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ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI
11.26.18
[leggere cap. Su moodle] +
[leggere cap. 2 secondo libro, la CECA, comunità europea del carbone e dell’acciaio + CED, comunità
europea di difesa + Trattati di Roma del ‘57]
INTRO
Non ci sono soltanto gli stati nelle RI che hanno un ruolo nella politica globale, ma ci sono altri
attori:capire quali sono e quali sono i loro poteri. I realisti e i neo-realisti dicono che gli stati sono i veri
attori delle RI e che hanno tanta influenza. Però c’e’ un’ipotesi che con tradisce l’ipotesi realista che si
chiama IPOTESI PLURALISTA che dice che gli altri tipi di attori sono importanti perché hanno anche
un’influenza sulla politica globale. Parlare di attori non-statali non e’ il caso perché si ridurrebbe il loro
ruolo. Invece si dovrebbe parlare di attori transnazionali che sono:
1. Le compagnie transnazionali.
Es. Volkswagen o Nestlè. Sono tutte le compagnie che esportano e importano in tale modo che
partecipano alle RTransnazionali. Sono transnazionali se hanno uffici o filiali fuori dal loro paese.
Sempre di + le compagnie non sono basate in un unico paese (almeno 3 paesi). Es. Arcelor-rittal,
e’ il + grande produttore di acciaio al mondo, sede amministrativa ufficiale a Lussemburgo, ma e’
gestita da Londra, gli indiani che fanno parte della compagnia, hanno ricomprato produttori di
acciaio francese, italiani, spagnoli. Il problema per gli stati e’ che queste compagnie
transnazionali sono sempre + importanti. Gli stati non capiscono qual e’ il loro potere nei loro
confronti e, come detto con Habermas, e quindi gli stati sono indeboliti dalla
transnazionalizazzione delle compagnie, cioè fatto che le grandi compagnie diventano sempre
+ importanti e hanno uffici in molti paesi. Ciò porta al fatto che si hanno delle conseguenze:
Gli stati non hanno più la loro economia propria, quando abbiamo parlato di Habermas,
e’ separata dall’economia degli altri paesi;
Questa perdita di sovranità ha per effetto che i governi hanno perso il controllo dei flussi
finanziari. Il problema della crisi finanziaria del 2007 e quando e’ cominciata i governi
dei paesi (dei 20 paesi più ricchi del mondo) non hanno potuto controllare il sistema
finanziario globale;
In alcuni campi della politica economica i governi hanno perso la loro sovranità e questo
fa pensare che adesso la regolazione debba essere esercitata a livello globale, piuttosto
che a livello dei governi/ nazionale. Es. La responsabilità sociale d’impresa corrisponde
al fatto che la regolazione si faccia a livello globale, e non + a livello nazionale, e pone
10 principi definiti dai governi, dall’ONU e dalle ONG e questi principi, decisi a livello
globale, devono essere applicati e rispettati dalle Compagnie transnazionali. Questi
principi riguardano i diritti umani, ambiente, lotta contro la corruzione.
Organizzazioni intergovernative: relazioni fra governi, sono create dai governi es. ONU; sono
composte di almeno tre paesi membri, e quindi queste organizzazioni hanno per principio il
MULTILATERALISMO. Hanno una segretaria permanente, cioè uno staff che lavora in modo
permanete e sviluppano attività rivolte a uno scopo comune, ha uno scopo politico comune. Le
diverse teorie delle RI non danno le stesse interpretazioni del ruolo delle Organizzazioni
Internazionali. Il realismo e il neo-realismo diceva che non erano importanti perche sono delle
costruzioni fragili e gli stati non vogliono sviluppare delle cooperazioni a lungo termine. Al
contrario i liberalisti e i neo-liberalisti dicono che una vera cooperazione fra stati e’ possibile e
perciò le organizzazioni intergovernative possono durare. Lo sviluppo della storia da ragione alla
visione liberalista. Storicamente, queste organizzazioni sono nate nell’ 800 prima per affrontare i
problemi tecnici (es. trasporti) e anche a causa delle instabilità internazionale (scopo di dare +
stabilita alle RI). Forse la prima forma di organizzazione intergovernativa corrisponde al
Congresso di Vienna (1814-1815) perché sono state create le prime conferenze multilaterali.
Organizzazioni internazionali ibride: i governi lavorano con le ONG. Es. IATA (International Air
Transport Organization), si hanno attori privati e i governi.
b. L’ONU
[leggere cap. ONU libro]
L’ONU e’ un gruppo di istituzioni. E’ divisa in:
La sede degli uffici centrali – HEADQUARTERS e’ a NYC;
Ci sono delle agenzie specializzate come WHO (World Health Organization), si occupa
solo dei problemi di salute; ILO (Internazional Labour Organization), si occupa dei
problemi di lavoro;
Ci sono dei programmi e dei fondi speciali es. UNICEF o United Nation Development
Program, che e’ un fondo destinato allo sviluppo.
E’ stata creata per stabilizzare la pace mondiale e per evitare gli errori della Società delle Nazioni
(1919, no efficiente per es. combattere nazismo in Germania). Riflette i poteri delle grandi
potenze con il Consiglio di Sicurezza e anche l’Universalismo (quasi tutte le nazioni del mondo
ne fanno parte). Ci sono 3 organi principali nell’ONU:
ASSEMBLEA GENERALE: ci sono tutti i paesi membri, 193 e sono tutti rappresentati e
hanno una riunione annuale a Settembre e votano la maggioranza per prendere delle
decisioni, ogni stato ha un voto;
CONSIGLIO DI SICUREZZA: 5 paesi membri permanenti, e 10 membri non permanenti
che vengono eletti dall’assemblea generale per 2 anni. I 5 permanenti sono:
Cina
USA
Russia
Francia
UK
Deciso dopo la 2GM. E ci sono paesi che ovviamente dicono che le RI sono cambiate e
chiedono di diventare membri permanenti (es. Germania o potenze permanenti come South
Africa o Brasile). Altri dicono che invece di avere il UK e la Francia, si dovrebbe avere la
Commissione europea per rappresentare l’Europa. E ognuno ha un veto, c’e’ bisogno del
consenso di tutti e 5 per decidere il che di solito li paralizza.
CONSIGLIO ECONOMICO E SOCIALE: e’ un po’ meno importante, c’e’e un dialogo
fra gli stati che provano a fare delle raccomandazioni sui problemi sociali, economici e
ambientale.
CONCLUSIONE
Non si deve ridurre il ruolo dell’ONU a una missione di peacekeeping. Agisce oltre. Dagli anni ’90
l’ONU prova anche a migliorare le condizioni di vita dei popoli dal punto di vista economico e sociale.
Inoltre c’e’ stata una moltiplicazione dei fondi (cioè dei soldi investiti) e degli obiettivi per combattere la
povertà estrema e per combattere l’ineguaglianza tra uomini e donne e anche per migliorare l’efficienza
energetica. Lo sviluppo della storia dimostra che anche se c’e’ un po’ di incertezza alla fine c’e’ bisogno
dell’ONU per regolare le RI, e lo mostra la sua longevità. C’e’ una necessita dell’ONU anche se ci sono
delle ambiguità e in più gli stati vogliono inoltre far parte/ essere membri per essere riconosciuti a livello
internazionale.
Debolezze:
c’e’ bisogno di riforma: problema del Consiglio di Sicurezza, con i 5 membri permanenti e altri
paesi, es. Brasile o Germania, che lo contestano;
e’ debole nei confronti del potere militare degli USA e la crisi dell’Iraq ha dimostrato la sua
insicurezza/ debolezza;
non sa come fare per combattere il terrorismo: i caschi blu non possono fare niente nel conflitto
asimmetrico;
ci sono state tante crisi, es. Siria, Somalia e Congo, l’ONU non e’ stata in grado di rispondere/
reagire.