LA TEORIA CRITICA
10.16.18
CONCLUSIONE
(Su queste teorie marxiste e gramsciane)
Molto spesso la Globalizzazione e’ percepita come fenomeno totalmente nuovo. In realta’ le teorie
marxiste, ma anche gramsciane non la pensano così. Infatti Marx nell’ 800 descriveva gia la
globalizzazione quando parlava dei paesi capitalisti e delle colonie e di quelli pre-capitalisti. Marx spiega
che le potenze capitalisti, provano a trovare la forza lavoro all’estero perche costa meno e questo e’
fondamentale per lo sviluppo della globalizzazione. Il sistema capitalista portava solo alla globalizzazione
secondo lui. Con il marxismo si pensa che non ci sia un cambio storico maggiore per la globalizzazione,
ma soltanto una continuità dello sviluppo dl sistema capitalista.
IL COSTRUTTIVISMO
E’ parte delle teorie critiche. SOCIAL CONSTRUCTIVISM
E’ molto più complessa del realismo e del liberalismo e più sofisticata. La teoria costruttivista si sviluppa
negli anni 90 del ‘900 in reazione al consenso neo-neo o consenso razionalista; il cuore di questa teoria e’
la filosofia del linguaggio e fra i grandi pensatori abbiamo:
Wittgenstein
Austin
Searle
Si sviluppa soprattutto negli Stati Uniti, Regno Unito e un po’ un Germania e la filosofia del linguaggio
analizza il modo nel quale poniamo e formuliamo i problemi filosofici e prova (con i problemi filosofici
classici nella storia della filosofia) a analizzare, ricostruire e a capire quali sono i presupposti dei problemi
filosofici classici con una prospettiva critica sulla storia della filosofia, perché considera il modo nel quale
abbiamo fatto le domande maggiori (della filosofia).
Ci sono tanti concetti, e quando questa teoria e’ emersa fu originale e nuova: tiene conto del ruolo del
linguaggio e delle idee nella politica internazionale. Le teorie tradizionali insistono sulle forze materiali
(economiche e militari, ecc) per spiegare la guerra/pace nelle RI. Al contrario il costruttivismo insite sulle
idee ma anche sulle norme (es. diritti umani) e sulla cultura e come essi formano l’identità’ degli stati. E
spiega anche come questa identità (=come gli stati si percepiscono) ha un’ influenza molto importante
sulla loro politica estera.
Il costruttivismo e’ più utile x spiegare l’ordine mondiale dopo la G.F. perché:
Tiene in conto il ruolo delle idee;
Spiega come le idee e le norme definiscano gli interessi e le identità degli stati.
In pratica dopo la fine della GF molti teorici hanno ripensato alle loro teorie perché in molte non sono
state in grado di predire la fine della GF, pensavano che l’ordine bipolare sarebbe stato stabile, e dopo la
GF c’e’ stato un cambio di paradigma (teoria) come reazione alla NON previsione della sua fine.
Emergono quindi delle norme nuove (es. diritti umani) e il costruttivismo permette di spiegare questo
sviluppo.
La parola “costruttivismo” viene in parte dal pensiero di Onuf: la realtà sociale e’ una costruzione cioè
non preesiste alla realtà umana, ma gli esseri umani proiettano le loro categorie e i loro concetti sul realtà
sociale/mondo. In questo modo aiutano a costruire la realtà sociale. Non abbiamo bisogno di parlare/
proiettare i nostri concetti sulla natura per farla esistere, ma il mondo sociale e’ una costruzione mentale
esiste solo se ne parliamo. Es. il terrorismo non esiste di per sé, ma esiste se noi prima prendiamo la
decisione concettuale e intellettuale di classificare una serie di fenomeni come terrorismo, e’ una
costruzione concettuale della società e siamo noi che decidiamo, davanti alla realtà sociale o agli eventi,
di metterli o non metterli in questa categoria. Al contrario il marxismo, il liberalismo e il realismo vedono
il mondo sociale/politico come preesistente con una realtà materiale, cioè preesiste ai nostri concetti.
Ha fatto un grande successo per 2 motivi:
1. Per la storia, per il suo sviluppo nel contesto politico alla fine della GF, che spiega in
parte l’emergere del costruttivismo e appunto il suo successo;
2. Per delle ragioni epistemologiche/ scientifiche : in pratica perché volevano una teoria che
spiegasse veramente quello che succede nel mondo politico, bisogna tenere conto delle
idee e delle norme, la storia non e’ sufficiente.
Bibliografia: slides
10.22.18
2.Le identità e gli interessi sono costruiti attraverso l’interazione sociale
I costruttivisti pensano che la struttura esercitino una costrizione/ vincola gli attori e li costituisce:
forma l’identità’ degli attori. Ad es. uno stato può dire che credono nei diritti umani e provano a
difenderli perché fa parte della loro identità; mentre per altri governi non saranno importanti. La
struttura forma l’identità degli attori e i loro interessi. Per i costruttivisti gli interessi degli stati
sono formati sulla base della loro identità e viceversa quest’ultima ha un’influenza sui loro
interessi. E le identità e gli interessi sono formati attraverso le interazioni sociali.
NORMA = glossario e’ un significato costruito socialmente che stabilisce i limiti per il
comportamento, i valori e le aspettative. Significa che la norma e’ costruita attraverso il dialogo
fra gli individui e decidono le norme insieme.
IDENTITA’ = glossario e’ costruita socialmente, attraverso le iterazioni sociali (dialogo); non e’
decisa soltanto dallo stato, ma quando esso dialoga con altri stati; da forma agli interessi; non e’
fissa o definitiva ma può cambiare e ha un’evoluzione, quindi quando si cambiare ha sicuramente
un effetto sugli interessi degli stati; es. regime.
AGENTI = sono gli attori secondo i costruttivisti; definiscono la loro identità attraverso le
interazioni intersoggettive (dialogo tra gli agenti e si costruisce la realtà sociale e l’identità degli
agenti stessi e degli stati [il fatto di essere una democrazia liberale ecc] ogni stato ha un’identità
diversa formata da diversi fattori), sono in pratica gli attori.
INTERESSI: non sono spontanei o naturali ma ben definiti sulla base dell’identità di ogni agente
e quindi non possiamo sapere quello che vogliamo (interesse) se non sappiamo chi siamo
(identità); gli interessi e le convinzioni degli stati strutturano la politica internazionale, quindi per
capire la politica internazionale abbiamo bisogno di capire quali sono gli interessi degli stati.
I costruttivisti dicono che non si può scegliere tra le due interpretazione perché in un certo senso sono
false: sono eccessive, non si può dire che crea gli agenti, e nemmeno che e’ un vincolo. Quindi per
risolvere questo problema essi dicono che la struttura e gli agenti si co-costituiscono, cioè ogni elemento
ha un’influenza sull’altro e contribuisce a formarlo; c’e’ un’influenza costante tra i due. Il problema vero
e proprio e’ capire come si costituiscono, quali elementi, quali norme hanno un’influenza sull’identità
degli stati; quali aspetti dell’interessi degli stati hanno un’influenza sulla struttura e sulle idee condivide a
livello internazionale, ecc. La struttura per i costruttivisti non e’ astorica, e’ sempre storica con
l’evoluzione delle idee e delle norme e non e’ stabile, ma e’ sociale (decidono insieme es. decidere un
trattato); c’e’ un processo permanente di creazione della struttura e qui il linguaggio e’ molto importante e
ciò spinge la costruzione del significato condiviso a livello sociale (idee condivise che cambiano); gli
agenti utilizzano il linguaggio per influenzare gli altri agenti; nascono cosi le regole (parte della struttura).
I realisti, opposto; struttura e’ sempre situata; non importanza al linguaggio; quando pensano all’influenza
con gli altri attori pensano subito all’influenza militare.
Struttura costruttivisti ≠ struttura realisti
REGOLE: RULES: glossario sono le prescrizioni linguistiche, sono delle trascrizioni linguistiche (parole)
che dicono quello che dobbiamo fare. A livello internazionale ci sono tante regole dettate da Diritto
Internazionale che fa parte della struttura (secondo i costruttivisti. Ha due tipi di regole:
1. CONSTITUTIVE RULES, creano il campo e la possibilità dell’azione, significa che in assenza di
queste regole il campo dell’azione umana non esiste. Es. la sovranità, che e’ la principale regola
costitutiva nelle RI, c’e’ un mutuo riconoscimento fra gli stati e c’e’ un principio di non-
intervento; impone delle parole sul fatto che il governo dice che non si deve intervenire e stati
sovrani come uguale; non e’ un trattato di natura; esiste solamente a livello intersoggettivo
(interazioni agenti); se gli stati non la rispettano, non esiste più, e non e’ che sia sempre stato
( sovranità concetto del Trattato di Vestfalia 1648), esiste in un certo momento storico,
evoluzione storica. Gli agenti cambiano le costitutive rules e queste ultime possono cambiare, ad
es. le frontiere politiche che esistono perché ne’ parliamo.
2. REGULATIVE RULES: non creano la realtà sociale, ma definiscono i comportamenti legittimi
in dato campo di azione, significa che queste regole dicono soltanto quello che dobbiamo/
possiamo o no fare. Stabiliscono anche le conseguenze in caso di inflazione: quali saranno le
sanzioni se la regola non e’ rispettata. Es. Organizzazione Mondiale del Commercio OMC questa
organizzazione stabilisce le regole del commercio internazionale, cioè dice quello che gli stati
possono fare o no. Anche se non tutti gli stati non rispettano queste regole (infrazioni), ci sarà
ancora un commercio int. Al contrario con le CR se non c’e’ la sovranità, non ci sarà più
sovranità infatti perché non c’e’ più consenso.
Vedi schema moodle
3.EPISTEMOLOGIA
Significa il discorso sulla scienza e tutto quello che riguarda lo statuto della scienza e della conoscenza
scientifica. Utile anche al post-strutturalismo.
Ci sono tanti dibattiti e ne’ sono anche a livello epistemologico, cioè gli studiosi non sono d’accordo su
come di deve studiare il mondo, con quale metodo si studia le RI; questo spiega anche il fatto che il
costruttivismo emerge. Infatti il costruttivismo nasce sia come reazione al neo-neo sia da ragioni
scientifiche di epistemologia: da un dibattito negli anni ’80 fra il positivismo e il post-positivismo, che
sono 2 modi opposti di vedere la scienza. Il realismo e liberalismo sono positivisti, mentre il
costruttivismo una parte e’ positivista e l’altra e’ post-positivista; il post-strutturalismo e’ post-positivista.
Analizziamo i due punti di vista del costruttivismo:
Reflectism vs. Razionalismo
POSITIVISMO = RAZIONALISMO. POST-POSITIVISMO = REFLECTISM.
Come il realismo e liberalismo. Provano a spiegare E’ un concetto di Keohane e designa tutti gli
l’ordine internazionale e capire le leggi e sono + approcci teorici basati sull’interpretazione e non sulla
ambiziose. Secondo tutte queste teorie possiamo avere una spiegazione. Lo scienziato appartiene al mondo che
vera separazione fra lo studioso e il mondo. E’ molto ricco prova a spiegare e perciò lo può soltanto interpretare,
e studia i fenomeni facendo ad es. delle statistiche e sulla non può essere totalmente oggettivo e la
loro basa prova a creare delle leggi generali. Un altro generalizzazione causale non e’ possibile; non
modo di chiamare queste teorie e’ dire che sono possiamo dedurre le leggi generali, no
EXPLANATORY THEORIES, ovvero esplicative; non generalizzazione, punto di vista limitato. C’e’ una
cambiano il mondo, non hanno un’influenza sulle RI, sono divisione tra le scienze sociali (in modo soggettivo) e
a distanza, non contribuiscono a formare il mondo. Studia le scienze naturali (in modo oggettivo). Non c’e’ una
la casualità’, non chiede ‘come’, ma chiede il ‘perché’. realtà oggettiva al di fuori della teoria che studia
questa realtà. Questo ha per conseguenza che quando
scriviamo una teoria (Cox) contribuiamo a formare il
mondo sociali, (es. realismo, liberalismo hanno
influenza sul mondo) non sono neutrali. Es. realismo
influenza sulla politica estera americana durante la
GF = no divisione chiara tra lo studioso e il mondo
sociale. Sono anche chiamate CONSTITUTIVE
THEORIES, contribuiscono a formare il mondo.
Possono soltanto chiedere ‘come’ e non ‘perché’.
Il costruttivismo, anche se + complesso in generale, e’ dalla parte dei post-positivisti e perciò a livello
epistemologico e’ una reazione al realismo e liberalismo.
Robert Keohane, 1989 “International Institutions: two approaches”
E’ uno studioso transnazionalista e ha teorizzato la differenza tra positivismo e post-positivismo.
CONCLUSIONE
Ci sono diverse scuole costruttiviste. La teoria costruttivista e’ importante perché analizza il ruolo
dell’ IDENTITA’. Non e’ presente questo concetto nelle teorie realiste e liberaliste. Si pensa al
LINGUAGGIO, che e’ anche un fattore trascurato dalle altre teorie. E’ anche utile perché prova a
studiare altri fenomeni, come la socializzazione, importanti per capire le RI, che non sono stati
studiati dai liberalisti e realisti. Un grande problema a livello epistemologico questa teoria e’ stata
molto criticata.