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Cultura musicale sbocciare la più fresca novità.

Uno stile che potremmo definire


gotico musicale ad imitazione di quello architettonico caratte-
di Cesare Marinacci
rizzato da imponenti fondamenta a sostegno di vertiginose ed ef-

Notre Dame florescenti guglie. Vissuto nella seconda metà del XII secolo, ma-
gister Leoninus, autore della raccolta Magnus Liber Organi,
raccolta di canti polifonici per l’intero anno liturgico, si esprime
de Musique principalmente nella forma evoluta proveniente da Limoges del
cosiddetto organum florido: una tecnica prevalentemente a due

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na ferita anche per la storia della musica la re- parti in cui la voce grave sostiene con note lunghe gli eleganti
cente devastazione della Cattedrale di Notre melismi della voce acuta. Magister Perotinus che pure aggiunse
Dame, eppure proprio la musica nata in quel il suo contributo al Magnus Liber Organi opera invece nella
luogo senza tempo, insegna come dalle ceneri prima metà del XIII secolo ed il suo stile detto ‘discanto’ si con-
di un passato glorioso non può che sorgere un centra sulle possibilità delle combinazioni a tre e quattro parti che
futuro ancor più luminoso e ci infonde spe- si muovono con maggiore interdipendenza ritmico-melodica.
ranza attraverso l’arte e la bellezza. La principale forma da loro elaborata prende il nome stesso di
La Cattedrale di Notre Dame sorta sulle rovine della precedente ‘organum’ ad indicare l’organizzazione di vari materiali; si tratta
Cattedrale di Santo Stefano vide la posa della prima pietra sotto di una ampia struttura a sezioni in cui si alterna l’esposizione di
Papa Alessandro III nell’aprile del 1163 e l’ultimazione della una monodia gregoriana alla sua elaborazione polifonica. Si
struttura principale nel 1182. Benchè la struttura definitiva non può notare, ascoltando ad esempio Sederunt Principes, come
si sarebbe raggiunta che a metà del ‘300, la nelle parti dominate dalla polifonia il testo
cattedrale gotica con reminiscenze romani- venga frammentato fino alla irriconoscibi-
che è caratterizzata dall’imponenza unita lità diventando esso stesso parte del timbro
ad un sofisticato dettaglio decorativo fino sonoro. Una vera rivoluzione che rivela
allo slancio della vertiginosa guglia; il luogo una prima dicotomia tra musica e testo pre-
si impose immediatamente come centro non cedentemente quasi inesistente; quest’ul-
solo di specifico culto ma anche di cultura timo infatti ora perde progressivamente la
e teatro di importantissimi eventi storici. sua funzione generatrice della forma, a van-
Scelta come collocazione della reliquia taggio dell’espressione puramente tecnico
della Corona di Spine nel 1239 da Luigi IX - musicale che sempre più tende a ricercare
il Santo ha ospitato per dirne solo alcune le delle strutture proprie e conseguentemente
nozze tra Maria Stuarda e Francesco di Va- delle regole specifiche relative all’atto crea-
lois, le cosiddette ‘nozze di sangue’ tra En- tivo. Con i Maestri di Notre Dame siamo in
rico III di Navarra e Margherita di Valois, il presenza dunque delle prime vere figure
processo di riabilitazione di Giovanna storiche di ‘compositori’ che seguendo il
d’Arco, l’incoronazione imperiale di Na- concetto classico dell’imitazione da un mo-
poleone Bonaparte. La cattedrale fu tra le dello autorevole creano un nuovo linguag-
altre cose il più avanzato centro di studio e gio non limitandosi ad ottenere accosta-
sperimentazione musicale tra XII e XIV se- menti, quasi improvvisati, di materiali loro
colo, scenario di uno stile che con quello forniti, ma li ordinano in strutture analoghe
italiano ed anglo-germanico avrebbe per- a quelle che reggono le discipline del di-
meato la storia della musica nei secoli successivi. Dobbiamo alla scorso, rifacendosi a canoni di simmetria classica, i quali per-
cosiddetta scuola di Notre Dame una grande fioritura della pra- mettono di ottenere, pur con una relativa esiguità di mezzi, delle
tica polifonica che si prefiggeva di esaltare fonicamente l’anti- ‘composizioni’, appunto, estremamente efficaci e dalla forma il
chissima e nobile monodia del Canto Gregoriano rivestendola di massimo dell’idea. La scuola di Notre Dame proponendo un
linee melodiche aggiunte e simultanee. Benché la consuetudine nuovo linguaggio stimola anche la conseguente ricerca di una no-
di cantare contemporaneamente la stessa melodia gregoriana tazione sempre più specifica per esprimerlo ed infine l’ ideazione
partendo da due altezze diverse al fine di una amplificazione so- di forme adeguate a comunicare un contenuto musicale sempre
nora fosse testimoniata - in trattati come il Musica Enchiriadis più complesso. La struttura dei brani musicali d’ora in poi si ispi-
del IX secolo - come abituale ben prima dell’anno mille, è con rerà, così come l’architettura, a proporzioni aritmetiche e geo-
la scuola di Notre Dame che tale usanza chiamata organum as- metriche per la realizzazione di grandi cattedrali sonore nelle
sume i caratteri di sperimentazione sistematica orientata alla quali l’autorevolezza fonica, enfatizzata dalle riverberazioni na-
creazione di un nuovo idioma tecnico espressivo basato sulla so- turali, chiaramente esaminate, dei luoghi di destinazione come le
vrapposizione contemporanea di più linee melodiche per gene- grandi basiliche, di certo otteneva effetti di profonda immedia-
rare un organismo sonoro complesso: il contrappunto. Leoninus tezza e suggestione: potenza, dolcezza, maestà e trepidante so-
e Perotinus sono i due principali esponenti di questo idioma e lennità, ben in accordo con il clima spirituale dell’epoca. Dal pro-
possiamo suggerire che proprio dal loro modo di far musica sorga fondo sperimentalismo polifonico della Ecole emerge dunque la
il termine ‘compositore’: Il loro metodo infatti consisteva ap- definitiva affermazione di quella autodeterminazione del lin-
punto nell’innestare su elementi melodici preesistenti altri di in- guaggio musicale che si esalterà nell’Ars nova del ‘300 e nel vir-
venzione per creare nuovi oggetti sonori, in cui fossero unite me- tuosismo della scuola Franco-fiamminga per arrivare fino a Pa-
moria ed innovazione, nella più genuina concezione estetica lestrina, Bach, Beethoven, fino ai nostri giorni; anche questo era,
medievale, a dimostrare come dalla più salda tradizione possa e grazie a Dio è ancora, Notre Dame de Paris.

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