Legislative Decree n.297/1994: the Italian School System […] favors cooperation between
Member States to develop a high-quality education with a European dimension in
accordance with article 126 of the European Community Treaty
DPR 275/1999 (implementing the autonomy of educational institutions): art.4, co.3
“provision for teaching in a foreign language in order to implement international
agreements and deals”
Law n. 53/2003 MORATTI REFORM: Takes into consideration objectives of Lisbon 2000.
1.Promotes lifelong learning + development of skills linked to a local, national and
European dimension.
2.Introduces ENGLISH from 1STYEAR PRIMARY SCHOOL + SECOND EU LANGUAGE from 1ST
YEAR SECONDARY SCHOOL
Decree n. 59/2004: implemented the reform in Nursery Schools and first 2 segments of
primary school and highlights the following:
PRIMARY SCHOOL promotes basic knowledge and skills including literacy in English
MIDDLE SCHOOL introduces the study of a 2nd European language
LEP = essential levels of performance = clarified in the National Guidelines and annex C.
Indicazioni Nazionali per i piani di studio personalizzati: spetta alle istituzioni scolastiche e
ai docenti progettare le Unità di apprendimento (LEARNING UNITS)
Le indicazioni allegate al decreto 59/2004 però avevano carattere transitorio quindi nel
2007: NUOVE INDICAZIONI PER IL CURRICOLO INFANZIA E PRIMO CICLO: simbolo della via
italiana all’Europa e dell’acquisizione delle competenze indicate a Lisbona. Enfasi su:
- Continuità verticale (da primaria a secondaria)
- Continuità orizzontale (integrazione lingua materna-lingue straniere)
- Docente deve far leva su motivazione intrinseca e propensione alunno verso
comunicazione e socializzazione
- Non solo obiettivi specifici di apprendimento (OSA) ma anche traguardi per lo sviluppo
delle competenze
DPR 89/2009: secondaria di primo grado non più scuola terminale (obbligo scolastico) ma
deve far acquisire padronanze strumentali in lettura, scrittura, matematica e LINGUE + in
ottica di verticalizzazione del curriculo attenzione al conseguimento dei traguardi
progressivi e alla transizione tra primaria e secondaria di primo grado
Dall’a.s. 2009/10 le scuole, sulla base delle istanze dei propri stakeholder (studenti,
famiglie, enti locali) sfruttando la flessibilità dell’autonomia possono aumentare l’inglese
usando la quota oraria della seconda lingua (inglese=5 ore) che tuttavia potrebbe essere
offerta comunque come lingua opzionale. In quest’ultimo caso l’uscita per l’inglese è
A2+/B1 anziché A2 DALLA SCUOLA MEDIA
2010: entra in vigore la riforma a norma dei nuovi regolamenti per i licei, istituti
professionali e tecnici. 6 licei, 2 settori di istituti tecnici divisi in 11 indirizzi, 2 settori di
istituti professionali divisi in 11 indirizzi.
Nell’allegato A di ogni regolamento si trovano i PECUP = profilo educativo culturale e
professionale dello studente.
Risultati comuni a tutti gli indirizzi:
o “stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali
sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e lavoro”
o “utilizzare i linguaggi SETTORIALI delle lingue straniere previste dai percorsi di
studio per interagire in diversi ambiti e contesti di studio e lavoro”
Risultati comuni ai licei:
Lingua straniera moderna livello B2 del QCER + stabilire rapporti e raffronti tra italiano e
altre lingue moderne e antiche
o Nei tecnici e professionali la seconda lingua deve essere comunitaria, la terza
lingua può essere non europea.
o Secondary schools LICEI - 3hours weekly/99 hours annual of a “FOREIGN
LANGUAGE AND CULTURE”
o Professional and technical schools - 3hours weekly/99 hours annual of “ENGLISH
LANGUAGE”
o LINGUISTIC SECONDARY SCHOOL +33 annual hours of conversation with a mother
tongue teacher (1hour/week) during first and second year for the first language,
during 3rd, 4th and 5th year for second foreign language.
CLIL
- 1994 David Marsh (Finnish) coins the acronym
- 1996 CLIL is brought to the attention of European linguists
- 2005 European conference, CLIL brought to the attention of European policymakers
- 2005 Coyle elaborates the 4C to design an effective CLIL module (content,
communication, cognition, culture)
- 2006 results of a survey called “Integrated learning of language and content in
schools in Europe”
- 2007 CLIL INTRODUCED IN SCHOOL PROGRAMS
- DPR 88 e 89 /2010 allegato D: “Piano di studi del Liceo linguistico”: dal terzo anno 1
materia in lingua, dal 4 quarto anno una seconda materia in lingua
- Direttiva n.5/2012: “Linee guida per il secondo biennio e quinto anno per i percorsi
degli istituti professionali a norma dell’art.8 comma 6 del DPR 15 marzo 2010 n. 87,
punto “CLIL negli istituti professionali”: uso CLIL dal quinto anno sperimentato negli
ultimi anni, regolamento non ne prevede l’esplicito inserimento nel quadro
curricolare ma attraverso l’utilizzo della quota di autonomia può diffondersi.