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INTRODUZIONE ALLA FILOSOFIA

(Prof. Filippo Ramondino)

A. DIMENSIONE SAPIENZALE DELLA FILOSOFIA


A1. Che cosa è la filosofia?
È quella disciplina che aiuta ad organizzare la mente, a curarla e che ci aiuta a
ragionare bene. Il termine filosofia (filo – sofia), significa amore per la sapienza,
tradotto, poi, in latino da Cicerone in studium sapientae. È esercizio dell’amore per
la sapienza, domanda, ricerca di sapere – ricerca infinita.
Il motore della filosofia è il dubbio. Secondo Platone e Aristotele, invece, è tauméatia
la meraviglia e cioè lo stupore dell’uomo di fronte al mondo circostante.
Il problema sta nel porsi domande, dove le possibili risposte sono opposte tra loro e
non si sa quale delle due sia vera. La filosofia è pura problematicità, non è altro che
l’interrogarsi sulla realtà, sul mondo dell’esperienza.

A2. Le domande massime dell’uomo e la filosofia


Siamo soli nell’universo? Da dove veniamo? Dove andiamo?
La conoscenza è il frutto della sapienza che a sua volta deriva o dal cuore (ex cordis)
o dalla ragione. È esigenza umana, scritta nella nostra antropologia. L’uomo ha la
consapevolezza e, quindi, la capacità di sapere quello che è e quello che fa (animale
pensante) e regola la sua vita con il discernimento.

A3. Le origini della filosofia


L’uomo è per natura “filosofo” perché ha un desiderio di uscire dall’ignoranza, che
Platone e Aristotele hanno indicato come origine della filosofia.
L’uomo ha in sé un’istintiva tensione verso un Essere più grande. Egli sente che
sopra di lui vi è qualcosa o Qualcuno più grande da cui dipende e, quindi, è anche
naturaliter religiosus. Alla base della religione, talvolta, ci può essere un fondamento
mitico, non per la non veridicità del racconto, ma per la forma letteraria (es. Genesi).
La filosofia comincia in occidente con la nascita del pensiero greco che ha coinvolto i
pensatori di tutta Europa durante il medioevo, l’era moderna e contemporanea, in
un confronto continuo con i pensatori precedenti.

A4. La natura della filosofia


Lo strumento di cui si serve la filosofia è la pura ragione, cioè quella ragione non
illuminata dalla fede.
La filosofia procede attraverso il metodo scientifico (dalla non conoscenza alla
conoscenza). Si risale dai fatti ai principi primi attraverso il metodo induttivo e dai
principi primi ai fatti attraverso un metodo deduttivo.
Il fine della filosofia è la libera ricerca della verità.

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A5. I problemi fondamentali
Logica – si occupa dell’esattezza del ragionamento;
Epistemologia o Gnoseologia – si occupa della filosofia come scienza e della
conoscenza;
Cosmologia – studia la costituzione, l’origine, il fine delle cose materiali;
Antropologia – considera l’uomo, la sua natura e il valore della persona;
Metafisica – prende in esame il fondamento ultimo della realtà;
Etica e Morale – studia l’origine e la natura della legge morale, la virtù e la felicità;
Estetica – studia il problema del bello, la natura e funzione dell’arte;
Politica – si occupa dell’origine e della struttura dello Stato;
Teodicea – prende in esame l’esistenza e la natura di Dio;
Pedagogia – si occupa del problema dell’educazione;

B. PREPARAZIONE FILOSOFICA E FORMAZIONE INTELLETTUALE


B1. Le motivazioni che inducono a interessarsi di filosofia
Esistenziale
Riguardano il senso dell’esistenza umana, il senso della vita. Che ci sto a fare in
questo mondo? Già Socrate si domanda se esiste una tecnica la quale renda
possibile la “salvezza della vita”. Salvezza intesa come non buttare via la vita, non
sprecarla. Molti cercano una risposta nella religione, ma non tutti ci credono, ecco
perché si ricorre alla filosofia che è alla portata di tutti, credenti e non.

Intellettuale
Coinvolge persone che vogliono capire bene com’è la realtà, che cosa è vero e che
cosa è falso. Coinvolge maggiormente persone colte che si fidano dei risultati delle
scienze. Allo stesso tempo, però, riconoscono che le scienze non risolvono tutti i
problemi.

Scientifica
Riguarda i problemi sollevati dalle scienze, ai quali, per il momento, non si è riusciti a
dare risposta. Poiché nel comportamento umano rientrano anche la morale e la
religione, è sorto il problema se queste attività e le idee ad esse collegate, siano il
frutto dell’evoluzione o dell’educazione o di libere scelte dell’individuo.

Religiosa
Riguarda il rapporto tra fede e ragione. La fede consiste nell’adesione dell’intelletto
a qualcosa d’incomprensibile e quindi perennemente esposta al dubbio. L’esistenza
di un essere assoluto come Dio, oltre ad essere oggetto di fede, è oggetto di
discussione filosofica.

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Etica
Si occupa del comportamento umano, del bene e del male, del lecito e dell’illecito.
In Occidente, l’etica dominante era state quella cristiana, ma, con il processo di
emancipazione della società e di tutte le attività dell’uomo è stata da molti
abbandonata e non è stata sostituita da nessun’altra. Già in passato si erano posti i
problemi riguardo all’inizio e alla fine della vita, il problema della liceità dell’aborto e
dell’eutanasia. Nasce così una nuova disciplina: la bioetica, vale a dire l’etica
applicata ai problemi posti dalla biologia. Un altro settore è quello dell’economia,
ma i suoi sviluppi hanno posto il problema dell’eticità della ricerca incontrollata
dell’utile, cioè del profitto

Politica
Anche se i politici di professione sembrano oggi snobbare la filosofia politica,
interessati come sono unicamente alla conquista e alla conservazione del potere,
coloro che vivono la politica come cittadini, spesso s’interrogano sui problemi che
essa pone e desiderano approfondire l’origine e il valore dei temi a cui essa s’ispira,
attingendo gli strumenti per fare questo dalla filosofia.

Culturale
Un interesse che qualunque persona colta non può non avere è quello di capire il
proprio tempo, l’epoca in cui si vive, le sue tendenze, le sue differenze rispetto ad
altre epoche. Un altro interesse tipico delle persone colte è rivolto alla storia. Per
capire il proprio tempo è necessario conoscere il passato, cioè la storia. Ci sarebbe,
poi, una motivazione più specifica per lo studio della filosofia, cioè il naturale
desiderio di conoscere proprio, secondo Aristotele, di tutti gli esseri umani.

B2. Concetto e compito della storia della filosofia


La storia assume per la filosofia un ruolo importante, perché si sviluppa nel corso di
essa. Parte, infatti, dal mito, passa per la narrazione e arriva alla verità con l’uso
della ragione.
Mito -> Narrazione -> Verità

Il discorso di Paolo all’Aeropago vuole essere per i sapienti greci, tra i quali Epicurei
e Stoici, una preparazione a quello che è il nuovo mistero che lui stesso aveva
appreso e meditato. Spinti dalla meraviglia, i greci ascoltano con attenzione il suo
discorso, ma non appena Paolo parla di resurrezione, gli dicono: “Su questo ci
sentiremo un’altra volta”.

La filosofia nel corso della storia si presenta in vari periodi. Abbiamo ad esempio la
filosofia greco-romana, quella medievale, quella moderna e quella contemporanea.
È ricca di problemi dovuti ai diversi sistemi che i filosofi, nel corso dei secoli, hanno

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sviluppato con le loro teorie.

B3. Il ruolo della filosofia nella formazione dei futuri presbiteri


Giovanni Paolo II, nella Pastores dabo vobis, sottolinea la validità del pensiero
classico per quanto riguarda il ruolo della filosofia nella formazione dei futuri
presbiteri. Già con Aristotele e Platone si parlava di un Dio, pur non conoscendo il
concetto di un Dio creatore di tutto. Lo studio della filosofia diventa, quindi, un
dovere per coloro che si formano al sacerdozio. È la stessa situazione
contemporanea ad esigere sempre più dei maestri, che siano veramente all’altezza
della complessità dei tempi, e siano in grado di affrontare, con competenza,
chiarezza e profondità di argomentazioni, le domande di senso degli uomini, alle
quali solo il Vangelo di Gesù Cristo dà la piena e definitiva risposta.

C. LAVORO PROPEDEUTICO ALLO STUDIO DELLA TEOLOGIA


C1. Quale filosofia per la teologia oggi?
Da sempre la filosofia è stata accostata alla teologia, ma la risposta sorge quasi
spontanea dato che tutti i teologi (ad es. Agostino e Tommaso) erano filosofi. La
filosofia diventa un metodo per andare in cerca della verità assoluta che è Dio.
D’altronde Tommaso scrive sia di teologia che di filosofia per venire in aiuto alle
necessità della Chiesa prendendo spunto dall’antichità. Egli, infatti, come molti
affermano, cristianizza Aristotele. Bisogna, infatti, partire da queste realtà
filosofiche-teologiche e aggiornarle con le esperienze odierne. La formazione
filosofica nei seminari, quindi, è importantissima perché aiuta il seminarista a ben
ragionare per cercare la verità e quindi Dio.

C2. Rapporto tra Cristianesimo e filosofia


Giovanni Paolo II, nella Fides et Ratio, afferma che per conoscere bene la fede
cristiana bisogna conoscere se stessi. La filosofia, quindi, è al servizio della teologia
(filosofia ancilla teologia). Il problema in questo rapporto è dato dal prevalere l’uno
sull’altro. Se prevale la filosofia sulla teologia si cade nel razionalismo-ateismo, se
invece prevale la fede si cade nel fideismo-agnosticismo. Non ci deve essere
superbia filosofica, ma retta ratio. San Tommaso d’Aquino, nel rapporto fede-
ragione afferma che entrambi devono camminare di pari passo.

D.PER UNA RAGIONE APERTA, PER UN PENSIERO FORTE, PER UNA VITA INTERIORE
D1. Il ruolo della ragione nella vita dell’uomo di oggi
Murat disse che per usare rettamente la ragione bisogna mettere da parte il
“secondo me” per fare un confronto con le idee altrui. Non bisogna affermare come
verità assoluta le proprie idee, ma bisogna solo esprimere le proprie ragioni, le
proprie idee. La ragione può essere di quattro tipi paragonabili ai quattro cavalli
dell’apocalisse.

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Il primo rappresenta il non saper controllare i propri istinti, le proprie idee;
Il secondo la superficialità e cioè il non approfondire gli studi che servono per
svolgere il proprio compito;
Il terzo l’autosufficienza e cioè il chiudersi nelle proprie opinioni, nel proprio
egoismo, non ascoltando le opinioni, i pareri altrui;
Il quarto rappresenta i condizionamenti esterni e cioè l’influenza della cultura;
Bisogna educare i sensi e l’attenzione al saper discernere quali sono i
condizionamenti da far entrare o meno dentro di noi, come dicono Santori e
Lavazza.
Guardini fa un esempio per quanto riguarda l’educazione della coscienza: Socrate a
un padre, che veniva a chiedergli consiglio riguardo a un suo figliuolo, disse una
volta, sembrargli strano che gli uomini, mentre si guardano bene dal mangiare cibi
corrotti, sapendo che non è indifferente quello che introducono nello stomaco, non
si facciano poi alcuno scrupolo di sviluppare nell’anima pensieri corrotti.

D2. Utilità odierna della filosofia


Filosofare significa ragionare. Il ragionamento conduce ad alcune verità. Per
esercitare la ragione è necessario condurre una vita buona, usare la ragione prima di
parlare o di fare un qualcosa. Il filosofare aiuta anche a formarsi una buona vita
professionale. La verità ci rende liberi, come afferma San Giovanni nel Vangelo. La
verità della fede, infatti, è Gesù stesso.

D3. Filosofia e cura dell’interiorità


Nella storia del pensiero, l’interiorità è stata sempre il luogo privilegiato per
adempiere prima di tutto quello che diceva l’oracolo di Delfi: “Conosci te stesso!”.
L’interiorità è stata presa in considerazione dalle diverse filosofie. Ad esempio
sant’Agostino, dopo aver cercato la Verità nelle cose del mondo, entra in se stesso e
la trova. Nella Bibbia è affrontato molto questo concetto come incontro personale
con Dio. Leggiamo nel Vangelo che Gesù dice: “quando preghi, entra nella tua
camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto…” Anche i grandi mistici
della Chiesa danno molta importanza all’interiorità, ad esempio santa Teresa di
Lisieux. Dal punto di vista cristiano bisogna fare una vera, buona e giusta direzione
spirituale;
dal punto di vista umano occorre stare attenti ai condizionamenti esterni.
L’interiorità è intesa come: centro, cuore e cura.
Il centro è il luogo dell’incontro trascendente;
Il cuore è inteso come la totalità della persona;
la cura è quella della vita interiore.

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