Sei sulla pagina 1di 2

DIMITAR PESHEV

Nasce a Kyustendil nel 1894, si laurea in legge e si trasferisce a Sofia (capitale della
Bulgaria) e nel 1982 diventa il Ministro della Giustizia, condannando l’illegalità del governo
precedente.
Nelle precedenti guerre Dimitar appoggia l’alleanza con Hitler, ma quando nella primavera
del 1943, arrivano le notizie dei 12k ebrei trasportati a forza verso la Tracia e la Macedonia.
Dimitar rendendosi conto della situazione, impone al
governo di bloccare la deportazione di 48k ebrei dalla Bulgaria ai nazisti.Il parlamento
protesta la scelta del re, che va a scontrarsi su Peshev, che viene destituito dalla carica di
vicepresidente.
Il re muore poco dopo un incontro con Hitler e sale al trono il vicepresidente Filov.
Con Filov Peshev viene definitivamente emarginato e nel 1944 la Bulgaria viene conquistata
dall’Armata Rossa, mentre Peshev viene condannato a 15 anni di carcere.
Quando viene liberato, viene proclamato Giusto delle Nazioni nel 1988, ma morì prima di
questo avvenimento il 20 febbraio del 1973.

REINHOLD CHRYSTMAN
Reinhold Chrystman ha salvato 700 ebrei e polacchi durante l'Olocausto, molti dei
quali bambini, impiegandoli e nascondendoli in una fabbrica di vetro in Polonia

Stranamente impiegava nella fabbrica un numero insolito di giovani ebrei, poco più
che bambini, che venivano visti come "lavoratori qualificati essenziali", un
espediente che Chrystman utilizzava per poter salvare più vite possibili.

Chrystman avrebbe potuto essere denunciato, ma è andato avanti lo stesso,


rischiando la propria vita pur di salvare quella di più ebrei possibile. Era un cristiano
evangelico, un battista e un polacco Volksdeutsche. Non si è unito mai al partito
nazista.

Emigrò dall'Austria in Brasile alla fine degli anni '40, dove morì negli anni '60.

Ha ricevuto un riconoscimento dal Memoriale Anna Frank di Boise, Idaho.

MARIO MARTELLA
Nasce a Roma nel 1918 e si arruola nell'esercito a 18 anni, dove combatte in Etiopia fino al
1938, quando furono emanate le Leggi Razziali e torna in patria.
Suo padre possedeva una tipografia, che era passato a 2 proprietari Ebrei, che però non
potevano più tenerla per le leggi razziali, allora Martella decide di comprarla e la mantiene
efficiente; nel 1940 la restituirà ai proprietari.
Sempre nel ‘40 viene richiamato in guerra sul campo francese e nel ‘42 viene proclamato
vicecomandante. Si rifiuta di collaborare con i soldati tedeschi e viene fatto rientrare
clandestinamente in Italia, nell’autunno del 1943. Il 16 ottobre del 1943 il campo di
concentramento di Roma viene conquistato dei Nazisi, ma Martella era riuscito ad avvisare i
Sabbadini all’interno dell’arrivo dei tedeschi, così che almeno i bambini si potessero salvare.
Il 14 Gennaio del 2008 viene proclamato Giusto delle Nazioni e muore nel 2014.

CARLO TAGLIABUE
Carlo Tagliabue (​Mariano Comense​, ​13 gennaio​ ​1898​ – ​Monza​, ​6 aprile​ ​1978​[1]​) è stato un
baritono​ ​italiano​.
Carlo Tagliabue fu il direttore dell’Istituto Geriatrico Golgi ​(allora Pia Casa degli Incurabili) ​di
Abbiategrasso. Nonostante la sua iniziale adesione al fascismo, nell’ultimo anno della
Seconda guerra mondiale, quando vide gli orribili delitti del nazifascismo, divenne un ribelle
e sfidò la polizia con suo grave rischio personale, nascondendo nel reparto femminile della
struttura una trentina di donne ebree, che sottrasse così alla persecuzione nazifascista. Per
confonderle con le pazienti, diede loro la divisa degli ospiti della Pia Casa; le nascose, e le
nutrì, vigilando attentamente sulla loro incolumità.

Solo lui, il cappellano don Filippo Carminati, un paio di suore, e il medico conoscevano il
rifugio delle donne ebree alla Pia Casa e ogni tanto andavano a trovarle per riferire loro le
notizie che venivano trasmesse dalle radio straniere, cercando d'infondere così nei loro
animi fiducia e speranza

Potrebbero piacerti anche