Parlare di progresso equivale a provare a descrivere un
fenomeno che va avanti da sempre ma che al giorno d’oggi sembra che abbia preso un impennata.
Si parla molto spesso di progresso e ne si discute in ogni
ambito sociale e tecnologico ed è proprio per questo che nasce il dilemma se la velocità con il quale tutto stia avvenendo sia troppo squilibrata tra i vari campi e il motivo di questo squilibrio.
É molto semplice notare come in ambito tecnologico di
giorno in giorno si facciano nuove scoperte e ci siano nuove invenzioni. Tutto questo, come racconta Edoardo Boncinelli nel “Corriere della Sera - La Lettura” è grazie all’interazione che gli esseri umani hanno tra di loro, sia di persona sia a distanza, nello spazio e nel tempo, poiché si studia il presente con letture attuali ma anche il passato imparando molto da scienziati, loso e molti altri artisti che non ci sono più. É molto semplice mettere in pratica degli insegnamenti oggettivi soprattutto se questi si possono realizzare in team e quindi utilizzare la conoscenza di molte persone per avanzare progetti e dar vita sempre a qualcosa di innovativo. Da questo ne deriva anche un avanzamento nell’economia che tende sempre di più ad avvantaggiare la tecnologia e a danneggiare tutto ciò che non sta al passo con questa; un esempio possono essere i centri commerciali che un tempo erano di quantità molto ridotta e davano quindi molto più spazio a negozi all’interno dei paesi o piccole attività facendo si che il divario tra ricchi e poveri risulti sempre maggiore provocando degli e etti sia sull’avanzamento tecnologico sia su quello sociale; in Homo Deus di Yuval Noah Harari l’autore tratta proprio questo divario sottolineando come in futuro sempre di più l’uomo si dovrà reinventare sia sotto l’aspetto lavorativo sia sotto l’aspetto di persona se no verrà schiacciato, racconta come in passato si moriva di fame proprio per la mancanza di cibo mentre ora è l’esatto opposto con l’obesità; il suo scopo è far ri ettere come ogni uomo deve stare al passo e cercare di arricchirsi interiormente e capire per quanto sia possibile cosa è bene e cosa è male per stare dietro a una società in continua mutazione.
Tendenzialmente un paese molto povero ha anche un
rallentamento per quanto riguarda l’avanzamento tecnologico e Alberto Naska con un video su Youtube ci racconta la sua esperienza in Venezuela e come questo è un esempio azzeccato. Il Venezuela, paese molto povero dovuto principalmente alle scelte politiche e alla grande in azione, è un alternarsi di lusso (a piccolissimi tratti) e
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grandissime zone di povertà dove si ha un altissimo
tasso di criminalità. Questo è un chiaro esempio come lì l’avanzamento sociale sia molto collegato alla situazione generale dell’economia che non consente un avanzamento tecnologico e quindi ne deriva una regressione nella società.
L’uomo al giorno d’oggi ha tutti i mezzi per potersi
informare e crescere come persona, abbiamo un sacco di libri, professori, corsi, le scuole e moltissimo altro ancora che ci possono arricchire ma sappiamo bene che attuare ogni tipo di insegnamento morale non è semplice come risolvere un problema di matematica con delle formule oggettive studiate e ristudiate.
Nell’articolo citato in precedenza si sottolinea come il
progresso non è uguale e costatante in ogni forma facendo quasi intuire che l’avanzamento tecnologico sia molto paragonato a un computer, perfetto e per lo più senza errori mentre il progresso umano sia l’esatto opposto e quindi senza costanti e senza nessun tipo di certezza.