Par te Pr ima
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Appunti Luiss
Salvatore Luciano Furnari
Il rapporto giuridico.
Il rapport o giuridico non è alt ro che una relazione fra due sogget t i prot et t a
dall’ordinament o giuridico. In ogni rapport o di definisce sogget t o at t ivo quello a cui
è at t ribuit o un pot ere; sogget t o passivo quello a cui è at t ribuit o un dovere.
Quando si vuole alludere ai due sogget t i fra i quali int ercorre un rapport o giuridico
ut ilizziamo il t ermine <part i > , ment re indichiamo un sogget t o est erno come t erzo.
Il rapport o giuridico è solo una figura di una cat egoria più ampia: la sit uazione
giuridica.
In un rapport o giuridico il sogget t o at t ivo è t it olare di un dirit t o sogget t ivo, cioè del
pot ere di agire per il soddisfaciment o di un int eresse t ut elat o dall’ordinament o
giuridico.
Quando t ale pot ere non è at t ribuit o al singolo per il soddisfaciment o di un proprio
int eresse ma di un int eresse alt rui, si parla di potestà o ufficio.
Facolt à è invece una manifest azione del dirit t o sogget t ivo che non hanno un
carat t ere aut onomo ma sono in esso com prese. Le facolt à infat t i non sono sogget t e
a prescrizione a meno che non si prescriva il dirit t o di cui fanno part e.
Aspet t at iva è un int eresse individuale t ut elat o in via provvisoria e st rument ale come
mezzo al fine di assicurare la possibilit à di sorgere di un dirit t o. Il suo sorgere è t ipico
delle norme con fat t ispecie a formazione progressiva.
Infine definiamo come St at us una qualit à giuridica che si at t ribuisce alla persona
come risult at o di una sua posizione all’int erno della collet t ivit à e alla quale sono
collegat i alcuni dirit t i o doveri.
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Appunti Luiss
Salvatore Luciano Furnari
Esso è diverso dalla sua realizzazione che consist e nella piena soddisfazione
dell’int eresse prot et t o. La realizzazione può essere spont anea o coat t iva(quando è
necessario fare ricorso ai mezzo che l’ordinament o predispone per la t ut ela del
dirit t o sogget t ivo).
Il t it olare del dirit t o sogget t ivo non è t enut o però a com piere un abuso dello st esso,
il qual si ha quando si adopera un proprio dirit t o sogget t ivo per perseguire un
int eresse diverso da quello proprio di t ale dirit t o.
Possiamo innanzi t ut t o dividere i dirit t i in assolut i e relat ivi. Per i primi il t it olare può
far valere un proprio dirit t o erga om nes, nel secondo il dirit t o deve essere fat t o
valere nei confront i di una persona det erm inat a.
Dirit t i assolut i sono i dirit t i reali e i dirit t i della personalit à . Il dirit t o viene ad
esplicarsi in maniera diret t a nei confront i del bene senza bisogno della mediazione
di nessuno.
Nel rapport o obbligat orio invece è basilare per la realizzazione dell’int eresse la
mediazione di un alt ro sogget t o che è obbligat o a un det erm inat o comport ament o.
Possiamo definire il rovescio del dirit t o assolut o come dovere,ment re quello del
dirit t o relat ivo come obbligo.
Alt ra ipot esi è quella alla quale al pot ere di una persona non corrisponde alcun
dovere ma solo uno st at o di soggezione. Quest i sono quei dirit t i not i come dirit t i
pot est at ivi , i quali consist ono nel pot ere di creare un mut ament o della sit uazione
giuridica alt rui senza un azione di quest o(es. Art 874 Comunione forzosa del muro di
confine).
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Appunti Luiss
Salvatore Luciano Furnari
Si definisce int eresse qualsiasi vant aggio o ut ilit à che cost it uisce il fine o l’obbiet t ivo
di una det erminat a azione. A seconda del port at ore dist inguiamo un int eresse
pubblico e uno privat o.
L’int eresse si dice semplice quando per mancanza di una t ut ela part icolare non può
essere fat t o valere. Quando invece vi è una part icolare t ut ela giuridica di t ale
int eresse, allora sono t it olare di un dirit t o sogget t ivo.
Quando l’int eresse da far valere è nei confront i della sfera pubblica, allora parliamo
di int ereresse legit t imo, cioè il pot ere di chiedere che un det erm inat o
comport ament o pubblico sia rispet t at o o t enut o. Tipico st rument o per far valere un
proprio int eresse legit t imo è l’impugnazione dell’at t o che si rit iene viziat o, al fine di
chiederne l’annullament o. I vizi possono essere di incompet enza, di violazione di
legge o di eccesso di pot ere. Nel recent e periodo è st at a ammessa la facolt à di
ricevere un vero e proprio indennizzo in caso di violazione di t al t ipo di int eresse.
L’ordinament o prot egge anche provvisoriament e cont ro la violenza o il dolo alt rui,
det erm inat e sit uazioni in cui la persona non sia pienament e t it olare di un dat o
dirit t o nei confront i di una cosa ma solament e in una sit uazione di fat t o. Si hanno
così le due figure del possesso e della det enzione.
Avendo già analizzat o le figure del dovere, dell’obbligo e della soggezione, due
parole merit a l’ onere.
Quest a figura ricorre quando ad una persona è at t ribuit o un pot ere, ma egli st esso è
t enut o ad una azione posit iva per far valere t ale pot ere e avere realizzat o un proprio
int eresse. Onere diverso ma di st essa nat ura è l’onere della prova .
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Il t it olo d’acquist o(causa adquirendi) è l’at t o o il fat t o giuridico che giust ifica
l’acquist o. Se l’acquist o è a t it olo derivat ivo si ha il passaggio da una persona ad
un'alt ra e t ale passaggio è definit o successione. Il passaggio può prevedere o la
t rasm issione dello st esso at t o, oppure olt re al t rasferiment o anche la cost it uzione di
un nuovo rapport o(acquist o a t it olo derivat ivo - cost it ut ivo).
Soggetti e persone.
Le sit uazioni giuridiche sogget t ive fanno a capo a t ut t i quelli che possono definirsi
come sogget t i. Viene definit a capacit à giuridica l’idoneit à ad essere t it olari di
sit uazioni giuridiche sogget t ive proprie.
Tale capacit à è propria non sono delle persone fisiche ma anche degli ent i. A sua
volt a quest i si dividono in persone giuridiche( perché hanno aut onomia pat rimoniale
propria) e ent i non dot at i di personalit à( in quant o pur essendo sogget t i e cioè
possibili t it olari di sit .giur. sogg. essi non rispondo personalment e delle obbligazioni
cont rat t e dall’ent e st esso. Da ciò discende la disuguaglianza t ra sogget t i e persone.
LA PERSONA FISICA
L’uomo acquist a la capacit à giuridica per il solo fat t o di nascere. Essa è quindi
propria di t ut t i gli uomini. Cosa che in passat o non è sem pre st at a così.
La capacit à giuridica e quindi propria non solo dei cit t adini dell’ordinament o ma
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anche degli st ranieri secondo il principio della reciprocit à. Non segue invece quest o
principio il riconosciment o dei dirit t i inviolabili dell’uomo, che a seguit o di varie
int ese sovrannazionali sono st at e riconosciut e a ogni uomo anche se cit t adino o
apolide.
La nascita e la morte.
Si ha la nascit a con l’acquisizione della piena indipendenza dal corpo mat erno che si
realizza con l’inizio della respirazione polm onare. Non occorre la vit alit à int esa come
sopravvivenza. Ent ro dieci giorni dall’event o esso deve essere com unicat o ad un
ufficiale dello st at o civile o da un genit ore, o da un procurat ore speciale, o da un
medico o da un ost et rica o da alt ra persona che abbia assist it o al part o. Se la nascit a
avviene in un ospedale o casa di cura la not izia deve pervenire alla relat iva direzione
sanit aria che provvederà alla t rasm issione della not izia.
Se vi è incert ezza sul moment o delle mort e fra due o più persone, perit e forse nel
medesimo cont est o, la legge presume che quest e siano mort e
cont em poraneament e(presunzione di com morienza, art 4). Per quant o riguarda i
rapport i di cui il defunt o era t it olare, quelli pat rimoniali si t rasmet t ono secondo le
regole che la legge det t a per le successioni, quelli di alt ro t ipo sono affidat i al
coniuge o ai prossimi congiunt i.
Le incapacità speciali.
Per aver accesso a t aluni rapport i e necessario avere det erminat e presuppost i. Se
quest i non sussist ono il sogget t o non può essere part e di quel det erminat o
rapport o.
Possiamo dividere in incapacit à assolut e: per cui a quel sogget t o è precluso quel
dat o t ipo di rapport o o at t o; incapacit à relat ive se al sogget t o è precluso quel
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det erm inat o rapport o solo nei confront i di det erm inat e persone e solo in
det erm inat e circost anze. Tali incapacit à si riavvisano in quant o un rapport o non è
accessibile al sogget t o neppure t ram it e un rappresent ant e.
Il concepito.
La capacità di agire.
Acquist at a la capacit à giuridica con la nascit a, quest a viene subit o esercit at a con
l’acquisizione dei dirit t i della personalit à . Solo event uali ,invece, sono gli acquist i di
dirit t i pat rimoniali.
Per pot er curare personalment e i propri int eressi at t raverso at t i am minist rat ivi
l’ordinament o richiede che il sogget t o abbia la capacit à di agire, con la quale
bisogna int endersi l’idoneit à di un sogget t o a porre in essere at t i che risult ano
rilevant i nella propria sfera negoziale.
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della m inore et à;
della int erdizione giudiziale;
dell’inabilit azione;
dell’emancipazione;
dell’amminist rat ore di sost egno;
dell’incapacit à nat urale.
Quest e elencat e risult ano essere le incapacit à negoziali le quali non sono da
confondere con le ext ranegoziali.
La minore età.
Olt re a non pot er st ipulare gli at t i che influenzerebbero la sua sfera negoziale, non
può nem meno deciderne il com piment o.
Gli at t i event ualment e post i in essere dal minore sono annullabili . Tali at t i possono
essere im pugnat i fino a 5 anni dal raggiungiment o della maggiore et à e t ale
im pugnat iva può essere propost a solo dal rappresent ant e legale del m inore o da
quest ’ult imo. Non è possibile che siano im pugnat i dalla cont ropart e. Devono
comunque rit enersi accessibili al minore t ut t i gli at t i necessari a soddisfare le
esigenze della propria vit a quot idiana.
-disgiunt ament e ai genit ori per quant o riguarda gli at t i di ordinaria am minist razione.
-congiunt ament e per quant o riguarda gli at t i di st raordinaria am minist razione. In più
la legge richiede che per il com piment o di t ali at t i sia necessaria l’aut orizzazione del
giudice t ut elare.
Gli at t i post i in essere in assenza dell’aut orizzazione sono annullabili dai genit ori o
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Quant o i genit ori non possono esperire i loro compit i(Tit olo X,capo I), viene
nominat o dal giudice un t ut ore(che può essere designat o dal genit ore che per
ult imo ha esercit at o la pot est à sul minore, oppure scelt o fra gli ascendent i o i
prossim i parent i o gli affini.
Il t ut ore deve sem pre premunirsi dell’aut orizzazione del giudice t ut elare per gli at t i
in 374 cc e di quella del t ribunale per quelli all’art 375cc.
È pronunciat a dal t ribunale quando: vi sia un inferm it à di ment e, non t ransit oria, che
non permet t a al sogget t o di pot er esprimere una volont à propria e mat urat a, e che
t ale infermit à com port i l’impossibilit à del sogget t o di provvedere ai propri
affari(avendo riguardo per l’im port anza di quest i), e per cui a quest o sogget t o sia
necessaria una adeguat a prot ezione.
Il procediment o di int erdizione può essere promosso: dallo st esso int erdicendo, dal
coniuge, dalle persone st abilment e convivent i, dai parent i ent ro il quart o grado,
dagli affini ent ro il secondo, ovvero dal pubblico m inist ero.
Fase preliminare è l’esame diret t o dell’int erdicendo da part e del giudice. Dopo det t o
esame il giudice può decidere se nominare un t ut ore provvisorio.
La sent enza viene annot at a nel regist ro delle t ut ele e com unicat a ent ro 10 giorni per
essere annot at a a margine dell’at t o di nascit a e gli effet t i decorrono dal moment o
della pubblicazione della sent enza di primo grado sebbene non passat a in giudicat o
ma che pronuncia l’int erdizione st essa.
La sit uazione dell’int erdet t o è molt o simile a quella del m inore. Non può compiere
diret t ament e alcun at t o negoziale se non quello necessario al soddisfaciment o delle
necessit à della propria vit a quot idiana. La gest ione dei beni dell’int erdet t o spet t a al
t ut ore e gli at t i negoziali relat ivi a quest o sono compiut i dal t ut ore in vece
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dell’int erdet t o, ferma rest ando la necessit à dell’aut orizzazione del giudice per il
compiment o degli at t i agli art 374 e 375.
Il giudice può anche disporre che t aluni at t i di ordinaria am minist razione siano
compiut i aut onomament e dall’int erdet t o oppure da quest ’ult imo con l’assist enza
del t ut ore(art 427).
L’int erdet t o non può: cont rarre mat rimonio; riconoscere figli nat urali;fare
t est ament o. Può legit t imare la richiest a, in danno dell’int erdet t o, della separazione
giudiziale dei beni est int iva del regime di comunione legale fra i coniugi e di
esclusione dalla societ à di persone e cooperat iva.
Su ist anza degli st essi che pot evano prom uoverla, l’int erdizione può essere revocat a
quando vengono meno le condizioni che ne hanno giust ificat o l’ist anza.
L’interdizione legale.
È previst a dal codice penale come pena accessoria ad una condanna definit iva
all’ergast olo o per reat o non colposo che comport i la reclusione per un periodo non
inferiore ai 5 anni. Colpisce sogget t i capaci di int endere e di volere.
Per quant o riguarda i rapport i pat rimoniali, l’int erdet t o legale si t rova,durant e la
pena, nella st essa sit uazione dell’int erdet t o giudiziale.
Per gli at t i di carat t ere personale (mat rimonio, t est ament o, ecc) possono essere
liberament e compiut i.
L’inabilitazione.
È pronunciat a dal giudice con sent enza del t ribunale quando ricorrano
alt ernat ivament e le seguent i fat t ispecie:
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Per gli at t i di st raordinaria amm inist razione devono essere compiut i unit ament e al
curat ore nom inat o dal giudice t ut elare e previa aut orizzazione giudiziale. Il curat ore
semplicement e int egra la volont à del curat o. È necessaria la presenza del curat ore
affinché il curat o possa comparire in giudizio.
L’emancipazione.
Il minore di et à aut orizzat o dal t ribunale a cont rarre mat rimonio,si sot t rae alla
disciplina del minore di et à. La sua condizione giuridica è simile a quella
dell’inabilit at o in quant o per com piere at t i di st raordinaria amm inist razione
necessit à dell’ assist enza. L’annullament o del mat rimonio per causa diversa dal
difet t o d’et à non far venir meno l’emancipazione.
Presuppost i sono: una menomazione fisica o psichica; il fat t o che t ale menomazione
im pedisca al sogget t o di pot er provvedere ai propri int eressi.
Tale im pediment o può anche sem plicement e essere t em poranea, t ant o che
l’am minist rat ore può essere scelt o anche a t em po det erminat o. L’infermit à può
riguardare anche solo det erm inat i profili della personalit à.
A differenza delle precedent i int erdizioni, i provvediment i sono scelt i volt a a volt a
dal giudice t ut elare. Tale ist it ut o è infat t i carat t erizzat o per una part icolare
flessibilit à e dut t ilit à. Viene quindi nom inat o un am minist rat ore di sost egno con il
compit o di curare gli int eressi della persona del beneficiario.
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a) Gli at t i che l’am minist rat ore di sost egno ha il pot ere di com piere in nome e
per cont o dell’am minist rat o;
b) Gli a cui l’am minist rat ore di sost egno deve semplicement e dare il proprio
assenso, prest ando così assist enza al beneficiario.
Per i rest ant i at t i non previst i dal giudice, l’int eressat o conserva pienament e la
propria capacit à di agire.
Rient ra in quest a fat t ispecie il caso in cui una persona pur legalment e capace si t rovi
in un part icolare moment o incapace di int endere o di volere di fat t o. Quest o sia che
avvenga t ransit oriament e(eccesso di alcolici ad esem pio) sia permanent ement e(un
sogget t o mai sot t opost o a provvediment i legali mirant i alla sua cura). Si verifica
quindi uno scollament o fra sit uazione giuridica e sit uazione di fat t o. Proprio per
quest o la legge consent e a quest o sogget t o di pot er impugnare l’at t o se si t rovava in
t ali condizioni. Si dist inguono t re ipot esi:
Gli at t i unilat erali e i cont rat t i possono essere annullat i da quest o ult imo quando ha
rit rovat o la capacit à nat urale ent ro 5 anni da quando li ha com piut i.
La t rat t azione fin qui svolt a chi consent e di dist inguere i casi di:
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amm inist razione di sost egno, inabilit azione, emancipazione , che cont ano solo
in quant o una persona si t rovi in una det erminat a sit uazione(per mot ivi legat i
all’et à, alla salut e o all’onore)
2) Incapacit à nat urale, la quale cont a solo in quant o quella persona si t rovi
concret ament e in quella det erminat a sit uazione ment re com pie l’at t o
La legittimazione.
Con t ale t erm ine si int ende l’idoneit à del sogget t o ad esercit are e/ o disporre di un
det erminat o dirit t o. Per compiere però quell’at t o, il sogget t o deve t rovarsi in una
sit uazione giuridica det erminat a dalla legge. Non sempre è necessario perché l’at t o
sia valido che t ale legit t imazione sussist a effet t ivament e, in quant o alle volt e la
legge am met t e che sussist a l’apparenza m a solo a det erm inat i presuppost i:
1)Che vi sia una sit uazione di fat t o che non corrisponde ad una sit uazione di dirit t o;
2)Il convinciment o di t erzi che la sit uazione di fat t o rispecchi quella di dirit t o.
Il luogo in cui la persona fisica vive o svolge i suoi affari ha una duplice import anza
per l’ordinament o:-sia in sede processuale, sia in am bit o sost anziale.
-domicilio: dove la persona pone la sede principale dei suoi affari ed int eressi;
-dimora: il luogo ove la persona st abilment e abit a;
-residenza: il luogo in cui la persona ha volut o fissare la sua at t uale dimora.
Il dom icilio può essere: legale, quando è st at o deciso dalla legge, o volont ario,
quando cioè è scelt o dalla persona di sua spont anea volont à. Il domicilio generale è
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unico. La legge permet t e di eleggere un proprio domicilio speciale. Tale elezione può
essere fat t a solo per iscrit t o.
La cittadinanza.
1) Iuris sanguinis per nascit a da anche un solo cit t adino it aliano o adozione da
part e di quest o.
2) Iure soli coloro che nascono nel t errit orio it aliano
3) Iuris com municat io coniuge di cit t adino it aliano
4) Nat uralizzazione cit t adino Ue che st ia in It alia per 4 anni, apolide per 5,
st raniero per 10.
Con il t erm ine parent ela si indicano le persone che discendono dallo st esso st ipit e.
Per det erminare l’int ensit à del vincolo di parent ela occorre indicare le linee e i gradi.
La legge riconosce effet t i della parent ela solo fino al sest o grado.
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Assenza(art 49)è dichiarat a con sent enza del t ribunale quando la persona si
allont ani e non si abbiano sue not izie per olt re due anni. Il t ribunale può ordinare
l’apert ura di event uali t est ament i di quest o. Gli event uali eredi possono chiedere di
essere im messi nel possesso di quest i e ne hanno il godiment o e l’am minist razione
ma non possono disporre in maniera st raordinaria se non per necessit à. Il
mat rimonio non si scioglie ma si ha lo sciogliment o della com unione legale dei beni.
Se l’assent e rit orna, ha dirit t o alla rest it uzione dei suoi beni, fermo rest ando le
event uali disposizioni che sono avvenut e su quest i con la corret t a aut orizzazione.
Per mort e presunt a e assenza è sufficient e olt re che la persona si ripresent i, anche
semplicement e che sia dimost rat a l’esist enza della st essa.
In ogni com une sono present i t ut t i gli at t i che hanno riguardo alla cit t adinanza,
nascit a, mat rimoni, e mort e. Qui t ali informazioni vengono iscrit t e in base alle
dichiarazioni dei privat i. Tali dichiarazioni si presumono vere fino a prova cont raria.
Esse hanno perciò valore di prova fino a querela di falso. Essi svolgono quindi
principalment e funzione probat oria. Qualsiasi
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Nozioni e caratteri.
Vi sono dei dirit t i innat i che non sono st abilit i dall’ordinament o ma da quest o sono
semplicement e riconosciut i. Quest i risult ano cost it uire una sfera int angibile nei
confront i dello st at o e degli alt ri consociat i. Tale elenco di dirit t i inviolabili può
considerasi apert o e quindi anche st oricam ent e condizionat o.
A t al riguardo svolgono un ruolo decisivo, non solo norme int erne, ma anche norme
di derivazione ext rat est uale come la “ dichiarazione dei dirit t i dell’uomo” , la “ cedu”
“ pat t o int ernazionale relat ivo ai dirit t i economici, sociali e cult urali, e la cart a dei
dirit t i fondament ali dell’unione europea” .
si discut e se esist a un unico dirit t o che li comprende t ut t i ovvero se esist ano t ant i
dirit t i dist int i.
Consist e nell’obbligo di ast enersi dall’at t ent are alla vit a alt rui. Il problema delicat o è
quello di st abilire da quando si acquist a il dirit t o alla vit a. In più part i nel codice si
t rovano norme a favore del concepit o. A quest o punt o t rova rilevanza specificare
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Per quant o riguarda il suicidio, ciò che è verament e sanzionat o è solo l’ist igazione
allo st esso. Al pari cost ituisce reat o l’omicidio del consenzient e. È anche viet at o
qualsiasi int ervent o volt o ad accelerare la mort e del malat o che si rit iene affet t o da
malat t ia incurabile.(eut anasia at t iva). Diverso è il caso in sui sia il pazient e st esso a
rifiut are il t rat t ament o medico necessario a salvargli la vit a, poiché il dirit t o alla
salut e im plica anche il dirit t o a non curarsi e a lasciarsi morire. Se il pazient e non è
invece in grado di decidere, il medico dovrà effet t uare qualsiasi t rat t am ent o idoneo
a salvargli la vit a. Quando l’urgenza viene superat a, la decisione spet t a al suo
rappresent ant e legale.
Dat o che at t ualment e l’ordinament o non ammet t e un vero e proprio t est ament o
biologico, si ammet t e però da part e della giurisprudenza che event uali disposizioni
pot ranno essere prese in considerazione dal medico ma non sono vincolant i.
Per la t ut ela e la promozione della qualit à della vit a fino al suo t ermine sono
ammesse procedure di t ipo palliat ivo o definit e come “ t erapia del dolore” .
Il dirit t o che ha ogni individuo alla int egrit à fisico psichica. Tale dirit t o com pet e
anche al nascit uro. Non è am messo il dirit t o oppost o il quale prevede il dirit t o a “ a
non nascere se non sano” . Tale dirit t o, eccet t o per il concepit o, è rim essa
esclusivament e all’aut odeterm inazione del suo t it olare.
La legge però può prevedere l’obbligo di un det erminat o t rat t ament o sanit ario
quando sia a rischio non solo la salut e dell’individuo ma dell’int era collet t ivit à. In
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t ut t i gli alt ri casi t ut t i i t rat t ament i sanit ari sono solo volont ari. Il consenso al
t rat t ament o medico non obbliga chi lo ha dat o a vederlo eseguit o fino all’at t o vero e
proprio.
Il dirit t o alla salut e non è comunque rimessa al suo t it olare. Infat t i gli at t i disposit ivi
del proprio corpo sono consent it i solo a due condizioni:
2)che non cagionino una diminuzione permanent e dell’int egrit à psicofisica di chi ne
ha dispost o.
1)l’espiant o di un rene, a t it olo grat uit o e dopo che sia st at o fornit o il consenso
informat o
2)int ervent i di modificazione dei carat t eri sessuali, quando il non com pierlo influisca
sulle scelt e psicologiche personali.
Diritto al nome.
Per il figlio legit t imo il cognome è quello del padre e il nome è quello at t ribuit ogli
all’at t o di nascit a. Se il genit ore non provvede, a quest o pensa l’ufficiale di st at o.
Per il figlio nat urale di regola assume il cognome del genit ore che per primo l’ha
riconosciut i. Se non c’è st at o riconosciment o a quest o provvede l’ufficiale di st at o.
Se è st at o successivament e riconosciut o dal padre sarà egli st esso che pot rà
decidere se sost it uirlo o apporlo accant o a quello della madre. Se il figlio è minore è
il giudice che dovrà decidere.
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L’adot t at o assume il cognome degli adot t ant i. A seguit o del mat rimonio, la moglie
assume il cognome del marit o e lo affianca al proprio. Lo conserva finché non passi a
nuove nozze. In caso di divorzio quest a perde il cognome marit ale ma può chiedere
al giudice di conservarlo se ve ne sia un part icolare int eresse.
La legge t ut ela l’int eresse di ciascuno all’onore(insieme delle dot i morali del
sogget t o) e al decoro(insieme delle dot i int ellet t uali, fisiche e quelle di alt re qualit à
che concorrono a det erm inare il pregio dell’am bient e in cui vive)e alla
reput azione(l’opinione che gli alt ri hanno del decoro e dell’onore di quest o).
È quindi viet at a ogni t ipo di espressione che comport i il mancat o rispet t o nei
confront i di quella persona, nei suoi confront i o di un t erzo, anche se t ale
espressione sia riconducibile poi a verit à.
Tale dirit t o viene meno nei confront i del dirit t o all’informazione quando
corrispondano le seguent i carat t erist iche: verit à della not izia,ut ilit à sociale
dell’informazione, cont inenza esposit iva.
Ovviament e not izie legit t ime della lesione di t ale int egrit à sono permesse allor
quando lo permet t a l’int eressat o. Il danneggiat o può richiedere il risarciment o del
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Appunti Luiss
Salvatore Luciano Furnari
danno e il giudice può ordinare che t ale sent enza sia pubblicat a in uno o più giornali.
Diritto all’immagine.
Il consenso dell’effigiat o vale solo nei confront i di colui a cui è st at o prest at o e alle
condizioni da loro previst e. M a la diffusione è previst a senza consenso quando:
Il dirit t o all’im magine rient ra solo quando t ale rit rat t o sia poi espost o. Se ciò non
avviene si è com unque nel campo del dirit t o alla riservat ezza e non più
dell’im magine.
Con ciò si deve int endere il pot ere dell’int eressat o di far viet are qualsiasi
comport ament o volt o a far conoscere a t erzi vicende o accadiment i della propria
vit a familiare, anche svolt esi in pubblico, che non possono avere un int eresse
sociale apprezzabile.
La mat eria è st at a disciplinat a la D.Lgs. 30 giugno 2003 n 196 con il nome ‘codice
in mat eria di prot ezione dei dat i personali’.
Tal codice da all’int eressat o, relat ivament e ai dat i che lo riguardano, non solo il
pot ere di viet are il loro ut ilizzo, ma anche il dirit t o di vigilare sul loro ut ilizzo.
Tale decret o ha ist it uit o anche l’apposit a <<Aut orit à garant e per la prot ezione dei
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Appunti Luiss
Salvatore Luciano Furnari
dat i personali>>. Di recent e il legislat ore ha st at uit o che non sono ogget t o di
valut azione personale le not izie concernent i le prest azioni di chiunque sia
addet t o ad una funzione pubblica e la relat iva valut azione.
Dirit t o a vedersi rappresent at o con i propri personali carat t eri senza alcun
t ravisament o riguardo anche le sue idee, la sua st oria, il suo st ile di vit a … quest o
è il dirit t o a che quello che viene rappresent at o di una persona sia fat t o nel
rispet t o della verit à.
Diverso è ancora il dirit t o all’int egrit à morale, che è il dirit t o a non vedersi
at t ribuire fat t i o azioni che possono arrecare ad una persona un giudizio di
disvalore. Quest o è valido anche quando t ale t ravisament o risult i migliorat ivo
dando all’individuo t rat t i e carat t eri che non gli sono propri.
GLI ENTI
Abbiamo già det t o che nel nost ro ordinam ent o, sogget t i di dirit t o sono anche gli
<ent i>. Quindi un bene, un fat t o illecit o, un cont rat t o può far capo diret t ament e
a quest o. Esso è quindi dot at o di sogget t ivit à giuridica.
Da non confondersi l’ ent e giuridico con la persona giuridica , cosi come non deve
confondersi la sogget t ivit à giuridica dalla personalit à giuridica. Personalit à
giuridica è infat t i una carat t erist ica degli ent i che hanno aut onomia pat rimoniale
perfet t a, e quindi che non hanno solo un pat rimonio, ma che ad event uali
obbligazioni rispondono solo con quest o.
La più grande dist inzione è fra ent i pubblici ed ent i privat i. Per effet t uare una
dist inzione si pot rebbero definire degli indici di riconoscibilit à ma l’applicazione
di t ali indici non port a sem pre ad un risult at o soddisfacent e. In realt à ormai le
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Appunti Luiss
Salvatore Luciano Furnari
norme che valgono per gli ent i privat i possono considerarsi applicat e anche per
gli ent i pubblici.
-Ent i regist rat i e non regist rat i, dove le vicende dei primi al cont rario dei secondi
sono riport abili su un pubblico regist ro;
-ent i a st rut t ura associat iva ed ent i a st rut t ura ist it uzionale, dove nei prim i vi è
come scopo il perseguiment o di una at t ivit à e nei secondi vi è l’am minist razione
di un pat rimonio finalizzat a a scopi alt ruist ici.
Fra quelli a st rut t ura associat iva occorre poi dist inguere:
Fra gli ent i senza finalit à economiche dist inguiamo: associazioni riconosciut e e
non, fondazioni, comit at i, alt re ist it uzioni di carat t ere privat o.
Il fenomeno associativo.
Quando il codice fu cost it uit o venivano guardat e di cat t ivo occhio le associazioni
che non perseguissero scopo di lucro. Quando il codice poi fu format o nel 42 era
chiara l’int enzione che si voleva esercit are un cont rollo su ogni t ipo di forma
associat iva t ant o da precludere alle associazioni non riconosciut e la possibilit à di
acquisire beni in qualsiasi forma, e subordinava quello delle associazioni
riconosciut e solo alla prevent iva aut orizzazione st at ale. Chiaro era il cont rollo che
si voleva at t uare sulla societ à.
Con la cart a cost it uzionale si è affermat a invece l’int enzione di favorire sia il
singolo, sia le forme di associazioni dove quest o può esprimere la propria
personalit à liberament e, così da far venir meno t ut t e le rest rizioni previst e dal
codice st esso. Oggi infat t i, pur di venir sot t rat t i al cont rollo st at ale, le più
im port ant i associazioni, fra i quali i sindacat i, hanno deciso di non riconoscersi.
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Appunti Luiss
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Associazioni e società.
L’associazione è una organizzazione collet t iva che svolge una at t ivit à senza fini
lucrat ivi. Per quest o mot ivo nelle associazioni non avviene la suddivisione fra gli
associat i degli ut ili event ualment e realizzat i at t raverso l’esercizio di qual si voglia
at t ivit à. Non è però escluso che l’associazione possa svolgere una at t ivit à
economica, sebbene solo secondaria, se quest a è dist int a dallo scopo, e che
comunque gli associat i possano usufruire di vant aggi economici come risult at o
dell’agire economico. L’at t ivit à economica può essere svolt a anche in via
principale bast a che sia escluso il lucro sogget t ivo, cioè che gli int roit i siano divisi
fra gli associat i.
Associazione riconosciuta.
Essa prende vit a in forza di un at t o di aut onomia(un vero e proprio ‘’cont rat t o
associat ivo’’) t ra i fondat ori, che deve rivest ire la forma dell’at t o pubblico,
normalment e not arile. Tale at t o deve cont enere: nome dell’ent e, scopo,
pat rimonio, sede, norme sull’ordinament o e sull’amminist razione, dirit t i e
obblighi degli associat i e condizioni di am m issioni all’associazione. Tale previsioni
possono essere cont enut o anche in un at t o diverso chiamat o st at ut o . Tali due
document i devono essere present at i in prefet t ura con una richiest a di
riconosciment o. La prefet t ura deve valut are se :
Nessun cont rollo può essere esperit o per quant o riguarda il merit o. Se t ale
cont rollo ha avut o esit o posit ivo il prefet t o provvede alla t rascrizione
nell’apposit o regist ro. Nel lasso di t empo fra la formazione e l’accet t azione,
l’associazione può vivere come associazione non riconosciut a.
Devono essere previst i almeno due organi: l’assemblea dei consociat i e gli
amminist rat ori . Quest o ult imi rappresent ano l’associazione nei confront i dei
t erzi. L’associazione ha un suo pat rimonio. Gli associat i non hanno alcun dirit t o
su t ale pat rimonio t ant o che mai possono richiederne la rest it uzione della loro
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Appunti Luiss
Salvatore Luciano Furnari
L’associazione può est inguersi: o per cause event uale previst e in st at ut o, o per
decisione dell’assembla, o per il raggiungiment o del suo scopo o al cont rario per
l’im possibilit à della sua realizzazione, o ancora per il venir meno di t ut t i gli
associat i.
Si procede dunque alla liquidazione dei beni che serviranno per pagare gli
event uali debit i oppure che seguiranno quant o dispost o dall’assemblea al
moment o dello sciogliment o oppure secondo ciò che prevede lo st at ut o, oppure
provvederà l’aut orit à giudiziaria a donarli ad ent i che perseguono uno scopo
analogo.
Anche quest a prende vit a con una at t o di aut onomia fra i fondat ori, ma per il
quale non è richiest a alcuna forma ne cont enut i part icolari.
Tale associazione non avrà quindi personalit à giuridica, sebbene mant enga
sempre la sua sogget t ivit à. L’ordinament o int erno e l’amm inist razione sono
rimessi agli accordi fra gli associat i. In ogni cosa at t o cost it ut ivo e st at ut o non
possono rilevarsi cont rari ai dirit t i degli associat i.
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Appunti Luiss
Salvatore Luciano Furnari
rispondono infat t i ,olt re che il fondo com une, anche coloro che hanno concluso
quell’at t o agendo in nome e per cont o dell’associazione, anche quando non
mem bri della st essa. Per i debit i invece di t ipo non negoziale (esempio impost e o
obbligazioni da fat t o illecit o), si rit iene che ne rispondano i sogget t i che abbiano
diret t o una complessiva gest ione associat iva nel periodo in considerazione.
La fondazione.
L’at t o deve cont enere: nome dell’ent e, sede, scopo e pat rimonio, norme
sull’ordinament o e l’amm inist razione; crit eri e modalit à di erogazione delle
rendit e.
Lo scopo olt re che non economico si pensa che non debba essere per forza
pubblico. Tipico esempio di quest o è la fondazione di fam iglia.
Lo scopo può essere definit o con assolut a precisione, oppure definit o con t ermini
ampi e generici così da permet t ere la proliferazione di quest a.
In t empi passat i l’at t ivit à della fondazione era carat t erizzat a per essere
semplicement e una am minist razione di pat rimonio, ora si am met t e che quest a
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Appunti Luiss
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-ricavarne beni e servizi da dest inare allo scopo non lucrat ivo della fondazione;
-oppure per realizzare immediat am ent e il suo scopo.
Essa è gest it a dall’organo amm inist rat ivo secondo le previsioni dello st at ut o. Dei
debit i risponde solo quest a con il suo pat rimonio e l’at t ivit à di quest a è post a
sot t o il cont rollo dell’at t ivit à am minist rat iva.
Quando si va incont ro a una causa di sciogliment o(art 28), invece che est inguersi
essa subisce una t rasformazione da part e dell’aut orit à governat iva che la dest ina
ad alt ri scopi il più vicino possibile alla volont à del t est at ore. Il fondat ore però
può anche prevedere diversament e come disporre dei beni dandoli a t erzi o ad
alt ri ent i con fini analoghi.
Nella societ à odierna è sem pre più diffusa la nascit a di fondazioni c.d. di dirit t o
speciale con lo scopo di consent ire la collaborazione t ra set t ore pubblico e quello
privat o.
Il comitato.
Anche quest o nasce da un accordo di t ipo associat ivo dove i promot ori si
vincolano all’esercizio di una com une at t ivit à di raccolt a dei mezzi per realizzare il
program ma enunciat o al fine delle oblazioni.
Il pat rimonio del comit at o e perciò cost it uit o da fondi comunement e raccolt i con
la precisazione che su det t i fondi grava un vincolo di dest inazione allo scopo
program mat o. Solo l’aut orit à governat iva può decidere che venga perseguit o uno
scopo diverso da quello enunciat o. Se t ali fondi vengono dist rat t i dal programma
prefissat o, i promot ori e gli organizzat ori sono responsabili nei confront i del
comit at o, degli oblat ori e dei t erzo designat i come beneficiari delle obbligazioni.
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Appunti Luiss
Salvatore Luciano Furnari
Il codice prevede che il com it at o possa vivere come ent e non riconosciut o finché
quest o non ot t iene il riconosciment o e la personalit à giuridica.
Per le obbligazioni del comit at o risponde solo lui con il suo pat rimonio. Per le
obbligazioni del comit at o non riconosciut o rispondo t utt i i component i il
comit at o e solo in t ale occasione può essere richiest o agli oblat ori di adempiere
alle obbligazioni promesse.
È at t ribuit a personalit à giuridica agli effet t i civili agli ent i ecclesiast ici civilment e
riconosciut i appart enent i alla chiesa cat t olica. Si discut e però se quest i ent i
hanno nat ura privat ist ica o se cost it uiscano una cat egoria a part e.
La prassi in quest o senso int roduce l’ist it ut o delle fondazioni di part ecipazioni.
Esse risult ano essere una sort a di funzione fra l’associazione e la fondazione.
Il terzo settore.
Ult imament e si è riscont rat a un sempre m aggior int ervent o normat ivo per la
creazione di organi che possono definirsi come del t erzo set tore. Fra quest i
ricordiamo la disciplina delle: ONLUS, associazioni di volont ariat o, associazioni di
promozione sociale. Ancora l’im port anza degli ent i è aument at a specialment e
con la riforma del t it olo quint o la quale ha previst o la nascit a del principio di
sussidiariet à.
Fra i dirit t i della personalit à se ne riscont rano alcuni che valgono anche per gli
ent i sebbene non persone fisiche. Quest i sono: il dirit t o al nome, all’int egrit à
morale,alla prot ezione dei dat i personali,all’ident it à personale. Fra quest i rient ra
anche il dirit t o all’im magine per quant o riguarda segni dist int ivi di t ali ent i.
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Appunti Luiss
Salvatore Luciano Furnari
Il bene(810).
Con il term ine ‘cosa’ si int ende solt ant o una part e di mat eria. Essa quindi deve
essere dist int a dal concet t o di ‘bene’ con il quale invece si int ende un
sot t ’insieme più piccolo del grande insiem e delle cose e specificat ament e ‘ dicesi
bene ogni cosa che può essere font e di ut ilit à e ogget t o di appropriazione’. Sono
quindi beni solo le cose che possono risult are oggett o di dirit t i.
Più in part icolare, secondo la definizione economica, dicesi bene ciò che present a
un valore di uso o di scam bio, ment re secondo la definizione giuridica,
indichiamo bene genericament e anche ogni dirit t o su una res.
Si definiscono beni mat eriali , quelli cost it uit i da una loro corporeit à o almeno per
la loro idoneit à ad essere percepit e con i sensi o con st rument i mat eriali. Di
quest i fanno pure part e quindi le energie nat urali.
-i dat i personali , dat o i pot eri di cont rollo che sugli st essi spet t ano da part e
dell’int eressat o;
-il cont enut o delle banche dat i , quando per la cost it uzione di quest a sono st at i
necessari mezzo finanziari, t empo e lavoro;
-la dit t a, l’insegna,il marchio, le invenzioni, e gli alt ri possibili ogget t i di propriet à
indust riale;
Immobili sono: il suolo e t ut t o ciò che sia nat uralment e o art ificialment e
incorporat o in esso e forma cioè corpo unico con il suolo. Im mobili ex lege sono
poi considerat i anche m ulini, bagni, edifici galleggiant i ancorat i alla riva.
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Appunti Luiss
Salvatore Luciano Furnari
I beni registrati.
Le vicende relat ive ad alcune cat egorie di beni sono sogget t e a iscrizione in
det erm inat i regist ri pubblici. Quest i sono: il regist ro immobiliare; il pubblico
regist ro aut omobilist ico; i regist ri di navi e galleggiant i; il regist ro aereonaut ico
nazionale.
I prodotti finanziari.
Con il T.U.F.(D.Lgs n58 del 1998), è st at a individuat a una nuova cat egoria di beni,
i c.d. prodot t i finanziari , al fine di assogget t arli ad una specifica disciplina da
part e degli invest it ori e quindi st rument ale al buon funzionament o del mercat o
dei capit ali. Con t ale t erm ine si int endono t ut t e le forme di invest iment o di
nat ura finanziaria, cioè t ut t e le forme di im piego e risparmio finalizzat e ad un
int roit o economico. Su di essi vige l’obbligo di fornire e predisporre un ‘ prospet t o
informat ivo’.
Dicesi beni fungibili quelli che sono individuat i con esclusivo riferiment o alla loro
appart enenza ad un det erminat o genere. La loro carat t erist ica è che essi possono
essere sost it uit i gli uni con gli alt ri in quant o non vi sia un part icolare int eresse ad
avere proprio quel bene.
Beni infungibili sono invece quelli individuat i nella loro specifica ident it à.
La carat t erist ica della fungi o infungibilit à dipende dalla nat ura dei beni e in
secondo luogo può dipendere anche dalla volont à delle part i.
Fra quest e due cat egorie è det erm inant e anche il regime giuridico al quale sono
sot t opost i. Per i beni fungibili infatt i non bast a l’accordo, ma è anche necessario
che il vendit ori effet t ui la separazione(cioè pesat ura, m isurazione ecc) finché
quest a non è com piut a, si crea a carico del comprat ore solo un dirit t o di credit o e
non di propriet à.
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Appunti Luiss
Salvatore Luciano Furnari
Un’alt ra carat t erist ica può essere riassunt a nell’espressione ‘ genus numquam
perit ’.
Tale dist inzione è basilare anche per dist inguere il m ut uo dal comodat o.
Sono consumabili quei beni che non possono recare ut ilit à all’uomo senza
perdere la loro individualit à.
Sono inconsumabili quelli che sono sogget t i di plurime ut ilizzazioni senza essere
dist rut t i nella loro consist enza.
La differenza di regime giuridico è fondam ent ale ad esem pio per l’esercizio di
alcuni dirit t i reali quali l’usufrut t o. Quest o,infat t i, ment re può esercit arsi per i
beni inconsumabili, per quelli consumabili viene sost it uit o da un alt ro dirit t o
reale not o con il nome di ‘quasi - usufrut t o’, per cui l’usufrut t uario ha il dirit t o di
servirsi dei beni e di riconsegnarli nel medesimo valore alla fine del t em po
st abilit o. Alt ro aspet t o di dist inzione sia ha anche nel m ut uo di beni
inconsumabili e nel comodat o di quelli consumabili.
Divisibili sono quelli che è possibile dividere in part i omogenee senza che se ne
alt eri la dest inazione economica. Se ciò non è possibile essi si qualificano come
indivisibili. Quest a dist inzione assume rilievo per quant o riguarda la cont it olarit à
di dirit t i su uno st esso bene, che port a part icolari difficolt à allorquando il bene si
qualifichi come indivisibile.
Bene present i sono quelli già esist ent i; beni fut uri sono quelli che, non ancora
present i in nat ura, possono formare ogget t o solo di rapport i obbligat ori.
In caso di negozi avent i ad ogget t o un bene fut uro possiamo dist inguere:
-il c.d.<<empt io rei sperat ae>> per cui l’accordo viene ad esist enza solo se i frut t i
realment e si vengono a formare;
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Appunti Luiss
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- cont rat t o aleat orio per cui le part i si affidano alla sort e.
I frutti.
-i Frut t i nat urali, prodot t i cioè diret t ament e da alt ro bene. Per parlare di frut t i è
comunque necessario che abbia carat t ere periodico e che non si incida né sulla
cosa madre né sulla dest inazione economica della cosa madre. Finché non si
produce la separazione dalla cosa madre essi si dicono ‘ pendent i’ , essi sono
quindi ancora beni fut uri e possono formare ogget t o solo di rapport i obbligat ori.
Con la separazione quest i acquist ano una propria aut onom ia e divengono di
propriet à del propriet ario della cosa madre a meno che quest o non abbia
dispost o diversament e. Il rim borso delle spese per la raccolt a dei frut t i è lim it at o
solo al valore dei frut t i st essi.
-frut t i civili: sono quelli che si rit raggono dalla cosa come corrispet t ivo del
godiment o che alt ri ne abbia. Anche quest i debbono essere periodici e si
acquist ano giorno per giorno , in ragione alla durat a del dirit t o.
Combinazione di beni.
Beni semplici: quelli i cui element i sono così compenet rat i t ra di loro che non
possono st accarsi senza dist ruggere ciò che formano; Beni compost i: quelli com post i
dall’unione di più part i le quali possono essere st accat e e mant enere una aut onoma
rilevanza giuridica ed economica.
Nell’ipot esi in cui le part i di una cosa appart engano a più sogget t i dobbiamo
dist inguere: se il t ut t o e una cosa mobile, il propriet ario di una singola cosa può
rivendicarlo se ciò è possibile separarlo dalla cosa agevolment e; se non è possibile
allora la propriet à divent a com une in relazione al valore delle cose compost e. Se i
bene è immobile gioca il principio dell’accessione, cioè i singoli element i divent ano
del propriet ario, salvo indennizzi.
Le pertinenze.
Se una cosa è post a a servizio o ad ornament o di un’alt ra senza cost it uirne part e
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Appunti Luiss
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int egrant e o element o indispensabile, essa è una pert inenza. Tale rapport o si
configura perciò : sia di un element o ogget t ivo(rapport o con la cosa); sia di uno
sogget t ivo(volont à di effet t uare la dest inazione di una cosa a servizio od ornament o
dell’alt ra). Tale vincolo può int ercorre fra mobili e immobili, mobili e mobili e
im mobili e im mobili.
La pert inenza si carat t erizza per essere cost it uit a dal carat t ere dell’accessoriet à e
non dell' occasionalit à. Tali vincoli devono essere post i dal propriet ario della cosa
principale.
Il vincolo fra pert inenze e cosa principale può creare la convinzione nei t erzi che
quest e siano t ut t ’uno. A quest o proposit o la legge t ut ela i t erzi in buona fede:
a) In relazione alla cost it uzione della pert inenza, i propriet ari delle pert inenze
non possono rivendicarli quando il propriet ario le abbia alienat e a t erzi e t ali
pert inenze non risult avano da cart a scrit t a avent e dat a cert a.
Se la cosa è un mobile non regist rato il t erzo è t ut elat o in base al principio che
possesso vale t it olo.
Vendit e, permut e e donazioni di beni si riferiscono anche alle relat ive pert inenze
se quest o non è specificat o nel cont rat t o. È possibile alienare anche le pert inenze
separat ament e.
Universalità patrimoniali.
Si definiscono in t al modo una universalit à di cose che hanno una dest inazione
unit aria e appart engono alla st essa persona. Si dist inguono dalle ‘cose compost e’
perché fra quest e non vi è coesione, e dalle pert inenze perché fra essi non vi è un
rapport o di subordinazione.
Tali beni possono essere anche considerat i separat ament e a seconda della
volont à delle part i.
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Appunti Luiss
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Ha diverse part icolarit à rispet t o alle alt re cat egorie di beni come ad esem pio:
-non vale l’opposizione t ram it e la regola del possesso vale t it olo, in quant o il
possesso non sia durat o per almeno 10 anni. Tale possesso poi può essere
t ut elat o con una azione di manut enzione.
Infine la dot t rina dist ingue le universalit à di fat t o(cost it uit e da più beni mobili), e
le universalit à di dirit t o(che è cost it uit a da più beni o rapport i giuridici in cui la
riduzione ad unit à è operat a dalla legge).
L’azienda.
Dicesi t ale il com plesso di beni organizzat i dall’im prendit ore per l’esercizio
dell’im presa, e quindi per la produzione e lo scambio di beni o servizi.
Si discut e le quest a possa essere considerat a come una universit as fact i, o una
cosa compost a o ancora come bene im mat eriale, ma l’opinione più diffusa e
quella che considera l’azienda come una figura sui generis.
Carat t erist ica import ant e dell’azienda è l’avviament o, definit o come ‘la capacit à
di fare profit t o ’.
Import ant e la dist inzione che int ercorre fra ‘impresa’(cioè l’ at t ivit à econom ica
svolt a dall’imprendit ore) e l’azienda(ossia il complesso di beni di cui
l’im prendit ore si avvale per svolgere l’at t ivit à st essa).
Il patrimonio.
Esso è il com plesso dei rapport i at t ivi e passivi,suscet t ibili di valut azione
economica e che fanno capo ad un sogget t o. Il pat rimonio non è considerat o
come un bene unico e quindi non è una universit as.
La regola vuole che ogni sogget t o abbia uno e un pat rimonio solo sul quale
possono valersi i credit ori, ma la legge am met t e delle eccezioni. Quest i sono
definit i come pat rimoni separat i .
Diverso dal pat rimonio separat o è il pat rim onio aut onomo,ossia quello che viene
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Appunti Luiss
Salvatore Luciano Furnari
I beni pubblici.
Quest i sono assogget t at i ad un part icolare regime. Infat t i, non possono essere
ogget t o di negozi di dirit t o privat o, non possono essere ogget t o di possesso,
non possono essere acquist at i quindi per usucapione dai privat i.
a) Beni del pat rimonio indisponibile, che non possono essere ogget t o di
cont rat t i o di usucapione;
b) Beni del pat rimonio disponibile, che sono dest inat i im mediat ament e al
perseguiment o di fini pubblici e sono quindi sogget t i alle norme del codice
civile.
Quest o era il regime delineat o dal codice civile. M a il D.Lgs n 85 del 2010
ha post o le basi per il nuovo sist ema basat o su: cont razione del pat rimonio
pubblico dello st at o mediant e at t ribuzione a t it olo non oneroso a ent i
t errit oriali non st at ali(com uni, provincie regioni) affinché siano valorizzat e
al massimo; cont razione del numero complessivo dei beni pubblici,
permet t endo a t ali ent i t errit oriali di alienarli a favore dei privat i.
Nell’ambit o delle m isure di risanament o finanziario e st at o at t ivat o anche
un processo di dismissione del pat rimonio pubblico.
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Appunti Luiss
Salvatore Luciano Furnari
I fatti giuridici.
Con fat t o giuridico si int ende qualsiasi avveniment o a cui l’ordinament o ricolleghi
conseguenze giuridiche.
Dist inguiamo: fat t i mat eriali, e fat t i in senso ampio che com prendono sia le
omissioni , sia i c.d. fat t i int erni e psicologici .
Gli at t i lecit i si dividono in: operazioni(o anche at t i mat eriali ovvero com port ament i),
che consist ono in modificazioni del mondo est erno,e dichiarazioni , che m irano a
comunicare il proprio pensiero o la propria volont à.
Tut t i gli at t i umani consapevoli e volont ari,che non siano negozi giuridici, sono
denominat i at t i giuridici in senso st ret t o. I loro effet t i non dipendono dall’agent e ma
da cosa l’ordinament o giuridico ha previst o per quel det erm inat o comport ament o.
Un’alt ra part icolare cat egoria è quella degli at t i sat isfat ivi , mirant i a soddisfare un
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Appunti Luiss
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obbligo.
Il negozio giuridico.
La sua nozione è st at a definit a solo nel XIX secolo dalla pandet t ist ica. Con esso si
int ende una “ dichiarazione di volont à con la quale vengono enunciat i gli effet t i
perseguit i ed alla quale l’ordinament o giuridico ricollega effet t i giuridici conform i al
risult at o sperat o” .
Nonost ant e la sua grande import anza, il codice non gli dedica t ant o spazio. Egli
infat t i regola diret t ament e il mat rimonio,il cont rat t o,il t est ament o ma mai il negozio
giuridico in generale. M a il nost ro st esso codice, quando parla dei cont rat t i, fa in
modo da allargare la disciplina giuridica dei cont rat t i a t ut t i gli alt ri negozi giuridici
avent i effet t o int er vivos e cont enut o pat rimoniale.
Diverso è l’at t o complesso in cui le più volont à t endent i ad un fine com une devono
uniformarsi ad una sola. La differenza con il precedent e st a nell’event uale vizio della
volont à. Sopra infat t i il vizio sarebbe rilevant e solo se annullasse un vot o
det erm inant e per la formazione della maggioranza. Qui il vizio annullerebbe la
volont à in ogni caso.
Si dicono recet t izi quelli che, per produrre effet t o, la dichiarazione negoziale deve
pervenire a conoscenza di una det erminat a persona alla quale quindi deve essere
comunicat a e not ificat a. Non recet t izi, se producono effet t o indipendent ement e
dalla com unicazione.
Se le part i sono due si avrà un negozio bilat erali, se di più quest o sarà plurilat erale.
Si ricorda che con part i si int ende il cent ro di im put azione di un int eresse.
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Appunti Luiss
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Si dist inguono negozi mort is causa in cui si presuppone la mort e di una persona, e
int er vivos in cui quest a non è richiest a.
Se vi siano int eressi econom ici o meno abbiamo i negozi pat rimoniali e
apat rimoniali .
Nei negozi pat rimoniali t roviamo quelli di at t ribuzione pat rimoniale che possono
dist inguersi in: di disposizione se im port ano una im mediat a riduzione del pat rimonio
t ram it e alienazione o rinunzia; di obbligazione che danno luogo alla nascit a di una
obbligazione.
Quelli di disposizione di dividono in t raslat ivi,t raslat ivo - cost it ut ivi e abdicat ivi.
Si possono avere anche negozi che hanno come scopo quello di verificare la
sit uazione giuridica esist ent e che si chiamano negozi di accert ament o. Si è
d’accordo nel rit enere t ali negozi con effet t o ret roat t ivo, cioè in modo che
l’incert ezza venga eliminata ab origine.
Si dice a t it olo oneroso quando per acquist are un det erminat o t it olo o vant aggio si
accet t a un det erminat o sacrificio; si dice a t it olo grat uit o quando un sogget t o
acquist a un vant aggio senza un relat ivo sacrificio.
La legge di alcuni prevede l’onerosit à, di alt ri la grat uit à e ancora vi sono negozi che
sono essenzialment e grat uit i come la donazione o il comodat o.
Da non confondere la grat uit à con la liberalit à. La grat uit à infat t i è una cat egoria
molt o più ampia e per quest o vi possono essere cont rat t i grat uit i ma nei quali non vi
sia la volont à di arricchire il dest inat ario.
La rinunzia.
Negozio abdicat ivo è la rinunzia con la quale un sogget t o int ende dismet t ere un
proprio dirit t o senza t rasferirlo ad alt ri. La rinunzia non ricorre se è fat t a in vist a di
un corrispet t ivo in quant o non vi è più un negozio di t ipo unilat erale.
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Appunti Luiss
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Essi si dist inguono in essenziali( senza i quali il negozio è nullo) e accident ali( che le
part i possono liberament e opporre o no). una part e della dot t rina annovera pure dei
presuppost i di un negozio giuridico, cioè le cose indispensabili affinché il negozio sia
valido.
Anche gli element i accident ali possono essere divisi in part icolari e generali. Sono
generali ad esempio il t ermine, la condizione o il modo. Il fat t o che siano accident ali
non vuol dire che,se appost i, non debbano essere rispet t at i dalle part i.
La dot t rina prima dist ingueva anche i così det t i ‘element i nat urali’, che non sono
alt ri che gli effet t i che la legge considera connat urat i al negozio giuridico post o in
essere.
La dichiarazione.
La volont à del sogget t o diret t a a produrre effet t i giuridici deve essere dichiarat a e
perciò est ernat a. La dichiarazione può per quest o essere espressa oppure t acit a(cioè
deve consist ere in un com port ament o che secondo l’opinione comune risult i
incom pat ibile con la volont à cont raria).
Per quant o riguarda il silenzio, la dot t rina non am met t e il t roppo debole ‘chi t ace
acconsent e’, ma in alcuni casi solo il silenzio chi avrebbe pot ut o parlare ed
esprimersi.
La forma.
Di regola vige il principio della libert à della forma nelle dichiarazioni di volont à, ma
alcune volt e il legislat ore richiede che det erminat i at t i siano com piut i secondo
forme solenni. Tali forme possono essere richiest e in base al t ipo di at t o, alt ri invece
in base all’ ogget t o dell’at t o. Per t ali mot ivi si dice che per alcuni cont rat t i è richiest a
la forma ad subst ant iam . In alt ri ipot esi una forma part icolare è richiest a solo a fini
probat ori. In quest o caso la forma richiest a è una forma ad probat ionem . Infine
abbiamo le forme convenzionali cioè quelle forme richiest e dalle st esse part i.
Il bollo e la registrazione.
Ne il bollo ne la regist razione sono requisit i di forma. Per il bollo infat t i è lo St at o che
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Appunti Luiss
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Le vicende giuridiche in genere non int eressano solo le part i che le concludono, ma
più in generale anche i t erzi, così da regolare il loro com port ament o.
A) NOZIONI GENERALI
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Appunti Luiss
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del mese.
Il decorso di un det erm inat o periodo di t empo può causare l’ est inzione o
l’acquisizione di det erm inat i dirit t i, quest o perché, quando una sit uazione di fat t o si
prot rae per lungo t em po, l’ordinament o t ende a far coincidere quella sit uazione di
fat t o con la sit uazione di dirit t o.
LA PRESCRIZIONE ESTINTIVA
Nozione e fondamento.
Essa produce l’est inzione del dirit t o sogget t ivo per inerzia del t it olare che non ne
usa o non lo esercit a. Esso si basa sulla necessit a di garant ire la cert ezza dei rapport i
giuridici, in quant o il non uso o non esercizio di un dirit t o fa credere nella collet t ivit à
che quest o sia st at o abbandonat o.
Dat o che quest a è un ist it ut o di dirit t o pubblico, e quindi ist it uit o per la pubblica
ut ilit à, quest i principi sono inderogabili. Non si può infat t i rinunciare
prevent ivament e alla prescrizione o modificarne i t ermini st abilit i dalla legge.
È am messa invece la rinuncia successiva quando colui che se ne pot rebbe valere
decide di non avvalersene per ragioni morali. Tale rinunzia può essere sia espressa
che t acit a ed è t ale se risult a da una azione non com pat ibile con la volont à di valersi
della prescrizione.
La prescrizione non può essere fat t a valere d’ufficio ma solo da chi ne ha int eresse o
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Appunti Luiss
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dai suoi credit ori che possono sost it uirsi a quest o anche se lui ne ha rinunziat o.
Il debit ore che abbia pagat o volont ariament e non può richiedere indiet ro il
pagament o se a post eriori si accorgesse che era scadut o il t erm ine prescrizionale.
La prescrizione non opera quando sopraggiunga una causa che giust ifichi l’inerzia
st essa. Si parla così di sospensione o di int erruzione.
Si ha la sospensione quando:
Le cause della sospensione sono t assat ive, quindi sem plici impediment i di fat t o non
cost it uiscono causa per la sospensione. Qui l’inerzia del t it olare perdura ma quest a è
giust ificat a. Essa non t oglie valore al t em po precedent ement e t rascorso.
1) O perché il t it olare com pie un at t o che im port a l’esercizio del suo dirit t o;
2) O perché il sogget t o passivo effet t ua il riconosciment o dell’alt rui dirit t o.
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Appunti Luiss
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L’int erruzione della prescrizione può essere anche rilevat a dal giudice senza
bisogno di alcuna ist anza fra le part i. Qui l’inerzia del t it olare viene meno e per
quest o anche la prescrizione st essa. Essa azzera il t empo t rascorso fino a quel
moment o.
Dist inguiamo una prescrizione ordinaria e una prescrizione breve. Quella ordinaria
opera in 10 anni in t ut t i i casi in cui non è previst o diversament e dalla legge. Un
t erm ine più lungo di 20 anni è previst o per l’est inzione dei dirit t i reali su cosa alt rui.
1) Risarciment o danno per illecit o cont rat t uale che si prescrive in 5 anni, che si
riduce a 2 se il danno è provocat o da circolazione di veicoli;
2) In 5 anni il dirit t o a prest azioni periodiche.
3) Annuale la prescrizione derivant e da t aluni rapport i com merciali;
4) I danni derivant i da cont rat t o di assicurazione si prescrivono in due anni dal
giorno in cui si fonda la causa del risarciment o, ment re il dirit t o delle rat e di
premio si prescrive in un anno dalla scadenza.
Se il t it olare del dirit t o abbia propost o azione e sia int ervenut a sent enza passat a
in giudicat o, l’azione diret t a all’esecuzione del giudicat o è sogget t a a 10 anni.
Le prescrizione presuntive.
Esse hanno un fondament o diverso rispet t o alle prescrizione est int ive già
considerat e. Esse si basano sul presuppost o che un det erminat o credit o sia st at o
pagat o o che cm q si sia ist int o per un’alt ra causa. Esso si basa sulla presunzione
che nella vit a quot idiana vi sono rapport i che si est inguono subit o dopo che
quest i vengono ad esist enza. Per quest o la legge, t rascorso un breve periodo,
presume che il det erminat o debit o sort o da det erm inat o rapport o si sia est int o.
Il debit o non si est ingue ma si presume si sia ist int o per quest o mot ivo il debit ore
viene sem plicement e esonerat o dall’onere di dover fornire la prova che t ale
debit o si sia est int o. Tale prova invece spet t erà al credit ore. Tale prescrizione
opera quindi nel campo della prova e non nel dirit t o sost anziale.
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Appunti Luiss
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In quest o caso però non è am messo qualsiasi t ipo di prova. Il credit ore può
cercare di vincere t ale giudizio fornendo come prova:
Tale prescrizione quindi non può in alcun modo operare quando si ammet t e che
il debit o non si sia est int o o ancora quando il debit ore am met t e che t ale rapport o
giuridico non è mai venut o ad esist enza.
LA DECADENZA
Nozione e fondamento.
La decadenza si basa sulla fissazione,da part e della legge o delle part i, di un t erm ine
perent orio entro il quale deve essere esercit at o un det erminat o dirit t o. Essa quindi
im plica l’onere di esercit are il dirit t o ent ro il t erm ine previst o dalla legge.
Essa per quest o mot ivo di dist ingue dalla prescrizione. Ad essa non si applicano le
norme dell’int erruzione e della sospensione t ranne in specifici casi previst i. Essa può
essere im pedit a solo mediant e l’esercizio del dirit t o medesimo.
L’unico limit e post o a quest a è che il t ermine st abilit o non renda eccessivament e
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Appunti Luiss
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Premessa.
Solo in casi eccezionali l’ordinament o prevede che il singolo possa farsi giust izia da
se. Fuori da quest o casi si può incorrere nel reat o di esercizio arbit rario delle proprie
ragioni. Di regola un sogget t o che voglia far valere un proprio giudizio deve rivolgersi
al giudice.
Si chiama azione il dirit t o di rivolgersi agli organi all’uopo ist it uit i per ot t enere quella
giust izia che non si può ot t enere da se. Chi esercit a l’azione,proponendo la
domanda giudiziale si definisce at t ore. Colui cont ro il quale l’azione si propone si
definisce convenut o . Il dirit t o di agire in giudizio è ogget t o di una garanzia
cost it uzionale e perciò non può essere derogat o in nessun caso(art 24 Cost it uzione).
Possono sussist ere vari t ipi di azione. Un’azione volt a a verificare la sussist enza o il
modo di essere di un det erminat o dirit t o si definisce azione di cognizione. Quest a poi
può t endere ad una delle seguent i finalit à:
1) Accert ament o della sussist enza o del modo di essere di un det erminat o
rapport o giuridico cont roverso(azione e sent enza di mero accert ament o).
2) Emanazione di un comando da part e del giudice nei confront i della part e
soccombent e(azione e sent enza di condanna)
3) Cost it uzione , est inzione e modificazione di det erm inat i rapport i giuridici. In
quest o caso la sent enza modifica la sit uazione vigent e fino a quel
moment o(azione e sent enza cost it ut iva).
Se a front e di una det erm inat a condanna, colui che perde l’azione si rifiut a di t enere
una det erminat a condot t a, allora nei suoi confront i si pot rà richiedere un processo
di esecuzione.
Per t ut elarsi,durant e il t empo in cui il processo è post o in essere, da event uali azioni
che pot rebbero frust are gli event uali risult at i dell’azione, allora può essere chiest o
un processo caut elare.
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Appunti Luiss
Salvatore Luciano Furnari
La cosa giudicata.
Il riesame della cont esa non può procedere all’infinit o, perciò raggiunt i cert i lim it i, il
comando cont enut o nella sent enza non può essere più modificat o da alcun giudice.
Per quest o mot ivo si parla di res iudicat a o di passaggio in giudicat o.
Possiamo dist inguere una cosa giudicat a formale, cioè l’efficacia del giudicat o che
concerne il processo per cui è precluso ogni riesame ed impugnazione della
sent enza, e una cosa giudicat a sost anziale , cioè che quel fat t o non può più formare
ogget t o di discussione fra me e l’alt ra part e in fut uri processi e fa quindi “ st at o” .
Il processo esecutivo.
Se il comando cont enuto nella sent enza non viene eseguit o si può iniziare il
processo esecut ivo. Det t o procediment o riesce però solo in alcuni casi ad assicurare
coat t ivament e quel risult at o volut o.
La forma più im port ant e per processo esecut ivo e quella che ha ad ogget t o
l’ espropriazione. Tale procediment o inizia con il pignorament o, cioè l’at t o con il
quale si indicano i beni assogget t at i all’azione esecut iva. Im port ant e sot t olineare
che non hanno efficacia gli at t i di alienazione dei beni sot t opost i a pignorament o per
il sem plice fat t o che t ali beni sono dest inat i ad un’alt ra dest inazione. Sono
ovviament e fat t i salvi i dirit t i di t erzi in buona fede. Per i beni mobili t ramit e il
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Appunti Luiss
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possesso della cosa; per i beni immobili o mobili regist rat i la prot ezione del t erzo è
at t uat a t ramit e la t rascrizione.
Nozioni generali.
Se non vi sono prove o quelle che vi sono non sono sufficient i il giudice dovrà far
applicare la regola dell’onere della prova: secondo quest a regola il giudice dovrà
accogliere la versione della part e che non aveva l’onere di provare il fat t o accadut o.
Il giudice dovrà sfrut t are quest a regola, non in t ut t i i giudizi, ma solo in quelli dove il
fat t o rilevant e per decidere sia sfornit o di prova sufficient e.
In linea di principio può dirsi che ha l’onere di provare un fat t o colui che invoca quel
fat t o a sost egno della propria t esi. M a rim ane difficolt osa,rispet t o a t aluni fat t i,
accert are l’esat t a qualifica da at t ribuire alla circost anza cont est at a. A quest o in molt i
casi supplisce la st essa legge. Le part i t ut t avia possono st abilire diversament e
(inversione convenzionale dell’onere della prova) a meno che non si t rat t i di dirit t i
indisponibili e purché le modificazioni non abbiano per effet t o il rendere t roppo
difficile t ale onero.
I mezzi di prova.
Con t ale t erm ine si indica qualsiasi element o idoneo a st abilire quali t ra le
cont rappost e versioni dat e dalle part i sia il più convincent e. Il principio
fondament ale e che il giudice deve valut are t ali fat t i secondo il suo libero
convinciment o. Deroga a quest o principio è dat a dalla legge che ,olt re a st abilire
l’obbligo della mot ivazione, st at uisce che t alune prove(confessione,at t o
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Appunti Luiss
Salvatore Luciano Furnari
La prova documentale.
Per “ document o” si int ende ogni cosa idonea a rappresent are un fat t o in modo da
cost it uirne la presa di coscienza a dist anza di t em po.
Import anza preminent e fra i document i rivest ono ‘l’at t o pubblico ’ e la ‘scrit t ura
privat a’.
b)delle dichiarazioni delle part i o di t erzi che sono avvenut e in sua presenza.
Esso quindi non dimost ra la veridicit à del suo cont enut o ma solo che quelle
dichiarazioni sono st at e fat t e da det erm inat e persone. Il fat t o che fa piena prova
vuol dire che il giudice deve assumere che quant o ivi scrit t o sia vero. L’unico modo
per cont rast are t ale forza probat oria e la querela di falso, cioè un’alt ra azione con la
quale si cerca di dimost rare che quel document o è ogget t ivament e falso. Tale hanno
ove nullo per la mancanza di una o più part i richiest e può avere la st essa efficacia
della scrit t ura formale se sot t oscrit t o da più part i.
Scrit t ura privat a è qualsiasi document o che risult i sot t oscrit t o da un privat o.
Essenziale è la sot t oscrizione aut ografa con la quale si assume la pat ernit à di quant o
dichiarat o. Esso fa prova solo cont ro chi ha sot t oscrit t o il document o e non a favore.
Quest o ha valore quando il firmat ario riconosca la firma come propria o che quest a
sia legalment e riconosciut a, ovvero la sot t oscrizione aut ent icat a da un not aio o da
un pubblico ufficiale o quella fat t a in giudizio e non disconosciut a. Se ciò accade
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Appunti Luiss
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quest a fa piena prova. Se è invece invocat a in un giudizio dove il sot t oscrit t ore è
est raneo, essa ha solo valore indiziario.
a) La dat a dell’aut ent icazione di scrit t ura privat a aut ent icat a;
b) La dat a di regist razione di scrit t ura regist rat a;
c) La dat a in cui si verifica un fat t o che st abilisca in modo incont est abile che il
document o è st at o format o ant eriorment e.
Hanno efficacia probat oria pure t elegram mi, cart e e regist ri domest ici,libri e
scrit t ure cont abili, riproduzioni meccaniche. Cont est at a e la validit à del fax.
a) Document o con firma elet t ronica che è liberament e valut abile in giudizio;
b) “ “ “ “ avanzat a oppure qualificat a oppure digit ale
che fa piena prova al pari di qualsiasi scrit t ura privat a se non disconosciut a dal
t it olare della firma elet t ronica.
c) Document o con firma elet t ronica aut ent icat a dal not aio che è equiparat o a
qualsiasi t ipo di scrit t ura aut ent icat a.
La prova testimoniale.
La t est imonianza è la narrazione fat t a al giudice da una persona est ranea alla causa
che sia a conoscenza di fat t i cont roversi. Di regola quest o com pie la sua deposizione
oralment e davant i al giudice. Il giudice può pure chiedere che quest a venga assunt a
fuori udienza mediant e dichiarazione scrit t a a cui il t est e pone la sua firma.
Essa può avere ad ogget t o solo fat t i obbiet t ivi, nessuna considerazione personale. La
t est imonianza è st at a sem pre vist a con grande diffidenza dal legislat ore, per quest o
essa è ammessa solo nei seguent i casi:
a) La prova non è amm issibile quando sia invocat a per provare l’esist enza di un
cont rat t o avent e il valore superiore a 5 mila lire. Inolt re il giudice deve
ammet t ere la t est imonianza quando : -vi sia un principio di prova scrit t a; -la
part e si sia t rovat a nell’im possibilit à mat eriale o morale di procurarsi una
prova scrit t a; - quando la part e abbia senza sua colpa perdut o il document o.
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Appunti Luiss
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Quando è richiest a la forma <<ad subst ant iam >> quest a è necessaria affinché il
cont rat t o non sia nullo. La prova della st ipulazione di una t ale at t o può essere dat a
fornendo in giudizio il document o in cui l’at t o è consacrat o. Il legislat ore non
permet t e che la formazione di un document o ad subst ant iam sia provat o t ramit e
t est imoni, confessione o giurament o, poiché t ale forma è essenziale non solo per la
validit à dell’at t o ma anche per la prova del docum ent o. Eccezione a quest o è
quando il document o sia st at o perso dalla part e senza sua colpa. In quest o caso
sarà ammesso ogni t ipo di prova volt a a dimost rarne: l’esist enza, la perdit a
incolpevole, e il suo cont enut o. La part e ha perciò l’onere di cust odire il document o.
Per la forma << ad probat ionem t ant um >>, l’at t o com piut o non rispet t andola non è
nullo ma la part e che ha com piut o il negozio non può fornire t ale at t o come prova.
Quest o diviet o non vale per i t erzi.
Le presunzioni.
Per presunzione ( o prova indiret t a) si int ende ogni argoment o,illazione,conget t ura,
at t raverso cui,essendo già provat a una det erminat a circost anza, si giunge a
considerarne provat a un’alt ra sfornit a di prova diret t a.
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Appunti Luiss
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b) Iuris t ant um laddove ammet t ono prova cont raria facendo ricorso a qualsiasi
mezzo di prova.
Le presunzioni invece si dicono sem plici quando non sono prest abilit e dalla legge ma
sono lasciat e al prudent e apprezzament o del giudice. Non occorre che t ra il fat t o
not o e il fat t o ignot o sussist a un legame di assolut a ed esclusiva causalit à ma che sia
riconducibile all’alt ro secondo il normale apprezzament o.
La confessione.
a) Giudiziale, se resa in giudizio, e in quest o caso fa piena prova, cioè che il fat t o
ogget t o di confessione non può più essere considerat o cont roverso dal
giudice. Può essere spont anea, ma più spesso è provocat a mediant e
l’int errogat orio formale.
b) St ragiudiziale,se resa fuori dal giudizio, che se è fat t a alla part e o ad un suo
rappresent ant e ha lo st esso valore di quella giudiziale, se fat t a ad un t erzo
può essere apprezzat a liberament e dal giudice. Tale confessione deve essere
a sua volt a dimost rat a(non con t est imoni quando t ale prova non è am messa).
La confessione può essere revocat a solo se dimost rat a che essa è st at a det erm inat a
da errore di fat t o o da violenza.
-l’alt ra part e non cont est a la verit à dei fat t i addot t i, la confessione fa vera prova;
-se l’alt ra part e cont est a, è rimesso al giudice di apprezzare o meno le circost anze
addot t e.
Da quest a si dist ingue la <<dichiarazione ricognit iva>> che ha come scopo non
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Appunti Luiss
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l’osservazione di fat t i, ma di dirit t i o rapport i giuridici ed ha sul piano probat orio una
rilevanza diversa.
Il giuramento.
Il giurament o decisorio riguarda circost anze che abbiano riguardo una quaest io fact i
su cui il giudice è chiamat o a decidersi, per cui l’esit o del giurament o preclude ogni
alt ro accert ament o al riguardo. Il suo esit o fa piena prova.
Esso può essere chiest o solo da una delle part i nei confront i dell’alt ra. Se
l’affermazione risult a mendace si può sollevare quest ione per spergiuro e querela di
falso.
Esso può avere ad ogget t o solo un fat t o che sia relat ivo alla part e o che sia cadut o
sot t o la sua percezione. L’alt ra part e può a sua volt a deferire il giurament o
all’avversario a condizione che il fat t o che abbia ad ogget t o sia comune ad ent rambi.
Se la part e si rifiut a o non si present a senza giust ificat o mot ivo, quella dichiarazione
non può più essere considerat a vera dal giudice.
In ogni caso non si possono fornire prove cont rarie ma si può solo denunciare in
sede penale chi abbia giurat o il falso.
Alt ro t ipo di giurament o è quello supplet orio . Tale giurament o può essere deferit o
d’ufficio quando il giudice si t rova di front e ad un fat t o incert o, ma per il quale la
part e che aveva l’onere di provarlo abbia fornit o element i abbast anza rilevant i,
sebbene non del t ut t o persuasivi. Per quest o il giudice può richiedere di
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Appunti Luiss
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perfezionare la prova confermando con il giurament o che i fat t i affermat i sono veri.
I r appor ti di famiglia
La famiglia soddisfa dei bisogni fondament ali dell’individuo quali il com plet ament o
della propria personalit à t ramit e l’unione con un'alt ra persona o la procreazione e
l’ist ruzione della prole.
La cost it uzione e il codice non ist it uiscono la famiglia come ist it ut o ma si limit ano a
riconoscerne i dirit t i e la definiscono come societ à nat urale.
Dalla nascit a del codice nel 1942 la famiglia ha subit o numerose t rasformazioni
adeguandosi ai m ut ament i della societ à. Si è passat i da una fam iglia pat riarcale a
una famiglia nucleare; dalla supremazia di del marit o all’int erno della famiglia
all’equiparazione dei coniugi dovut a anche all’acquist o di una sem pre maggiore
aut onomia della moglie.
Proprio per quest o gli int ervent i del legislat ore a t al proposit o non sono mancat i. Il
primo int ervent o è nel 1970 n. 898 la quale per la prima volt a, a seguit o di un
referendum , int roduceva il divorzio, ponendo fine all’indissolubilit à del mat rimonio.
M a la riforma che apport erà maggiori cam biament i sarà quella port at a dalla legge
19 maggio 1975 n 151 dalla quale è scat urit o l’at t uale asset t o dei rapport i familiari. I
maggiori m ut ament i si sono avut i per quant o riguarda:
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Appunti Luiss
Salvatore Luciano Furnari
La famiglia legit t ima è quella fondat a sul m at rimonio e i figli, concepit i da genit ori
unit i in mat rimonio, si dicono legit t im i.
La famiglia di fat t o è quella cost it uit a da persone che pur essendo unit e in
mat rimonio, convivono come se fossero coniugat i, anche det t o more uxorio , insieme
agli event uali figli nat i durant e quest a unione.
Ovviament e ogni volt a che nella cost it uzione e nei codici ci si riferisce alla fam iglia si
fa riferiment o solo alla famiglia legit t ima, soprat t ut t o per quant o riguarda il
riconosciment o di det erm inat i dirit t i e doveri della st essa.
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Appunti Luiss
Salvatore Luciano Furnari
La promessa di matrimonio.
La promessa di mat rimonio non è vincolant e ed è incoercibile(non si può
pret endere che sia eseguit o ciò che è st at o promesso).
Se la promessa è st at a fat t a per iscrit t o o se t ale promessa risult i dalle
pubblicazioni, se il prom it tent e ricusi successivament e di voler cont rarre
mat rimonio o se dia per propria colpa giust o mot ivo a rifiut o dell’alt ro, egli è
t enut o a risarcire i danni, che però devono essere limit at i alle obbligazioni
cont rat t e o alle spese fat t e a seguit o di t ale promessa.
Può essere inolt re chiest a la rest it uzione dei doni fat t i a causa di t ale
promessa ma solo se la richiest a è fat t a ent ro un anno dal rifiut o o prima della
mort e dell’alt ro. Non sono considerat i doni le così det t e donazioni obnuziali.
Capacità e impedimenti.
Per quant o riguarda la capacit à è necessario:
1) Libert à di st at o
2) L’et à m inima (la maggiore et à, eccezione per il minore cha abbia compiut o
i 16 anni, del quale sia st at a accert at a la m at urit à psicofisica e che vi siano
mot ivazioni fondat e,sent it o il genit ore o t ut ore e il pubblico minist ero)
3) Capacit à di int endere e di volere(non può cont rarre mat rimonio
l’int erdet t o giudiziale e l’incapace nat urale)
4) L’assenza di rischio di com mixt io sanguinis(cioè non può cont rarre
mat rimonio la donna prima che siano passat i 300 giorni dalla fine del
precedent e mat rimonio, a meno che esso non sia st at o dichiarat o nullo per
im pot enza del coniuge, o che sia st at a accert at a l’im possibilit à dello st at o
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Appunti Luiss
Salvatore Luciano Furnari
Per quant o riguarda gli im pediment i, non possono cont rarre mat rimonio
fra loro:
1) Ascendent i o discendent i in linea ret t a
2) Frat elli e sorelle legit t im i o nat urali
3) Zio e nipot e(dispensabile dal p.m.)
4) Affini(parent i del coniuge) in linea ret t a(suocero e nuora, genero e
suocero)[dispensabile se rapport o deriva da mat rimonio nullo]
5) Affini in linea collat erale(dispensabile dal p.m.)
6) Adot t ant e adot t at o e i suoi discendent i
7) Figli adot t ivi della st essa persona
8) Figli adot t ivi e legit t imi o nat urali della st essa persona
9) Adot t at o e coniuge dell’adot t ant e e viceversa
Non possono cont rarre mat rimonio fra loro anche le persone delle quali
l’una è st at a condannat a per omicidio t ent at o o consumat o cont ro il
coniuge dell’alt ra.
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Appunti Luiss
Salvatore Luciano Furnari
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Appunti Luiss
Salvatore Luciano Furnari
Cause di invalidit à:
1) Vincolo di precedent e mat rimonio di uno dei coniugi(a t al riguardo non
bast a una dichiarazione di divorzio ment re la celebrazione sia st at a
sospesa per la verifica dell’event uale prim o legame. Quest a invalidit à è
insanabile ed assolut a;
2) Impediment um crim inis(assolut a ed insanabile)
3) Int erdizione giudiziale o incapacit à nat urale di uno dei due coniugi(il vizio
può essere sanat o a seguit o della convivenza per più di un anno dopo la
fine dell’im pediment o.
4) Difet t o di et à(azione viene sospesa se il minore divent a maggiorenne, vi sia
st at o concepiment o o procreazione e quest o abbia int enzione di port are
avant i il rapport o.
5) Vincolo di parent ela, affinit à, adozione o affiliazione(però l’azione non può
essere propost a se sia passat o un anno dalla celebrazione e sia possibile
ot t enere dispensa giudiziaria
6) Vizi del consenso:
a) Violenza(azione non può essere esperit a dopo un anno dalla cessazione
delle m inacce)
b) Timore(vale il concet t o dell’anno di sopra)
c) Errore(vale sia per errore sull’ident it à che sulle qualit à del coniuge quali
malat t ie psichiche,sent enza di condanna m aggiore di 5 anni per reat o
non colposo o non inferiore a due anni per prost it uzione, uno st at o di
gravidanza causat o da t erzi.
L’azione di im pugnazione è personale e int rasmissibile agli eredi, anche se gli eredi
possono cont inuare la causa port at a avant i dal de cuius. Non può essere promossa
dopo la mort e di uno dei due coniugi.
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Appunti Luiss
Salvatore Luciano Furnari
Il matrimonio putativo.
La legge per alcuni casi e sot t o det erminat i profili efficacia al mat rimonio invalido.
Se i coniugi sono in buona fede il mat rimonio si considera valido e quindi produt t ivo
di effet t i fino alla pronunzia della sent enza. Tale sent enza opera quindi ex nunc e
non ex t unc! Ciò vale per i figli nat i durant e che saranno considerat i legit t imi e non
nat urali. Se solo uno dei due coniugi era in buona fede, gli effet t i valgono solo per
lui. Se ent ram bi erano in mala fede i figli sono considerat i legit t im i lo st esso t ranne
in caso di bigamia o incest o dove però saranno riconoscit i lo st esso. Le regole sul
mat rimonio put at ivo si est endono anche al mat rimonio viziat o ma vis o met us
sebbene non si possa evincere buona fede in t al caso.
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Appunti Luiss
Salvatore Luciano Furnari
anche nel nost ro ordinament o. Si dice che ha efficacia ret roat t iva in quant o il
mat rimonio prende efficacia non dal mom ent o della t rascrizione ma dal
moment o della celebrazione.
È am messa anche una t rascrizione det t a t ardiva che assume sem pre efficacia
dal moment o della celebrazione. Quest a può essere chiest a da ent rambi i
coniugi o da anche uno solo ma solo se l’alt ro ne è a conoscenza e non fa
opposizione. Da quest o si deduce che la t rascrizione non può essere fat t a post
mort em uno dei coniugi
I casi di int rascrit t ibilit à sono : la mancanza dell’et à m inima di uno dei
coniugi(a meno che non si rient ri nella fat t ispecie dell’art 117 comma II);
quando fra gli sposi sussist e un im pediment o inderogabile(delit t o,
parent ela,int erdizione o incapacit à nat urale, st at o non libero)
È st at a dat a la possibilit à anche agli appart enent i ai cult i acat t olici di vedere
riconosciut i gli effet t i del mat rimonio celebrat o secondo propri rit i, nel nost ro
ordinament o. La differenza è che quest o t ipo di mat rimonio è regolat o dal
codice civile anche per quant o riguarda le modalit à, lasciando indipendenza
solo per quant o riguarda la celebrazione. È necessaria anche la qui la
t rascrizione nei regist ri dello st at o. Vige comunque la disciplina det t at a dalle
int ese dei vari cult i con lo St at o it aliano.
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Appunti Luiss
Salvatore Luciano Furnari
Tut t i quest i obblighi sono di carat t ere personale, cioè non sono coercibili, ma la
violazione di quest i può port are il giudice ad addebit are la separazione ad uno dei
coniuge con conseguenze per quant o riguarda il dirit t o successorio e l’obbligo al
mant eniment o.
Sono st ai int rodot t i di recent e gli <<ordini di prot ezione>>, cioè specifiche misure
prevent ive cont ro la violenza nelle relazioni familiari. Essa consist e in sanzioni anche
penali. Può essere chiest o l’allont anament o del coniuge colpevole dalla residenza
familiare come anche dai luoghi frequent at i dall’alt ro coniuge o dai figli. Inolt re se
t al separazione abbia arrecat o un pregiudizio economico per la famiglia, il coniuge
colpevole ha l’obbligo di versare un assegno periodico per mant enerla.
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Appunti Luiss
Salvatore Luciano Furnari
Essa non com port a la cessazione del vincolo ma una t rasformazione dello st esso.
-separazione legale;
-separazione di fat t o(che non det ermina aut omat iche conseguenze giuridiche).
Inizialment e la separazione giudiziale pot eva essere dat a solo <<per colpa>> di uno
dei due coniugi. La legislazione odierna prevede invece che la separazione può
essere chiest a da qualunque dei coniugi quando la sit uazione sia divent at a
‘’int ollerabile’’. Il giudice a quest o punt o può decidere a quale dei due coniugi
addebit are la separazione.
Le condizioni della separazione giudiziale possono essere rivist e in ogni mom ent o
così da adeguare quest e condizioni ai vari mut ament i nel rapport o t ra i coniugi.
Alla moglie separat a può essere viet at o l’uso del cognome del marit o.
Effet t i della separazione sono: t erm ina l’obbligo di convivenza, si at t enua quello alla
fedelt à, in quant o non sono permesse relazioni che possano arrecare grave
pregiudizio all’alt ro coniuge, non t erm ina l’obbligo alla collaborazione specialment e
nell’int eresse dei figli. La presunzione di pat ernit à cessa e con essa anche la
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Appunti Luiss
Salvatore Luciano Furnari
Gli effet t i della separazione t ermina com plet ament e con la riconciliazione la quale si
ha quando si ricost it uisce la vera com unione di vit a della coppia. in caso di
riconciliazione una nuova separazione può essere pronunciat a solo per fat t i
post eriori a quest a. È necessaria la pubblicit à.
È chiaro che in quest ’ot t ica l’affidament o esclusivo risult a un fat t o eccezionale che
può ormai essere dispost o solo nel caso in cui il rapport o con un dei genit ori sia
lesivo per il figlio st esso.
Il giudice così,presa at t o della sit uazione, decide dove i figli devono essere collocat i e
le modalit à con cui ciascun genit ore può st are con la prole. Il giudice può anche
t enere cont o degli accordi dei genit ori negli int eressi della prole. Quest e condizioni
possono essere modificat e ogni volt a vi sia una modificazione rilevant e all’int erno
del rapport o. Il giudice deve disporre l’audizione del figlio che ha com piut o i dodici
anni o anche m inore se dot at o di discerniment o(art 155 sexies).
I genit ori devono cont ribuire al mant eniment o della prole in misura adeguat a al
proprio reddit o. L’assegno nei confront i del figlio maggiorenne può essere versat o
diret t ament e a lui quando non sia economicament e aut osufficient e. Se però il figlio
maggiorenne è port at ore di handicap si applica la disposizione relat iva al figlio
minorenne.
Import ant e il principio secondo cui la casa familiare è at t ribuit a a uno dei due
coniugi nel’esclusivo int eresse dei figli. Per quest o mot ivo il giudice pot rà disporre
che la casa sia assegnat a anche al coniuge che non ne sia propriet ario se quest o
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Appunti Luiss
Salvatore Luciano Furnari
andrebbe ad int eresse del figlio. Il giudice in quest o caso specifico t errà cont o che
quel coniuge soddisfa l’esigenza di abit azione per mezzo di propriet à dell’alt ro, e
quest o pot rà incidere nella definizione dell’assegno di mant eniment o o aliment i.
Quest o dirit t o decade nel moment o in cui il coniuge non abit i più st abilment e la
casa o cont ragga nuove nozze o conviva st abilment e more uxorio.
Fino all’ent rat a in vigore della legge 1 dicembre 1970 n.898 l’unico modo affinché vi
fosse la fine del mat rimonio era la mort e del coniuge. A t al proposit o si deve
evidenziare che la condizione vedovile non è equiparabile a quella del celibe in
quant o vi sono effet t i che permangono dopo la mort e del coniuge quali i dirit t i
successori, il lut t o vedovile, la pensione di reversibilit à, il mant eniment o della
cit t adinanza per il cit t adino st raniero che l’abbia acquist at a t ram it e mat rimonio e
l’uso del cognome marit ale. Alla mort e è equiparat a la dichiarazione di mort e
presunt a.
Per quant o riguarda il divorzio, esso non assume alcun effet t o nel dirit t o canonico.
Per cui le coppie civilment e divorziat e rimangono sposat e per il dirit t o canonico.
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Appunti Luiss
Salvatore Luciano Furnari
Verificat esi una di quest e conseguenze un coniuge o ent rambi possono chiedere al
giudice lo sciogliment o del mat rimonio. Il giudice dovrà t ent are una riconciliazione.
Il giudice può disporre un assegno divorzile per il coniuge che ha difficolt à nel
proprio sost ent ament o. La iurisprudent ia è d’accordo sul rit enere che l’assegno
debba consent ire al coniuge di t enere un t enore di vit a pari a quello t enut o
precedent ement e. La corresponsione può avvenire in un'unica soluzione ma in
quest o caso non può essere più rivist a. L’obbligo di t ale assegno cessa per nuove
nozze, ment re non cessa definit ivament e per convivenza anche more uxorio.
Principi generali.
Prima della riforma del 1975 i rapport i pat rimoniali fra i coniugi erano disciplinat i nel
senso che era al marit o l’obbligo di mant enere la moglie, e quest a pot eva
cont ribuire al mant eniment o della fam iglia solo in caso di bisogno del marit o. Era
ammesso pure la cost it uzione di una dot e che pot eva essere donat a dalla moglie o
da chi per lei al marit o con lo scopo di aiut arlo nel mant eniment o della fam iglia ma
con l’obbligo di rest it uirla in caso di sciogliment o del mat rimonio.
La riforma ha equiparat o la posizione giuridica dei coniugi st abilendo che ent rambi
cont ribuissero ai bisogni della famiglia e int roducendo un nuovo regime legale dei
rapport i. Il regime vigent e prevede comunque la possibilit à di accordarsi per un
regime di separazione dei beni.
L’art 143 im pone ai coniugi l’obbligo di cont ribuire in ragione delle proprie sost anze
al mant eniment o della famiglia. L’art 148 l’obbligo di mant enere,ist ruire ed educare
la prole. A t al proposit o con sost anze si int endono non solo i redditi ma anche ciò
che già formava pat rimonio disponibile della coppia.
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Appunti Luiss
Salvatore Luciano Furnari
L’ambiguit à di quest i art icoli ha fat t o sorgere il dubbio per quant o riguarda quest o
cont ribuire ai bisogni della prole, nel caso in cui ciascun coniuge possa disporre per
se dei beni in eccesso quest o mant eniment o o se in ogni caso quest i devono essere
messi t ut t i a disposizione della famiglia. La dot t rina e la giurisprudenza t endono ad
avvalorare la prima t esi.
Nell’ipot esi in cui i coniugi non riuscissero nel mant eniment o della famiglia la legge
im pone agli ascendent i di fornire i mezzi necessari a quest o. Qualora uno dei coniugi
si rifiut asse di adempiere al mant eniment o della famiglia la legge può disporre che
una quot a dei debit i dell’inadem pient e sia versat a a favore dell’alt ro.
Come già det t o dopo la riforma del 1975, t ut t e le coppie sposat e dopo la dat a del 20
set t embre di quell’anno sono st at e assogget t at e al regime della comunione legale
dei beni salvo che quest e non abbiano congiunt ament e dispost o diversament e
t ram it e una convenzione mat rimoniale. Olt re al regime della separazione dei beni, le
coppie possono decidere pure per la cost it uzione di un fondo pat rimoniale o dar
luogo ad una comunione convenzionale. Non sono am messi alt ri t ipi di convenzione.
Tali convenzioni possono essere cont rat t e anche dopo il mat rimonio ma sono
opponibili a t erzo solo se annot at e al margine dell’at t o.
Per le coppie che si sono sposat e prima del 20 set t em bre del 1975 era st at o st abilit o
un periodo di due anni in cui anche uno solo dei coniugi pot eva st abilire con at t o
unilat erale di voler rimanere nel regime di separazione dei beni. Chi non avesse
dispost o in t al senso ent rava aut omat icam ent e in comunione legale per i beni
acquist at i dopo quest a dat a. Le coppie pot eva disporre anche che ent rassero in
comunione anche i beni acquist at i precedent ement e t ale dat a.
La comunione legale.
Comunione immediat a(beni che divent ano della comunione sin dal loro acquist o):
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Appunti Luiss
Salvatore Luciano Furnari
1) Acquist i com piut i dai due coniugi o da uno solo di essi insieme o
separat ament e durant e il mat rimonio ad esclusione di quelli personali
2) Aziende gest it e da ent ram bi i coniugi e cost it uit e dopo il mat rimonio
3) Gli ut ili e gli increment i di aziende gest it e da ent ram bi i coniugi ma cost it uit e
da uno solo di essi prima del mat rimonio.
Comunione de residuo(beni che ent rano nella com unione solo con lo sciogliment o
del mat rimonio):
L’acquist o di un bene immobile o mobile regist rat o può essere escluso dalla
comunione se a ciò acconsent a l’at ro coniuge e specifichi che si rient ra in una delle
ipot esi sopra elencat e. La dest inazione di t ale bene a una di quest e ipot esi deve
essere assolut ament e obbiet t iva.
Per quant o riguarda i credit i di uno dei coniugi la cassazione ha st abilit o che fanno
part e della com unione i credit i derivant i da docum ent i, ma escludendo che cadano
in com unione credit i derivant i da cont rat t i.
Per l’am minist razione dei beni è necessario il consenso dei coniugi per apport are
at t i di st raordinaria am minist razione. In caso quest o consenso non venga dat o un
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Appunti Luiss
Salvatore Luciano Furnari
Gli at t i com piut i senza il consenso e senza aut orizzazione, in caso siano compiut i su
beni mobili regist rat i o im mobili, sono annullabili su richiest a della’at ro coniuge, se
compiut i su beni mobili il coniuge che li ha compiut i è t enut o a risarcire il danno.
I credit ori di uno dei coniugi possono soddisfarsi sulla comunione solo se i beni
personali di quest o non siano sufficient i e solo lim it at ament e alla met à della st essa. I
credit ori della comunione possono soddisfarsi sui beni personali solo se la
comunione non bast i e solo per un valore pari alla met à del credit o.
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Appunti Luiss
Salvatore Luciano Furnari
famiglia;
d) Condot t a t enut a da uno dei due coniugi t ali da danneggiare gli int eressi
sopra indicat i;
e) M ancat a o insufficient e cont ribuzione da part e di uno dei coniugi al
bisogno della famiglia.
f) Nomina di un am minist rat ore di sost egno.
Comunione convenzionale.
I coniugi possono cost it uire una convenzione che non violi i principi di uguaglianza
delle quot e in una com unione, am minist razione congiunt a con pari pot eri, escludere
i beni classificat i come personali.
Con quest o regime ciascun coniuge divent a t it ola esclusivo del godiment o e
dell’amminist razione dei beni di cui è t it olare, fermo rest ando l’obbligo di
provvedere al mant enim ent o della famiglia.
Il fondo patrimoniale.
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Appunti Luiss
Salvatore Luciano Furnari
ent ram bi i coniugi, i beni del fondo non possono essere dest inat i ad alt ra at t ivit à se
non a quella che li indirizzi per il mant enim ent o e bisogno fam iliare.
L’impresa familiare.
Quest a norma è nat a per t ut elare i familiari dell’imprendit ore che prest ino in modo
cont inuat o at t ivit à nell’im presa di quest o e che non siano t ut elat i con apposit o
cont rat t o.
I part ecipant i sono il coniuge, i parent i ent ro il t erzo grado e gli affini ent ro il
secondo dell’im prendit ore.
Ciò che quest i devono ricevere deve essere proporzionat a al lavoro che quest o
svolgono all’int erno dell’impresa.
La norma prevede che le decisioni di maggiore im port anza vengano prese con il
consenso dei familiari che vi part ecipano m a si esclude che t ale consenso sia
vincolant e.
Il dirit t o di part ecipazione è int rasferibile a meno che non sia cedut o ad alt ro
familiare con il consenso degli alt ri part ecipant i.
In caso di cessazione dell’at t ivit à il dirit t o di part ecipazione può essere liquidat o in
denaro e il pagament o può essere dilazionat o in più annualit à.
I part ecipant i hanno anche il dirit t o di riscat t are l’azienda cedut o ad un t erzo, se il
t it olare abbia procedut o all’alienazione senza consent ire ai familiari il dirit t o di
prelazione.
La dote.
L’ist it ut o della dot e è venut o meno, venendo meno l’obbligo del marit o di
mant enere la moglie.
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Appunti Luiss
Salvatore Luciano Furnari
LA FILIAZIONE LEGITTIM A
Filiazione legittima.
Il figlio si dice legit t imo quando è st at o concepit o da genit ori unit i in mat rimonio. Si
dice nat urale se concepit o da genit ori che non sono sposat i fra loro.
I presuppost i per lo st at us di legit t imit à sono che il figlio sia nat o da madre
coniugat a al t empo del concepiment o e che il padre sia anche marit o della madre.
1) Deve rit enersi concepit o durant e il mat rim onio il figlio che sia nat o 180 giorni
dopo la celebrazione e 300 giorni dopo lo sciogliment o(annullament o o
separazione, che non sia di fat t o) dello st esso.
2) Se il figlio è st at o concepit o durant e il mat rimonio, il padre è il marit o della
madre.
Si può ot t enere che il figlio sia legit t imo dimost rando che si è t rat t at o di una
gravidanza eccezionalment e lunga. Se invece il figlio nasce dopo le nozze ma prima
che siano t rascorsi 180 dalla celebrazione, il figlio è considerat o legit t imo ma
ent ram bi i coniugi o il figlio possono agire per il disconosciment o della pat ernit à
anche se non ricorrono una delle ipot esi elencat e nell’art 235 e più in la esplicat e.
La filiazione legit t ima può essere dimost rat a sost anzialment e in t re modi.
1) Atto di nascita. Quest o viene redat t o dall’ufficiale dello st at o civile che riceve
le dichiarazioni o di un genit ore, o di un loro procurat ore speciale, o del
medico, o di chiunque abbia assist it o alla nascit a, e accert a che la nascit a sia
realment e avvenut a mediant e l ’at t est azione di nascit a rilasciat a dalla
st rut t ura ospedaliera in cui è avvenut o il part o o dal personale sanit ario che vi
abbia assist it o. Tale at t o indica le generalit à dei genit ori e se i genit ori sono
unit i in mat rimonio cost it uisce il t it olo dello st at us di figlio legit t imo .
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Appunti Luiss
Salvatore Luciano Furnari
Se la madre con consent e ad essere nominat a nell’at t o il figlio non acquist erà
t ale st at us. La madre può alt resì dichiarare che la nascit a è avvenut a dopo 300
giorni dallo sciogliment o del mat rimonio o dichiarare quel figlio come
nat urale(essendo figlio ad esempio di una relazione adult erina). In quest i caso
lo st at us di figlio legit t imo non sarà acquist at o.
3) Azione di reclamo della legittimità. Tale prova può essere dat a anche in t ale
azione mediant e l’uso di t est imoni solo quando però vi sia un principio di
prova per iscrit t o ovvero quando vi siano presunzioni o indizi abbast anza gravi
t ali da giust ificare il ricorso alla prova per t est imoni.
1)Non coabit azione nel periodo che va dal 300° giorno ant eriore alla nascit a e il
180°;
2)Impot enza generandi o im pot enza coeudi nel periodo sopra indicat o;
In quest ’ult imo caso t ale prova da sola non è necessaria ma deve essere int egrat a da
prove scient ifiche aut orizzat e dal giudice. La cassazione a dichiarat o illegit t ima t ale
norma nella misura in cui subordinava la possibilit à di esperire t ale prove solo a una
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Appunti Luiss
Salvatore Luciano Furnari
1) Per il marit o: un anno dal giorno della nascit a, ma t ale periodo può essere
prorogat o in caso di assenza o lont ananza dalla residenza familiare ad un
anno dal suo rit orno. Ancora è st at o am messo che quest o t empo possa
decorrere da quando il marit o viene a conoscenza dell’adult erio della moglie e
della propria impot enza.
2) Per la madre:nel t ermine di sei mesi dalla nascit a. Termine che può decorrere
anche dal moment o in cui si scopre l’im pot enza del marit o.
3) Per il figlio:ent ro un anno dal compiment o della maggiore et à e quando venga
a conoscenza di una delle cause del disconosciment o.
Se il t it olare muore prima di aver promosso t ale azione ma prima di essere decadut o
dal dirit t o di int enderla, l’azione può essere promossa dai suoi discendent i e
ascendent i.
-Azione di cont est azione della legit t imit à: chi dall’at t o di nascit a risult a senza esserlo
genit ore. L’azione è im prescrit t ibile e richiede la presenza in giudizio di ent ram bi i
genit ori e il figlio.
-Azione di reclamo della legit t imit à: in caso di mancanza di t it olo adeguat o(at t o o
possesso di st at o) il figlio può chiedere di far accert are giudizialment e t ale st at us.
In t ale am bit o la legislazione è int ervenut a solo con la legge n°40 del 2004. Essa è
vist a come soluzione a problemi derivant i da infert ilit à e st erilit à(art 1). Possono
accedere a t ali procedure solo coppie et ero convivent i o sposat e in et à fert ile(art 5).
Non sono am messe prat iche et erologhe o che prevedono surrogazione di
mat ernit à(art 4). Il consenso deve essere ‘’informat o’’(art 6). Dall’espressione del
consenso devo t rascorrere almeno 7 giorni. Il consenso può essere revocat o per
l’uomo fino alla fecondazione. In caso di revoca (inefficace) dopo la fecondazione, la
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Appunti Luiss
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donna può accet t are lo st esso l’innest o. La donna può revocare de fact o fino a prima
dell’im piant o creando un ost acolo insormont abile in quant o per la Cost it uzione
sarebbe viet at a qualsiasi impiant o coat t ivo. Il nat o divent a figlio legit t imo o nat urale
a seconda che i genit ori siano coniugat i o no. In quest o caso l’acquist o dello st at us di
figlio nat urale avviene con la nascit a e non con il riconosciment o. L’art icolo 9
inibisce qualsiasi ripensament o da part e dei genit ori. In caso di inseminazione
‘’et erologo’’(magari all’est ero o compiut a illecit ament e) l’uomo non può in nessun
caso int ent are qualsiasi azione di disconosciment o della pat ernit à. Il donat ore perde
qualsiasi dirit t o sul seme donat o. Sono viet at e prat iche sull’em brione che abbiano
scopi speriment ali, eugenet ici, di creazione di ibridi, di clonazione.
I genit ori hanno l’obbligo di mant enere, educare ed ist ruire i figli seguendo le
inclinazioni nat urali e le aspirazioni degli st essi.
I figli hanno l’obbligo di rispet t are i genit ori e cont ribuire al mant eniment o della
famiglia finché convivono con essa.
I genit ori esercit ano congiunt ament e la pot est à sui figli sicché quest o non
raggiungano la maggiore et à. In caso di cont rast i nell’int eresse del figlio si può
riferirsi al giudice senza formalit à alcuna. In caso di incom bent e pericolo sui figli , per
i quali vi sia un cont rast o e non vi sia il t em po di rivolgersi al giudice, la decisione
spet t a al padre(art 316 deroga all’eguaglianza fra i coniugi).
I genit ori rappresent ano i figli in t ut t i gli at t i civili e ne amm inist rano i beni. Li at t i di
ordinaria am minist razione possono essere compiut i dai coniugi disgiunt ament e.
Quelli di st raordinaria necessit ano dell’aut orizzazione del giudice t ut elare. In caso di
conflit t o di int eressi il giudice nom ina un curat ore speciale per int egrare la volont à
del figlio. Se il cont rast o è solo fra il figlio e un genit ore, l’alt ro può assumere la
rappresent anza del figlio. Nel caso di om issione di at t i necessari e che eccedono
l’ordinaria am minist razione, può essere nominat o un curat ore speciale che com pia
quest i at t i. Gli at t i com piut i in violazione di t ali norme possono essere annullat i su
richiest a del figlio, dei genit ori che ne esercit ano la pot est à, dagli eredi o avent i
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Appunti Luiss
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causa.
Ai genit ori spet t a l’usufrut t o legale dei beni del figlio, t ranne per quelli esclusi
dall’art 324. Tali frut t i devono essere dest inat i al mant eniment o della famiglia e del
minore st esso. A differenza di quello ordinario t ale usufrut t o non può essere
alienat o, cost it uit o in garanzia, ne sot t opost o ad azione esecut iva da part e dei
credit ori dei genit ori.
Vi può essere il cont rollo giudiziale sull’am minist razione dei beni del minore da
part e dei genit ori per volere del giudice il quale, in caso di male am minist razione,
può prendere i provvediment i adeguat i.
Essa si apre in t ut t i i casi in cui i genit ori non possono esercit are la pot est à sul
minore. Organi di quest a sono: il t ut ore, il prot ut ore e il giudice t ut elare.
I pot eri del t ut ore sono minori rispet t o a quelli di un genit ore in quant o si t iene
cont o del più debole legame che può insorgere in quest o caso. Il prot ut ore esercit a i
suoi pot eri t ut t e le volt e che il t ut ore non possa farlo. Il t ut ore deve procedere
all’invent ario dei beni del m inore, deve am minist rarli e invest irne i capit ali. Per
compiere at t i di st raordinaria am minist razione ha bisogno dell’aut orizzazione del
giudice t ut elare. Il t ut ore quando cessa dalle funzioni deve renderne cont o. Le azioni
cont ro il t ut ore e quelle del t ut ore cont ro il minore si prescrivono in 5 anni dalla fine
della t ut ela.
L’ADOZIONE
L’adozione. Premesse.
L’adozione ha perso la sua vecchia funzione di garant ire una successione a chi già
grande non aveva più la possibilit à di avere figli, in favore di una nuova concezione
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Appunti Luiss
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che t ut eli il dirit t o del minore ad avere una famiglia. Per quest o mot ivo l’adozione di
minore d’et à non è disciplinat a nel codice civile ma la mat eria è oggi regolat a dalla
legge 28 marzo 2001 n 149 che port a il t it olo di ‘’Dirit t o del m inore ad una fam iglia’’.
L’adozione è possibile sono nei confront i dei m inori dichiarat i in st at o di adot t abilit à,
la quale è am messa solo se quest i versino in st at o di abbandono. Si parla di
abbandono quando il minore non riceva le adeguat e cure morali e mat eriali da part e
dei genit ori o parent i t enut i a provvedervi. Sussist e abbandono anche quando il
minore riceve t ali cure ma quest e cure non gli sono dat e dalla familia di origine. Non
si considerà abbandono se vi è una causa di forza maggiore e t ale siuazione è
semplicement e t ransit oria. Non occorre una ‘’colpa dei genit ori’’.
Requisit i di adot t abilit à. Possono adot t are solo coniugi unit i in mat rimonio da
almeno t re anni, idonei e capaci di educare,ist ruire e mant enere i m inori che
int endano adot t are. L’et à dell’adot t ant e deve essere maggiore di 18 anni e minore
di 45 nei confront i del m inore adot t at o. A t ali regole sono concesse deroghe se il
t ribunale accert i che: la mancat a adozione arrechi un danno grave al m inore, ovvero
quando la coppia abbia almeno un figlio minore ancora quando l’adozione riguardi
un frat ello o una sorella di un alt ro m inore adot t at o.
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Appunti Luiss
Salvatore Luciano Furnari
preadot t ivo alla coppia rit enut a idonea. Se il minore è maggiore di 14 anni deve
manifest are il consenso alla coppia prescelat a. L’affidam ent o preadot t ivo e come
una adozione provvisoria che deve durare almeno un anno. Non può essere
concesso un t ale affidament o di uno solo di più frat ello se non per gravi mot ivi.
Sent it i t ut t i gli int eressat i e il minore st esso, in caso di esit i posit ivi, il t ribunale
pronuncia l’adozione, ovvero dispone di non far luogo. In ent rambi i caso la
sent enza è im pugnabile.
L’adozione ha l’effet t o di far acquist are all’adot t at o lo st at us di figlio legit t imo degli
adot t ant i, compreso l’acquist o del cognom e, e quello di far cessare ogni rapport o
con la famiglia di origine se non i diviet i di procreazione per prevenire incest i.
L’adot t at o può accedere alle informazioni riguardant i la sua fam iglia di origine al
raggiungiment o del 25° anno di et à o anche al raggiungiment o della maggiore et à se
sussist ono gravi mot ivi psico-fisici che at t ent ano la vit a dell’int eressat o.
Non è consent it o accesso a t ale informazioni se i genit ori nat urali abbiano
espressament e richiest o di mant enere l’anonimat o in qualsiasi sua forma.
Per il maggiorenne non è richiest a alcuna aut orizzazione se i genit ori nat urali siano
mort i o irreperibili.
Casi part icolri in cui è concessa l’adozione con deroghe ad alcuni dei principi sopra
espost i sono i seguent i:
a) Il minore orfano può essere adot t at o dai coniugi non separat i o da persona
sola che siano unit i con l’orfano da vincolo di parent ela fino al 6° grado o da
rapport o st abile e durat uro preesist ent e alla perdit a dei genit ori;
b) Caso del minore figlio del coniuge dell’adot t ant e.
c) Caso di minore orfano di padre e di madre e affet t o da handicap;
d) Caso di minore per cui risult i impossibile l’affidament o preadot t ivo.
In quest o casi il minore non acquist a lo st at us di figlio legit t imo degli adot t ant i
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Appunti Luiss
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ma solo gli st essi dirit t i e doveri che a quest o spet t erebbero. In più egli può
mant enet e i rapport i con la famiglia d’origine.
L’adozione internazionale.
Si considerano rient rant i in quest o t ipo in casi in cui:un minore st raniero sia
adot t at o da coniugi it aliani; o un minore st raniero adot t at o da coniugi st ranieri
resident i in it alia; o un minore it aliano adot t at o da coniugi resident i all’est ero.
A t ale t ipo di adozione si fa ricorso nel caso in cui non sia st at o possibile prat icare
una soluzione locale. L’adot t abilit à del minore deve essere dichiarat a dall’aut orit à
del paese d’origne. In ogni caso si adot t at a una com plet a eguaglianza con la
normat iva int erna.
Affidamento di minori.
2)in una com unit à di t ipo fam iliare(ove la prima soluzione non sia piossibile) o un
ist it ut o d’assist enza.
La procedura varia a seconda che i genit ori abbiano prest at o consenso o meno
all’affdidament o. Nel primo caso l’affidam ent o è dispost o dal servizio sociale locale,
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Appunti Luiss
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L’affidament o cessa per mano della st essa aut orit à che l’ha dispost o quando sia
venut a meno la condizione che aveva reso necessario prendere t ale provvediment o
o quando il cont inuo dell’affidament o possa provocare pregiudizio per il minore.
L’affidament o deve avere nat ura t emporanea e t ende al reinseriment o del minore
nella famiglia di origine. Se soppravviene una sit uazione di abbandono si deve far
luogo alla procedura di adot t abilit à.
LA FILIAZIONE NATURALE
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Appunti Luiss
Salvatore Luciano Furnari
Sono: figli nat urali i figli concepit i da genit ori non unit i in mat rimonio; figli adult erini
i figli concepit i da genit ori unit i in mat rimonio non con il genit ore; figli incest uosi i
figli nat i dai genit ori fra i quali int ercorreva un vincolo di parent ela( infinit o in linea
ret t a, collat erale fra frat ello e sorella, di affinit à fra suocero e nuora o genero e
suocera).
Con la riforma del 1975 è st at o ammesso il riconosciment o dei figli adult erini e per i
figli incest uosi ma in quest o caso solo dal genit ore che era in buona fede. In quest a
ipot esi è però st at a int rodot t a la necessit à di una aut orizzazione giudiziale. In
nessun caso è invece am messo il riconosciment o di una persona che abbia già lo
st at us di figlio illegit t imo di un’alt ra persona, se non precede una sent enza in
seguit o a una azione di disconosciment o della pat ernit à.
Il riconosciment o può essere fat t o: da ent rambi i genit ori; da uno solo di essi, in
quest o caso è necessario l’assenso di quest o se l’alt ro genit ore voglia riconoscere il
figlio in fut uro e il figlio non ha com piut o i 16 anni per dare il suo assenso.
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Appunti Luiss
Salvatore Luciano Furnari
La pot est a genit oriale spet t a ai genit ori che hanno riconosciut o il figlio. Se il
riconsociment o è st at o fat t o da ent rambi e quest i convivono, la pot est à spet t a ad
ent ram bi congiunt ament e, se non convivono spet t a al genit ore con cui convive e
all’alt ro spet t a il com pit o di vigilare sullo svolgiment o di quest o compit o. Se non
convive con alcuno di essi, l’esercizio spet t a al primo che abbia fat t o il
riconosciment o. In caso di successiva int erruzione della convivenza si applicano le
regole dell’affidament o condiviso.
Se il riconosciment o avviene da persona congiunt a con alt ra persona che non sia la
madre, il giudice valut a i provvediment e da prendere negli int eressi del figlio.
Quest o se minorenne non pot rà essere inserit o nella casa coniugale senza l’assenso
dell’alt ro coniuge e degli alt ri figli legit t imi se hanno più di 16 anni e dell’alt ro
gnit ore nat urale e sempre che il giudice dia l’aut orizzazione.
Se il figlio non è st at o riconosciut o può agire in giudizio per ot t enere l’accert ament o
del rapport o di filiazione e ricevere lo st at us di figlio nat urale riconosciut o. Se quest o
è infra sedicenne, l’azione può esser propost a dal genit ore che ne esercit i la pot est à
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Appunti Luiss
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o dal t ut ore.
Con la riforma del 1975 è st at a abolit a ogni differenza in quest a ricerca. Il limit e per i
figli che hanno già lo st at us di figli legit t imi permane. Tale azione dopo la riforma è
permessa anche ai figli incest uosi.
La prova a t ale giudizio può essere dat a con ogni mezzo e quindi anche per
prsunzione o in via indiret t a. Si esclude che possa essere prova necessaria una
dichiarazione della madre o il fat t o che in quel periodo vi possano essere st at i
rapport i sessuali fra i presunt i genit ori. Non è ammesso nessun esame forzat o per il
presunt o padre, ma il rifiut o può essere considerat o dal giudice un at t o a concorrere
a fondare il convinciment o della fondat ezza della domanda.
Se la propost a è int ent at a dal genit ore o dal t ut ore del figlio che ha com pit o i sedici
anni, è necessario l’assenso di quest o.
Per il figlio l’azione è im prescrit t ibile. Essa può essere anche promossa dai suoi
discendent i legit t imi o nat urali riconosciut i ent ro due anni dalla mort e di quest o o
semplicement e è possibile cont inuare l’azione già int ent at a. La sent enza che
dichiari la mat ernit à o pat ernit à ha gli st essi effet t i del riconosciment o spont aneo.
Sicchè il figlio non viene riconsciut o, giuridicament e non sussist e nessun legame con
i presunt i genit ori.
Per i figli non riconoscibili sappiamo che l’unico caso è quello dei figli incest uosi di
genit ori in mala fede. In quest o am bit o è consent it o un accert ament o giudiziale
della pat ernit à, ment re e in ogni modo viet at o un at t o di riconosciment o per il
genit ore in mala fede. Per l’art icolo 279 quest o può però far valere il dirit t o ad
essere mant enut o ,ist ruit o e educat o, e se maggiorenne ed in st at o di bisogno
pot era agire per ot t enere gli aliment i. Al figlio nat urale non riconscibile sono dat i
anche dei dirit t i successori allorquando riesca a dimost rare di essere figlio del
defunt o(art 580 e 594). Si pensa che t ali dirit t i elencat i in uest i ut lim i art icoli
possano essere fat t i valere anche dai figli nat urali non riconosciut i quando ne
abbiano int eresse a farli valere pur non essendo int eressat i alo st at us di figli
riconosciut i.
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Appunti Luiss
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La legittimazione.
Con quest a il figlio nat o fuori dal mat rimonio acquist a la qualit à di figlio legit t imo.
Dat a l’equiparazione della riforma, si può dire che la legit t imazione assumer
rilevanza solo in sede successoria.
I filgi che non possono essere riconsciut i non possono essere legit t imat i, ment re
possono esserlo i figli premort i.
La legit t imazione per susseguent e mat rimonio si verifica aut omat icament e.
Essa può essere anche richiest a dal giudice quando:sia domandat a dai genit ori o da
almeno un di essi; vi sia difficolt à a legit t im are il figlio per susseguent e
mat rimonioche vi sia l’assenso della’lt ro coniugie se il richiedent e sia sposat o e non
legalemt ne separat o;che vi sia il consenso del figlio 16enne già riconosciut o e se
minore del curat ore speciale o dell’alt ro genit ore.
La richiest a può essere espressa pure dal legit imando se il genit ori aveva espresso
quest a volont à in un at t o pubblico o in un t est ament o prima di morire afferrmando
che sussist evano gravi difficolt à a riconsocere per sussguent e mat rimonio dei
genit ori nat urali. Quest o deve essere com unicat o ad ascendent i discendent e e
coniuge del genit ore premort o per far si che essi esprimano ragioni in cont rario. Se
quest o mancano deve essere com unicat a a due parent i ent ro il quart o grado.
Fondamento e natura.
In caso che quest o obbligo sorga in seguit o a donazione, l’aliment ant e non è t enut o
olt re al valore della donazione.
Tale obbligo non ha durat a prest abilit a e può variare a seconda di come variano le
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Appunti Luiss
Salvatore Luciano Furnari
Esso ha carat t ere personale. Cessa con la mort e di uno dei sogget t i, non si può
cedere ad alt ri il proprio crdit o e quest o non può essere ogget t o di pignorament o.
Nel cso l’aliment ando fosse debit ore dell’aliment ant e, quest o non può opporre la
compensazione. Non possono essere concesse prest azioni arret rat e. L’obbligat o può
scegliere di concedere l’assegno o di mant enere in casa sua l’aliment ando. Il giudice
può però decidere diversament e.
La legge st abilisce una graduat oria in relazione all’int ensit à del vincolo.
L’aliment ando deve seguire l’ordine o dim ost rare che il precedent e non può
adem piere all’obbligo.
L’adot t ant e deve gli aliment i all’adot t at o anche prima dei genit ori nat urali di quest o.
La mancat a prest azione degli aliment i produce larecova della donazione
Tale obbligazione deriva da un negozio giuridico. Trova la sua giust ificazione solo
nella volont à delle part i. Viene applicat o sempre il principio della proporzionalit à al
bisogno.
PRINCIPI GENERALI
Premesse.
Con il t erm ine successione si designa il fenomeno per cui un sogget t o subent ra ad
un alt ro nella t it olarit à di dirit t i o rapport i giuridici. Quest a è disciplinat a per
l’esigenza negat iva che un pat rimonio non rest i privo di t it olare e dunque evit are
incertezza nella sort e dei rapport i obbligat ori, garant endone la sicurezza anche in
caso di mort e di uno dei sogget t i del rapport o.
Gli int eressi che emergono sono molt eplici. In prim is quelli dell’eredit ando
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Appunti Luiss
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preoccupat o della sort e post mort em dei suoi beni. L’int eresse dei familiari, per cui il
nost ro ordinament o non fa dist inzione riguardo la sussist enza di una maggiore o
minore int ensit à di quest o rapport o. L’int eresse dei credit ori del de cuius. Infine gli
int eressi dello St at o, il quale olt re ad essere il t it olare ult imo dell’eredit à(in caso cioè
vi fosse rinuncia o prescrizione di quest i dirit t i o non vi siano eredi), può anche avere
int eressi a t assare i t rasferiment i eredit ari.
M a il legislat ore limit a la libert à del t est at ore, in quant o riserva una quota dei
beni(indicat a come quot a di legit t ima o quot a non disponibile) ai familiari di quest o
st esso e le det ermina anche in relazione alle donazioni effet t uat e da quest o. Della
part e disponibile, invece, il t est at ore può disporre a piaciment o.
Se il defunto non abbia dispost o mediant e t est ament o dei suoi beni, la successione
è regolat a ex lege. I successibili chiamat i dalla legge sono in ordine: il coniuge, i
discendent i legit t imi e nat urali, gli ascendent i legit t imi, i collat erali, gli alt ri parent i e
,infine,lo St at o. Si pensa infat t i che il defunt o non abbia volut o dar vit a al
t est ament o per la t ranquillit à di conoscere che i suoi beni sarebbero com unque finit i
ai suoi discendent i.
Si incorre nella successione legit t ima quando non vi sia t est ament o o quando quest o
non disponga di t ut t i i beni. Nel nost ro ordinament o non è quindi seguit a la regola
per cui nemo pro part e t est at us pro part e int est at us decedere pot est . Infine la legge
t ut ela anche gli int eressi degli event uali credit ori.
Eredità e legato.
Cost it uisce eredit à il complesso dei rapport i at t ivi e passivi t rasm issibili facent i capo
al de cuius al moment o della sua mort e.
La successione mort is causa può essere a t it olo universale o a t it olo part icolare. Nel
primo caso parleremo di eredi ed eredit à o in caso di pluralit à di coeredi. Nel
secondo parleremo di legat o e legat ario. La differenza st a nel diverso t it olo con cui
opera la chiamat a alla successione. Il legat ario è chiamat o a succedere in uno o più
dirit t i, ment re l’erede è chiamat o a succedere in t ut t i i rapport i t rasm issibili, ad
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Appunti Luiss
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eccezione di quelli per cui la legge dispone diversament e e compresi anche quelli di
cui il de cuius non era a conoscenza. La differenza fra legat ario ed erede si
differenzia anche per numerosi alt ri profili che verranno affront at i nella sede
opport una. L’erede può anche essere definit o <<cont inuat ore della personalit à>>
del defunt o.
Se la successione è int erament e ex lege, la vocazione è configurat a quasi sem pre dal
legislat ore come chiamat a a t it olo universale, anche se esist ono t alune ipot esi per
cui è il legislat ore st esso che dispone come dei legat i. Nel caso di coeredi la chiamat a
è sempre a t it olo universale ma per quot e, dalle quali discende l’inst aurazione di un
regime di com unione.
I rapport i di dirit t o familiare sono per lo più int rasmissibili t ranne per le ipot esi
previst e dalla legge agli art icoli 267 o 249.
Anche il dirit t o morale di aut ore è int rasmissibile, ment re non lo sono i dirit t i di
ut ilizzazione economica che spet t ano invece agli eredi.
Sono t ut t avia int rasm issibili t ut t i quei rapport i di carat t ere personale e quelli
derivant i da cont rat t i basat i sull’int uit us personae.
I dirit t i pot est at ivi sono invece t rasmissibili quali dirit t o di riscat t o,di recesso, di
rat ifica,di impugnazione.
Patti successori.
All’apert ura della successione spet t a vedere a chi spet t ino i beni eredit ari. Si parla
allora di vocazione eredit aria con la quale si int ende l’indicazione di colui che è
chiamat o all’eredit à. Per la dot t rina classica può usarsi anche l’espressione di
delazione eredit aria che indica più la messa a disposizione dell’eredit à per
l’accet t azione.
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Appunti Luiss
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La successione per cont rat t o è esclusa. In part icolare sono esclusi t re t ipi di cont rat t i
o pat t i successori:quelli confermat ivi o ist it ut ivi(con cui M evio conviene di lasciare la
propria eredit à a Caio, e viet at o in quant o vincola la libert à che invece dalla legge è
dat a fino al moment o della mort e); disposit ivi e rinunciat ivi(viet at i in quant o si
dispone di un bene del quale non si è ancora in possesso.
È viet at a la donazione mort is causa, in cui la causa dell’at t ribuzione pat rimoniale è
quindi la mort e del donant e. È invece valida la condizione di premorienza del t ipo
‘’se il donant e morirà prima del donat ario’’, in quant o ret roagendo esso risult a
essere un at t o int er vivos.
Giacenza dell’eredità.
M a può accadere che l’erede im pieghi anche molt o t em po per accet t are, per quest o
è previst o l’ist it ut o dell’ eredit à giacent e, per il quale accade che viene nom inat o un
curat ore dell’eredit à giacent e, al quale sono at t ribuit i pot eri amm inist rat ivi,
prevalent ement e conservat ivi anche se non sono esclusi pot eri disposit ivi. Il
curat ore è legit t imat o ad agire in giudizio sia passivament e sia at t ivament e. Previa
aut orizzazione del t ribunale può pagare i debit i e i legat i a meno che non sia fat t a
opposizione da part e di un legat ario o credit ore. Le sue funzioni cessano con
l’accet t azione dell’eredit à.
Se non viene nominat o un curat ore non si può parlare di giacenza, bensì di vacanza
dell’eredit à. In quest o caso l’amm inist razione dei beni è dat a al chiamat o all’eredit à .
Quest o ha il com pit o di difendere e conservare l’eredit à, infat t i ad esso sono dat e le
azioni possessorie cont ro event uali t ent at ivi di occupazione o spoglio. Può anche
compiere at t i conservat ivi di vigilanza e am minist razione t emporanea.
La capacità di succedere.
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Appunti Luiss
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Nell’ambit o della successione t est ament aria, possono essere chiamat i a succedere
anche coloro i quali non sono ancora concepit i. Per quest o caso il legislat ore dispone
che l’am minist razione dei beni spet t i a coloro i quali l’eredit à spet t erebbe se quest i
non sarebbero mai st at i concepit i, salvo il dirit t o della persona indicat a nel
t est ament o di rappresent are i nascit uri e t ut elarne le aspet t at ive.
Nessun dubbio sussist e sulla capacit à di succedere per t est ament o delle persone
giuridiche. Per le persone giuridiche l’accet t azione può aversi solo con beneficio
d’invent ario.
L’indegnità.
Essa non ha nient e a che vedere con l’incapacit à di succedere. Quest a, infat t i, si ha a
seguit o di una incom pat ibilit à morale del successibile. L’indegnit à funziona perciò
come una causa di esclusione in virt ù di una sent enza del giudice che ha carat t ere
sost it ut ivo.
L’indegnit à non si comunica ai figli dell’indegno, ma com unque a quest o sono viet at i
l’usufrut t o legale su t ali beni, ne il pot ere di am minist rarli.
La sent enza ha effet t o ret roat t ivo per sui l’indegno è obbligat o a rest it uire i beni che
ha eredit at o.
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Appunti Luiss
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Esso può essere riabilit at o t ot alment e o parzialment e, quando quest a com pare in un
at t o pubblico ad hoc. In caso di riabilit azione parziale all’indegno sono devolut i sono
i singoli beni ogget t o della disposizione e nient ’alt ro ne per legit t ima ne per
accresciment o e neppure può agire per lesione di quest i.
La rappresentazione.
Esso è l’ist it ut o in forza del quale i discendent i, legit t imi o nat urali(c.d.
rappresent at i) subent rino al loro ascendent e del dirit t o di accet t are un lascit o
qualora quest o non può o non vuole accet t are l’eredit à o il legat o. Essa può aver
luogo solo per un figlio o un frat ello o una sorella del defunt o.
La rappresent azione è esclusa quando,in successione t est ament aria, il t est at ore
abbia già provvedut o con una sost it uzione del dest inat ario del lascit o. È anche
esclusa quant o si debba succedere a un dirit t o personale quale usufrut t o o alt ro
dirit t o di t al nat ura.
L’accrescimento.
Quest o ist it ut o consist e nella devoluzione della quot a del chiamat o che non abbia
volut o accet t are nella quot a dei rispet t ivi coeredi che quindi vedono la propria
accrescersi.
Requisit o sost anziale affinché si possa verificare t ale ist it uto è che vi sia una
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Appunti Luiss
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-nella successione legit t ima quando le persone chiamat e ex lege siano nello st esso
grado;
L’accresciment o opera di dirit t o senza bisogno di una part icolare accet t azione.
Le sostituzioni.
Quando il t est at ore prevede il caso in cui una persona chiamat a non possa o non
voglia accet t are l’eredit à o il legat o parliamo di sost it uzione ordinaria o volgare. La
sost it uzione può avvenire con più persone o viceversa.
Si ha invece sost it uzione fideicomm issaria quando sia present e: una doppia
successione, un passaggio in conseguenza della mort e del primo e il vincolo di
conservare per rest it uire.
Per quest o mot ivo nel codice del 1865 essa non era nem meno cont emplat a, nel
1942 aveva avut o fort i vincoli e infine con la riforma del 1975 quest a è st at a
modificat a t ut t a in favore della prot ezione di sogget t i incapaci,essendo amm issibile
solo se l’ist it uit o è un int erdet t o o un m inore di et à in condizioni di abit uale
infermit à ment ale.
Sappiamo già della necessit à dell’accet t azione dell’eredit à. Essa ora vediamo i due
t ipi di accet t azione: Accet t azione pura e semplice,nella quale si verifica la confusione
del pat rimonio del defunt o con quello dell’erede, sicché l’erede sarà obbligat o a
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Appunti Luiss
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pagare anche i debit i che superano il valore dell’eredit à; Con beneficio di invent ario,
con la quale quest a confusione non si verifica.
Accet t azione espressa non è alt ro che l’esplicit a manifest azione della volont à di
acquist are l’eredit à. Per l’accet t azione c.b.d.i. è necessaria una dichiarazione
ricevut a da un not aio o da un cancelliere del t ribunal del circondario in cui si è
apert a la successione;per l’accet t azione p.e.s. deve essere fat t a in at t o pubblico o in
scrit t ura privat a dichiarando l’accet t azione e di voler divent are erede.
Si condivide l’idea che t ale t ipo di accet t azione rappresent a un negozio giuridico.
Accet t azione t acit a per l’art icolo 476 cc t ale accet t azione si definisce quando
l’erede com pie un at t o che necessariam ent e presuppone necessariament e la sua
volont à di accet t are e che non avrebbe dirit t o di fare se non in qualit à di erede.
Accet t azione presunt a in quest o caso l’acquist o avviene aut omat icament e solo per
il fat t o che non si è com piut i un at t o che era st at o im post o dalla legge, oppure
perché si è t enut i un comport ament o che preclude la rinunzia all’eredit à e fa
divent are erede puro e sem plice. Com unque in quest o caso non è una vera e propria
presunzione, ma più semplicement e di una fat t ispecie legale t ipica aut onomament e
sufficient e a far acquist are l’eredit à.
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Appunti Luiss
Salvatore Luciano Furnari
Il dirit t o ad accet t are l’eredit à è sogget t o a prescrizione ordinari(10 anni) e non può
essere sogget t o ad int erruzione. Ad esem pio se si aspet t asse 9 anni per accet t are e
poi si rifiut asse, il chiamat o ult eriore avrebbe sono un anno per accet t are.
Quando si ha l’int eresse che un chiamat o accet t i in un lasso m inore di t empo, si può
far ricorso all’act io int errogat oria. Un t erm ine all’accet t azione può essere im post o
anche dal t est at ore.
L’im pugnazione dell’eredit à può avvenire solo per dolo o per violenza ma non per
errore, perché per ovviare a quest o la legge predispone uno st rument o adat t o che è
il beneficio di invent ario.
Per quant o riguardo la vendit a dell’eredit à, il com prat ore di quest a, salvo pat t o
cont rario, è t enut o a pagare anche i debit i eredit ari, olt re ad acquist are la part e
posit iva della st essa. Da part e sua il vendit ore non è t enut o a dare alt ra garanzia se
non quella di essere erede. È necessaria la forma scrit t a anche se quest a non
cont iene beni immobili.
Effet t i di t ale t ipo di accet t azione sono: che l’erede mant iene t ut t i gli obblighi che
aveva nei confront i del defunt o e che non si sono est int i con la mort e di
quest o;l’erede non è t enut o a pagare i legat i e i debit i olt re il valore dell’eredit à; i
credit ori e i legat ari del defunt o hanno precedenza sul pat rimonio di quest o rispet t o
ai credit ori dell’erede. E com unque onere di quest i ult imi se non vogliono perdere
t ale preferenza di chiedere la separazione per ovviare al fat t o che l’erede decada
dall’accet t azione. Non c’è diviet o del t est at ore che possa im pedire all’erede di
accet t are con t ale beneficio.
Tale scelt a ha carat t ere purament e personale. In quest a mat eria è quindi esclusa
l’azione surrogat oria.
Tale accet t azione ha una forma ad subst ant iam part icolare(det t a sopra), è sogget t a
anche ad un regime di pubblicit à not izia, e deve essere precedut a o seguit a
dall’invent ario da redigersi nelle forme secondo le forme descrit t e da codice di
procedura civile.
L’invent ario deve essere redat t o ent ro 3 m esi se l’erede chiamat o è già in possesso
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dei beni eredit ari e deliberare ent ro 40 giorni se accet t are o meno. Trascorso t ale
t erm ine(o quello event ualment e prorogat o) il chiamat o è considerat o erede puro e
semplice.
Se il chiamat o non è ancora in possesso dei beni eredit ari, può fare la dichiarazione
di accet t are con beneficio di invent ario sicché non sia prescrit t o il dirit t o di
accet t are, e poi redigere l’invent ario ent ro t re mesi. Passat o quest o t ermine è
dichiarat o erede puro e semplice. Se abbia fat t o l’invent ario ma non abbia ancora
effet t uat o la dichiarazione, quest a deve avvenire ent ro i 40 successivi pena la
perdit a del dirit t o di accet t are.
Se cont ro il chiamat o che non sia in possesso dei beni eredit ari sia st at a fat t a l’act io
int errogat oria, quest o deve fare invent ario e dichiarazione ent ro il t erm ine im post o
dal giudice. Se non fa l’invent ario è erede puro e semplice. Se non fa la dichiarazione
perde dirit t o ad accet t are.
Tale erede è anche am minist rat ore dei beni eredit ari. Dat o che i beni sono i suoi,
incorre nella responsabilit à per cat t iva am minist razione solo se versa in colpa grave.
Gli è viet at a l’alienazione dei beni eredit ari senza l’aut orizzazione del giudice. Se non
adem pie a t ale obbligo divent a erede pure e semplice.
Accet t at a l’eredit à con t ale beneficio i credit ori possono essere pagat i nei seguent i
modi:
1) Paga i credit ori ‘qui primi veniut ’. In caso l’asse si esaurisca quest i possono
valersi cont ro i legat ari nel limit e del valore di questi. Quest a procedura può
iniziare solo dopo t re mesi dalla fine delle formalit à pubblicit arie così da dare
il t em po ai credit ori di present are l’event uale opposizione.
2) Su opposizione dei credit ori o su iniziat iva dello st esso erede, si può
procedere alla liquidazione dei beni eredit ari. Esso è un procediment o che si
svolge in presenza di un not aio ed è definit o concorsuale in quant o vengono
chiamat i apposit ament e t ut t i i credit ori e pagat i con la vendit a dei beni
eredit ari in proporzione. Se l’erede paghi i debit i cont ro opposizione dei
credit ori decade dal beneficio di invent ario.
3) L’erede può anche lasciare i beni ai credit ori ed ai legat ari mediant e la nomina
di un curat ore che t oglie ogni responsabilit à all’erede.
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Appunti Luiss
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La separazione è dispost a nell’esclusivo int eresse dei credit ori del defunt o che, a
seguit o dell’accet t azione t ram it e beneficio di invent ario, vedrebbero preclusa la
possibilit à di soddisfarsi sui beni del defunt o se l’erede decada dal beneficio. Per
quest o essi hanno l’onere di chiedere la separazione. Tale separazione opera per
separare i due pat rimoni, con lo scopo però di favorire esclusivament e i legat ari e
i credit ori del defunt o che pot rebbero essere danneggiat i se si dovessero t rovare
a concorrere con i credit ori in dell’erede, ipot esi possibile in caso di decadenza
dal beneficio.
Tale separazione ha carat t ere part icolare e non universale, cioè non opera
sull’int era massa di beni per i quali non sia st at a fat t a valere specificat ament e.
I creditori separat ist i hanno preferenza rispet t o a quelli che non l’hanno
richiest a. I credit ori hanno preferenza sui legat ari. Il dirit t o di separazione, come
già det t o, ha un t ermine di 3 mesi dall’apert ura della successione. Per i beni
mobili è necessaria una domanda giudiziale, per gli im mobili l’iscrizione del
credit o o del legat o sopra ciascuno dei beni eredit ari per i quali il credit ori o
legat ario separat ist a faccia valere il suo dirit t o.
Acquist at a l’eredit à, l’erede può agire nei confront i di chiunque possegga beni
eredit ari con t it olo o senza t it olo per farsi conoscere la qualit à di erede ed
ot t enere la rest it uzione dei beni eredit ari.
Egli deve dimost rare di essere erede e che i singoli beni appart enevano al de
cuius. L’azione può essere propost a solo cont ro colui che possegga beni eredit ari
presumendo di essere l’erede o che li possegga senza t it olo alcuno. Non può
perciò essere fat t a valere cont ro chi li possegga allegando un alt ro t it olo.
L’azione è im prescrit t ibile ma il possessore pot rebbe anche usucapire i beni. Non
è im prescrit t ibile l’azione di annullament o del t est ament o, per cui, chi voglia fare
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valere t ale t it olo deve prima im pugnare t ale azione e poi quella per la pet izione
dell’eredit à.
Se l’azione viene accolt a il possessore deve rest it uire i beni secondo le regole
della rivindica. Valgono perciò le regole di buona fede, in quant o, se il possessore
ha in buona fede alienat o un bene eredit ario, quest o è t enut o a corrispondere
solo ciò che ha ricevut o in cam bio.
Per preservare la circolazione dei beni, la legge fa salvi gli acquist i in buona fede
dall’erede apparent e. In quest o caso però deve essere il com prat ore a dover
dimost rare di aver acquist at o il bene in buona fede. La convenzione deve essere
inolt re a t it olo oneroso.
Per quant o riguarda l’alienazione di beni regist rat i, t ali t ransazioni sono fat t e
salve secondo le regole sopra descrit t e, solo se le necessarie t rascrizioni sono
st at e effet t uat e dall’erede apparent e e dal comprat ore, ant eriorment e
all’acquist o del vero erede o alla richiest a di pet izione eredit aria.
La rinuncia all’eredità.
Essa è una dichiarazione unilat erale non recet t izia con il quale il chiamat o decide
di voler rinunciare all’eredit à. Richiede una forma part icolare:deve essere
ricevut a da un not aio o dal cancelliere del t ribunale del circondario nel quale si è
apert a la successione. È sogget t a anche a pubblicit à not izia che avviene nel
regist ro delle successioni. La rinuncia non può essere fat t a da chi dopo t re mesi
dalla successione si t rovi ancora in possesso di beni eredit ari o da chi abbia
sot t rat t o o nascost o beni eredit ari(art 485).
La rinunzia è un act us legit t imus. È alt resì nulla la rinunzia che si riferisca solo ad
una part e solt ant o dell’eredit à. La rinuncia fat t a sot t o corrispet t ivo ovvero a
favore solo di alcuni dei chiamat i import a l’accet t azione dell’eredit à. Chi rinuncia
all’eredit à è considerat o come se non fosse mai st at o chiamat o(ret roat t ivit à della
rinunzia). Essa è pero revocabile sin quando non avviene l’accet t azione da part e
di t ut t i i chiamat i.
Come sappiamo alla rinunzia segue prima la sost it uzione poi la rappresent azione
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Appunti Luiss
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LA SUCCESSIONE LEGITTIM A
Fondamento e presupposto.
Quando il singolo non ha dispost o in t ut t o o in part e dei suoi beni, int erviene la
legge ad indicare com e devono essere assegnat i e dist ribuit i. Fondament o di
quest a è quindi la solidariet à familiare.
Le categorie di successibili.
Le cat egorie sono:il coniuge, i discendent i, gli ascendent i legit t im i, i collat erali,i
genit ori del figlio nat urale, gli alt ri parent i e lo St at o.
Con la riforma del 1975 si è passat i dall’at t ribuire al coniuge una quot a in
usufrut t o a una part e dell’eredit à la quale varia dalla met à in presenza di un solo
figlio, al t erzo in presenza di due figli ai quali spet t a dividersi i rest ant i due t erzi.
Se separat o conserva i dirit t i eredit ari t ranne nell’ipot esi in cui sia addebit at a a
quest o la separazione. In t al caso ha dirit t o solo ad un assegno vit alizio se godeva
degli aliment i. L’assegno è comm isurat o alle sost anze aliment ari e al numero
degli eredi legit t imi, ma in ogni caso non può superare il valore della prest azione
precedent ement e dovut a.
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1) I figli legit t imi, nat urali, adot t ivi e legit t imat i. Quest i escludono t ut t i i
successivi gradi e cioè gli ascendent i e i collat erali. In caso di premorienza di
quest i per rappresent anza succedono i loro discendent i. Non escludono il
coniuge con i quali invece concorrono.
2) Del secondo fanno part e i genit ori, i collat erali(frat elli), gli ascendent i(zii?).
padre e madre succedono in pari quot a. I frat elli germani in pari quot a che è
doppia di quella che spet t erebbero ai frat elli unilat erali se present i.
I genit ore concorrono con i frat elli del de cuius. In quest o caso t ut t i
concorrono per capi ma sempre in modo che ai genit ori non spet t i mai meno
della met à dell’asse. Fra i frat elli quelli unilat eri prendono la met à
Gli ascendent i concorrono solo se non ci sono ne frat elli ne genit ori. In quest o
caso l’asse si divide met à agli ascendent i della madre e met à a quelli del
padre. Gli ascendent i più prossimi escludono quelli di grado più remot o.
3) Del t erzo grado fanno part e i collat erali dal t erzo al sest o grado. Qui vale il
principio che il più vicino esclude il più rem ot o.
Ai figli nat urali non riconoscibili spet t a un assegna vit alizio pari all’am mont are
della quot a dell’eredit a per i quali avrebbero concorso se la filiazione fosse st at a
riconosciut a.
LA SUCCESSIONE NECESSARIA
Fondamento e natura.
Pur avendo garant it a la libert à di disporre dei proprio beni dopo la mort e, il
t est at ore non deve ledere i dirit t i che la legge assicura ai congiunt i più st ret t i.
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Appunti Luiss
Salvatore Luciano Furnari
Categorie di legittimari.
Le quot e spet t ant i a quest e non sono fisse ma variabili a seconda della presenza
combinat a dei legit t imari, perciò la quot a è definit a come quot a mobile.
Al coniuge spet t a anche un legat o ex lege che consist e nel nell’uso della
residenza fam iliare e dei mobili di cui arredat a se quest a è in compropriet à o
di propriet à solo del t est at ore.
Tali dirit t i sono at t ribuit i pure al coniuge separat o al quale non sia addebit at a
la separazione. Se invece la separazione fosse st at a addebit a a quest o e lo
st esso godeva di un assegno aliment are, a quest o spet t a un assegno vit alizio
t enut o cont o degli eredi legit t imi, delle sost anza eredit arie e della prest azione
già godut a.
Ai figli non riconoscibili spet t a lo st esso assegno previst o per successione
legit t ima.
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Appunti Luiss
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La quota di legittima.
Il t est at ore non può im porre alcuna condizione limit at iva alla legit t ima. Tut t avia è
ammesso che il t est at ore abbia pot ut o disporre dei propri beni in modo t ale da
soddisfare la quot a di legit t ima dei successibili.
L’art 550 si occupa della cosiddet t a caut ela sociniana. Essa considera il caso in qui il
t est at ore lasci con legat o in usufrut t o il 70% dei suoi beni ad un est raneo, lasciando
all’erede il rest ant e 30% e la nuda propriet à dell’alt ra part e di eredit à. Per t ale
mot ivo la legge consent e all’erede di pot er scegliere se accont ent arsi dello st at o di
cose o di ot t enere solo la part e spet t ant e alla sua quot a di legit t ima e lasciare t ut t o
il rest o al legat ario.
Alt ro modo con il quale il t est at ore può influenzare la legit tima è mediant e il legat o
in sost it uzione di legit t ima. Con t ale mezzo il legit t imario può scegliere se accet t are il
legat o e rinunciare alla quot a che gli sarebbe aspet t at a oppure rinunciare
complet ament e al legat o e prendersi la sua quot a. Tale t ipo di legat o deve essere
espressament e indicat o come t ale dal t est at ore.
Esso si dist ingue dal legat o in cont o di legit t ima, il quale non è in sost it uzione ma in
quest o caso per soddisfare il legit t imario bast a dare a quest o la deferenza con
quello che gli sarebbe aspet t at o. Se il prim o t ipo di legat o det t o sopra non è
specificat o, si rit iene si st ia int endendo di quest o t ipo.
La riunione fittizia.
Con quest o t ermine si int ende un procediment o merament e cont abile che mira a
valut are il com plesso at t ivo del pat rimonio eredit ario al fine della divisione. Esso
comprende la sot t razione dei debit i e la somma delle donazioni effet t uat e in vit a dal
de cuius.
L’azione di riduzione.
Essa è una azione che mira ad eliminare la lesione delle quot e di legit t ima per via di
disposizioni t est ament arie come legat i o donazioni in vit a. Tale azione non può
essere esercit a cont ro est ranei(non coeredi) se l’accet t azione non sia st at a fat t a con
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Appunti Luiss
Salvatore Luciano Furnari
beneficio di invent ario. Tale azione è irrinunciabile dai legit t imari finché il donant e è
in vit a.
In caso di donazioni sim ulat e, nell’agire per dimost rare la sim ulazione, essendo
considerat o come t erzo, non ha le lim it azioni im post e dall’art 1417, cioè non vi sono
lim it e di alcun genere e per quest o come prova e sufficient e anche la prova per
t est imoni o per presunzione.
Se la domanda è accolt a si è t enut i a rest it uire i beni e liberi da ipot eche(si può agire
con l’azione di riduzione). I frut t i da rest it uire sono quelli mat urat i dalla domanda
giudiziale.
Per i beni im mobili indivisibili la quest ione è più com plessa. Se il donat ario o il
legat ario t rat t engono un immobile il cui valore superi di un quart o la porzione
disponibile, quest i devono lasciarlo all’eredit à. Se non è così devono com pensare la
porzione in più in denaro.
L’azione di restituzione.
È l’azione volt a alla rest it uzione dei beni in lesione delle quot e di legit t ima. Essa
incont ra però dei limit i t em porali se il bene è st at o alienat o a t erzi in quant o si deve
preservare la libera circolazione dei beni.
Per i beni im mobili il limit e consist e nell’im possibilit à di far valere t ale azione nei
confront i del t erzo al quale t ale bene sia st at o alienat o quando siano passat i 20 anni
dalla t rascrizione della donazione ogget t o della riduzione.
Per i beni mobili vale quant o det t o sopra facendo salvi gli effet t i del possesso in
buona fede, secondo il principio ‘possesso vale t it olo ’.
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Appunti Luiss
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L’ult imo comma dell’art 653 consent e al coniuge e ai parent i in linea ret t a del
donant e di far valere una azione di opposizione con l’effet t o di far sospendere nei
loro confront i il decorso del t ermine vent ennale. Tale opposizione deve essere
rinnovat a prima di 20 anni dalla sua t rascrizione pena la perdit a di efficacia.
Il patto di famiglia.
Esso è un cont rat t o con il quale il t est at ore dispone dell’azienda di famiglia nei
confront i solo dei discendent i ma t ut elando anche i successori necessari ed evit ando
cosi event uali disput e che non avrebbero avut o alt ro risult at o se non quello di
port are allo sfasciament o dell’azienda.
Deve essere redat t o per at t o pubblico pena nullit à e devono part eciparvi anche il
coniuge e t ut t i coloro che sarebbero legit t imari in quel moment o se si aprisse la
successione.
Coloro che part ecipano al pat t o possono rinunciare a quant o dispost o in esso,
lim it andosi poi a dividersi il relict um dell’eredit à che non cont em pla il pat t o, oppure
possono essere liquidat i at t raverso scorporazioni dell’azienda di part i non
necessarie o alt ro modo. L’assegnazione di beni ai non assegnat ari può avvenire
anche con un cont rat t o collegat o e successivo.
I legit t imari non part ecipant i possono chiedere ai beneficiari il pagament o della
somma previst a dall’art 768 quat er e chiedere anche gli int eressi legali.
Il pat t o può essere annullat o per vizi del consenso ma l’azione di annullament o si
prescrive ent ro un anno.
Infine il pat t o può essere sciolt o per successivo cont rat t o concluso dalle medesim e
persone e con le medesime carat t erist iche(mut uo dissenso) o per recesso se t ale
forma era previst a nel pat t o.
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Appunti Luiss
Salvatore Luciano Furnari
Il testamento.
Esso è l’at t o con il quale ciascuno dispone dei suoi beni per il t em po in cui avrà
cessat o di vivere.
Esso è revocabile t al t est at ore in ogni mom ent o. Non si può in alcun modo
rinunziare alla facolt à di fare t est ament o ed è invalido ogni pat t o in t al senso.
Il t est ament o cont iene sia disposizioni pat rimoniali, ma può anche cont enere alt ro
t ipo di disposizioni t ipo quelle di riconosciment o di figli nat urali o di nomina di un
t ut ore. Le disposizioni che hanno ad ogget t o il riconosciment o sono irrevocabili.
Esso è un t ipico negozio unilat erale, non recet t izio, espressione della volont à del
t est at ore. È un at t o st ret t ament e personale, cioè non è ammessa rappresent anza ne
volont aria ne legale. Non è consent it o il t est ament o congiunt ivo ment re è permesso
quello simult aneo dove cioè su uno st esso foglio sono iscrit t i due at t i
dist int i,ciascuno sot t oscrit t o da una sola persona. Inolt re il t est ament o è annullabile
se si può rilevare una capt azione di volont à. Per quant o riguarda la reciprocit à di
due t est ament i è nulla ogni disposizione fat t a in t est ament o così da essere
avvant aggiat o in un alt ro.
Non è am messa una sost it uzione per rappresent anza. Sono incapaci: i minori di
et à;gli int erdet t i per infermit à di ment e; gli incapaci nat urali. Il t est ament o fat t o da
un incapace è annullabile ma l’azione si prescrive ent ro 5 anni dall’esecuzione del
t est ament o.
Il t est ament o di deve int erpret are assecondando il più possibile l’int enzione del
t est at ore. Esso può essere ricost ruit o anche mediant e font i ext ra t est uali secondo il
principio di conservazione del negozio giuridico.
Anche al t est ament o sono applicabili le norme riguardo l’im pugnabilit à nei negozi
giuridici per vizi della volont à. Essi com e sappiamo sono errore, dolo e violenza.
In caso di dolo si parla anche di coopt azione della volont à e t ali raggiri sono
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Appunti Luiss
Salvatore Luciano Furnari
Per quant o riguarda l’errore, è causa di annullament o l’errore sul mot ivo, quando
t ale mot ivo erroneo è l’unico sul quale si basa la disposizione.
Anche il mot ivo illecito rende nulla la disposizione, anche qui, solo quando è l’unico
che t iene in piedi la disposizione. In caso di errore sulla designazione di erede è
possibile renderla valida se in qualche modo(o nel t est ament o st esso o per font i
ext rat est uali) è possibile ricavare univocament e il dest inat ario della disposizione.
In caso di sim ulazione di t est ament o, t ipo t est ament o pubblico redat t o al solo scopo
di farlo conoscere ma essendo d’accordo con il beneficiario, rende nullo quel
t est ament o se si riesce a dimost rare la sim ulazione.
Per quant o riguarda le int erposizioni a favore di persone incapaci, esse sono
annullabili solo se si riesce a dimost rare, da part e dell’int eressat o, e la legge
presume l’int erposizione se fat t a in favore di una persona vicinissima all’incapace.
Per quant o riguarda la disposizione fiduciaria(il lat ino fedecommesso) non è dat o
modo all’ult imo beneficiario di rivendicare la cosa dall’int ermediario in quant o si
basa solo sulla fiducia ripost a dal t est at ore.
La disposizione verso persona incert a è nulla. Per le disposizione a favore dei poveri
il legislat ore fa int endere la donazione com e a favore dell’ent e com unale di
beneficenza.
Il diviet o della rimessione all’arbit rio di un t erzo è assolut o per l’ist it uzione di erede,
ment re e concesso se quest a persona è da ricercare all’int erno di una cerchia da
st abilire e se a quest a è da devolvere un legat o.
Per quant o riguarda le condizioni sia sospensive che risolut ive, quest e possono
essere appost e al t est ament o. Tali condizioni per giunt a ret roagiscono al moment o
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Appunti Luiss
Salvatore Luciano Furnari
Anche l’onere può essere appost o anche se quest o non prevede l’obbligo di
adem piervi o almeno la subordinazione, a meno che quest o non sia st at o
espressament e previst o dal legislat ore, che quest o non risult i l’unico mot ivo che ha
indot t o il t est at ore a fare t ale disposizione e che non si sia l’int eresse di un t erzo.
Forme di testamento.
Dat o che il t est ament o è un at t o part icolare che richiede la forma ad subst ant iam è
richiest o sem pre lo scrit t o. Non è valido il così det t o t est ament o nuncupat ivo. Si
dist inguono forme ordinarie e forme speciali. Fra le forme ordinarie rit roviamo due
figure: t est ament o olografo o t est ament o per at t o di not aio. Quest ’ult imo si
dist ingue poi in pubblico o segret o.
Il testamento olografo.
Deve essere scrit t o per int ero, dat at o e sot t oscrit t o dal t est at ore.
Gli element i principali sono perciò t re e sono l’aut ografia, la dat a e la sot t oscrizione.
L’aut ografia implica che il t est ament o deve essere scrit t o t ut t o di pugno del
t est at ore. Anche una let t era con quei requisit i può valere da t est ament o se si riesce
a dimost rare che il t est at ore era int enzionat o che quest a fosse considerat o come
t ale. Non vi può essere collaborazione grafica con un t erzo t ipo il sorreggere la
mano. È am messa alt resì una cosi det t a collaborazione int ellet t uale che possa
aiut are meglio il t est at ore nell’espressione più appropriat a. Esso ha valore
probat orio quando venga riconosciut o dalla part e cont ro cui lo si esibisce.
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Appunti Luiss
Salvatore Luciano Furnari
mancanza della dat a o la sua incom plet ezza produce l’ annullabilit à dell’at t o. È però
possibile int egrarla con element i desumibili dal t est ament o st esso.
Il testamento pubblico.
Il testamento segreto.
Si compone di due element i. Il primo è la scheda t est ament aria, la quale cont iene le
disposizioni del t est at ore; il secondo è l’at t o di riceviment o, con il quale il not aio
document a che il t est at ore,alla presenza di due t est imoni, ha consegnat o la scheda
e ha dichiarat o che lì sono com prese le sue ult ime volont à. Quindi il vero moment i
perfezionat ivo del negozio è proprio l’at t o di riceviment o. In mancanza di quest o la
scheda sola pot rebbe valere solament e come t est ament o olografo se ne ha i 3
requisit i.
La scheda può anche non essere aut ografa ma il t est at ore deve pot er saper leggere
cosa vi è scrit t o e cont rollarla. È necessaria la sot t oscrizione della scheda. Se essa
non è aut ografa, per evit are che a sua insaput a siano aggiunt i fogli, è necessario una
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Appunti Luiss
Salvatore Luciano Furnari
Il t est ament o può essere rit irat o in ogni m oment o. Esso im plica la revocazione del
t est ament o a meno che esso non possa valere come olografo.
Il testamento <<internazionale>>.
Con la legge 29 novem bre 1990 n 387 è st at a rat ificat a la convenzione adot t at a a
Washingt on il 26 ot t obre 1973. Per via di quest a conversione, in caso di t est ament i
non redat t i in It alia, è ormai necessario valut are solo se il paese nel quale è st at o
redat t o ha aderit o a t ale convenzione, e non è più necessario valut are se il
t est ament o rispet t a le leggi in maniera di t est ament o del luogo nel quale è st at o
redat t o.
Testamenti speciali.
Le forme anche t roppo minuziose dei t est ament i ordinari possono anche non essere
rispet t at e in circost anze part icolari nelle quali non è possibile o agevole accedere al
not aio. La loro carat t erist ica è che perdono valore dopo 3 mesi dalla fine di det t e
calamit à.
Il legislat ore ha dist int o la mancanza di abbast anza indicazioni o informazioni per i
quali non vi è la cert ezza che il t est ament o provenga dalla persona alla quale la si
vuole at t ribuire, e l’inosservanza delle alt re formalit à prescrit te. Nel primo caso si ha
la nullit à assolut a e imprescrit t ibile dell’at t o, nel secondo caso e comm inat a
l’annullabilit à nei confront i di t ut t i coloro i quali ne abbiano int eresse, sogget t a a
prescrizione quinquennale e decorre dal giorno in cui è st at a dat a esecuzione al
t est ament o.
L’art 590 st abilisce una part icolare deroga alla regola per cui la nullit à è insanabile.
Quest a divent a sanabile infat t i, nel moment o in cui le persone a conoscenza di t ale
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Appunti Luiss
Salvatore Luciano Furnari
vizio che port erebbe alla nullit à della disposizione, danno comunque esecuzione alla
st essa. La sanat oria è inapplicabile per disposizioni illecit e.
La revoca, che può essere fat t a sino a che il t est at ore sia in vit a, può essere espressa
o t acit a.
È espressa quando vi sia un apposit o at t o che abbia gli st essi requisit i formali per un
t est ament o, indipendent ement e che in esso siano cont enut e nuove disposizioni i
solo la volont à di revocare il precedent e t est ament o, oppure con un apposit o at t o
not arile nel quale venga espressa t ale volont à.
Alla mort e del t est at ore è necessario che il t est ament o sia reso not o per pot erne
at t uare le volont à. È anche fat t o obbligo a t ut t i coloro i quali siano in possesso di un
t est ament o olografo di farlo present e. Può essere indet t o un t ermine ent ro il quale
t ut t i i t est ament i di t al genere devono essere present at i.
È richiest a la presenza di due t est imoni e che sia redat t o un verbale in forma di at t o
pubblico. Quest o può essere iscrit t o nel regist ro dei t est ament i ed essere consult at o
da chi , int eressat o, ne faccia richiest a.
Il t est at ore può nom inare uno o più esecut ori t est ament ari. Esso può essere sia un
erede che un legat ario, bast a che esso abbia la capacit à di obbligarsi. Alla fine deve
rendere cont o della gest ione del pat rimonio da lui effet t uat a. Il t est at ore può
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Appunti Luiss
Salvatore Luciano Furnari
prevedere una ricompensa. In caso essa non sia previst a l’at t o è com plet ament e
grat uit o.
IL LEGATO
Nozione.
Il legat o è una disposizione a t it olo part icolare cioè relat iva solo a beni det erminat i.
La persona a cui favore è fat t a t ale disposizione è det t a legat ario o onorat a.
La persona t enut a alla prest azione è invece definit a onerat a. Tale persona può
essere un erede o anche un alt ro legat ario. In quest o caso si parla di sublegat o .
Diverso è ancora il prelegat o, cioè il legat o a favore di un erede ed a carico
dell’eredit à.
Su un legat o possono essere appost e oneri o modi ma sempre nei limit i della cosa
legat a.
Esso e di regola dispost o t ram it e t est ament o ma può dipendere anche dalla legge
come gli assegni vit alizi nei confront i di figli non riconoscibili o il dirit t o di abit azione
per il coniuge superst it e sulla casa familiare.
Ogget t o del legat o può essere un dirit t o di propriet à o alt ro dirit t o reale su cosa
det erm inat a ed appart enent e al t est at ore, in t al caso avremo un legat o det t o di
specie. Se ogget t o del legat o è invece una cosa definit a solo nel genere, quest o da
luogo ad un rapport o obbligat orio nei confront i degli eredi che saranno t enut i a
corrispondere quella cosa sebbene essa non faccia part e del pat rimonio eredit ario.
Il legat o si acquist a di dirit t o senza bisogno di accet t azione. Quest o ha però facolt à
di rinunziare. Se il legat o ha ad ogget t o beni im mobili la rinunzia deve essere fat t a
per iscrit t o. Se il legat ario non si dia cura se int ende rinunziare a o m eno, con una
act io int errogat oria può essere dispost o un t ermine, dopo il quale il legat ario si
int ende come se avesse accet t at o. È onere del legat ario di domandare all’erede la
cosa legat agli.
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Appunti Luiss
Salvatore Luciano Furnari
Legat o di cosa alt rui. In quest o caso il legat o ha valore solo se il t est at ore fa espressa
menzione di conoscere che quella cosa non era più in suo possesso. In quest o caso
l’erede sarà obbligat o ad acquist are dal t erzo t ale cosa e darla al legat ario. In caso di
opposizione del t erzo, la legge st abilisce che si può dare al legat ario anche un giust o
riconosciment o pagando il giust o prezzo.
Legat o di credit o, con il quale si ha un passaggio di credit o dal t est at ore al legat ario.
Legat o a favore del credit ore, che si int ende come t ale solo se il t est at ore specifica
che t ale legat o è st at o dat o per rimet t ere il debit o. Se non è specificat o il credit ore
pot rà, olt re ad accet t are il legat o, cont inuare ad esigere il debit o. Se è specificat o e il
credit ore rinuncia al legat o, quest o rinuncia al debit o.
Legat o aliment are, nel quale l’onerat o è t enut o alle prest azioni aliment ari indicat e.
LA DIVISIONE EREDITARIA
Quando l’eredit à è accet t at a da più persone sui beni eredit ari si ist aura una
comunione eredit aria. Il legislat ore per evit are che t erzi si int romet t ano in t ale
comunione ha int rodot t o il concet t o di ret rat t o successorio che consist e nel fat t o
che si deve dare precedenza ai coeredi in caso di alienazione di quot e dell’eredit à.
Per quest o mot ivo prima di procedere con l’alienazione verso t erzi, t ale int enzione
deve essere not ificat a agli alt ri coeredi e deve essere indicat o il prezzo. Se non viene
fat t a t ale not ificazione, i coeredi possono riscat t are la quot a per il prezzo. Il ret rat t o
può essere esercit at o finché la com unione non viene sciolt a.
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Appunti Luiss
Salvatore Luciano Furnari
La divisione.
Con t ale at t o si ot t iene che ciascuno dei coeredi che part ecipavano alla com unione,
ot t iene una part e della st essa di cui è esclusivo t it olare.
Ogni coerede può sempre domandare la divisione. A t ale regola possono derogare le
part i st esse, st at uendo di rimanere in com unione per non più di 10 anni, o il
t est at ore: nel caso in cui vi sia un m inore, può scat urire che la com unione cessi solo
quando quest o raggiunga la maggiore et à; se quest o non vi sia, può disporre che la
comunione duri 5 anni. In ogni caso se la divisione può pregiudicare l’int eresse degli
alt ri è lo st esso giudice che può im porre che una giust a dilazione non superiore ai 5
anni.
Essa ha nat ura dichiarat iva ed effet t o ret roat t ivo. Ogni erede si considera infat t i
come se non avesse mai avut o la propriet à degli alt ri beni. Qualsiasi at t o di ogni
coerede fat t o sulla propria quot a ment re era in comunione, con la divisione non può
che ricadere sui beni che a quest o sono realment e assegnat i.
La divisione può essere fat t a dal t est at ore nel proprio at t o di ult ime volont à, ovvero
d’accordo fra i coeredi, ovvero se le part i non sono d’accordo opera il giudice.
La divisione contrattuale.
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Appunti Luiss
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La divisione giudiziale.
I debit i eredit ari sono dist ribuit i fra i coeredi in proporzione alla quot a eredit aria di
ciascuno. In caso un coerede abbia pagat o un debit o in m isura maggiore della quot a
che gli spet t ava, può agire con una azione di regresso nei confront i dei gli alt ri
coeredi.
Il legat ario non è t enut o al pagament o dei debit i eredit ari. Se a quest o quindi è
legat o una immobile sul quale grava una ipot eca, egli può riscat t arlo, pagando
l’ipot eca e facendola valere nei confront i degli eredi.
I coeredi sono garant i fra di loro delle garanzia di evizione. Così se un t erzo
affermando che un bene già ogget t o della divisione era di sua propriet à,
quell’erede,rest it uendolo, non subisce un danno in quant o t ale danno deve essere
ridist ribuit o fra t ut t i i coeredi.
La collazione.
Se il t est at ore ha fat t o una donazione in vit a, si presume che quest o abbia volut o
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Appunti Luiss
Salvatore Luciano Furnari
disporre del proprio bene ant icipat ament e rispet t o a quando sarebbe mort o. Per
quest o mot ivo le donazioni vengono considerat e al moment o della divisione della
comunione eredit aria.
Non si fa luogo a t ale collazione se il t est at ore abbia lui st esso dispost o alt riment i. I
frut t i delle cose donat e e gli int eressi degli st essi sono dovut i dal moment o
dell’apert ura della successione. In caso di donazione di usufrut t o o cost it uzione di
una rendit a è necessario valut are il valore capit alizzat o di t ale usufrut t o.
La collazione ha effet t o solo fra coniuge, alt ri figli e alt ri discendent i che
succederebbero per rappresent azione e ha effet t o solo t ra loro in quant o esclude gli
est ranei.
La differenza con la riduzione st a nel fat t o che quest a ha lo scopo solo di preservare
la quot a di legit t ima, ment re la collazione serve a mant enere fra i dest inat ari le
proporzioni st abilit e dalla legge o dal t est ament o.
La differenza con la riunione fit t izia è che la collazione è una int egrazione con
l’eredit à reale per formare la massa da dividere con i coeredi, ment re la riunione
può anche essere sem plicement e un lavoro cont abile.
Per gli im mobili la collazione si fa o rimet t endo il bene nella com unione, o
prendendo dalla com unione t ant i beni in meno quant o è il valore.
Per i mobili la collazione si fa solo per imput azione e il valore è quello che aveva
all’inizio della successione.
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Appunti Luiss
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A) DIRITTI REALI
a) Immediat ezza, la possibilit à di esercit are il proprio pot ere senza bisogno della
cooperazione di alt ri.
b) Assolut ezza, il dovere di t ut t i i consociat i di ast enersi dall’int erferire nel
rapport o fra il bene e il t it olare del relat ivo dirit t o su quel bene.
c) Inerenza, l’opponibilit à del dirit t o a chiunque possieda o vant i dirit t i sulla
cosa.
Tali carat t erist iche non devono essere considerat e circoscrit t e a solo t ali dirit t i.
Si rit iene che t ali dirit t i siano a numero chiuso(non è possibile creare alt ri dirit t i reali)
e t ipici(non è possibile modificarli).
Si è solit i dist inguere t ra: la propriet à(ius in re propria) e i dirit t i reali che gravano su
cosa di cui alt ri ha la propriet à, con l’effet t o di rest ringere t ale dirit t o su quel
bene(c.d. ius in re aliena).
A loro volt a i dirit t i reali in re aliena si dist inguono in: dirit t i reali di
godiment o(superficie, enfit eusi, usufrut t o, uso, abit azione e servit ù prediali) e dirit t i
reali di garanzia(pegno e ipot eca). Con i primi si t rae dal bene t alune delle ut ilit à che
il bene st esso è in grado di fornire, con i secondi at t ribuiscono al t it olare il dirit t o,
con prelazione rispet t o ad alt ri credit ori, di farsi assegnare il ricavat o dall’alienazione
di t ale bene.
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Appunti Luiss
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Collegat e ai dirit t i reali sono le obbligazioni propt er rem , che si carat t erizzano perché
la persona dell’obbligat o viene individuat a in quella che vant a un dirit t o reale sulla
cosa.
Quest e ult ime non sono da confondere con l’onere reale in forza del quale il
credit ore, per ricevere il pagament o di somme di denaro, può soddisfarsi sul bene
st esso chiunque ne divent i propriet ario.
B) LA PROPRIETÀ
Nella concezione liberal ot t ocent esca il dirit t o di propriet à era cent rale all’int erno
della societ à, t ant o che anche il dirit t o di vot o era subordinat o alla propriet à di un
det erm inat o censo. Nel codice civile essa (art 832) viene descrit t a come ‘il dirit t o di
godere e disporre delle cose in modo pieno ed esclusivo’.
a)pot ere di godiment o del bene, il pot ere di t rarre dalla cosa t ut t e le ut ilit à che
quest a può fornire, ut ilizzando diret t ament e o indiret t ament e;
b)il pot ere di disposizione, cioè il pot ere di cedere ad alt ri in t ut t o o in part e pot eri
sulla cosa.
Da qui la considerazione che la propriet à sia carat t erizzat a dai connot at i: della
pienezza( ius ut endi et abut endi), e dell’ esclusivit à ( ius excludendi alios).
Però l’art 832 pone cert i limit i e l’osservanza di obblighi st abilit i dall’ordinament o
giuridico. Le carat t erist iche fort i dell’assolut ezza e dell’esclusivit à sono ormai t ipiche
solo dei beni di uso st ret t amente personale. Il codice ormai infat t i det t a un
disciplina differenziat a per la propriet à dei beni d’int eresse st orico e art ist ico, per la
propriet à rurale, per la propriet à edilizia, per la propriet à fondiaria elaborando per
ognuna di quest e delle previsioni m irant i a coniugare l’int eresse del singolo con
quello generale.
Tale differenza dal passat o si vede anche nella cost it uzione dove la propriet à non è
più annoverat a fra i principi fondament ali e sempre più import ant e appare lo scopo
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Va infine segnalat o che nella legislazione int ernazione la propriet à sem brerebbe
st are riacquist ando quest o carat t ere di principio fondament ale.
1) Dall’ imprescrit t ibilit à(non si può perdere per non uso, in quant i il non uso
rient ra fra le facolt à del propriet ario);
2) Dalla perpet uit à( non ha senso parlare di una propriet à a t empo);
3) Dall’ elast icit à (i pot eri del propriet ario possono essere compressi in virt ù della
creazione di alt ri dirit t i sullo st esso bene).
Espropriazione ed indennizzo.
Secondo la cost it uzione la propriet à può essere espropriat a, salvo indennizzo, per
ragioni di pubblica ut ilit à. Da valut are è il significat o da dare al t ermine
“ espropriazione” e “ indennizzo” .
Per quant o riguardo il primo, sembra che non si deva più int endere che vi sia
espropriazione quando vi sia un at t o t raslat ivo della propriet à da un sogget t o allo
st at o(espropriazione t raslat iva) . Con t al t ermine deve invece int endersi qualsiasi t ipi
di limit azione che siano t ali da svuot are di cont enut o il dirit t o di propriet à, incidendo
sul godiment o del bene così t ant o da renderlo inut ilizzabile o provocandone una
apprezzabile diminuzione del valore di scambio(espropriazione larvat iva).
Si suole dist inguere anche quando determinat i int ervent i siano dest inat i ad int ere
cat egorie di beni o beni singoli . In quest o casi i provvediment i sui primi sono da
considerarsi come ‘provvediment i di conformazione’ e quindi non di espropriazione
come si pot rebbe parlare nel secondo caso.
Per quant o riguarda l’indennizzo si pensa che quest o non deva ne corrispondere al
valore venale della cosa, ne ad un sem plice risarciment o irrisorio. Il D.P.R.
n327/ 2001:
a) In caso di E di una area non edificabile colt ivat a, l’indennizzo è pari al suo
valore agricolo
b) In caso il t erreno fosse non edificabile e non colt ivat o la cort e cost it uzione ha
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dichiarat o illegit t ima la norma secondo cui l’indennizzo doveva essere pari al
valore agricolo medio del t erreno in base anche alla colt ura prevalent e nel
t errit orio circost ant e
c) In caso di E di area edificabile l’I è pari al suo valore venale, ma t ale valore può
essere diminuit o del 25% se si persegue di at t uare una riforma econom ico
sociale.
d) Per una cost ruzione legit t imament e edificat a si t iene cont o del valore venale;
e) In caso di vincolo sost anzialment e espropriat ivo l’indennizzo è comm isurat o
all’ent it à del danno effet t ivament e prodot t o;
Al fine di incent ivare la cessazione volont aria la legge prevede che t ale corrispet t ivo
sia maggiore dell’indennizzo(pari a quest o aument at o del 10%).
Con beni cult urali si int endono quei beni m obili o immobili che hanno un int eresse
art ist ico, st orico,archeologico, archivist ico, bibliografico
Con riferiment o a t ali beni si im pone al privat o, cui sia st at a not ificat a dal M inist ero
Dei Beni Cult urali la c.d. Dichiarazione dell’int eresse cult urale , i seguent i lim it i:
a) Al pot ere di godiment o(non possono essere dist rut t i, det eriorat i, danneggiat i
p adibit i a usi con com pat ibili con quelli del bene st esso) e im pongono a
quest o di garant irne la conservazione.
b) Al pot ere di disposizione( com unicando al M inist ero event uali at t i che ne
t rasferiscano la propriet à e dando allo st at o obbligo di prelazione);
La proprietà edilizia.
a) Al previo rilascio da part e del com une del permesso di cost ruire per gli
int ervent i edilizi di maggiore impat t o
b) Alla segnalazione cert ificat a di inizio propriet à;
c) Alla comunicazione anche per via t elemat ica dell’inizio dei lavori.
Non richiede alcun t it olo abilit at ivo la realizzazione di int ervent i edilizi m inori.
Al fine di evit are l’abusivismo edilizio la legge si avvale anche di st rument i di dirit t o
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in ogni caso qualsiasi int ervent o di modificazione del t errit orio deve essere
conforme agli st rument i urbanist ici.
La proprietà fondiaria.
In linea vert icale t ale propriet à si est ende usque ad sidera, usque ad inferos. Peralt ro
il propriet ario non può opporsi a at t ivit à sopra e sot t o la sua propriet à che egli non
abbia int eresse ad escludere.
In senso orizzont ale ciascuna propriet à si est ende dell’am bit o dei propri confini ed
ha la facolt à di cint are e di impedire l’accesso a chiunque(salvo alcune eccezioni).
I rapporti di vicinato.
Per cont em perare gli int eressi di fondi cont igui il codice det t a una serie di norme in
mat eria di:
A) At t i emulat ivi;
B) Immissioni;
C) Dist anze
D) M uri
E) Luci e vedut e;
F) Acque.
Tali norme non sono dei limit i al dirit t o di propriet à, bensì sono sem plicement e t ese
ad assicurare un giust o coordinament o fra t ut t i i dirit t i riconosciut i ai singoli t it olari.
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Con t ali si int endono quegli at t i che non hanno alt ro scopo se non quello di arrecare
molest ia o nuocere ad alt ri. Essi si rifanno al principio che viet a l’abuso del dirit t o.
1) Un fat t ore ogget t ivo , cioè l’assenza di ut ilit à per chi lo compie;
2) Ed uno sogget t ivo cioè l’int enzione di nuocere o arrecare molest ia ad alt ri.
Si pensa che non si parla di at t o em ulat ivo un sem plice com port ament o om issivo .
Le immissioni.
Il propriet ario è legit t imat o ad opporsi ad event uali immissioni mat eriali da part e del
fondo cont iguo.
Per quando riguarda invece le imm issioni immat eriali si deve dist inguere se:
Le distanze legali.
Per evit are che t ra fondi cont igui o cost ruzioni si creino angust e int ercapedini dove i
rifiut i pot rebbero accum ularsi e l’aria divent are st agnant e l’art 873 dispone chele
cost ruzioni fra fondi vicini, se non sono unit e, devono essere cost ruit e a una
dist anza non minore di t re met ri.
Gli st rument i urbanist ici possono anche prevedere una dist anza maggiore. In caso di
violazioni di t ali norme vi è da dist inguere i casi in cui:
a) Tali disposizioni siano m irat e a quel preciso fine, l’int eressat o pot rà agire per
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Disposizioni sono previst e anche per i m uri, fra i quali t roviamo la possibilit à del
propriet ario confinant e di acquisire la com propriet à del muro pagandone la met à
del valore del m uro e del suolo su cui insist e.
Si prevedono anche dist anze minime da pozzi, cist erne, fosse, t ubi e fabbriche o
deposit i pericolosi, fossi, canali e piant agioni e apiari.
Le luci e le vedute.
a) Vedut e o prospet t i, che sono quelle che consent ono di inspicere senza
l’ausilio di mezzi m eccanici per vedere di front e, di lat o e obliquament e. È
sempre consent it o aprire t ali t ipo di vedut e ma in rispet t o delle dist anze
minime.
b) Luci, cioè apert ure che consent ono il passaggio di aria e luce e non
permet t ono la vist a o l’affaccio. La legge per quest e prevede det erminat e
carat t erist iche. Una luce che non rispet t a t ale carat t erist iche e definit a luce
irregolare e il vicino può esigere che quest a sia resa regolare. Il propriet ario
ha sem pre la facolt à di cost ruire luci, ma il vicino può chiuderle in ogni t em po
solo se cost ruisce in aderenza o appoggio al m uro nel quale t ali luci risult ano
apert e.
Si dist inguono:
A) M odi di acquisto <<a t it olo derivat ivo>> che im port ano la successione del
dirit t o, sicché i vizi che inficiavano il t it olo precedent e inficiano anche quest o.
I più import ant i sono: il cont rat t o, la successione a causa di mort e,
l’espropriazione per pubblica ut ilit à e la vendit a forzat a dei beni del debit ore.
B) M odi di acquist o <<a t it olo originario>> che det erm inano la nascit a di un
dirit t o nuovo. Quest i sono:
1) L’occupazioneconsist e nella presa di possesso di cose che non sono di
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Esse sono:
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Appunti Luiss
Salvatore Luciano Furnari
Azione negat oria ha come fine l’accert ament o che su un bene non vi siano
cost it uit i dirit t i reali vant at i da t erzi. L’at t ore deve dimost rare un valido t it olo
d’acquist o ment re sarà il convenut o a dover dimost rare la sussist enza di un
t ale dirit t o reale. Anche quest a è im prescrit t ibile.
Azione di regolament o di confini si ha un conflit t o t ra fondi e non un
conflit t o t ra t it oli. La prova dell’ubicazione del confine può essere dat a con
ogni messo. In mancanza di alt ri element i ci si rifarà alle m isure cat ast ali.
Anche quest a è im prescrit t ibile.
Azione per apposizione di t ermini presuppone la conoscenza del confine e
serve a far apporre i segni lapidei che manchino o siano divenut i
irriconoscibili.
Generalità.
I dirit t i reali su cosa alt rui non cost it uiscono una part e o una frazione del dirit t o
di propriet à ma al massimo una limit azione a quest o. Quest i si suddividono,
come già det t o, in dirit t i reali di godiment o e in dirit t i reali di garanzia. I dirit t i
reali di godiment o si dividono in: superficie, enfit eusi, usufrut t o, uso, abit azione e
servit ù prediali. Di quest i t ut t i si possono cost it uire solo su beni im mobili t ranne
usufrut t o e l’uso che può anche essere di beni mobili.
A) LA SUPERFICIE
Tale dirit t o di godiment o nasce come deroga al principio di accessione per cui
qualsiasi cosa si t rovi sopra o sot t o il suolo e di propriet à del propriet ario del suolo
st esso.
a) Cost ruire sopra il suolo di cui alt ro sia il propriet ario. In quest o modo si
ot t iene l’acquisizione a t it olo originario di t ale cost ruzione.
b) Nella propriet à di una cost ruzione già esist ent e di cui si diviene propriet ari in
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Appunti Luiss
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Tali separazioni si possono st abilire anche per il sot t osuolo , ma mai per le
piant agioni .
-se la cost ruzione ancora non esist e, si ha solo un dirit t o reale su cosa alt rui che si
est ingue se il concessionario non cost ruisce per 20 anni;
-se la cost ruzione già esist e si ha una propriet à della cost ruzione separat a da quella
del suolo e non si può est inguere per non uso.
La superficie può essere perpet ua oppure a t empo. In quest o ult imo caso allo
scadere del t erm ine la propriet à passa al propriet ario del suolo.
La superficie può acquist arsi per cont rat t o, t est ament o o usucapione.
Il superficiario può disporre come vuole della sua cost ruzione, anche ist it uendo
dirit t i reali su di essa; nel caso in cui però t ale dirit t o sia a t erm ine, alla scadenza del
t erm ine i dirit t i sulla cost ruzione impost i dal superficiario si est inguono e quelli sul
suolo si espandono alla cost ruzione(a quest o però fanno eccezione solo le ipot eche
sul suolo).
Nel caso del periment o della cost ruzione non si ha il periment o del dirit t o, e quest o
perché il dirit t o di superficie e dist int o dalla cost ruzione di cui quest a non è alt ro che
una delle est rinsecazioni.
B) L’ENFITEUSI
Nozione e disciplina.
L’enfit eusi at t ribuisce alla persone a favore di cui è cost it uit a lo st esso pot ere di
godiment o che è at t ribuit o al propriet ario al propriet ario di un bene im mobile salvo
l’ obbligo di m igliorare il fondo e di pagare un canone periodico. L’enfit eut a può
infat t i anche migliorare la dest inazione del fondo purché non lo det eriori. Il pot ere
di godiment o dell’enfit eut a si suole definire dominio ut ile, quello del nudo
propriet ario dom inio diret t o.
Può essere anche perpet ua o a t em po, ma in quest ’ult imo caso non può essere di
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Appunti Luiss
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La legge: da all’enfit eut a il pot ere di affrancazione con la quale l’enfit eut a può,
at t raverso il pagament o di una som ma di denaro, acquist are la piena propriet à del
fondo; al concedent e il pot ere di devoluzione t ram it e il quale se l’enfit eut a non
adem pie ad uno dei t re obblighi(o pagare il canone, o m igliorare, o fa perire il
fondo)può liberare il fondo dal dirit t o enfit eut ico.
L’usufrutto: nozione.
Con t ale t erm ine si int ende il dirit t o di godere della cosa alt rui con l’obbligo però di
rispet t arne la dest inazione econom ica(ius ut endi fruendi salva rerum subst ant ia) .
Tale ist it ut o è necessariament e a t empo. Se cost it uit o per una persona fisica ha
durat a massima pari alla vit a della persona, se a favore di una persona giuridica la
durat a massima è pari a 30 anni.
Ogget t o dell’usufrut t o può essere ogni t ipo di bene t ranne quelli consumabili.
Dat o che quest i ult imi non pot rebbero essere rest it uit i al propriet ario al t ermine
dell’usufrut t o, l’usufrut t o di t ali bene viene sost it uit o con il quasi - usufrut t o. In virt ù
di t ale ist it ut o la propriet à di t ali beni passa al quasi - usufrut t uario che ha l’obbligo
di rest it uire il valore di t ali bene o t ant i beni dello st esso genere.
-la legge;
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Appunti Luiss
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-la volont à dell’uomo(cont rat t o a t it olo grat uit o o oneroso, t est ament o, promessa al
pubblico, donazione obnuziale);
-L’usucapione;
Quando l’usufrut t o riguarda beni immobili, quest o deve essere fat t o per iscrit t o e
sogget t o a t rascrizione come a t rascrizione sono sogget t i anche l’acquist o
dell’eredit à e del legat o che com port ano l’acquist o di t ali dirit t i su det t i beni.
Diritti dell’usufruttuario.
a) Il pot ere di godiment o sul bene che implica: il possesso della cosa(se quest o è
esercit at o da alt ri si può esperire l’act io confessoria, analoga alla rei
vindicat io, per quest o chiamat a anche vindicat io usufruct us), l’acquist o dei
frut t i nat urali e civili della cosa. A t al proposit o è da ricordare il fat o che i frut t i
civili si acquist ano giorno per giorno ment re i frut t i nat urali si acquist ano solo
al moment o della separazione. In relazione ai frut t i nat urali del fondo rust ico
è st abilit o che la ripart izione t ra propriet ario ed usufrut t uario ha luogo in
proporzione della durat a del rispet t ivo anno agrario. Con il medesimo crit erio
si ripart iscono anche le spese relat ive alla loro produzione.
b) il pot ere di disposizione(solo per at t o int er vivos) del dirit t o di usufrut t o. Tale
possibilit à di cessione non deve danneggiare il nudo propriet ario aument ando
la durat a dell’usufrut t o. Se il t ermine non è fissat o quest o corrisponde sempre
alla mort e del primo usufrut t uario.
c) Pot ere di disposizione del godiment o del bene( sempre e solo con at t i int er
vivos, anche perché quando quest o morisse, t erm inerebbe il suo dirit t o).
In caso l’usufrut t ario abbia dispost o di una locazione, il legislat ore ha st abilit o la
possibilit à che le locazioni in corso possano proseguire fino alla durat a st abilit a.
Obblighi dell’usufruttuario.
Tali obblighi si ricollegano al dovere di rest it uire la cosa al t ermine del suo dirit t o.
Da ciò deriva che è t enut o:
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È t enut o alle spese di ordinaria amm inist razione, ment re sono al nudo
propriet ario le spese st raordinarie.
Estinzione dell’usufrutto.
Avviene:
La rinunzia ha effet t o im mediat o e opera aut omat icament e, non richiede quindi la
forma dell’at t o pubblico sebbene richieda la forma scrit t a se abbia ad ogget t o beni
im mobili.
L’est inzione port a alla riespansione della nuda propriet à e della propriet à piena.
L’usufrut t uario può operare m igliorament i ma limit a il credit o che chi li fa può
vant are alla m inor somma fra lo speso e l’aument o di valore conseguit o per la cosa.
Uso ed abitazione.
L’uso consist e nel dirit t o di servirsi di un bene e, se frut t ifero di raccoglierne i frut t i,
lim it at ament e a se e alla propria fam iglia. L’abit azione consist e nel dirit t o di abit are
una cosa lim it at ament e ai bisogni propri e della propria famiglia.
Per quest o mot ivo t ali dirit t i non si possono cedere ne il bene può essere concesso
in locazione o alt riment i cedut o a t erzi.
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D) LE SERVITÙ
Nozione.
La servit ù prediale corrisponde nel peso im post o sopra un fondo per l’ut ilit à di un
alt ro fondo. Quest i si definiscono rispet t ivament e fondo servent e e fondo
dominant e. Il fondo dominant e si avvant aggerà di una at t ivit à o di una lim it azione
che svolgerà o sarà im post a al fondo servent e.
I vant aggi o le limit azioni possono essere vari, per quest o accant o alla servit ù
previst e dal codice (det t e t ipiche) sono concesse anche la creazione di alt re
servit ù(det t e at ipiche). Nulla viet a che le servit ù possano essere reciproche.
Non consist ono servit ù le così det t e servit ù irregolari o personali , cioè quelle
cost it uit e da un fondo a favore di una persona. Quest e saranno piut t ost o
considerat e come obbligazioni.
Principi generali.
a) Servit us in faciendo consist ere nequit l’at t ivit à del fondo servent e pot rà
essere o un non fare o un pat ire.
b) Nemini res sua servit i propriet ari dei fondi devono essere dist int i. È
ammessa la com propriet à.
c) Predia vicina esse debent i fondi devono essere relat ivament e vicini.
Costituzione.
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Appunti Luiss
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Tale t ipo di servit ù e chiamat a servit ù coat t iva o legale. Per cost it uirla
concret ament e occorrerà:
a) Un cont rat t o, nella quale la servit ù dovrà rit enersi coat t iva anche se cost it uit a
con cont rat t o;
b) Una sent enza cost it ut iva del giudice che farà nascere la m ia servit ù,
det erm inando anche l’indennit à che devo al fondo servent e.
In t alune ipot esi la legge prevede che si ci possa rivolgere anche alla P.A. che
provvederà alla cost it uzione di quest a t ramit e un at t o amm inist rat ivo.
Quando vengono meno i presuppost i che hanno port at o alla form ulazione della
richiest a, è legit t imat a la richiest a di est inzione.
a) Acquedot t o coat t ivo ogni propriet ario è obbligat o a permet t ere il passaggio
di acqua sia per usi abit at ivi che agrari o indust riali. Tale dirit t o sussist e anche
quando l’acqua non è necessaria ma è ut ile.
b) Elet t rodot t o coat t ivo per le condut t ure elet t riche;
c) Passaggio coat t ivo per consent ire l’accesso ad un fondo. Tale sussist e anche
nel caso in cui il propriet ario possa guadagnarsi l’uscit a ma con molt o disagio.
Nel caso in cui già t ale accesso vi sia quest a può essere cost it uit a lo st esso
quando:
-vi sia bisogno per un uso convenient e del fondo;
-passaggio esist ent e inadat t o o insufficient e ai bisogni del fondo o ad esigenze
di accessibilit à da part e di port at ori di handicap.
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Appunti Luiss
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Le servitù volontarie.
Alcune servit ù(e specialment e quelle apparent i ) possono sorgere anche per
usucapione o per dest inazione del padre di famiglia. Le servit ù non apparent i
possono solo ist it uirsi per cont rat t o o t est ament o.
Si dicono apparent i quelle visibili e permanent i che obbiet t ivament e sono finalizzat e
all’esercizio della servit ù da appalesare in modo non equivoco per la loro st rut t ura e
funzione.
L’esercizio della servit ù e regolat o dal t it olo o in difet t o dalla legge. Il dirit t o di
servit ù com prende t ut t o quello che è necessario per usarne. Si chiama modo
d’esercizio della servit ù il come la servit ù può essere esercit at a.
Il modo è usucapibile solo nelle servit ù apparent i e se è det erminat o nel t it olo si può
usucapire solo quel modo indicat o.
Vige il diviet o di aggravare il fondo servent e e di dim inuire quello della servit ù.
a) Rinuncia da part e del t it olare fat t a per iscrit t o: serve at t o unilat erale se
quest a è fat t a spont aneament e; cont rat t o se è fat t o in cam bio di un
corrispet t ivo.
b) Per scadenza del t ermine;
c) Per confusione;
d) Per prescrizione est int iva vent ennale;
la prescrizione agisce:
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a) Per le servit ù negat ive, da quando il propriet ario del fondo servent e pone in
essere un at t o cont rario al non facere che gli era st at o impost o;+
b) Per quelle affermat ive, quando il propriet ario pone in essere per l’ult ima volt a
ciò che è in suo pot ere fare.
dat o che le servit ù affermat ive si dist inguono in cont inue o discont inue, per quelle
cont inue la prescrizione decorre da quando si sia verificat o un at t o cont rario
all’ut ilizzo della servit ù; per quelle discont inue da quando non viene più post o in
essere ciò che si aveva il pot ere di fare.
Quando vi sia un impossibilit à di fat t o che non permet t e di ut ilizzare la servit ù, allora
si ha la sospensione della servit ù. Il modo di una servit ù non si può sospendere
dist int ament e dalla servit ù.
A t ut ela delle servit ù è preordinat a l’azione confessoria. Olt re all’accert ament o è del
dirit t o, quest a può anche port are al far in modo che finiscano le t urbat ive che hanno
port at o a chiedere l’azione olt re che al risarciment o del danno event ualment e
subit o. È l’at t ore che deve dimost rare la prova rigorosa dell’est ensione della servit ù.
A t ut ela delle sit uazioni di fat t o corrispondent e alla servit ù, possono invece
esprimersi le azioni di manut enzione o le azioni possessorie di reint egrazione.
A) LA COM UNIONE
Nozione.
Un dirit t o sogget t ivo può appart enere a più persone le quasi sono t ut t e t it olari del
medesimo(unico) dirit t o. Tale fenomeno di cont it olarit à prende il nome di
comunione pro indiviso. Tale dirit t o invest e l’int ero bene, seppure il relat ivo dirit t o
di ciascuno t rovi limit e nell’esist enza dell’egual dirit t o degli alt ri com part ecipi. A
ciascun cont it olare spet t a dunque una quot a ideale sull’int ero bene. Tale quot a è
det t a disponibile e det erm ina la m isura di f acolt à, di dirit t i ed obblighi dei t it olari.
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Appunti Luiss
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Comunione e società.
La differenza sost anziale è che sia ha una societ à quando i membri esercit ano una
at t ivit à che abbia finalit à economica e mirat a,cioè, alla produzione di beni e servizi.
Costituzione.
-volont aria, quando scat urisce dall’accordo dei fut uri cont it olari;
-incident ale, “ “ senza un at t o dei fut uri cont it olari diret t o alla sua
cost it uzione;
-forzosa, quando scat urisce dall’esercizio di un dirit t o pot est at ivo da part e di uno dei
fut uri cont it olari.
-Comunione ordinaria
-Comunioni speciali, quelle figure aut onom ament e previst e dal codice.
Per quant o riguardo la com unione ordinaria, la disciplina può essere derogat a dal
t it olo, sicché le regole legali t rovano applicazione solo in mancanza di diversa
disposizione.
Il dirit t o di ogni cont it olare t rova il suo limit e nel dirit t o degli alt ri cont it olari.
a) Ciascun cont it olare può servirsi della cosa comune a condizione che:
-non ne alt eri la dest inazione economica;
-non im pedisca agli alt ri di ut ilizzarla parim ent i al dirit t o di ciascuno;
L’ut ilizzo che ciascuno ne fa non deve essere necessariament e proporzionat o
alla sua quot a. Le part i possono derogare alla regola dell’uso promiscuo ,
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Appunti Luiss
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concordando la divisione del godiment o del bene nello spazio o nel t empo.
Al fine di m igliorare la cosa, ogni part ecipant e può apport are
migliorament i,senza alt erare la dest inazione o l’ut ilizzo che ne possono
ricevere alt ri part ecipant i, e a sue spese.
b) Ha dirit t o a percepirne i frut t i in proporzione alla sua quot a pur dovendo
part ecipare anche alle spese.
Per il pot ere di disposizione, si può disporre come si vuole della propria quot a,
ment re per gli at ti di disposizione del bene comune è richiest o il consenso di t ut t i i
cont it olari.
-semplice maggioranza( cioè dei t it olari che det engono il maggior numero di quot e)
per gli at t i di ordinaria am minist razione;
Se non vengono presi i provvediment i necessari per l’am minist razione della cosa
comune, si può fare ricorso all’aut orit à giudiziaria che può nominare un
amminist rat ore. Se spese, deliberat e a maggioranza, pesano su ciascun t it olare in
proporzione alla propria quot a. Quest o può comunque, per non pagare, rinunciare
al suo dirit t o.
La giurisprudenza rit iene che ciascun cont it olare sia legit t imat o a compiere da solo
at t i di ordinaria amm inist razione quando quest o agisca, fino a prova cont raria, con il
consenso degli alt ri cont it olari. In t ali azioni rient rano: azioni pet it orie,possessorie, di
risarciment o.
Con il consenso della maggioranze può essere creat o un regolament o della cosa
comune e nominat o anche un am minist rat ore della st essa.
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B) IL CONDOM INIO
a) Far uso delle part i com uni(seguendo gli st essi limit i previst i per la
comunione);
b) Deve cont ribuire, in m isura proporzionale alla propria quot a, delle spese
necessarie per la conservazione e il godiment o delle part i comuni(le spese
sono proporzionat e all’uso che di ciascuna part e ciascun condomino fa uso).
c) Non si può disporre delle part i comuni nella loro t ot alit à e neppure nella loro
quot a se non congiunt ament e alla porzione im mobiliare di cui è propriet ario.
Per disporre dei beni condominiali occorre l’accordo di t ut t i. Le part i com uni sono
indivisibili.
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Appunti Luiss
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-innovazioni;
Sono rit enut e annullabili le deliberazioni t enut e quando non si sia avvisat o uno dei
condomini o quelle nel cui verbale non sono t rascrit t i i condom ini present i e gli
assent i.
Sono nulle le deliberazioni prive degli elem ent i essenziali o quelle con cont enut o
illecit o i im possibile, o con ogget t o che con compet e alle compet enze assembleari.
L’azione di nullit à può essere promossa da chiunque abbia int eresse e non scade e
non è sogget t a a prescrizione.
L’amm inist rat ore, nominat o dall’assem blea, dura in carica un anno ed è revocabile
in ogni moment o. Tale incarico può essere conferit o a persona fisica, giuridica o
anche ad un ent e. I provvediment i presi dall’amm inist rat ore nell’ambit o dei suoi
pot eri sono vincolant i per i condomini. Cont ro det t i provvediment i è ammesso
ricorso all’assemblea. Esso ha rappresent anza del condominio. I condomini
rispondono delle obbligazioni rispet t o al t erzo credit ore solo in proporzione alle
proprie quot e.
Il regolamento condominiale.
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L’assem blea approva un regolament o che cont enga le norme circa le divisioni della
spesa, l’uso delle cose comuni, le disposizioni circa il decoro, l’am minist razione delle
cose comuni. Al regolament o è allegat a una t abella millesimale che indica il
rapport o fra la singola unit à immobiliare e l’int ero.
Può essere cost it uit o un regolament o cont rat t uale nel quale part ecipino t ut t i i
condomini così da derogare alla divisione delle part i. Esso deve essere fat t o per
iscrit t o.
Il super condominio.
Pluralit à di edifici dist int i legat i t ra loro dall’esist enza di cose,im piant i o servizi
comuni, in rapport o di accessoriet à rispet t o i singoli condomini. Ad esso sono
applicat e:
a) Le norme del codice det t at e in t ema di condominio per le aree dest inat e
all’uso e al godiment o dei condomini(c.d. rapport o di accessoriet à necessaria)
b) Le norme del codice in mat eria di com unione per alt re st rut t ure dot at e di una
propria ed aut onoma ut ilit à.
C) LA M ULTI PROPRIETÀ
La multiproprietà.
Per regolare t ale ist it ut o si è fat t o riferiment o all’ist it ut o della comunione, infat t i:
a) A ciascun m ult ipropriet ario viene vendut a una quot a pro indiviso di un
complesso residenziale;
b) A quest i viene fat t o accet t are un regolament o della comunione che prevede
la divisione t opografica e cronologica del bene.
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cronologica.
IL POSSESSO
Le situazioni possessorie.
Il codice at t ribuisce rilevanza a sit uazioni di fat t o che si est rinsecano in at t ivit à
corrispondent i all’esercizio di dirit t i reali. Quest e sono definit e sit uazioni
possessorie. Tale fact um possessionis at t ribuisce al possessore det erminat i vant aggi,
fra i quali: la t ut ela possessoria, l’acquist o della propriet à per usucapione o in forza
della regola possesso vale t it olo, la posizione di convenut o in una azione di rivendica
per cui il possessore può limit arsi a dire possiedo quia possiedo , e t ut t o ciò
indipendent ement e che il possessore sia o meno propriet ario del bene.
Per garant ire, prot eggendo il fat t o est eriore, una difesa rapida ed efficace;
Per impedire che si arrechi molest ia al possessore e garant ire la pace fra i
consociat i.
Si può così dist inguere uno ius possessionis, con cui si int ende l’insieme dei vant aggi
che il possesso genera a favore del possessore, e lo ius possessionis, con cui
definiamo la sit uazione di chi ha effet t ivam ent e dirit t o a possedere il bene.
Il possesso non è dunque un dirit t o, bensì una sit uazione di fat t o produt t iva di
effet t i giuridici.
Ogget t o di possesso sono i beni mat eriali di cui si può acquist are la propriet à. Sono
perciò esclusi i beni demaniali, del pat rimonio indisponibile e degli alt ri ent i pubblici
t errit oriali.
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della cosa, il secondo la volont à di com port arsi come propriet ario ad
esclusione di alt ri.
La det enzione, anche quest a carat t erizzat a da due element i, l’uno ogget t ivo (il
corpus) e l’alt ro sogget t ivo (l’animus det inendi , cioè nella volont à del
sogget t o di godere e disporre del bene ma nel rispet t o dei dirit t i che quest o
riconosce aspet t are ad alt ri sogget t i).
Possesso mediat o, che è carat t erizzat o dal solo element o sogget t ivo(anim us
possidendi), ment re la disponibilit à mat eriale compet e al det ent ore.
Il possesso può anche essere esercit at o da più sogget t i con il medesimo t it olo. Si
parla allora di compossesso che si concret izza in una at t ivit à corrispondent e
all’esercizio dei dirit t i reali in com unione.
Possesso e detenzione.
Si dist inguono t ra loro in base al solo elem ent o sogget t ivo: l’anim us det inendi nella
det enzione e quello possidendi nel possesso.
Rileva però il fat t o che nel codice non t roviamo alcun riferiment o a t ali
carat t erist iche sogget t ive. Per t ale mot ivo sarebbe meglio fare riferim ent o al t it olo
in forza del quale det t a acquisizione si verifica. Infat t i ciò che maggiorment e rileva
non è t ant o lo st at o psicologico int erno quant o quello est erno che il sogget t o
manifest a, e quindi dal t it olo o dalla modalit à con cui t ale acquisizione si manifest a.
Di solit o di presume che la sit uazione di fat t o corrispondent e a t ale dirit t o sia di
possesso. È a chi nega la sussist enza del possesso l’onere di provare che sussist a una
semplice det enzione.
A nulla rileva la modificazione del t it olo non manifest at a all’est erno. Tale
manifest azione, infat t i, definit a int erversio possessionis, può avvenire solo:
a) In forza di opposizione dal det ent ore al possessore, cioè di un at t o con cui si
manifest i inequivocabilment e l’int enzione di cont inuare, per il fut uro, a t enere
la cosa per se come possessore e non più come det ent ore.
b) In forza di una causa provenient e da un t erzo, cioè in forza di un at t o con il
quale, l’at t uale possessore, at t ribuisca al det ent ore il dirit t o di corrispondere
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a) Legit t imo quando la sit uazione di fat t o è esercit at a dall’effet t ivo t it olare del
dirit t o di propriet à. In t al caso sit uazione di fat t o e di dirit t o coincidono.
b) Illegit t imo quant o chi esercit a la sit uazione di fat t o non è il t it olare del
dirit t o di propriet à. E si art icola a sua volt a in:
1) Di buona fede quando chi ha acquist at o la t it olarit à del bene ignorava di
ledere l’alt rui dirit t o sem pre che t ale ignoranza non derivi da sua colpa
grave.
2) Di mala fedequando chi acquist a la t it olarit à conosceva il difet t o del
proprio t it olo d’acquist o o avrebbe dovut o conoscerlo ut ilizzando
l’ordinaria diligenza.
3) Vizioso quando olt re alla mala fede vi sia pure un acquist o per violenza o
clandest init à.
La buona fede in mat eria di possesso si presume. Quest a è una presunzione iuris
t ant um . Peralt ro non occorre che la buona fede perduri ma è sufficient e che vi sia
st at a al moment o del suo acquist o.
Il possesso può sussist ere anche per quando riguarda i dirit t i reali minori: possesso
della servit ù, possesso dell’usufrut t o, ecc ecc. sul medesimo bene possono sussist ere
pure più possessi dello st esso t ipo. Il possesso di un dirit t o reale m inore può essere
convert it o in quello di un alt ro dirit t o solo t ram it e i mezzi già vist i di inversione del
possesso: opposizione o causa provenient e da un t erzo.
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Dat o che il possesso è una sit uazione di fat t o, si rit iene inam missibile un cont rat t o
che t rasferisca il possesso, disgiunt o dal dirit t o reale di cui cost it uisca l’esercizio. Per
t rasferire il possesso occorre quindi un cont rat t o e la t radit io.
La perdit a si ha allorquando venga meno uno o ent rambi gli element i che lo
cost it uiscono: del corpus e/ o dell’anim us. Per perdere il corpus occorre la definit iva
irreperibilit à della cosa.
Per gli im mobili si pensa che la conservazione possa avvenire anche solo quando
perduri l’animus, anche quando si sia perso il corpus ma solo ent ro il t erm ine di un
anno.
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cui lui st esso ha possedut o, il periodo in cui ha possedut o il suo dant e causa.
1) Quale t it olo per l’acquist o dei frut t i del bene possedut o e per il rim borso delle
spese dallo st esso effet t uat e;
2) Quale possibile presuppost o per l’acquist o della propriet à del bene
possedut o;
3) Quale ogget t o di t ut ela cont ro le aggressioni
Il possessore illegit t imo è t enut o anche alla rest it uzione dei frut t i al t it olare del
dirit t o. Da quest o deve dist inguersi il possessore in buona fede il quale p t enut o a
rest it uir i frut t i solo dal moment o di inizio della lit e. Nel frat t empo quest o non pot rà
evit are di curare la cosa perché non è int eressat o più alla percezione dei frut t i ma
dovrà com unque usare la diligenza del buon padre di fam iglia.
a) Spese ordinarie, per cui si ha dirit t o solo per il periodo in cui quest o non ha
più dirit t o ai frut t i;
b) Spese st raordinarie, di cui si ha sem pre dirit t o a rim borso, sia in mala che
buona fede.
c) Spese per il m igliorament o, di cui il possessore ha dirit t o al rimborso se t ali
migliorament i sussist ono anche al t em po della rest it uzione. Se il possessore è
in buona fede, l’indennit à si deve corrispondere nella misura dell’aument o di
valore conseguit o della cosa per effet t o dei m igliorament i, se il mala fede , la
minor som ma t ra lo speso e il migliorat o.
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Il dirit t o viene acquist at o libero da dirit t i alt rui, se vi è la buona fede e quest i non
dipendono dal t it olo. In più se t aluno aliena ad alt ri lo st esso dirit t o, fra di quest i
è preferit o quello che per primo ne acquist a il possesso in buona fede, anche se il
suo t it olo è di dat a post eriore.
Per l’universalit à di beni mobili il legislat ore t ut ela non chi per primo acquist a il
bene in buona fede ma chi possa vant are un t it olo d’acquist o valido- per i beni
mobili regist rat i viene t ut elat o invece chi procede a iscrivere per primo il suo
t it olo.
Si dist ingue dalla prescrizione perché,sebbene ent ram bi abbiano in com une il
passaggio del t empo e l’inerzia del t it olare, l’usucapione port a all’acquist o del
dirit t o, ment re la prescrizione alla est inzione. In più la prescrizione si riferisce a
t ut t i i dirit t i, ment re l’usucapione solo a quello di propriet à e a quelli m inori.
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I presuppost i sono:
a) Per i beni im mobili di 10 anni e per i beni mobili regist rat i di 3 anni, quando
concorrano i seguent i presuppost i:
1) Che il possessore possa vant are un t it olo idoneo a proprio favore, non
inficiat o da alt ri vizi se non da quello di essere st at o st ipulat o da chi non
era legit t imat o a disporre del bene;
2) La buona fede dell’acquist o;
3) Che sia st at a effet t uat a la t rascrizione del t it olo.
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Cont ro la alt rui condot t a m irat a a privarm i del possesso o a recarmi t urbat iva posso
oppormi in via di aut odifesa finché t ale condot t a è in at t o.
Se t ale azione si è risolt a il possessore può solo rivolgersi all’aut orit à dello st at o
t ram it e delle azioni che per quest o si dicono: possessorie.
Quest e si cont rappongono a quelle pet it orie perché quest e sono concesse a chi
affermi di essere t it olare di un dirit t o di propriet à o ne affermi di averne il
godiment o a prescindere che quest o ne abbia il possesso o meno.
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L’azione di reint egrazione è volt a a reint egrare nel possesso chi ne sia rimast o
vit t ima di uno spoglio violent o o clandest ino.
Per spoglio si int ende qualsiasi azione che si risolva nella durat ura privazione dal
possesso. Tale privazione può essere t ot ale o anche solo parziale. Se è post o cont ro
la volont à presunt a o espressa del possessore o det ent ore si definisce clandest ino. Si
pensa che t ale azione sia esperibile solo quando sia accom pagnat a da un anim us
spoliandi.
la legit t imazione passiva com pet e olt re che allo spoliat or, anche a coloro che
devono rispondere del fat t o di quest ’ult im o, ovvero chi si t rovi nel possesso del
bene conoscendo la derivazione di quel bene.
Tale azione può essere anche esperit a nei confront i dello spoliat or anche quest o sia
il vero t it olare del dirit t o e oppone l’argom ent azione feci sed iure feci . La
proposizione di t ale azione è sogget t a al t ermine di decadenza di un anno che
decorre dal soffert o spoglio.
L’azione di manutenzione.
a) Reint egrare nel possesso del bene chi sia st at o vit t ima di uno spoglio non
violent o o clandest ino.
b) Far cessare le molest ie o le t urbat ive di cui sia vit t ima il possessore.
Per molest ia si int ende qualsiasi azione, m at eriale o giuridica, t ale da arrecare
apprezzabile dist urbo.
La giurisprudenza rit iene che l’azione può essere esperit a solo se sussist e l’anim us
t urbandi, cioè la colpevolezza dell’aut ore.
La legit t imazione at t iva (non spet t a ne al det ent ore ne a t ut t i i possessori) ma solo
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La legit t imazione passiva com pet e all’aut ore olt re che a chi debba rispondere delle
azioni di quest ’ult imo.
Tali azioni possono essere pronunciat e sia a t ut ela del possesso sia della propriet à o
di alt ro dirit t o reale di godiment o. Hanno finalit à di caut elare poiché mirano a
prevenire un danno che possa essere causat o da una nuova opera o cosa alt rui in
at t esa che successivament e se ne accert i il dirit t o alla proibizione.
La prima può essere esperit a da chi t ema che una nuova opera iniziat a da meno di
un anno e non t erminat a possa arrecare a quest o un pregiudizio. Il giudice può
viet are o permet t ere la cont inuazione dell’opera st abilendo le opport une caut ele.
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