Alle 5 Torri nell’uscita del weekend sui sentieri della grande guerra
SOMMARIO Anno 15
N. 29
Editoriale........................................................ 2 Gennaio
Assemblea Soci............................................. 3 Agosto 2019
Estate, tempo di 4000!................................…4
Escursionismo: caratteristiche mentali QUOTE SOCIALI 2019
dell’accompagnatore che assume rischi........ 6
Soci Ordinari.........................€ 43,00
Calendario delle attività............................. 8-19
Soci Ord Juniores(15-25).....€ 22,00
Le serate al CAI di Lugo…..... ………………19
Soci Famigliari......................€ 22,00
Programma settimana TrekKanarie............. 20 Soci Giovani(under 18)......... € 16,00
La cima che non mi voleva.......................... 22 dal 2° socio giovane in poi.. € 9,00
Notizie flash.................................................. 24 Costo tessera
Pensieri alla montagna................................ 25 (per chi l’avesse smarrita)....€ 5,00
Programma escursione intersezionale........ 26 ai nuovi soci giovani viene offerta dalla sezione
Corso di fotografia paesaggistica................ 27 Spese invio bollino................ € 0,70
Sui sentieri della grande guerra................... 28 Dove rinnovare il tesseramento 2018
o iscriversi per la prima volta al CAI
- Sede Sociale (provvisoria).
CAI SEZIONE di LUGO Parcheggio collegiata
Piazza Savonarola, 3 Piazza Savonarola, 3 48022 Lugo (RA)
(sede provvisoria nel parcheggio collegiata) il venerdì sera dalle 21,00 alle 23,00.
48022 LUGO (RA) - Ottica Nerio
Tel.3703495225 Venerdì 20.30-22.30 Via Baracca,42 48022 Lugo (RA)
http://www.cailugo.it Tel. E fax 0545/23500 (orario negozio)
e-mail: info@cailugo.it - Bottega Matteotti (cartolibreria)
La sede sociale è aperta: Via Matteotti, 26 48012 Bagnacavallo
Il venerdì dalle 21,00 alle 23,00 Si può rinnovare il tesseramento anche tra-
mite bonifico bancario. Intestato a:
Consiglio direttivo Club Alpino Italiano – Lugo
Triennio 2019/2021 eletto nell’ assemblea del 30/11/18 Banca di Credito Cooperativo
Presidente Via Baracca,48 48022 Lugo (RA)
Consiglieri BELLONI LAURA
CIMATTI DAVIDE IBAM: IT39Mo854223800020000151579
CASADIO FRANCESCO
GADDONI GIANLUCA Si invitano tutti i soci che desiderano pubblicare
GIOVANNINI DAVIDE
sul prossimo notiziario, articoli, avvisi, foto,
ROTUNDO FRANCO
TABANELLI GIULIA racconti o altro, di far pervenire il materiale alla
TAMBINI ALESSANDRA redazione del giornalini redazione@cailugo.it.
ZANZI ENRICO Le proposte di escursione per il semestre agosto
Revisori dei conti 2019-gennaio 2020 dovranno pervenire entro il
FOCARELLI ANTONELLA 31 maggio 2019. Eventuali date da riservare per
MINGUZZI PAOLA (Presidente) escursioni di carattere istituzionale, intersezionale
TIRONE BENIAMINO o specifico sono da comunicare entro il 28 aprile
2019 per gestirle preventivamente.
Foto di copertina: escursione sui gessi Imolesi
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EDITORIALE
Eccomi qua, sono pronto, il plotone d’esecuzione pure, il curato si avvicina per
bendarmi ma non voglio, devo vedervi in faccia mentre caricate , puntate e…..
In fondo è giusto, ho fatto parecchio casino ed occorre qualcuno che ripristini
un po’ d’ordine, di calma, che non prenda gli spini per la punta, che sia meno
refrattario a certe cose, che sopporti di più le imposizioni che ritiene ingiuste……
sei anni di pazienza mi avete regalato, non posso biasimarvi mentre vedo le vostre
dita posarsi sul grilletto……è tutto normale, alla fine anche i meno attenti di Voi si
sono accorti che non sono mai stato un vero presidente ma un…direttore operativo.
Un Presidente che si rispetti non deve disdegnare ruoli istituzionali, non deve
litigare coi piani alti perché potrebbe nuocere alla Sezione, deve delegare il più
possibile e non buttarsi a capofitto nelle attività pratiche…….il capo plotone si
appresta a dare il segnale…..però, però ho cercato comunque di fare del mio meglio
pur non andando mai contro la mia natura ! Dai, com’ero lo sapevate quando mi
avete eletto e non ne avevate avuto abbastanza quando mi avete rieletto, un po’ ve
la siete cercata…………FUOCO!..........non ho sentito nulla….come mai? Vedo
che abbassate i fucili ridendo….che succede? I più giovani del plotone si tolgono
la giacca mostrando una maglietta rossa con ricamato un animaletto bianco……
dalle retrovie si alza timidamente una canzone…”Club Alpino Lugo di Romagna,
in pianura trovi la montagna…..”…ma forse mi state perdonando??!!
Allora vi dico io qualcosa: grazie 1000 a tutti quanti per avermi permesso ed
aiutato a rispettare il primo ed unico articolo del MIO Statuto: “La montagna è un
dono che va ridonato”
Enrico
2
CONVOCAZIONE ASSEMBLEA DEI SOCI
In base all’art. 19 dello Statuto Sezionale e con delibera del Consiglio Direttivo,
È convocata
presso la Sede Sociale a Lugo in Piazza Savonarola 3
Per mercoledì 27 marzo 2019 ore 12.00 in prima convocazione e in seconda
convocazione per
VENERDI’ 29 MARZO 2019 – ORE 20,30
3
Estate, tempo di 4000!
In una piovosa domenica pomeriggio prossimo…” penso tra me e me. Filo intu-
primaverile non c’è niente di meglio che isce i miei pensieri e mi riporta alla salita
fantasticare sui giri in quota da program- “Ora occhio che si fa più ripida”. Eh, me ne
mare con l’arrivo della bella stagione. Era sono accorta…gli ultimi sforzi ci portano
da tempo che pensavamo di riprovare qual- a salire seguendo una traccia sulla cresta
cosa su ghiaccio, dopo la bella esperienza ovest e in pochi minuti siamo in cima. Lo
dell’anno scorso al Palon De La Mare (3705 spettacolo è emozionante e scambiamo
m) con Laura e a quella di qualche anno fa sorrisi e saluti con un altro gruppo arrivato
sul Monte Rosa con Cima. Subito ci balena poco dopo di noi. E’ presto ma decidiamo
in testa un’idea: perché non farne 2, appro- di scendere subito per ridurre il rischio
fittando di diversi giorni di ferie? Detto nella discesa. Percorriamo una cresta molto
fatto: il primo giorno guidiamo fino alla affilata che ci porta all’insellatura tra il
meravigliosa Valtournanche e ci fermiamo Breithorn Occidentale e quello Centrale. La
a Cervinia. Siamo al cospetto dell’impo- neve è dura ma molto ventata e occorre fare
nente Cervino ma l’impatto degli impianti davvero attenzione, non si può sbagliare.
di risalita, onnipresenti e ridondanti, è dav- Non ci penso e mi godo quelle incredibili
vero uno scempio…d’altronde, siamo nella sensazioni, felice di essere esattamente dove
mecca dello sci estivo e lo “spettacolo” (?) volevo in quell’esatto momento. Alla sella
deve continuare…Decidiamo di salire al sottostante ci aspettano alcuni infidi crepac-
rifugio Guide del Cervino (3.480 m) per ci seminascosti, che aggiriamo e superiamo
sfruttare la serata e la notte per acclimatarci e in un paio d’ore siamo di nuovo al rifugio,
già in quota e ci godiamo il tramonto su soddisfatti e consapevoli di essere pronti
quelle meravigliose cime prima di andare per la nostra seconda meta, uno dei miei
a riposare. E già, perché alle 4:30 suona la sogni: la salita al Gran Paradiso (4061 m),
sveglia e, dopo una sostanziosa colazione, leggermente più basso ma più impegnativo.
ci prepariamo per la salita alla nostra prima Il giorno successivo, dopo avere salu-
meta: il Breithorn occidentale (4165 m). tato con riverenza la mole del Cervino, ci
Abbiamo scelto questa cima perché è una dirigiamo verso Pont, la frazione più alta
delle più facili tra i 4000 m delle Alpi, anche della Valsavarenche, nel cuore del più antico
se non si deve sottovalutare perché in quota Parco Nazionale italiano. Infatti il Parco
e tutta su ghiacciaio, in parte “addomesti- nazionale del Gran paradiso nasce nel 1922
cato” (e rovinato) dalle tracce dei battipista e non a caso: saltano subito agli occhi la
per lo sci estivo. Ci leghiamo in cordata già bellezza, i colori, i paesaggi, la grandezza e
al rifugio ed iniziamo a salire, godendoci la biodiversità che ti circondano. Saliamo al
un’alba meravigliosa e salutando il sole che rifugio Vittorio Emanuele II, dove passiamo
ci viene un po’ a scaldare. Dopo una prima la notte così come molti altri escursionisti.
parte faticosa in salita si apre un grande Festeggiamo il nostro anniversario con una
ghiacciaio pianeggiante che porta alla bella birra, una fetta di torta e ripassando
base del Breithorn e da cui si vedono tutte mentalmente qualche manovra su ghiac-
le cime del Monte Rosa. “Chissà, l’anno ciaio. La sveglia suona alle 3:30 e alle 4:30
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iniziamo a salire, alla luce delle lampade negativi e riprendere la concentrazione
frontali lungo una impervia sassaia. Ci necessaria per affrontare l’ultima parte, la
aspettano più di 1300 m di dislivello, la più faticosa. Davanti a noi un tratto di salita
maggior parte dei quali oltre i 3000 m di sulla “schiena di mulo”, imponente, ultimo
altezza e su ghiacciaio. Camminare così al ostacolo al raggiungimento delle rocce che
buio, prima di una salita per te importante, si spingono verso nord e al termine delle
è un ottimo momento per lasciare correre quali si vede la famosa Madonnina bianca
i pensieri e dialogare un po’ con te stesso, della vetta. Ci aspettano gli ultimi metri
un lusso nei ritmi frenetici della vita quo- prima di raggiungere la cima, il tratto più
tidiana. Ci seguono e ci precedono altre impegnativo e pericoloso, a picco su centi-
piccole luci, immerse nel silenzio maestoso naia di metri di vuoto e sotto il ghiacciaio
della montagna. Arriviamo al limite del della “tribolazione” (bel nome, eh?). Anche
ghiacciaio poco dopo le 6 del mattino. Filo l’ultimo passaggio è andato e finalmente
guarda con desolazione il pendio: “Nel arriviamo ad abbracciare quella statua che
2012 il ghiaccio arrivava molto più in basso in quel momento sento come un’amica. Mi
e la via normale passava al di là di questo pervade un senso di felicità e soddisfazione
sperone roccioso”. La lenta ed inesorabile e mi godo ogni secondo di quel momento.
agonia dei ghiacciai. Ce ne accorgiamo Ripercorriamo a ritroso quel traverso che
anche in quel momento: fa caldo per quelle tanto mi aveva fatto impensierire e che ora
quote a quell’ora e tutta la prima parte della trovo più benevolo e iniziamo la discesa ben
salita è su neve molle e molto faticosa. A consapevoli che si è solo alla metà dell’usci-
volte sprofondo fino a metà polpaccio in ta. Scendiamo veloci e alla fine della schiena
un bagno di acqua e ghiaccio che mette a di mulo mi volto a riguardare dov’ero. Non
dura prova la mia determinazione. E’ ora riesco a trattenere un sorriso commosso e di
di fare una pausa, dopo un po’ di cioccolato gratitudine: grazie per averci lasciato salire,
fondente, mandorle e the caldo (benedetto Gran Paradiso!
thermos!) si riescono a scacciare i pensieri
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Escursionismo: caratteristiche mentali dell’accompagnatore
che assume rischi razionalmente
“Non c’è una montagna così importante che valga la nostra vita“
Hervé Barmasse
L’escursionismo è un’attività motoria che svolgiamo in ambiente naturale, a volte lungo per-
corsi accidentati e in condizioni meteo non ottimali o avverse. Per delineare qualche scenario,
possono presentarsi discese ripidissime, con terreno fangoso o ghiaino, su cui l’aderenza è molto
scarsa; tratti esposti; temporali con fulmini; ghiaccio o tronchi bagnati che compromettono
l’equilibrio posturale; rocce, rovi che si trasformano improvvisamente in ostacoli contundenti.
Dunque una della caratteristiche mentali di chi pratica escursionismo è la capacità di assumere
rischi [Risk assumption], capacità che, portata agli estremi, può condurre a comportamenti fatali,
o perlomeno essere all’origine di infortuni o incidenti (Mazzoli, 2018).
Quindi come escursionisti, che ne siamo consapevoli o meno, già sappiamo assumere rischi,
quello che manca a volte è un’assunzione dei rischi razionale. Cioè vedere concretamente e obiet-
tivamente i pericoli, riconoscere dove si trova il limite di ogni situazione, rendersi conto di dove
l’imprudenza può causare incidenti (Dosil, 2006).
Poichè, da consuetudini proprie del Cai, spetta all’accompagnatore la facoltà di modificare o
annullare l’escursione, a sua insindacabile discrezione e in qualsiasi momento, qualora si veri-
fichino condizioni tali da mettere a rischio la sicurezza e l’incolumità dei partecipanti e poichè,
più in generale, evidenze scientifiche dimostrano che il clima motivazionale del gruppo - cioè i
fattori che determinano “persistenza dell’impegno, desiderio di apprendere e migliorare, qualità
del coinvolgimento nell’esperienza escursionistica“ (Mazzoli, 2018) - è influenzato in primis dal
leader, nel nostro caso dall’accompagnatore (Weinberg & Gould, 2015; Smith & Smoll, 2002);
in questo articolo delineiamo le caratteristiche mentali (cognitive ed emozionali) dell’accompa-
gnatore che tende a manifestare comportamenti basati sulla sicurezza, cioè che assume i rischi in
modo razionale.
Innanzitutto, Carzedda e Massara
(1990, p. 18) sottolineano che ‘la tendenza
a manifestare comportamenti a rischio si
accompagna ad una complementare carenza
dei processi di feed-back, ovvero alla tenden-
za a non rimettere in discussione il proprio
comportamento’ e a non riflettere sui propri
errori. Per converso, dunque, l’accompa-
gnatore che è ‘consapevole dell’inutilità di
correre rischi eccessivi e di essere totalmente
privo di scrupoli’ è ‘anche quello che sa mettere in atto gli opportuni processi correttivi sul
proprio comportamento’, cioè impara dagli errori.
Fondamentale è anche avere una passione armoniosa per l’escursionismo, invece che osses-
siva. Secondo Vallerand, la passione ossessiva spinge ad aderire in modo rigido e conflittuale
all’attività per cui si prova passione: si è in preda ad una costante urgenza a prendervi parte, senza
tenere conto delle possibili limitazioni. Di conseguenza l’accompagnatore che ha una passione
ossessiva sperimenta una tale pressione interna, da sentirsi “costretto“ ad andare in escursione
e per esempio, non valuterà accuratamente le condizioni meteo, esponendo se stesso e il gruppo
6
a rischi inutili. D’altro canto, passione armoniosa vuol dire coinvolgimento flessibile e adattivo
verso l’attività, dunque in questo caso, l’accompagnatore sarà portato a considerare gli eventuali
cambiamenti che si verificano in ambiente e a decidere consapevolmente se continuare, modifi-
care o annullare l’escursione (Vallerand et al., 2003; Vallerand, 2015).
Altro aspetto essenziale è la formulazione degli obiettivi. Un accompagnatore che si pone
e condivide con gli accompagnati obiettivi stimolanti, ‘difficili’, ma realistici, cioè conseguibili,
specifici, chiari, misurabili, identificati in comportamenti motori precisi, dà la possibilità a sè e al
gruppo di migliorare il senso di sicurezza e la fiducia da parte di ognuno nelle proprie capacità.
Ciò impatta positivamente sull’assunzione dei rischi. L’opposto accade con obiettivi facili, insi-
gnificanti, irrealistici, generici, non verificabili o in assenza di obiettivi (Locke & Bryan, 1966;
Locke et al., 1981; Lock & Latham, 1985; Robazza, Bortoli, Gramaccioni, 1994; Mazzoli, 2018).
La regolazione delle emozioni è un altro fattore imprescindibile per un’assunzione dei rischi
razionale. Lo stato emozionale dell’accompagnatore, vista la suddetta influenza diretta sul clima
motivazionale del gruppo, diventa essenziale per la sicurezza fisica non solo sua propria, ma
anche degli accompagnati. Perdere il controllo emozionale nei momenti critici, porta infatti
a commettere errori, che potranno procurare incidenti, cadute, infortuni, in alcuni casi fatali
(Dosil, 2006; Katsis et. al., 2008; Mazzoni et al., 2014).
Altro aspetto assai rilevante è la fatica mentale, per la cui definizione rinviamo all’articolo
‘Escursionismo: percezione della fatica e social support’, Notiziario 27. In presenza di fatica
mentale reagiamo più lentamente agli stimoli ambientali e ai pericoli (Marcora, 2018), rallentano
le funzioni senso motorie, è compromessa l’elaborazione delle informazioni (Mazzoni et al., 2014)
e i processi decisionali risultano impoveriti dal punto di vista di coerenza neuropsicofisiologica
(Morsiani & Mazzoli, in press). E’ evidente quanto tutto ciò, soprattutto se riguarda l’accompa-
gnatore, impatti sull’assunzione dei rischi, che risulterà meno improntata alla sicurezza.
Infine l’accompagnatore che assume rischi razionalmente sa orientare l’attenzione, cioè
seleziona gli stimoli a cui rivolgere l’attenzione
trascurandone altri non rilevanti; al momento op-
portuno sposta l’attenzione verso informazioni
appropriate; mantiene l’attenzione sugli stimoli
importanti. Questo anche dopo ore di escursione
e in presenza di percezione di fatica (Robazza,
Bortoli & Gramaccioni, 1994; Mazzoli, 2018).
In conclusione, se è vero che, come leggiamo
in Montagna da vivere, montagna da conoscere
(p. 135), “frequentare la montagna comporta
dei rischi oggettivi, legati all’ambiente naturale
e alle difficoltà, graduate, dei percorsi e che
tali rischi non possono essere eliminati dal più
attento, prudente ed esperto degli accompagna-
tori”, tuttavia, da quanto sopra, emerge il ruolo che giocano gli aspetti mentali, sia cognitivi
che emozionali, per un’assunzione razionale dei rischi. Aspetti su cui è possibile ed importante
formarsi, in primis come accompagnatori, per vivere in modo sempre più sicuro l’esperienza
escursionistica.
Mabel Morsiani, Counselor biosistemico
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CALENDARIO DELLE ATTIVITA’
Gennaio - Agosto 2019
Per le escursioni ci si trova alle 8.00 in p.zza Garibaldi a
Lugo (salvo diversamente indicato); NON SONO AMMESSI
PARTECIPANTI NON ASSICURATI (i non-soci dovranno
assicurarsi in sezione entro il venerdì precedente l’escursione)
Domenica 06/01/2019
CIASPOLATA DELLA BEFANA
Itinerario e luogo da definire in base alle condizioni del manto nevoso.
In mancanza di neve la ciaspolata sarà sostituita da un’escursione di pari difficoltà,
dislivello e durata.
Difficoltà: EAI Dislivello: 500/600 m Durata: 4/5 ore
Direttori di escursione: ANE Enrico Zanzi 3346472474
AE Filippo Pinamonti 3294126690
Sabato 12/01/2019
OASI DI PUNTA ALBERETE
Itinerario: Parcheggio – canale Fossatone – Argine fiume Lamone – Cà
Quattrocchi – Cà Vecia – Parcheggio
Partenza ore 9:00 dal parcheggio CRAI Pagliuti (via Felisio, Lugo)
Difficoltà: T Durata: 4 ore
Direttore di escursione: Roberto Francesconi 3405646086 (francesconir@libero.it)
Domenica 13/01/2019
ANELLO DI SANTA CRISTINA
Zona: Valle del Santerno
Itinerario: Cà Maggiore – Santa Cristina – Monte Porrara – Strada per Monti –
Sant’Apollinare – Cà Maggiore
Difficoltà: E Durata: 4 ore Dislivello: 600 m
Direttori di escursione: ASE Gianluca Cristofari 3489899422;
Tommaso Cristofari 3486487967
Domenica 20/01/2019
ESCURSIONE SUI SENTIERI DI COMPETENZA DELLA SEZIONE
Zona: Vena del Gesso Romagnola
Difficoltà: E Durata: 4 ore Dislivello: 400 m
Direttori di escursione: Filippo Laguardia 3339249646
ASE Franco Rotundo 3385480873
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Domenica 27/01/2019
TRENOTREKKING
Zona: Valle del Lamone
Difficoltà: E Durata: 4/5 ore Dislivello: 400 m
Partenza: stazione FFSS Faenza, ore 8:00
Direttore di escursione: AE Enrico Minguzzi 3358054620
Sabato 09/02/2019
ESCURSIONE AL LAGO DI PONTE
Zona: Alta Valle del Tramazzo
Itinerario: Lago di Ponte – Rio di Moino – Fonte del Bepi – Le Castelline – Lago di Ponte.
Partenza ore 8:00 dal parcheggio CRAI Pagliuti (via Felisio, Lugo)
Difficoltà: E Durata: 4 ore Dislivello: 300 m
Direttore di escursione: Roberto Francesconi 3405646086 (francesconir@libero.it)
Domenica 17/02/2019
ESCURSIONE NEI DINTORNI DI BERTINORO
Zona: Colline cesenati
Difficoltà: E Durata: 5 ore Dislivello: 600 m
Direttori di escursione: Mauro Lucca 3475106106; Iva Nurra 3474821805
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Sabato 23/02/2019
ESCURSIONE SULL’APPENNINO FAENTINO
Itinerario: Sant’Eufemia – Santa Maria in Purocielo – Croce del Poggio – Cà
la Serra – Cà di Bago – Poggio Laguna – Sant’Eufemia
Partenza ore 8:00 dal parcheggio CRAI Pagliuti (via Felisio, Lugo)
Difficoltà: E Durata: 4 ore Dislivello: 300 m
Direttore di escursione: Roberto Francesconi 3405646086 (francesconir@libero.it)
Domenica 24/02/2019
ANELLO DI CAMPIGNO
Zona: Valle del Lamone
Itinerario: Farfareta – Poggio Giuliano – Capanna del Partigiano – Bocchette del vento
– Passo Val Torti – Farfareta
Difficoltà: E Durata: 5/6 ore Dislivello: 600 m
Direttori di escursione: Giuseppe Giangrandi 3493705704
Laura Belloni 3296916309 (laura.bellons@gmail.com)
Sabato 09/03/2019
NEI DINTORNI DI CORNIOLO
Zona: Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi
Itinerario: Corniolo – Pian del Grado – Celle – Coloreta – Poderone – Monte della
Maestà – Corniolino – Corniolo
Partenza ore 8:00 dal parcheggio CRAI Pagliuti (via Felisio, Lugo)
Difficoltà: E Durata: 4/5 ore Dislivello: 430 m
Possibilità di pranzo al Poderone, prezzo indicativo 25/30 euro
Direttore di escursione: Roberto Francesconi 3405646086 (francesconir@libero.it)
DATE PER PROGRAMMA 2° SEMESTRE 2019:
Venerdì 31 maggio
SCADENZA PRESENTAZIONE PROPOSTE
Mercoledì 12 giugno
RIUNIONE COMMISSIONE E CAPOGITA PER STESURA BOZZA CALENDARIO
Le proposte di escursione potranno pervenire a mano in sede
oppure essere inviate via e-mail all’indirizzo: escursionismo@cailugo.it
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Domenica 10/03/2019
FERRATA ROSA 2019
Zona: Valdastico
Itinerario: Anelli delle Anguane – S. Pietro – Capitello – Ponte tibetano –
cengia superiore e discesa nel bosco. Occorre equipaggiamento completo da ferrata.
Il percorso è molto esposto ma non presenta difficoltà tecniche di rilievo.
Difficoltà: EEA Durata: 3 /4 ore Dislivello: 300 m
Direttrice di escursione: Alessandra Tambini 3392316895
Partenza ore 6:00
L’uscita è dedicata alle donne. Pranzo in trattoria a Valdastico e giro ad Asiago il
pomeriggio.
Domenica 17/03/2019
BOLOGNA: LA JUNGLA A DUE PASSI DAI VIALI
Zona: Colli bolognesi
Itinerario: Da San Ruffillo a San Luca per il sentiero CAI 900. Ritorno: discesa per il
portico di San Luca e ritorno in bus (n 39 e n 13).
Difficoltà: E Durata: 6 ore Dislivello: 840 m
Direttore di escursione: Daniele Righini 3201920222 (drighini@racine.it)
Mirko Paganini: 3356115678 (mpaganini72@gmail.com)
Domenica 17/03/2019
GEKI IN FALESIA
Zona: Monsummano (PT)
Arrampicata su monotiri con sicura dall’alto.
Partenza ore 7:00
Direttori di escursione: Davide Giovannini 3356224250
Gianluca Gaddoni 3458553090 (glugaddo@gmail.com)
Domenica 24/03/2019
CA’ DI CICCI ANDATA E RITORNO
Zona: Valle del Santerno
Itinerario: Casetta di Tiara – Poggio Roncaccio – Poggio Faina – Monte Colonna – Cà
di Cicci – Pian dell’Aiara – Rio Rovigo – Lastra – Casetta di Tiara
Difficoltà: E Durata: 6 ore Dislivello: 600 m
Partenza ore 7:30
Direttori di escursione: Giuseppe Giangrandi 3493705704
Laura Belloni 3296916309 (laura.bellons@gmail.com)
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Sabato 30/03/2019
NELLA VALLE DELL’INFERNO
Zona: Appennino imolese
Itinerario: Molinaccio – Valle dell’Inferno – Moscheta e ritorno
Partenza ore 8:00 dal parcheggio CRAI Pagliuti (via Felisio, Lugo)
Difficoltà: E Durata: 4 ore Dislivello: 150 m
Direttore di escursione: Roberto Francesconi 3405646086 (francesconir@libero.it)
Note: Possibilità di pranzo presso ristorante a Moscheta
Domenica 31/03/2019
ANELLO PASSO PESCHIERA
Zona: Tra Marradi e San Benedetto in Alpe
Itinerario: Passo Peschiera – Acquacheta – Monte Lavane – Passo Peschiera
Difficoltà: E Durata: 6 ore Dislivello: 900 m
Direttore di escursione: Daniele Righini 3201920222 (drighini@racine.it)
Mauro Lucca 3475106106
Sabato 06/04/2019
FAENZA–BRISIGHELLA
Itinerario: Faenza (stazione) – Brisighella. Ritorno in treno da Brisighella a Faenza.
Partenza ore 7:30 dal parcheggio CRAI Pagliuti (via Felisio, Lugo)
oppure ore 8:00 in stazione FFSS di Faenza
Difficoltà: E (tratti esposti di equilibrio) Durata: 4 ore Dislivello: 400 m
Direttore di escursione: Roberto Francesconi 3405646086 (francesconir@libero.it)
Domenica 07/04/2019
ANELLO DI SASSO DI CASTRO E MONTE BENI
Zona: Appennino bolognese (Passo della Futa)
Itinerario: Covigliaio – Sasso di Castro – Monte Beni – Covigliaio
Difficoltà: E Dislivello: 700m Durata: 5 ore
Direttori di escursione: Davide Cimatti: 3395807501 (il_cima@hotmail.it)
Mirko Paganini: 3356115678 (mpaganini72@gmail.com)
Domenica 14/04/2019
TAMBINATA BORROMEA
Zona: Lago Maggiore – Baveno
Itinerario: Baveno – Cima Monte Camoscio per ferrata Picasass
(difficoltà ferrata medio–bassa). Occorre equipaggiamento completo da ferrata.
Possibilità di raggiungere la cima per sentiero escursionistico.
Successiva visita all’Isola Bella in vaporetto.
Difficoltà: EEA (E per sentiero) Durata: 4 ore Dislivello: 400 m
Partenza: ore 5:00
Direttrice di escursione: Alessandra Tambini 3392316895
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Giovedì 25/04/2019
NEL SENIO DELLA MEMORIA
Partecipazione alla camminata lungo l’argine del Senio come da programma
definito da Primola.
Difficoltà: T
Referente: ASE Franco Rotundo tel. 3385480873
Domenica 28/04/2019
CICLOESCURSIONE NEL DELTA DEL PO
Itinerario: 50 km Difficoltà: TC Durata: 5 ore
Previsto trasporto bici.
Munirsi di due camere d’aria per le ruote e chiavi per la propria bici, zainetto con
antivento, impermeabile, acqua e viveri. Casco obbligatorio.
Direttori di escursione: ASE Franco Rotundo 3385480873;
AE Primo Valmori 3474131359; primosenzafretta@gmail.com
Mercoledì 01/05/2019
ESCURSIONE AL MONTE NERONE
Zona: Appennino marchigiano
Itinerario: Piobbico – Monte Nerone e discesa con giro ad anello
Difficoltà: E/EE Durata: 6/7 ore Dislivello: 1200 m
Partenza ore 7:00
Direttori di escursione: Davide Cimatti: 3395807501 (il_cima@hotmail.it)
Mirko Paganini: 3356115678 (mpaganini72@gmail.com)
Domenica 05/05/2019
GRAN FONDO “IL CAMMINO DEL DON”
Zona: Alto Appennino Faentino
Itinerario: escursione che collega le tre ristrutturazioni operate da Don Antonio Samorì.
Strada Tramazzo – Trebbana – Gamogna – Marradi – Camurano – Poggio Renzuola –
Prevaligo – Lozzole
Difficoltà: E Durata: 10/12 ore Dislivello: 1200/1300 m
Direttore di escursione: AE Enrico Minguzzi 3358054620 (enrico@minguzzisrl.com)
Partenza ore 6:00
Itinerario molto impegnativo per lunghezza e dislivello
Sabato 11/05/2019
GEKI IN FALESIA
Zona: Balze del Verghereto
Partenza ore 7:00
Direttore di escursione: Davide Giovannini 3356224250
Gianluca Gaddoni 3458553090 (glugaddo@gmail.com)
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Domenica 12/05/2019
ESCURSIONE AL MONTE GRANDE
Uscita intersezionale con il CAI di Bologna
Zona: Appennino bolognese
Itinerario: Vidiciatico – Bocca delle Tese – Monte grande – Sboccata Bagnadori –
Passo di Saltiolo – Vidiciatico
Difficoltà: E Durata: 6 ore Dislivello: 750 m
Partenza ore 7:00
Direttori di escursione: AE Giulia Tabanelli 3470328294
AE Filippo Pinamonti 3294126690
Sabato 18/05/2019
ESCURSIONE NELL’APPENNINO FAENTINO
Itinerario: Borgo Rivola – Crivellari – Monte Tondo – Monte della Volpe – Cà
Faggia – Cà Sasso – Crivellari – Borgo Rivola
Partenza ore 8:00 dal parcheggio CRAI Pagliuti (via Felisio, Lugo)
Difficoltà: E Durata: 4 ore Dislivello: 400 m
Direttore di escursione: Roberto Francesconi 3405646086 (francesconir@libero.it)
Domenica 19/05/2019
BIRRA–TREKKING: ESCURSIONE SULLE COLLINE DI
GRANAGLIONE E VISITA AD UN BIRRIFICIO ARTIGIANALE
Zona: Appennino bolognese
Difficoltà: E Durata: 5 ore Dislivello: 700 m
Dopo l’escursione andremo a visitare un birrificio artigianale e a scoprire il suo legame
con l’Appennino e la sua cultura
Numero max di partecipanti alla visita: 30 (per iscrizioni telefonare ai Direttori di
escursione).
Partenza ore 7:00
Direttori di escursione: AE Giulia Tabanelli 3470328294;
AE Filippo Pinamonti 3294126690
Domenica 26/05/2019
ESCURSIONE NEL BOSCO DEI DOGI
Zona: Bosco del Cansiglio
Itinerario: Capanna Genziana – Vallorch (villaggio dei Cimbri) – Pian Cansiglio –
Monte Candaglia – Pozzo dei Bellunesi – Capanna Genziana
Difficoltà: E Durata: 6 ore Dislivello: 950 m
Partenza ore 6:00
al termine eventuale visita a Vittorio Veneto.
Direttori di escursione: Iva Nurra 3474821805; Mauro Lucca 3475106106
ASE Franco Rotundo 3385480873
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Venerdì 31/05/2019, sabato 01 e domenica 02/06/2019
LE MONTAGNE DELLA LAGA E DEI SIBILLINI
Escursione intersezionale con i CAI di Ferrara – Antrodoco – Amatrice
Zona: Amatrice – Cittareale;
1° giorno: Madonna della Costa – Pantani di Accumuli (durata 4/5 ore, disl. 700 m);
2° giorno: Preta (Amatrice) – Monte Gorzano (2458 m) (durata 7 ore, disl. 1300 m);
3° giorno: Cittareale – Monte Pozzoni/Pizzuto (durata 5 ore, disl. 700 m)
Difficoltà: E/EE
Partenza: ore 6:30 (da confermare con referente) – Viaggio in bus da Faenza
Numero massimo di partecipanti: 20 (iscrizione dal 7 maggio)
Referente Cai Lugo: ASE Antonella Focarelli (3478483360) – focarelli@racine.ra.it
Soggiorno presso Agriturismo “Lu Ceppe” di Cupaello di Cittareale (55 euro/notte
pensione completa).
Nella serata del 1 giugno incontro con l’autore Gianluca Gasca che presenta il suo libro
“Mi sono perso in Appennino” e proiezioni di immagini del territorio prima e dopo il
sisma.
Sabato 01/06/2019
CORNO ALLE SCALE
Zona: Appennino bolognese
Itinerario: Rifugio Segavecchia – Balzo della Saetta – Monte La Nuda – Sboccata dei
Bagnadori – Rifugio Segavecchia
Partenza ore 7:00 dal parcheggio CRAI Pagliuti (via Felisio, Lugo)
Difficoltà: E (qualche tratto esposto) Durata: 5 ore Dislivello: 920 m
Direttore di escursione: Roberto Francesconi 3405646086 (francesconir@libero.it)
Domenica 09/06/2019
GIORNATA DEI PARCHI E DEI SENTIERI
Zona: Parco delle Foreste Casentinesi
Itinerario: Campigna – Monte Falco – Lago degli Idoli – Campigna
Difficoltà: E Durata: 6 ore Dislivello: 700 m
Direttori di escursione: Filippo Laguardia 3339249646
ASE Franco Rotundo 3385480873
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Sabato 15/06/2019
SENTIERO ATTREZZATO CLEMENTE CHIESA
Zona: Val Scura
Difficoltà: EEA Durata: 6 ore Dislivello: 1200 m
Partenza ore 6:30 dal parcheggio della piscina di Lugo
Direttori di escursione: Giuseppe Giangrandi 3493705704
Laura Belloni 3296916309 (laura.bellons@gmail.com)
Domenica 16/06/2019
ESCURSIONE SUI SENTIERI DELLA SEZIONE
Zona: Palazzuolo
Sentiero 519. Si lasceranno le auto a Maradi e si utilizzerà il bus di linea fino a
Palazzuolo. Itinerario: Campo d’Olivo – Bacero –Gruffieto – Cà Mondera – Cà del
Falco – Cà del Vento – Marradi
Difficoltà: E Durata: 6 ore Dislivello: + 580 m –700 m
Partenza ore 7:30.
Iscrizioni entro venerdì 14 per posti bus limitati
Direttori di escursione: ANE Enrico Zanzi 3346472474
Francesca Mammini
Giovedì 20/06/2019
LUCCIOLATA A SAN PAOLO
Zona: appennino faentino
Escursione al crepuscolo e in notturna alla ricerca delle lucciole
Difficoltà: E Durata: 2 ore Dislivello: 300 m
Partenza 18:30 dalla piscina di Lugo
Direttrici di escursione: Iva Nurra 3477099032; Vania Galeotti 3484969235
Natalina Fabbri 3404054412
Sabato 22/06/2019
MONTE CIMONE E MONTE CERVAROLA
Escursione intersezionale con il CAI di Ferrara
Zona: Appennino bolognese
Itinerario: 1° gruppo: Lago della Ninfa – Monte Cimone (6 ore, dislivello 670 m)
2° gruppo: Giardini Esperia – Monte Cervarola (4 ore, dislivello 300 m)
Direttrice di escursione: ASE Antonella Focarelli 3478483360 (focarelli@racine.ra.it)
Numero max di partecipanti: 20.
Iscrizione dal 28 maggio
Orario di partenza da concordare con il responsabile.
Cena presso il rifugio Esperia a cura di Annalisa Malerba, contadina, chef e docente di
cucina libera professionista.
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Domenica 23/06/2019
ALLE SORGENTI DEL TEVERE
Zona: Appennino tosco–romagnolo
Itinerario: Balze – Monte Aquilone – Eremo Sant’Alberico – Rifugio Biancaneve –
Valico Monte Fumaiolo – Sorgenti del Tevere – Balze
Difficoltà: E Durata: 6/7 ore Dislivello: 850 m
Partenza ore 7:30 da Piazza Garibaldi (Lugo)
Direttori di escursione: Mauro Lucca 3475106106
Francesco Casadio 3393020928
Presentiamo, in linea di massima, il programma concordato con l’agenzia che organizza il trek-
king, per la vacanza settembrina alle Canarie
Primo giorno: Transfer dall’aereoporto sud e arrivo al sud dell’isola, sistemazione in Hotel.
Secondo giorno: H.9,00 raggiungiamo i 1400 m. di altitudine, attraversiamo un bosco di pini
canari e passiamo vicinissimi al Chinyero, un vulcano esploso, l’ultima eruzione di Tenerife del
1909, proseguiamo il nostro cammino in un paesaggio spettacolare con il Teide imponente in
primo piano e facendo un giro completo ritorneremo alla nostra auto. Durata percorso: 5 h circa
Dislivello: + 400 m. - 400 m.
Terzo giorno: H.9,00 ci dirigiamo verso il massiccio del Teno per raggiungere il villaggio di
Masca. Visita del pittoresco villaggio e cominciamo la nostra camminata nella gola più spettaco-
lare dell’isola. Il canyon è circondato da pareti rocciose vulcaniche alte centinaia di metri, grotte
e colate laviche sono numerose. Il labirinto di rocce ci porta a una caletta dove, tempo permet-
tendo, abbiamo la possibilità di fare un bagno rinfrescante nell’oceano cristallino. Dal porticciolo
prendiamo una barca che ci permette, con un po’di fortuna, di farci vedere da vicino delfini e
piccole balene. Navigando lungo la costa potremo ammirare le scogliere del “Los Gigantes”, alte
più di 600 m. Una volta giunti al porto dello Gigantes ritorno al Vostro Hotel. Durata percorso:
4 h circa Dislivello: - 600 mt.
Quarto giorno: H.8,00 dedicata alla scoperta della Caldera del Teide. Da Montana Blanca avrà
inizio la nostra escursione. Il paesaggio è speciale, è un paesaggio lunare e nello stesso tempo
rilassante. La prima parte del cammino è in una pista di pietra pomice fina dove si possono
incontrare dell’Ossidiana (pietra vetrificata). Il sentiero prosegue in salita fino ad raggiungere
il rifugio 3260 m., la vista è già mozzafiato. Continuiamo la nostra salita in un sentiero che ci
porta alla sommità del Teide, 3718 m. (la vetta più alta sul territorio spagnolo), lì godremo di una
vista eccezionale. Una volta ammirato il panorama dall’alto scenderemo fino con la funivia fino
all’auto. Durata percorso: 6 h circa Dislivello: + 1400 m. - 168 m.
Quinto giorno: H.7,15 transfert per il porto di Los Cristianos e alle 8,45 partiremo per la Gomera
(1H. di traversata) raggiungiamo con un Bus privato Hermigua il nord dell’isola, la giornata è de-
dicata alla scoperta del Parco Nazionale di “Garajonay”. Dal paese parte una salita che attraversa
un bananeto, continuiamo il nostro sentiero passando attraversando una zona rurale, vedremo
la cascata più alta della Gomera “El Salto del agua” pranzeremo a “Las Vista“, ristorante tipico
Gomero. Dopo il pranzo proseguiamo nella Foresta di Laurisilva, Parco Nazionale e dichiarato
Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Proseguiamo fino a raggiungere la vetta più alta della
Gomera “Alto del Garajonay“ 1485 m. Durata percorso: 5 h Dislivello + 1207 m.
Sesto giorno: H. 9,00 Escursione che ha inizio da Roque de Agando, monolito vulcanico dalla
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forma spettacolare e simbolo dell’isola. Scenderemo in una foresta di Pini Canari fino a rag-
giungere la Laja, pittoresco villaggio rimasto integro. Una salita ci permetterà di raggiungere il
nostro bus alla “ Degollada de Peraza “. Continueremo in Bus per raggiungere San Sebastian de
la Gomera, visita del centro a riprenderemo la nave per Tenerife nel pomeriggio. Durata percorso:
5 h Dislivello + 350 - 350 m.
Settimo Giorno: Transfert aeroportuale e partenza per l’Italia (data l’ora di partenza, ci scappa
quasi una giornata di mare)
I prezzi comprendono:
- transfert da/per l’aereoporto e transfert di tutte le camminate organizzate
- l’alloggio, hotel/appartamenti con una o due camere
- pensione completa per tutto il soggiorno, acqua alle cene compresa
- barca da Masca a Los Gigantes -permesso per la salita sulla vetta del Teide - funivia per la
discesa dalla vetta del Teide - accompagnamento e assistenza - nave andata/ritorno per la Gomera
NB: La guida potrà decidere di cambiare una o più escursioni nel caso ci fosse una ragione
valida, per l’incolumità dei partecipanti e l’ordine delle escursioni può subire delle variazioni in
base al tempo meteorologico.
Per chi si voglia concedere un supplemento di mare, possibile rientro il martedì 10 settembre,
pagando il supplemento di vitto e alloggio per i 3 giorni.
Il costo del volo A/R (verificato a fine Novembre 2018) è di circa €230 + €45 per eventuale baga-
glio in stiva (20Kg.) oppure +12€ per trolley cabina o zaino (10Kg.) (+ eventuale assicurazione)
Prenotazioni entro il 31/3/2019 (per avere qualche certezza per la prenotazione dei posti-volo);
le prenotazioni successive a tale data sono possibili ma condizionate dalla disponibilità dei voli.
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La cima che non mi voleva
E’questo il titolo che voglio dare al racconto di uno splendido week end trascorso nella mia val
di Rabbi con due grandi amici, Roberto e Riccardo.
Obiettivo:
• trascorrere due giorni in compagnia degli amici di sempre
• acquistare il formaggio per comporre i taglieri della festa di San Michele… e se vi sono
piaciuti… ora sapete da dove provengono il grana e il casolet
• Salire la cima Sternai
E’la vetta più alta della vallata, 3446 mt. Al
confine fra la alta val Saent e la val D’Ultimo.
Salita la prima volta il 30 luglio 1868 da Julius
Payer e Johann Pinggera. A dire il vero ci sareb-
be piaciuto tentare la salita il 30 luglio 2018 (150
anni dopo la prima ascensione) ma per una serie
di motivi non ci è stato possibile. Il percorso per
raggiungere la cima, tecnicamente parlando,
non ha difficoltà elevate EE / AR. PD-
Coloro che tentano di raggiungere la vetta si
devono confrontare con l’ambiente severo di una
montagna che si sta letteralmente sgretolando, e
un tracciato poco frequento che grazie alla G.A.
Lorenzo Iachelini è stata protetta e segnata con ometti di pietra nei passaggi di dubbia interpreta-
zione. Ritengo che ognuno di noi abbia una cima o una via d’arrampicata a cui è particolarmente
legato, beh… io ho questa.
Cominciano per me i timidi tentativi di salirla nel 2011. In questi anni i fallimenti o forse il
rifiuto della montagna si sono succeduti per almeno 3 volte.
Questa doveva essere quella giusta. Contatto Cecilia Iachelini gestore del rifugio Dorigoni
con cui un legame verso la montagna ci unisce da tempo immemore. Il posto in rifugio c’è.
Sabato 15 settembre di buon ora si parte. Finalmente arriviamo in val di Rabbi… la mia amata
valle… nella quale ho trascorso molte vacanze da 28 anni a questa parte.
Zaini in spalla e si comincia a salire, il peso dei materiali è importante (ramponi, corde,
moschettoni, cordini), ma non importa.
Gli escursionisti che incrociamo durante la salita guardano incuriositi Roberto Franzoni…
dallo zaino spunta un vistoso mazzo di sedano.
A tutti coloro che domandano stupiti di cosa si tratti, con la naturalezza che lo contraddistin-
gue, egli dice… devo fare la minestra d’orzo…
La salita non dà tregua, le cascate del Saent sono fonte di distrazione e ci regalano qualche
secondo di riposo per fare scatti fotografici da regalare ai nipotini…
Io e Roberto conosciamo a memoria il percorso, anche lui ha trascorso con me moltissime
vacanze in questa valle. Riccardo è ignaro delle fatiche che ancora lo attendono prima di
arrivare alla Palina (circa 2100 mt) punto panoramico di rara bellezza. E’proprio da lì che anche
il sentiero “comincia ad essere stanco di salire”.
Fa ancora molto caldo ma il Dorigoni ci attende, ancora circa 300 mt. di dislivello e final-
mente si giunge alla meta.
Cecilia e la sua famiglia ci accolgono con un caloroso benvenuto… manca Lorenzo, assente
giustificato:
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l’attività di guida alpina lo tiene distante dal rifugio. Michele Iachelini, anni 88, una forma
fisica da fare invidia, mi saluta dicendo… io mi ricordo di lei ma non so il nome… Michele
lavora al rifugio da quasi 40 anni: è la prova provata che la montagna mantiene giovani. La
signora Giuliana non la si vede quasi mai. Ma abbiamo modo di apprezzare il suo lavoro come al
solito alla sera a tavola.
Una cena abbondante e si va a letto: l’indomani ,una giornata che auspico ricca di emozioni,
ci attende. Ore 6 sveglia e colazione alle 6:30. Uno sky runner al rifugio alle 6:30 ha già termi-
nato la colazione e parte, accende la frontale e da li a breve nell’imminente alba, la luce della
sua lampada si affievolisce, non conosciamo il suo obiettivo anche se sta seguendo la nostra
stessa direzione.
Noi in silenzio saliamo ai laghi Sternai, Riccardo è compiaciuto, mi guarda e sorride. Non
tenterà la salita per preservare il ginocchio.
Raggiungiamo finalmente il ghiacciaio, punto in cui è necessario indossare i ramponi (una
lingua sofferente ora cosparsa di massi). Con stupore vediamo il runner, lo salutiamo e ci spiega
che ha tentato la salita fermandosi sotto una ben visibile “placconata” ci dice ho avuto paura…
io so di quale “placconata” si parla… guardo Riccardo e lo vedo deglutire.
Lo “sky runner” ci illustra la ragione del suo ritiro… la roccia al momento del suo tentativo
era completamente coperta di brina. Ci rassicura indicando che il sole sta facendo il suo dovere.
Casco, ramponi e corde nello zaino sono il nostro complemento. Non ho mai sentito Riccardo
fare raccomandazioni, questa volta addirittura le ripete.
Raggiungiamo la sella la cui quota è di circa 3150 mt. Togliamo i ramponi e il percorso
segnato da tanti ometti tutto in cresta su lame e “sfasciumi” ci attende.
Ricordo esattamente tutti i punti in cui per una ragione o per l’altra ho dovuto rinunciare alla
vetta negli anni passati. Salendo… dico a Roberto… io qui non sono mai arrivato… (siamo
infatti sotto alla “placconata”. Alla sinistra di essa, si trova un camino di II° grado, lo superia-
mo senza intoppi e avanziamo. I passaggi su cresta impongono estrema attenzione. Riccardo
chiama alla radio, la voce, preoccupata, ci informa che le nuvole stanno avanzando e lui non
vede più la cima Sternai.
Dalla nostra posizione non è poi così preoccupante, sopra a noi il cielo è azzurro e continuia-
mo ad avanzare. Un ottimo lavoro di “chiodatura” di Lorenzo ci permette di salire in sicurezza.
Si alternano zone in cui è presente neve e zone in cui smottamenti hanno cancellato la traccia
del sentiero.
Roberto ricorda a se stesso di dover almeno imparare a fare qualche nodo (questo è un
ottimo motivo per partecipare nuovamente allo stage dei Geki…)
Continuiamo a procedere senza esitazione , passo fermo e deciso. Abbiamo la grande croce
sopra le nostre teste. Un ultimo tratto ripido su rocce instabili ci porta finalmente alla vetta.
Riccardo, trepidante, continua a chiamare alla radio. Rispondiamo a lui… Siamo in Cima…
Una voce con l’inconfondibile accento toscano risponde… bene…
Mi abbandono ad un abbraccio commosso con Roberto che mi sostiene con un “ Ta gliè fata!!!”
Questa è la mia Cima Sternai che in questo 16 Settembre 2018 mi ha permesso di salire… e
di scendere.
Ora ci attende il percorso a ritroso per raggiungere la valle: 2000 mt. di dislivello,ma non
importa, li affrontiamo con un breve intervallo ristoratore al rifugio, dove salutiamo la famiglia
Iachelini, carichiamo nuovamente gli zaini e giù verso valle. La pizzeria di Malè ci attende.
Gianluca, Roberto, Riccardo.
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Notizie…flash!
Sede temporanea
Abbiamo traslocato!! Si tratta di avere un po’ di pazienza, ma i program-
mi di ristrutturazione degli ambienti che di solito occupiamo, prevedono la
realizzazione di un accesso, indipendente dall’esercizio commerciale, sul
piazzale del parcheggio. Intanto cerchiamo di organizzarci al meglio nei
locali messici a disposizione.
“Geki Awards”
Svolta anche quest’anno la serata dei “Geki d’oro” con la distribuzione degli atte-
stati ai partecipanti dello Stage sull’Alpinismo e la premiazione delle imprese dei
nostri Geki.
Come al solito, a fine serata hanno fatto la loro comparsa anche alcuni ….tapiri
(molto attesi!) che hanno alzato il livello dell’allegria, se mai ce ne fosse bisogno!!
em
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PENSIERI ALLA MONTAGNA
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ESCURSIONE INTERSEZIONALE
FERRARA- LUGO- ANTRODOCO - AMATRICE
31 maggio 2019 – 2 giugno 2019
.Le Montagne della Laga e dei Sibillini
Amatrice-Cittareale
Ripartiamo dai sentieri, ripartiamo dall’Appennino, ripartiamo dalle Terre dell’Appennino
Centrale scosse dalla sequenza sismica del 2015-16. L’obiettivo è quello di portare presenza affet-
tuosa e solidale in un territorio ancora stremato dallo scuotimento della terra, con una parte delle
sue genti che con grande forza e dignità hanno deciso di restare a vivere e a lavorarci nonostante
tutto. La ricostruzione delle loro case è ancora lontana ora che sono spenti i riflettori, e altre
emergenze gravissime sono accadute in Italia a causa di venti, di straripamenti di fiumi, di crolli.
Venire in queste terre tese tra due Parchi, Sibillini e Gran Sasso – Laga, ha una forte valenza di
crescita umana di tutti, nel solco del claim lanciato anni fa dal CAI “la montagna unisce”.
Ma non solo: se c’è una stagione da preferire per conoscere queste montagne è proprio l’inizio
dell’estate: è tutto un esplodere di colori, di fiori e di acqua nella Laga. Il particolare profilo arro-
tondato della sua catena è dovuta alla natura arenaria e marnosa, che si differenzia dalla normale
geologia dell’Appennino Centrale, in prevalenza formato da rocce carbonatiche. La particolare
formazione geologica di questi monti prende il nome di Formazione della Laga. All’interno di
questa area vi passa nell’area meridionale la cosiddetta “Faglia di Montereale-Campostosto”,
estesa in larghezza dal reatino fino a toccare la zona del Gran Sasso, faglia sempre attiva sin dal
XVIII secolo.
Sabato 1 giugno potremo partecipare ad un incontro/evento con l’autore Gianluca Gasca
che presenta il suo libro “Mi sono perso in Appennino” del programma 2019 di Montagne in
Movimento, CAI Amatrice.
Ore 21: serata evento ad Amatrice con l’autore Gianluca Gasca che presenta il suo libro
Mi sono perso in Appennino, nel quale un ampio capitolo è dedicato ai sentieri di Amatrice e
alla sua comunità di resistenti. Proiezione di immagini del territorio prima e dopo il sisma, anche
per conoscere il patrimonio artistico di Amatrice che, prima del terremoto, conservava con il suo
bellissimo e caratteristico borgo ben 100 chiese disseminate tra 78 frazioni.
Gian Luca Gasca, piemontese, classe 1991, reporter e scrittore di montagna nonché viaggiatore e cultore
della montagna, è un amante dei viaggio in solitaria e con pochissimi mezzi, solo con lo zaino in spalla, a
piedi e con i mezzi pubblici. Nel 2014 inizia ad organizzare una traversata delle Alpi che lo ha portato a
stravolgere la sua carriera cambiando completamente lavoro. Poi da Torino è andato con i mezzi pubblici
ai piedi del K2. Ora è redattore di MontagnaTV e pianifica altri avventurosi viaggi a piedi.
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Le avventure del CAI Lugo
“sui sentieri della grande guerra”
cena in albergo, ci siamo fatti
trasportare in un tempo lontano
grazie alle parole dello storico
Franz Brunner che ci ha spie-
gato i combattimenti sui fronti
dolomitici, trasmettendoci la
sofferenza di quei ragazzi che
hanno trovato in questi luoghi
spesso la morte.
Ancora emozionati dalle
parole di Brunner, la domenica
siamo saliti dalla Capanna
Alpina (Val Badia) per cammi-
nare nel cuore del mitologico
regno dei Fanis, un’incantevole
L’idea è nata un po’ per caso, da chiacchiere conca all’interno del parco
in una serata in sezione. “Perché non riprende- naturale di Fanes-Sennes-Braies. Un gruppo
re le uscite dei weekend estivi in bus? Magari di prodi ha raggiunto la cima del Piz Lavarela
approfittando del centenario della fine della (3055 m), firmando il libro di vetta e facendo
Grande Guerra e andando a percorrere quei toccare ad alcuni per la prima volta quota 3000
sentieri che adesso ci mostrano le meravigliose m.
Dolomiti e che un tempo, purtroppo, sono Certo, ci sono stati alcuni contrattempi e
state teatro di terribili combattimenti”. E così gli spostamenti (in 56!) non sono stati banali,
è partita tutta l’organizzazione che da subito è ma crediamo che sia stato bello condividere
apparsa tutt’altro che uno scherzo, visto l’af- tutti insieme così tante emozioni (soste in bus
fluenza massiccia dei soci (per fortuna!) e la comprese, grazie magari a qualche bottiglia di
complicata logistica a causa delle nuove regole vino, vero zio Marcello?). A nome di tutti gli
sui trasporti pubblici. accompagnatori vi ringraziamo quindi della
Nella giornata del sabato abbiamo percorso vostra partecipazione e della fiducia. Facendo
insieme i sentieri che si snodano sui tracciati tesoro di questa esperienza, vi invitiamo al
dei camminamenti e nelle trincee in pietra prossimo weekend in bus in programma nelle
della zona delle Cinque Torri, autentico museo zone della splendida Val di Sole…pronti per
a cielo aperto della Grande Guerra. Dopo la un’altra avventura?
Giulia e Gianluca
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Nel Canyon della Val d’Art
Anello di Pennabilli