Nascita
17 Set 1869
Russia
Morte
31 Ago 1942 (72 anni)
Manhattan, New York
USA
Sepoltura
Cimetiere de Passy
Île-de-France
Paris, France
La collana Lakhovsky si basa sul famoso anello di Heinrich Hertz (1857-1894) che nel 1886 riuscì per la prima volta a
produrre ed a rivelare le onde elettromagnetiche. Hertz ebbe l’idea di alimentare con un rocchetto di Ruhmkorff un
circuito aperto, in cui l’induttanza era rappresentata da due aste metalliche allineate, separate da una breve distanza, e la
capacità era realizzata con due sfere poste alle estremità delle due aste: tale circuito prende il nome di dipolo herziano.
REALIZZAZIONE PRATICA DELLA COLLANA LAKHOVSKY
Qualsiasi conduttore isolato e’ un dipolo herziano che potra’ oscillare alla propria frequenza di risonanza
(dipende dal valore R-L-C del loop) utilizzando una qualsiasi fonte elettromagnetica impulsiva come fonte
di alimentazione. Il loop trasforma il disturbo elettromagnetico impulsivo in una serie di onde smorzate a
frequenza nota, in parole povere si ha lo stesso fenomeno fisico che possiamo riscontrare quando picchiamo
una campana con un martelletto: l’energia dello stesso (disturbo impulsivo=martellata) viene convertito dalla
campana in una oscillazione smorzata (suono “dong”) la cui frequenza sara’ quella tipica del mezzo
trasduttore (campana) e non dell’elemento eccitatore (colpo di martello). La fisica ci insegna che nulla si
crea e nulla si distrugge, ma tutto si trasforma, per cui risulta ovvio che la risonanza dell’anello herziano
portera’ alla riduzione dell’intensita’ dell’impulso elettromagnetico di eccitazione, ossia se stazioniamo
all’interno dell’anello stesso avvertiremo il “disturbo” elettromagnetico meno intenso, ed e’questo il
principio fisico-terapeutico usato dal grande Georges Lakhovsky per progettare le sue collane/braccialetti.
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I vincoli minimi da rispettare per realizzare una collana Lakhovsky efficiente sono due:
1) usare un conduttore isolato con sezione di rame generosa (>=1mmq)
2) creare un gap nel loop tale da garantire l’isolamento elettrico, ma allo stesso tempo permettere la
vicinanza tra le due estremita’ del conduttore.
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Soluzioni realizzative da me utilizzate
Io solitamente taglio il conduttore elettrico isolato a circa 90cm, per le collane:
1) uso un cavo elettrico multiconduttore isolato in silicone, per permettere la flessibilita’ della collana
stessa ed evitare fastidi nell’indossarla, sia di giorno che di notte (dovrebbe essere tenuta addosso h24)
2) dopo aver isolato galvanicamente la testa in rame del cavo elettrico con una pennellata di colore (smalto
per unghie) io realizzo un nodo piano per tenere chiuso il loop ed avere un gap tra le estremita’ del
conduttore; chi avesse la pazienza di farlo puo’ saldare una pallina di stagno sulle 2 estremita’ del rame
che sporge dall’isolante siliconico e dopo aver interposto un distanziale isolante tra le due perline,
bloccare il gap all’interno di una guaina termoretraibile isolante.
Mi rendo conto che la spiegazione e’ piu’ complicata della realizzazione pratica, per cui alleghero’ alcune
foto esemplificative del lavoro. Ultima nota: il gap dovrebbe stazionare quanto piu’ vicino possibile alla
colonna vertebrale, in maniera da stimolare le terminazioni nervose ed il sistema neurovegetativo.
Moreno
METODO DI CHIUSURA LOOP –1--