, quindi il
processo patologico è condizionato da tutta una serie si fattori
 Fattori dell'ospite: età, sesso, stato nutrizionale, malattie concomitanti,
stato emotivo etc..
 Fattori di virulenza: componenti di un microrganismo in grado di dare
malattia

Questo per dirvi che l'interazione ospite-parassita è un'interazione dinamica tra i


due microrganismi. Ovviamente l'esposizione ad invasione viene contrastata
soprattutto dai microrganismi commensali.

-Microrganismi commensali
I microrganismi commensali vengono definiti flora residente. Voi sapete che nei
vari distretti corporei vi sono diversi tipi di microrganismi che sono presenti come
commensali e che contrastano l'azione degli altri. Naturalmente i microrganismi
che sono presenti a livello orale sono diversi da quelli presenti nelle vie
intestinali, o da quelli presenti sulla cute o sull'apparato genito-urinario e ciò
determina la specificità dei vari distretti. Ma perché c'è questa microflora?? Qual
è il suo ruolo?? Ovviamente è molto importante per l'assorbimento dei nutrienti; i
batteri che si trovano a livello intestinale sono molto importanti per l'assorbimento
delle vitamine, dei sali minerali che sono necessari all'organismo ospite e d'altro
canto creano una notevole interferenza per lo sviluppo dei batteri invasori. Quindi
danno una protezione ed impediscono ai batteri patogeni di moltiplicarsi. Oltre
all'interferenza causata dai batteri, esistono tutta una serie di sostanze che
svolgono azione protettiva.
-Barriere di difesa dell'ospite
Questi fattori di difesa naturale sono utilizzati dall'ospite per difendersi, come il
lisozima che si trova a livello delle lacrima o in altre secrezioni dove dissolvono le
pareti cellulari. Nel rinofaringe abbiamo la presenza delle ciglia che costituiscono
un mezzo di difesa all'invasione di batteri. A livello intestinale c'è la flora che crea
interferenza all'entrata di patogeni. La contiguità della pelle rappresenta una
fattore che contrasta la penetrazione all'interno, così come il pH gastrico inibisce
la crescita microbica. A livello vescicale vi è infine uno svuotamento che
impedisce la crescita microbica nel tratto urinario.

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