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realmente vissuti o accaduti, oppure personaggi che fanno parte della letteratura non
Dalla seconda metà del 1800 nel campo artistico si sviluppano nuove categorie e
epica;
definizioni tecniche che indicano il graduale percorso verso un cambiamento sempre più
- genere cosiddetto delle Allegorie, ossia opere portatrici di contenuti simbolici
radicale dello sviluppo delle arti visive:
personificati, come ad esempio concetti o idee astratte, vizi, virtù, stagioni, eccetera;
➢ Pittura da muro e pittura da cavalletto
- scene di genere, opere che raffigurano soggetti di vita quotidiana.
I dipinti si possono realizzare in molti modi (uso di segni grafici, pennellate di diverso tipo,
Per quanto meno conosciuti o didascalici, questi generi costellano anche la storia
colature, macchie eccetera) e l’effetto ottenuto varia moltissimo a seconda dei mezzi
dell’arte di tutto il 1900, definendo, tra le altre caratteristiche, anche le scelte di tipo
tecnici e del supporto usato sul quale vengono stese le materie coloranti. Da questa
tecnico (ad esempio la tipologia di supporto, il formato, lo stile…).
premessa è possibile constatare l’esistenza di due principali tipologie pittoriche
Tuttavia, a fine 1800 nel panorama artistico veniva del tutto privilegiata ancora la
tradizionali:
cosiddetta “pittura accademica” che prevedeva una formazione ben precisa:
- quella eseguita su supporti fissi (muri o pareti) e per questo motivo chiamata pittura
- studio del nudo e dell’anatomia;
murale;
- imitazione degli antichi e della natura idealizzata;
- quella eseguita su dei supporti mobili chiamata pittura da cavalletto.
- realizzazione delle opere in atelier (e non en plein air);
➢ I vari generi della pittura in Arte
Le opere pittoriche possono essere classificate anche per genere, cioè a seconda del - primato del disegno sul colore;
soggetto realizzato nell’opera. Nel corso della storia della pittura i diversi generi hanno - compiutezza dell’opera.
goduto di più o meno fortuna a seconda delle concezioni artistiche proprie di quel preciso Tali criteri formativi non cambiarono nel corso dei secoli e furono mantenuti dai
momento storico. Tra i principali generi o temi pittorici vi sono: professori dell’Ècole des Beaux-Arts, a loro volta allievi di David e di Ingres, e che si
- ritratto, un genere antichissimo ma praticato soprattutto a partire dalla fine del attennero ai principi formulati dai loro maestri: infatti, gli studenti per essere ammessi,
Medioevo per celebrare vari personaggi; dovevano superare un concorso consistente nell’esecuzione di un nudo dal vivo.
Successivamente si intraprendeva un rigoroso itinerario di studio: dapprima si dovevano
- natura morta, raffigurante solitamente fiori, frutta, vivande, semplici oggetti oppure una
copiare disegni o stampe, e dopo mesi di esercizio si passava al tratteggio e all' estompe,
composizione di tutti questi elementi insieme. In tal genere eccelsero soprattutto i pittori
lo sfumato.
fiamminghi nei secoli XVI e XVII;
Un importante passaggio consisteva nella copia dei gessi, riproduzioni di busto o intere
- animali, genere praticato in particolare nel secolo XIX e nel XX, in Francia e in Inghilterra;
opere classiche, accompagnata dallo studio della storia dell’arte, della letteratura e della
- paesaggio, genere a sua volta distinto tra paesaggio con soggetti urbani e campestri. La
mitologia, essendo molto frequenti nella pittura e nella scultura questi temi.
pittura paesaggistica include tutte le opere presentanti delle vedute naturalistiche,
Superata questa fase, l'allievo poteva iniziare lo «studio della natura», disegnando il
cittadine, di rovine a anche di semplici campi:
modello vivente, secondo i passaggi che vanno dal semplice esquisse, lo schizzo, lo
- composizioni religiose, come ad esempio immagini di Santi, della Madonna o scene sacre.
scheletro della composizione, alla maggiore definizione dell' ébauche, l’abbozzo nella
Queste hanno lo scopo di alimentare la devozione dei fedeli;
quale venivano ripartite le ombre dalle mezze tinte e dalla luce, fino a giungere alla cura
- composizioni celebrative o allegoriche, come le rappresentazioni di personaggi famosi e
della mise en place, ossia al disegno finito i modo dettagliato. Il modello vivente per
potenti o episodi storici importanti. Queste sono quasi sempre opere grandi e finanziate
essere “corretto” doveva essere ripulito dalle “imperfezioni della natura”, correggendole
da committenze pubbliche;
secondo un modello ideale di nobiltà e di decoro.
- genere mitologico chiamato anche leggendario, il quale include tutte le opere con
Intanto l'allievo proseguiva privatamente lo studio della composizione con la pratica del
immagini di piccoli e grandi eroi mitologici dell’antichità, legati a leggende o miti legati
croquis, il rapido schizzo di momenti di vita quotidiana in modo tale da sollecitare
alla letteratura. Esse in genere presentano scene e storie di tradizione classica, come ad
l'immaginazione personale, tradotta sui carnets de poche, i quaderni.
esempio le vicende di Perseo o di Ulisse o ancora vari mostri del tempo come minotauri,
Grande importanza viene data allo schizzo, per il quale nell'Accademia vengono tenuti
draghi, centauri e i famosi dei dell’Olimpo;
corsi appositi seguiti da concorsi: esso è espressione della creatività dell'allievo che,
trascurando i dettagli, dà forma generale alla propria concezione della composizione.
Tuttavia tale pratiche deve comunque essere sottoposta a disciplina e regolata dallo
studio magistrale: dall' esquisse si procede all' ébauche eseguito a carboncino, sul quale tali elementi erano sufficienti a giustificare le scelte espositive dell’epoca (molto diverse
si passa la sauce, un rosso-mattone leggero; s'impastano poi i chiari e si diluiscono per ad esempio dal modello del White Cube utilizzato dalla seconda metà del ‘900 che
renderli quasi trasparenti, e si sviluppano le ombre. prevedeva l’assoluta neutralità delle porzioni di spazio adiacenti all’opera in modo tale
Il fulcro del corso accademico risiede dunque nella copia: del modello vivente, dei gessi, da permetterle di agirvi indisturbata).
che riproducono la satuaria antica, e dei dipinti dei maestri del Rinascimento. In questo Ad esso partecipò anche Gustave Courbet con il suo ATELIER DELL’ARTISTA, il quale
modo l'allievo non solo s'impadronisce della loro tecnica manuale e delle modalità tuttavia venne rifiutato (insieme ad altre due tele delle quattordici totali presentate alla
risolutive per affrontare problematiche tecniche, ma assume una forma mentis rivolta al giuria) a causa del formato scelto del pittore (così come il suo I FUNERALI DI ORNANS),
passato, dalla quale trae costantemente la fonte della propria invenzione, spesso eccessivamente grande per il soggetto rappresentato (i canoni accademici infatti
tradotta in citazioni di opere classiche. prevedevano l’uso di tele così estese in genere per la raffigurazione di dipinti celebrativi).
La formazione accademica (spesso accompagnata dal Gran Tour in Europa e Per questo Courbet decise di aprire il Pavillon du Realism e nonostante in principio lui e
specialmente in Italia) attestava la professionalità dell'artista, che può così presentarsi in i suoi collaboratori vennero derisi e scherniti passarono alla storia e furono presi come
società munito di tutti i requisiti necessari per attestarsi il definitivo riconoscimento modello dagli artisti successivi anche grazie alla novità di aver aperto un padiglione
pubblico e garantirsi le commissioni ufficiali dello Stato e quelle dei privati collezionisti, espositivo privato e a pagamento poco lontano dai saloni ufficiali e al lavoro di
tuttavia la reale consacrazione professionale artistica derivava inoltre dal successo al Prix promozione innovativo per l’epoca, il quale prevedeva la distribuzione di brochure
de Rome e al Salon di Parigi, nelle quali la giuria era prevalentemente composta da riportanti una sorta di “manifesto del Realismo” esplicativo delle principali caratteristiche
personaggi accademici. delle esposizioni. Courbet nel tempo vi espose i suoi principali capolavori, tra cui i due
In particolare, per quanto riguarda il contesto francese, la fondazione nel 1864 sopra citati presentati al Salon del 1855, ma anche L’INCONTRO E GLI SPACCAPIETRE.
dell’Accademia di Belle Arti di Parigi da Jean-Baptiste Colbert segnò la nascita di uno dei Nel 1863 invece si tenne la prima e unica edizione del Salon des Refusés voluto da
nuclei accademici del tempo, così come l’Accademia di Francia a Roma creata nel 1666 Napoleone III per permettere l’esposizione della moltitudine di artisti rifiutati dal Salon
ancora su impulso di Jean-Baptiste Colbert insieme a Charles Le Brun e Gian Lorenzo ufficiale. Tuttavia, la giuria dei due eventi era la medesima, quindi il Salon des Refuses si
Bernini: l’Accademia accoglieva sia i vincitori del Prix de Rome che i borsisti protetti dai presentava in sostanza come una raccolta di opere di qualità inferiore. Per questo molti
grandi nobili francesi. In questo modo, giovani artisti nominati dal re, avevano la artisti si rifiutarono di presentare le proprie opere in quel contesto: particolarmente
possibilità di accrescere la loro formazione grazie al proficuo contatto tra Francia e Italia. celebri sono le due scandalose eccezioni di Manet, il quale presenta LE DEJENEUR SUR
Inoltre successivamente Napoleone rafforzerà l’Accademia al fine di difenderne le teorie L’HERBE e nel 1865 presenterà OLYMPIA al Salon ufficiale. È molto curioso notare come
estetiche. nonostante Manet venga collocato come capofila delle generazioni degli artisti
Nella maggior parte dei casi quindi la carriera dell’artista era segnata da un susseguirsi di indipendenti, egli non esporrà mai in nessuna delle loro mostre. Ciò nonostante il
tappe ben precise: contesto artistico del tempo era in continuo e costante mutamento, tanto che nel 1883
- menzione d’onore alla medaglia in Francia; Manet riceve la Legione d’Onore (l’unico che non venne mai accettato al Salon fu
- partecipazione al Prix de Rome in residenza, il quale prevedeva una disciplina rigorosa e Cezanne, il quale tuttavia inviava ogni anno alla giuria le sue opere in segno di sfida).
durante il quale i borsisti dovevano dedicare il loro soggiorno alla realizzazione di copie Nel 1884 viene istituito il Salon des Independants organizzato dalla Societé des Artistes
di opere antiche e rinascimentali da portare successivamente in Francia; Independants , il quale non presentava né premi né giuria, ma si basava sul prototipo
- acquisto opere da parte dello Stato; delle manifestazioni espositive europee, come ad esempio le Secessioni di Vienna e
- elezione a membro dell’Accademia. Monaco.
È possibile constatare quindi che in genere ad un avanzamento di carriera ne Nel 1903 viene aperto il Salon d’Automne, un’alternativa a quello ufficiale che segnava
corrispondeva uno istituzionale. in questo modo l’apertura della seconda metà dell’anno. Esso presentava una propria
All’interno di questo contesto nel 1855 l’Esposizione Universale di Parigi comprendeva giuria e il suo principale scopo era quello di orientare il gusto del pubblico e dei nuovi
una mostra con 5000 dipinti realizzati da artisti di 28 nazioni. collezionisti (celebri saranno le mostre del 1905 dedicata ai Fauves, del 1907 alla
In genere infatti le mostre del tempo si presentavo decisamente sovraffollate nella Retrospettiva Cezanne e del 1912 alla Sala cubisti; qui inoltre esporrà per la prima volta
propria distribuzione spaziale: l’organizzazione interna all’opera segnava la sua a Parigi Giorgio De Chirico).
autonomia e il telaio della cornice un sistema di difesa e separazione dalle adiacenti, e
Con l’avvento degli Impressionisti nasce il sistema commerciale ed economico paradiso e inferno e dove il vuoto cosmo è invaso da nudi galleggianti di un’umanità
contemporaneo, reso possibile da una rete internazionale di collezionisti e mercanti che sofferente e straziata fanno sì che le opere vengono rifiutate l’una dopo l’altra, poiché
iniziano ad instaurare un vero e proprio mercato dell’arte. non venivano rispecchiati i valori razionalistici e positivisti di cui l’Università si faceva
Ad esempio Durand-Ruel fu un’importantissima figura legata al gruppo (oltre che a promotrice, e segnando in questo modo una rottura nel rapporto tra artista e
Courbet e Manet) conosciuto per l’abitudine di instaurare contratti esclusivi con gli artisti committenza pubblica sul piano ideologico e sociale.
con i quali lavorava, detenendo di fatto una larga porzione del mercato del tempo e La Secessione Viennese riporta in auge il concetto di opera d’arte totale, ossia
facendo lievitare le quotazioni delle sue opere d’arte, oltre che per le numerose filiali ed un’esperienza e uno spazio da vivere e manipolare e non solamente un oggetto da
esposizioni all’estero che permettevano un’ampia circolazione delle stesse. osservare, oltre che un sempre più approfondito studio delle arti decorative e uno
Ambroise Vollard lavorò molto spesso con gli Impressionisti e i Nabis, fu il mercante di sviluppo del design, rendendolo maggiormente conforme a canoni di modernità anche in
Gauiguin e Cezanne e collaborò con i Fauves fino a Picasso. Aveva l’abitudine di comprare riferimento al gusto dell’Art Nouveau in voga in tutta Europa. Un esempio di tale
direttamente negli studi degli artisti senza stipulare un contratto, per questo i rapporti approccio artistico è riscontrabile nel PALLAZZO STOCLET di Bruxelles, nel quale lo spazio
molto spesso s’interrompevano: ad esempio nel 1909 Matisse stipula il suo primo viene lavorato come un tutt’uno unico e integrato in ogni sua parte.
contratto con la Galerie Berheim Jeune e negli anni ‘10 Picasso inizia a lavorare con L’eredità del lavoro di Klimt sarà assimilata da altri artisti austriaci come Egon Schiele e
Kahnweiler. Oskar Kokoska, i quali sviluppano la propria ricerca sulla traccia del post-Impressionismo
Kahnweiler è conosciuto per essere stato il “mercante del Cubismo” sostenendo Derain, di Van Gogh e Gauguin, sviluppando temi come il sadismo, la deformazione anatomica e
Braque, Picasso, con i quali stipula dei contratti in esclusiva, e collaborando con scrittori il tormento esistenziale e sessuale, allontanandosi sempre di più sia dallo studio del nudo
quali Apollinaire, Jacob, Andre Salmon. accademico sia dalla riflessione di stampo sociale.
Il gusto borghese dopo i primi scetticismi nei confronti dei nuovi movimenti artistici
emergenti, si adatta ad essi riuscendo ad apprezzarli: emblematici sono gli episodi HENRI MATISSE
dell’Hotel Drouot del 1914 nel quale si tenne una delle prime aste durante le quali le Nel 1898 Rodin viene incaricato di scolpire il MONUMENTO A BALZAC, celebre scrittore
classi maggiormente abbienti iniziavano ad investire personalmente nelle opere francese, il quale verrà aspramente criticato poiché non aderente ai canoni classici del
d’Avanguardia e dell’allestimento dello spettacolo teatrale Parade al Chatelet di Parigi monumento celebrativo. Infatti, Rodin al tempo era già uno scultore ampiamente
messo in scena dai Balletti Russi di Sergej Diaghilev in collaborazione con varie affermato ed apprezzato, solito a lavorare ai propri progetti pensandoli in una
personalità di spicco del tempo, tra cui Picasso che lavorò ai costumi e alle scenografie, dimensione pubblica, che potesse risultare conforme ad uno stile maggiormente
facendo diventare l’estetica delle Avanguardie ormai totalmente assimilabile anche agli istituzionalizzato, lavorando materiali nobili come il marmo e aderente alla commissione,
eventi mondani borghesi. e una dimensione privata, in cui l’opera era valida in se stessa, motivo per cui l’artista
sperimentava soluzione più innovative lavorando materiale che si prestassero allo scopo,
L’AMBITO SECESSIONISTA come il gesso. Nel caso del MONUMENTO A BALZAC tuttavia Rodin sviluppa una colonna
Nel 1897 alcuni artisti e architetti si ritirano dall’Accademia di Vienna per fondare la informe, la quale non presenta un’anatomia riconoscibile e rintracciabile e nella quale
Secessione Viennese, accompagnata alla rivista Ver Sacrum e riferita in parte allo anche il volto risulta sgradevole per la percezione estetica del tempo. Divenuto oggetto
Jungendstil : tra loro sono presenti Gustav Klimt, Joseph Hoffmann, Joseph Maria Olbrich, di ilarità popolare (celebri sono le vignette satiriche sul suo conto e le parodie del
Otto Wagner e Koloman Moser. monumento, come ad esempio la scultura nella quale la figura di Balzac viene tramutata
Inoltre, nel 1900 il viennese Sigmund Freud pubblica L’INTERPRETAZIONE DEI SOGNI in quella di una foca), Rodin controbatte istituendo un proprio padiglione al di fuori
introducendo la Psicanalisi nel panorama culturale del tempo e influenzando in questo dell’Esposizione Universale di Parigi, nel quale organizza una retrospettiva personale: per
modo moltissime delle produzioni artistiche e non compiutesi da lì in avanti. questo inizierà ad essere considerato dall’opinione pubblica come un “artista romantico”
I QUADRI DELLE FACOLTA’ (Klimt, 1899-1907) ossia come un evasore della tradizione accademica che non vuole sottoporre i propri
Il Ministero incarica l’artista di decorare il soffitto dell’Aula Magna dell’Università di lavori al gusto e al giudizio della classe borghese.
Vienna con le tre allegorie delle sue facoltà: Medicina, Filosofia e Giurisprudenza. Nel 1900 Henri Matisse incontra Rodin nel suo atelier di Parigi portandogli dei suoi lavori
Il tema scelto fu quello della vittoria della luce sulle tenebre; tuttavia la concezione da sottoporre a giudizio: lo scultore si mostrerà piuttosto insoddisfatto di questi suoi
dell’opera barocca, come una sorta di theatrum mundi in cui non esiste divisione tra primi risultati e consiglierà al giovane artista di sviluppare maggiormente i dettagli delle
sue composizioni (un’osservazione tutto sommato ancora aderente al gusto delle leggi proprie non aderenti e del tutto diverse alla realtà, ad esempio l’utilizzo
accademico). sistematico di colori antinaturalistici contribuisce, mediante principi di relazione fra le
IL SERVO di Matisse (1900-1903) testimonia l’incontro tra i due, specialmente nella varie parti del quadro (come riportano le corrispondenze di tinte fra loro complementari)
lavorazione che l’artista svolge sulla materia e su tutta la superficie dell’opera, la quale alla costruzione di uno spazio secondo una situazione personale e non secondo un calcolo
risulta fortemente movimentata e conferisce all’anatomia del soggetto una matematico, come avrebbe implicato un’organizzazione del dipinto secondo l’utilizzo
deformazione evidente. della linea e della prospettiva.
Questa scultura potrebbe molto probabilmente avere come riferimento L’UOMO CHE Anche nella PORTA FINESTRA A COLLIOURE (1914) nonostante il clima nettamente
CAMMINA di Rodin (1900) che sarebbe stata svolta come uno studio sul suo SAN diverso dell’opera rispetto al dipinto del 1905, Matisse costruisce l’intero impianto
GIOVANNI BATTISTA (1878-1879). L’opera è interessante per il suo spiccato dinamismo, spaziale sull’uso del colore, mentre l’unico accenno di impronta grafica è riscontrabile nel
nonostante si presenti ben salda sul piano del basamento, mentre gli arti superiori piano del pavimento e nell’ombra che vi si appoggia sopra visti leggermente in scorcio.
mancanti riportano a riferimenti dell’antichità e della statuaria classica (soluzioni Ne LA SERPENTINA (1909) Matisse elabora una composizione senza tener conto di una
approfondite successivamente anche nei lavori di Boccioni ad esempio). Tuttavia, coerenza anatomica di fondo, bensì prendendo come spunto principale
nonostante l’impostazione tutto sommato accademica, Rosin utilizza un processo l’approfondimento della linea serpentinata, da sempre intesa come un indizio percettivo
progettuale che pone come prioritaria la lavorazione estremamente movimentata della di inquietudine (un celebre esempio a tal proposito potrebbe essere il RATTO DELLE
materia che implica un cambiamento costante del punto di vista dello spettatore: infatti, SABINE, 1583) che mette alla prova la capacità dell’occhio di muoversi diversamente
sia la materia che le forme per come sono impostate costringono lo spostamento nello spazio.
continuo dell’occhio e della posizione di chi osserva l’opera. Queste soluzioni potrebbero Anche nel NUDO SDRAIATO - AURORA (1907) molto probabilmente ispirato dalle
risultare come un riferimento alla ricerca di Medardo Rosso, scultore considerato composizione della AURORA e della NOTTE (1524-1531) di Michelangelo (così come il
“impressionista” per l’utilizzo della cera come materiale principale delle sue opere che NUDO BLU del 1907), la materia viene lavorata in modo tale che in qualsiasi posizione
conferisce loro un aspetto di mutevolezza continua; nonostante ciò, ne L’UOMO CHE l’occhio si situi possa cogliere aspetti differenti dell’opera, non soltanto per quanto
CAMMINA di Rodin esiste ancora un punto di vista privilegiato, quello frontale, che indica riguarda facce e punti di vista particolari dell’insieme ma anche lo stesso movimento della
un approccio in parte ancora accademico. superficie, il quale comunica una sensazione di continua incompiutezza.
Nella serie JEANETTE Matisse affronta una serie di ritratti sul medesimo soggetto, in cui Dopo la morte di Cezanne nel 1906, Maurice Denis, uno dei suoi principali studiosi e
la testa femminile in partenza riconoscibile viene portata infine ad una deformazione ammiratori, stila una lista delle nuove generazioni di artisti che ne ricalcavano le orme:
esasperata: l’artista lavora contemporaneamente in tutte le direzioni dell’opera, per cui tra gli imitatori del maestro sarebbe stato posto anche lo stesso Matisse. Infatti sono
la vista frontale, laterale e posteriore mutano insieme secondo lo stesso processo. È molteplici i legami tra i due artisti: in quegli anni vennero aperte diverse retrospettive sui
importante ricordare che questa modalità di lavoro di Matisse è in parte influenzata dal padri della pittura moderna, Gauguin e Van Gogh (che potrebbero aver influenzato
fatto che l’artista non fosse in grado di copiare i propri soggetti dal vero: ad esempio nella Matisse nell’uso di campiture piene e piatte e in parte nella costruzione dei volumi
sua GIAGUARO CHE DIVORA UNA LEPRE (1901) rielaborazione della scultura di Antoine- tramite le continue variazioni di spessore della linea di contorno) Seurat e il suo Neo
Louis Barye (1850) l’evidente deformazione del modellato potrebbe derivare anche dalla Impressionismo (tecnica che Matisse affronterà specialmente nel suo primo periodo) e
parziale incapacità di trovare soluzioni adeguatamente realistiche alla resa del soggetto. ovviamente Cezanne (del quale Matisse capterà specialmente lo stile del tratto e la
Nella serie NUDO DI SCHIENA I, II, III, IV (1909-1930) Matisse procede secondo costruzione del quadro attraverso il colore calibrato sapientemente, sia nei pieni che nei
un’elaborazione della figura aderente al contesto artistico che lo circonda e vuoti).
all’evoluzione personale della sua ricerca: se nel NUDO I è possibile rintracciare una Inoltre, dopo un primo periodo a Parigi, il giovane artista verrà consigliato da Pissarro (a
modellazione anatomica riconoscibile, nel NUDO II la figura viene ricalibrata su istanze suo tempo mentore di Cezanne) di fare un viaggio nel Sud della Francia: questo soggiorno
cubiste, nei NUDO III e NUDO IV la deformazione e astrazione viene portata all’estremo, sarà fondamentale per Matisse, il quale si trasferirà per un periodo a Collioure dove
tanto che parti del soggetto come la treccia viene addirittura a fondersi con lo sfondo, scoprirà una nuova luminosità, molto più intensa e penetrante rispetto alla capitale,
dettando la abolizione del limite tra la figura e lo spazio che la circonda. assisterà ad una mostra su Turner, importante per le sue ricerche riguardo la resa della
Queste modalità espressive sono già presenti nel periodo Fauves dell’artista, come è luce e del colore, e dove tra le altre cose acquisterà diverse opere, tra cui alcuni Cezanne
possibile notare ne LA FINESTRA APERTA A COLLIOURE (1905): il dipinto infatti rispetta
e Gauguin. A questo periodo risalgono opere come LUSSO, CALMA E VOLUTTA’ (1904) relazione alla psicoanalisi freudiana, la quale individua nell’opera la tendenza a
venduto a Signac e presentante uno stile ancora divisionista. raffigurare soggetti asessuati o di genere ambiguo che spesso presentano una
Ritornato a Parigi, nel 1905 espone al Salon d’Automne insieme ad altri artisti diverse controparte, ossia in ultima analisi la rappresentazione di una regressione alla sessualità
opere dai colori allucinati e saturi: il gruppo verrà denominato dei “Fauves” ossia “le pre infantile, un rimando ad un complesso edipico nel quale la figura paterna-maschile
belve”. Una delle opere di Matisse risalenti a quel periodo e destinata a diventare una soccombe pretendendo una costante controprova della propria natura in quella
delle sue più famose è DONNA CON CAPPELLO (1905) la cui composizione risulta forzata, materna-femminile.
la posizione del soggetto è anti anatomica e il cappello posto sul capo della figura viene - Il dipinto si pone come apripista di tendenze approfondite durante tutto il corso del ‘900,
esagerato innaturalmente; per questi motivi l’opera verrà fortemente derisa in un primo ossia tutte le forme artistiche che prevedono l’elemento processuale e relazionale con lo
momento, poiché del tutto incongruente e sgradevole per i canoni estetici del tempo. spettatore come nucleo del significato stesso dell’opera.
Tema ricorrente nella ricerca di Matisse è quello della “finestra”, ossia una sorta di Nel 1910 a Parigi si tiene un’esposizione di arte islamica alla quale assisterà anche
“quadro nel quadro” che elimina il confine tra la superfice dipinta e la realtà Matisse, il quale ne rimarrà evidentemente colpito come testimoniano NATURA MORTA
rappresentata su di essa, divenendo un’apertura ideale su uno spazio appiattito e senza SPAGNOLA (1910-11) e NATURA MORTA SEVIGLIANA (1910-11) le quali si sviluppano su
alcuna profondità, per questo immediatamente tangibile (INTERNO A COLLIOURE 1905). piani diversi ma compresenti, dettando un movimento continuo della composizione e
Un altro elemento spesso utilizzato dall’artista è l’acqua come luogo di connessione fra portando allo sguardo una sensazione di agitazione e inquietudine, provando come
spazi interni ed esterni, una sorta di “diaframma” che pone ulteriormente l’accento sulle anche un soggetto tradizionale come una natura morta possa risultare destabilizzante
dimensioni appiattite presenti nelle opere di Matisse (INTERNO, BOCCIA PER PESCI ROSSI (tendenza che esaspererà nel successivo ATELIER ROSSO, 1911).
1914; PESCI ROSSI E TAVOLOZZA 1914-15; LE ZUCCHE 1915-16). Da poco all’artista erano state rifiutate al Salon d’Automne LA DANZA (1910) e LA MUSICA
In STUDIO ROSSO (1911) vengono svolte nuove sperimentazioni formali, come l’assenza (1910) a causa del loro carattere sfrontato e vitalistico considerato eccessivamente
totale di differenza e distanza fra i vari piani che compongono lo spazio, la scelta di aggressivo dalla critica e sicuramente in contrapposizione al decorativismo, all’ordine e
un’unica tonalità per costruire l’intero impianto del quadro e l’utilizzo dei vuoti non per all’equilibrio di gusto neoclassico e quindi di stampo accademico che dominavano ancora
descrivere volumi ma per tracciare i contorni “in negativo” di tutti gli elementi presenti. la scena al tempo, mentre le figure e i colori così saturi risultano poco armonici con lo
Uno dei capolavori di Matisse è senza dubbio LA GIOIA DI VIVERE (1906) tra l’altro l’unica spazio circostante, imponendo una sorta di “estetica dell’accecamento”. Le opere erano
sua opera ad essere stata esposta al Salon des Indipendants. state commissionate dal russo Scukin il quale tuttavia quando li vede per la prima volta li
- La composizione è stata studiata durante il soggiorno a Collioure e prevede l’impiego di rifiuta (preferendovi dei lavori del più cauto Puvis de Chavannes) proprio perché rimasto
ampie superfici riempite da colori puri e fortemente discordanti fra loro; infatti, celebri perplesso dall’aspetto dionisiaco così sfrenato e sfrontato del quadro, del ritmo
sono le ricerche di Matisse riguardo il rapporto su qualità del colore e quantità di incalzante della composizione, dalle scelte cromatiche del pittore e dal punto di vista
superfice e come proprio l’artista sostenesse che “un centimetro quadro di blu non può considerato troppo ravvicinato (successivamente il collezionista si ricrederà e acquisterà
avere lo stesso valore di un metro quadrato di blu”. entrambi i dipinti).
- Oltre a questo anche la resa della linea cambia nelle varie zone dell’opera: generalmente In NOTE DI UN PITTORE (1908) Matisse esprime in una sorta di “manifesto personale” la
viene utilizzata molto sottile all’interno dei vari soggetti e più spessa nei loro contorni, propria linea stilistica, disponendo che l’intera composizione, disposizione e
presentando una vasta gamma di tonalità, dalle più chiare alla più scure. organizzazione delle proprie opere è studiata per essere espressiva, poiché tutto ciò che
- Le variazioni di scala presentano diverse incongruenze e le figure presenti nell’opera vi si trova all’interno deve essere indispensabile alla loro corretta lettura, tralasciando
vengono fortemente deformate, ad esempio in basso a destra è possibile notare due quindi di conseguenza qualsiasi elemento che venga considerato superfluo.
corpi uniti in una sola testa, oppure sulla sinistra sono presenti due personaggi colti in un Altra linea fondamentale che caratterizza l’arte di Matisse è l’influenza del Primitivismo
abbraccio le cui linee si intrecciano rendendo difficile leggere il confine tra l’uno e l’altro. (che lo vedrà intento in una sorta di competizione con l’amico Picasso) esplicitata
- Sono presenti molteplici citazioni alla storia dell’arte del passato e contemporanea, dalle soprattutto nel rapporto spazio/figure e nella tendenza a stabilire movimenti centrifughi
iconografie di bagnanti, del parnaso, di Veneri e baccanti. o centripeti nelle proprie opere. In BAGNANTI CON TARTARUGA (1907-08) (considerato
- Esistono infine diverse letture dell’opera: una prevede un risvolto pastorale ed una sorta di alter ego di LE DAMOISELLES D’AVIGNON di Picasso) l’artista pone lo
esistenziale, ossia la narrazione dell’uomo come in agonia con se stesso e realmente in spettatore dinnanzi a un’esperienza enigmatica di cui non è ben chiaro il significato; la
pace e armonia solamente in contatto con la natura; oppure una interpretazione in composizione si svolge per strati bidimensionali, fasce modulari piatte (molto simili tra
l’altro a quelle dei mosaici bizantini ravennati) che descrivono un ambiente ambiguo ed caratteri fondamentali dell’uomo (collerico, flemmatico, sanguigno e melanconico) da cui
ermetico (come anche in GIOCATORI DI BOCCE, 1908 anche se in questo caso l’azione è discendono di conseguenza dei modelli psicologici.
esplicitata chiaramente). Altre figure annesse al gruppo Fauves sono quelle del gruppo di Le Havre:
ARMONIA IN ROSSO (1908) infine riassume bene molte delle peculiarità dello stile di ➢ Dufy lavora specialmente su scorci urbani, approfondendo spesso le iconografie dei
Matisse: manifesti pubblicitari, ossia riprendendo delle immagini già disponibili nei contesti
- la composizione risulta dinamica, inqueta e ambigua e costringe l’occhio dello spettatore quotidiani (MANIFESTI A TROUVILLE 1906);
a muoversi costantemente sulla sua superficie senza trovare una zona specifica da ➢ Braque nel periodo giovanile, le cui pennellate riprendono ancora l’esperienza puntinista
osservare; e l’uso del colore riflette un’istanza di soggettività (LA PICCOLA BAIA A LA CIOTAT 1907)
- il riferimento all’arte islamica è evidente specialmente nei motivi ad arabesco che e le cui scelte di questa prima fase influenzeranno in parte quella matura (ad esempio la
disseminano l’intero dipinto; disposizione su un unico piano degli oggetti, i principi di distorsione, la fusione tra figura
- il concetto di “quadro-finestra” evoluto nelle soluzioni di bidimensionalità organizzata e sfondo e l’introduzione dell’elemento temporale come in CASE A L’ESTAQUE 1908);
per piani diversi riportati ad un unico livello, dei quali solamente la sedia sulla sinistra ➢ Marquet, il quale predilige impostazioni con punti di vista arditi e l’utilizzo di una resa
presenta un accenno di profondità. luminosa ed atmosferica nebbiosa e pulviscolare (NOTRE DAME 1904).
Negli anni ’20 Matisse si trasferirà a Nizza e qui approfondirà lo studio
sull’Impressionismo, tornando di conseguenza ad una pittura iconograficamente e PABLO PICASSO
formalmente più riconoscibile. L’attività di Picasso si sviluppa in diversi periodi che presentano caratteristiche e
peculiarità differenti.
I FAUVES E IL GRUPPO LE HAVRE Dall’inizio del ‘900 lavora al cosiddetto PERIODO BLU, nel quale si rintracciano perlopiù
A Parigi il gruppo Fauves coinvolge diverse anime oltre a Matisse, come ad esempio soggetti realistici riguardanti situazioni legate alla vita dell’artista e in particolare a
Derain e Vlaminck. condizioni di povertà, avvalorate nel senso di pietà, miseria e malinconia dalle tinte
➢ La pittura di quest’ultimo risulta istintiva e passionale, ispirata alle origini fiamminghe fredde che predominano queste pitture. Seguente a questa fase è invece il PERIODO
dell’artista e particolarmente influenzata da Van Gogh, il cui gesto caratteristico è ROSA, nel quale le tinte si fanno più cipriate e terrose, mentre i temi affrontati riguardano
ravvicinabile ai ritmi rotatori e le prospettive distorte delle opere di Vlaminck realtà domestiche, famigliari, con un particolare riguardo alla raffigurazione di maschere
(PAESAGGIO NEI DINTORNI DI CHATOU 1906, IL FIUME SENNA A CHATOU 1906, BARCHE e di personaggi circensi.
SULLA SENNA 1905-06) mentre nel periodo più maturo della sua ricerca, specialmente Nel 1905 soggiorna per un periodo a Gosol, in Spagna, e sviluppa un sempre maggiore
per quanto riguarda il genere paesaggistico, l’artista si muoverà su rappresentazioni più interesse nei confronti dell’arte medioevale iberica e nella resa di figure possenti e
in linea all’estetica cubista e di matrice cezanniana (CITTA’ SULLA RIVA DI UNA LAGO massive, esercitandosi nell’esatta calibrazione dei volumi. In RITRATTO DI GERTRUDE
1909, VILLAGGIO 1912). STEIN (1905-06) è possibile notare come l’astrazione e sintesi del volto in forme pulite si
➢ Derain si distingue per una predisposizione alla sperimentazione e per la trasversalità faccia progressivamente sempre più presente, nell’intendo di riportare delle tracce non
delle sue ricerche rispetto a varie modalità espressive. Risalente al suo periodo fauvista fedeli alla fisionomia della donna, bensì alle sue caratteristiche caratteriali e alla sua
e al soggiorno a Collioure insieme a Matisse sono l’uso di tinte accese e sature e una personalità.
pennellata spessa e divisionista, frequentemente impiegata per indagare superfici Nel 1907 Pablo Picasso dipinge LES DEMOISELLES D’AVIGNON, opera considerata da
mutevoli, come quella dell’acqua (LONDON BRIDGE 1906). Ricorrenti sono i temi idilliaci molti come una sorta di “manifesto” del periodo cubista dell’artista (seguito poi dai
che approfondiscono il rapporto uomo e natura, resi attraverso ad una consapevole ritratti dal 1909 e dai collage dal 1912), anche se è importante considerare che questa
ingenuità stilistica (LA CACCIA 1938-44) e quello della danza, pretesto per studiare le modalità di pittura per molti versi rivoluzionaria, sia sostanzialmente ancora legata a
possibilità dell’anatomia umana e il senso di riproduzione, ritmo e movimento secondo soluzioni consolidate.
schemi differenti dai canoni occidentali (LA DANZA 1906). Uno dei maggiori temi che - L’impianto compositivo scelto è ancora quello proprio di inizio ‘900: il soggetto si sviluppa
hanno interessato Derain è stata la Teoria dei colori di Goethe, nella quale il filoso tentava al centro dell’opera mentre i margini vengono tralasciati. Tuttavia è evidente una certa
di dare una dignità percettiva, psicologica ed emotiva ai colori, affiancata alle tesi di disunità stilistica nelle varie parti del dipinto, che sicuramente è stata dettata da uno
Friedrich Schiller, il quale sosteneva come i colori potessero essere abbinati ai quattro
studio fortemente meditato da Picasso (come testimoniano gli oltre 16 bozzetti - Varie letture dell’opera si sono susseguite nel tempo, ma in particolare quella di stampo
preparatori e l’influenza che questo modello avrà su molte delle opere successive). psicoanalitico ha riscosso maggior successo: valutando che la figura dello studente di
- Nonostante ora l’opera sia estremamente conosciuta e studiata come uno dei capolavori medicina con l’attributo del memento mori si sia tramutato in un universo femminile
di Picasso, per molto tempo è stata del tutto ignorata: basti pensare che per molto tempo seducente, tale tesi vede nell’opera la rappresentazione del rapporto tra eros e thanatos
il museo del Louvre si rifiuterà di acquistarla). (in parte probabilmente legata alla biografia dell’autore e in parte coerente con il
Venne esposta per la prima volta nel 1916 con il titolo odierno affibbiatole inizialmente contesto storico in cui esso si pone, il quale vede l’approccio promiscuo alla sessualità
da Andre Salmon; nel 1918 viene presentata insieme ad alcuni lavori di Matisse per il come abituale rendendo tale sfera strettamente legata alla malattia, come ad esempio la
collezionista Paul Guillaume e dopo la morte di quest’ultimo venne venduta dalla vedova sifilide largamente diffusa in quegli anni).
al MOMA di New York nel 1937 dove si trova tutt’oggi. Le teste delle donne vanno quindi decifrate come teste di Medusa, affascinanti e
Sempre negli anni ’30 viene stesa per la prima volta una sua pubblicazione a catalogo e mostruose allo stesso tempo, mutevoli e per questo incontrollabili e pericolose.
Alfred Barr (il primo direttore del MOMA) scrive un saggio a riguardo, nel quale descrive La lettura psicoanalitica confronta questo soggetto con la visione di un amplesso dei
come nucleo dell’opera i concetti di ricerca, transizione ed evoluzione, rintracciabili nel genitori da parte del figlio, il quale si troverebbe come pietrificato di fronte all’evento, da
“non finito” e nell’evidenza del processo svolto dallo stesso Picasso; Barr mette così in una parte impaurito e dall’arta fortemente attratto da esso.
luce come la composizione sia molto più cerebrale di quanto non si possa notare ad un - LES DEMOISELLES D’AVIGNON inizia a introdurre delle peculiarità che diventeranno
primo impatto, osservazione avvalorata dal fatto che pare che il dipinto sia stato proprie e fondanti della ricerca cubista: ad esempio pone la riflessione sulle modalità di
conosciuto tra i suoi primi ammiratori come “IL BORDELLO FILOSOFICO”. rappresentazione come prioritaria rispetto alla costruzione dei volumi canonica e fine a
- Nonostante questa lettura, l’opera manifesta una volontà sessuale evidente, la quale se stessa (discorso che verrà approfondito ulteriormente nella realizzazione dei collage, i
rende le donne rappresentante aggressive e sfrontate; inizialmente dovevano essere quali indagano il rapporto fra reale e immagine).
compresi anche uno studente con un teschio, simbolo di memento mori (e divenuto
successivamente la figura femminile di profilo) e un marinaio, anche se la scelta da parte IL CUBISMO
di Picasso di tralasciare questi personaggi maschili potrebbe testimoniare la volontà di Il Cubismo inizia a introdurre nel dibattito artistico di inizio secolo un fattore di maggiore
rappresentare un universo esclusivamente dominato da donne. consapevolezza dell’immagine tridimensionale predisposta su una superficie
- I riferimenti all’arte del passato o contemporanea sono molteplici: bidimensionale: molto importante per alimentare tali riflessioni sarà la retrospettiva di
di Michelangelo e Rubens sono state riprese le composizioni delle figure con le braccia Cezanne organizzata a Parigi in quegli anni e in particolar modo il periodo maturo
alzate e il tema della bellezza femminile; dell’artista, durante il quale egli ripropone più volte il medesimo soggetto (il Monte Saint-
di Ingres (celebre grazie alle mostre monografiche dedicategli ai Salon parigini) le Victoire) che progressivamente si astrae e dissolve sempre di più.
ambientazioni dei bagni turchi e le proporzioni e anatomie non canoniche (già prese in Cezanne infatti procedeva tramite la tecnica del passage la quale prevede in genere l'uso
analisi da Matisse ad esempio nella GIOIA DI VIVERE; l’artista sarà molto importante per di pennellate di dimensioni uniformi, ripetute e parallele utilizzate per creare piani senza
Picasso per averlo introdotto al mondo dell’arte africana nella frequentazione del museo alcun contorno e che sembrano quindi definire forme bidimensionali che si intersecano
etnografico Trocadero di Parigi, passione che lo coinvolgerà tanto da indurlo al fra di loro senza limiti esatti. La tecnica dunque sembra appiattire lo spazio
collezionismo di manufatti di origine africana e iberica); tridimensionale, attirando l'attenzione sulla natura bidimensionale e materiale della
di Lautrec e Degas nei loro bordelli e soprattutto nel sistema del punto di vista pittura.
voyeuristico; L'approccio di Cézanne ha alimentato moltissimi artisti moderni ed in particolare il
di Cezanne nelle composizioni delle sue bagnanti. Cubismo, il quale trasse dall’artista più di un insegnamento:
- L’opera si pone in un contesto storico e artistico in cui il richiamo al primitivismo e alla - La riduzione della tavolozza,
semplificazione formale si fanno sempre più diffusi, basti pensare alle sculture di Derain - L’appiattimento dello spazio visivo;
come FIGURA ACCOVACCIATA (1907) o di Archipenko come SUSANNA (1909) o alle - I piani poco profondi e paralleli alla superficie;
soluzioni adottate dalla corrente dell’espressionismo tedesco che vede tra i suoi massimi - Le chiazze tremolanti di luce e ombra che oscurano il bordo di un piano e ne illuminano
esponenti Kirchner. un altro senza definire un’unica fonte di luminosa;
- Il reticolo che suddivide la superficie e identifica i bordi dell’oggetto descritto;
- L’inserimento di dettagli naturalistici; Nei paesaggi che Picasso compone ad Horta (CASE AD HORTA 1909, HORTA DE HEBRO
- Una generale maggiore conoscenza dell’oggetto rappresentato; 1909 ossia il primo dipinto Cubista pubblicato su una rivista italiana, La Voce, costituendo
- L’utilizzo della geometria non euclidea e della quarta dimensione. uno spunto di riflessione per le ricerche futuriste) la sensazione di instabilità si accentua
Nel Cubismo i volumi degli oggetti sono ugualmente reali alla bidimensionalità della tela: grazie alla mancanza di prospettiva ed all’esasperazione di una profondità artificiosa; la
per questo l’ombreggiatura deve essere utilizzata solamente in quanto modalità per dare luci e le ombre risultano irrealistici e il rapporto tra pieni e vuoti viene annullato per
volume. Spesso le composizioni assumono tonalità grigie e terrose: bisogna bandire affermare la continuità della composizione: tutti questi fattori vogliono promulgare la
colore e usare l’ombreggiatura contro la sua stessa natura, creando minor rilievo crisi della vista (per tradizione il senso considerato più nobile) e di conseguenza la crisi
possibile. Inoltre, la rottura dei volumi chiusi degli oggetti deve annullare i vuoti posti tra della percezione del mondo e dello spazio che lo costituisce.
i bordi di ciascuno e proclamare la continuità della superficie. In NATURA MORTA CON SEDIA IMPAGLIATA (1912) Picasso utilizza una corda come
Il Cubismo si sviluppa in diversi periodi: cornice: essa non deve rappresentare ma costituisce l’elemento reale che si pone
- nel 1907 Picasso dipinge LES DEMOISELLES D’AVIGNON, considerato il primo dipinto direttamente all’interno dell’opera; inoltre viene inserita anche la tela cerata, la quale si
cubista; accorda con il dipinto che a sua volta la intermedia nel rapporto tra realtà e finzione.
- nel 1908-09 si sviluppa il cosiddetto “proto cubismo” dove l’analisi della figura viene Anche Braque conduce le proprie sperimentazioni inserendo nei propri dipinti molti
approfondita tramite la sua strutturazione in superfici diversificate, prendendo spesso a elementi provenienti dalla sfera quotidiana (e quindi facilmente riconoscibili) per poi
riferimento le sculture iberiche e medioevali (DONNA CON PERE Picasso 1909); sostituirli direttamente con delle lettere, che dovrebbero costituire il mezzo per
- nel 1910-12 il Cubismo “analitico” dove le ricerche si sviluppano in un pensiero ben interpretare il soggetto rappresentato tramite un meccanismo immediato e ancora più
definito; diretto della pittura: il gesto pittorico viene quindi in parte sostituito da un gesto verbale
- nel 1912-14 il Cubismo “sintetico” che vede l’affermazione della tecnica del collage. (OMAGGIO A J. S. BACH 1911-12).
Il nome “cubismo” deriva dal dipinto di Braque CASE A L’ESTAQUE del 1908 ed esposto Nel 1912 Guillaume Apollinaire scrive il libro di poesie EAU DE VIE (termine simbolista
in una mostra del gallerista Kahnweiler a Parigi: il dipinto attrae l’attenzione poiché il che doveva significare l’acool) nel quale inserisce LA ZONA, componimento che descrive
paesaggio sembrerebbe ridotto a tanti piccoli “cubi”. il cambiamento dell’estetica cittadina dopo l’inserimento dei manifesti pubblicitari;
Progressivamente la tavolozza di Picasso e Braque (considerati i padri del Cubismo) si probabilmente un fattore che influenzo notevolmente anche lo sguardo degli artisti
riduce ed incupisce, mentre i loro soggetti si dispongono su un unico piano nel quale la cubisti. Dal 1912 infatti nella loro ricerca viene introdotto un nuovo elemento: il collage,
prospettiva e la profondità non risultano realistiche, ma ricostruite geometricamente. il quale introduce nelle opere elementi prelevati direttamente dalla realtà, costituendo
Ad esempio in RITRATTO DI AMBROISE VOLLARD (1910) e in RITRATTO DI DANIEL-HENRY quindi non solo un fattore estetico ma anche relazionale. Esso rappresenta un’evoluzione
KAHNWEILER (1910) di Picasso e in IL PORTOGHESE (1911-12) di Braque dei papier collee già utilizzati da Braque per simulare texture e superfici materiche e si
- la visione comprende tutte le direzioni e le “facce” dei soggetti, anche quelle differenzia dall’uso che ne fecero altri artisti, come ad esempio Severini in DANZATRICE
normalmente precluse alla vista, dispiegate su un unico piano; IN BLU (1912) il quale inserì nell’abito della protagonista delle pailettes con lo scopo
- la tecnica riprende il passage di Cezanne, ossia più pennellate ripetute creano livelli esclusivo di sottolineare il movimento delle sue vesti, sottolineare una tecnica poli
sovrapposti costruendo una composizione che annulla la profondità ed evidenzia la materica e incentivare una relazione tattile con il dipinto. Ad esempio in VIOLON (1912)
bidimensionalità); o in TAVOLO CON BOTTIGLIA (1912) di Picasso, l’artista utilizza pezzi di giornale per
simulare sul fondo della carta da parati e sulle porzioni di violino le striature del legno:
- la ricostruzione chiaroscurale non presenta alcuna coerenza di fonte per creare un effetto
una soluzione di paradigma che prevede l’utilizzo del medesimo materiale per descrivere
dissimile da una riproduzione mimetica della realtà e viene impiegata solamente per
situazioni diverse.
differenziare i piani;
Inoltre, nel periodo 1913-16 Apollinaire inizierà a comporre i propri calligrammi, ossia
- la struttura dei dipinti si fonda su un reticolato composto da una griglia geometrica e dagli
l’espressione dell’unione tra linguaggio e figurazione.
elementi aggiuntivi che descrivono il soggetto, utile ad annullare la distanza tra i pieni ei
In LA BATTAGLIA E’ INIZIATA (1912) Picasso utilizza diverse soluzioni tecniche e
vuoti dei volumi (anche grazie al passage) potenziando quindi la continuità della
materiche: la tela cerata che rappresenta delle tarsie lignee, un poligono monocromatico,
superficie pittorica.
uno spartito musicale, il disegno di uno studio di bicchiere, un pezzo di un articolo
politico; tutti questi elementi così diversi racchiusi in un’unica composizione Futurismo) in relazione alle giustapposizioni cromatiche e ai loro effetti ottici, oltre che a
probabilmente stanno a significare la lotta fra i diversi linguaggi e campi comunicativi. prevedere la testimonianza di un nuovo modello di uomo contemporaneo perfettamente
In CHITARRA E BOTTIGLIA (1913) Picasso inizia a portare le proprie sperimentazioni con in linea con le istanze del proprio tempo.
il collage allo sviluppo tridimensionale, costruendo la struttura mediante diversi piani Sonia Delaunay è stata inoltre un’imprenditrice legata al campo della moda, oltre che a
intersecati e riprendendo in parte anche l’estetica delle maschere tribali e il loro valore quello delle arti figurative e della scenografia, nei quali approfondisce le proprie ricerche
di feticci. cromatiche in relazione a quelle del marito, in particolare nelle sue FINESTRE nei quali
Il Cubismo visse la propria piena affermazione nella collaborazione tra Picasso e Braque lavora sugli accostamenti di colori.
fino al 1914 (scoppio della I guerra mondiale); altri artisti vicino alla poetica cubista, ossia Anche in COPERTA PATCHWORK PER IL PICCOLO CHARLES (1911) realizzata per il figlio
inclini alla geometrizzazione della figura e alla sua riproduzione tramite l’impiego di della coppia, la giustapposizione di colori si lega in parte alla tradizione russa dalla quale
sfaccettature furono Gleizes, Metzinger, Le Fauconnier, Gris, Delaunay e Léger. proveniva l’artista (distanziandosi in questo caso dalle tinte di matrice Fauves che
➢ Ad esempio in L’ORA DEL TE’ (1911) di Metzinger la rappresentazione è ancora piuttosto caratterizzano altre sue opere); inoltre, utilizzando tessuti diversi nelle varie parti che
naturalistica e il soggetto riconoscibile, anche se ma viene scomposto e geometrizzato compongono la coperta, essa risulta come una commistione di effetti diversi fra loro
potenziandone le qualità ottiche. (opacità e trasparenza, liscio e ruvido, ….) i quali integrano i valori cromatici
➢ In PAESAGGIO (1911) di Gleizes la matrice cubista è evidente, ma il pittore ritorna ad potenziandoli.
utilizzare una tavolozza variegata rispetto alle tinte neutre di Braque e Picasso. Altra sperimentazione ad opera di Sonia Delaunay è stata la redazione del pieghevole per
➢ In IL LAVABO (1912) di Gris l’artista sfrutta la tecnica del collage in senso letterale e una sua esposizione nel 1913, in collaborazione a Cendrars che per l’occasione compose
potenziato, inserendo tra l’altro anche materiali specchianti (i quali costituiscono un una poesia da pubblicarvi sopra. Lo scritto narrava di un viaggio in Russia sulla rete
espediente per includere nell’opera anche lo spazio non rappresentato), mentre Transiberiana in compagnia della fidanzata Jeanne (probabilmente un motivo
l’elemento della tenda che presuppone uno sviluppo del dipinto in profondità riprende autobiografico, dato che lo scrittore si era spostato in Mongolia durante la guerra russo-
la concezione del quadro-finestra già sviluppata da Matisse. nipponica del 1905 e vi era rimasto durante la conseguente Rivoluzione Russa). La vera
➢ In LA VILLA DI PARIGI (1910) Delaunay introduce il fattore della simultaneità cromatica, sperimentazione dell’occasione tuttavia consisteva nello studio grafico che l’artista fece
valorizzando il rapporto tra i contrasti, il colore e la luce, tutti elementi che detteranno la del pieghevole: utilizzando la tecnica del pochoir, che consiste nella realizzazione, sulla
denominazione del suo stile come “Cubismo Lirico” (Nella sua serie FINESTRE del 1912 base delle aree della fotografia o dell'illustrazione da colorare, di stampi ritagliati e
esposta a Berlino, Delaunay rifiutava la tradizionale funzione della pittura come apertura sagomati all'interno (simile all’odierno stencil e alla serigrafia) coprì le aree tra un verso
fittizia su un mondo immaginario; l’artista si rivolge alla superficie pittorica come un e l’altro, creando così un effetto emotivo e percettivamente attraente, mettendo sullo
luogo in cui il processo di vedere se stesso potrebbe essere registrato: la luce e la sua stesso piano parole, immagini e colore.
strutturazione della visione, i contrasti simultanei di colori e il loro costante movimento
ritmico, sono diventati i veri soggetti delle finestre di Delaunay, ponendo le basi per il suo Già dal ‘800 erano noti gli studi del chimico Chevreul sulla luce, sui colori e sulla
passaggio all'astrazione). colorazione dei tessuti, i quali confluirono successivamente nel cerchio cromatico dei
➢ In NUDO NELLA FORESTA (1909-11) Leger enfatizza i volumi dei propri soggetti, colori complementari, che prende il suo nome.
costruendo composizioni ritmiche e affollate e accentuandone il dinamismo. In particolare, lavorando come direttore nella Manifattura dei Gobelins, Chevreul fu il
primo a parlare di “contrasto simultaneo”, ovvero l’aumento di luminosità che si osserva
LA SIMULTANEITA’ CROMATICA quando due colori complementari vengono accostati; infatti il principio di
Nel 1913 Sonia Delaunay (moglie del pittore Robert) progetta insieme al marito l’ABITO complementarietà si ottiene quando due tinte sommate producono come risultato il
SIMULTANEO costituito da pezzi di stoffa dai colori sgargianti e dalle forme acute con bianco. Quando due colori opposti si accostano ciascuno viene percepito dall’occhio
tagli obliqui per donare all’opera un’impressione di maggiore dinamismo. Nell’abito le umano come più saturo, a causa di un fenomeno di “rafforzamento” che un colore opera
tinte delle varie porzioni si eccitano percettivamente in modo reciproco in modo tale da sull’altro: il chimico aveva notato che ogni colore steso su un foglio bianco presentava ai
rendere l’effetto dato dal movimento di chi lo indossa potenziato. Il progetto prede le lati un'aura del suo colore complementare, così che accostandoli l'aura di uno rafforza
mosse dalla ricerca di Delaunay sul cosiddetto Cubismo Lirico (e quindi non dalle quella dell'altro aumentandone la luminosità.
sperimentazioni nel campo della fotografia e del cinema dai quali in parte si ispira il
Contrasto simultaneo è un termine che fa riferimento alla "Teoria dei colori": esso è Per Rousseau la naïveté non risiede nella formulazione di un processo mentale, bensì
l'effetto visivo che si determina ponendo un colore in rapporto con altri colori ("colori pone la propria origine e la propria conclusione in se stesso: molte delle sue “visioni”
circostanti"), in modo che questi ne influenzino l'aspetto. Ad esempio, sovrapponendo traggono ispirazione dall’orto botanico di Parigi, ma questo fronte addomesticato tramite
un colore luminoso a contatto del suo complementare meno luminoso, il contrasto le sue opere viene tramutato in uno scenario straordinario e onirico.
simultaneo fa sì che il primo appaia più luminoso di quanto apparirebbe su uno sfondo Ne IL SOGNO (1910) è evidente il riferimento alle Veneri che disseminano il corso della
bianco. storia dell’arte, ma in questo caso l’iconografia e l’ambientazione che la circonda risulta
Il contrasto simultaneo si basa sul fatto che la visione umana ha la capacità di registrare trasognata, allucinata e fortemente irrealistica.
le influenze reciproche dei colori, modificando a seconda della combinazione di colori la Ne L’INCANTATRICE DI SERPENTI (1907) è possibile riscontrare un modello ripreso più
percezione di un determinato colore (intensificazione dei contrasti). volte anche dai Surrealisti, specialmente nel valore simbolico legato e slegato
Chevreul teorizzò anche la classificazione tra: contemporaneamente dalla realtà immanente che riporta la suggestione del richiamo ad
- sintesi addittiva, che si manifesta grazie ai colori primari prodotti dalla luce bianca, ossia un altrove.
rosso, verde e blu (RGB); In MARGUERITE (1907) di Matisse si possono riscontrare delle scelte molto simili al lavoro
- sintesi sottrattiva, causata dai colori primari dei pigmenti, caratteristica primaria della di Rousseau, come ad esempio la bidimensionalità e l’uso di campiture piene e piatte,
materia; infatti, ogni superficie o oggetto assorbono in maniera selettiva solamente anche se per l’artista fauve questo significa lavorare su una pittura antinaturalistica
alcune lunghezze d’onda della luce, riflettendone a loro volta altre. I colori principali della (come è possibile notare ad esempio nell’anatomia inesatta della donna) procedendo
sintesi sottrattiva sono ciano, magenta, giallo (CMY) dalla cui somma si ottiene il nero tuttavia nello stipulare un discorso di carattere intellettuale.
(K).
Il contrasto simultaneo in campo artistico è stato applicato ad esempio da Seurat e dai IL POST IMPRESSIONISMO ESPRESSIVO
pittori Puntinisti, dai pittori Astratti e dalla coppia Delaunay. Anche Paul Gauguin è stato un personaggio fondamentale nel porre le basi per gli sviluppi
che da inizio ‘900 detteranno l’avvento delle Avanguardie e dell’arte contemporanea;
LO STILE NAIF costantemente bisognoso di viaggiare e sperimentare, Gauguin si trasferisce da Parigi in
Tra la fine del ‘800 e l’inizio del ‘900 si afferma anche lo stile cosiddetto Naif, il quale Bretagna nel nord della Francia, dove si può allontanare dalla realtà borghese per
contrapponeva i caratteri di ingenuità e spontaneità alla formazione intellettuale, riscoprire invece una dimensione nella quale il legame con la spiritualità e la religiosità è
considerata indispensabile nella formulazione di composizioni gradevoli, e quindi ai valori maggiormente presente: in LA VISIONE DOPO IL SERMONE (1888) l’artista sceglie di
borghesi rappresentativi di un ordine costituito. separare la dimensione reale, nella quale sono conservate le proporzioni di vicinanza e
Ad esempio Henri Rousseau, detto il Doganiere, è ritenuto uno delle principali personalità lontananza e i colori risultano coerenti e naturalistici, da quella della visione della lettura
dello stile Naif: in LEONE AFFAMATO SI GETTA SULL’ANTILOPE (1898/1905) viene tratta dalla Genesi che narra della lotta fra Giacobbe e l’angelo, dove la costruzione della
rappresentata una scena generica, nella quale non vengono specificati né il tempo né il scena è sproporzionata e vengono impiegate delle tinte complementari per accentuarne
luogo; l’assenza di prospettiva e la semplicità stilistica rimandano alle suggestioni dei l’irrealità; il misticismo spesso approfondito da Gauguin nelle sue opere diventerà un
disegni infantili e contraddicono tutte le norme elementari finalizzate alla costruzione tema cardine per le correnti simboliste a lui successive, mentre l’impiego della linea di
pittorica tradizionale, considerato anche il fatto che Rousseau era un autodidatta demarcazione così scura ed incisiva potrebbe derivare dalla tecnica cloisonné, una
cosciente nel mantenere istanze volutamente antiaccademiche. decorazione artistica a smalto, nella quale dei sottili fili metallici vengono saldati ad una
In RITRATTO DI DONNA (1895 circa) vengono riprese varie tradizioni del passato, ma lastra di supporto e nelle zone rilevate viene colato lo smalto, ottenendo così un effetto
nonostante questo il dipinto risulta innaturale, immobile ed eccessivamente fisso e che richiama una sorta di mosaico.
l’appiattimento frontale di tutte le dimensioni restituisce l’impressione di un’opera Ne IL CRISTO GIALLO (1898) invece viene ripresa una caratteristica fisica reale da un
“monolitica”; il quadro verrà acquistato da Picasso nel 1909, periodo nel quale l’artista crocifisso adibito alla devozione popolare affisso tra i campi della campagna bretone (il
stava iniziando a lavorare al Cubismo, infatti lo smontaggio dell’immagine da parte degli quale oggi si trova nella cappella Tremalo a Pont Aven), il quale era costituito da un legno
artisti naif precede l’avvento delle Avanguardie e anche i principali esponenti delle stesse particolarmente giallognolo; questa peculiarità verrà poi esasperata dall’artista per
si renderanno presto conto della portata innovativa di queste nuove modalità di pittura. trasmetterne una maggiore espressività e per caricarla di valore simbolico.
Ne LA BELLE ANGELE (1889) viene messo in evidenza un’altra attitudine sempre più dell’interiorità tramite la disposizione di cromie, le quali poste in rapporto l'una rispetto
diffusa nel contesto culturale europeo, ossia il gusto per l’esotismo e in particolare per all'altra determinano un accordo rivolto ad esprimere un significato unico e irripetibile.
l’estetica orientale e nipponica. Il Giappone infatti si era trovato per diversi secoli in un In IL BOSCO D’AMORE (IL TALISMANO) (1888) il paesaggio in questione viene sfigurato,
regime di chiusura rispetto all’Occidente, sia per quanto riguardava gli scambi poiché composto solamente da chiazze di colore: la pittura in questo caso rifiuta la
commerciali che, di conseguenza, per le influenze di tipo culturale; dalla seconda metà mimesi per riflettere invece una suggestione personale dell’autore scaturita dalla visione
dell’800 inizia invece una stagione segnata da una politica di maggiore apertura nei del soggetto.
confronti dell’Europa, la quale assorbe progressivamente una passione per le stampe
giapponesi e le loro peculiarità. In questo caso Gauguin tuttavia riproduce alcune È importate notare comunque come in generale nel panorama artistico di inizio ‘900,
soluzioni in qualche modo “stereotipate” dell’estetica orientale, la quale viene modulata successivamente alle evoluzioni tecniche riguardo la fotografia e il cinema, le belle arti
secondo un punto di vista europeo (così come nei primi decenni del ‘900 accadrà con sentano la necessità di esplorare nuove tipologie espressive, in quanto il ruolo di “mezzo
l’arte africana oppure in parte con i Balletti Russi). realistico” risultava ormai pressoché insensato.
Dopo il periodo in Bretagna, Gauguin soggiornerà due volte a Tahiti per poi trasferirsi
nelle Isole Marchesi, dove rimarrà fino alla sua morte. Le opere della sua fase matura IL GUSTO PRIMITIVISTA
riportano un mondo ancestrale e distante dalla società borghese francese, mentre la Altra influenza sempre più presente nel contesto artistico del tempo è esercitata dall’arte
carica simbolista si fa sempre più presente: africana e il gusto primitivista, la cui diffusione viene ampiamente promossa grazie alle
in LO SPIRITO DEI MORTI VEGLIA (1892) vengono contrapposte due figure, un nudo aperture dei musei etnografici in Europa, divenendo così oggetto di sempre maggiore
sdraiato, orizzontale e in qualche modo riconducibile a un modello culturale europeo, e interesse anche da parte dei principali collezionisti di allora, i quali ne favorirono il
un personaggio ai piedi del letto, posto in verticale e che rimanda ad alcuni soggetti successo e la circolazione tra i vari artisti che se ne appassionavano non tanto per il loro
folkloristici occidentali oppure agli idoli locali. Il pudore della ragazza rappresentata valore oggettivo quanto per la possibilità di sperimentare e studiare nuove soluzioni
risulta innaturale nel contesto in cui si colloca; il colonialismo e la dottrina cattolica che i formali distanti dalla tradizione occidentale.
missionari hanno diffuso nella comunità tahitiana è stato il motivo della sua rovina, Grandi estimatori dell’arte africana furono Derain, Vlaminck, Matisse, ma il gusto
poiché hanno privato la popolazione della propria naturalezza, ingenuità, naïveté. primitivista in generale si fece molto presente e sempre più influente nelle opere di
Proprio quest’opera potrebbe in parte testimoniare la sensazione di disillusione moltissimi artisti, come Picasso (il quale tra le altre cose approfondì il tema del feticcio,
dell’autore di fronte a tale evidenza e al fallimento della propria fuga dalla civiltà ossia l’identificazione con divinità, figure mitologiche o concetti astratti mediante oggetti
Occidentale e dai suoi tabù (come in parte attesta la passione quasi ossessiva di Gauguin concreti, come ad esempio le maschere) e esponenti del gruppo espressionista tedesco
per OLYMPIA di Manet, di cui conservava sempre una copia con sé, e che a suo tempo Die Brucke come Kirchner (il quale sfrutta anch’egli l’espediente delle maschere ma come
era stata oggetto di forti critiche e scandali al momento della sua esposizione in una Parigi elemento grottesco volto a riflettere una società alienata e inquietante, e utilizza di
che non poteva accettare un erotismo tanto sfacciato e non giustificato da caratteri frequente tecniche come la xilografia e la calcografia, le quali rendevano il tratto forte,
mitologici o allegorici come accadeva nelle riproduzioni delle Veneri coeve). incisivo e contrastante, permettevano una maggiore semplificazione formale e
introducevano una componente di ripetitività nelle sue opere).
Le tendenze antinaturalistiche e sempre più volte a comunicare un’espressività talvolta L’interesse per culture dall’immaginario molto diverso da quello europeo si riscontra
tormentata, allucinata e trasognata si possono certamente riscontrare anche nell’arte di anche nell’emergere dell’arte islamica, riscontrabile sia in alcuni soggetti iconografici che
Vincent Van Gogh, come ad esempio in LE SIGNORE DI ARLES (1888) e LA NOTTE si diffondono velocemente, come ad esempio la figura dell’odalisca, che nelle scelte
STELLATA (1889). formali, le quali spesso iniziano a prevedere motivi geometrico-astratti ispirati alle
decorazioni degli arabeschi.
Paul Serusier è stato invece uno dei pittori parte del gruppo che faceva capo a Gauguin a
Pont Aven, esperienza dalla quale poté trarre un nuovo utilizzo del colore; una volta Le avanguardie di inizio Novecento si dotano spesso di Manifesti che esplicitano i loro
tornato a Parigi fonderà invece con altri artisti il gruppo Nabis (parola che significa intenti e le loro cesure, anche se è comunque importante notare come molte di esse
“profeti” in ebraico), i quali subordinavano la descrizione della realtà all’espressione manterranno uno sguardo, seppur selettivo, rivolto alla tradizione e che la vera
separazione da essa arriverà con Dada e in particolare Marcel Duchamp.
ESPRESSIONISMI DIE BRUCKE
In Francia e in Germania, dal 1905 fino alla IWW, iniziano a diffondersi diverse correnti Il gruppo di Dresda viene fondato nel 1905 per poi trasferirsi a Berlino nel 1911 (città
espressioniste: la loro pittura si distanziava dal naturalismo per riuscire a rendere dove tra gli altri risiedeva al tempo Oskar Kokoschka, il quale si era spostato da Vienna
maggiormente la dimensione interiore dell’uomo (in particolare l’arte di matrice insieme ad Adolf Loos).
espressionista si pone in contrasto con l’Impressionismo, il quale ha avuto il merito di La loro pittura si riferisce a componenti filosofiche di matrice romantica, esistenzialiste
disfare la figura, ma con l’unico intento di studiare gli effetti della luce e del colore, (Schopenhauer e Kirkegaard) e nichiliste (Nietzsche), oltre che a manifestare un forte
mantenendo tra l’altro un impianto costruttivo riconoscibile). Per questo anche nel interesse per le teorie di Bergson applicate dai Fauves e poi dai Cubisti.
termine “Espressionismo” (coniato nel 1910 da Bruno Cassirer in occasione di una I dipinti espressionisti tedeschi dallo stile ben definito compaiono con qualche anno di
discussione alla Secessione di Berlino e in riferimento ad un dipinto di Pechstein) pone ritardo rispetto a quelli francesi, e i loro riferimenti volgono maggiormente lo sguardo
questa corrente, caratterizzata da una dialettica interno/esterno, in contrapposizione all’arte e alle biografie di Van Gogh, Munch ed Ensor, accantonando invece l’esperienza
con l’Impressionismo, identificato nel dialogo esterno/interno. del Post Impressionismo. Nei dipinti del Die Brucke il rapporto con la natura perde
In generale la pittura espressionista si distingue per: totalmente il fascino dell’armonia, e anche le scene urbane vengono interpretate in
- Uso del colore violento (in particolare in area francese); chiave problematica e inquieta.
- Assenza di una gerarchia prospettica; I pittori tedeschi riportano in auge anche la scultura gotica, i cui spigoli acuti ed instabili
- Predominanza di un atteggiamento irrazionale e istintuale; diventano un’ispirazione per le loro composizioni.
- L’interesse per l’arte giapponese di fine Ottocento si volge all’arte africana e a quella di La loro esperienza si caratterizza dall’apertura moltissime mostre e dalla pubblicazione
altre aree geografiche, alle produzioni infantili e di alienati; frequente di riviste come Pan e Jugend Deutche Kunst und Dekoration, le quali
- Recupero dell’arte tedesca e della scultura gotica; permettono loro di entrare in contatto anche con gli artisti francesi. Tuttavia, il gruppo
- L’emozione, lo spiritualismo e l’esistenzialismo si pongono in contrasto alla costruttività non emanerà mai un Manifesto a causa delle singole personalità molto forti e
del Cubismo; difficilmente riunibili in un unico pensiero (Kirchner tenterà di esporre le proprie tesi in
- Centralità del binomio arte-vita; CRONACA DELL’ESPRESSIONE ARTISTICA DELLA DIE BRUCKE ma lo scritto verrà mal
- Concezione del quadro come creazione indipendente rispetto ad elementi esterni accolto dagli altri membri del gruppo, e probabilmente causò lo strappo definito alla loro
riconoscibili; esperienza e il conseguente scioglimento del Die Brucke).
- Lo spazio non è un’entità preesistente ed inseparabile dai corpi solidi; Un apporto fondamentale che l’espressionismo di Dresda ha donato alla storia dell’arte
fu il deciso sostegno alla concezione di una pittura emancipata dai principi di mimesi, un
- La tradizione prospettica rinascimentale viene sostituita dalla proiezione degli oggetti sul
compito ormai affidato alla fotografia e considerato anacronistico: anche per questo
piano della tela secondo un ordine concettuale o un’esigenza psicologica;
l’attività grafica, che permetteva la traduzione di una sensibilità artistica in un gesto
- Frequente utilizzo della deformazione e dell’astrazione;
meccanico e maggiormente astratto, estremamente prolifica ed avanzata divenne una
- Figure di riferimento come Cezanne, Gauguin, gruppo Nabis (Denis, Serousier, Bonnard),
delle tecniche preferite del gruppo. La xilografia fu sicuramente la stampa privilegiata
Van Gogh, Saurat e Signac, Ensor e Munch, Simbolismo (Matisse si forma nel studio di
dagli artisti tedeschi poiché permetteva di esaltare la potenza incisiva della linea creando
Moreau);
forti contrasti; la litografia permetteva un processo per disegno diretto; la calcografia (o
- Approfondimento della tradizione estetica e delle teorie dell’arte;
la puntasecca) permettevano una maggiore eleganza e raffinatezza del segno; mentre la
- Soggetti urbani molto rari e in genere raffigurati in valenza negativa (specialmente nei
stampa a mano e l’incisione permettevano l’unione di molteplici caratteristiche
dipinti tedeschi).
(RAGAZZA NUDA DAVANTI A UN PALO INTAGLIATO 1924, IL SACRIFICIO 1922, PAZIENTI
Le principali esperienze espressioniste vengono considerate:
MENTALI A CENA 1916).
- Fauves di Parigi (dal 1905 al Salon d’Automn) ai quali si affiancheranno i pittori del gruppo
In particolare Munch sarà un punto di riferimento fondamentale per il Die Brucke: l’uso
Le Havre (Braque, Marquet, Friez, Dufy);
frequente di elementi simbolici, il tratto estremamente scuro ed incisivo, il tema
- Die Brucke di Dresda (dal 1905) tra cui Kirchner, Heckel, Nolde, Pechstein; ricorrente del dramma individuale che testimonia una condizione collettiva, la riscoperta
- Der Blaue Reiter di Monaco (dal 1911) tra cui Kandinskji e Marc. della stampa a xilografia dai contorni netti, spigolosi ed efficaci che trasmette un senso
di maggiore aggressività e durezza e riprende il gusto primitivista in voga al tempo (LA applicate e per le forme di creatività non strettamente artistica; influenze importanti
DANZA DELLA VITA 1899-1900, MADONNA 1895, DONNE SULLA SPIAGGIA 1898). provengono dall’arte gotica ed oceanica, dagli ex voto della Baviera, dagli schizzi infantili,
➢ Nell’arte di Kirchner molti di questi elementi vengono ripresi: le sue pitture raffigurano dalle produzioni giapponesi, dal teatro d’ombre egiziano, dall’arte precolombiana e da
spesso visioni inquiete ed angosciose dal frequente valore simbolico, le quali non quella popolare russa.
manifestano alcuna benevolenza nei confronti dell’uomo, ma al contrario esprimono - Tema centrale del Der Blaue Reiter è il valore spirituale dell’arte, il quale costituisce
un’aspra critica sociale nei confronti della condizione umana contemporanea. Per questo anche il principale elemento che accomuna i riferimenti del gruppo, di fatto opere
le sue composizioni vogliono comunicare disagio attraverso sensazioni di squilibrio, lontane nel tempo e nello spazio;
instabilità ed inconsistenza. - il gruppo lavora per costruire una nuova arte che si faccia sintesi di diverse modalità
Kirchner lavora spesso anche con la scultura, utilizzando specialmente materiali lignei (in espressive, come ad esempio la danza e la musica;
riferimento all’arte gotica e africana) e colorando le proprie opere con cromie sgargianti - l’interesse psicologico di Die Brucke viene invece ignorato a favore di un maggiore
(rifiutando quindi qualsiasi principio di naturalismo). interesse nei confronti di tematiche religiose, la tradizione ebraico-cristiana, la
Utilizza frequentemente sistemi come la ripetizione, la quale dona ritmo e movimento spiritualità slava e le filosofie orientali;
alle sue composizioni oltre che a esprimere una sensazione di stralunamento onirico e - altra peculiarità del movimento fu una decisa polemica nei confronti del crescente
allucinatorio. materialismo presente nella cultura occidentale e dello sviluppo scientifico e tecnologico,
Dopo la IWW l’artista si trasferirà a Davos, in Svizzera, dove avrà la possibilità di ritrovare considerati come fattori disgiunti allo sviluppo spirituale.
una maggiore serenità che trasparisce anche dai lavori di quel periodo. Dopo la pubblicazione di LO SPIRITUALE NELL’ARTE (1911) di Kandinskjj, l’artista si
(POSTDAMER PLATZ 1914, CINQUE DONNE SULLA STRADA 1913, STRADA DI DRESDA concentrò maggiormente sullo sviluppo di un’arte non oggettiva;
1908, AUTORITRATTO DA SOLDATO 1915, DAVOS 1925). ➢ Javlenskij sull’approfondimento del rapporto tra umano e l’arte delle icone (HEAD 1910-
➢ La pittura di Heckel esprime disagio attraverso l’uso ricorrente di caratteristiche formali 11);
come la spigolosità accentuata; le sue composizioni sfruttano ancora un tratto di matrice ➢ Macke e Marc rimangono maggiormente improntati sulla figurazione pur sviluppando il
divisionista (il quale tenderà a distendersi sempre di più, soprattutto dopo il tema del colore in chiave simbolista approfondendone le qualità spirituali (I CAVALLI
trasferimento dell’artista a Berlino), rifacendosi in parte ad influenze come il Cubismo AZZURRI 1911, LA MUCCA GIALLA 1911, LA TIGRE 1912 nei quali Marc sviluppa soggetti
Orfico di Delaunay e opere di Marc e Klee, le quali scompongono l’immagine e ne animali trasfigurati da cromie irrealistiche e una semplificazione formale);
accentuano la rilevanza cromatica in un’ottica di maggiore liricità (RAGAZZA CON ➢ Kubin sviluppa opere sul mostruoso e temi simbolisti (LA SFINGE MASCHILE 1903)
BAMBOLA 1910). ➢ Klee, che aderisce solo alla seconda mostra del gruppo dedicata alla grafica, manifesta
➢ Nolde si è concentrato molto all’iconografia di scene sacre, per le quali utilizza ancora un invece un’estraneità al conflitto tra astratto e figurativo, approfondendo un linguaggio
principio di deformazione anche se maggiormente fluido rispetto ai lavori dei suoi del tutto personale, nel quale l’arte e la pittura devono rendere visibile l’invisibile,
compagni; il suo stile risulta quindi sicuramente caratterizzato da una forte espressività distanziandosi quindi dal valore di mimesis, poiché il mondo tangibile viene inteso come
antinaturalistica, ma il risultato assume istanze maggiormente naif, ravvicinabili all’arte una delle molteplici realtà possibili: la sua pittura diviene quindi lirica e spirituale,
africana e alle produzioni infantili (UOMO PESCE E DONNA 1912, TRITTICO DELLA VITA DI improntata sulla piattezza quasi decorativa e sullo stemperamento del colore (entrambe
CRISTO 1911-12, BALLERINA 1913). influenze della cultura magrebina), accompagnate da continue ricerche sulla percezione
➢ Pechstein fa largo uso di tecniche grafiche di stampa, in particolare la xilografia, la quale visiva (come in SEPARAZIONE VESPERTINA, 1922)
gli permette di trattare i propri soggetti procedendo per sintesi e stilizzazione delle Alle loro mostre saranno inoltre presenti opere di moltissimi artisti, tra cui Delaunay,
forme, rendendole sicuramente più efficaci e vicine all’influenza dell’arte africana. Rousseau, Picasso, Matisse, Goncharova, Cezanne, Gauguin e Van Gogh.