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a
L'italiano è di destra?
Il lapis verde
L'italiano tra scuola e società 239 Pietro }li/aturi
198 Cristina Lovinio Fabio M. Risolo
Francesca R. Sauro
Gli insegnanti rimessi
in forma Creativa, ma regolata
202 Salvato1--e Pirozzi
L'italiano come lingua
creola
Rubriche
La scuola impara a par1are/ll
21 O Gabriele Fulgoni
[!]
Parole che si dicono
Mettere in relazione
213 Vittoria Sofia
208 Michele A. Cortelazzo
Il parlato pianificato: Quanto durano le
dalla relazione in classe
parole nuove?
ai colloqui d'esame La scuola delle parole
4/2001
Valter Deon
Dirigente scolastico, Santa Giustina Veronese
Domenico Fiormonte
Autore, PhD Università di Edimburgo
Gabriele Fulgoni
Insegnante di italiano negli istituti tecnici, formatore
Mario Gineprini
Docente di Liceo Scientifico-Tecnologico, Torino
Enrico Grazzi
Docente di Glottodidattica, Università degli Studi di Cassino
Lettera dal GISCEL
Anna Rosa Guerriero
Condirettore di "Italiano e Oltre"
244 Anna Rosa Guerriero Cristina Lavinio
Spontanea o scientifica, Docente di glottodidattica, Università di Cagliari
Pietro Maturi
ma sempre scrittura Tecnico laureato, Università di Napoli Federico Il
L'italiano nel sito Salvatore Pirozzi
Docente del progetto Chance, Napoli
248 Stefania Spina Fabio M. Risolo
Un'icona dell'Italia Docente di Scuola Superiore, Napoli
Agostino Roncallo
Segretario regionale del GISCEL Piemonte
Biblioteca Fabio Rossi
Ricercatore, Università di Ferrara
250 Domenico Fiormonte Francesca Romana Sauro
La parola all'attacco Docente di liceo, Napoli
su R. Pellerey, Il lavoro della Salvatore C. Sgroi
parola, 2000 Professore associato di Linguistica generale, Università
della Calabria
251 Fabio Rossi · Vittoria Sofia
Tra "lacrime" e "lagrime" Docente negli istituti tecnici, Verona
su L. Serianni, Introduzione Stefania Spina
alla lingua poetica italiana, Collaboratore tecnico, Università per Stranieri di Perugia
2000 Barbara Valentini
253 Donatella Brogel/i Hafer Borsista
Trento
nella Facoltà di Lettere e Filosofia, Università di
Lingue multimedia
su A.R. Tamponi e E. Flamini, Rettifica
Lingue straniere e Nei numeri 2-3/2001 il collaboratore Adriano Colombo
multimedialità, 2000 è stato erroneamente qualificato "Docente di Grammati
254 Salvatore C. Sgroi ca Italiana, Scuola Superiore di Lingue Moderne di Forlì".
Il nostro collaboratore tiene a precisare che non ha più
Verso la fine del Battaglia tale incarico dall'anno accademico 2000-2001.
su S. Battaglia, Grande
dizionario della lingua
italiana, 2000 ISBN 88-221-4328-0 195
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L'italiano è di
destra?
Raffaele Simone
Q
ualche settimana fa cordava, per la prima volta
un rappresentante nella nostra storia legislativa,
A della maggioran che l'italiano è la lingua uffi
za di governo attua ciale d'Italia.
e ha lanciato la pro
posta di creare una legge che
D
stabilisca una cosa semplice: inanzi a questa proposta,
che l'italiano è la lingua uffi mi si è formata nella
ciale della repubblica. (Lui, in mente una domanda, che
verità, non parla un italiano vorrei discutere con i lettori.
troppo rifinito, ma che importa, Perché nessuna legge italiana,
siamo in un paese liberale, al addirittura fino alla fine del
meno per ora... ) Sembrerà stra 1999, ha ritenuto di menziona
no, ma questa elementare no re che l'italiano è la lingua uf
zione non compare in nessuna ficiale del paese? Tacitamente
legge dello Stato, neppure nella la cosa era abbastanza sconta
Costituzione. ta: basti pensare ai programmi
Questa garantisce libertà scolastici, che hanno pieno va
linguistica a tutti (un tema di lore normativo pur non essen
cui questa rivista si è occupata do leggi, in cui per decenni si è
molte volte), ma non dice qual fatto riferimento all'italiano co
è la lingua di questo paese. me lingua da insegnare e dif
Per la verità, una norma di fondere nelle scuole. Ma espli
questo tipo ci sarebbe, ma è citamente non c'era nulla di
una legge poco conosciuta e, netto e preciso. Perché?
credo, poco frequentata dai cit Non ho dati precisi, quali si
tadini, perché non li tocca da potrebbero forse ricavare dai
vicino tutti, ma riguarda sola verbali delle lontane sedute
mente una porzione di loro. dell'Assemblea Costituente, do
Alludo alla legge di fine 1999 ve con ogni probabilità il tema
(di cui "IeO" discusse nel n. della lingua del paese dovette
5/1999,) sulla promozione e la porsi. Ma, a freddo, mi pare
protezione delle minoranze, plausibile pensare che questo
196 nella quale per l'appunto si ri- tema sia stato eluso per il ti-
more (che doveva essere senti tette. La conseguenza sbagliata "democratico", non è davvero
to come illiberale) di indicare era la seguente: dato che tutte male, anzi è un perfetto esem
alcunché come "ufficiale" dello le lingue parlate in Italia devo pio di eterogenesi dei fini (co
Stato. Nessuna religione uffi no essere protette, nessuna de me avrebbe detto Kant), aggra
ciale italiana, dunque (giusta ve prendere un rilievo speciale vato dalla confusione ideologi
mente), e, del pari, nessuna lin rispetto alle altre - ergo, l'ita ca.
gua ufficiale. liano non deve avere nessuna Ma i risultati non sono sola
Già allora la questione delle preminenza rispetto alle altre mente ideologici. Ce ne sono
minoranze era, se non chiara, lingue adoperate nei nostri anche di pratici. Questo perio
certamente molto pressante, e confini. Su questa base concet dico, con le sue modeste forze,
uno dei modi di rispondere a tuale, era ovvio che lo statuto si batte da quando esiste contro
quelle pressioni consisteva "ufficiale" dell'italiano in Italia la enorme trasandatezza del
proprio nel non dichiarare "uf non potesse essere dichiarato linguaggio pubblico, delle isti
ficiale" alcuna lingua. Suppon in alcun modo. tuzioni e dei mass-media (spe
go anche che, nella discussio Può darsi che nessuno di cialmente della RAI). I risultati
ne, avesse qualche peso il ri quanti si sono battuti, nei de sono, va detto, nulli, e non po
cordo ancora bruciante della cenni scorsi, per difendere la teva che essere così. La tra
politica linguistica del fasci giusta premessa che ho men sandatezza linguistica infatti
smo, che in nome di una molto zionato prima, ammetterebbe ha radici profonde: derivò in
malintesa "italianità" aveva di avere favorito anche la con fatti dall'antica riforma della
bruciato perfino i toponimi del seguenza sbagliata. Ma di fatto RAI del 197 6, nella quale sini
Sud-Tirolo e contrastato con le cose sono andate proprio co stre e cattolici si incontrarono
tutti i mezzi le tradizioni dia sì. Insomma, affermare che l'i anzitutto nella spartizione del
lettali così ricche in Italia. taliano è la lingua ufficiale del l'ente radiotelevisivo, e poi nel
Del resto, l'intenso dibattito paese sarebbe sembrato, come la comune adozione di una
politico-linguistico che ebbe dire, di destra. ideologia che chiamerei (sfor
luogo nell'Italia degli anni Set Per la verità, sei o sette anni zandomi di scherzare) ItoS -
tanta e Ottanta a proposito del fa molti di noi ricevettero a più ossia !"'Infinita Tolleranza ver
destino dei dialetti nella scuola riprese appelli di una associa so il Sociale" (uno dei motivi
(insegnarli? proteggerli? can zione (della quale non ricordo che hanno portato la sinistra
cellarli e sanzionarli?) e del più il nome) che spingeva pro alla attuale rovina, ma questo è
trattamento delle lingue di mi prio perché venisse creata una un altro tema).
noranza nelle istituzioni, negli legge per dichiarare l'italiano Una delle conseguenze pra
uffici e nelle scuole contribuì a lingua ufficiale del paese. Di tiche di quella ideologia fu, ad
mettere al margine, e infine a versi di noi (me compreso, lo esempio, la sostituzione degli
tacitare, il problema sottostan confesso) non presero troppo speaker professionali con gior
te: l'italiano è o non è la lingua sul serio quegli appelli, non so nalisti (spesso e ancora oggi
degli italiani? lo perché erano formulati in sedicenti), ognuno con la pro
una prosa un po' troppo sonan pria pronuncia locale, regiona
te, ma anche perché sembrava le, epicòrica, parrocchiale e
uella era, naturalmente no avere "odore di destra". perfino vernacola. In nome di
A
a
nistra. Ma a sinistra si passava forza di essere rappre stato una intollerabile forma di
facilmente da una premessa sentata e trattata come intolleranza.
giusta ad una conseguenza un'idea di destra, la cau
sbagliata. La premessa era, per sa dell'ufficialità dell'italiano è
formularla approssimativa diventata di destra davvero. O esto è quel che abbiamo
mente, la seguente: in un pae perlomeno è stata presa a cuo ttenuto. E ora dobbiamo
se democratico, nessuna lingua re dalla destra, da quella vera, bituarci ad un'altra idea
deve essere oppressa e tutte da quella di AN. Come risulta che non ci va: che l'italiano sia
- devono essere ugualmente pro- to di un percorso che si voleva una cosa di destra. 197
LITALIANO È DI DESTRA?
L'italiano
tra scuola e società
�li in�nanti
nmesst tn onna
studio, oggi il 75% arriva al diplo- sogni di italiano degli studenti universitari dei vari corsi di stu
ma superiore. che vi si iscrivono (potrebbero es- dio.
Ma non dobbiamo per questo . sere indirizzati in tal senso alcuni Partire dai contenuti, anche al
ritenerci soddisfatti: molti escono f · dei corsi previsti dall'art. 6 del re l'Università, significa poterli dis
dalla scuola con difficoltà di lettu- \ \golamento n. 509/1999 sull'auto porre meglio lungo percorsi cur
ra e di scrittura, oltre che con \\nomia universitaria); ma è chia ricolarmente sensati, tesi a co
scarse competenze storiche, geo- !i.nata soprattutto a organizzare struire conoscenze secondo un
grafiche e scientifiche. La scuola ineglio che in passato la forma ordine dettato dalla loro logica in
è chiamata dunque a rispondere, zione di base degli insegnanti, in terna (dai contenuti più di base e
meglio che nel passato, a esigen- un circolo virtuoso tra scuola, generali a quelli via via più speci
ze molteplici, compresa quella di Università e SSIS. È il momento fici); e significa poter sfruttare al
elevare i livelli di cultura genera- di recuperare, da parte della lin meglio le competenze reali dei do
le del nostro paese mediante la guistica accademica, quel grande centi presenti nelle singole sedi,
messa in opera di strategie tese a impegno su temi di educazione nel superamento di etichette di
evitare l'analfabetismo di ritorno linguistica che la caratterizzava sciplinari restrittivamente legate
e a promuovere la diffusione della ampiamente negli anni Settanta; a contenuti ancora più restrittivi,
lettura, un uso più efficace e con- ed occorre far sì che il necessario che hanno ancorato a lungo i glot
sapevate della nostra lingua oltre incremento di presenza delle di tologi alla sola linguistica storica
che una conoscenza, spendibile /cipline linguistiche nei corsi uni delle lingue indoeuropee (conte
nella comunicazione reale, di al- ,versitari eviti però una loro fran nuto che non è detto sia il più ur
meno due lingue europee. < turnazione in mille moduli e mo- gente da proporre nei corsi di lau
Per attuare questi obiettivi di < duletti non atti a garantire una rea triennali per futuri insegnan
educazione linguistica occorrono ) formazione di base seria e appro ti di italiano) o che possono
insegnanti dotati, meglio che in 2fondita. vedere chi fa linguistica dedicar
passato, di una seria preparazio- Perciò si è registrato, nei due si soltanto a corsi specialistici di
ne linguistica. Hanno il compito di convegni, un forte accordo sull'e- grammatica generativa. Più utile,
portare gli studenti all'accesso sigenza, nel definire i percorsi di invece, sarebbe partire dalle ac
universitario con capacità lingui- studio universitario, di partire quisizioni ormai ampiamente
stiche soddisfacenti, che consen- dalla individuazione precisa di consolidate in campo linguistico,
tana di percorrere agevolmente contenuti irrinunciabili piuttosto mostrando magari il percorso sto
corsi di studi che, per quanto ri- che dalle discipline: non basta di rico che le ha sedimentate nel no
formati, continueranno a produr- re che per formare seriamente stro sapere condiviso: un po' di
re studenti fuori corso o abbando- insegnanti di lingua c'è bisogno storia della linguistica non gua
ni se non si interverrà in modo se- della linguistica, ma occorre sta sterebbe.
rio sulle loro abilità linguistiche. bilire quali siano le nozioni lin- Occorre dunque andare al di
on a caso in molte sedi universi- guistiche fondamentali; per l'ita là dei meri elenchi di discipline
tarie sono decollati (e non solo per liana, occorre una conoscenza linguistiche formative per gli in
studenti di facoltà umanistiche) delle sue strutture (occorre cioè segnanti di italiano e di lingue
corsi di scrittura e anche - in la conoscenza del sistema lingua straniere (se non per tutti gli in
qualche caso - corsi di addestra- italiana), oltre che quella delle segnanti), per individuare un
mento allo studio. Ed è lo stesso sue varietà d'uso e della sua sto- pacchetto più o meno ampio di
mondo delle varie attività profes ria, e così via. E ci sono alcune contenuti specifici, al cui interno
sionali a richiedere soddisfacenti generali conoscenze linguistiche dare spazio anche a quella lin
competenze di scrittura. e linguistico-comunicative che guistica acquisizionale che non
non dovrebbero mancare nella ha ancora un preciso statuto ac
formazione di insegnanti di qua cademico.
e lunque disciplina (non solo di
lingua), così come conoscenze
È una linguistica (ne ha parla-
to Camilla Bettoni a Pescara) at
più particolari relative al funzio tenta alle tappe attraversate spon
2. namento dei rispettivi linguaggi taneamente dagli apprendenti di
Anche l'Università
di specializzazione (medico, giu una L2, per vedere fino a che pun-
Anche l'Università, dunque, è ridico, matematico ecc.) sarebbe to coincidano con le tappe dell'ac
chiamata oggi a rispondere ai bi- ro utilissime anche agli studenti quisizione di una L1 e per vedere 199
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E italiano come
lingua creola
intendono diverse forme di uova Compagnia di Canto Po e questo è l'errore iniziale di
identità. polare, la tarantella, Moscato e Chance - anche attraverso l'as
Il primo contatto culturale Gragnaniello, Carosone, Muro sunzione demagogica del lin
deve avvenire con la lingua rea lo, magari la sceneggiata. Ai ra guaggio dei ragazzi: parliamo
le dei ragazzi e della loro comu gazzi e ai loro genitori que come loro, senza creare lo spa-
nità. Il tentativo è quello di co st'enciclopedia è quasi del tutto zio della differenza. È un feno
struire un punto di contatto, un sconosciuta. meno ricorrente nella relazione,
luogo dove sperimentare una Il dialetto va quindi cono che è stato definito "andare a ri
"lingua creola". sciuto e riconosciuto per: morchio" e contro il quale si 203
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no e ripropongono in maniera
più formale la lingua in cui il
no incontenibili e, letteralmen
te, si stancano a scrivere). Va IJ
ragazzo si esprime, svolgono lorizzano tutte le loro inferenze
un'opera di tutoring grazie alla (partendo sempre dalle loro
5.
esperienze e dalle loro seman
Oralità, dialetto,
quale il ragazzo è aiutato a com
pletare quello che vuole dire, a tiche, costruendo ponti etimo
coralità
tradurre qualche espressione, e logici tra i significati) e soprat È un azzardo definire, in manie
costituiscono un modello po tutto si pongono come esperti ra scientifica, la cultura di que
nendosi come esperti di lingua di fronte a novizi, illustrando le sti alunni come una cultura ad
di fronte a un novizio. Sono pre strategie della comprensione e oralità primaria, ma è possibile
si in considerazione, di solito, della produzione testuale. confidare nella sensazione che
tutti i registri a seconda dei Per ricorrere alla formula questa espressione crea. L'orali
contesti e ci si muove sempre vigotskyana, i docenti si carat� tà ha delle conseguenze per
con attenzione nell'area di svi terizzano come esperti dello quanto riguarda la comunicazio
luppo prossima delle capacità "sviluppo prossimale" di ogni ne tra professori e alunni.
comunicative dell'alunno (che singolo individuo; l'apprendi È necessario fare un passo
non si riducono a quelle lingui mento nasce se questo lavoro indietro, verso un paradosso,
stiche). funziona. Abbiamo di fronte non solo di Chance, ma di tutta
non lo studente astratto di un la scuola che è il regno dell'ora
modello, per il quale un siste lità, rria di un'oralità che è figlia
IJ ma presuppone un livello di
partenza all'interno di uno
della stampa. La nostra scuola,
la scuola della rivoluzione del li
standard, ma tanti soggetti con bro, è stata costruita intorno al
4. storie, anche scolastiche, diver la vista non intorno all'orecchio:
Lingua e se e quindi livelli di partenza carte geografiche, carte storiche,
spaesamento: diversi: i percorsi di apprendi esperimenti, artefatti cognitivi
la lezione in aula
mento nascono dai loro livelli su cui la scuola si è organizzata
Potrebbe sembrare strano, ma reali. da Gutenberg in poi. La voce (il
forse le difficoltà maggiori si ri A degli alfabetizzati sem professore che parla come un li
scontrano nelle lezioni in aula, brerà impossibile, ma la prima bro stampato) era al servizio di
quando le lingue delle discipli fatica testuale è quella di rico questa impostazione. Nella dis
ne, non solo quindi la lingua struire la cronologia e la causa abitudine alla presenza e all'im
dell'italiano, non possono ba lità degli avvenimenti, anche di portanza della lettura e della
nalizzarsi e devono mantenere quelli personali. Lo scaffolding scrittura (e delle abilità a loro
la loro codificazione. La distan (l'impalcatura di supporto) tra connesse), sopravvive la voce
za tra le lingue (e le relative alunni e docente è l'unica stra del docente come unico medium
formae mentis) del docente e da per costruire insieme un si del processo di insegnamen
degli alunni diventa silenzio. stema linguistico condiviso to/apprendimento. Il paradosso
La struttura della lezione (creolo?). sta nel fatto che così facendo,
tradizionale, quella frontale, Questo lavoro non può esse nello stesso tempo, si delegitti
deve essere articolata per co re eliminato soprattutto nel ma il setting ancora fondamen
struire un ponte tra ragazzi e supporto alla produzione scrit tale della scuola "tradizionale" e
docenti. Al docente conduttore ta. Le difficoltà dell'insegna non si crea un ambiente ade
si affiancano i docenti tutor e mento non nascono solo dalla guato alle nuove forme dell'ora
facilitatori, i quali hanno il semplice ignoranza dei ragazzi lità (per non dire della scrittura
compito di contenere l'ansia o dalla povertà linguistica, ma e della multimedialità).
dei ragazzi di fronte alla fatica dalla difficoltà di comunicazio Chance ha il vantaggio di
psicologica dell'attenzione, del ne tra due diverse forme di lin avere a che fare con un'utenza
la comprensione e della produ guaggio/pensiero. giustamente brutale nella valu
zione. Impediscono le reazioni Si ritorna, così, al problema tazione del lavoro, che distrug
al fallimento, contengono i ra dell'oralità. ge l'autoreferenzialità o le il
gazzi nei banchi e li supporta lusioni: sono ragazzi per i qua
no nella fatica fisica (molti so- li il re è fortunatamente sempre 205
.......... ............ ....................................................... ..............................................
nudo: "non la portare per le lun zioni di Clotilde Pontecorvo: nicazione è diretta ad un preesi
ghe" è l'apostrofe più frequen stente fine moralistico, e spesso i
te. Il gioco della scuola - far fin "In genere, nell'impostazione "bravo!" di incoraggiamento sot
ta di essere sani - non è con del discorso in classe, vige, da tolineano le affermazioni conso
sentito. parte dell'insegnante, la rego nanti coi principi del docente.
ella logica della relazjone, la della tàpletta: l'I.R.F. (Inizio Nell'oralità la comunicazione
nel tentativo di creare un am dell'insegnante, Risposta del non è fatta solo di parole, ma di
biente comunicativo, si è co l'allievo, Follow up dell'inse gesti ed intonazione, che non so
stretti ad alcune forme di comu gnante) o l'I.R.E. (Inizio, Ri no suppellettili del significato,
nicazione, poco canoniche nella sposta, Evaluation). In en ma esse stesse significato. L'in
pratica scolastica, come la con trambi i casi, a differenza di tonazione è una caratteristica
versazjone, la confidenza, la quanto avviene nelle conver ineliminabile della lingua parla
chjacchierata, il pettegolezzo ad sazionj ordfoaàe, i criteri di ta, che si rischia di perdere dal
dirittura. el contesto di una cul pertinenza discorsiva non so parlato allo scritto e anche dal
tura orale il pettegolezzo ha il no dominati dall'enunciato parlato reale a quello mimato
valore di una narrazione comu immediatamente precedente, sulle forme della scrittura. La
ne, che si diffonde e sedimenta quanto piuttosto dall'insieme perdita dell'intonazione ha con
nel gruppo, ma è anche espres complesso definito dall'insie seguenze gravi: essa non veicola
sione e conferma delle norme me degli obiettivi didattici. solo informazioni paralinguisti
morali della comunità; è una for Inoltre, in entrambi i modelli che, bensì è connessa alla tra
ma di memoria sociale, rappre a tripletta, funziona una spe smissione stessa del contenuto
senta il tessersi di una rete di co cie di ricompensa behaviori dell'enunciato e può offrire un
noscenze in comune fra narrato stica: vengono premiati solo mezzo insostituibile di identifi
ri e ascoltatori in una forma tra gli spunti che presentano una cazione.
l'altro circolare. coerenza con il quadro prede Stare dietro la cattedra, in
È la conversazfone la forma finito. Si alimenta il gioco del questi momenti, è impossibile,
principale della comunicazione, la scuola: bisogna dire quello perché il corpo, e non solo la vo
una delle forme in cui si deve che l'insegnante si aspetta e ce, deve mettersi in relazione. I
sviluppare la nostra capacità al dirlo solo nella sua lingua; si ragazzi non ascoltano solo le pa
l'ascolto attivo. Chance è una ignora che la conversazione role, i testi sono riferiti fisica
conversazione infinita. Si tratta quotidiana è un genere lette mente alle persone enuncianti, i
di rapportarsi ad una cultura con rario a sé, non riducibile al loro occhi scrutano il corpo del
i tratti antropologici dell'oralità l'ordine della narrazione, so l'insegnante alla ricerca dei se
primaria. Un sistema retorico di prattutto quella scritta". gni di credibilità.
verso dal nostro. I professori de Un problema, nella comuni
vono mettersi in gioco nel loro C'è, in queste impostazioni, cazione, è l'inclinazione alla co
sistema teatrale. un po' di socratismo fasullo: pri erenza e all'autoreferenzialità
Si passa metà del tempo a ma si mette la risposta nella te della parola, altri messaggi pos
conversare coi ragazzi, ma non sta dei ragazzi, poi si fa finta che sono essere rumore. Le loro pa
si riflette mai su questo tempo e siano loro a partorirla. role vengono ascoltate e lette con
come, su quali territori, può di Invece di controllare il turno il metro della correttezza lessica
ventare una risorsa didattica. di parola e di dare un feedback le e argomentativa, riproponen
L'attenzione alla dimensione del valutativo degli interventi dei do un atteggiamento frontale giu
la conversazione può favorire ragazzi nella conversazione, ci è sto/sbagliato. Si tratta invece di
una didattica costruttiva e co richiesto di sostituire le valuta accettare i loro modi e di intera
operativa. Il tentativo è di utiliz zioni con ripetizioni o riformu gire costruendo modelli diversi.
zare questa didattica secondo lazioni, oltre che riprodurre del L'abitudine al criterio dell'origi
l'impostazione dell'etnometodo le domande contingenti, cioè se nalità impedisce di accettare che
logia e di sradicarla dalle forme manticamente connesse ai turni i ragazzi abbiano un punto di vi
di pseudocomunicazione in cui è precedenti. sta corale (tipico della comunità)
spesso ridotta nella pratica sco Anche nel circle time, che e non individuale. Nella cultura
lastica. Sono riprese, citandole vorrebbe essere una forma di orale non c'è l'autore, per cui tut
206 liberamente, alcune considera- conversazione rigorosa, la comu- to è riportato sempre non ad un
L'italiano
tra scuola e società
1
li testo che qui si presenta è frutto della riflessione sulla pratica ce sono: Carlo Falco, Francesca Magliulo, Fiammetta J\llangano, Pao
dell'insegnamento della lingua italiana nel progetto "Chance - mo lo Monaco, Antonella Perito, Rosaria Savignano e il coordinatore
dulo Quartieri Spagnoli" (descritto nella finestra a p. 203). ella no Marco Rossi-Doria. La responsabilità della forma che questa rifles
stra organizzazione didattica l'insegnamento della lingua è una pra sione assume è esclusivamente clell'autore.
tica di tutti i docenti, per almeno clue motivi: perché essa si estende 2
Per informazioni generali sul progetto Chance, cfr. "Età evoluti
attraverso tutti i momenti della relazione con gli allievi, anche oltre va", 20 (2000): 85-125. È utile, attraverso un motore di ricerca, leg
all'ora di italiano, e fuori dall'aula, per strada, in altri contesti; per gere i documenti e le interviste che ne parlano.
ché anche nei momenti programmati di insegnamento disciplinare, 3 A. Nuccetelli, Scrivi come mangi. La didattica dell'Italiano nei CTP,
il docente conduttore della lezione - il docente di italiano - è a f
Franco Angeli, Milano 2000.
fiancato dagli altri docenti che facilitano e mediano l'apprendimen
to, collocati, per così dire, sul limite clell'area di sviluppo prossimo 4 Sulla literacy, ormai tradotta con "letteratismo", cfr. il rapporto
dei singoli ragazzi. Pertanto queste note riflettono il lavoro e il pen ALL (Aclult literacy e life ski/1s survey) dell'OECD, rintracciabile
siero di tutti i docenti, sono il tentativo cli riflettere su alcuni ele sul sito CEDE; cfr. anche "leO", 1/200 l. Una ricerca con i motori ri-
menti della nostra comunità cli pratica. I docenti ciel progetto Chan- sulterà molto interessante. 207
Qua11lo durano
le parole nuooe.P
uanto durano i neologismi? nominata 2002, riporta ancora sia dico")è ancora usata, o basta an
Q L'impressione generale è che il verbo sia il sostantivo derivato dare alla posta a spedire una let
si tratti di parole che durano poco: (accompagnato solo quest'ultimo tera per posta celere, per accor
hanno un successo iniziale a volte dall'etichetta disus.)? gersi, dal bollettino che è neces
esplosivo, per un certo periodo li Rapallizzare è un buon esempio sario compilare, che tempistica è
leggiamo con frequenza nei gior dell'inattendibilità, a volte, dei vo viva e lotta insieme a noi; o anco
nali, li sentiamo alla radio o alla te cabolari nell'attestare l'esistenza ra è sufficiente aver seguito l'ulti
levisione, magari anche li usiamo in vita delle parole, ma al tempo ma campagna elettorale, e le rela
nelle nostre conversazioni quoti stesso della fallacia della memo tive polemiche, per avere la cer
diane, e poi... puff, scompaiono ria dei parlanti allo stesso fine: ta tezza della vitalità di desistenza.
così come erano comparsi. Al lora siamo convinti che una paro Saltuariamente le cronache ci in
massimo restano, come reperti di la non esista, o sia un'invenzione formano che i pianisti, cioè i par
un passato cronologicamente recente, magari di ieri o dell'altro lamentari che votano anche per il
prossimo, ma culturalmente ar ieri, e invece la parola esiste, solo collega dello scranno vicino, con
caicissimo, nei vocabolari. che è usata in crocchi anche ben tinuano a darsi da fare, o che c'è
Un buon esempio è rapal/izza frequentati ma che noi non bazzi sempre qualcuno che non si di
re, parola collegata all'urbanizza chiamo. mette ma, in attesa di tempi mi
zione spinta con cui si può dete gliori, si autosospende.
riorare un luogo dai grandi pregi Per altri neologismi occorre in
ambientali, quale è la cittadina li
gure di Rapallo, citata dai vocabo
lari dagli anni Ottanta. Non si trat
H o iniziato, allora, a verificare
quanto sono ancora vivi i neo
logismi degli ultimi anni, comin
vece qualche indagine particolare,
per certificarne l'esistenza in vita.
È il caso di battuage, pseudofran
ta di una parola puramente voca ciando da quelli del 1993-94 cen cesismo non diffusissimo che in
bolaristica, quasi un'invenzione, siti nei miei Annali del lessico con dica "l'esercizio della prostituzio
come credevo, ma una parola che temporaneo italiano del 1995. ne, con particolare riferimento a
tra gli anni Settanta e gli Ottanta Contro ogni mia aspettativa, il nu quella omosessuale", come im
ha avuto una certa diffusione, so mero di neologismi del decennio propriamente l'avevo definito e
prattutto tra gli ambientalisti, co scorso che sono ancora piena che ora ritrovo, con utili precisa
me documentavano i dizionari di mente in uso è alto. zioni semantiche e antropologi
neologismi corredati di attestazio Non occorre fare verifiche par che, nel vocabolario gay pubblica
ni. Ma quanti di voi l'hanno non ticolari, basta andare in farmacia to, con le spiegazioni dei lettori,
dico adoperata, ma anche solo per sapere che automedicazione nella versione on fine dell'"Espres
sentita? E quanti la usano al gior ("terapia effettuata autonoma so"; o di mamma, debolmente in
no d'oggi, anche se lo Zingarelli, mente dal malato, assumendo far uso (l'ho trovato nel titolo del vo
�08 nella sua ultimissima edizione de- maci senza la prescrizione del me- lume di Simona Argentieri, // pa-
dre materno da San Giuseppe ai fossero del tutto scomparse (mai sinonimo di party fine, questo sì
nuovi mammi) o di ce/odurismo, fidarsi della memoria del parlan neologismo che mi risulta scom
impiegato, se non ho visto male, te!); la realtà è che novità fattuali parso).
prevalentemente da penne fem degli anni scorsi come, ad esem
minili (ovviamente con atteggia pio, le intercettazioni ambientali
mento polemico). (cioè le registrazioni di colloqui in
ambienti chiusi o aperti, effettuate U na sorte analoga hanno avuto
altre parole, fra quelle citate:
D attestaz1on1
i quasi tutte le_ altre parole, le
s1 ricavano con
dalle forze di polizia su autorizza
zione della magistratura), sono di
ventate pratiche di routine che
after hours (utilizzato sempre più
in riferimento all'apertura serale
della borsa e sempre meno alle di
una certa facilità; per es. nel "Cor non ci colpiscono più quando ne scoteche che aprono al mattino),
riere della Sera" troviamo, dagli sentiamo parlare, e così i loro no alleanza democratica (scomparso
inizi del 2000 ad oggi, 29 articoli mi. il movimento italiano, viene usato
che contengono il sintagma abu Da semplice parlante non mi per l'omonimo, e vittorioso, schie
so di posizione dominante, 34 con ero accorto di un altro fatto: della ramento cileno), autocura (riferi
after hours, 1O con intercettazio rapidità con cui i neologismi pos to, nel 2000, alla funzione che
ne ambientale, 11O con feconda sono modificare il loro significato. può avere il delirio secondo
zione assistita, 18 con autoso Naturalmente, non ho avuto biso Freud), berluschino (soprannome
spendersi, 15 con azionariato dif gno di accertamenti per verificare di Piersilvio Berlusconi e non più
fuso, e così via. Convengo che che chat fine fosse ancora in uso: "giovane seguace di Silvio Berlu
non tutte queste parole risultano basta parlare con giovani o meno sconi").
ampiamente usate, ma proprio giovani per sapere che la pratica Insomma, alcuni neologismi sa
questo fatto funge, a mio parere, di colloquiare elettronicamente ranno anche effimeri (anticristicità
da prova del loro buon insedia con interlocutori virtuali, cono era quasi un hapax nel 1993-94 e
mento nell'italiano; non vengono sciuti solo in rete, è una pratica non l'ho più visto usato), ma nella
più usate a ogni pie' sospinto, co diffusissima, e il suo nome pure. generalità dei casi, se vengono
me accade alle parole di moda, Però non avevo assolutamente utilizzati con continuità per un
ma si ricorre a loro, come a tutte fatto caso al fatto che chat fine certo periodo di tempo, restano
le altre parole della lingua, quan nel 1993-94, a tecnologia inter stabilmente nel magazzino della
do capita l'occasione, magari in nettiana ancora agli inizi, aveva un nostra lingua, dal quale ogni tan
alternativa a sinonimi e perifrasi. altro significato, per quanto simi to qualche parlante li tira fuori, co
Inoltre, sarò forse un cattivo os le, e cioè quello di "linea telefoni me si fa con tutte le parole della
servatore della lingua, ma prima di ca che permette di mettere in co lingua.
fare questa ricerca credevo che municazione più persone per con
molte delle parole che ho citato versazioni di vario genere" (ed era 209
••••••
1.. , ••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••• ••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••• • • •
Mettere
in relazione
Gabriele Fulgoni
ssmellon@atene. provi neia. parma. it
■
scritta, gli allievi (primo anno di scuola seconda
ria, fine del primo quadrimestre) dispongono di
alcune competenze: sanno utilizzare una scheda
di lettura-scrittura (già usata anche per la proget 2.
tazione dei testi scritti) articolata in Dove (Sceno
Le dinamiche
grafico - Geografico); Quando (Storico - Tempo del
racconto); Chi (Personaggi). Un allievo (A) viene invitato dall'insegnante alla
Hanno già svolto qualche attività di valutazione cattedra: inizia ad esporre la sua relazione. I com
formativa utilizzando una griglia di autovaluta pagni - e l'insegnante che si è collocato in fondo
zione dello scritto. Perciò nella classe i concetti di alla classe - prendono appunti. Terminata la rela
Lessico, Sintassi, Molfologia e Stile sono già stati zione passano ancora un paio di minuti di rifles
oggetto di qualche riflessione, ancorché assai su sione, durante i quali tutti perfezionano le anno
scettibil1 di rinforzi. tazioni. L'insegnante sceglie un allievo (B) affin
Ogni allievo è invitato a leggere a casa un ro ché esponga le sue osservazioni, che vengono
manzo a sua scelta. Durante la lettura selezionerà sinteticamente raccolte alla lavagna da un compa
nella scheda le informazioni essenziali (solo so gno (C) verbalizzatore. Viene invitato un secondo
stantivi ed aggettivi): ciò gli servirà come scaletta allievo (D) ad esporre le sue osservazioni, sempre
per fare alla classe una breve relazione orale. Sono verbalizzate. Poi, dando la parola a tutti coloro che
stati definiti alcuni vincoli: la relazione dovrà du alzano la mano, si passano in rassegna tutti i con
rare tre minuti; non si dovranno fornire elementi tributi maturati nella classe: quando sono ricon
di trama; lo scopo della comunicazione sarà di pro ducibili a categorie (indicatori) già conosciute, l'in
muovere tra i compagni interesse per la lettura del segnante chiede a chi li ha proposti di categoriz
romanzo, con argomentazioni anche di carattere zarli. Esempio:
tecnico. essuna indicazione viene fornita su co
me condurre la relazione. Allievo: "Ha detto personaggio principale:
210 Durante l'esposizione tutti gli allievi sono invi- avrebbe dovuto dire protagonista"
Insegnante: "È vero! A quale indicatore è rife La spiegazione frontale dell'insegnante, teori
ribile questa osservazione?" ca, che arriva a posteriori, si collega con le osser
AJ}jevo: "Al lessico?" vazioni raccolte dalla classe, che faranno da col
Insegnante: "Sì, bravo!" lante alla metacognizione e al metalinguaggio: gli
obiettivi principali di tutta l'attività.
Si organizza così alla lavagna un abbozzo di Il rinforzo di queste competenze si otterrà, con
griglia, in parte costituita dagli indicatori già no la stessa strategia sistematica di far attribuire ai
ti, in parte, per le osservazioni che attengono a rispettivi indicatori le osservazioni prodotte dagli
categorie sconosciute, da campi senza titolo, nei allievi. In questa fase è opportuno correggere e
quali si raggruppano i contributi tra loro simili. perfezionare il linguaggio tecnico, ad esempio cor
In questa fase l'insegnante non esplicita giu reggere "tono" con "volume"; introdurre i concet
dizi, né sulla relazione, né sulle valutazioni de ti di ritmo, di fluidità, di toni richiesti dall'anda
gli allievi, ma si limita a prendere appunti e a mento sintattico... Si procederà quindi sistemati
sollecitare sistematicamente la collocazione dei camente a lodare un uso appropriato di questa
vari contributi nella griglia. terminologia, o a sollecitare autocorrezioni a fron
Quando tutti gli interventi liberi sono stati te di un linguaggio approssimativo. Con la stessa
ascoltati, interviene con la sua analisi, sia della strategia si perviene alla definizione di altri cam
relazione, sia degli interventi degli allievi, vali pi relativi al Contenuto: Organjzzazjone, Comple
dandone alcuni, scartandone altri, lodando i con tezza, Rjcchezza.
tributi più significativi e, se possibile, fornendo La griglia di valutazione è completata. Sarà uno
giustificazioni tecniche. Poiché gli allievi valuta strumento finalizzato all'acquisizione di abilità di
tori tendono all'inizio a limitarsi agli errori, una ascolto, focalizzando l'attenzione degli allievi se
particolare cura viene posta nell'individuare lettivamente sugli aspetti richiamati dai vari indi
elementi positivi della relazione analizzata, e nel catori e globalmente su tutto il processo. Solo in
sottolineare che ogni corretto processo di valu seconda battuta, confrontando il materiale sele
tazione si articola su due versanti: il recupero ri zionato con i modelli già configurati (ancorché in
spetto alle difficoltà che ingenerano errori da continuo perfezionamento), gli allievi arriveranno
emendare, ed il rinforzo degli aspetti positivi a produrre la loro valutazione.
che, razionalizzati, diventeranno una risorsa, un
■
modello cui ispirarsi durante la preparazione
delle relazioni future. L'attività fin qui descritta
si ripete finché tutti gli allievi avranno sostenu
to la loro prova.
Alla lavagna la griglia di osservazione-valu
3.
I tempi e i voti
tazione, con il succedersi delle relazioni e delle
relative valutazioni, si arricchisce di contributi Tre minuti sono necessari per ogni relazione, altri
che orientano gli allievi nelle successive valuta dieci per la valutazione. In un'ora di lezione, quin
zioni. Anche i campi senza titolo, cioè privi di in di, si possono ascoltare e commentare tre o quat
dicatori, presentano numerose osservazioni, che tro relazioni. Tempi più lunghi occorrono all'ini
sono state raggruppate per analogia. Ad esempio zio, quando la procedura è in fase sperimentale e
in un campo sono annotate: lo strumento di valutazione formativa deve ancora
essere definito. Con il succedersi delle relazioni e
- Ha usato un tono troppo basso. - Si è incep l'accumularsi di competenze valutative che perfe
pato. - Ha fatto una pausa troppo lunga. - An zionano il modello da usare, i tempi necessari per
dava troppo svelto. - Si mangiava le parole. - l'attività tendono a ridursi, perché gli interventi
on faceva che ripetere "cioè"... - Ha lasciato dell'insegnante per orientare e sollecitare le auto
una frase in sospeso. - Sembrava che leggesse... correzioni si rendono sempre meno necessari.
L'attività si ripete nell'arco del biennio altre
C'è abbastanza materiale prodotto dagli allie tre volte (una a quadrimestre). Ogni allievo rice
vi, che già appartiene loro, per pervenire final verà, già in fase di preparazione, una copia in
mente alla successiva fase didattica: quella della bianco della griglia di valutazione scaturita dal
categorjzzazjone: "Tutto questo ha un nome tec lavoro pregresso. Dovrà impiegarla per la valuta
nico: Prosodfa" 1• zione delle relazioni dei compagni, e soprattutto 211
�................................................................................................. ................................................................................................................................................................. .
gli servirà come riferimento per la propria pre fanno col tempo maturare negli allievi la consa
parazione. pevolezza dei diversi livelli di competenza sin
La stessa griglia è utilizzata dall'insegnante tattica e del cammino da percorrere per incre
anche per l'attribuzione dei voti a ciascun allievo: mentare il proprio.
uno, pesante, per la relazione, che scaturisce dal ei quadrimestri successivi gli allievi matu
la media dei voti attribuiti ad ogni indicatore; due rano capacità di analisi sempre più sofisticate,
per le valutazioni cui ogni allievo è chiamato nel che si traducono in relazioni sempre più efficaci.
l'arco dell'attività. Altri elementi sulle capacità di
■
ascolto e di valutazione degli allievi si traggono
dalle osservazioni libere che seguono, e consen
tono all'insegnante di perfezionare i voti sulle va
lutazioni.
5.
Alcune riflessioni
ai colloqui d'esame
Vittoria Sofia
vitsofi@tin.it
1
l.A.K. Halliday-R. Hasan, Language, context, anci text: aspects of 4 Si fa riferimento alla "tesina" li parlato pianificato di Caterina Pa
language in a social-semiotic perspective, Oxford University Press, scolini, un'insegnante specializzanda della SSIS, che ha osservato
Oxford 1985. in sede d'esame alcuni colloqui utilizzando alcuni indicatori signi
2 [I questionario utilizzato è reperibile in V. Sofia-M. Compagni-C. ficativi, desunti da M. Della Casa, Capire e comunicare, La Scuola,
Chiumenti-M. Lunardon-P. Marinetto, Primo piano sulla lingua. Te Brescia 1991: la fluenza ciel discorso (uso cli pause significative, pre
sti e abilità. La uova Italia, Firenze 1998, p. 181. senza cli incertezze, intercalari, interruzioni); la pronuncia (chia
3 Vedi in proposito C. Bazzanella, Le facce ciel parlare, La Nuova Ita
rezza, dialettalità, velocità); la coerenza tematica; la cosb·uzione del
lia, Firenze 1994 e M. Berretta, II parlato italiano contemporaneo, la frase (correttezza morfo-sintattica); la costruzione dei periodi (uso
in Storia ciel/a lingua italiana. II. Scritto e parlato, a cura di L. Se di subordinazione, presenza di anacoluti); il lessico (genericità/pre
216 rianni-P. Trifone, Einaudi, Torino 1994. cisione, ripetizioni, registro) .
............................................................................................................................................................................................................................................................................
Progettare la scuola
Didattica delle discipline
a cura di Adriano Colombo - Rossella D'Alfonso
Mario Pinotti
■
Nel quadro della riforma della scuola l'elaborazione di nuovi curricoli
resta il compito più impegnativo da affrontare a tutti i livelli.
Ma che cosa significa elaborare curricoli "per competenze"?
Per ben quattordici aree di insegnamento il volume offre una risposta
chiara ed esaustiva a questa domanda.
Via Mecenate, 91
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.
libreria L ItaIia
■
Negli ultimi due/tre anni, spe mente vincolanti" (per dirla con "Dal marzo scorso la Commis
cie con l'istituto dell'autonomia, Francesco Sabatini) erano gli stru sione ministeriale incaricata di
ha cominciato a prendere veloci menti che facevano funzionare la elaborare materiali per il riordi
tà. È vero che il nuovo-nuovo è an pesante macchina della scuola e no dei cicli scolastici ha lavora
cora sulla carta, ma dentro, spe la legavano: ordinanze, ordini di to sui temi più generali relativi
cie nella zona grigia dell'organiz servizio, direttive, regolamenti, pa all'assetto della scuola secon
zazione e della circolazione dei reri. In generale, testi normativi, daria. I coordinatori e i mode
testi, i cambiamenti sono stati in interpretativi, applicativi. Ebbene, ratori degli otto gruppi di lavoro
numerevoli e profondi. i testi "fortemente vincolanti" con hanno consegnato al Ministro
Bastano tre fatti per far capire tinuano a incombere sulle scuole, altrettanti documenti. Con il
che cosa è successo nelle singole ma si sono diversificati. gruppo di coordinamento della
scuole autonome, libere cioè (mo A braccio, se ne possono ve Commissione ho ritenuto utile
deratamente) di progettarsi sul dere almeno tre sottotipi: la lette predisporre un testo introdutti
piano didattico, e libere (con mi ra di indirizzo; il tipo classico, du� vo a sua volta sintesi degli otto
sura) di organizzarsi con fantasia: ro e difficile da digerire, de-I de documenti.
il primo è l'eccezionale aumento creto, e simili; quello dei testi Tutto questo materiale viene
del numero delle informazioni - in "fortissimamente vincolanti", le ora messo a disposizione sia
andata e ritorno - che ogni istitu gati in particolare alle macchine e nel forum interno della Com
to vede passare quotidianamente; vicini alla forma "'istruzioni per l'u missione sia nella rete intranet
il secondo è la quantità e la diver so". Questi ultimi sono una novità I delle scuole sia infine in inter
sità delle facce, sbiadite e anoni per la scuola, ancora restia a con net."...
me, con cui interagisce (ogni ciliarsi con l'informatica. E si fan
scuola è il nodo di una rete fitta e no sempre più numerosi. La lettera è del 23 maggio
complessa); il terzo è il mutamen Del primo sottotipo, ad esem 2001. Accompagna appunto la
to della natura della comunicazio pio, è la lettera che il ministro De sostanza della Riforma.
ne, adesso più varia e orizzontale. Mauro, sul finire del suo mandato, Del secondo sottotipo è la Di
Eppure, se la sensazione su ha inviato alle scuole per accom rettiva Ministeriale n. 51 del 21
perficiale è che niente sia cam- pagnare i nuovi curricoli. È una marzo 2001, pervenuta alle scuole
218 biato (per questo forse alla nuova lettera breve e diretta; non ha un per via Intranet il 30 maggio 2001.
,,' ········· ······················································ ..... ······································ ····································································· ··················································-······················ ········•"'''
Valter Deon
valterdeon@tin.it
■
Ha per oggetto: "Individuazione zione, la società E.D.S. provve ne e energie verso l'alto. Se poi i
degli interventi prioritari e criteri derà alla consegna - tramite testi "fortissimamente vincolanti"
generali per la ripartizione delle corriere a partire dal 23 maggio si chiariranno e si aggiusteranno
somme, le indicazioni sul monito 2001 - del floppy disk conte - come sicuramente avverrà -,
raggio, il supporto e la valutazione nente il software applicativo chi farà operazioni sarà alleggerito
degli interventi stessi", ai sensi che prevede le sole macroatti nelle mani e nella testa.
dell'articolo 2 della legge 18 di vità riferibili ai procedimenti e . Il problema vero invece riguar
cembre 1997, n. 440. Per dare l'i alle linee di attività di compe / derà i testi del secondo tipo, già
dea della sua complessità, e per tenza di codesti uffici. Si preci · numerosi: testi che si moltiplica
farne sentire il tono, basta dire che sa che il floppy disk è identico i no e si autoalimentano. Se conti
la premessa è fatta di 13 "visto/a" a quello inviato lo scorso anno '\ nueranno a essere incombenti e
(il D.P.R . ... o la legge ... ), di 1 "pre per la rilevazione riferita all'an \Sempre più numerosi, c'è poco da
so atto", di 4 "ritenuto", di 1 "con no 1999 e che pertanto, al mo stare allegri, anche per via della
1
siderato", di 1 "ravvisata", vale a mento del lancio dell'applica fingua che arriverà ad avvitarsi su
dire di 20 commi di preambolo a zione, quando appare la scher re stessa.
fondamento dell'"emana"... mata: (segue figura) [ ... ] sarà In sostanza, c'è da augurarsi
Del terzo sottotipo sono i mes necessario digitare 1999". che il processo vada verso "l'indi
saggi legati alla tecnologia infor rettamente proporzionale" e che
matica. Sono sempre più frequen Testi simili sono ormai pane si radicalizzi sugli estremi: saran
ti e intriganti. Il 2 maggio, ad quotidiano per il personale della no più sopportabili le sempre più
esempio, è apparsa in video una scuola. Sono interessanti perché frequenti istruzioni Per /'installa
circolare del "Dipartimento per i vincolano non tanto i comporta zione del programma sulle posta
servizi nel territorio" con oggetto: menti quanto le concrete opera zioni SIMPI Windows 95 utilizzare
"Relazione al conto annuale 2000 zioni legate alla macchina e al suo il file NOTA WIN95. doc predispo-
(comma 2, art. 65, del Decreto le funzionamento. La loro novità sta . sto da E.D.S., se saranno bilancia
gislativo 3.2.1993, n. 29) - Circo nel vincolo che stabiliscono e nel te da documenti di indirizzo e di
lare del Ministero del tesoro, del l'oggetto del vincolo. sostanza.
bilancio e della programmazione C'è quindi da sperare che si
economica n. 9 del 16 febbraio ornando ai testi descritti, vien asciughi il centro: e cioè che si
T
200 1 - Istruzioni per la rilevazio da pensare a quel che sarà la facciano sempre meno frequenti
ne dei dati afferenti alla relazione scuola. Sulla lingua si può scom (e sempre più sobri) i testi che re
sulle gestione del personale". Do mettere, certi che non è un azzar golamentano e regolarizzano pun
po due capoversi di premessa, do. E dunque. Se i testi di indirizzo tigliosamente la vita vera e diver-
pieni di riferimenti normativi, la si faranno più frequenti, c'è da sa di ogni scuola.
circolare continua: ben sperare: gli indirizzi si posso Da quel che arriverà nei pros
no contrastare o favorire perché - ( simi mesi, si capirà dove andrà la
"Allo scopo di fornire l'indi per loro natura - sono "pensiero". scuola. E anche, se non è troppo,
spensabile supporto alla rileva- Portano idee e spostano attenzio- la democrazia. 219
..........................................................................................................................................................................................................................................................................
Prove di
italiano
a distanza
IJ è perciò quella di un cittadino in
grado di utilizzare almeno tre !in-
comunitarie. L'obiettivo è di crea-
re e rendere disponibili attra-
gue: la lingua materna, la lingua verso Internet batterie di test
1.
inglese e una seconda lingua suddivisi per abilità e livello di
Premessa
straniera comunitaria. difficoltà, che chiunque possa uti-
La recente costituzione dell"'a- Questo è, in sintesi, il conte- lizzare per verificare le proprie
rea dell'Euro" ha creato un gran- sto entro il quale collocare la ri- conoscenze linguistiche. L'uten-
de mercato unico del lavoro e cerca che l'UE ha recentemente te che si collega alla rete può co-
delle merci all'interno dell'U- finanziato nel settore della lin- sì disporre di uno strumento pra-
nione Europea (UE), attivando guistica applicata: si tratta di tico e aggiornato, che, oltre ad
un processo in cui i contatti fra una ricerca che ha portato in- aiutarlo a stabilire il punto di par-
le culture s'intensificheranno e nanzitutto all'elaborazione del tenza della sua conoscenza di
daranno origine a profonde tra- "Quadro Comune Europeo di Ri- una determinata lingua comuni-
sformazioni. In questo contesto ferimento" (FE) 1 per l'insegna- taria, gli fornisce anche informa-
acquista particolare rilevanza il mento delle·lingue straniere, al zioni circa le carenze specifiche
tema delle diversità linguistiche quale ci si è attenuti nell'elabo- che le prove cui si è sottoposto
e culturali, che rappresentano razione del progetto Dialang. hanno evidenziato (ciò che nel
un patrimonio ed una risorsa gergo tecnico è chiamato feed-
inestimabile per l'UE, ma costi- back). Questo consente di orien-
tuiscono anche un ostacolo alla
comunicazione e alla trasmis- IJ tare consapevolmente lo studio
della lingua straniera, concen-
sione e condivisione delle cono- trando i propri sforzi sulle aree
scenze.
2. che richiedono maggiore applica-
Dialang
Pertanto, si può ritenere che zione. Il progetto Dialang costi-
il rinnovato impulso con cui og- Il progetto Walang, di CUI SI e tuisce, dunque, un esempio con-
gigiorno l'UE sostiene i progetti conclusa la prima fase, che ha co- creta di come le nuove tecnologie
di diffusione delle lingue stranie- involto l'Italia ed un gruppo di possano intervenire in settori
re comunitarie sia generato dalla paesi europei, costituisce un'e- quali il testing, l'autoapprendi-
domanda crescente di forza lavo- sperienza avanzata di studio e mento e l'autovalutazione delle
ro qualificata non solo sotto il d'elaborazione di prove diagno- competenze linguistiche di chi
profilo professionale, ma anche stiche (test) per l'automisurazio- apprende una lingua straniera.
sotto quello linguistico. Guardan- ne e l'autovalutazione della com- I test elaborati per il progetto
do al futuro, l'immagine dello petenza linguistica e comunicati- Dialang sono suddivisibili in tre
m ........................................ ................................................... ..................... .......................................................•........ ······ ·········· ············· · ·········· · · ····················•·•·"•"''
studente o del lavoratore europeo va in tutte le lingue straniere gruppi, e servono a verificare le
abilità di base di tipo ricettivo • l'identità dei test takers (TI, ra. Occorre sottolineare che in
(lettura e ascolto), la competenza chi si sottopone ai test) tal caso i risultati ottenuti attra
di vocabolario e quella gramma • le finalità dei test. verso lo svolgimento dei test so
ticale. Mancano i test di tipo pro no indicativi e non oggettivi.
duttivo (parlato e scrittura), i Per quanto riguarda il primo Proprio perché si tratta di items
quali per loro natura non si adat punto, si è convenuto che sareb che saggiano le competenze lin
tano né al tipo di supporto multi be stato opportuno creare gli guistiche dei TT in maniera del
mediale, né all'autovalutazione items in base alla tipologia del tutto estemporanea e svincolata
dell'utente. TT ideale di riferimento, cercan da uno specifico contesto d'ap
I gruppi di lavoro Dialang do di definire alcuni elementi prendimento della L2, si com
stanno comunque sviluppando essenziali, ad esempio: prenderà la ragione per cui è sta
batterie di test per la produzione to ritenuto opportuno esprimere
scritta attraverso "prove di scrit • la fascia d'età del TI, alcune riserve rispetto all'effetti
tura indirette": guidando l'utente • il contesto in cui egli appren va possibilità che i test fornisca
verso il completamento e la rior de la lingua italiana (scola no ai TI un quadro esaustivo del
ganizzazione di un testo, limitan stico, nel paese d'origine; loro effettivo livello di conoscen
do al massimo l'opzionalità delle scolastico, in Italia; non gui za della lingua italiana.
scelte, questi test consentono di dato, in Italia).
e
effettuare una verifica automati
ca ed "oggettiva" delle prove. È stata assunta come identità
Per quanto riguarda l'elabo ideale del TT quella di un citta
razione dei test d'ascolto e com dino europeo adulto, dotato di
prensione in lingua italiana2 , oc cultura medio-alta, che appren
3.
corre soffermarsi su una consi de una o più lingue comunitarie
Il corpus dei testi
derazione generale: l'abilità per ragioni che variano da esi
<fascolto
d'ascolto e comprensione è stata genze contingenti di lavoro e/o L'elaborazione di test per la veri
per lungo tempo trascurata da studio ad esigenze individuali fica dell'abilità di ascolto e com
chi si è occupato di didattica del (turismo, relazioni personali con prensione della lingua italiana
le lingue straniere; si è dato qua persone di altri paesi, interessi ha posto innanzitutto alcuni pro
si per acquisito che gli appren culturali ecc.). Il TT tipo è perciò blemi di ordine teorico e pratico
denti di una L2 avrebbero natu un soggetto che studia l'italiano relativi alla raccolta e alla sele
ralmente potenziato questa come lingua straniera in ambito zione dei testi che hanno costi
abilità attraverso le attività di istituzionale o che ha sviluppato tuito il corpus del lavoro. Ciò ha
dattiche orientate al parlato, alla una conoscenza della L2 attra richiesto una fase iniziale di stu
lettura e alla scrittura. Contra verso contatti diretti con la lin dio per definire le tipologie te
riamente a ciò che avviene per gua italiana, per motivi di lavoro stuali da utilizzare per le prove, i
l'acquisizione della L1, agli stu o per diporto. criteri per l'attribuzione del livel
denti generalmente non è con Per quanto riguarda, invece, lo di difficoltà dei testi da utiliz
cesso un tempo sufficiente d'e le finalità dei test, escluso che le zare per le prove ed, infine, i cri
sposizione alla lingua straniera. prove elaborate nell'ambito del teri per eventuali interventi di ri
Per questo motivo, l'opportunità progetto Dialang possano essere duzione e adattamento dei testi.
di lavorare all'elaborazione di utilizzate per certificare il livel Per quanto riguarda i testi, si
test d'ascolto e comprensione lo di conoscenza della lingua ita sono prese in considerazione di
dell'italiano come L2 è sembrata liana, non è stato possibile indi verse tipologie di parlato, tenen
particolarmente stimolante: ciò viduare con precisione una fun do conto di elementi differenti: la
ha consentito a chi ha elaborato zione o un obiettivo specifico tipologia dei contesti comunica
il progetto di operare in un set degli items. Si è dunque imma tivi con cui generalmente entra
tore di grande importanza. ginato un uso di carattere esclu in contatto un apprendente stra
La fase di costruzione delle sivamente privato delle prove niero, la libertà o meno di pren
prove è stata preceduta da una diagnostiche, attraverso le quali dere parola all'interno dei conte
riflessione preliminare su due i TT hanno la possibilità di mi sti comunicativi e la presenza o
elementi fondamentali del pro surare ed autovalutare la propria meno del destinatario nella co
getto Dialang. competenza nella lingua stranie- municazione3. 221
Scambio bidirezionale faccia a faccia con presa di Conversazione in casa, conversazione a scuola (tra
parola libera pari grado e non, con estranei), conversazioni in luo-
ghi ricreativi e sui mezzi di trasporto.
Scambio bidirezionale non faccia a faccia con presa Conversazioni telefoniche, conversazioni telefoni-
di parola libera che registrate alla radio, messaggi registrati di se-
greterie telefoniche.
Scambio bidirezionale faccia a faccia con presa di Esami universitari, interviste alla radio e alla televi-
parola non libera sione.
stuali rende la comprensione La tipologia delle prove dia tipologie testuali in lingua italia
meno immediata e spontanea. gnostiche è stata via via ridefi na, anche se, a causa principal
nita dai responsabili del proget mente dei limiti imposti dalla tec
to Dialang, fino ad essere circo nologia utilizzata, i test sono in
C1 scritta a tre tipi d'abilità e a
cinque tipi di prova:
grado di fornire elementi soltanto
indicativi circa i livelli di compe
tenza linguistica raggiunti.
4.
Forme testuali, ABILITÀ Tuttavia, si può affermare che
• MI, main idea (identificazione l'esperienza del progetto Dialang
funzioni
dell'elemento principale di un arricchisce il campo delle appli
comunicative e
testo) cazioni delle moderne tecnologie
abilità linguistiche
• IN, inference (induzione del informatiche nel settore della
Nel costruire le prove diagnosti significato di un elemento di glottodidattica e che, per quanto
che si è tenuto conto di caratte un testo) attiene alla verifica delle abilità
ristiche importanti dei brani d'a • SD, specific detail (identifica d'ascolto e comprensione, l'uso
scolto selezionati. Oltre alla loro zione di uno o più elementi del computer e l'accesso ad in
tipologia4, si sono prese in con specifici di un testo) ternet si sono rivelati risorse va
siderazione sia le forme testua lide, che consentono di migliora
li, che le funzfoni comunkative. COMPITI re sensibilmente i risultati del
Con la prima di queste due • MC, multiple choice (risposte l'apprendimento a distanza e il
classificazioni ci si riferisce in a scelta multipla) grado di consapevolezza degli ap
particolare alla lista delle text • SA, short answer (breve rispo prendenti circa il livello delle
forms (forme testuali) contenuta sta scritta) proprie competenze linguistiche.
nelle DIALANG Specifications 5: • GF, gap fill (riempimento di Qui di seguito sono riportati
descrittivo, narrativo, espositivo, spazi vuoti): alcuni test elaborati nell'ambito
argomentativo, direttivo. • TE, text entry (completamento del progetto Dialang per la veri
Con la seconda classificazio di una risposta) fica dell'abilità di ascolto e com
ne ci si riferisce in particolare al • DD, drop down (completamen prensione in lingua italiana. Si
l'elenco delle funzioni lingui to a scelta multipla di una ri tratta, ovviamente, delle prove
stiche contenuto in Threshold sposta) nel formato cartaceo, che suc
Levei 6 e le successive specifica cessivamente sono state immes
zioni 7: dare o chiedere informa se su internet utilizzando il fo
zioni; esprimere e scoprire at
teggiamenti; persuadere; socia C1 glio elettronico elaborato dall'U
niversità di Lancaster (UK). I
lizzare; strutturare un discorso; brani italiani su cui si basano gli
interventi correttivi nella comu
5. items, che qui appaiono in tra
Conclusioni
nicazione. scrizione, non sono visualizzati
Una volta identificati i brani Considerando nel suo insieme il sul computer del TT, il quale in
d'ascolto in base alle suddette lavoro svolto per l'abilità d'ascol vece li ascolta una sola volta, pri
classificazioni è stato quindi pos to e comprensione, si può ritene ma di svolgere la prova. I risul
sibile elaborare test mirati, fa re che le prove diagnostiche ela tati dei test e il feedback di cui si
cendo cogliere ai TT l'elemento borate per il progetto Dialang co è parlato in precedenza vengono
caratterizzante di ciascun testo. prano una varietà sufficiente di forniti al termine delle prove.
1 Council for Cultura! Cooperation-Education committee, Moclem (Università degli Studi cli Pavia).
Languages: Leaming, Teaching, Assessment. A Common European 3 Per gli ultimi due criteri vedi T. De Mauro-F. Mancini-M. Veclovel
Framework of Reference, Council of Europe - Conseil de l'Europe, t • li-M. Voghera, Lessico cli frequenza cle/J'ita/iano parlato, Etaslibri,
ecliz. 1996. Milano 1993.
2 La parte italiana del progetto Dialangè stata affidata al CEDE (Cen • Vedi tabella a p. 222.
tro Europeo dell'Educazione - MPI, Villa Falconieri, Frascati - Ro 5 Draft 1, p. 15.
ma) e coordinata eia G. Pavan. Del Comitato scientifico hanno fatto 6 I.A.Van Ek, The Thresholcl Leve/ in a European UnWCreclit System
parte R. Tirone, \V. D'Adelio, P. Giunchi, S. Gensini. I test d'ascolto e for Moclem Language Leaming by Aclults, Consiglio d'Europa, 1975, p.
comprensione sono stati elaborati eia E. Graz,zi (L. Se. St. "Primo Le 22.
vi" cli Roma e Università degli Studi cli Cassino) e eia A. Villarini 7 /bici., pp. 24--l?.
Testo n. 1 Testo n. 2
Nota: A e B, due ragazzi. Note: A, un ragazzo ventenne; B, una ragazza ventenne.
A: Oh, accendi il decader, c'è l'NBA Chicago contro A: Non sai, sono stato in un posto bellissimo. Si chia-
Houston. ma Calcata.
B: Con Jordan te diverti sempre. B: Come, Calcata?
A: È il massimo! E gli altri sembrano il minimo di fronte A: Sì.
a lui. B: Dov'è?
B: Già, non c'è storia. Oh, ma che è? Il golf? Non c'è la A: Sulla Flaminia. Da Corso Francia prendi la Flaminia,
partita? Su che canale sta? no?
A: Telepiù Due, no? B: E poi?
B: No, nun c'è. Prima dicono che ce sta, lo scrivono sui A: Poi te la fai tutta. Superi Faleria - sono 45 chilome
giornali, e poi nu' la mandano. tri - e dopo altri tre questo borgo ti appare dall'alto.
A: Nun te poi mai fidà ...
B: L'hai detto, proprio mai!
1. Livello B1 5. Livello A1
Ascolta questa conversazione. Di che cosa stanno par Ascolta questa conversazione fra un ragazzo e una ra
lando questi due amici? Fai click sull'alternativa corretta. gazza e rispondi brevemente alla domanda:
Come si chiama la località che ha visitato il ragazzo?
a. Di una partita di pallacanestro in TV.
b. Di una videocassetta su Michael Jordan.
c. Di una partita a golf di Michael Jordan. Soluzione: Calcata.
Soluzione: a.
6. Livello A2
Ascolta la conversazione e riconosci il gruppo di parole Ascolta questa conversazione tra un passante e un vigile
che sono state usate. urbano. Che cosa vuol dire l'espressione: "È zona a traf
a. Pane / spaghetti / aglio fico limitato"? Fai click sull'alternativa corretta.
b. Vino / zafferano / cipolla
c. Carne / uova / farina a. È una zona della città dove il traffico è limitato ad una
fascia oraria.
Soluzione: b. b. È una zona della città dove transitano soltanto le bi
ciclette.
c. È una zona della città dove non c'è molto traffico.
•••••••••••••••••••••••••••
Soluzione: a.
Testo n. 4 Testo n. 5
Note: A, un uomo trentenne; 8, un vigile urbano. Nota: A, uomo ventenne; B, uomo o donna quarantenne.
Sfumare il volume sull'ultima battuta.
A: Buongiorno. Forse lei può essermi utile...
B: Mi dica. A: Senta, devo uscire da Roma. Devo prendere l'auto-
A: Dovrei andare, domani pomeriggio, verso il centro, a strada per Firenze. Da qui come si fa?
piazza del Collegio Romano. B: Non è semplice. Si accosti e glielo spiego.
B: Mm ... Ho capito. Piazza Venezia. Con la macchina? A: Grazie.
A: Per forza. Vede devo fare un trasloco per una mia B: Dunque, lei adesso è s.ul Lungotevere. Deve percor
amica. Ho molti scatoloni da portare. rerlo per altri tre chilometri e mezzo circa. Mm... non
8: Con la macchina non si può passare. Almeno dalle ricordo quanti semafori, ma almeno sei o sette. Do
8,00 alle 18,30. È zona a traffico limitato. Solo i re po l'Ara Pacis, un monumento che sta sulla destra,
sidenti. Il suo trasloco può farlo solo di sera. bianco, grande, la strada si biforca. Lei va a destra,
A: Ah, solo di sera. Non c'è altra soluzione? c'è come un sottopassaggio molto largo, sopra ci
B: Può sempre farlo di domenica. Il centro è aperto la passa la strada, la vede, non può sbagliare.
domenica. E poi non trova nemmeno traffico... A: Ok, dopo un po' biforcazione e a destra, tunnel.
A: Giusto! La domenica! Non ci avevo pensato. B: Sì, non è proprio un tunnel, beh quasi. Dunque: sot
B: Arrivederci. topassaggio, la strada scende e poi risale, semafo
ro.
Ascolta la conversazione fra un passante e un viglie ur Ascolta questa conversazione e fai click sulle indicazioni
bano di Roma e completa la risposta a questa domanda: stradali che vengono nominate.
Perché il protagonista del dialogo deve andare in mac a. Capolinea; fontana; albergo; edicola; rotatoria; ferrovia.
china al centro di Roma? b. Semafori; monumento; sottopassaggio; biforcazione;
tunnel.
Per aiutare .............................................................................. c. Ponte; stazione; cavalcavia; incrocio; parco.
Soluzione: b.
Soluzione: un'amica a traslocare.
13. Livello C1
10. Livello B 1
Ascolta questa conversazione e rispondi brevemente alla
Ascolta questa conversazione tra un passante e un vigile seguente domanda.
urbano. A che ora, nei giorni feriali, non si può andare in
macchina al centro di Roma, se non si è residenti? Fai Che cos'è l'Ara Pacis?
click sull'alternativa corretta.
a. Tra le 15.00 e le 18.00
b. Tra le 18.30 e le 08.00 Soluzione: un monumento.
c. Tra le 08.00 e le 18.30
Soluzione: c. •••••••••••••••••••••••••••
··········•• .................................. ......................................................................................................................................................................................................... .................
Testo n. 6 Testo n. 7
Note: A: studentessa universitaria; B, impiegato cinquan Nota: voce maschile da altoparlante.
tenne.
Treno diretto per Firenze partirà dal binario 5 anziché 6.
A: Vorrei iscrivermi all'esame di Letteratura Italiana. Co Treno diretto per Firenze partirà dal binario 5 anziché 6.
me devo fare?
B: L'esame è il 15 giugno. Ci si può iscrivere fino alle
11.00 del 12 giugno. Deve farlo con il libretto elet 17. Livello A1
tronico.
A: Questo qui blu? Ascolta il messaggio e fai click sulla frase che ne riassu
B: Si, quello. me il contenuto.
A: Mi spieghi cosa devo fare.
B: Il giorno in cui si vuole iscrivere viene qui col libretto a. Variazione dell'orario di partenza del treno per Firenze.
elettronico e lo mette in queste macchine, i termi b. Variazione dell'orario d'arrivo del treno proveniente
nali. Dopo aver digitato il suo codice personale com da Firenze.
pariranno una serie di esami che appartengono a c. Variazione del binario di partenza del treno per Firenze.
questo Dipartimento, come Letteratura Italiana, Let
teratura Italiana Moderna e Contemporanea, Filolo Soluzione: c.
gia Dantesca, e così via. Sceglie il suo esame, il Pro
fessore con cui lo vuole dare, e sul computer com
parirà il suo nome con accanto un numero, che
corrisponde all'ordine dell'esame.
•••••••••••••••••••••••••••
A: Cioè?
B: Se compare il numero 5, lei è la quinta.
Testo n. 8
A: Ah. Ok, Grazie.
Note: A, un'impiegata; B, un utente.
B: Prego.
A: Cosa deve fare?
B: Devo richiedere quattro certificati.
14. Livello C2 A: Eh, è un guaio! Oggi c'è sciopero del personale. Mi
dispiace.
Ascolta questa conversazione e rispondi brevemente alla B: Senta, io devo averli entro oggi. Non c'è un altro si
seguente domanda: stema?
Che cosa si deve usare per prenotare l'esame universita- A: Può provare con i terminali. Vanno con la carta di
ri� .......................................................................................... credito.
B: Mm ... Grazie.
Soluzione: il libretto elettronico.
15. Livello C2
18. Livello A2
l
Soluzione: a.
24. Livello B 1
22. Livello B2
Ascolta le previsioni del tempo e rispondi brevemente al
la seguente domanda:
Ascolta il messaggio pubblicitario. Quali vantaggi offre
Troni?
Andresti a fare una bella gita in barca domani? ...............
a. Sconti speciali per studenti; apertura anche di domenica.
Soluzione: no.
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lutazione delle competenze linguistiche,La uova Ita versity Press, Oxford.
lia, Firenze. 227
....... ......... .
i
l PROVE DI ITALIANO A DISTANZA
L'italiano
fuori d'Italia
Lingue d'Europa
nel portfolio
mancati gli strumenti pratici (savoir faire) e consapevolezza zione di accrescere la coerenza
per raccogliere e riorganizzare di essere (savoir etre). Il Port nei e tra i sistemi educativi di
in un insieme coerente e ag folio riporterebbe a questa fun uno stesso Stato, dove la tran
giornato dati, informazioni, ri zione di "esposizione" delle sizione tra vari cicli scolastici o
flessioni. Nel contesto di una competenze linguistiche, poi lo spostamento tra scuole com
società globale, la mobilità pro ché qui l'interessato potrà rac portano talvolta fasi di discon
fessionale, educativa, o sempli cogliere sistematicamente le tinuità o, addirittura, la perdita
cemente il piacere di viaggiare qualifiche ottenute, i risultati e di importanti informazioni cir
costituiscono un fenomeno in le esperienze intraprese nel ca gli alunni e il loro sapere.
costante crescita. Soprattutto i suo iter di apprendimento lin Con il Portfolio, lo studente
giovani necessitano di una pre guistico. è in grado di presentare la pro
parazione adeguata per trarre Il Portfolio Europeo delle pria competenza linguistica in
il massimo beneficio da contat Lingue risponde dunque a due modo aggiornato e positivo;
ti con culture e lingue differen compiti: da un lato, riporta in parallelamente, autorità educa
ti che segnano il loro percorso maniera completa, trasparente tive, organizzatori di corsi, enti
scolastico o extra-scolastico. e soprattutto (inter)comparabi preposti agli esami e alle certi
L'apprendimento linguistico le, rispetto ad un quadro euro ficazioni, ecc., vengono invitati
in particolare è un processo in peo, le conoscenze linguistiche alla trasparenza e alla coeren
continua evoluzione, che assu e le esperienze interculturali. za, rispetto ad una matrice co
me varie forme, di cui solo al Dall'altro lato, motiva all'ap mune europea, nel processo
cune si traducono in certifica prendimento delle lingue, as valutativo delle competenze
zioni (più o meno riconosciute) sumendo una funzione di aiuto linguistiche dei discenti.
spesso difficili da valutare tra e di supporto per chi apprende
Stati europei diversi. Si pensi e per chi insegna. Il Portfolio si
al caso di un candidato che of pone inoltre come modello di
fra ad un altro paese una qua
lifica ottenuta nel proprio Sta
orientamento rispetto al siste
ma di riferimento elaborato nel IJ
to, in vista di un'assunzione Common European Framework
professionale o di un'ammis of Reference3, un documento di
3.
La struttura del
sione ad un'istituzione educati consultazione generale, creato
Portfolio
va. Proprio il bisogno crescen dal Consiglio d'Europa, che
te di qualifiche e di certifica contiene i parametri per la de Il Portfolio europeo delle lingue
zioni di portata transnazionale, scrizione degli obiettivi e dei si compone di tre parti: il Pas
unite ad una registrazione contenuti di apprendimento, saporto linguistico, la Biografia
completa delle esperienze di utili nella pianificazione curri di apprendimento e il Dossier.
apprendimento linguistico, co colare (dalla progettualità del Il Passaporto linguistico of
stituiscono la base del Portfolio l'insegnamento/apprendimen fre un quadro d'insieme delle
Europeo delle Lingue. to di un intero anno scolastico conoscenze linguistiche, delle
Un breve cenno sulla scelta alla così detta "Unità didatti rispettive attestazioni e dei cer
del nome "Portfolio" anziché ca"), a scuola, o in altri contesti tificati conseguiti dallo studen
"Passaporto" (denominazione educativi. te in una o più lingue straniere.
quest'ultima, che, contraria La finalità del Portfolio Eu La Biografia di apprendimento
mente alle intenzioni degli ropeo delle Lingue è pertanto documenta la storia dell'ap
ideatori, richiamerebbe l'idea quella di promuovere tra gli prendimento linguistico, infor
di uno strumento rigido e Stati membri il plurilinguismo ma circa l'insegnamento segui
"burocraticamente impostato"): e lo sviluppo interculturale, fa to (con quali o biettivi, metodi,
il termine "Portfolio", preso in cilitando il riconoscimento del strumenti di apprendimento ci
prestito dal lessico artistico, si le conoscenze linguistiche da si è confrontati) e le esperienze
ricollega con più forza all'im parte di vari soggetti o istitu importanti negli ambiti lingui
magine dell'artista viaggiatore zioni interessate: datori di la stico e interculturale (ad es.
che porta con sé il bagaglio di voro, incaricati all'educazione, scambi e visite all'estero che
tele, a testimonianza della sua scuole, università, ecc. Non hanno implicato l'uso della/e
conoscenza (savoir), capacità meno importante è, poi, la fun- lingua/e straniera/e). La Eia-
··········· ·•······························································································································································································································································
230
L'italiano
fuori d'Italia
1 Albania, Andorra, Armenia, Austri _ _a, Azerbajan, Bielorussia, Bel- sforzo effettivo, per trasformare la diversità, da barriera alla comu
erzegovm a, Bulgana, Cipro, Croazia, Repubbilca Ceca, nicazione, a fonte di arricchimento e comprensione reciproci; solo
. Bosnia-H
gio, .
F.m Iand.1a, Francia, . G ermama,
. G_eorg1a, . _ G recia, una più ampia conoscenza delle lingue europee moderne faciliterà
Danimarca, Estonia,
. Lettoma, L1chtenstem, L1tuama,
Irlanda, !talla, la comunicazione e l'interazione tra gli Europei di differenti lingue,
Ln heria, Islanda,
così da promuovere la mobilità, la comprensione e la cooperazione,
Lus�emburgo, Malta, Moldova, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, P o r
Russa, San Marino, Regno Unito, Re sorpassando ogni forma di pregiudizio e di discriminazione".
t o allo Romania, Federazione
Slovac ca, Slovenia, Sp na, Svezia, Svizzera, "l'ex Repub 3
li Common European Framework offre, in sintesi, ampi repertori
p�ibl i�a �� ,
_
da cui attingere per l'individuazione ciel contesto d'uso della lingua,
blica iugoslava della Macedonia , Turchia Ucraina.
2 li Comitato dei M inistri ciel Consiglio d'Europa sottolinea infatti assieme a temi, attività comunicative, processi comunicativi, com
che: "la ricca eredità di lingue e culture d'Europa rappresenta una ri petenze linguistiche, pragmatiche, strategiche e socio-culturali che
sorsa comune di grande valore che va protetta e sviluppata con uno costituiscono il quadro dell'apprendimento.
rimenti bibliografici
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231
a statuto speciale
P roseguendo il discorso avvia
to nel numero precedente di
"leO", riprendiamo a parlare della
La posizione preconsonantica
dei due fonemi /s/, /z/ corri
spondenti a s non permette, inol
tri suoni dell'italiano. È noto che,
in Italia, l'adozione di una pro
nuncia priva di caratteristiche
consonante s, a cui spetta uno tre, l'attivazione della cogemina regionali o personali è dominio,
status speciale rispetto a quello zione (fenomeno di cui si è parla per lo più, di attori e dicitori pro
delle altre consonanti dell'italia to nel numero 5/2000 di "leO"). fessionisti seri.
no. S è l'unica consonante che In è sgarbato, tre spettacoli, La s "blesa" in bocca al can
può precederne altre due all'ini s iniziale non si allunga, mentre tante Jovanotti viene considera
zio di parola come in spreco, si allunga in è solo e, dividendo ta variante individuale, mentre la
splendido e la sua posizione pre in sillabe fonetiche, constatiamo s "salata" in bocca al cantante
consonantica mette in contrasto i che in è sgarbato, tre spettacoli, Carboni, bolognese, è più diffusa
criteri ortografici e quelli fonetici. i suoni [s], [z] non si associano e tipica della sua città di prove
Parole o sequenze come alla consonante seguente ma si nienza. La pronuncia di s, infatti,
astro, aspettare, la spalla, divise allacciano alla vocale che li pre che è alveolare nella maggior
in sillabe ortografiche, danno a cede. Che la s non appartenga parte delle realizzazioni dei par
stro, a-spet-ta-re, la-spai-la men alla sillaba della consonante se lanti del Nord (tranne Liguria e
tre dividendo foneticamente si ot guente si riscontra anche dal di Alto-Adige), in Emilia-Romagna
tengono risultati diversi. Se, infat verso comportamento degli arti può anche essere realizzata con
ti, non ci lasciassimo influenzare coli, delle preposizioni e dei di lo spostamento in avanti delle
dalla grafia, e da ciò che ci è sta mostrativi che precedono la labbra. Talvolta, una s breve
to insegnato a scuola, troverem sequenza s +consonante.Abbia alveolare è anche la realizzazione
mo del tutto naturale dividere in mo uno spettacolo, dello spetta di una s geminata come, ad
sillabe fonetiche: as-tro, as-pet-ta colo, quello spettacolo, mentre, esempio, in passare che viene re
re, las-pal-la. Da ciò si deduce che davanti a parole che cominciano so pasare.
s non fa parte della sillaba della per vocale o per consonanti di La s alveolare dei parlanti set
consonante seguente ma è la par verse da s, abbiamo un albero, tentrionali è senz'altro più vicina
te finale della sillaba precedente. un treno, dell'albero, del treno, alle realizzazioni della s spagno
Di questo fenomeno sono co quell'albero, quel treno. la o greca che non a quella dell'i
scienti, prima di tutto, i bambini taliano standard, che è invece
che, basandosi sulla propria per
cezione della divisione sillabica,
nello scrivere tendono ad andare
P er quanto riguarda la pronun
cia, i suoni [s], [ z], nella real
tà sociolinguistica italiana, subi
dentale.
Una variazione regionale evi
dente di s, resa, soprattutto dai
a capo lasciando s alla fine della scono modificazioni dovute al parlanti del Centro, come [ts] di
riga, contravvenendo alle regole l'uso regionale e, in alcuni casi, stazione, si trova dopo le conso
232 ortografiche. individuale, come accade ad al- nanti r, I, n (corso, polso, penso).
Lidia Costamagna
costamag@unistrapg.it
■
Questa realizzazione, spontanea rate (pulzione per pulsione) che mosi come De Filippo o Massimo
per la maggior parte dei parlanti rispecchiano la difficoltà di per Troisi, interessa s quando si trova
del Centro senza distinzione di sone adulte di stabilire l'esatta prima delle consonanti [p], [f],
ceto e di cultura e senza alcuna occorrenza del suono, vista l'u [ k], mentre s davanti a [b], [v],
consapevolezza, dà luogo alla niformità della loro pronuncia. [g], [m] viene resa come il suo
cancellazione della distinzione di lnsersione è ciò che un medico no consonantico intermedio della
significato: s'alza e salsa vengo mi ha scritto, per ipercorretti parola francese bijou. Contraria
no rese omofone. smo, in una sua prescrizione. mente a quanto abitualmente
Di questa caratteristica re I bambini, in età scolare, han viene ritenuto, nell'accento cam
gionale si colorano molte delle no difficoltà a mettere in relazio pano questo fenomeno non av
pronunce che appaiono in TV, ne la pronuncia con la grafia e viene prima delle consonanti t, d
dando luogo, a volte, a interpre pensano che al suono [ts] dell'i come invece accade nella pro
tazioni singolari. È di alcuni anni taliano corrispondano le grafie s nuncia abruzzese e molisana (ba
fa una battuta di Maurizio Co e z. forze e forse vengono pro sti ascoltare il giornalista sporti
stanzo che, durante un suo pro nunciate con lo stesso suono. Di vo Aldo Biscardi).
gramma, annunciando l'argo conseguenza, i bambini tendono Una realizzazione di s simile
mento della serata disse che a imparare a memoria la scrittu a quelle appena descritte si ri
avrebbe parlato della "terza re ra delle parole, ma le difficoltà scontra in Ciociaria (Lazio), nel
pubblica" e sottolineò che non si aumentano quando le parole so Sud-est dell'Umbria e delle Mar
trattava di quella che veniva do no poco frequenti. L'origine fo che per ogni [s] e [z] preconso
po la seconda, ma di quella puli netica del fenomeno non viene nantica.
ta, giocando (forse deliberata identificata né dai parlanti, né
mente) sulle parole terza e tersa dalle istituzioni preposte a farlo
che un parlante romano realizza come la scuola che dovrebbe, Per saperne di più
allo stesso modo. almeno, sensibilizzare gli alunni
Questo fenomeno è diffuso al riconoscimento delle diverse Canepari, L. ( 1999), // MaPI - Ma
nuale di pronuncia italiana,
anche nel Sud soprattutto per s pronunce.
Bologna, Zanichelli.
dopo n che viene però resa, in Nella pronuncia napoletana (e
Mioni, A.M. ( 1983), Fonetica e
alcune zone, anche sonorizzata, in quella di gran parte della Cam fonologia, in Sobrero, A.A., In
come in penso in cui sviene pro pania) i suoni iniziali delle parole troduzione a/l'italiano con
nunciata analogamente al suono scarpa e spaghetti vengono rea temporaneo. I: Le strutture,
iniziale di zero. lizzati con il suono consonantico Roma-Bari, Laterza.
A causa di questo fenomeno, di sci. Questa pronuncia, divenu Nespor, M. ( 1993), Fonologia,
non è raro, nel Centro-Sud, tro ta nota soprattutto attraverso la Bologna, Il Mulino.
vare forme ortograficamente er- musica napoletana e artisti fa-
··························································· .................................................................................................................................................................................................. .. . ..... .. . .
li lapis
veri/e
■ zione, nel tentativo di eliminare le ambiguità,
hanno privilegiato gli aspetti cognitivi a scapito
delle componenti emozionali ed affettive dell'ap
1. prendimento. Si cercò, e ancor oggi si cerca, di la
Gli anni del disamore sciare fuori la soggettività cli insegnanti e stu
In quest'ultimo ventennio, i giovani a cui la scuo denti, ostacolo al "rigore" e all'oggettività delle
la ha chiesto di scrivere (per la scuola e per il pratiche di valutazione. All'interno delle univer
mondo esterno) hanno vissuto in una situazione sità e di associazioni quali il GISCEL e il LE D,
difficile. Divisi tra le usanze cli una scrittura de molti ricercatori lavorarono per "segmentare" le
contestualizzata (il tema ne è l'emblema princi abilità in maniera tale da poterle perseguire ana
pale) e una forte tendenza a insistere sul solo svi liticamente 2 .
luppo delle abilità, essi hanno spesso abbando Un modello cli questo genere pone però alme
nato la penna, gettando via con quel gesto anche no due problemi vistosi, probabilmente insolubi
molte delle loro motivazioni. Perché lasciare così li: prima di tutto presume che gli alunni siano
la penna e, insieme, il desiderio cli esprimersi at "macchine banali"3, che reagiscono agli jnput de
traverso la scrittura? gli insegnanti con altrettanti output, con presta
Per rispondere va considerato che qualsiasi zioni "in uscita" già programmate e pertanto mi
forma di organizzazione della conoscenza, scritta surabili; in secondo luogo, essendo finalizzato al
e orale, comporta processi di separazione e di in l'apprendimento cli tecniche uguali per tutti,
terconnessione, cli analisi e di sintesi. La scuola mette in secondo piano quei campi della cono
invece, in questi ultimi venti anni, ha puntato le scenza che ci fanno diversi per sesso, cultura,
sue carte esclusivamente sulla "separazione" e scelte etiche e religiose. I nuovi impianti "modu
sulla "scomposizione analitica" delle conoscenze, lari", in sperimentazione nella secondaria supe
a dispetto di un mutamento linguistico e sociale riore, rappresentano efficacemente questa ten
che ha enfatizzato la natura dinamica e "com denza: nelle loro rigidità si intravvedono nuove
plessa" (nel senso dell'epistemologia) dei feno forme di discriminazione.
meni 1• Può la "forbice" così creatasi spiegare la Questo scontro fra le due polarità - uno scri
rinuncia del giovane scrittore? vere lasciato al caso e uno ristretto all'esercizio
Il problema appare sfaccettato. ei primi anni della tecnica, - impone la ricerca di possibili so
Ottanta la cultura del tema e di uno scrivere to luzioni, o meglio di una "scrittura emergente" che
talmente slegato dal contesto aveva subito il col occorre ritrovare anche nel mondo giovanile e
po di un'educazione linguistica rinnovata. Di nelle trasformazioni della società. L'esigenza di
fronte alla soggettività e all'aleatorietà di conso- questa ricerca è oggi fortemente avvertita in tut
234 lidate pratiche di scrittura, i linguisti dell'educa- ti i settori della scienza: l'ermeneutica ed i nuovi
paradigmi della "complessità" determinano una di decantazione, con attese e strappi improvvisi.
svolta epistemologica che mostra come nell'ap È un processo fatto di continui aggiustamenti ù1
prendimento si intreccino fattori cognitivi e af Wnere che non sono quasi mai superabili facen
fettivi, psicologici e relazionali. Per la prima vol do ricorso esclusivamente ad abilità tecniche e a
ta si parla di "reticolarità" dei saperi. A leggere procedure rigide e codificate.
contributi recenti nel campo della biologia evolu Possiamo dunque affermare che la scrittura è
tiva (F. Varela) o della fisica, si può notare come strettamente imparentata ai sistemi complessi 5 •
stia oggi emergendo un nuovo spazio di incontro In prima istanza essa è infatti un "sistema aper
fra le polarità, una "ecologia della mente" per dir to": un giovane che si avvia a scrivere sente il bi
la con Gregory Bateson. Questo "nuovo spazio di sogno di entrare in comunicazione con l'ambien
incontro" è sempre contingente: nella scrittura te esterno per ricavarne idee e informazioni, un'e
sono ad esempio implicate le forme testuali e le nergia propulsiva che permette allo scrivere di
relative tecniche di composizione, così come le at attivarsi, articolarsi ed arricchirsi. La scrittura è
tività di pensiero. Un pensiero che isola e separa altresì un "sistema dinamico" che reagisce agli
sembra lasciare il posto ad un "pensiero che di stimoli ambientali e si evolve nella misura in cui
stingue ed unisce"4, che scopre nuove relazioni si adatta alle caratteristiche contestuali. Come in
tra le nozioni, che elabora idee e le trasforma in ogni sistema complesso, nella scrittura interagi
parola scritta. scono numerosi elementi che si influenzano reci
Il problema principale consiste nel superare procamente, pur mantenendo, almeno in parte,
un approccio riduttivo, che fa della scrittura un un comportamento autonomo (rapporti ricorsivi
sistema che può essere certificato misurando i ri e variamente interconnessi fra soggetto che ap
sultati conseguiti da ognuna delle sue sottoabili prende, compagni, insegnante, stimoli ambienta
tà, e nel passare da una concezione della scrittu li interni ed esterni, variabili linguistiche). Per
ra come sistema complicato (e dai conseguenti ciò, la pratica dello scrivere è caratterizzata con
eccessi di schematismo e tecnicismo) alla conce tinuamente da interferenze "stabilizzanti" e
zione della sua complessità, che si realizza in un "destabilizzanti", che influenzano la natura del
ambiente di apprendimento caratterizzato da un prodotto finale.
contesto di conoscenze condivise. Quella dello scrivere è un'esperienza da vive
re in tutte le sue incertezze, ripensamenti e can
■
cellazioni: un'idea iniziale può dar luogo a una
stesura estesa, una crescita esponenziale in cui
si consumano, almeno momentaneamente, idee e
stimoli, per poi magari lasciare la strada ad una
2. jmpasse che segnerà lo stabilirsi di una fase di ri
La "complessità" dello scrivere
flessione e di "decantazione", in attesa di riparti
La scrittura non si sviluppa attraverso un per re. La scrittura ha un andamento discontinuo: a
corso lineare, stabilito a priori. La stesura di un periodi di intensa operatività e produzione si al
testo non si risolve mai nel susseguirsi ordinato ternano momenti di stasi, lunghe pause di ripen
di sequenze algoritmiche, come se lo scrivente samento, dopo le quali il processo riprende collo
operasse sulla base di una sintassi di program candosi su un piano qualitativo migliore. Nella
mazione. Quando scrivere è coinvolgimento ed sua traiettoria non rettilinea, il processo di com
emozione, quando ha senso e significato (soltan posizione è spesso soggetto ad una dinamica
to così la scrittura può essere interiorizzata), en oscillatoria. Tanti sono gli stimoli che l'apprendi
trano in gioco jnput esogeni ed endogeni che pos sta scrittore potrà ricevere dall'insegnante (cor
sono determinare equilibri ed esiti inaspettati. rezioni, idee di ricerca e approfondimento, facili
L'operazione dello scrivere è soggetta a ricor tazioni procedurali, ecc.), dai compagni (discus
renti feedback che danno vita ad un'altalena di sione e tutorfog fra pari), da se stesso, in termini
cancellazioni, modifiche e riscritture. L'esito di di motivazione e gratificazione, e dall'esterno:
un processo di scrittura non è definibile e preve ogni evento porterà ad una continua ridefinizione
dibile a priori perché in esso concorre un alto nu del processo. Momenti di produzione creativa e
mero di fenomeni che sono interconnessi in mo innovativa tendono ad alternarsi con la riflessio
do non lineare e con effetti distribuiti irregolar ne meta-cognitiva volta a rendere coerente e co
mente nel tempo. Scrivere è riscrivere, con tempi eso il testo.
IL LAPIS VERDE
Scrivere, riscrivere
Certo, una scrittura così intesa .è destinata a sulla definizione degli obiettivi, le vie rischiano
creare incertezza: metterà alla prova le capacità di aprirsi a ventaglio. Come fare? Le titaniche fa
di gestione dell'insegnante e lo spingerà inevita tiche di chi ricerca standard oggettivi per l'ap
bilmente a ridefinire il suo ruolo. In tale contesto prendimento linguistico sono spesso velleitarie.
di apprendimento infatti, le scelte didattiche sa Servirebbe in questo caso una piagettiana consa
ranno caratterizzate da imprevedibilità, nel senso pevolezza operativa che consentisse agli studen
che non saranno indirizzabili verso esiti stretta ti e al loro insegnante di scegliere di volta in vol
mente predefiniti6. La scrittura si costruisce nel ta le soluzioni che ritengono più appropriate: ma,
suo farsi e la ridondanza degli elementi coinvolti perché essa vi sia, si impone il recupero della
non indebolisce di per sé il processo, né lo mi centralità del soggetto che apprende in quanto
naccia di instabilità, ma lo rende invece flessibi elemento propulsivo, dinamico e motivato, un
le. Per questi motivi la complessità della scrittu soggetto che abbia la concreta possibilità di in
ra consiste nella sua essenza di processo capace tervenire nei processi attraverso il dialogo e l'in
di evolversi, di adattarsi e di migliorare; le possi terazione verbale.
bili e numerose "perturbazioni"7 non sono un Si possono ipotizzare veri e propri momenti di
ostacolo allo sviluppo lineare dello scrivere, ma negoziazione che scardinino la scelta dei percor
una risorsa. si da seguire (tutto questo, in passato, era a cari
Una risorsa dispendiosa in termini di tempo co dell'insegnante), in quanto passibili di modifi
ed energie, una ricerca continua: "scrivere è ri che in itinere, di continue correzioni di rotta, di
scrivere, sapere di scrivere"8, come direbbe Da ricerca di nuovi equilibri. La scuola dovrebbe
rio Corno. Se qualcuno lo dicesse a tutti quegli in esplorare di continuo i suoi confini educativi, nei
segnanti che, nelle due ore di un compito in clas punti di intersezione nascono nuove intese,
se, vogliono veder sgorgare un testo dalla mente emergono nuovi valori: quali barriere dividono
degli allievi, forse un qualche potenziale scrittore insegnamento e apprendimento? insegnare non
riprenderebbe in mano quella penna così prema è forse anche apprendere? Verrebbe da supporre
turamente abbandonata. il superamento di una scuola didattocentrica e
segmentata in discipline, verso una scuola che
chiameremmo della "didattica di confine". Ma
■ questo è un libro ancora da scrivere.
Soggetti, percorsi, obiettivi: concetti non nuo
vi ma che, in questa prospettiva, vanno rivisitati
3. nell'ottica di una "teoria dei curricoli dinamici e
La teoria dei curricoli dinamici degli scenari di apprendimento"10. ell'ordine,
Un curricolo pensato esclusivamente come una sintetizziamo qui i tre concetti cardine che hanno
serie di attività in vista di obiettivi certificabili sa portato alla sua elaborazione:
rebbe efficace: a) in condizioni di stabilità tali da
escludere qualsiasi imprevisto dai processi di in 1. I soggetti. Le teorie di Heinz von Foerster,
segnamento e apprendimento; b) se esistessero riprese poi da Francisco Varela, implicano che
parametri oggettivi in grado di calcolare le abili l'osservatore rinunci ad essere un elemento ester
tà linguistiche. no al "dominio di osservazione": si tratta di con
Ma, siccome queste due condizioni non esisto cetti importanti ad esempio per ciò che riguarda
no (con eccezioni, forse, per il lessico e per la il ruolo dell'insegnante: non più osservatore
fluenza del parlato), il curricolo va ripensato in esterno, mero tecnico della comunicazione, ma fi
termini di strategie9: come il curricolo, anche la gura interna ai processi e quindi partecipe in sen
strategia si pone degli obiettivi ma, a differenza so co-evolutivo nelle relazioni con gli studenti 11.
del primo, prefigura scenari di attività possibile Più in generale si prefigura una dinamica nella
invece di predeterminarne l'esistenza. La strate quale la costruzione del senso avviene in una di
gia cerca senza sosta di riunire le informazioni, di mensione collaborativa, l'apprendimento diventa
confrontarle in modo interattivo, di verificarle; poi un fenomeno individuale che si realizza in un
modifica i percorsi, corregge le rotte, integra gli processo sociale.
obiettivi finali in base ai fatti che si verificano. 2. I percorsi. L'idea delle "intelligenze multi
In un percorso didattico la meta potrebbe es- ple"12 ha come conseguenza la varietà degli ap
236 sere chiara per tutti ma, sulle strade da seguire e procci alle conoscenze, così come la possibilità di
Scrivere, riscrivere
rappresentazione multipla delle stesse. Il pensie L'insegnante non sa in anticipo, se non nelle
ro divergente, la scelta di una pista diversa per il linee di fondo (DO 1, il docente D stabilisce l'o
raggiungere una meta comune, diventano così biettivo dello scenario O 1) quali conoscenze e
momenti educativi fondamentali, benché frantu competenze saranno raggiunte dai suoi studenti
mino la linearità dei percorsi e mettano a dura rappresentati al centro dell'immagine (S); il loro
prova quelle didattiche modulari che scandisco approccio alle conoscenze può seguire percorsi
no non solo in ore, ma anche in minuti, gli inter diversi (Cl, C2, CX) fino ad arrivare a costruire e
venti didattici da praticare. rappresentare le conoscenze in modi differenti.
3. Gli obiettivi. La nozione di "orizzonte" ela Immaginiamo un gruppo di studenti alle prese
borata da Hans Georg Gadamer 13 è parsa subito con una "relazione di viaggio": superata la fase di
molto significativa per la teoria che stiamo pre pre-scrittura, essi potrebbero avventurarsi, sulla
sentando: al concetto di "scenario educativo" è le base di una scaletta precedentemente preparata,
gato essenzialmente quello di "orizzonte", inten nella scrittura di paragrafi che conterranno tante
dendo con esso quel cerchio che abbraccia tutto idee, alcuni parleranno della partenza (Cl), altri
ciò che è visibile da un certo punto. Lo sposta preferiranno iniziare a raccontare episodi di viag
mento del punto di vista, che avviene ad esempio gio (C2), altri ancora descriveranno immagini di
nei momenti di avanzamento dei percorsi curri paesaggio (C3).
colari, determina quindi una progressiva defini Supponiamo ora che, prima della stesura fi
zione degli obiettivi e conseguentemente appaio nale del testo, gli alunni si confrontino con l'in
no e si scelgono nuovi approcci, l'orizzonte si mo segnante e tra di loro sulle idee che ciascuno ha
difica e assume nuove sembianze. sviluppato in forma di paragrafi. È a quel punto
che l'interazione docente-studente (SD) può farsi
collaborativa: a partire da quello che gli allievi
■ hanno saputo costruire, si potrà ridefinire gli
obiettivi, negoziarli, si aprono dunque delle fine
stre (02) in quell'orizzonte che era stato inizial
4. mente previsto dall'insegnante (01).
Gli scenari di apprendimento Potrebbe ad esempio accadere che alcuni di
Un curricolo così concepito è costituito da "sce essi avranno sviluppato alcune idee invece di al
nari" di apprendimento contraddistinti da tratti tre, ma accadrà anche che alcuni troveranno co
unificanti. Il modello in questione è unitario e incidenze nei loro elaborati. Ad esempio, più
"sintetico", è concepito in una prospettiva di au alunni potrebbero accorgersi di aver sviluppato,
tonomia piuttosto che secondo la logica del con senza alcun accordo preliminare, il tema delle re
trollo e dell'idea di "programma": un sistema le lazioni (umane, didattiche) con gli insegnanti du
cui interazioni sono allo stesso tempo la causa ed rante il viaggio. Questo tema potrebbe risultare
il risultato di ciò che si verifica. Riflettiamo su un di particolare interesse anche per chi non lo ave
esempio facendo riferimento all'immagine: va preso in considerazione durante l'iniziale
scrittura dei propri paragrafi. "Potrebbe diventa
re un obiettivo condiviso?" È una domanda che
l'insegnante potrebbe tranquillamente rivolgere
ai propri studenti. "Siete tutti preparati ed inte
ressati ad argomentare questo tema?" In caso di
risposta affermativa, l'argomentazione relativa al
la relazione insegnanti-studenti diventerà un
obiettivo nuovo (perché non previsto inizialmen
te) e comune a tutti (02). Il docente dovrà conse
guentemente considerarlo nello schema di corre
zione del testo.
Si profila dunque un curricolo il cui nodo cen-
trale non è stabilire parametri per certificare le
competenze, ma creare "scenari" che possano va
lorizzare le competenze degli alunni. È un capo
volgimento di prospettiva: un curricolo pensato 237
···········································································•···········•·········•····························•···········································································································································
IL LAPIS VERDE
Scrivere, riscrivere
"per" gli studenti non dovrà fondarsi su un crite • il contesto in cui si sceglie di operare e ap
rio di "esclusione" (sa scrivere solo colui che sod prendere;
disfa i parametri e le relative "soglie") ma su un • gli aspetti linguistici sui quali si determinerà
criterio di "promozione" delle capacità. Se scri l'attenzione in corso d'opera, alcuni già pre
vere significa anche affermazione della propria senti come prerequisiti ed altri che emerge
identità, è tempo che la scuola del "lapis rosso" ranno durante le varie fasi operative.
lasci spazio a quella del "lapis verde"; in caso
contrario, tutto può continuare a risolversi nel Gli elementi e le variabili posti in gioco, inte
certificare le sole capacità d'uso delle regole in ragendo in modo non lineare e spesso impreve
base a "standard" che, a giudicare dalla lettera dibile, determinano lo svolgimento di un proces
tura sull'argomento, appaiono difficilmente og so di scrittura. Il risultato è un prodotto linguisti
gettivabili. Ma in quest'ultimo caso sarà difficile co molto contestualizzato, elaborato stimolando
rimotivare i nostri giovani apprendisti scrittori. la consapevolezza e la riflessione linguistica, il
senso e il significato del testo scritto, in quanto
■
prodotto culturale e sociale. Lo scenario si confi
gura come una scelta didattica che prende vita e
si sviluppa grazie alla rete di rapporti che si sta
5. biliscono tra allievo, insegnante, compagni, con
testo e variabili linguistiche. L'allievo agisce at
Lo scenario di scrittura
traverso processi di "adattamento" 1�, ma a sua
In conclusione, ritorniamo sui quattro elementi volta può forzare alcuni aspetti del contesto, per
fondamentali che contraddistinguono uno "sce renderlo più coerente con le proprie intenzioni di
nario" di scrittura: scrittura.
Il linguaggio scritto sarà quindi il risultato di
• il soggetto che apprende e che diventa prota una fitta rete di relazioni che, attraverso elabora
gonista dell'operazione di scrittura con il suo zioni successive, si svolge in uno scenario esteso
carico di conoscenze, interessi e motivazioni, nel tempo (il numero di ore potrà variare) fino ad
con le sue caratteristiche individuali e socia arrivare ad una prova di produzione finale.
li; Quest'ultima non potrà avere più carattere
• gli interpreti del processo di coevoluzione estemporaneo, come nelle prove tradizionali, ma
(compagni, insegnanti e destinatari che in sarà l'ultimo atto di un percorso articolato e co
fluenzano la natura del prodotto linguistico); erente.
1 Cfr. E. Morin, La testa ben fatta. Riforma del pensiero e riforma e/e/ P. Bertolini (a cura cli), Sulla didattica, La Nuova Italia, Firenze 1994,
l'insegnamento, Raffaello Cortina, Milano 2000. e G. Armellini, lo insegnante, inteso come artigiano, in P. Perticari-
2
Cfr. l'intervento di A. Colombo al seminario "Quali competenze per •I. Sciavi (a cura cli), li senso e/e/l'imparare, cii.
7 È
i nuovi curricoli?", Bologna, 8 maggio 1999 (http://www.territorio un riferimento alla piagettiana "strategia della perturbazione".
scuola.com/associazioni/qualicompetenze.html). 8
Cfr. D. Corno, La scrittura, Rubbettino, Soveria Mannelli 1999.
3 H. von Foerster, Inventare per apprendere, apprendere per inven 9
Per il concetto cli "strategia" contrapposto a quello cli "programma"
tare, in AA.VV., li senso e/e/l'imparare, Anabasi, Milano 1994, pp. 1- si veda E. Morin, I sette saperi necessari a/l'educazione ciel futuro,
17. cit., pp. 92-95.
4 E. Mori11, La testa ben fatta, cit., p. 91. 10 È
la teoria che è alla base del volume, cli recente pubblicazione, A.
5 Per una introduzione ai temi della complessità segnaliamo: E. Mo Roncallo-M. Gineprini, La scrittura emergente, Rubbettino, Soveria
rin, Introduzione al pensiero complesso, Sperling & Kupfer, Milano Mannelli 2001.
1993; H. Maturana-F.J. Varela, L'albero della conoscenza, Garzanti, 11 H. von Foerster, Sistemi che osservano, Astrolabio, Roma 1987,
Milano 1987; G. Bocchi-M. Ceruti (a cura cli), La sfida e/ella comples pp. 5-8.
sità, Feltrinelli, Milano 1985. In particolare, i rapporti fra complessità 12
Cfr. H. Gardner, Sapere per comprendere, Feltrinelli, Milano 1999.
e pedagogia sono affrontati in E. Morin, op. cit., e in / sette saperi ne 13
Cfr. H.G. Gadamer, \ferità e metodo, Bompiani, Milano 1999, p.
cessari al/'ec/ucazione ciel fll[uro, Raffaello Cortina, Milano 2001. Un 502.
testo divulgativo molto leggibile è A. Ganclolfi, Formicai, imperi, cer 14
Anche il concetto cli "adattamento" fa riferimento al costruttivismo
velli, Bollati Boringhieri, Torino 1999. di Piaget: le teorie della complessità presuppongono infarti un mo
6
Sulla gestione dell'inatteso e dell'imprevedibile eia parte clell'inse- dello di mente che, invece di rispecchiare "oggettivamente" una real
238 gnante, si vedano: V. lori, Dal fare clic/attica a/l'essere-in-didattica, in tà esterna, mette in opera strategie per adattarsi ad un contesto.
Scrivere, riscrivere
C :=élliva,
ma regolata
se alla quale "scrivere è pensare", perché "si pen ni intellettuali giocati dai docenti, ma anche da
sa mentre si scrive". Tale valutazione infatti con gli allievi, quella dell'approccio extrascolastico di
tiene in sé un serio ripensamento dei termini soggetti interessati a dialogare con l'universo gio
stessi della didattica della scrittura: se una straor vanile, ma estranei al mondo spesso sclerotizzato
dinaria acquisizione degli ultimi anni è consisti - come non riconoscerlo? - della scuola.
ta nel riconoscimento che la scrittura costituisce Queste diversità si sono senza dubbio tradotte
una "attività procedurale", occorre ora anche ipo in una ricchezza di stimoli, ma non in una confu
tizzare che essa impieghi processi linguistico-co sa e disarticolata alternanza di approcci teorici al
gnitivi che non sono unicamente descrivibili in problema, in quanto tutti i soggetti coinvolti con
modo lineare e scientifico. dividevano con chiarezza la netta distinzione tra
Quel che a noi insomma interessa qui sottoli scrittura spontanea e scrittura creativa. Prima pe
neare - come premessa alla descrizione dell'e rò di affrontare questo ultimo punto, a nostro av
sperienza didattica da noi progettata e realizzata viso centrale, vale la pena di dire ancora qualche
- è che la scrittura creativa, per la sua stessa na parola sull'itinerario costruito e realizzato. A tal
tura, tende ad utilizzare in modo naturalmente proposito, teniamo in modo particolare a segna
privilegiato un linguaggio non-proposizionale al lare che non solo le scelte didattiche, ma anche
l'interno di una elaborazione analogica e simbo quelle organizzative sono state elaborate dagli
lica del pensiero. scriventi e condivise da tutti i docenti coinvolti:
il riconoscimento, presente ormai in molte ini
ziative ministeriali, dell'area di progetto come
momento in cui far interagire opzioni teoriche e
■ agire pragmatico ci sembra infatti una strada
quanto mai feconda, anzi un vero e proprio per
corso obbligato.
2. Molti dei lettori di questo articolo sono del re
Un laboratorio di scrittura sto docenti e tutti noi che siamo impegnati nel
creativa mondo della scuola sappiamo benissimo, per
L'esperienza di Laboratorio di scrittura creativa averlo spesso constatato in prima persona, che le
che qui commentiamo è frutto di un PON (Piano migliori intenzioni progettuali sul piano didatti
Operativo Nazionale Scuola) finalizzato alla pre co rischiano di infrangersi troppo spesso contro
venzione e al recupero della dispersione scolasti il muro di gomma di un'organizzazione troppo ri
ca. L'esperienza è stata complessa, articolata e gida e poco funzionale rispetto alle esigenze edu
particolarmente soddisfacente, non solo, come cative.
era facile aspettarsi, sul piano della partecipazio
ne e dell'interesse degli allievi, ma anche sul pia
no della qualità dei testi che questi hanno pro
dotto nel corso del Laboratorio.
ato all'interno di un contenitore progettuale ■
finalizzato, come si accennava, al recupero della
dispersione, il percorso didattico ha visto coin
3.
11 percorso didattico
volti circa quarantacinque allievi, almeno una de
cina di insegnanti (di volta in volta utilizzati co La struttura del Progetto, elaborata nelle sue li
me docenti o come tutor), e anche soggetti ester nee generali e di indirizzo, ha previsto interven
ni all'universo scolastico propriamente detto, tra ti per un totale di 150 ore, che sono state riparti
i quali la cooperativa teatrale "Il Teatrucco" e lo re in tre moduli paralleli. Si è perciò deciso di di
scrittore Francesco Costa5 . videre gli allievi, provenienti da classi diverse
Sono così entrate in gioco nell'esperienza nu (seconde, terze e quarte) in tre gruppi, ciascuno
merose "diversità": quella dei livelli iniziali di dei quali ha lavorato per 50 ore, suddivise in in
motivazione e di apprendimento degli allievi, contri pomeridiani di tre ore l'uno.
quella dei differenti metodi e strategie didattici La particolare natura del progetto, finalizzato,
posti in atto dai docenti che via via si sono alter come si è detto, al recupero della dispersione, ha
nati nella conduzione e nel tutoraggio dei grup- sconsigliato di determinare una rigida selezione
240 pi, quella della pluralità di interessi e predilezio- dei partecipanti così come di creare gruppi arti-
Scrivere, riscrivere
colati per fasce di competenza. Cionondimeno, si Tra i motivi affrontati sulla base del protocol
è deciso di creare tre gruppi omogenei al proprio lo descritto vi è, ad esempio, quello del viaggio
interno sulla base della maggiore o minore confi eroico, nel cui ambito si è presentato anche il te
denza con gli strumenti espressivi specifici della ma dell'archetipo del femminino sulla base di
scrittura creativa. brani tratti dall'Odissea {la donna/maga Circe e
Per costituire questi gruppi, è stato richiesto la donna/anima-gemella Penelope).
agli allievi - nel corso di un test preliminare - di I testi prodotti dagli allievi sulla base di questo
produrre, a scelta, un testo in prosa o in versi, a e di altri analoghi stimoli sono stati di volta in
partire da alcune parole-chiave. volta letti collettivamente e, ove possibile, scritti
Riportiamo qui di seguito la consegna del test alla lavagna, e comunque commentati dal grup
d'ingresso: po: l'atteggiamento di fronte a questi testi è stato,
quindi, quello proprio della "comunità interpre
tante" di fronte al testo letterario. Questi testi sa
1. Scrittura creativa in prosa. ranno presto raccolti in una dispensa e inseriti
Tempo di svolgimento della prova: 40 minuti nella pagina web dell'Istituto. Inoltre, con la col
laborazione della cooperativa teatrale "Il Tea
Scrivi un testo di 20-30 righe il cui tema centra
trucco" di apoli, guidata da Luciano Saltarelli -
le sia inerente ad una delle tre aree di significato
che ha già avviato con gli allievi una serie di in
evocate da ciascuno dei seguenti sostantivi: VIT
contri di drammatizzazione creativa - ne sarà
TORIA, DOLORE, EROE.
realizzata una rappresentazione scenica.
I testi degli allievi hanno evidenziato un note
2. Scrittura creativa in versi. vole livello di formalizzazione retorico-stilistica e
Tempo di svolgimento della prova: 20 minuti una rilevante padronanza dei meccanismi di co
esione testuale, spesso significativamente supe
Scrivi un testo poetico di 5-7 versi, utilizzando 3- riore a quanto prodotto dagli stessi alunni nelle
5 tra le parole-chiave che seguono: AMORE, SO consegne tradizionali.
LE, CUORE, CASA, FUOCO, SOLITUDINE, GIOIA,
DOLORE.
CREATIVA, MA REGOLATA
Scrivere, riscrivere
Non di rado - come abbiamo già sopra accen stra, confortata peraltro da un'autorevole lettera
nato - nel mondo della scuola (e fra i docenti di tura in merito. Oltre alle opere citate sopra, vor
discipline linguistico-letterarie in particolare) si remmo qui ricordare anche quanto teorizzato di
riscontrano due atteggiamenti opposti rispetto al recente da Dario Corno6, che recupera e integra
la scrittura creativa e, a nostro avviso, ugual studi di linguisti e cognitivisti sui concetti di
mente esiziali. Da una parte è chi nutre una fidu creatività debole e creatività forte: la prima con
cia senza riserve nei confronti di una pedagogia siste nel creare qualcosa di genericamente nuo
che liberi le potenzialità espressive degli allievi, vo, in quanto, ad esempio, non detto prima, ed è
a qualunque livello e senza alcuna linea guida, e di tipo deduttivo, poiché segue regole generali già
che, in virtù di questa sua intrinseca carica ex prederminate; la seconda, al contrario, favorisce
trascolastica, sia di per sé connotata positiva la creazione di qualcosa di radicalmente nuovo,
mente. Dall'altra parte sono da registrare le for in quanto non immaginabile prima, ed è di tipo
ti riserve espresse da quanti, convinti della na induttivo, poiché si avvale di esempi e modelli da
tura esclusivamente procedurale dell'attività di emulare ed eventualmente da superare. on a ca
scrittura, rigettano come negativa l'esperienza so, Corno individua nelle operazioni di riscrittura
della scrittura creativa, proprio per le medesime in generale e negli Esercizi di stile di Oueneau in
ragioni che la fanno prediligere dai primi: la particolare un esempio principe di creatività for
scrittura creativa risulterebbe troppo legata ai te. Il modello da lui proposto e che noi sentiamo
bisogni espressivi degli adolescenti, troppo per di condividere integra specifiche competenze co
sonale, troppo diaristica, troppo dilettantesca e municative sia ricettive sia produttive, in parti
quant'altro. colare competenze testuali e retoriche.
Diversa da entrambe queste posizioni è la no- In altri termini altro è chiedere agli allievi di
Esempi dei testi di scrittura creativa prodotti dagli Per un cammino oscuro e solitario
allievi del Laboratorio
Fonti: Qui la storia ha inizio,
Omero, Odissea, XII, 143-200 scorro con lo sguardo, triste e stanco,
F. Petrarca, Passa la nave mia colma d'oblio corro percorrendo la mia strada, sto zitto e penso,
S. T. Coleridge, La ballata del vecchio marinaio timido abbasso lo sguardo
E. A. Poe, Terra di sogno è duro il confronto, ma non sono un codardo,
J. Kerouac, Sulla strada come il bambino che teme un giudizio
dell'adulto ormai lontano dal gioco, ispirato dal tempo
e dallo spazio, chiudo gli occhi, mi rifugio dallo sgomento.
Vorrei solo lo sapessi
Procedo per la mia strada, ma quanto è lunga?
Né insopportabile fracasso, Procedo per la mia via, ma quante ancora dovrò
Migro di terra in terra incontrarne?
Nel lungo crepuscolo rosso,
Distrutto da una notte nera. Qui la storia ebbe inizio,
il bambino ormai uomo è diventato, simbolo d'Eterno,
Né canto, né voce è orgoglioso ma cerca aiuto, qualcuno lo salvi dal suo
Eppure ti ascolto Inferno,
Rumore di silenzio feroce, la vita passa, scorre, viaggia, e chi non ha il biglietto
Che senno mi ha tolto. cerca di aggrapparsi alla sua ultima spiaggia,
l'uomo è vecchio, ma ormai non ha concluso nulla di
Aspetto almeno un suono buono
Ché gambe non faccia più tremare, e l'angelo della morte lo considera un povero maledetto,
Spero stia dormendo corri uomo, agguanta la tua occasione, fai qualcosa di
buono
Ché non possa criticare, prima che l'angelo scagli il suo ultimo tuono!
Quando io non ho colpe.
Vorrei solo lo sapessi. Procedi per la tua strada, ma hai ancora voglia di
continuare?
Io procedo per la mia, ed ho ancora più voglia d'amare!
Salvatore Guerriero
Salvatore Daniele
Scrivere, riscrivere
scrivere genericamente sul motivo del viaggio, fa namiche cognitive, l'attivazione contemporanea
cendo appello esclusivamente alla propria enci e quindi l'interazione mentale di differenti script,
clopedia, anche emozionale, altro è chiedere di in mentre sul piano dell'educazione letteraria ne ri
tegrare questo proprio patrimonio interiore con sultano potenziate le competenze retoriche e in
gli stimoli derivanti dalla lettura di un brano del- tertestuali.
1' Odissea, altro ancora è chiedere di effettuare ta Tra le possibili ipotesi di ricerca che scaturi
le operazione dopo la lettura di un brano dell' O scono dall'esperienza qui sinteticamente descrit
dissea, di lacerti testuali significativi de La balla ta, ci piace in particolar modo sottolineare come
ta del vecchio marinaio di Coleridge, di Terra di la scrittura creativa, stimolando processi cogniti
sogno di E.A. Poe, del sonetto petrarchesco Pas vi legati al mondo emotivo profondo degli allievi,
sa la nave mia colma di oblio, ponendo nella con abbia reso possibili performances in cui sono sta
segna indicazioni vincolanti di natura stilistico te attivate capacità linguistico-espressive che la
retorica. scuola fino a quel momento non aveva saputo far
Ciò che vogliamo qui sottolineare è che il pro emergere e che purtroppo non si trasformano
tocollo da noi seguito implica, sul piano delle di- sempre in effettive competenze di scrittura.
1
Tra i soci del GISCEL Campania hanno partecipato al progetto an 4 C. Bereiter-M. Scardamalia, Psicologia e/ella composizione scritta,
che Pina Crocenti, Rosetta Gervasio, Gabriella Palmiero, Lia Pro La Nuova Italia, Firenze 1995.
centese e Giovanna Sessa. 5 Autore tra l'altro de La volpe a tre zampe (Balclini & Castaldi, Mi
2
Si legga, in particolare, Aprire le menti, Feltrinelli, Milano 1991. lano 1996) e cli Non vedrò mai Calcutta ( londadori, Milano 2001 ).
3
R. Simone, La Terza Fase. Forme di sapere che stiamo perdendo, 6
D. Corno, La scrittura. Scrivere, riscrivere, sapere cli sapere, Ru
Laterza, Roma-Bari 2000. bettino, Saveria Mannelli 1999.
Eduardo Lusignano
Stefano Brosca
243
........................................................................................................................... ........................ ...................... .......................................................................................
CREATIVA, MA REGOLATA
■
to e alla padronanza del lessico rio per il consolidamento delle ambienti di apprendimento in
scientifico e tecnico-specialisti conoscenze e la creazione di grado di favorire la crescita e la
co da parte degli allievi che, nel una pluralità di occasioni per l'u fiducia in se stessi, ed in parti
la scrittura di relazioni scientifi so dei termini proposti, sia in colare le capacità espressive,
che, mostrano generalmente contesti scientifici che in conte progettuali e creative, talora
scelte lessicali generiche e ap sti di scrittura comuni (relazio scarsamente valorizzate nel
prossimative. ne, lettera formale o informale, l'ambito del curricolo.
Tenendo sullo sfondo ma articolo di giornale). Il confron Il GISCEL Lazio, dal canto
sempre ben presente il rappor to permetterà così di valutare la suo, ha all'attivo un corso di for
to osmotico tra i diversi lin validità e l'efficacia dell'espe mazione e aggiornamento per
guaggi scientifici e tecnico-spe rienza. docenti di ogni ordine e grado
cialistici e il vocabolario comu autorizzato dal Provveditorato di
ne e, in particolare, le fasce del Roma e diretto da Angela Sapo
vocabolario di base, sono state
individuate parole appartenenti
sia ad ambiti lessicali settoriali
I due gruppi regionali sono co
munque impegnati anche in al
tre iniziative.
naro, sul tema della "Leggibili
tà e comprensibilità dei testi
scritti: Due parole" e un impe
che al vocabolario comune e a Il gruppo campano, infatti, gno completo sulla scrittura.
quello di base (ad es. forza, la oltre all'organizzazione e gestio Anche il gruppo del Lazio, in
voro, massa, ecc.). Gruppi di la ne - come negli anni preceden fatti, ha organizzato numerosi
voro interdisciplinari, nelle sin ti - dei seminari regionali di seminari regionali nell'ambito
gole scuole partecipanti alla ri scrittura, centrati questa volta del "Laboratorio di scrittura".
cerca, hanno elaborato una sul tema "Scrivere in contesti Questi seminari hanno rappre
scheda di rilevazione delle co disciplinari diversi", è impegna sentato per i docenti parteci
noscenze e della capacità d'uso to inoltre in un progetto "PON" panti utili occasioni di riflessio
del lessico settoriale. Le schede (Programma Operativo Naziona ne e di confronto di esperienze
saranno somministrate agli le Scuola) presso il VII ITIS di e di sperimentazioni sulle varie
alunni, secondo modalità stabi Napoli. Il progetto, che mira alla forme della scrittura secondo
lite autonomamente dalle sin prevenzione e al recupero della una pluralità di coordinate prag
gole scuole. dispersione scolastica, prevede matiche: scopi comunicativi, re
La tabulazione dei dati rile un laboratorio di scrittura crea gistri linguistici e i vari usi fun
vati sarà confrontata con quella tiva. Dall'analisi dei bisogni for zionali della lingua.
successiva, ottenuta dagli esiti mativi degli allievi a rischio di I materiali prodotti, raccolti e
della seconda fase del progetto, dispersione emerge infatti la ne rielaborati - così come quelli di
che prevede attività di laborato- cessità di creare contesti ed tutte le altre sedi regionali - so- 245
�---c11c::1�.-..... c::I�■
Didattica Viva Quaderni del Giscel
90. E. Lugarini (a cura di), Insegnare let 196. P. Desideri (a cura di), La centralità 263. R. Calò, S. Ferreri (a cura di), // testo
teratura nella scuola dell'obbligo, del testo nelle pratiche didattiche, fa scuola. Libri di testo, linguaggi ed
1985-1990. 1992-1994. educazione linguistica, 1997.
91. L. Coveri (a cura di), Insegnare let 199. A. Colombo (a cura di), / pro e i con 264. F. Mandelli, L. Rovida (a cura di), La
teratura nella scuola superiore, tro. Teoria e didattica dei testi argo bella e la brutta. Il processo di scrit
1986-1995. mentativi, 1992. tura nella scuola di base, 1997.
93. S. Cargnel, G. Colmelet, V. Deon (a 202. E. Lugarini, A. Roncallo (a cura di), 271. S. Ferreri, A.R. Guerriero (a cura di),
cura di), Prospettive didattiche della Lingua variabile. Sociolinguistica e Educazione linguistica vent'anni do
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scienze, 1988. tare a scuola, 1992.
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la lingua materna, 1988. nodi. Il testo scientifico nella scuola
141. C. Marello (a cura di), Alla ricerca di base, 1994. Quaderni del Giscel - Nuova serie
della parola nascosta, 1991. 234. P. Desideri (a cura di), L'universo
173. C. Lavinia, A.A. Sobrero (a cura di), delle lingue. Confrontare lingue e
La lingua degli studenti universitari, grammatiche nella scuola, 1995. 1. F .. camponovo, A. Moretti (a cura
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nella scuola dell'obbligo, 1991- svantaggio linguistico: problemi di 2. M.E. Piemontese (a cura di), / biso
1993. definizione e di intervento, 1992. gni linguistici delle nuove genera
182. M.G. Lo Duca (a cura di), Scrivere 260. L. Corrà, V. Deon (a cura di), "Maxi zioni, 2000.
nella scuola media superiore, 1991- ma debetur puero reverentia". 3. M.E. Piemontese (a cura di), Lingue,
1993. Esperienze di interazione verbale culture e nuove tecnologie, 2000.
in classe, 1997.
Quaderni de
c::11�■
no stati messi in rete attraverso nfine il Gruppo regionale del La Per contatti:
I
il sito www.hermescuole. na.it. zio prevede di organizzare a Ro
La formula del progetto, effi ma, entro la fine dell'anno, una GISCEL Campania: Pietro Maturi
cace e coinvolgente, ha spinto giornata di riflessione/bilancio di maturi@unina.it
alcuni licei di Roma e di altre questi ultimi anni di lavori del GI presso Dipartimento di Sociologia
province a richiedere al GISCEL Università di Napoli "Federico Il"
SCEL, prendendo spunto dalla
vico Monte di Pietà, 1
Lazio interventi di progettazione recente pubblicazione dei due
80138 Napoli
e gestione di laboratori semina volumi della nuova serie dei
riali: la rete non è dunque solo Quaderni del GISCEL curati da
GISCEL Lazio: M. Emanuela Piemontese
la via di transito delle comuni M. Emanuela Piemontese: I biso emanuela.piemontese@uniroma1.it
cazioni telematiche, ma anche gni linguistici delle nuove gene Via Valle Viola, 6
la modalità organizzativa e col razioni e Lingue, culture e nuove 00141 Roma
laborativa sul territorio di varie tecnologie, La Nuova Italia, Fi Tel.: 06.87194269
istituzioni scolastiche. renze 2000. Fax: 06.87199007
1
Pietro Maturi segretario regionale, Giuseppina Crocenti vicesegre 2 Iolanda Salacchi, segretaria, Sparta Tosti, vicesegretaria, Franco De
246 taria e Marina Brandi tesoriera. Renzo, tesoriere.
················································································································································································································································•···················••"''
Progettare la scuola
Didattica delle discipline
Daniela Bertocchi - Luciana Brasca
Silvana Citterio - Dario Corno - Gabriella Ravizza
Insegnare italiano
un curricolo di educazione linguistica
con CD-ROM
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Un'icona
dell'Italia
UN'ICONA DELLITALIA
Biblioteca
rica entro la quale vengono analiz mento centrale (e che ritornerà ne
zati i materiali. Ma frequenti sono gli altri capitoli), giacché spesso il
le incursioni in altri campi e le ci testo scritto si definisce in opposi
tazioni, mai ovvie e sempre di pri zione al "testo" orale. Nel secondo
ma mano. Una trama complessa, capitolo l'oralità viene analizzata
già evidente dall'indice, in cui pe all'interno della cornice degli usi e
rò ricorre una parola chiave: tec dei contesti linguistici: scopriamo
nologia. È questo il filo che uni che difficilmente si può parlare di
sce i cinque capitoli: 1. Il lavoro oralità "pura" e che anzi in alcuni
della parola; 2. la tecnologia del casi - i discorsi dei politici italiani e
la comunicazione orale; 3. La tec francesi analizzati e messi a con
nologia della comunicazione fronto - si tratta di eloquenza
scritta; 4. La tecnologia e le for "ipercodificata" (pp. 68 ss.), cioè di
La parola me di comunicazione ibride; 5. La
tecnologia, il lavoro e la comuni
un tipo di discorso imparentato
molto più con le regole del testo
all'attacco cazione: il telelavoro. scritto che con la spontaneità del
Nell'introduzione l'autore di parlato.
Domenico Fiormonte chiara l'intento del volume: inda Il capitolo 3, il più riuscito, è di
gare il rapporto "tra la comunica fatto una mini-storia della tecnolo
zione e le forme di composizione e gia della produzione dei testi scrit
di circolazione dei testi e delle co ti. L'autore rivolge l'attenzione "alla
noscenze". Questo rapporto "è relazione che si può osservare tra
profondamente condizionato dalle organizzazione del testo scritto e
tecnologie disponibili nelle diverse tecnologie utilizzate e disponibili"
Roberto Pellerey realtà storiche. Il rapporto di di (p. 68) e alle influenze sulla perce
Il lavoro della parola pendenza da queste tecniche di la zione che derivano dall'impiego di
Linguaggi, poteri, tecnologie voro è in grado di modificare l'or diversi sistemi di rappresentazione.
ganizzazione dei testi e la consa Il capitolo parte con l'analisi del
della comunicazione
pevolezza degli utenti nei confronti l'organizzazione dei geroglifici (il si
UTET, Torino 2000 dei mezzi utilizzati" (p. 3). È una gnificato di "alto e basso" nella
pp. 240 traccia importante, perché ci aiu scrittura) attraverso le opere di
L. 35.000 terà a tenere insieme i vari temi Kircher e arriva fino all'editoria elet
(non sempre esplicitamente colle tronica. Viene ricostruito breve
gati) trattati nel libro. mente, ma con esattezza, il cam
Pur non sottovalutando il ruolo mino dell'editoria dall'epoca greco
della tecnologia, Pellerey conduce romana fino ai nostri giorni. Alcune
la sua indagine con apprezzabile date rimangono impresse - ad
Che relazione c'è fra l'Oedipus scetticismo, diffidando sia degli ul esempio il 1845, anno della sco
Aegyptiacus di Athanasius Kircher tras filo-tecnologici (ad es. Nicho perta del procedimento per pro
e Marco Pannella? e fra il telelavo las Negroponte, citato a p. 137) durre la carta dal legno anziché da
ro e Sherlock Holmes? La risposta che dei laudatores temporis acti gli stracci, e il 1861, anno dell'in
di questo studio di Michele Pelle (p. 140). Insomma si capisce che venzione della stampa su rulli e
rey è: la parola. O meglio il lavoro anche nel caso della comunicazio bobine (p. 130). Tutte queste inno
della parola. Nel volume vengono ne la storia non viene trascinata vazioni non trasformano solo il mo
discusse, attraverso numerosi dal progresso (o dal regresso), ma do di scrivere e leggere testi, ma
esempi, tecniche e metodologie è frutto di scelte. Questo perno ar producono cambiamenti sociali e
della comunicazione scritta, dai ge gomentativo è uno dei pregi mag culturali a catena. E arriviamo così
roglifici all'editoria elettronica, dal giori del lavoro di Pellerey. all'epoca elettronica, dove Pellerey
la pasigrafia all'intervista giornali Nel primo capitolo viene af fa diverse ipotesi sul possibile ruo
stica passando per la letteratura frontato il rapporto fra scrittura e lo di librai e editori nel mondo dei
poliziesca e i discorsi politici. oralità (tema che l'autore conosce prodotti on demand (cfr. p. 115).
Il taglio dello studio è linguisti bene, cfr. A. Bernardelli-R. Pellerey, Forse questa parte risente della
co-semiotico: i testi sacri (da Il parlato e lo scritto, Bompiani, mancanza di un confronto con la
250 Lotman a Eco) sono la cornice teo- Milano 1999). Si tratta di un argo- letteratura e con le risorse disponi-
Biblioteca
bili in rete: poco o nulla viene detto sa, lagrima della poesia (smentito
sulla testualità elettronica ( on e off alle pp. 76-77).
fine) o sui nuovi prodotti dell'edito L'autore intende indagare le
ria digitale, come I' e-book. ragioni storico-grammaticali di
Il capitolo quarto affronta le for uno tra i fenomeni più vistosi della
me di comunicazione ibride, l'in nostra lingua letteraria: quell"'al
tervista giornalistica e alcuni dialo lotropia [...] dicotomizzata" (per
ghi teatrali contemporanei (Koltés usare le parole di G. Patota, I per
e Vinaver), sui quali giustamente corsi grammaticali, in L. Serianni e
l'autore osserva che "non intendo P. Trifone (a cura di), Storia della
no affatto riprodurre fedelmente i lingua italiana, I, Einaudi, Torino
dialoghi autentici, ma rispondono 1993, pp. 93-137 [107]) che as
a esigenze ritmiche e narrative segna determinate forme all'uso
dettate dalla funzionalità estetica
del testo ... il dialogo teatrale è un Tra "lacrime" poetico, altre a quello prosastico,
anche se colto. Sebbene l'alterità
caso per eccellenza di dialogo arti e "lagrime" del linguaggio poetico ("quasi un
ficiale" (p. 170). Infine, nell'ultimo altro idioma diverso dalla prosa",
capitolo, viene trattato lo spinoso Fabio Rossi come scriveva il Salviati, cit. da
tema del telelavoro: qui va dato at Serianni a p. 11) sia una "nozione
to all'autore di aver fatto piazza pu elementare" (ibid.) della nostra
lita dei pregiudizi, positivi e negati storia linguistica, finora mancava
vi, su un fenomeno del quale si no in merito, curiosamente, tratta
parla tanto ma di fatto "sotterra zioni sistematiche.
neo". Il capitolo parte con un inte li libro si articola in quattro par
ressante excursus sulle teorie - Luca Serianni ti: la prima, introduttiva, è dedica
ma sarebbe meglio dire ideologie Introduzione alla lingua ta all'ambito e ai metodi della ri
- dell'organizzazione del lavoro, poetica italiana cerca, la seconda agli aspetti gra
discutendo il ruolo centrale della fico-fonetici, la terza a morfologia
Carocci, Roma 2001
comunicazione nelle strutture or e sintassi, la quarta alla lingua
ganizzative. Ancora una volta sono
pp. 280 poetica otto-novecentesca. L'e
le strutture e le tecnologie della co L. 36.000 semplificazione, fittissima, è frut
municazione al centro dei rivolgi to di spogli personali e si giova an
menti economici e del riassetto che dell'ausilio di archivi elettroni
delle aziende, le quali ormai vedo ci (LIZ, CIBIT, TLIO e altri), da
no nella comunicazione il fine stes tempo ormai indispensabili per
so della produzione ("Come recita analisi di ampio respiro. Notevole
uno slogan fortunato, 'la comuni peso è dato anche alle testimo
cazione è il servizio', al cliente, in Chi s'aspetta dall'ultimo libro di nianze dei grammatici dal Cinque
terno e esterno che sia", cit. a p. Luca Serianni una sommaria e all'Ottocento (dall'Alunno al Ru
189). rassicurante risoluzione del pro scelli, dal Fortunio al Mastrofini,
In conclusione, si tratta di uno blema "Qual è la lingua della poe oltre all'immancabile Bembo),
studio dall'impianto senza dubbio sia e quale quella della prosa?" fa quali attenti prescrittori (ma prima
originale, anche se troppe volte rà bene a cambiare lettura. In ef ancora osservatori) del buon uso
viene lasciato a chi legge il compi fetti, quest'opera s'impone nel poetico e prosastico.
to di creare i nessi fra una sezione panorama degli studi linguistico Tentiamo una tipologia dei nu
e l'altra, fra una citazione in latino letterari per la completezza dei merosi fenomeni commentati da
di Kircher e una lunga analisi del temi trattati, per l'acribia impie Serianni. Talora il poetismo si
metodo investigativo del commis gata nella disamina della ricchis configura come allotropo dotto,
sario Maigret. I paragrafi introdut sima documentazione e per la vale a dire latineggiante, rispetto
tivi in parte aiutano, ma raccordi cauta tendenza a non abbraccia alla forma prediletta dalla prosa:
più espliciti fra le diverse parti - e re risposte univoche, del tipo: la è il caso di varie coppie poe
in alcuni passi una maggiore sinte lingua del Tasso è sempre aulica sia/prosa, come occidere/ ucci
si - avrebbero conferito più unità (luogo comune smentito alle pp. dere, suave/ soave e altre citate
al saggio. 29-31 ); lacrima è forma della pro- alle pp. 66-67, 76-78 et passim. 251
Biblioteca
Altre volte la forma poetica risen li poetici" come nevi, chiome, so stabilire una serie di congruenze
te dell'influenza di lingue illustri, glie, voci, regge (pp. 149-150). fra i tre traduttori e osservare co
quali il siciliano (nui e vui [p. 57]) Notevole è l'osservazione di una me, almeno nel caso di Monti e
e il provenzale (periglio, speglio, certa vitalità dell"'indicativo irrea Pindemonte, le forme arcaiche
veglio [pp. 86-87]). Infine, è talo le" (il tipo se lo sapevo non veni usate nelle traduzioni prevalgano
ra l'allotropo popolare fiorentino vo) nei testi poetici tra Dante e Al su quelle presenti nel resto della
ad assurgere al rango di poeti fieri (osservazione ripresa da un produzione poetica: tutti segni
smo (grazie alla consacrazione recente saggio di Carmelo Sca che "la patinatura arcaica è parsa
petrarchesca, perlopiù, e al nul vuzzo: pp. 217-218). S'accenna idonea [...) per evocare il mito [...)
laosta del Bembo): è il caso di va prima alla cautela necessaria e per rappresentare il primitivo (p.
giugne rispetto a giunge (pp. 88- nella valutazione di alcuni feno 26). Confrontando poesie giova
89), o del toscano rio rispetto a meni. Ne è un esempio, tra gli al nili e poesie mature in uno stesso
rivo "fiume" (p. 90). Ma più spes tri, il rapporto tra forme in uo e in autore, è assai probabile che le
so è una concomitanza di più fat o (le seconde, solitamente, più prime più delle seconde ridondi
tori a determinare la fortuna di frequenti in poesia, le prime in no di arcaismi (pp. 27-28). Ric
una forma come poetismo stabi prosa): in alcune epoche e in de chissima di "aulicismi inerziali" (p.
le: è accaduto ad esempio con terminate aree (ad es. nel Quat 235) si configura la produzione
auro, fraude, laude, lauro, tauro e trocento non fiorentino) è parti "popolare" dei poeti a braccio
tesauro (pp. 49-50), in cui il man colarmente difficile stabilire se al contemporanei: autori - "gene
tenimento del dittongo latino, ol l'uso delle forme monottongate ralmente poco scolarizzati" - i
treché influenzato dalla tradizio contribuiscano istanze localisti quali "riversano una notevole co
ne siciliana, ha attecchito fa che o influenze del fiorentino co noscenza memoriale di ampie
cilmente per via della "rarità di evo; anche nel secondo Ottocen aree della poesia italiana classi
altri rimanti con au in sillaba toni to si oscilla, per le stesse forme, ca" (p. 236).
ca" (p. 49). Nel mantenimento tra "aulicismo inerziale" e "attra Serianni segna ben più che un
della e tonica in iato, tipica della zione del modello colloquiale e primo passo nella descrizione del
poesia delle origini, convergono antilirico offerto dal toscano par codice poetico italiano, fornendo
le influenze del latino, del sicilia lato" (p. 51). rilievi più o meno analitici su qua
no e del provenzale (p. 59). E infi In tanta dovizia, colpisce per si tutti i fenomeni tradizionalmen
ne, non si perdano mai di vista le converso la sintesi forse eccessi te oggetto della grammatica sto
ragioni metriche, trattando di va del paragrafo dedicato al pas rica. La macrosintassi è poco rap
poesia: le coppie a/ma/anima e sato remoto (p. 218), dove ci si li presentata, rispetto alla fonetica,
ove/dove, ad esempio, non pos mita ad osservare "una certa so alla morfologia e agli usi verbali,
sono non essere motivate, alme vraestensione" di questo tempo ma questo è inevitabile, trattando
no in parte, dal diverso numero di nella lingua poetica. Sembrano in di poesia, in virtù del complesso
sillabe, nel primo caso, e dall'ini realtà poter essere invocati alcuni intrecciarsi di motivi metrici, foni
ziale vocalica o consonantica, nel elementi esplicativi: la solita ten ci e topologici che rendono arduo
secondo (p. 19). Non mancano denza antirealistica del linguaggio l'isolamento del parametro sintat
capovolgimenti di frequenza, ri poetico farà preferire un tempo tico. Questa Introduzione alla lin
spetto ad usi più recenti: si pensi con caratteristiche aoristiche, che gua poetica italiana offre dunque
alla "polarizzazione di fa/faccio e isola l'azione svincolandola dai molto di più di quanto il titolo la
di niuno/nessuno come forme ri suoi legami col presente; inoltre, scerebbe trapelare, e richiama al
spettivamente proprie di prosa e la maggior brevità del passato la mente, già proprio nel titolo,
poesia" (p. 15). semplice rispetto a quello com un'altra opera recente, essa pure
Spigoliamo qualche altro caso posto rende il primo indubbia dedicata alla grammatica storica
interessante. Meticolosa e origi mente più maneggevole, sul pia (da anni latitante nei nostri studi
nale (non ci risulta, prima d'ora, no metrico, del secondo. linguistici): si allude qui alla mo
un'analoga sistemazione) si mo Tra le "scoperte" di Serianni, numentale Grammatica storica
stra l'estesa descrizione degli usi se ne sottolineano in particolare della lingua italiana, I, Introduzio
dell'articolo in poesia (pp. 129- tre. Un ricco contingente di arcai ne (Il Mulino, Bologna 2000) di Ar
135). Nuovo, oltreché elegante, smi si ritrova nelle traduzioni (nel- rigo Castellani, altro grande lin
appare anche l'accenno alla pos 1'Ossian del Cesarotti, nell'Iliade guista diacronico che, non per
sibile influenza della metrica lati- del Monti e nell'Odissea del Pin niente, di Serianni è il riconosciu
m na sulla frequenza di certi "plura- demonte). È addirittura possibile to maestro.
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Biblioteca
Lingue
ed Enrica Flamini, già conosciute di cooperazione tra discenti e ten
per il loro impegno nel promuove de a conferire all'insegnante il ruo
murtimedia re l'uso delle nuove tecnologie del lo di facilitatore dei processi di ap
prendimento. Questo impatto in
l'informazione nella didattica delle
lingue straniere, esaminano dap novativo nella visione educativa
Donatella Brogelli Hafer
prima la politica adottata dal Con implica naturalmente un nuovo ti
siglio d'Europa per ciò che concer po di formazione dei docenti, i
ne l'utilizzo di tecnologie informa quali devono essere in grado di va
tiche nella scuola e le azioni lutare i materiali in commercio,
adottate a riguardo. I confronti (in pianificare attività multimediali al
appendice) con le politiche educa l'interno del proprio curriculum
A.R. Tamponi, E. Flamini tivo-tecnologiche degli altri paesi scolastico e fare i conti con la real
Lingue straniere e presenti risultano piuttosto inte tà, spesso ancora sconfortante,
ressanti. delle scuole. Molto utili risultano
multimedialità
Viene poi fornita una breve in quindi le schede per la valutazione
Liguori, Napoli 2000 troduzione sui fondamenti della dei software e dei vari prodotti
pp. 264 didattica per un insegnamento multimediali presentate in appen
L. 33.000 multimediale. Si parte col citare dice.
l'ormai superata visione meccani Il resto della trattazione si con
cistica di Skinner, che portò a pro centra su una panoramica di pos
grammi in cui il computer ha come sibili strumenti multimediali e le lo
unico scopo quello di creare uno ro possibili applicazioni nell'inse
stimolo per far produrre una rispo gnamento. Vengono presi in
sta positiva, per passare alla teo considerazione programmi di scrit
In questi ultimi anni si parla molto ria della conoscenza di Piaget, an tura, fogli elettronici e database,
di multimedialità e di Internet. cora vitalissima, caratterizzata dal programmi tutoriali, giochi, Inter
Questi termini sono diventati sim la scoperta e dall'esperienza. Un net e le sue fonti inesauribili di sa
bolo di avanguardia e di tecnolo paragrafo a parte meritano le idee pere e le varie possibilità di utilizzo
gia avanzata. Nonostante questo portanti della nuova didattica mul di ipertesti e di comunicazione in
impiego, per così dire, di massa timediale che derivano dal cogniti rete.
dei termini, si ha comunque un'im vismo e si sviluppano con il co Le autrici partono però da una
pressione generale di grande insi struttivismo. Il primo movimento visione dell'insegnamento delle lin
curezza su cosa si intenda vera concentra, con Papert ( The chil gue strettamente funzionale, e
mente con il termine "multimedia dren's machine: Rethinking school quindi le applicazioni didattiche
le" e quali vantaggi reali Internet in the age of the computer, Basic proposte sono pensate per essere
possa offrire al singolo. Books, New York 1993), l'atten usate quasi esclusivamente in pro
Anche nel campo dell'insegna zione sui punti di contatto fra l'ap getti pluridisciplinari o transnazio
mento ci si interroga ormai da al prendimento attraverso l'uso delle nali, e non proprio per l'apprendi
cuni anni su come sfruttare al tecnologie ed i processi cognitivi mento della lingua straniera di per
meglio i prodotti multimediali già ("matetica"), mentre uno dei prin sé. È per questo motivo che viene
in commercio, su come utilizzare cipi chiave del costruttivismo ri- da chiedersi, come insegnanti di 253
Biblioteca
lingue, se il titolo del libro non por possibilità offerte dalle nuove tec
ti a sviluppare aspettative errate. niche multimediali, ma può risulta
Si richiama continuamente l'at re un po' sommario a chi ha già
tenzione sull'applicazione delle esperienza nel campo e a chi già
nuove tecnologie nell'insegna da anni è convinto che il ruolo del
mento/apprendimento delle lin discente debba essere centrale e
gue straniere, ma sarebbe stato che l'insegnante debba solo assu
più adatto chiarire da principio a mere la funzione di guida nei pro
quale tipo di pubblico può interes cessi di apprendimento.
sare il libro: agli insegnanti, ma
non solo di lingue, specificando
inoltre che si tratta di un libro de
dicato agli insegnanti delle scuole
e non ad insegnanti di ambito uni
versitario. Questi ultimi, infatti, in Verso la fine
genere sono più orientati allo svi del Battaglia
luppo di tecniche per l'apprendi
mento flessibile a distanza e quin Salvatore C. Sgroi
di trovano le attività suggerite po
co adatte alle proprie esigenze.
Vengono presentate delle gri
glie con spunti per attività didatti
che concrete, che però riflettono
sempre questa concezione funzio
nale dell'insegnamento delle lin S. Battaglia
gue. Alcune delle attività proposte,
Grande dizionario della
inoltre, si possono benissimo svol
gere anche senza sussidi multime
lingua italiana
diali, come quelle che propongono Torino, UTET 2000,
l'uso di fogli elettronici per classi voi. XX - Squi-Tog
ficazioni o lavori di altro genere. Se pp. VIII -1110
almeno contenessero dei links o L. 250.000
degli ipertesti potrebbero vera
mente portare a qualcosa di buo
no ed innovativo.
Qualche volta, inoltre, presi for
se dall'entusiasmo, si tende a non
soppesare bene il tempo che si im Il Grande dizionario della lingua ita
piega ad insegnare, sia ai discenti liana[= GDLI] fondato da S. Batta
che agli insegnanti, alcune delle glia, successivamente diretto da
modalità multimediali. Forse sa G. Bàrberi Squarotti, con una équi
rebbe il caso di valutare, di volta in pe di circa 40 collaboratori, è ora
volta, se sia davvero necessario giunto al XX tomo: 111 O pagine in
l'uso del computer o se invece la ottavo, che registrano le parole
stessa cosa sia possibile, come nel comprese tra squi e togolese, per
caso citato precedentemente, rea- un totale di circa 14.000 lemmi
1 izza ria in modo tradizionale, con disposti su tre fitte colonne.
meno sforzo e con gli stessi risul Come ben sanno i lettori di que
tati. sta rivista, il Battaglia è un dizio
Concludendo direi che il testo nario storico-diacronico dell'italia
in questione può certamente es no, che registra potenzialmente
sere di aiuto agli insegnanti delle tutte le parole lungo un arco tem
scuole che si accingono per la pri- porale di circa mille anni. Poten
254 ma volta a sperimentare le nuove zialmente ogni parola con ogni si-
.......................................................................................................................................................................•..................................................................................................
Biblioteca
gnificato è illustrata attraverso tocento nel significato di "che è tassi italiana del Fornaciari 1881,
esempi cronologicamente dispo proprio di uno stato, della sua am nelle Lezioni di grammatica (1846-
sti, atti a dimostrare la vitalità del ministrazione, del suo governo", 47) di F. De Sanctis, nella Glotto
la voce ed è possibile (anche se es. carducciano libertà statuaria. pedia italo-sicula(... ) di I. Fulci del
con qualche fatica) rilevarne le da Lo stesso GDLI indica per entram 1836, nonché nella Gramatica ra
te delle diverse attestazioni. be le accezioni un solo etimo, per gionata del Soave del 1771, come
In realtà, per ampio che sia, il di più ibrido: "deriv. dal lat. sta calco del fr. subordonnée (1770).
Grande dizionario è - per ragioni tus", seguito peraltro da un'indi Anche le voci grammaticali subor
sia pratiche che (soprattutto) teo cazione sincronica: "(v. Stato)". dinante-subordinazione-subordi
riche - inevitabilmente selettivo. In realtà, il GDLI avrebbe dovu nare vanno (retro)datate rispetti
Si è infatti dovuta operare una se to proporre due diversi lemmi vamente col Fornaciari 1881, con
lezione tra tutte le opere stampa omonimi e cioè: stat-uario 1 agg. D. Pezzi ( Glottologia aria recentis
te, privilegiando quelle letterarie "proprio di uno stato, ecc.", deno sima, 1877) e con Curtius ( Gram
soprattutto nei primi volumi, ma minale strutturalmente formato matica della lingua greca, 1876).
poi via via con apertura a testi di da: [[stato] N + uario] Agg , neoforma Quanto ai derivati in -iosa, va
altra natura. L'Indice degli autori zione cinquecentesca. Il suffisso è osservato che il GDLI arricchisce
citati, che accompagna la pubbli chiaramente -uario (e non già -aria, la precedente documentazione
cazione di ogni tomo, è la fedele come implicitamente lascia inten lessicografica dell'agg. duecente
documentazione delle opere sot dere il GDLI). A onor del GDLI oc sco temioso (in Ch. Davanzati, ci
toposte allo spoglio. corre peraltro dire che il suffisso tato nel GAVI), con P. Angiolieri e
Ma anche all'interno delle ope -uario, pur presente in una cin con un recupero novecentesco di
re selezionate i lessicografi hanno quantina di voci (quattro-cinque G. Papini av. 1956. Non condivisi
dovuto scegliere le parole, i signifi neoformazioni e latinismi tra diret bile è invece l'etimologia sincroni
cati e gli esempi da registrare, ti e indiretti), è un morfo finora mi ca proposta: "Deriv. da tema con
scartando quelli ritenuti troppo sconosciuto ai lessicografi e ai -iosa", cioè neoformazione due
"idiolettali", non rappresentativi morfologisti. Il morfo -uario, da al centesca in -iosa. Infatti i derivati
cioè della comunità sociale dei par lomorfo di -aria, viene "promosso" in -iosa , allomorfo di -oso, sono
lanti, e troppo dipendenti dalle sin a morfema a partire da metà Set tutti prestiti - latinismi diretti o in
gole personalità. Un'opera quindi tecento grazie a coppie quali erb diretti (una quindicina) - databili a
necessariamente "aperta" e, per ario vs erb-uario, oss-ario vs oss partire dal Duecento (cur-ioso). Il
quanto integrabile, ricchissima di uario, rip-ario vs rip-uario. L'altro morfo -iosa non è affatto produtti
materiali e di informazioni sulla no omonimo è statu-ario2 s.m. "chi vo. Questo dato strutturale sugge
stra lingua, usufruibili a livelli diver redige statuti, ecc.", deverbale di risce quindi di cercare altrove la
si secondo gli interessi del lettore: statuare "stabilire uno statuto", base, che è temia "timore" (già nel
o colto e curioso sui fatti linguistici, strutturalmente formato cioè da DEI). La struttura di temioso è
o specialista nei vari settori delle [[statua(re)]v + ario] Agg , diverso a quindi [[temia] N + oso] Agg, neofor
scienze umane, o docente della sua volta da statu-ario3 agg. "del mazione sì, ma in -oso.
scuola, o studente, ecc. la statua", denominale struttural Col XXI volume si concluderà
A testimonianza della ricchezza mente formato da [[statua] N + (entro il 2002) la grande impresa
offerta dal GDLI ci piace ricordare ario] Agg , franco-latinismo risalen avviata nel 1961. C'è da augurarsi
che il GDLI è il primo dizionario a te al 1499. che venga approntato un CD-Rom
registrare il polisemico lemma sta Sorprende invece un po' che con un adeguato programma di in
tuario, stranamente assente in tut l'agg. subordinato nell'accezione terrogazione, per consentire tra
ti i precedenti lessicografi dal grammaticale di "proposizione l'altro di studiare i problemi della
Tommaseo-Bellini al DEI al GAVI. subordinata" non abbia nessun suffissazione della lingua italiana,
La voce, documentata dal Trecen esempio d'autore, mentre l'uso che richiedono ancora lunghe e
to al primo Cinquecento con ben transcategorizzato in s.f. venga il pazienti indagini sia sul versante
4 attestazioni, indica come s.m. lustrato con esempi novecente teorico che su quello empirico dei
"in età comunale o durante il Ri schi di R. Bacchelli 1960, L. Bian concreti fatti linguistici. Sappiamo
nascimento, chi ha il compito di ciardi 1962 e I. Calvino av. 1985, anche che sarà creata una Fonda
redigere o modificare uno statu là dove il DEL! data l'uso aggetti zione Battaglia, che consentirà tra
to", sinon. statut-ario. La stessa vale 1913 con Garollo e il s.f. l'altro la consultazione degli spogli
voce, come agg. è invece attesta 1940 con Palazzi. La voce appare fatti ma non utilizzati nell'edizione
ta nel Cinquecento, Seicento e Ot- comunque molto prima: nella Sin- cartacea.
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I QUADERNI DEL GISCEL
2001 Gruppi di Intervento e Studio nel Campo
dell'Educazione Linguistica
Ricerca, Formazione professionale e
Didattica
Un impegno coerente e continuo per
una scuola del conoscere, del fare e
del comunicare
La Nuova Italia
Uno strumento di riflessione sui Una rilevazione, un'analisi e una L'insegnamento linguistico
rapporti tra modelli teorici e interpretazione delle domande di avviene oggi in un contesto
azione didattica, sui contenuti formazione linguistica delle nuove particolarmente ricco di
dell'educazione linguistica, tra generazioni e proposte su mezzi e opportunità: occorre, attraverso
continuità e innovazione, su modi per garantire loro politiche educative e strumenti
come rispondere alle esigenze un'educazione alle lingue e ai educativi e didattici adeguati,
della nuova alfabetizzazione e linguaggi completa e funzionale dare una formazione plurilingue
della formazione plurilingue di quale è obiettivo di una alle allieve e agli allievi della
un'utenza diversa per educazione linguistica capace di scuola, consentire il successo
competenze, cultura, valori e stili far fronte a nuove sollecitazioni formativo a chi proviene da altri
cognitivi nella sempre più istituzionali (innalzamento paesi e chi apprende l'italiano
complessa e articolata realtà dell'obbligo scolastico, come lingua seconda, educare al
linguistica contemporanea. autonomia, riordino dei cicli e pluralismo culturale e al valore
nuovi curricoli) e sociali, a nuovi della diversità, favorire
codici, modalità e mezzi di l'acquisizione e l'uso dei diversi
comunicazione, a una diversa linguaggi anche attraverso le
organizzazione, selezione, nuove tecnologie della
trasmissione e ricezione dei comunicazione.
saperi.