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VALERIA

COLANGELO


VIAGGIARE DA SOLI NO PROBLEM


Come Organizzare Il Proprio

Viaggio Perfetto In Italia e Nel Mondo

Alla Scoperta Di Sé Stessi e

Sentirsi Sicuri

Titolo

“VIAGGIARE DA SOLI NO PROBLEM”

Autore

Valeria Colangelo

Editore

Bruno Editore

Sito internet

http://www.brunoeditore.it

Tutti i diritti sono riservati a norma di legge. Nessuna parte di questo libro
può essere riprodotta con alcun mezzo senza l’autorizzazione scritta
dell’Autore e dell’Editore. È espressamente vietato trasmettere ad altri il
presente libro, né in formato cartaceo né elettronico, né per denaro né a
titolo gratuito. Le strategie riportate in questo libro sono frutto di anni di
studi e specializzazioni, quindi non è garantito il raggiungimento dei
medesimi risultati di crescita personale o professionale. Il lettore si assume
piena responsabilità delle proprie scelte, consapevole dei rischi connessi a
qualsiasi forma di esercizio. Il libro ha esclusivamente scopo formativo.

Sommario

Introduzione
Capitolo 1: Come organizzare al meglio il tuo viaggio
Capitolo 2: Come preparare il tuo bagaglio senza sbagliare
Capitolo 3: Come gestire i soldi efficacemente e senza sprechi
Capitolo 4: Come gestire in modo ottimale il ritorno a casa
Capitolo 5: Partire da soli: pro, contro, consigli e benefici
Conclusione

“Dedico questo libro a tutte le persone che

non si accontentano di vivere una vita mediocre,

ma che aspirano a vivere una vita meravigliosa, travolgente,


ineguagliabile, all’altezza delle proprie aspettative e

a tutti coloro che ogni giorno si impegnano con passione e dedizione, a


realizzare i loro più grandi ed ambiziosi sogni”.

Valeria Colangelo

Introduzione

Non aspettare il momento giusto per cominciare a fare qualcosa che ti piace
e che desideri intensamente, perché questo momento potrebbe non arrivare
mai, oppure giungere quando non hai più la possibilità di realizzare quello
che hai sempre voluto. Il tempo scorre velocemente e sprecarlo investendo
le proprie risorse mentali, fisiche e spirituali in attività che non ti
soddisfano, che ti privano di energia, con la conseguenza di farti sentire
svuotato e demotivato, è un’offesa alla tua esistenza, una violenza alla tua
gioia di vivere, esprimerti, scoprire il mondo e offrire il tuo prezioso
contributo per migliorarlo.

È necessario quindi, sbloccarti dallo stato mentale in cui versi, abbattere la


feroce chimera che si prende gioco di te e che ti tiene prigioniero. Tu sei un
essere speciale, brillante, pieno di potenzialità inespresse, che aspettano di
emergere e di collaborare con te per aiutarti a realizzare i tuoi più grandi
sogni e a concretizzare i tuoi obiettivi più ambiziosi.

Invece di continuare a essere spettatore inerme della tua vita, in attesa di un


colpo di fortuna, di un bacio dalla dea bendata, di un aiuto esterno e di un
miracolo che tarda a concretizzarsi, diventa padrone di tutti gli aspetti della
tua esistenza, diventa responsabile della tua felicità e della tua
realizzazione, diventa l’eroe che hai sempre sognato di essere e usa i tuoi
super poteri per vivere una vita straordinaria, ricca di gioia, prosperità,
benessere, abbondanza, autenticità, bellezza, generosità e ispirazione.

Voglio aiutarti a essere pienamente te stesso, a sconfiggere, dominare la


paura che ti impedisce di partire e di evolvere al 100% e pormi come tua
guida, tua alleata, (considera il ruolo che Virgilio ha avuto per Dante e
pensa a me come una sorta di tuo Virgilio personale), nel percorso di
incredibile trasformazione che stai per cominciare. Ti dimostrerò che sei
capace di compiere imprese apparentemente impossibili e che sei molto più
bravo e in gamba di quello che pensi di essere.

A tal proposito, voglio accompagnarti in quello che sarà il primo di


un’infinita costellazione di incredibili, emozionanti e indimenticabili
viaggi, che compirai in compagnia di una splendida persona, una persona
che ti è profondamente amica e che ti conosce molto bene: tu. Partire da
soli per una destinazione è una motivante e valida sfida, in cui vale davvero
la pena cimentarsi almeno una volta nella vita.

I benefici e i vantaggi che trarrai dal vivere una tale esperienza, sono
molteplici e variegati. Te ne renderai conto tu stesso quando starai per
partire per il tuo primo viaggio in solitaria. Il mio invito è il seguente: non
rinunciare a fare il viaggio che sogni da tempo di organizzare, non
rinunciare a visitare un luogo che da sempre desideri vedere con i tuoi
occhi, perché non c’è nessuno che può accompagnarti, o che non ha il tuo
medesimo interesse in tal merito, non rinunciare a tale opportunità perché ti
senti insicuro, o perché ripeti a te stesso che non hai abbastanza soldi,
tempo e coraggio per partire da solo.

Non rinunciare a vivere quella che sicuramente sarà una delle più
spettacolari, coinvolgenti, strabilianti e straordinarie esperienze che
ricorderai per tutta la tua vita, perché un giorno, rischieresti di pentirtene
amaramente e forse non avresti più modo di rimediarvi. Evita seriamente di
ritrovarti alla fine della tua esistenza e di avere il rimpianto di non aver
vissuto la vita che volevi vivere, ma di aver vissuto la tua vita come gli altri
si aspettavano tu la vivessi.

Questo è il rimpianto numero uno di cinque, riportati nel libro dal titolo
Vorrei averlo fatto, che l’infermiera Bronnie Ware ha raccolto presso i
malati terminali di cui si è occupata. Gli altri quattro, in ordine consecutivo,
sono i seguenti: aver voluto lavorare di meno, aver voluto avere il coraggio
di esprimere i propri sentimenti, aver voluto restare in contatto con i propri
amici, aver voluto essere più felice.

Detto ciò, credo che non esista nulla di più triste e doloroso dell’avere dei
rimpianti, quindi, impegniamoci a non averne, ma a essere sempre vigili e
presenti a noi stessi, responsabili della nostra felicità, nel presente, nel qui e
ora. Cominciamo a organizzare il tuo magnifico viaggio! Il paradiso
esteriore (persone, relazioni, luoghi, ambienti, contesti) e interiore
(sensazioni, emozioni, sentimenti, immagini, dialogo) che scoprirai, sarà
così meraviglioso e intenso, che non vorrai più farne a meno. Garantito!

Capitolo 1:

Come organizzare al meglio il


tuo viaggio

Il successo e la buona riuscita di un viaggio, qualsiasi sia la tipologia,


(vacanza, affari, formazione, spirituale, affettivo-relazionale), dipende da
un’attenta e meticolosa organizzazione e da un’accurata pianificazione.
Non basta semplicemente sapere dove si vuole andare, ma occorrono molti
altri fondamentali ingredienti da conoscere e da utilizzare.

È indispensabile avere una mappa che indichi tutte le possibili direzioni, gli
ostacoli, gli eventuali alleati. Questo strumento, unito a una visione globale
dell’esperienza che vuoi vivere, ti consentirà di centrare l’obiettivo e
realizzare il risultato di vivere una vacanza perfetta, ricca di soddisfazione,
appagamento e gioia.

Comincia col porti questa semplice, ma potente domanda: «Perché voglio


partire?», dopodiché prendi un foglio di carta, meglio se un quaderno, e
annota le risposte spontanee che emergono, senza soppesarle troppo. Una
volta che le avrai trascritte, ti consiglio vivamente di rispondere
consecutivamente a queste altre domande: «Perché voglio andare qui, in
questo luogo?», «Quali sensazioni, emozioni, mi suscita l’immaginare di
trovarmi già in questa destinazione?», «Perché penso di non poter
rimandare la mia partenza?».

Prenditi del tempo sufficiente e trova un luogo tranquillo nel quale sai di
non essere disturbato. Nell’eventualità che ciò possa accadere, chiedi alle
persone che ti sono vicine di non disturbarti per almeno un’abbondante ora
e lascia fluire i tuoi pensieri. Questo esercizio ti consente di entrare in
contatto con la tua interiorità, di esprimerti pienamente e di fare chiarezza
in merito a quello che ti aspetti di vivere.

Dopo aver completato questo step iniziale, puoi focalizzare la tua


attenzione sul luogo che hai deciso di visitare. Devi cominciare col
raccogliere informazioni su di esso. Oggi, rispetto al passato, hai molte più
fonti dalle quali attingere, sfrutta questo tuo vantaggio. Potresti decidere di
acquistare una guida turistica o un libro, che ti offrono una panoramica
generale sulla località da te prescelta, oppure utilizzare quello che
attualmente è considerato lo strumento più evoluto e performante, in
continua espansione: Internet. In esso puoi trovare tutte le informazioni che
ti occorrono, veicolate attraverso molteplici fonti espressive. Puoi decidere
infatti, di cercare su YouTube video, consultare forum, siti di viaggi con
pagine dedicate alla tua località. Le possibilità sono tantissime. Utilizza
quella che ti è più congeniale.

Deciso dove ricercarle, il passo successivo è capire quali informazioni


cercare. Specialmente se la destinazione scelta è estera, è indispensabile
conoscere e avere a disposizione quante più informazioni possibili, in modo
tale da non trovarsi impreparati e avere delle sorprese.

Gli aspetti principali da conoscere sono i seguenti: salute, formalità


doganali, distanze e fusi orari, costi medi del viaggio, lingua, moneta,
religione, temperatura, clima, usi e costumi, arte, cautele da adottare, feste,
tradizioni, servizi e infrastrutture, affluenza, paesaggi, flora e fauna, storia
del paese, shopping. Sono tanti, ma non preoccuparti, li analizziamo uno
alla volta.

Riguardo la salute, impegnati a raccogliere quante più informazioni


possibili su quelle che sono le attuali condizioni sanitarie del paese nel
quale ti recherai. Un valido aiuto puoi trovarlo presso le autorità
competenti. In particolare, devi sapere se esistono dei vaccini obbligatori e
in tal caso quali sono e quali vaccini, invece, sono consigliati. Inoltre, devi
essere a conoscenza delle malattie più frequenti e delle cure per porvi
rimedio.

Pondera bene se fare prima di partire un’assicurazione sanitaria. Questa


probabilmente non ti servirà, ma nel caso in cui dovesse tornarti utile, potrai
congratularti con te stesso per averla fatta, dal momento che al mondo ci
sono paesi in cui il costo per le spese mediche è eccessivo, mentre ce ne
sono altri in cui è folle il costo del trasporto verso centri specializzati e
attrezzati a gestire il problema di salute che tu potresti contrarre.

Per quanto riguarda le formalità doganali, bisogna sapere prima di partire se


per entrare sul territorio del paese prescelto basta avere con sé
semplicemente la carta di identità, oppure se è necessario avere anche il
passaporto con validità di almeno sei mesi e/o il visto turistico. Per
dissolvere tutti i dubbi al riguardo, prima di intraprendere il tuo viaggio,
consulta l’Ufficio del Turismo e l’Ambasciata del paese che intendi
visitare. Essi risponderanno a tutte le tue domande e ti forniranno le
informazioni più aggiornate a proposito della documentazione obbligatoria
e necessaria per entrare nel paese. Puoi anche rivolgerti al Ministero degli
Affari Esteri o consultare il sito www.viaggiaresicuri.it. Nel caso in cui tu
non sia in possesso di questi ultimi due, se entrambi necessari, richiedili
quanto prima.

Devi sapere, per quanto riguarda il passaporto, che dopo aver consegnato
tutta la documentazione, l’attesa per averlo finalmente tra le tue mani
potrebbe oscillare da un minimo di due giorni lavorativi a un abbondante
mese, nel caso tu lo richieda durante il periodo estivo, caratterizzato da un
boom di richieste. Esso ha durata decennale, non può essere rinnovato, ma
deve esserne emesso uno nuovo.

Dal 2010 è disponibile il passaporto elettronico. Lo stesso consiste in un


libretto cartaceo di 48 pagine, che sulla copertina ha un microchip
contenente i dati anagrafici, la foto e le impronte digitali del titolare. Il mio
consiglio è quello di adoperarti per procurartelo, almeno 6-3 mesi prima
della tua partenza. La buona notizia è che dal 24 giugno 2014 è stata abolita
la tassa annuale di 40,29 euro sui passaporti ordinari e quindi, essa non si
dovrà più pagare.

Per quanto riguarda il visto, devi sapere che ogni paese segue una precisa
normativa e che le procedure di rilascio e i costi per ottenerlo, sono diversi
a seconda della nazione presa in questione. In generale, puoi richiedere il
visto turistico, conosciuto anche come visto d’ingresso, recandoti di
persona presso l’Ambasciata o il Consolato del paese che intendi visitare,
oppure inoltrare a esse una richiesta online o tramite posta.

Un altro aspetto da tenere in considerazione, sono le distanze e i fusi orari.


Impiegare 10 ore in aereo per giungere su un luogo è ben diverso dall’
impiegarne 2, così come lo è il ritrovarsi in una collocazione temporale
avanti di 4 ore o indietro di 3, rispetto a quella alla quale si è abituati. In tal
caso, è consigliabile cominciare ad adattarsi una settimana prima al fuso
orario che si vivrà per pochi giorni o più settimane.

Il punto successivo riguarda il costo medio del viaggio ed esso comprende


principalmente il denaro necessario per il trasporto, la struttura alberghiera,
il cibo, lo shopping e gli imprevisti. Devi conoscere la quantità esatta dei
soldi che puoi investire nella tua vacanza e a seconda di quanto puoi
spendere, pianificarla egregiamente. Successivamente, nel terzo capitolo,
vedremo le diverse aree in cui devono essere allocati. Per il momento,
stabilisci inizialmente i soldi che sicuramente hai a disposizione da
destinare al tuo viaggio e congratulati con te stesso per questo passo.

Bisogna poi considerare la lingua parlata dalla popolazione locale. L’ideale


sarebbe conoscere 700-1.000 vocaboli madrelingua, così da poter
facilmente interagire con gli abitanti del luogo e suscitare il loro stupore, se
ciò non fosse possibile, la lingua “salvavita” nella maggior parte delle
occasioni è l’inglese. Cerca di conseguire la sua conoscenza a un livello
certificato B2, un livello intermedio, più che sufficiente a cavartela
egregiamente durante un viaggio al di fuori dei tuoi confini nazionali.

Oggi non conoscere l’inglese costituisce un handicap, uno svantaggio,


un’enorme penalizzazione nel mondo del lavoro, in generale nella società
contemporanea, caratterizzata da continuo sviluppo e progresso. Esistono
infinite possibilità per imparare l’inglese una volta per tutte: libri,
audiolibri, corsi multimediali, scuole specializzate, scambi linguistici,
video, app per smartphone gratuite e a pagamento, podcast, visione di film,
telefilm, cartoni animati, documentari, maestri a domicilio o che offrono
lezioni via Skype… non ci sono più scuse, né giustificazioni, quindi
imparalo se non lo conosci e miglioralo, cercando di raggiungere un livello
più elevato di comprensione, linguaggio orale e scritto, ascolto, se lo
conosci già.

In alternativa, inizialmente puoi imparare il “globish”, che è un inglese


composto da una versione scremata e concentrata di questa lingua, che
prevede 1.500 parole accuratamente scelte, le quali possono essere
combinate fra loro per formarne di nuove. Ti consentiranno di esprimerti
con semplicità.

Importante: non procrastinare il tuo viaggio perché non conosci


perfettamente l’inglese, o perché non ti senti abbastanza sicuro, perché nella
vita non ci sarà mai il momento in cui ti sentirai pronto, perfettamente a tuo
agio e preparato al 100%. Anch’io ad oggi non padroneggio e non conosco
accuratamente l’inglese, ma questo non mi ha fermato, non mi ha impedito
di partire! Forza e coraggio quindi, puoi farcela! Io credo in te e nelle tue
capacità, credici anche tu.

L’altro aspetto da considerare è la moneta. Nel caso in cui essa sia la stessa
del paese nel quale ti recherai non avrai bisogno di cambiare i tuoi soldi, se
invece la moneta fosse diversa, dovrai cambiarli nella valuta corrente. Per il
momento ti basta sapere questo.

È bene conoscere anche la religione praticata dalla popolazione locale,


soprattutto se il tuo viaggio avrà luogo presso realtà molto diverse dalla tua:
India, Arabia Saudita, Cina, Giappone… Offendere inconsapevolmente il
culto di un popolo e avere delle spiacevoli incomprensioni e conseguenze,
non sarebbe il massimo della vacanza, inoltre, andrebbe inevitabilmente a
macchiare l’intera esperienza e ad alterare il tuo equilibrio psico-fisico.

Un altro aspetto fondamentale da conoscere riguarda la temperatura e il


clima. Concorderai con me nel ritenere che partire con un abbigliamento
estivo, per poi ritrovarsi con soli 8 gradi non sia il massimo del relax. Ogni
luogo nel mondo ha la sua temperatura e il suo clima ideale. Avere la
possibilità di poterne godere appieno è impagabile. È preferibile quindi,
organizzare la propria visita quando non fa né troppo caldo, né troppo
freddo.

Conoscere a grandi linee, gli usi e i costumi, l’arte, in generale la cultura


del paese che ti ospiterà è auspicabile, oltre che molto divertente e
interessante. Puoi raccogliere informazioni al riguardo attraverso una
ricerca su internet, consultando principalmente i siti ufficiali e accreditati.
Essi ti consentiranno di partire ben informato, anche a proposito di
eventuali cautele da adottare nella visita al paese da te scelto.

Connessa a essa ci sono le feste e le tradizioni tipiche di ogni popolo.


Queste spaziano da giornate dedicate alla celebrazione della propria
religione, ad esempio il culto dei propri santi, a festival e fiere incentrate su
particolari temi e prodotti. Organizzare il proprio viaggio in occasione di
una o più di queste ricorrenze, lo renderebbe automaticamente più bello e
più ricco.

Uno dei massimi aspetti da considerare sono i servizi e le infrastrutture.


Alcuni paesi potrebbero avere collegamenti stradali di buona qualità, altri
meno. Alcuni potrebbero disporre di collegamenti ferroviari e bus capillari,
veloci ed efficienti, in altri invece, questi potrebbero essere lenti o
parzialmente assenti. Allo stesso modo, alcuni paesi potrebbero
caratterizzarsi per avere delle buone strutture ricettive, altri per averne delle
originali e altri ancora per averne delle eccellenti, ognuna con un costo che
va dall’economico, al medio e al caro. Conoscere queste informazioni in
anticipo ti sarà molto utile.

Dal punto di vista del turismo, è bene conoscere l’affluenza che interessa il
paese che hai deciso di visitare. Concorderai con me nel ritenere che fare
un’abbondante ora o più di fila per visitare un museo o una particolare
attrazione, oltre a essere stressante, è anche noioso. Ci sono periodi,
specialmente quello estivo, in cui l’affluenza potrebbe essere alta, altri dove
la stessa è media o moderata. A meno che tu non ama la folla, il caos e la
confusione, ti consiglio di organizzare il tuo viaggio quando essa è al
massimo media.

Informati a proposito dei paesaggi, della flora e della fauna del paese in cui
ti recherai. Esso, ad esempio, potrebbe essere ricco di parchi naturali, varie
specie di piante e animali protetti, fiumi, cascate, monti, montagne…
sarebbe un peccato non considerare di vedere queste meraviglie.

Ti consiglio di informarti anche sulla storia del paese che hai scelto di
visitare, (la sua costituzione, eventuali conflitti, difficoltà, periodi di
prosperità, ecc.). Il tempo che investirai in quest’attività sarà ampiamente
ripagato dal valore aggiunto che conferirà al tuo viaggio. Inoltre, in questo
modo, avrai ampliato la tua cultura personale e questo è un vantaggio
secondario impagabile.

L’ultimo punto riguarda lo shopping. Informati sull’esistenza di centri


commerciali, negozi, store, vie e quartieri rinomati per quanto lo riguarda,
in tal modo non ti sfuggirà niente e questo ti renderà molto felice.

Conclusa questa indispensabile panoramica generale, puoi procedere col


ricercare informazioni su che cosa vuoi visitare. Le possibilità sono
molteplici e soddisfano tutti i gusti e tutte le esigenze. Le attrazioni
principali sono: musei, palazzi, basiliche e chiese, parchi e piazze, quelle
secondarie sono: teatri, parchi divertimento, zoo, cimiteri e mercati.

Nel caso in cui tu decida di soggiornare per una settimana o più, non
lasciarti sfuggire l’occasione di avventurarti in escursioni presso località di
rinomato interesse, vicine il luogo della tua vacanza, cosicché tu possa
renderla ancora più coinvolgente e dinamica. Dal momento che
difficilmente farai ritorno nell’immediato nella località prescelta, è bene
cercare di massimizzare la tua permanenza sul territorio nel modo più
efficace possibile.

Una volta definito cosa visitare, ti occorre stilare una lista prioritaria delle
attrazioni da vedere, soprattutto se esse sono molte. In questa fase di
preparazione, ti aiuta conoscere quali sono i tempi medi di visita delle
stesse. Puoi utilizzare a tal proposito il sito www.tripadvisor.it che oltre a
mostrarti quelle che sono le attrazioni più gettonate, attraverso una
classifica, contiene le recensioni di chi ha già visitato il luogo da te scelto.

Queste sono una preziosa risorsa da consultare. Non prendere come oro
colato ciò che è riportato in esso, perché esse sono pur sempre legate
all’esperienza personale del singolo autore, ai suoi gusti, alle sue
considerazioni. Traine spunto.

Crea un file word nel quale inserire l’elenco delle attrazioni che vorresti
visitare. Per ognuna di esse puoi indicare il tempo minimo che ti occorrerà
per visitarle e se vuoi essere super dettagliato, puoi scriverci a fianco come
arrivarci, (ad esempio, quale bus prendere). Stampane una copia e
inseriscila in un foglio trasparente, meglio se rigido perché più resistente.

Semplificando, puoi stampare in un altro file semplicemente il nome delle


attrazioni e decidere di farne una stampa dalle dimensioni formato
tascabile, da tenere nel portafoglio. In alternativa, se non vuoi portare con te
fogli volanti, puoi salvare il documento word nel tuo cloud, oppure fare foto
o screenshot al documento che le contiene. Puoi scegliere tra varie opzioni,
scegli quella che ti piace di più.

Completato questo step, puoi utilizzare l’applicazione Google Maps per


fare una simulazione del tempo che ti occorrerebbe per spostarti da
un’attrazione ad un’altra, a piedi, con i mezzi pubblici, con l’auto o col taxi.
Quest’operazione ti aiuterà molto a rivedere il tuo elenco e a pianificare al
meglio il percorso che intraprenderai.

Quando avrai definito quello che vuoi vedere, potrai finalmente decidere
quando partire. Cerca di cogliere la stagione migliore per il clima e
informati se esiste la possibilità di fare esperienze fuori dall’ordinario,
come delle immersioni, o prendere degli sci in affitto.

Analizza i tuoi impegni lavorativi, familiari e personali e definisci quando


puoi partire. Valuta tutte le opzioni che hai a tua disposizione. Analizza gli
scenari possibili, i pro e i contro relativi il partire in una data e in un
periodo, piuttosto che in un altro e trai le tue conclusioni.

Informati a proposito delle attività possibili che potresti svolgere in loco e


valuta se ti interesserebbe prenderne parte. Quelle più gettonate sono le
visite guidate. Esse sono l’ideale per conoscere le principali attrazioni,
soprattutto la loro storia e per confrontarsi con altri turisti. Un’altra
tipologia è quella delle escursioni, l’ideale per conoscere altri luoghi. Altre
attività sono la pesca, i safari fotografici. Le possibilità sono varie. Se non
sai deciderti puoi sempre ricorrere al sistema più antico al mondo: il lancio
della monetina!

Definita la data della partenza, il passo successivo è stabilire quanto durerà


la tua permanenza. C’è un enorme differenza tra fare un viaggio che dura
solamente un giorno a farne uno che dura una o più settimane. Entrambi
prevedono una diversa e accurata pianificazione.

Specialmente se la località che hai scelto è molto distante dal luogo nel
quale vivi abitualmente e per giungervi dovresti prendere necessariamente
l’aereo e impiegare dalle 5 ore in poi, ti consiglio di organizzare il tuo
viaggio per almeno una settimana per molteplici ragioni. In primis, il tuo
stato psicofisico. Sapere ad esempio, che hai a disposizione solamente due
giorni per visitare un paese ricco di storia, attrazioni, attività, rischia di
stressarti e di non farti godere pienamente la tua permanenza.


Avere continuamente il pensiero di dover ripartire nell’immediato non è
una bella sensazione. Soprattutto se la maggior parte del tuo tempo è
assorbita dal lavoro, hai bisogno di un distacco maggiore in termini di
giornate, per rigenerarti in maniera efficace.

Nel caso della settimana invece, considera giorni pieni 5, invece di 7,


perché sia il giorno della tua partenza, che quello del rientro a casa, non
avrai a disposizione tutte le 24 ore: il tempo che impiegherai per giungere
nella struttura ricettiva scelta, per iniziare a orientarti, cibarti, per riposare
un po' e poi per ritornare a casa, sarà all’incirca dimezzato. Un altro motivo
è che avendo a disposizione qualche giorno in più, potrai visitare più
attrazioni e fare più attività.

Un suggerimento: prenota l’orario della tua doppia partenza in questo


modo: l’andata la mattina presto, ma non eccessivamente, entro le 8 al
massimo, il ritorno nel tardo pomeriggio/prima serata, entro le 19. In questo
modo, avrai guadagnato qualche ora in più per vivere al meglio e
prolungare il tuo viaggio. Importante: se non hai la certezza delle date
relative la partenza e ripartenza, prenota sul sito www.booking.com la
struttura alberghiera con l’opzione della cancellazione gratuita, in questo
modo eviterai di sprecare soldi nel caso di impossibilità a partire.

Lo step successivo è scegliere la struttura alberghiera nella quale andrai a


soggiornare. A seconda delle tue possibilità economiche, hai a disposizione
diverse tipologie. Queste vanno dalle più economiche: ostelli, bed and
breakfast, case vacanza, alberghi a una, due, tre stelle, a quelle più
dispendiose: alberghi a quattro, cinque, sette stelle, castelli, ville, resorts.
Ognuna ha i suoi punti di forza e di debolezza. La discriminante principale
è il prezzo. Naturalmente, più lo stesso è elevato, maggiori ed eccellenti
sono i servizi che la struttura offre.

L’ostello per la mia esperienza, è la soluzione più economica, ma anche


quella che richiede maggiori capacità di adattamento: dover condividere la
propria camera, i servizi sanitari, con persone delle quali non si conosce
nulla, spesso di nazionalità diversa, è un’esperienza interessante e
coinvolgente, che consiglio a tutti. Se poi ti ritrovi con altre undici persone
nella stessa stanza, il divertimento è assicurato. L’ostello è frequentato
solitamente da persone giovani, 18-30 anni circa, estroverse, dinamiche,
ben disposte ad intavolare un dialogo, a fare conoscenza. Esso è un ottimo
strumento per praticare l’inglese.

Dopo il mio primo viaggio di una settimana all’estero da sola, ad


Amsterdam, sono migliorata molto nell’esprimermi in inglese. Dal
momento che ero obbligata a usarlo per poter comunicare con le altre
persone, mi sono impegnata al massimo per farmi capire e per capire e
questo mio sforzo ha dato i suoi risultati.

L’ostello è l’ideale per stringere nuove conoscenze e anche per iniziare


nuove amicizie, perché ti costringe ad uscire dalla tua zona di comfort e ad
esporti con gli altri, a fare gioco di squadra per rendere gradevole la
convivenza. Potresti ritrovarti ad andare a visitare qualche attrazione
assieme a un tuo compagno di stanza, così come è successo a me a Parigi. È
bellissimo condividere un’esperienza così intensa come quella di una
vacanza, soprattutto se si è reciprocamente simpatici e disposti a mettersi in
gioco. I ricordi che ti porterai nel cuore resteranno indelebili per sempre.

Per quanto riguarda invece la permanenza in un hotel a 4 stelle ad esempio,


posso garantirti che è favolosa per tanti motivi: una camera pulita con un
materasso morbido, insonorizzata, col riscaldamento e refrigeramento
incluso, la possibilità di ricevere la colazione in camera o di fare quella a
buffet, di solito continentale, più la possibilità di usufruire di vari servizi
come la palestra, la spa, non ha prezzo in termini di comfort ed esclusività.

Gli occhi vogliono la loro parte come si suol dire e un hotel di questo
genere è in grado di soddisfarli. Puoi confrontare le varie tipologie, il
rapporto qualità/prezzo, guardare le foto, leggere le recensioni, utilizzando
vari siti specializzati in merito. Ad oggi continuo a utilizzare il sito
www.booking.com perché è semplice da utilizzare, chiaro e ben strutturato.
Infatti, utilizzando i filtri che mette a disposizione per la ricerca della
struttura alberghiera, hai subito a disposizione l’elenco che soddisfa i tuoi
requisiti.

Attualmente offre la possibilità di vedersi accreditati 15 euro sul proprio


conto se una persona prenota la sua vacanza utilizzando il link che tu gli hai
suggerito, gli stessi li riceverà anche lei una volta che l’avrà conclusa. Non
male vero? Con 15 euro puoi prendere una pizza, delle patatine e più bibite
o circa quindici caffè al bar, ad esempio.

Booking come precedentemente anticipato, contempla la possibilità della


cancellazione gratuita e include anche la possibilità del pagamento non
anticipato, ma effettuato direttamente presso la struttura scelta durante il
soggiorno. La condizione che richiede è quella di dimostrare che sulla
propria carta di debito o credito ci sia la somma necessaria a coprire l’intero
costo del soggiorno. Essa potrebbe infatti effettuare un addebito di prova
prima dello stesso, per verificare la validità della carta e garantire la
prenotazione. Diversamente da un addebito vero, l’importo trattenuto
temporaneamente tornerà ad essere disponibile sulla tua carta.

Un suggerimento: guarda qual è il prezzo per notte su Booking, dopodiché


vai sul sito dell’hotel che ti interessa e vedi se lo stesso è pari o inferiore.
Nel secondo caso prenota dal sito dell’albergo, così risparmierai i soldi
relativi le commissioni.

Devi sapere in anticipo i mezzi di trasporto che utilizzerai per muoverti in


doppio verso: per arrivare alla destinazione e sul luogo della tua vacanza.
Riguardo il primo, a seconda della destinazione scelta, potrà esserti più
congeniale l’aereo, il treno, l’autobus o l’auto. Tocca a te fare le tue
valutazioni e rapportare i costi/benefici, tempo/comodità.

Nel caso in cui optassi per prendere l’aereo, ti consiglio di prenderne uno
col volo diretto se disponibile, piuttosto che uno con uno o più scali, perché
in questo modo ti stresserai di meno e sarà meno stancante l’intero viaggio.
Avendo di conseguenza più energie, potrai impiegarle fin da subito per far
fruttare il tuo primo giorno di vacanza. Alcuni siti attraverso cui puoi
confrontare il costo praticato dalle varie compagnie aeree sono i seguenti:
www.skyscanner.it, www.momondo.it, www.expedia.it, www.edreams.it.

Per muoverti efficacemente sul luogo prescelto, puoi utilizzare diversi e


utili strumenti: Google Maps, mappa cartacea e indicazioni fornite da varie
persone. Il primo strumento suggerito è quello più utile, perché grazie al
servizio di geolocalizzazione è in grado di sapere con precisione dove ti
trovi e fornirti le giuste indicazioni per arrivare a destinazione, sia che tu sia
a piedi, sia se tu voglia prendere un mezzo pubblico, un taxi, o noleggiare
un’auto. A volte tende a farti percorrere la strada più lunga, ma in linea
generale è un ottimo mezzo col quale orientarsi. L’importante che tu lo
aggiorna quando sono disponibili gli ultimi aggiornamenti.

La mappa anch’essa è valida, in un solo colpo d’occhio puoi vedere dove ti


trovi, farti un’idea delle distanze tra un punto di interesse ad un altro, avere
la certezza che essa corrisponda esattamente al modo in cui è strutturato il
paese. Inoltre, non corri il rischio di poterla visionare a tempo determinato
come Maps, che richiede tu abbia almeno un po’ di batteria carica nel
telefono o in un altro supporto tecnologico.

Infine, ci sono le indicazioni delle persone. È bene non fidarsi troppo di


esse, a meno che non siano gli abitanti del luogo a fornirtele, che in quanto
tali, si presume conoscano abbastanza bene il territorio. Puoi mixare tutti e
tre questi strumenti e scegliere quello che ti piace di più.

Un altro aspetto da tenere in considerazione è l’imprevisto. Devi


contemplare che qualcosa potrebbe andare storto nella tua vacanza e devi
essere pronto a reagire e a trovare una soluzione. Devi avere quindi, un
piano b e un piano c per assicurarti di avere coperte le spalle e risultare
vincente in ogni caso. A tal proposito, voglio condividere con te la mia
avventura/disavventura che ho vissuto quando sono stata in visita a
Versailles.

Essa è meravigliosa. La sua bellezza e il suo fascino sono senza tempo. Mi


ero recata a visitarla insieme a un ragazzo brasiliano che soggiornava nel
mio stesso ostello e nella mia stessa camera. Anche lui voleva vedere
Versailles, così abbiamo deciso di visitarla assieme. È stata una giornata
incantevole, spettacolare per i diversi colpi di scena che ho vissuto.
L’escursione è stata bella fino a quando eravamo insieme, i problemi sono
cominciati quando ci siamo persi.

Io nell’immensa reggia, mi ero fermata un attimo per acquistare qualche


souvenir e lui era vicino a me. Tempo un minuto o qualcuno in più e non
l’ho più visto. Ci siamo persi. Metà della visita non me la sono goduta come
avrei voluto, perché dovevo assolutamente ritrovarlo, dal momento che
aveva il mio zaino con dentro il mio cellulare, il mio portafoglio, le mie
carte di debito, i miei soldi, i miei documenti di identità, qualche provvista
e una bottiglietta d’acqua.

Ritrovarsi in una simile situazione a ventun anni, in un luogo che non


conosci e con una lingua che non è la tua lingua madre, non è proprio una
passeggiata. Lui si era offerto gentilmente di portarmelo perché era pesante
e gli faceva piacere rendersi utile. Adesso che ci ripenso è stato un vero
cavaliere. Delle ultime due voci avrei potuto benissimo farne a meno, ma le
prime erano fondamentali.

Inizialmente mi sono preoccupata e ho passato il resto della visita a


cercarlo, senza risultato. Conclusa la stessa, sono uscita dal palazzo e l’ho
aspetto fuori circa 40 minuti con la speranza di poterlo rincontrare.
Osservavo attentamente le centinaia di migliaia di persone che uscivano ed
entravano nell’immensa reggia con la speranza di scorgerlo. Anche questo
tentativo fallì miseramente. Stavo vivendo una situazione molto stressante,
delicata dal punto di vista psicologico.

Molte persone probabilmente si sarebbero fatte prendere dal panico, si


sarebbero disperate e avrebbero pianto, urlato. Dopotutto, uno sconosciuto
aveva le mie risorse indispensabili e i miei effetti personali. Non lo
conoscevo, o meglio, conoscevo solamente le informazioni che lui aveva
voluto condividere. Nemmeno su esse avevo la garanzia che fossero tutte
completamente vere.

Fatta questa premessa, ho deciso di reagire in maniera diversa da quella che


avrebbe fatto probabilmente la maggior parte delle persone e ho scelto di
cogliere quella che in apparenza sarebbe stata considerata una vera e
propria disgrazia, come una sfida per migliorare me stessa, una splendida
opportunità per crescere, mettermi alla prova, trovare nuove risorse,
inventare soluzioni innovative, evolvermi. Potevo contare unicamente su
me stessa e sulle mie forze, così ho scelto consapevolmente di avere un
atteggiamento costruttivo e alla fine sono stata premiata.

Dal momento che la prima strategia, (quella del cercarlo e poi,


dell’aspettarlo) non aveva funzionato, ho deciso di ricorrere a un’altra:
tornare all’ostello nel quale soggiornavo e attendere che anche lui
rientrasse. Armata di coraggio e di buoni propositi, affidandomi alla mia
memoria, mi sono incamminata verso la stazione ferroviaria dalla quale
avevo cominciato la mia avventura a Versailles e sono riuscita a trovarla.
Primo livello completato.

Il secondo era più complesso. Naturalmente, per poter prendere il treno che
mi avrebbe riportato a Parigi, mi serviva il biglietto e io non ce l’avevo, né
potevo comprarlo perché ero senza soldi, nel senso letterale del termine.
Nessuna banconota, nessun euro, neanche un centesimo: niente di niente, lo
zero assoluto. In qualche modo dovevo procurarmelo. Questa era la prima
soluzione, quella più visibile.

Ce ne erano almeno altre due: chiedere a qualcuno di comprarmene


generosamente uno, spiegandogli la mia situazione, oppure accodarmi
velocemente a una persona che stava per varcare gli sportelli della stazione.
Questi ultimi erano complicati da scavalcare poiché alti, inoltre si
richiudevano velocemente. Optai per l’ultima opzione.

Mi sentivo in colpa a fare un’azione del genere, ma la mia era una necessità
e in quel momento questa mi parve la soluzione più agevole e semplice.
Maturata questa consapevolezza, dovevo calcolare i giusti tempi affinché
l’operazione andasse a buon fine. All’inizio ero indecisa, avevo paura di
essere scoperta, ma poi la dissolvei e dopo circa una decina di persone che
vidi varcare la soglia, mi accodai dietro l’undicesima e riuscii a passare
dall’altra parte. Avevo superato anche questo livello.

Dovevo prendere il treno che mi avrebbe riportato a Parigi e sperare non


passasse nessun controllore. Riuscii nell’impresa anche questa volta.
L’ultima prova era quella di riuscire a tornare nell’ostello. Con un po' di
orientamento e buona memoria superai la sfida anche questa volta. La mia
parte l’avevo fatta, adesso dovevo aspettare che lui ritornasse.

Dopo un’oretta abbondante il mio rientro, lui tornò. La prima cosa che fece
fu riabbracciarmi con intensità fisica ed emotiva, esprimendo la gioia nel
vedermi sana e salva, dopodiché mi chiese di controllare che nello zaino ci
fossero tutti i miei oggetti personali. Io gli risposi che mi fidavo, che non
avevo dubbi e che potevo eseguire il controllo completo anche più tardi.

Lui insistette e lo accontentai. C’era tutto, dai soldi al cellulare, ai


documenti di identità fino ai viveri. Ero felicissima perché non solo riavevo
tra le mani tutte le mie cose, ma anche perché questo episodio consolidò la
nostra conoscenza, unita alla consapevolezza che io gli sarei rimasta
impressa nei ricordi a lungo termine, come lui sarebbe rimasto impresso per
sempre nei miei.


Da questa esperienza ho imparato tanto, molti insegnamenti che posso
applicare in tutti gli ambiti della mia vita. Li condivido con te perché sono
sicura ne trarrai spunti e benefici. In primis, non farsi prendere
dall’angoscia e dallo scoraggiamento se ci si trova a vivere
improvvisamente una situazione catastrofica, perché a essa esistono una o
più soluzioni.

In secondo luogo, evitare di dare i propri oggetti personali a uno


sconosciuto e se ciò non fosse possibile, non perderlo mai di vista, o
stipulare anticipatamente un piccolo accordo, come lo stare sempre vicini,
senza allontanarsi più di 20 metri, specialmente se ci si trova in luoghi
affollatissimi, con migliaia di persone. Infine, ricorda che nelle difficoltà è
possibile avere accesso a risorse inimmaginabili. Si è molto più bravi e
capaci di quello che si crede solitamente su sé stessi.

Dopo tutti questi preparativi, possiamo finalmente parlare del giorno della
partenza. Per cominciare col piede giusto e per non vanificare tutti gli sforzi
e l’impegno compiuti precedentemente, segui quanto ti dico: inserisci nel
tuo cellulare una sveglia che suonerà in tre diversi orari, ognuno a un
intervallo di 20 minuti. In questo modo, soprattutto se dovrai svegliarti
presto, avrai ben tre possibilità per alzarti con calma e sbrigare la tua
routine mattutina. Se non dovessi sentire la prima sveglia, ne avrai altre due
che ti ricorderanno che è arrivato il momento di scendere giù dal letto! Io la
chiamo “Sveglia Tripla”, “Sveglia 3x”.

Una volta che sarai giunto a destinazione fai un patto con te stesso.
Impegnati nel non usare social, leggere e-mail, navigare su internet. Se non
dovessi riuscirci, limita al meglio delle tue possibilità il loro utilizzo. Ti
consiglio di smanettare col telefono la sera, dopo che sarai rientrato in
camera da una splendida ed entusiasmante escursione, almeno mezz’ora
prima di dormire. Se subito dopo aver visto il telefono ti coricassi,
impiegheresti più tempo per prendere sonno perché lo schermo, la sua luce
blu, avrebbe sollecitato il tuo cervello che di conseguenza, per andare
apparentemente in stand-by, avrebbe bisogno di più tempo.

Dal momento che quotidianamente utilizzi gli strumenti citati, regalati una
vera pausa rigenerante da essi. Disconnettiti. Immergiti a 360 gradi
nell’esplorazione, nell’avventura. Connettiti con le tue emozioni più
profonde, datti la possibilità di notare ciò che quotidianamente ti sfugge,
come la bellezza del cielo, il respirare l’aria mattutina, il sentire la pressione
dei tuoi passi sul suolo, il notare la varietà di colori e di persone che ti
circonda.

La tecnologia è seducente, uno strumento fondamentale ai nostri giorni, ma


la bellezza di una sana passeggiata nella natura non ha eguali. Immergiti
pienamente nel tuo viaggio. Lascia a casa i problemi, le preoccupazioni, le
ansie. Dona a te stesso un’esperienza di puro relax, ispirazione, gioia,
entusiasmo, sorpresa, scoperta. I benefici del fare ciò sono innumerevoli e
tu non hai altro che da guadagnarci. Vivi la tua vacanza al massimo e sii
pienamente presente in essa.

RIEPILOGO DEL CAPITOLO 1:


SEGRETO n. 1: il successo e la buona riuscita di un viaggio, qualsiasi
sia la tipologia, dipende da un’attenta organizzazione e da un’accurata
pianificazione.

SEGRETO n. 2: ricerca e raccogli le informazioni sul luogo che hai


scelto di visitare attraverso vari strumenti espressivi: internet, siti, libri,
guide, forum, ambasciata, consolato.

SEGRETO n. 3: non conoscere l’inglese oggi costituisce un handicap,


uno svantaggio, un’enorme penalizzazione nel mondo del lavoro.

SEGRETO n. 4: saper parlare il globish ti consente di cavartela nei


tuoi viaggi turistici per il mondo.

SEGRETO n. 5: definisci una lista prioritaria delle attrazioni che vuoi


visitare e crea un file word nel quale inserirle.

SEGRETO n. 6: simula in anticipo attraverso Google Maps il tempo


che ti occorrerebbe per spostarti da un luogo ad un altro.

SEGRETO n. 7: prenota la struttura alberghiera utilizzando il sito


www.booking.com e opta per la cancellazione gratuita, in tal modo,
nel caso tu non potessi più partire, non perderai nulla dei tuoi soldi.

SEGRETO n. 8: prepara un piano b e un piano c da utilizzare in caso


di imprevisti.

SEGRETO n. 9: trasforma un eventuale imprevisto in una splendida


opportunità per crescere, metterti alla prova e migliorarti.

SEGRETO n. 10: se la prima strategia non funziona, usane una


seconda e una terza, fino a quando trovi quella che funziona.
SEGRETO n. 11: nel caso in cui tu ti reca in visita a una o più
attrazioni insieme a uno sconosciuto, stabilisci in anticipo un
vademecum che dovrete entrambi rispettare.

SEGRETO n. 12: per avere la certezza di svegliarti per tempo il giorno


della tua partenza, inserisci nel tuo cellulare una sveglia tripla (sveglia
3x).

SEGRETO n. 13: disconnettiti il più possibile dal tuo smartphone e sii


presente a 360 gradi nel mondo offline, piuttosto che esserlo nel
mondo online.

Capitolo 2:

Come preparare il tuo bagaglio


senza sbagliare

È fondamentale per te scegliere accuratamente tutti gli oggetti che ti


porterai in vacanza. Essi si differenziano a seconda della tipologia di
viaggio che hai deciso di intraprendere. Indumenti estivi ad esempio, non
sono adatti a fare una vacanza in montagna in inverno, così come indumenti
pesanti non sono adatti per una vacanza estiva al mare.

Considera queste due tipologie di bagaglio: mentale e fisico. Per quanto


riguarda il primo, porta con te la voglia di esplorare, avventurarti, divertirti,
metterti alla prova, uscire dalla zona di comfort alla quale sei abituato. Abbi
un atteggiamento positivo, propositivo e costruttivo. Decidi di vivere
pienamente ogni ora della tua vacanza, di assaporare ogni attimo, di
cogliere ogni sfumatura dell’intera esperienza e soprattutto di te stesso
mentre la vivi.

Parti con la voglia di imparare quello che non sai, scambiare qualche
chiacchiera con turisti come te e con la gente del posto, dare ai luoghi, alle
persone, alle situazioni valore aggiunto, lasciare un bel ricordo di te,
qualcosa che al pensarti faccia sorridere. Ricorda: al rientro da ogni viaggio
non sarai più lo stesso che eri quando stavi per partire, ma sarai una persona
nuova, più ricca, più consapevole, più interessante, con un bagaglio di
esperienze più ampio. Scegli di trarre il massimo dal tuo viaggio, di portare
a casa quanti più bei ricordi riesci a vivere, quante più lezioni ed
insegnamenti riesci ad imparare. Il valore di tutto ciò è inestimabile.

Per quanto riguarda la seconda tipologia, scegli la più adatta basandoti su


dove farai la vacanza, quante ore o giorni le dedicherai, cosa è
indispensabile portare con te poiché non puoi farne a meno… Esistono
infinite tipologie di bagaglio. Quello più classico e utilizzato è il trolley,
l’ideale se starai fuori per un week-end, ma esistono anche valige di varie
forme, colori e dimensioni.

Esse si differenziano a loro volta per la qualità del materiale con cui sono
state fabbricate, la capacità di assorbire gli urti, la sicurezza che offrono, la
presenza di due o più rotelle, il prezzo. Stesso discorso vale per gli zaini e i
borsoni. Ne esistono di tutti i tipi e per tutti i gusti: piccoli, medi, grandi,
molto grandi. Scegli il bagaglio che più si adatta alle tue esigenze,
valutando il rapporto costo/beneficio, quante volte credi lo utilizzerai… Per
avere maggiore sicurezza, puoi comprare un lucchetto col quale richiuderlo.
In questo modo, potrai aprirlo solo tu che avrai la chiave o la giusta
password per sbloccarlo. Esso dovrebbe disincentivare i malintenzionati.

Puoi scrivere su un foglio A4 tutto ciò che vorresti portare con te, in modo
tale da averne una visione globale. Dopo aver letto ciò che hai scritto, puoi
fare una prima scrematura di ciò che non ti è indispensabile. Compiuto
questo passaggio, per ogni voce che hai riportato puoi porti queste
domande: «Questa cosa mi è davvero utile?», «Questa cosa sono sicuro la
utilizzerò?», «Cosa provo al pensiero di non portare con me questa cosa?».
Queste sono tre utili domande che ti consentono di capire cosa è davvero
importante per te e a definire un elenco di priorità.

In generale, le voci fondamentali in relazione alla composizione del tuo


bagaglio sono le seguenti: abbigliamento, scarpe, ombrello, oggetti
tecnologici, connessione internet, profumo, creme viso/corpo,
bagnoschiuma e shampoo, dentifricio e spazzolino, asciugamani e
accappatoio, trucchi, gioielli, accessori capelli, pulisci orecchie, spray per
alito, igienizzante mani, fazzoletti, medicine utili, passatempi per il viaggio,
kit da viaggio cibario.

Crea una lista di verifica in cui inserire ognuna di queste voci e di volta in
volta che nella preparazione del tuo bagaglio ne completi una, spunta la
casella ad essa corrispondente e passa a quella successiva. Ricorda di
portare con te la lista. Puoi realizzarla per convenienza su un foglio a
quadretti o a quadrettoni.

Ipotizzando che la tua vacanza duri 6 giorni, ti serviranno 6 diversi cambi.


Ti consiglio di portare con te sempre un capo che ti ripari dal freddo, come
un cappotto o una giacca: prevenire è meglio che curare. Gli sbalzi di
temperatura sono possibili, essere preparati è il metodo più efficace per
affrontarli.

La voce abbigliamento include: maglie, jeans e pantaloni, gonne, vestiti,


giacche e/o cappotti, canottiere, pigiama, mutande, reggiseni, calze. La
maggior parte dello spazio del tuo bagaglio sarà occupato da questa voce.
Piega al meglio delle tue capacità tutto quanto, in modo tale da ottimizzare.

La seconda voce invece, è quella delle scarpe. In primis, ti servono delle


scarpe comode per affrontare il viaggio e per fare le tue escursioni. Ti
consiglio poi, di portare con te delle scarpe eleganti, indicate per andare in
discoteca o recarsi presso locali alla moda e se ti va, delle scarpe che siano
una via di mezzo tra il comodo e l’elegante, come i mocassini: in tal modo
sarai coperto in ogni situazione. In questa voce rientrano anche delle
comode pantofole/ciabatte che userai nella camera presso la quale
soggiornerai.

Un oggetto sottovalutato, ma indispensabile è l’ombrello. In ogni periodo


dell’anno potrebbe piovere. In estate ci sono le piogge estive, in inverno
veri e propri temporali, nel resto dell’anno piogge di media intensità.
L’ombrello è un oggetto salvavita. Prendine uno piccolo o medio, ma
resistente. Investi qualche decina di euro in più per acquistare un ombrello
anti-vento e anti-pioggia, che sia capace di resistere a pressioni, urti e
perturbazioni di varia intensità, invece di spendere cinque euro per
acquistarne uno che si romperà alla prima sollecitazione.

Poi, ci sono gli oggetti tecnologici. In primis, lo smartphone/cellulare,


incluso il caricabatterie e gli auricolari e/o cuffie per ascoltare della musica.
Per limitare il suo consumo di batteria, puoi mettere in pratica queste
strategie: tenere la luminosità dello schermo a meno della sua metà, a meno
che non sia necessaria tutta la luminosità per poterlo utilizzare, chiudere le
applicazioni lasciate aperte in background, disattivare il flash per scattare
foto, spegnere la connessione internet se non la stai utilizzando, limitare al
massimo l’utilizzo dei social se non strettamente necessario.

Se hai la passione per la fotografia, sicuramente non ti accontenterai di


scattare foto col cellulare, ma sentirai l’esigenza di avere con te una
macchina fotografica di buona qualità per immortalare i tuoi momenti
magici. In tal caso, ricorda di portare con te la sua custodia e il suo
caricatore.

Assicurati di avere abbastanza spazio da destinare alle foto che scatterai in


vacanza. Puoi svuotare completamente la sua memoria attuale, oppure
comprarne una nuova da destinare a tale scopo, stesso discorso vale se
utilizzerai il cellulare. A te la scelta. In generale, un oggetto salvavita per
entrambi è il caricabatteria portatile. Assicurati di non dimenticartene nel
preparare il tuo bagaglio. Acquistane uno di piccole dimensioni, leggero,
ma capiente.

Un alleato fondamentale nello scattare foto da incorniciare è il selfie stick.


Esso ti consentirà di immortalare non solo te stesso, ma anche il panorama
che ti circonda. Inoltre, ti risparmierà l’imbarazzo di chiedere a qualche
persona di fotografarti, troncando sul nascere la possibilità che la foto
scattata da qualcun altro possa non piacerti.

Un altro oggetto che potresti portare con te è il tablet o il computer


portatile. Di grande aiuto ti sarà la connessione internet. Assicurati di
averne abbastanza per l’intera durata della tua vacanza. È vero che potrai
utilizzare la connessione Wi-Fi della struttura alberghiera presso cui
soggiornerai, ma la stessa potrebbe essere lenta o non funzionare bene a
causa dei molti utenti collegati alla sua rete.

Inoltre, la connessione Internet ti servirà soprattutto fuori, per i tuoi


spostamenti. È altresì vero che esistono molte zone free Wi-Fi, ma andare
continuamente alla loro ricerca non è per nulla produttivo, anzi, è una
perdita di tempo. Dal momento che lo stesso è limitato e non riciclabile, è
bene utilizzarlo con giudizio.

Una valida alternativa è avere con te il tuo Wi-Fi personale. Io utilizzo il


mobile Wi-Fi della Vodafone che ha un’ottima copertura ed è comodo da
portare con sé, perché grande e pesante quanto la metà di un sapone solido
per le mani. Con esso non rischierai mai di trovarti senza Internet, a meno
che tu non ti trova in un luogo desolato, ai confini del mondo, senza alcuna
copertura.

Poi c’è la voce profumo. Avere un odore gradevole è piacevole sia per sé
stessi, che per gli altri, quindi porta con te il profumo che preferisci. Non
dimenticarti della crema per il viso e/o per il corpo, specialmente se sei una
donna. L’avanzamento dell’invecchiamento purtroppo non va in vacanza e
poi è meglio prevenire che curare.

Avrai bisogno anche di un bagnoschiuma e di uno shampoo, (è vero che


negli hotel ti forniscono dei campioncini degli stessi, ma potrebbero non
bastarti). Opta per delle confezioni che non siano troppo voluminose. Per
quanto riguarda le ultime tre voci citate: profumo, crema viso/corpo e
bagnoschiuma più shampoo, puoi optare per due comodissime soluzioni.


La prima è quella di portare con te dei pratici campioncini, leggerissimi e
non ingombranti. Se sei un uomo puoi chiedere a tua
madre/sorella/amica/cugina/compagna di regalartene qualcuno. Se sei
donna sicuramente avrai la tua piccola o grande scorta: quale occasione
migliore per smaltirla?

La seconda soluzione è la seguente: acquistare dei piccoli contenitori di


plastica ideati appositamente per essere portati in viaggio (travel size) e per
essere conformi alle norme riguardanti la quantità di liquidi consentita dalle
varie compagnie aree. Questi li riempi con la quantità che ritieni sufficiente
a coprire l’intera durata della tua vacanza. Il gioco è fatto. Nel caso dei
campioncini, ti consiglio di tenerli insieme con un elastico, magari
suddividendoli per tipologia. Nel caso dei contenitori riponili in un comodo
astuccio, separato dagli altri oggetti personali.

Non dimenticarti di portare con te dentifricio e spazzolino. Di entrambi,


esistono taglie di diverso formato. Scegli quella che preferisci. Un’altra
voce riguarda gli asciugamani ed eventualmente l’accappatoio. Se soggiorni
presso un hotel i primi saranno inclusi. Puoi scegliere comunque di portarne
con te due o tre. Per quanto riguarda l’accappatoio, in quanto ingombrante,
ti consiglio di optare per un asciugamano medio-grande che possa
sostituirlo egregiamente. Fai le tue valutazioni e decidi.

Se sei donna inoltre, a meno che tu non sia amante della bellezza acqua e
sapone, sentirai l’esigenza di essere un po’ truccata e conseguentemente
portare con te i tuoi trucchi. Personalmente la scelta dei trucchi non è
abbastanza semplice per me, perché ne ho tantissimi, dalla diversa texture,
colore, casa cosmetica. Evita di portare con te prodotti che non sei sicura di
utilizzare, optando invece per quelli che ti entusiasmano al solo pensiero di
indossarli.

Per evitare di sovraccaricare inutilmente il tuo bagaglio, puoi utilizzare la


regola del 3+1: per ogni categoria di cosmetici e prodotti per il make-up,
scegli i tre che ti piacciono di più, di cui non puoi farne a meno. In pratica,
semplificando: tre matite occhi, tre matite labbra, tre ombretti, una matita
per sopracciglia, un mascara, un eyeliner, un primer occhi-labbra e viso, un
fondotinta, una cipria, un fard, un illuminante, tre pennelli per stendere
l’ombretto, uno per stendere la cipria, uno per stendere il fondotinta, uno
per stendere il fard.

Destina questi prodotti a un comodo beauty case nel quale aggiungerai un


detergente viso, uno struccante e dei dischetti in cotone per rimuovere il
trucco. Se c’è abbastanza spazio al suo interno, mettici anche le salviette
rimuovi trucco, altrimenti riponile in un altro spazio del tuo bagaglio. Per
semplificare, puoi portare una trousse media che contenga i colori che usi di
più. Questa regola secondo me è molto utile nel caso di un viaggio che duri
da tre giorni a dieci. Nel caso in cui duri di più, organizzati ed
eventualmente aumenta il numero di prodotti che ritieni necessari come
meglio credi.

Se vuoi sentirti perfetta, avere la sicurezza di essere impeccabile, puoi


prenotare, una settimana o qualche giorno prima della tua vacanza, un
doppio e speciale appuntamento: dalla tua estetista e dal tuo hair stylist di
fiducia. Con la prima, stabilisci una seduta nella quale, ad esempio, farti
definire le sopracciglia e farti applicare uno smalto semipermanente alle
mani che dura 20 giorni circa. Dal secondo, fatti fare una piega stellare.

Prima di partire per Parigi mi feci fare una piega a frisé. La soddisfazione di
avere per una settimana i capelli ben in ordine è impagabile. In alternativa,
puoi portare con te uno smalto che stia bene con tutto e una piastra per
capelli col quale definirli per bene. Ho cominciato da poco ad applicare
questa regola di mia invenzione (3+1) e posso affermare che mi ci sto
trovando bene.

La vacanza può essere una bella occasione per sfoggiare quei gioielli che
hai, ma che non indossi abitualmente. Per semplificare, puoi portare con te
un solo pezzo per ogni categoria: collane, bracciali, orecchini, anelli, o due
al massimo. Infine, se ti piacciono gli accessori per capelli, portane
qualcuno con te. È incredibile come una semplice chioma possa
trasformarsi grazie a un semplice fermaglio scintillante, o a qualche ferretto
colorato.

Porta con te anche il pulisci orecchie. Un altro prodotto molto utile è lo


spray per l’alito. È di grande aiuto soprattutto se sei un fumatore e in
generale se non si ha la possibilità di lavarsi i denti o di rinfrescare l’alito in
altri modi. Può essere una buona abitudine tenerne sempre uno con te.


Un altro utilissimo prodotto è l’igienizzante per le mani, come amuchina.
Con esso avrai la possibilità di avere sempre delle mani pulite. In
alternativa, puoi usare delle salviette umidificate. Poi ci sono i fazzoletti,
indispensabili nel caso tu dovessi prenderti un raffreddore, in generale utili
per pulirti le mani e in assenza di carta igienica presso i bagni pubblici.

Una voce molto importante, spesso trascurata, è quella delle medicine.


Naturalmente ci auguriamo di stare benissimo in vacanza e di non sentirci
male, ma quest’ipotesi potrebbe verificarsi. Ti consiglio di portare con te un
farmaco multifunzione come il Moment o il Nurofen. Essi ti saranno di
aiuto nel caso di mal di testa, mal di denti, nevralgie, dolori muscolari,
dolori mestruali.

Un altro farmaco che ti potrà tornare utile è il Biochetasi, specializzato nel


trattare la nausea e il vomito e l’Imodium, indicato per trattare la diarrea.
Valuta di portare con te come integratore il magnesio, l’ideale per fare una
carica di energia e per combattere il senso di stanchezza e spossatezza.

Scegli le medicine in base a quello che è il tuo stato di salute. Solamente tu


conosci meglio di chiunque altro il tuo corpo, le sue esigenze, quale
malanno ti colpisce di più. In base alle tue valutazioni seleziona i farmaci
più adatti a sostenerti nel caso in cui tu abbia la necessità di prenderli. Se ne
hai la possibilità, preferisci prodotti erboristici e naturali. Essi sono meno
pesanti da assorbire e smaltire per l’organismo e hanno meno effetti
collaterali.

La natura è maestra di vita, basterebbe semplicemente osservarla con


intelligenza per trarne importanti lezioni esistenziali. Importante: non
abusare né dell’una, né dell’altra soluzione. Prendi le medicine solamente
se non hai altre alternative, solamente se il dolore non cessa di intensità e tu
non lo sopporti più. Leggi sempre il loro foglietto illustrativo.

Il nostro corpo è una macchina super intelligente, potentissima, capace di


autoguarirsi. Nel corso degli ultimi cento anni noi abbiamo fatto un
massiccio uso di farmaci, spesso con troppa leggerezza e superficialità,
inconsapevolezza, spinti dalla propaganda dei mass media e da altre fonti
considerate autorevoli. Questo nostro comportamento è andato ad impigrire
il nostro intero organismo, rendendolo più vulnerabile e meno reattivo a
fronteggiare i malanni, da quelli occasionali e di stagione, a quelli più rari e
significativi. Siamo molto più forti, intelligenti, abili di quello che ci hanno
fatto sempre credere. Ricordalo ogni giorno a te stesso. Sempre.

Un’altra voce fondamentale è costituita dai passatempi per il viaggio. Hai a


disposizione una vasta scelta. Potrai scegliere di portare con te delle riviste
dalle tematiche più varie, o dei libri che magari non hai mai potuto leggere
a causa di molti impegni, rendendo così produttivo il tempo morto
necessario per spostarti da un posto ad un altro.

Naturalmente, puoi ascoltare con cuffie ed altri oggetti tecnologici la


musica che preferisci, scegliere di caricare sul tuo smartphone o su un altro
supporto elettronico uno o più film, qualche puntata di telefilm e serie tv, o
qualche anime giapponese nel caso in cui ti piacciano i cartoni animati. In
aggiunta, puoi portare con te anche qualche fumetto. Dotandoti di questi
strumenti, il tempo che impiegherai per giungere a destinazione passerà in
un battibaleno.

Molto importante: dotati di un kit da viaggio cibario. Esso potrebbe essere


composto in questo modo: una bottiglia d’acqua da mezzo litro, un succo di
frutta, un tramezzino, uno snack dolce e uno salato, un pacco di caramelle o
chewing gum. In questo modo eviterai di spendere soldi presso stazioni,
autogrill, aeroporti.

Soprattutto in questi ultimi, il prezzo per il cibo è caro e spesso ci sono le


file da fare alla cassa prima di riuscire a prendere i viveri che desideri.
Avendo la propria mini-scorta, si elimina lo stress alla radice di trovare
qualcosa che ti piace da mangiare ed eventualmente di fare la fila, col
vantaggio di non spendere dai 7 euro in su per una bibita e un panino circa.

Dopo aver finito di sistemare il bagaglio, fai una prima valutazione. Chiedi
a te stesso se pensi realmente di utilizzare tutto ciò che hai riposto in esso.
Se in relazione a qualcosa non sei sicuro, alla domanda «Sono sicuro di
usare questa cosa?», non rispondi immediatamente e se cominci a trovare
giustificazioni, vuol dire che quella cosa non è indispensabile per te, è
qualcosa di cui puoi farne a meno.

Dopo aver fatto una prima valutazione, una prima scrematura, riguarda il
tuo bagaglio e ripeti una seconda volta l’intero processo. Concluso lo
stesso, avrai finito. Sarai sicuro di avere con te tutto quello che userai
realmente e che ti piace davvero.

Il consiglio che ti do è quello di preparare il tuo bagaglio tre giorni prima


della partenza, evitando nel modo più assoluto di prepararlo il giorno prima
per varie ragioni: dovrai prepararlo di fretta e in tal modo rischieresti di
dimenticare qualcosa che potrebbe servirti. Inoltre, non avrai tempo di
prepararlo in modo dettagliato, non potrai ricontrollarlo con serenità per
vedere se manca qualcosa, oppure se è il caso di togliere qualcosa, perché
sentirai addosso la pressione di dover sistemare tutto frettolosamente,
l’adrenalina che il giorno seguente partirai e quindi, sarai meno lucido.

Se l’idea di investire più di un’ora consecutiva a preparare il tuo bagaglio


non ti entusiasma, puoi decidere di suddividere il tempo necessario ad
effettuare questa operazione in blocchi orari da 20 minuti al giorno.
Naturalmente, se hai l’impressione che un’ora, un’ora e mezza, due, non ti
bastino, dovrai aumentare il tempo che investirai ogni giorno in blocchi
composti da più minuti, ad esempio, 30-40.

Il mio consiglio è di iniziare a preparare il tuo bagaglio e concludere la sua


preparazione nello stesso giorno perché, in questo modo, non dovrai più
pensarci su e potrai concentrarti sugli altri aspetti della tua vacanza. Nel
caso in cui il tuo viaggio duri più settimane e ti serva portare con te più
bagagli, inizia la loro preparazione almeno una settimana d’anticipo la tua
partenza. Una volta che il tuo bagaglio principale sarà completato, potrai
pensare a scegliere il tuo bagaglio secondario, ovvero, quello che ti
accompagnerà per tutte le tue visite ed escursioni.

Il più comodo e pratico a mio avviso è uno zaino di medie dimensioni. In


esso potrai riporvi senza problemi: portafoglio, documenti, cellulare,
biglietti per trasporto pubblico, cibo e bevande, fazzoletti, ombrello,
specchietto, qualche cosmetico, accendino e sigarette, (se sei fumatore), la
tua guida della giornata (se cartacea) e qualche altro oggetto. Lo zaino, a
differenza di una borsa, potrai portarlo con entrambe le spalle, il suo peso
graverà su entrambe e questo si tradurrà in minor fatica e stress. Inoltre,
avrai la garanzia di poter portare con te tutto il necessario, senza dover fare
rinunce.

Anche questo capitolo è giunto al termine. Abbiamo visto come organizzare


in maniera efficiente i tuoi bagagli (primario e secondario), avendo la
certezza di portare con te tutto l’indispensabile, senza eccessi, né sprechi. Il
prossimo capitolo sarà altrettanto coinvolgente e ricco di molteplici spunti,
perciò ti auguro: «Buon proseguimento!».

RIEPILOGO DEL CAPITOLO 2:

SEGRETO n. 1: prepara con cura il tuo duplice bagaglio: mentale e


fisico.

SEGRETO n. 2: scegli ed utilizza il bagaglio che meglio si adatta alle


tue esigenze.

SEGRETO n. 3: scrivi su un foglio A4 tutto ciò che vuoi portare con


te, dopodiché elimina quelle voci che non ritieni essere indispensabili.

SEGRETO n. 4: non dimenticare questi oggetti salvavita:


caricabatteria e Wi-Fi portatile, ombrello, selfie stick, igienizzante
mani e fazzoletti.

SEGRETO n. 5: per risparmiare spazio nel tuo bagaglio, porta con te


dei campioncini di profumo, crema viso e corpo, bagnoschiuma e
shampoo e utilizza contenitori di plastica (travel size).

SEGRETO n. 6: per quanto riguarda i trucchi che porterai con te in


vacanza, per evitare di sovraccaricare inutilmente il bagaglio, utilizza
la regola del 3+1.

SEGRETO n. 7: ricorda di aver preso e riposto in valigia delle


medicine, in particolare un farmaco multifunzione.

SEGRETO n. 8: per affrontare al meglio i tempi morti del tuo viaggio,


porta con te dei passatempi: riviste, libri, musica, film, fumetti.

SEGRETO n. 9: dotati di un kit da viaggio cibario, un esempio


potrebbe essere composto da: una bottiglia d’acqua da mezzo litro, un
succo di frutta, un tramezzino, uno snack dolce e uno salato, un pacco
di caramelle o chewing gum.

SEGRETO n. 10: dopo che avrai finito di preparare il tuo bagaglio, fai
una prima valutazione e togli da esso tutto ciò che hai capito non
essere indispensabile per il tuo viaggio.

SEGRETO n. 11: prepara il tuo bagaglio tre giorni prima della tua
partenza.

SEGRETO n. 12: scegli il tuo bagaglio secondario (quello che ti


accompagnerà per le tue visite ed escursioni) di medie dimensioni.

Capitolo 3:

Come gestire i soldi


efficacemente e senza sprechi

Parliamo dei soldi. Puoi amarli se vivi nell’abbondanza o detestarli se


invece vivi in una condizione di povertà, o non all’altezza delle tue
aspirazioni, ma in entrambi i casi essi sono e saranno sempre una variabile
ben presente nella tua vita. La nostra società è basata su di essi. Sono
indispensabili per vivere. Il problema come erroneamente pensa la maggior
parte delle persone, non è la mancanza di soldi, perché ogni giorno ne
vengono stampati di nuovi, ma riguarda il fatto che essi non entrano nelle
tue tasche, non conosci le loro regole, non sei in grado di crearli.

È vero: i soldi non ti assicurano la felicità, ma averli ti consente di vivere


una vita più agiata, avere accesso a opportunità che altrimenti ti sarebbero
negate, ti consentono di fare le più variegate esperienze, di accedere a
molteplici risorse, di entrare in contatto con persone abili, che hanno
ottenuto successo nella loro vita, misurabile e quantificabile, dalle quali hai
tanto da imparare.

Ti invito ad iniziare a occuparti pienamente e seriamente della tua


situazione finanziaria. Studia, applica quello che leggi e che visioni,
verifica, impara dai migliori nel campo. Oggi hai la possibilità di accedere a
un’immensa quantità di informazioni, usala. Su internet si trova tutto e il
contrario di tutto, devi imparare a essere abile a destreggiarti tra le migliaia
di notizie che circolano in esso, a filtrarle e valutarle nel modo più corretto,
a verificarne la fonte, a capire se una notizia è vera, o se si tratta di fake
news.

Puoi migliorarti solamente se continui ad imparare, a crescere, ad


incrementare il tuo atteggiamento critico e a restare umile, nel senso di
essere consapevole che non si smette mai di imparare e che è umanamente
impossibile sapere e conoscere tutto. Internet è uno strumento potentissimo,
che continua a essere utilizzato in maniera intelligente da pochi, che
continua a essere usato senza sfruttarne a pieno le sue potenzialità,
massimizzandone vantaggi e decrementandone svantaggi e pericoli.

Come dice un vecchio detto: la differenza non la fa l’arma, ma chi la


impugna. Decidi di essere pienamente presente a te stesso. Oggi, molto più
di prima, hai la possibilità di realizzarti, di accedere a informazioni,
imparare strategie che anni addietro erano appannaggio solamente dei
ricchi, della casta al potere. Occupati in prima persona della tua condizione
economica, in generale di tutti gli aspetti che riguardano la tua vita, è nel
tuo interesse.

Prendendo seriamente in mano le redini della tua esistenza, assumendoti la


piena responsabilità, la stessa non potrà che migliorare e come effetto
collaterale tu sarai una persona molto più felice, soddisfatta e fiduciosa.
Riflettici su. Datti la possibilità di migliorare, crescere, evolvere. Lo stile di
vita dei tuoi sogni è più vicino di quello che pensi. Se sei in grado di
immaginarlo, allora puoi concretizzarlo. Ricorda: nella vita chi semina, poi
raccoglie. Scegli di seminare bene e presto raccoglierai i frutti più
prestigiosi e succosi.

Conclusa questa premessa, affrontiamo ora il tema della gestione dei soldi
in vacanza. Un consiglio: abbi con te i contanti necessari per pagare la
struttura alberghiera e almeno due carte di credito e/o debito. In questo
modo, se dovessi avere problemi a pagare con una carta, ne avresti a
disposizione un’altra e se dovessero esserci problemi con entrambe, potrai
sempre pagare in contanti.

Devi ben suddividere i soldi necessari con i quali pagare tutte queste voci:
struttura alberghiera, trasporto, attrazioni, attività ed esperienze, locali
notturni, cibo, shopping, imprevisti, extra. Saper gestire correttamente i
soldi in base al proprio budget è una competenza necessaria per vivere il
proprio viaggio al massimo. In generale, essa fa la differenza nella qualità
della vita che si vive.

Nessuno di noi per fortuna nasce con un libretto delle istruzioni che ci
spiega come gestirli, produrli, aumentarli e in generale, come vivere.
Dobbiamo imparare attraverso le nostre esperienze, soprattutto attraverso i
nostri errori e gli errori altrui. Si dice che imparare dai propri sia saggio, ma
che imparare da quelli commessi da altri lo sia ancor di più. Ricorda bene
infine, che commettere errori è umano, ma che perseverare negli stessi è
diabolico, come recita la locuzione latina: «Errare humanum est,
perseverare autem diabolicum».

Questo percorso ci consente di crescere, di allenarci, ci tempra per


affrontare le sfide e gli ostacoli nella vita in generale. La soddisfazione che
si prova nell’essere riusciti a raggiungere solamente con le proprie forze un
risultato desiderato è impagabile.

Detto ciò, per fare un viaggio da sogno non occorrono per forza grandi
capitali, anche con piccoli budget è possibile vivere un’esperienza
indimenticabile. Analizziamo le voci una alla volta: la prima riguarda la
struttura. Decidi in anticipo come pagarla, se utilizzare i contanti o carta di
debito e/o credito. Consiglio: pagala al termine del tuo soggiorno, perché
così, se dovessi avere dei problemi, sarai trattato con maggior premura e
tempistica. A meno che tu non sia inquieto e ti voglia togliere subito tale
incombenza, segui il consiglio appena citato.

Valuta la possibilità di pagare di più e usufruire della colazione. Se


soggiorni presso un hotel di quattro stelle o superiore, avrai a disposizione
sicuramente la colazione continentale e/o intercontinentale. Essa consiste in
un enorme buffet, composto sia da cibi dolci che salati, primi, secondi,
frutta, dolci, succhi di frutta. Data l’abbondanza e la varietà di cibo, ogni
giorno avrai la possibilità di fare colazione con una pietanza diversa, senza
correre il rischio di sviluppare una qualche forma di repulsione verso uno o
più cibi e di restare comodamente nella struttura.

Ti consiglio di mangiare in abbondanza. In questo modo avrai molte


energie e potrai anche saltare il pranzo o mangiare poco a esso, dal
momento che in mattinata avrai fatto il pieno. Dal momento che immagino
la tua sia una colazione senza troppe pretese come la mia, non abbondante
dal punto di vista della varietà di cibo, concediti il lusso in vacanza di
mangiare da re.

Ogni volta che soggiorno presso una struttura che offre questo tipo di
colazione, sono felicissima. Avere l’imbarazzo della scelta nello scegliere
cosa mangiare è una sensazione che mi piace molto. Ti invito a provarla nel
caso in cui tu non l’abbia ancora fatto. Assaggia tutto quello che ti viene
proposto, evitando però le grandi abbuffate, altrimenti rischi di sentirti
male.

Controllare con frequenza lo stato della propria salute e del proprio corpo,
soprattutto dopo i trent’anni è auspicabile, così come lo stare attenti alla
quantità di cibo e alle calorie che si ingeriscono ogni giorno. In vacanza
però, è bello e consigliato fare uno strappo alla regola, concedersi qualche
peccato di gola soprattutto se nel resto dell’anno si è attenti e precisi alla
propria alimentazione. Del resto, vivere la propria vita stando
continuamente in tensione, sotto pressione e facendo spesso molte rinunce
non è l’ideale. Non te ne pentirai.

Questa è solitamente la voce che richiede più denaro. Soprattutto se non hai
la possibilità di viaggiare frequentemente, scegli il meglio che puoi quando
ne hai la possibilità. Ricorda sempre: non conta la quantità ma la qualità. Si
dice che sia preferibile vivere un giorno da leoni, piuttosto che 100 da
pecora, io ti invito a costruire la tua vita in modo tale da poter vivere tutti i
giorni della tua esistenza da leone, anzi, da drago inarrestabile.

La seconda voce è quella dei trasporti. Devi ricordare che dovrai calcolare i
soldi necessari per prendere i mezzi per giungere nel paese di destinazione,
quelli per arrivare presso la struttura di soggiorno, quelli per muoverti sul
paese, (treno, bus, tram, metro, Uber, taxi, mezzo automobilistico preso in
affitto) e infine, quelli per ritornare a casa. Anche quella dei trasporti è una
spesa da non sottovalutare. Avere ben chiaro nella mente questa
suddivisione ti aiuterà molto ad avere il pieno controllo sulla tua vacanza.

Esistono diverse tipologie di biglietto e di abbonamento, alcune delle quali


pensate appositamente per i turisti. In base ai giorni che ti tratterrai nel
luogo da te scelto e all’incirca con quale frequenza pensi userai i mezzi di
trasporto, scegli l’abbonamento o il biglietto più adatto a soddisfare le tue
esigenze. Se hai la possibilità di acquistarlo su internet e fartelo recapitare a
casa o presso qualche centro di informazioni turistiche in loco, tanto
meglio. Preventivare una spesa media da destinare a questa voce
massimizzerà la tua vacanza.

La voce seguente è quella delle attrazioni. Visitare i musei, i palazzi, delle


rovine storiche e simili ha un costo preciso. Esso puoi conoscerlo in
anticipo facendo una ricerca su internet, consultando i siti ufficiali e
verificando che essi siano aggiornati. Spesso si ha la possibilità di
contattare telefonicamente o tramite mail la struttura che ci interessa
visitare. In questo modo, non solo avrai la garanzia che il costo del biglietto
sia quello che hai letto sul sito, ma potrai chiedere molte altre informazioni
utili, come l’orario di apertura e chiusura, l’esistenza di sconti su biglietti di
ingresso, se esistono delle convenzioni.

La voce seguente è quella delle escursioni ed esperienze. Se deciderai di


avventurarti fuori porta ti serviranno dei soldi precisi da destinargli. Destina
una parte del tuo budget a essa. Poi c’è la voce del cibo. È importante
alimentarsi bene sempre. Soprattutto in vacanza che ci si muove molto di
più rispetto al solito, c’è bisogno di quantità maggiori di energia.

Esistono infinite varietà di cibo, dal differente gusto, la diversa consistenza,


la rarità, il costo. In questo caso la prima cosa da chiarire a te stesso è la
seguente: mangiare il cibo tipico del luogo che hai scelto di visitare, oppure
mangiare il cibo del tuo paese di appartenenza se disponibile. Dal momento
che potrai mangiare quest’ultimo al tuo ritorno a casa, scegli di mangiare le
pietanze caratteristiche del paese in cui ti trovi.


Amplia la tua cultura culinaria. Esci dalla tua comfort zone alimentare.
Alcuni cibi potranno non avere un aspetto attraente e invitante, ma il loro
sapore potrebbe essere buono, gradevole e viceversa. Non fermarti alle
apparenze. Non commettere l’errore di dire a te stesso e agli altri «Non mi
piace», se un cibo non lo hai mai assaggiato in tutta la tua vita, o perché
delle persone te lo hanno sconsigliato. Fai l’esperienza in prima persona di
esso.

In generale, sperimenta nella tua vita. Non fermarti alle prime battute di
arresto, alle prime cadute, ai primi fallimenti. In realtà, credo che nella vita
non sia corretto parlare di fallimenti, ma che si debba parlare di risultati,
positivi o negativi. Le chiacchiere stanno a zero, i risultati alla fine dei conti
sono quelli che contano davvero e che fanno la differenza nella tua ed altrui
esistenza. Tienilo sempre a mente.

Impara dai tuoi errori, perfezionati. Il successo è la conseguenza di una


miriade di insuccessi. Thomas Edison ha trovato 9999 modi su come non
far funzionare la lampadina. Walt Disney ha girato 302 banche prima di
ottenere il finanziamento per costruire il suo parco divertimenti. Il colonello
Sanders, ovvero, il fondatore di Kentucky Fried Chicken, ha ricevuto un
rifiuto per ben 109 volte. Se ce l’hanno fatta loro a realizzare i loro sogni,
puoi farcela anche tu. Ti occorreranno delle precise strategie, un’accurata
pianificazione, dovrai essere perseverante, affrontare le tue paure,
asservendole ai tuoi scopi e sfruttandole a tuo vantaggio, ma puoi farcela.

Inoltre, dovrai scegliere anche la tipologia di struttura nella quale cibarti.


Un ristorante ha un costo diverso rispetto a una trattoria, un pub, un bar e
viceversa. Per vivere un’esperienza completa potrai cibarti in ognuna di
queste tipologie. Inoltre, dovrai decidere se usufruire delle proposte e/o
offerte del giorno, scegliere se fruire dei menù fissi o se optare per i piatti
singoli, valutare se scegliere la formula dell’all you can eat.

Hai tante opzioni a disposizione. Rapportale al tuo budget e fai la scelta


giusta. All’estero è una pratica comune e diffusa quella di lasciare la
mancia. Non dimenticartene. Quando pagherai per il cibo che avrai
mangiato lascia qualche soldino in più per il cameriere che ti avrà servito.

Se pensi di andare in qualche locale notturno, discoteca, tieni da parte dei


soldi da destinare a quest’attività. Nel caso in cui tu sia una donna avrai la
possibilità di non pagare o di pagare meno rispetto agli uomini all’ingresso
degli stessi. A prescindere da ciò, abbi dei soldi al riguardo.

Un’altra voce importante è quella dello shopping. Durante il tuo viaggio


avrai la possibilità di fare acquisti presso negozi specializzati, caratteristici,
ma anche centri commerciali o outlet. Sicuramente vorrai portare a casa un
ricordo della tua vacanza e comprare qualche regalo da donare alle persone
a te care e quindi, in primis, devi calcolare una spesa relativa i souvenir. Ne
esistono infiniti e di diverso prezzo.

Adottando ad esempio l’euro come moneta, il minimo da spendere per esso


è un euro. Un souvenir oggettivamente più bello costa a partire dai 5 euro,
per uno più particolare e maestoso calcola minimo 20 euro. Nell’eventualità
tu acquista 10 pezzi o più, del valore pari o superiore a 50 euro, prova a
chiedere un piccolo sconto, magari riuscirai ad ottenerlo.

Nel caso in cui essi siano fragili e delicati, abbi cura di riporli in modo tale
da evitare che si possano rompere e fa’ attenzione lungo il percorso che ti
condurrà a sistemarli in un luogo sicuro, come dentro il tuo bagaglio
principale. Per proteggerli, potresti avvolgerli in un indumento come una
maglia o qualcosa di simile. Se non pensi di tornare più nella località da te
prescelta, o pensi di non ritornarci nel medio-lungo periodo, entro i
prossimi dieci anni ad esempio, ti consiglio di non badare a spese.

Prendi per te stesso il souvenir che ti piace e che ti emoziona di più, anche
più di uno e se puoi e ne hai voglia, prendi anche per i tuoi cari un souvenir
a cui possano guardare con ammirazione. Ogni volta che lo guarderai
rivivrai delle splendide emozioni e sarai pervaso da uno stato di benessere.
Avere una collezione di souvenir sopra i 50 pezzi è una soddisfazione
unica, soprattutto se essi provengono unicamente dalla tua esperienza di
viaggio.

In relazione ai centri commerciali e outlet, ti consiglio di preferire come


prima scelta i negozi che non conosci, nei quali non sei mai entrato e dei
quali non sapevi l’esistenza prima di ritrovarteli dinanzi a te. Ogni cultura,
ogni popolo, ha le sue precise caratteristiche e preferenze, il suo modo di
intendere la moda, creare l’abbigliamento. Confrontati con lo stesso. Rendi
variegato il tuo campionario di abiti, arricchiscilo con capi provenienti da
tutto il mondo.

Crea il tuo stile. Sii unico. Non seguire le mode che sono passeggere, ma
limitati a prenderne ispirazione. Divertiti a creare i tuoi abiti, dai il tuo
tocco personale a quei jeans o a quella maglia. Distinguiti dalla massa. Sii
te stesso a 360 gradi, anche nel modo di vestire e presentarti al mondo.

Dopodiché visita i negozi che ti piacciono di più e divertiti a fare shopping.


Dona a te stesso quello che ti piace, fatti dei regali. Nessuno meglio di te
conosce i tuoi gusti e sa cosa ti piace e non ti piace davvero. Festeggia il tuo
primo, secondo, terzo viaggio da solo e comprati un bel regalo! Nel caso in
cui tu decida di acquistare in aeroporto, hai il vantaggio di non pagare l’iva
sul prodotto che sceglierai, dal momento che i prodotti allocati in esso sono
duty free.

Passando al prossimo argomento, se il paese nel quale hai scelto di


soggiornare ha una moneta diversa da quella che tu usi abitualmente, come
anticipato nel primo capitolo, dovrai provvedere a effettuare il cambio nella
sua valuta. Evita di scambiare i soldi all’interno dell’aeroporto, perché le
commissioni sono più alte e ti ritroveresti con un valore inferiore di soldi.

Scambiali invece negli exchange che troverai sparsi sul territorio in cui
farai la tua vacanza. Prima di recarti presso tali punti, controlla su internet il
valore del tasso di cambio del giorno tra la tua moneta e quella del paese
che hai scelto di visitare su tre diversi siti, dopodiché utilizza il simulatore
gratuito che effettuerà la conversione. In questo modo avrai la sicurezza di
non farti fregare e potrai contare su tre diverse fonti. Se l’idea di partire
senza soldi scambiati ti preoccupa, puoi scambiare un 30-40% presso una
banca, in aeroporto e il restante sul luogo della tua vacanza.

Abbiamo visto le voci fondamentali da considerare nell’andare a ripartire


adeguatamente il tuo denaro. Nel prossimo capitolo parleremo del tuo post-
vacanza e vedremo i passi da compiere per completarla in un perfetto
finale.

RIEPILOGO DEL CAPITOLO 3:

SEGRETO n. 1: i soldi sono indispensabili per vivere, inizia a


occuparti seriamente della tua situazione finanziaria: studia, metti in
pratica quello che leggi e che apprendi, impara dai migliori nel campo
del denaro.

SEGRETO n. 2: impara a utilizzare più consapevolmente e


intelligentemente internet, un’immensa miniera di informazioni.

SEGRETO n. 3: abbi con te i contanti e almeno due carte di debito e/o


credito.

SEGRETO n. 4: suddividi con precisione i soldi necessari a pagare


queste voci: struttura alberghiera, trasporto, attrazioni, attività ed
esperienze, locali notturni, cibo, shopping, imprevisti, extra.
SEGRETO n. 5: paga la struttura presso la quale soggiornerai al
termine della tua vacanza e opta per la colazione continentale od
intercontinentale se questa è disponibile.

SEGRETO n. 6: in base al tempo che trascorrerai sul luogo della tua


vacanza, scegli la tipologia di biglietti o di abbonamento più adatta a
soddisfare le tue esigenze.

SEGRETO n. 7: verifica l’esistenza di sconti su biglietti per visitare le


attrazioni.

SEGRETO n. 8: esci dalla tua comfort zone alimentare e assaggia cibi


che non hai mai mangiato, anche se questi hanno un aspetto sgradevole
e non invitante.

SEGRETO n. 9: non scoraggiarti di fronte alle prime battute di arresto,


alle prime cadute e ai primi fallimenti, ma impara dai tuoi errori e
migliorati costantemente.

SEGRETO n. 10: ricorda di lasciare la mancia al cameriere che ti avrà


servito.

SEGRETO n. 11: regala a te stesso il souvenir che ti piace di più,


anche più di uno se puoi e fai lo stesso per i tuoi cari.

SEGRETO n. 12: riguardo lo shopping, preferisci come prima scelta i


negozi che non conosci, quelli tipici e caratteristici del luogo che hai
scelto di visitare.

SEGRETO n. 13: prima di scambiare i tuoi soldi presso punti


exchange, in aeroporto o in banca, controlla su internet, su diversi siti,
il valore del cambio del giorno tra la tua moneta e quella per la quale
intendi scambiarla.

Capitolo 4:

Come gestire in modo ottimale il


ritorno a casa

Il giorno che detesto di più di una vacanza è quello della partenza per casa.
Soprattutto se il viaggio è stato fantastico, ricco di emozioni, divertimento,
ispirazione, fascino, gioia, tornare alla propria abitazione è molto meno
entusiasmante. È possibile però, rendere meno traumatica la ripartenza
adottando una precisa strategia.

In primis, anche se il giorno in cui dovrai fare il check-out, lo stesso, è entro


le 10 o le 12, organizzati per tempo. Il giorno prima, il pomeriggio o la sera,
abbi la premura di mettere a posto tutti i tuoi effetti personali. Controlla in
tutti gli angoli della camera nella quale soggiorni, nell’armadio, nel bagno,
nell’eventuale cassaforte, sotto il letto, la presenza di oggetti che ti
appartengono.

Inizia col riporre nel tuo bagaglio i vestiti, seguiti dagli indumenti intimi e
dalle scarpe. Inserisci poi i gadget tecnologici e i prodotti da bagno. Per
facilitarti, puoi seguire lo stesso ordine che hai applicato nel preparare il tuo
bagaglio prima della partenza. Una volta sistemato, usa la tua lista di
verifica e spunta le caselle via via che le voci a essa riferite siano presenti
nello stesso. Preparando il bagaglio prima, potrai riposare molto di più il
giorno della ripartenza e sarai molto più rilassato, inoltre, nel caso in cui tu
abbia scelto la formula con la colazione inclusa, potrai farla con molta più
calma.

Per sicurezza, controlla il tuo bagaglio anche la mattina del giorno in cui
farai il check out, in questo modo, sarai iper sicuro di non dimenticare
nulla. La sera prima, per facilitare il riposo, se ne hai la possibilità fai un bel
bagno caldo, altrimenti una doccia rinfrescante.

Prima di addormentarti ascolta una musica rilassante o leggi un libro non


impegnativo se lo hai con te, oppure sfoglia una rivista. Evita di guardare la
tv, sia che tu guarda un film, telefilm o qualsivoglia programma televisivo,
lo schermo dello smartphone o di qualche altro oggetto elettronico, perché
stimoleresti il tuo cervello e impiegheresti più tempo per addormentarti.
Rifai una doccia la mattina seguente e prima di lasciare la struttura del tuo
soggiorno, ringraziala per essersi presa cura di te.

Mentalmente ringrazia sinceramente, anche le persone che hai incontrato


durante il tuo breve o lungo soggiorno. La gratitudine è l’emozione basilare
per attrarre abbondanza nella propria vita. Nel ringraziare mettici
sentimento. Ringrazia sentendo la vibrazione in tutte le cellule del tuo
corpo, parla col cuore e non solo con la testa, con intensità.

Una volta che sarai rientrato a casa, concediti un giorno di puro relax. Nella
settimana del tuo rientro, provvedi a salvare le foto e i video che hai creato
in vacanza. Sicuramente avrai scattato un centinaio di foto che desideri
conservare, perciò salva tutto sul pc. Ti consiglio di osservare le foto sullo
schermo del computer perché più grande. In questo modo potrai renderti
conto se un file ti piace davvero o meno.

Fai una prima scrematura di tutto ciò che hai salvato. Crea una cartella che
riporta il nome del luogo che hai visitato con le rispettive date di partenza e
ritorno. Al suo interno puoi creare un’ulteriore suddivisione tra foto e video
riguardanti la stessa. Sicuramente tra tutte le foto che avrai scattato ce ne
saranno alcune che ti emozioneranno di più. Ti consiglio di stamparle da te
o di farti fare una bella stampa da un fotografo.

La tecnologia è utilissima, in questo caso, perché ti consente di avere una


vasta collezione di foto digitali, ma ritengo che le foto su carta abbiano un
fascino senza tempo e che siano le più belle. Un’idea sarebbe quella di
creare un album o un grosso quaderno personalizzato sul quale inserire tutte
le foto dei tuoi viaggi, arricchendolo di adesivi, parole, frasi, brillantini.
Un’altra idea sarebbe quella di destinare un’ampia parte della parete della
tua camera alle foto dei tuoi viaggi.

Per avere un’ulteriore sicurezza di non perdere le foto e i video del tuo
viaggio, fai una copia delle stesse su un hard disk portatile. Se non ce l’hai
provvedi a procurartene uno. È utilissimo. Ne esistono di diversa capienza
in commercio. Ti consiglio di prenderne uno da 500 gigabyte o superiore,
perché in questo modo avrai abbastanza spazio per salvare tutti i file che
desideri e non sarai costretto ad acquistarne un altro dopo pochi anni, 3-4 ad
esempio.

Una capienza estesa è fondamentale soprattutto se ti piace avere salvati i


film, telefilm, cartoni animati, in generale i formati video che sono quelli
che “pesano” di più, che occupano più spazio all’interno di una memoria.
Infatti, i video, le singole puntate delle tue serie preferite, occupano molto
spazio e tu devi avercelo per soddisfare questa esigenza.

Per quanto riguarda tutto ciò che ti piace tantissimo, (foto, video,
infoprodotti, screenshot, musica, documenti e altri file), ti consiglio
vivamente di averne una o due copie salvate su altri supporti: hard-disk,
penna USB, I-Pad, tablet, secondo cellulare o secondo pc, cloud, perché
grazie a questa accortezza, nella spiacevole ipotesi che sul primo supporto
in cui hai salvato i file essi dovessero danneggiarsi, od andare persi
definitivamente a causa di un virus, un’operazione errata o per qualche altra
causa, tu in realtà non avrai subito alcun danno, dal momento che potrai
contare sulla tua copia.


La tecnologia non è ancora infallibile, così come non lo sono i sistemi di
sicurezza, gli antivirus, (basta ricordare i casi di cronaca degli ultimi dieci
anni), perciò è bene organizzarsi e quindi prevenire per tempo. Non
sappiamo se essa lo diventerà nel prossimo futuro, ma nel frattempo
facciamo del nostro meglio per non farci cogliere impreparati.

Dopo aver fatto la prima scrematura riguarda per una seconda volta le tue
foto e i tuoi video. Se alcuni non ti convincono e non ti piacciono
particolarmente eliminali, o al massimo mettili in una cartella a parte dal
nome “File da rivedere e rivalutare”. In tal modo, potrai pensarci in un
secondo momento e non correrai il rischio di pentirti di aver eliminato un
file che in fin dei conti volevi conservare.

Un valido criterio che puoi utilizzare per decidere se tenere o meno una
foto, o qualche altro contenuto digitale, è quello di renderti conto se esso ti
suscita qualche emozione. Se la risposta è affermativa conservalo, per te è
davvero importante, in caso contrario non è così indispensabile e puoi
sbarazzartene.

Conclusa l’operazione di salvataggio, un'altra operazione da effettuare è


quella di lasciare delle recensioni. Non è obbligatorio, ma è un modo
efficace per dare il proprio contributo all’intera comunità, in particolar
modo ai prossimi viaggiatori che potrebbero beneficiare della tua
esperienza e ispirarsi ad essa. Soprattutto chi è alle prime armi, trae un
grande vantaggio dalle recensioni che trova online, oltre che un senso di
rassicurazione.

Principalmente sono due le tipologie di recensioni: una riguarda la località


che hai visitato, l’altra ha a che fare con la struttura presso la quale hai
soggiornato. Riguardo la prima, per far sì che la tua recensione possa essere
utile agli altri, specifica i vantaggi e gli svantaggi del fare o non fare
qualcosa, offri dei consigli, dai la tua top tre di attrazioni da non perdere.

Cerca di scrivere una recensione breve, non più di quindici righe e di essere
chiaro. Se puoi cerca di essere divertente e di mettere in risalto le parole
chiave scrivendole, ad esempio, in maiuscolo. Questo piccolo accorgimento
ti darà maggior risalto nell’elenco di recensioni e farà in modo che ti si
leggerà più facilmente.

In relazione alla seconda invece, cerca di essere il più oggettivo possibile.


Esprimi un giudizio in merito alla pulizia della camera nella quale hai
soggiornato, al comfort della stessa, valuta la posizione della struttura, i
servizi offerti, ad esempio il Wi-Fi efficiente e la presenza della spa, la
professionalità dello staff. Esprimi inoltre un giudizio in merito al rapporto
qualità/prezzo. Scrivi cosa ti è piaciuto di più e cosa meno e se ci
ritorneresti, motivando il tuo contributo.

Nel caso di critiche, esponile nel modo più educato possibile e soprattutto
fai in modo che esse siano davvero costruttive. È troppo facile nascondersi
dietro una tastiera ed esprimere senza controllo, ritegno e rispetto tutta la
propria insoddisfazione per un servizio che non ha soddisfatto le proprie
aspettative. Viviamo in un paese caratterizzato dalla libertà di pensiero,
parola e opinione, ma questo non ci da il diritto di offendere, ferire
deliberatamente altri esseri umani, senza trovare un punto di incontro, senza
dialogo, senza confronto.

Nel caso in cui qualcosa durante il tuo soggiorno non dovesse piacerti, (un
comportamento, la condizione di pulizia riscontrata in camera), comunicalo
subito alla reception, o meglio, parla col responsabile della struttura stessa
in modo tale da risolvere il problema e/o l’incomprensione.

Le strutture alberghiere sono composte da persone. Tutto il mondo è


composto da persone. Senza di loro il pianeta cesserebbe di esistere e di
prosperare. Comunichiamo di più face to face e meno tramite smartphone.
Impegniamoci a essere autentici e coerenti. Il nostro tentativo non sempre
sarà apprezzato, ma noi, avremo la coscienza a posto perché avremo teso
una mano verso l’altro e questo ci rende persone migliori.

Una volta rientrato a casa, dopo esserti riposato per bene, provvedi a disfare
il bagaglio. Sistema in primis i vestiti e successivamente tutto il resto. Per
quanto riguarda i souvenir, provvedi a sistemarli in un luogo sicuro. Potresti
destinare loro un piano di una vetrina ad esempio, od utilizzare un grosso
cartone rinforzato nel quale riporli all’interno.


Provvedi a donare i souvenir alle persone per le quali li hai comprati. Abbi
l’accortezza di avvolgerli in una bella carta regalo o metterli in una bella
bustina regalo. Aggiungici una dedica personale. Alla persona che la
riceverà farà molto piacere. Esegui quest’attività entro una settimana.

Un’azione che ti consiglio caldamente di fare è quella di scrivere il diario


del tuo viaggio. Rivivi mentalmente tutto quello che hai fatto e annota i tuoi
pensieri su esso. Prenditi almeno un’ora di tempo per iniziare e comincia a
scrivere. Ogni giorno destina una parte del tuo tempo, 20 minuti ad
esempio, per scrivere l’esperienza che hai vissuto, fin quando non avrai
annotato tutto quello che potevi annotare.

Non rimandare quest’operazione perché rischi di non farla più. È


importante tu imprima su inchiostro l’esperienza che hai vissuto entro una
settimana dal tuo rientro, perché sarai ancora entusiasta, carico e ricorderai
perfettamente tutto quello che avrai esperito. È inoltre di primaria
importanza tu inserisca la data dei tuoi appunti, perché in questo modo
potrai collocare con precisione i tuoi scritti e saprai esattamente l’età che
avevi quando li hai elaborati. Questa semplice accortezza ti consentirà di
prendere consapevolezza della tua evoluzione e maturazione nel corso degli
anni.

Scrivi sul tuo diario cosa ti è piaciuto moltissimo e cosa meno, chiediti se ci
ritorneresti e sia in caso di risposta affermativa che negativa, chiediti il
perché e scrivilo. In generale, fai un riassunto di tutto ciò che hai fatto: cosa
hai visto, dove sei stato, chi hai incontrato, dove hai soggiornato, cosa hai
mangiato, quali emozioni e sentimenti hai provato: esplora dentro te stesso,
immergiti nei ricordi da poco creati e portali alla luce prendendone nota.

Il diario personale è uno dei doni più belli che si possano regalare e
ricevere: nel primo caso, perché il diario è qualcosa di unico, inimitabile e
irripetibile. Donarlo a qualcuno vuol dire donargli una parte di sé stessi, un
pezzo della propria intimità e della propria anima ed è un atto di fiducia
nell’altro, nel secondo caso invece, è un dono molto speciale e acquista
grandissimo valore, perché la persona che ha deciso di regalarcelo con tale
gesto in primis, ci sta dimostrando che noi siamo importanti per lui, in
secondo luogo, ci sta dando fiducia, ci sta dicendo che si fida di noi.

Un suggerimento: la prossima volta a Natale, o per il compleanno, invece di


regalare un oggetto consueto, classico, che magari sarà falsamente
apprezzato, ma che in realtà, con buone probabilità prenderà la polvere,
regala un diario con delle belle penne colorate e qualche bell’adesivo. Oltre
a essere originale, farai un regalo utile ed inaspettato.

Sono svariati i motivi del perché sia utile e consigliato tenere un diario, non
solo relativo i propri viaggi, ma riguardante la propria intera esistenza.
Alcuni dei più importanti, a mio avviso, sono i seguenti: la possibilità di
lasciarlo in eredità ai propri figli, in generale alla propria generazione
familiare, poterlo rileggere a distanza di anni, 10-20-30 e così via, poter
ricordare avvenimenti ed esperienze che altrimenti sarebbero dimenticate,
potersi mettere in profondo contatto con i sé stessi del passato, stupirsi di
come si è cambiati, non solo dal punto di vista della propria maturazione,
ma anche per quanto riguarda la calligrafia.

Il mio consiglio è quello di scriverlo ogni giorno, preferibilmente la sera


prima di andare a dormire, in modo tale da poter analizzare in toto il vissuto
della giornata. Non è necessario farne il resoconto intero, basta
semplicemente annotare quelli che sono stati i momenti più significativi
della stessa, non dimenticandosi di tralasciare le proprie emozioni, i propri
stati d’animo.

Bastano dieci minuti al giorno per garantirsi un arsenale di diari dal valore
inestimabile. Acquistane uno che ti piaccia molto. Una chiara indicazione
per avere la certezza che esso è fatto apposta per te è questa: prendilo in
mano e osservalo per qualche secondo, dopodiché fatti questa domanda:
«Mi piace al punto tale da sentire un’irrefrenabile voglia di scrivere?». Se la
risposta è sì, perfetto: hai trovato il diario giusto per te, in caso contrario,
cerca ancora. In commercio ne esistono di tutti i tipi, forma, colore e
dimensione: troverai quello adatto a te. Personalmente adoro i diari e le
agende della Paperblanks, perché hanno delle copertine bellissime e una
buona qualità della carta.

Un’idea interessante è quella di costruirsene uno da soli. Sbizzarrisciti con


la tua fantasia. Puoi usare carta di diverso materiale e texture, pennarelli,
cartoncini colorati, polverine colorate, glitter, adesivi, colla, scotch. Opta
per un diario dalla forma media o grande: avrai molto più spazio per
scrivere. Abbi cura di conservarlo in un luogo che reputi essere al sicuro,
lontano da occhi indiscreti, da eccessivo calore, luce o freddo. Puoi
acquistare una custodia e riporlo al suo interno. Il capitolo dedicato al tuo
post-vacanza è concluso, ma non preoccuparti, ce ne attende un altro,
altrettanto ricco e coinvolgente. Andiamo a scoprirlo!

RIEPILOGO DEL CAPITOLO 4:

SEGRETO n. 1: il giorno prima di fare il check- out sistema la tua


valigia avendo cura di non dimenticare nulla dei tuoi effetti personali e
per averne la piena certezza, dopo averla preparata utilizza una lista di
verifica per verificare di aver preso tutto.

SEGRETO n. 2: ringrazia mentalmente la struttura presso la quale hai


soggiornato e le persone che hai incontrato durante il tuo viaggio.

SEGRETO n. 3: nell’arco di una settimana dal tuo rientro a casa,


provvedi a salvare le foto e i video che hai creato in vacanza.

SEGRETO n. 4: fai una copia di tutto ciò che hai salvato della tua
vacanza e ricopiala su un hard disk che abbia almeno 500 gigabyte di
memoria.

SEGRETO n. 5: nel caso in cui tu non sia sicuro di voler eliminare


definitivamente alcune foto o video, crea una cartella sul pc in cui
destinarli, dal nome: File da rivedere e rivalutare.

SEGRETO n. 6: riguardo la località che hai visitato, scrivi una


recensione breve di massimo quindici righe, specificando vantaggi e
svantaggi del fare o meno qualcosa e offri consigli al riguardo. Per
quanto concerne, invece, la struttura presso la quale hai soggiornato,
esprimi un giudizio a proposito della pulizia, della posizione, dei
servizi offerti, della professionalità dello staff, del rapporto
qualità/prezzo.
SEGRETO n. 7: se vuoi esporre delle critiche, sii il più educato
possibile e fai in modo che esse siano costruttive.

SEGRETO n. 8: dona i souvenir entro una settimana dal tuo ritorno a


casa alle persone per le quali li hai comprati, e abbi cura di
confezionarli con una bella carta regalo e aggiungervi una dedica
personale.

SEGRETO n. 9: scrivi il diario del viaggio che hai appena vissuto


dedicando a tale attività 20 minuti al giorno ad esempio e ricorda di
inserire la data dei tuoi appunti.

SEGRETO n. 10: il diario personale è uno dei doni più belli che si
possano regalare e ricevere.

SEGRETO n. 11: considera l’idea di acquistare un diario che ti piace


molto, in cui scrivere quelli che sono stati i momenti più significativi
della tua giornata, le tue emozioni e i tuoi stati d’animo.

SEGRETO n. 12: basta scrivere il proprio diario 10 minuti al giorno


per garantirsi un arsenale di diari dal valore inestimabile.

SEGRETO n. 13: dai sfogo alla tua fantasia: se in commercio non


trovi un diario che ti piace davvero, creane uno tu come preferisci.

Capitolo 5:
Partire da soli: pro, contro,
consigli e benefici

Sono molteplici e variegati i motivi del perché è auspicabile intraprendere


un viaggio da soli. Leggere esperienze di viaggio in solitaria è una cosa,
viverle in prima persona è tutt’altro. Se ancora non sei convinto di
intraprendere questa magnifica avventura non preoccuparti, ti fornirò un
vasto elenco di motivi e vantaggi del perché viaggiare da soli, così avrai un
quadro ancora più chiaro da poter consultare.

Il primo motivo che mi balena in mente, è per mettersi alla prova.


Intraprendere un viaggio in solitudine è un bel banco di prova, una vera e
propria palestra per sviluppare e rafforzare i muscoli dell’intraprendenza,
del coraggio e dello spirito di avventura. È un’opportunità per conoscere
ancora di più se stessi, per imparare a cavarsela nelle varie situazioni e nei
diversi contesti sociali.

Fare un viaggio da soli ti consente di vivere come meglio vuoi le giornate.


Hai il pieno controllo delle stesse: puoi decidere cosa fare in qualsiasi
momento e cambiare idea e piani anche all’ultimo minuto, in generale, puoi
organizzare e gestire nei minimi dettagli tutti gli aspetti del tuo viaggio,
cambiare itinerario quante volte vuoi senza sentirti in colpa, né stare ad
ascoltare lamentele o malumori altrui. Solo questo motivo vale, a mio
avviso, il viaggio in solitaria.

Intraprendere quest’esperienza, inevitabilmente ti consente di uscire dalla


tua comfort zone e ti offre anche la possibilità di praticare e migliorare le
lingue straniere, soprattutto l’inglese e di impararne di nuove, nel caso in
cui tu decida di trasferirti per un periodo medio-lungo in un paese estero.
Non puoi fare affidamento su nessuno, al di fuori di te stesso e questo ti
costringe a cavartela da solo e a parlare con le persone, instaurare un
dialogo, un contatto con loro.

Renderti conto che riesci a gestirti e a gestire le situazioni, inevitabilmente


ti fa innalzare l’autostima. Questa è una conseguenza utile e importante, dal
momento che l’autostima alta è una delle basi che ti consentono di avere
successo nella vita e di impegnarti efficacemente in tutto quello che fai.
Viaggiare da soli ti fa incontrare nuove persone e interagire con esse. Ti
offre la possibilità di instaurare nuove conoscenze che magari possono
trasformarsi in nuove amicizie.

Viaggiare da solo ti consente di sviluppare la tua capacità di adattamento,


inoltre ti permette di incrementare la fiducia in te stesso e nelle tue capacità.
Viaggiare ti consente di fermarti e di vivere più lentamente, assaporando
tutto ciò che accade dentro di te e attorno a te con maggior presenza e
conferire maggior valore e significato ai gesti, alle azioni che compi ogni
giorno. Inoltre, ti rende automaticamente più interessante e affascinante
rispetto a chi non viaggia, o viaggia in compagnia, perché ti fa sviluppare
una cultura più vasta e ti fa maturare un approccio positivo alla vita.

Viaggiare da solo ti permette di esplorare il mondo secondo i tuoi tempi,


accedere a risorse che altrimenti resterebbero dormienti. Viaggiare ti offre
la possibilità di guardarti un giorno indietro e congratularti con te stesso per
tutti i meravigliosi viaggi che hai compiuto, le bellissime località visitate, le
indimenticabili persone incontrate, i magnifici ricordi costruiti.

Viaggiare da solo ti consente di ispirare altre persone, essere l’esempio


vivente che non solo è possibile, ma che è anche relativamente semplice,
divertente ed entusiasmante. Ti permette di avere un mega-album
invidiabile di viaggi per il mondo. Ti consente di stare solo con te stesso,
metterti in contatto con la tua intimità, esplorare le parti più profonde di te,
conoscerti di più e meglio.

Viaggiare da solo ti consente di sviluppare la tua indipendenza: se non hai


abbastanza soldi per finanziare i tuoi viaggi, hai un motivo in più per
trovare un modo per procurarteli attraverso un lavoro che ti dia
soddisfazione. Ti permette di partire a prescindere se ci sia o meno
qualcuno che possa accompagnarti, e in tal modo, non perdere l’opportunità
di vivere una fantastica esperienza.

Viaggiare da solo ti consente di farti sentire ed essere davvero libero. Ti fa


assaporare la libertà in ogni sua sfumatura: dallo scegliere quanto tempo
riposare, allo scegliere quando e dove mangiare, fino a che cosa fare. La
libertà di fare quello che si vuole quando si vuole è impagabile. Partire da
soli per un viaggio è una necessità, anche perché non è semplice trovare
persone che abbiano interessi e passioni simili alle tue, che abbiano il tuo
stesso modo di intendere la vacanza, che abbiano la tua stessa visione.

Inoltre, ti permette di non doverti adattare alle esigenze di nessun altro, al di


fuori di te stesso e ti libera dal dover trovare dei compromessi. Fare una
vacanza e viverla male, nel peggiore dei casi, tornare a casa col pensiero
che forse, in fin dei conti, sarebbe stato meglio non partire, è terribile e
avvilente. Ho vissuto in prima persona quest’esperienza e so bene di cosa
parlo e di cosa si prova.

Ve la racconto in breve: in passato sono andata a Gallipoli insieme a due


mie amiche e una sconosciuta, coinquilina di una delle due, a trascorrere le
vacanze estive. Abbiamo preso in affitto una casa. La convivenza non è
stata piacevole perché principalmente, io avevo delle esigenze e degli
interessi diversi dai loro, per non parlare delle abitudini. Ad esempio, loro
volevano stare sulla spiaggia libera, mentre io no. Loro volevano andare a
ballare tutte le sere, io no.

Mi sono sentita esclusa dal gruppo e nella realtà mi hanno escluso, magari
non consapevolmente, ma è stato così. Ho anche litigato con una di loro e
non è stata un’esperienza piacevole. È mancato il rispetto e anche della
sensibilità nei miei confronti. Anch’io ho la mia parte di responsabilità:
quando qualcosa non va, la colpa non è mai solamente di una sola persona,
ma di tutte quelle che partecipano alla situazione. Detto ciò, ho vissuto dei
momenti divertenti, peccato che siano stati pochi e fugaci.

Nonostante questa sia stata la vacanza peggiore, la ringrazio perché mi ha


permesso di comprendere molte cose, molti aspetti da tenere in
considerazione e molte dinamiche da tenere presenti che possono
svilupparsi. Ad esempio, ho capito che prima di intraprendere un viaggio
con altre persone, amiche o sconosciuti, bisogna imparare a conoscerle, in
primis, bisogna mettere in chiaro vari punti.

Tra questi, come si vorrebbe vivere la vacanza, in particolare cosa si


vorrebbe fare e quando, a cosa non si vuole assolutamente rinunciare, nel
caso di affitto di un appartamento o simile, stabilire come si svolgeranno i
turni delle pulizie e delle commissioni. Bisogna essere chiari prima della
partenza stabilita, altrimenti si rischia, come è successo a me, di vivere
un’esperienza sgradevole e avere un pessimo ricordo al riguardo.

Soprattutto se non si viaggia spesso e si ha la possibilità di fare una sola


vacanza l’anno, è fondamentale che la stessa sia perfetta, che soddisfi tutte
le tue aspettative, o perlomeno la maggioranza di esse, che sia grandiosa,
esattamente come tu desideri, che tu faccia tutto ciò che vuoi fare, nei tuoi
tempi, secondo le tue possibilità e necessità.

Viaggiare ti consente di scoprire oggetti, cibi, stili di vita, vivere esperienze


che altrimenti ti resterebbero totalmente sconosciute. Viaggiare è anche un
modo per staccare la spina dalla convenzionale routine, lasciarsi alle spalle
la quotidianità, riposare e rilassarsi. È fondamentale che la tua vacanza ti
consenta di rigenerarti e ricaricarti al massimo. Solamente tu conosci
realmente te stesso, le tue esigenze, le tue aspirazioni e conseguentemente
tu sai cosa ti piace davvero e cosa puoi fare per stare bene, essere felice e
sentirti soddisfatto.

Molti potrebbero obiettare che nel pianificare e progettare nei minimi


dettagli la propria vacanza verrebbe meno la spontaneità, ma non sono
d’accordo, perché conoscere con precisione quali e quante sono le proprie
risorse, avere una chiara mappa di cosa fare e di quando farla, non solo ti fa
sentire sicuro e stabile, ma ti consente anche di stravolgere i tuoi piani,
ridefinirli a seconda delle circostanze, sapendo di poter sempre contare su
un percorso ben definito e di poter ritrovare la strada nel caso in cui la si
perdesse.

Il vantaggio più consistente di un’accurata e dettagliata pianificazione


consiste nella massimizzazione e nell’ottimizzazione del tuo viaggio,
nell’investire nel modo più efficace ed efficiente possibile il tempo che
avrai a disposizione per visitare le località prescelte. In questo modo, sarà
meno probabile per te avere rimpianti per non essere riuscito ad andare in
quel determinato luogo, o a fare quella determinata azione.

Non sappiamo quanto tempo vivremo su questa terra, quanti altri giorni
abbiamo a disposizione da spendere su questo splendido e meraviglioso
pianeta, quindi, cerchiamo di investirlo per vivere una vita piena,
entusiasmante, ricolma di amore per sé stessi e per il prossimo,
impegniamoci tutti a creare pace, prosperità e abbondanza, vivere momenti
indimenticabili con i nostri cari, creare un mondo traboccante di amore,
ispirazione, poesia, bellezza, arte, bontà, spontaneità, verità, gioia.

Viaggiare da soli è un modo per dimostrare a sé stessi che si è capaci di


organizzare un viaggio in totale autonomia e di essere responsabili, ed è
anche un modo intelligente di affrontare le proprie paure e imparare a
sfruttarle a proprio vantaggio. Viaggiare da soli permette di diventare più
comprensivi verso le altre persone, di immedesimarsi in esse e di essere più
bravi ad ascoltarle, infatti, anche se provenienti da paesi diversi, in fin dei
conti abbiamo tutti all’incirca gli stessi sogni, le stesse paure e le stesse
esigenze.

Viaggiare incrementa la velocità nel prendere decisioni. Viaggiare offre la


possibilità di scoprire nuovi modi e prospettive di affrontare la vita e i
problemi a essa inerenti. Viaggiare permette di dare sfogo alla propria
curiosità e voglia di scoperta. Viaggiare rende più ottimisti e determinati.
Viaggiare è un modo per moltiplicare i momenti in cui essere felici, pieni di
entusiasmo e motivazione.

Viaggiare da soli consente di sviluppare e incrementare la propria empatia.


Ti fa migliorare e rafforzare il carattere, ti aiuta a sviluppare una personalità
più aperta, curiosa, resistente. Ti consente di sviluppare nuove skills, abilità
e competenze spendibili sia nella vita privata, che in quella professionale,
rendendoti così più appetibile e versatile.

Ti toglie dalla spiacevole situazione nella quale sentirsi giudicati. Il viaggio


ti consente di prenderti una pausa da tutto e da tutti e di ricaricarti e
rigenerarti, soprattutto dopo un periodo caratterizzato da molto stress e
lavoro. Viaggiare da solo ti da la possibilità di analizzare la tua vita lontano
dal caos quotidiano, dalle chiacchiere di amici ed estranei, riflettere sui
problemi e sulle questioni irrisolte, adottando una diversa prospettiva, un
nuovo punto di vista, costruttivo e incoraggiante.

Viaggiare da solo ti consente di ampliare i tuoi orizzonti mentali e culturali


e ti permette di arricchire il tuo capitale culturale ed esperienziale.
Viaggiare inoltre, ti fa trovare l’ispirazione, ti fa crescere sotto ogni punto
di vista e conseguentemente, ti rende più competitivo. Viaggiare da solo ti
consente di rivedere le credenze limitanti che hai su te stesso e di
aggiornarle e rivalutarle.

Viaggiare da solo ti consente di sentirti gratificato nell’assaporare le


reazioni stupite ed entusiaste delle persone alle quali racconterai di
viaggiare solo, e di ricevere i loro complimenti, la loro ammirazione.
Soprattutto se si è una donna, l’ammirazione sarà doppia. Viaggiare da solo
ti consente soprattutto di migliorarti: ti fa diventare una persona migliore,
più empatica, collaborativa, ottimista, intraprendente. Il mondo è così vasto
che sarebbe un peccato fermarsi a viverne solo una minuscola parte.

Soprattutto chi non ha problemi di mobilità, salute e denaro, dovrebbe


viaggiare ogni volta che può, dovrebbe viaggiare specialmente per onorare
questa sua possibilità, per onorare la sua salute, il suo corpo, per dare un
ulteriore significato alla sua vita, più ricco, grato, speciale.

Al mondo esistono migliaia di migliaia di persone che vorrebbero tanto


viaggiare per il mondo, ma che non possono a causa di una malattia che le
immobilizza costringendole a letto, a causa di un peso eccessivo che ne
ostacola i movimenti, causandone eccessivo sforzo e fatica, a causa di una
povertà disarmante o di una scarsa capacità economica, che a malapena le
consente di avere accesso ai beni primari…chi ha un minimo di risorse
necessarie per intraprendere un viaggio, breve o lungo che sia, deve farlo
anche e soprattutto per loro, per onorare il proprio stato di salute e le
proprie risorse economiche e di tempo.

Dal momento che il tempo che hai a disposizione in questa vita non è
illimitato e che ogni giorno che passi su questa terra potrebbe essere
l’ultimo che vivrai, a maggior ragione ricordati di onorare la tua esistenza
con uno o più viaggi, in tal modo onorerai pienamente e totalmente la tua
vita. Inoltre, sii sinceramente grato per la tua buona salute, perché essa non
è scontata.

Naturalmente, viaggiare da soli comprende anche degli svantaggi, ma


nessun problema, una volta che si conoscono basta applicare delle strategie
per azzerarli del tutto. Analizziamoli insieme. Il primo svantaggio che mi
viene in mente, è quello di non poter contare sul sostegno di nessuno nel
caso in cui capitasse di stare male fisicamente. Se si hanno con sé i rimedi
per riprendersi velocemente bene, ma se non si hanno, bisogna provvedere
a procurarseli.

Questo implica ad esempio, il dover trovare una farmacia o un’erboristeria


in cui acquistare il medicinale adatto alle proprie esigenze, impegnarsi in
tale ricerca anche se si ha la febbre o si versa in un pessimo stato psico-
fisico, ci si sente deboli, con scarsa energia.

Il secondo svantaggio è non avere alcuna persona con cui confrontarsi


costantemente durante la vacanza, a proposito dell’itinerario, di un acquisto
o di qualsiasi argomento in generale. Certo, si può scambiare qualche
chiacchiera, ad esempio, col vicino del treno, il cameriere, coppie e
comitive in visita alla tua stessa attrazione, ma non tutti siamo estroversi e
abbiamo voglia di attaccare bottone con uno o più sconosciuti.

Nel caso di un imprevisto non si può contare sul sostegno psicologico di


qualcuno. Nel caso di ritardo di uno o più mezzi pubblici, non si può
contare sulla compagnia di un amico, di una conversazione con lui, per
ammazzare il tempo.

Detto ciò, condivido con te alcuni pratici consigli da attuare quando si


viaggia da soli. In generale, prima di intraprendere il tuo viaggio, a
prescindere dalla località, dillo almeno a una o due persone. È
fondamentale perché in caso di necessità o improvvise urgenze, tue o loro,
potrete restare in contatto.

Nel caso in cui tu sia una donna e abbia il sospetto di avere il ciclo durante
la tua vacanza, valuta con la tua ginecologa per tempo, prima di partire, la
possibilità di assumere un farmaco che anticipi o ritardi le mestruazioni.
Cerca di risparmiare qualche soldo in più per il tuo viaggio e porta per
sicurezza con te una quantità maggiore di denaro rispetto a quella che hai
calcolato essere necessaria.

Soprattutto se si esce a tarda serata e se si è una donna, è bene portare con


sé uno spray al peperoncino. Nel caso in cui ci si dovesse
malauguratamente imbattere in un malintenzionato e/o ricevere
un’aggressione, ci si potrebbe difendere e avere il tempo per allontanarsi e
chiamare aiuto. Consiglio a tutti, sia uomini che donne, di fare un corso
base di autodifesa, cosicché da imparare delle mosse efficaci con le quali
sapersi salvaguardare. Il mondo in cui viviamo è complesso e i pericoli
sono dietro l’angolo, è bene conoscere tale stato di cose e prepararsi in
modo efficiente.

È fortemente consigliato evitare di recarsi in zone dalla cattiva reputazione,


considerate pericolose e se ci si dovesse trovare in una di queste, adottare le
cautele necessarie per non dare nell’occhio, per non offendere il costume
locale. Un altro consiglio è il seguente: considera l’ipotesi di avere un
acciacco od un ostacolo fisico durante la tua vacanza e a tal proposito,
contempla di dover rinunciare a un 10% di tempo che spenderai in essa,
sottrai quindi, un’ora abbondante al giorno.


Amplia la tua cultura culinaria e mangia almeno un piatto tipico del luogo
che hai scelto di visitare, anche se la pietanza non è per nulla appetibile,
supera le tue remore e assaggiala almeno. La zona di comfort riguarda tutti
gli aspetti della nostra vita e uno di questi sono le nostre abitudini
alimentari.

In generale, ogni tanto, prendiamo l’abitudine di sperimentare su noi stessi


un diverso modo di mangiare, prediligendo cibi per noi inusuali, ma anche
porzioni degli stessi e di quelli a cui siamo abituati diverse, oltre che
mangiare seguendo un diverso ordine di portata dal solito, ad esempio,
prima il secondo, poi la frutta e infine il primo. Questi esercizi, per quanto
semplici e ridicoli, allargheranno la tua zona comoda e svilupperanno il
pensiero creativo, la capacità di adattamento del tuo cervello.

Quando andrai in giro per la città, metti un lucchetto al tuo zaino e fai
particolare attenzione quando prendi la metro, il treno o ti rechi in luoghi
particolarmente affollati, come la stazione o l’aeroporto. Per non essere
impreparato in merito alle condizioni metereologiche giornaliere, controlla
le stesse la sera del giorno prima o la mattina: con quest’accorgimento nulla
potrà fermarti o spaventarti. A meno che tu non ti reca in una località in cui
il clima è sempre caldo, con piogge rare, porta con te un piccolo ombrello,
in tal modo in caso di pioggia, potrai ben difenderti.

Fai sia una fotocopia che lo scanner dei tuoi documenti: carta di identità,
codice fiscale e passaporto. I documenti scannerizzati inviali sulla tua mail.
In questo modo, se qualcuno dovesse rubarteli o tu dovessi perderli, non
sarai completamente scoperto. Non tenere il codice delle tue carte di credito
e debito insieme a esse. Imparalo a memoria, oppure inventa delle soluzioni
creative.

Ad esempio, puoi associare le cifre dello stesso a due contatti della tua
rubrica. La prima metà la assocerai all’ipotetico contatto Athena, la seconda
a Sebastian. È importantissimo questo accorgimento, perché se qualcuno
dovesse mettere le mani su una o più carte insieme al rispettivo codice, ti
ruberebbe parte dei tuoi soldi o tutti. Prima che tu abbia il tempo di
bloccare la tua carta, colui o colei responsabile dell’illecito avrà già
prelevato il tuo denaro. A tal proposito, ricorda o tieni a portata di mano il
numero per bloccare la tua carta in caso di furto o perdita: puoi segnartelo
sul cellulare, oppure su un’agendina da portare con te.

Quando prepari la valigia, non riempirla tutta, ma lascia un po' di spazio


libero da destinare agli acquisti che farai durante il tuo viaggio. Ogni volta
che puoi sorridi. Sono tanti i motivi per sorridere, uno di questi è che ogni
persona diventa istantaneamente più bella e amichevole quando lo fa.
Spesso si sottovaluta il potere e la bellezza di un sorriso. Esso è un
bellissimo dono che possiamo fare a chi ci circonda, è gratuito, super-
disponibile e non si consuma nel tempo.

Una persona che, ad esempio, ha avuto una giornata storta, o che vive un
periodo non proprio felice, beneficerebbe nel ricevere il tuo sorriso. Esso
non risolverebbe i suoi problemi, ma per un istante addolcirebbe la sua
giornata e creerebbe un bel momento da ricordare. Basta sorridere per
passare a uno stato d’animo migliore, più positivo e fiducioso.

Ti consiglio di curare il tuo aspetto, anche più del solito, perché così non
solo ti vedrai più bello/bella, ma avrai soprattutto una collezione di foto in
cui hai un aspetto grandioso, dove sei nella versione migliore di te stesso
dal punto di vista del tuo look e ciò non è da sottovalutare, soprattutto
quando riguarderai le tue foto a distanza di anni. Allo stesso tempo, evita di
indossare oggetti particolarmente costosi o che danno nell’occhio,
soprattutto se visiti luoghi ritenuti pericolosi e se sei solo.
Quest’accorgimento darà un freno ai malintenzionati.

Per rendere ancora più accattivanti e speciali le tue giornate, puoi lanciare
delle sfide a te stesso. Una di queste potrebbe essere quella di dare vita a un
dialogo con cinque persone differenti nell’arco delle 24 ore. Ricorda di
inserire un codice di sicurezza al tuo cellulare se non ce l’hai già prima di
partire, e di controllare ogni tanto di avere tutti i tuoi più importanti effetti
personali con te: documenti di identità, cellulare, portafoglio, contanti e
carte di credito/debito.

Dal momento che viaggi da solo, non dimenticare di portare con te durante
le visite al paese scelto il selfie stick. Esso è uno strumento indispensabile
per farsi delle belle foto da soli, foto che riprendano il paesaggio nel quale
si è immersi. Evita nel modo più assoluto di spiegare a persone appena
conosciute il tuo itinerario di viaggio, di fornirgli dettagli precisi in merito a
dove alloggi e dargli informazioni simili: anche se sembrano brave persone,
non ne hai la totale certezza, quindi è bene evitare di dare eccessiva
confidenza.

Quando esci di sera o a serata inoltrata e non ti senti sicuro, magari ti senti
osservato, fai finta di parlare al cellulare con qualcuno e ignora sguardi
ambigui e poco rassicuranti. In merito agli spostamenti in taxi, assicurati di
prendere solamente quelli ufficiali ed evita di fare gli autostop. Certo,
sarebbe un’esperienza insolita e adrenalinica, ma non vale la pena mettere a
rischio sé stessi in tal modo.

Se sai in anticipo all’incirca quanti soldi ti serviranno per fare una


determinata attività, visitare un’attrazione, ecc., opta per l’accorgimento di
preparare la quantità di soldi necessaria, meglio se aumentata del 20%,
mettendotela in tasca. In questo modo, non sarai costretto a tirar fuori ogni
volta il tuo portafoglio.

Ricorda di portare sempre con te il tuo caricabatteria portatile e accertati


che questo sia sempre carico: scattare foto, fare video, utilizzare internet,
consuma la batteria e tu non puoi permetterti di esaurirla e di non poterla
ricaricare. Se il tuo viaggio ha come destinazione un paese estero,
specialmente se è il primo viaggio da solo che fai e se hai deciso di restare
in esso un tempo superiore ai dieci giorni, puoi scegliere di registrarlo sul
sito www.dovesiamonelmondo.it.


Nel caso tu abbia uno o più animali domestici, provvedi per tempo, almeno
dieci giorni prima della tua partenza a organizzarti per portarli con te. In tal
caso, dovrai trovare una struttura che li accetta, nel caso, invece, tu non li
voglia o li possa portare con te per varie ragioni, chiedi a un amico o
qualche altra tua persona di fiducia di farti la cortesia di occuparsene
mentre tu sarai in viaggio.

Nella sfortunata ipotesi in cui tu non trova nessuno che acconsenta a questa
tua richiesta, cerca su internet una pensione per animali. In Italia ne esiste
più di qualcuna. Opta per quella che ti convince di più per i servizi che
offre, il prezzo richiesto, la facilità nell’essere raggiunta. Nota: se puoi
viaggiare in compagnia del tuo amico a quattro o a due zampe, fallo.
Ricorda che c’è sempre per te, ti dona amore incondizionato e ti accetta per
quello che sei e che hai, differentemente da altri…

In generale, per dare l’avvio al tuo status di viaggiatore solitario, comincia


col fare un percorso che aumenti gradualmente di difficoltà. Per superare la
titubanza, l’insicurezza e l’incertezza di partire da solo, puoi scegliere
inizialmente di non allontanarti eccessivamente dal territorio in cui vivi, e
iniziare la tua carriera di avventuriero-esploratore nel compiere viaggi nel
tuo paese di appartenenza.

Comincia col fare viaggi di brevi periodi, tre giorni ad esempio, e


gradualmente allunga la tua permanenza presso un luogo. Ogni traguardo
nella vita, dalla conquista del diploma prima, la laurea poi, una
competizione sportiva, un lavoro appagante, una relazione sana e
soddisfacente, si raggiunge step by step.

La vita è come un videogioco: si parte dal livello base, in modalità facile,


(quando nasciamo fino a 18 anni almeno, i genitori o i nonni si prendono
cura di noi sotto tutti i punti di vista, sostenendoci al meglio delle loro
possibilità, fornendoci una casa in cui abitare, cibo, denaro per espletare i
nostri bisogni, cura, protezione, sostegno, sicurezza, affetto-amore), per poi
arrivare al livello complesso, in modalità difficile, (dal raggiungimento
della maggiore età in poi, nella ricerca e conquista dell’indipendenza sotto
tutti gli aspetti della propria esistenza: patente e auto, seria e matura
relazione amorosa, casa di proprietà, lavoro, famiglia con eventuali figli).

Spesso le persone tendono a sottostimare la bellezza del luogo in cui sono


nate, le città, le attrazioni, i panorami della propria nazione, dando giudizi a
priori, o basati sul sentito dire. Non c’è nulla di più sbagliato nel farsi
condizionare dai giudizi altrui senza aver fatto l’esperienza in prima
persona di visita di un certo luogo, e in generale, precludersi a priori
esperienze nella vita di tutti i giorni.

Uno stesso luogo, così come una stessa persona, susciterà delle reazioni,
delle sensazioni, delle emozioni diverse a seconda della persona che lo
vivrà. Prima di trarre conclusioni e formarsi un’opinione, bisogna entrare in
contatto, creare una relazione tra noi e il luogo, noi e la persona. Pensa a
tutte quelle volte che hai rifiutato di mangiare un cibo perché aveva un
aspetto non invitante, ma che una volta assaggiato era buono. Amplia i tuoi
orizzonti mentali, scegli di crescere e migliorarti ogni giorno.

Una volta che avrai acquisito sicurezza, che ti sentirai tranquillo a proposito
delle tue capacità e avrai accumulato un po' di esperienza nel viaggiare da
solo, potrai iniziare ad affrontare viaggi più impegnativi. Con questi intendo
viaggi che ti facciano uscire dai tuoi confini nazionali, che prevedano di
viaggiare soprattutto prendendo l’aereo, che abbiano una durata superiore
alle due settimane, che ti facciano entrare in contatto con culture diverse
dalla tua e fare esperienze alle quali non sei abituato, ponendoti in diversi
contesti socio-culturali.

Come ultimo consiglio in tal merito, rivisita a distanza di anni le località


visitate in passato, quelle che ti sono piaciute di più magari e che muori
dalla voglia di rivedere: vivrai un’esperienza totalmente nuova, con occhi
diversi da quelli con cui le hai osservate e vissute la prima volta e con una
diversa intensità emotiva a seconda dello stato d’animo con cui le rivivrai.
Sarai una persona diversa, con un bagaglio culturale ed esperienziale molto
più ricco, un arsenale di nuove conoscenze, abilità e competenze, una
personalità più definita, maggiori risorse economiche, (si spera)!

Ricorda: nessuno può rubarti il tuo capitale culturale ed esperienziale, esso


è unico, insequestrabile, inimitabile e dal valore inestimabile, a differenza
del capitale economico che è impersonale, privo di significato, (siamo noi a
dare significato ai soldi a seconda di come e in cosa li spendiamo), si può
esaurire velocemente, il cui valore non è statico nel corso del tempo.


La maggior parte delle persone fa il ragionamento contrario: si affanna a
pensare a come avere più soldi e soprattutto a come averli nel modo più
veloce possibile, per poi domandarsi che tipo di persona occorre essere,
quali abilità e competenze acquisire per avere, ricevere quel determinato
quantitativo di denaro desiderato.

La società in cui viviamo è fluida, in costante evoluzione e soprattutto, è


caratterizzata da un’elevata competizione, la quale cresce di anno in anno,
che esige di essere ben preparati cosicché da affrontare con successo le
sfide che ci impone. I saperi diventano vecchi ogni sei mesi. Le discipline si
aggiornano continuamente e si arricchiscono di nuove scoperte e
conoscenze. Colmi di questa consapevolezza, si capisce che occorre essere
continuamente sul pezzo e che è indispensabile e vitale investire
continuamente nella propria formazione.

Scegli di vivere le località in modi diversi, (se, ad esempio, la prima volta


che hai visitato quella città hai soggiornato presso un bed and breakfast, la
seconda volta potresti optare per un hotel a quattro stelle, così come se ti sei
spostato utilizzando sempre i mezzi pubblici, potresti decidere di spostarti
unicamente a piedi, oppure affittare un’auto).

Vivrai totalmente il paese, coglierai appieno le sue sfumature vivendolo


nelle tre modalità: essenziale, media e facoltosa. Un’ultima nota: non
entrare in competizione con gli altri, evita di fare a gara a chi fa più viaggi,
chi visita luoghi considerati più belli, chi spende più soldi, perché
quest’atteggiamento oltre che essere infantile e superficiale, spreca energie:
evita di fare paragoni con altre persone, perché ognuno di noi è diverso, ha
un vissuto diverso, proviene da un diverso contesto familiare, ha accesso a
determinate risorse, ha una diversa personalità con molteplici e variegati
punti di forza e di debolezza.

Ognuno di noi ha il suo percorso di vita, le proprie sfide da affrontare, i


propri ostacoli da superare, le proprie paure con cui confrontarsi e imparare
a dominare, i propri sogni, aspirazioni e ambizioni da realizzare. Tutti
abbiamo valore e siamo unici e speciali. La sana ed etica competizione va
bene, l’altra sua faccia, la competizione spietata e distruttiva no.

Viaggiare è una pratica che apporta molteplici benefici. Vediamone alcuni.


A tal proposito, mi avvalgo di alcuni importanti contributi. Il primo è lo
studio a cura della «Global Commission on Aging and Transamerica Center
for Retirement Studies», in partnership con l’«US Travel Association», che
ha evidenziato come viaggiare, oltre a ridurre il rischio di infarto o eventi
cardiovascolari, nonché di depressione, promuova la salute del cervello e
sia un valido alleato per allungare la vita. Viaggiare quindi, apporta benefici
sia dal punto di vista fisico, che dal punto di vista mentale e cognitivo.

Un altro studio, è quello prodotto dal dottor Thomas Gilovich, professore di


psicologia della Cornell University, che afferma che spendere soldi per
viaggiare ha un’influenza positiva sulla nostra felicità. I benefici di un
viaggio sono ancora più evidenti in momenti in cui si è particolarmente
stressati. Non concedersi mai delle pause riduce sensibilmente il
rendimento, questo perché la pausa, specie se frequente e di breve durata,
consente al cervello di fare nuove connessioni, di ricevere stimoli diversi da
quelli della routine quotidiana e aumentare così la concentrazione. Durante
il viaggio possono esserci delle situazioni di stress, ma esso sarà uno stress
positivo, differente da quello sperimentato nella vita di tutti i giorni.

Secondo lo studio condotto dall’«Academy of Management Journal»


invece, viaggiare fa bene al cervello perché aumenta la creatività: ha
dimostrato che le persone che avevano avuto esperienze professionali
all’estero erano più fantasiose rispetto a quelle che erano rimaste negli Stati
Uniti. La spiegazione è dovuta alla full immersion, all’immersione
culturale.

Lo studio effettuato dal «Journal of Personality and Social Psychology»,


riferisce che viaggiare rende più fiduciosi nel prossimo. Esso aumenta la
capacità di problem solving, rende più umili e più aperti alle novità: provare
nuove cose quando si è in viaggio rende più aperti anche alle cose di tutti i
giorni, nella quotidianità. Viaggiare aumenta la lucidità mentale e aiuta a
reinventare sé stessi: esso aiuta a ritrovare il senso della propria vita, ad
intraprendere un nuovo inizio o a focalizzare uno scopo.

Viaggiare inoltre, rende meno paurosi delle cose: infatti, la mentalità


cambia se si viaggia molto spesso e la paura di fare le cose sarà sempre
meno presente. Uno studio della rivista «Psychological Science», afferma
che un’esperienza come una vacanza, prima ancora che accada, ti rende più
felice, soprattutto se l’hai già prenotata o se sei in procinto di farla.


Uno studio realizzato da «US Travel Association», ha rivelato che le
persone che riescono a utilizzare tutti i loro giorni di vacanza, hanno una
probabilità aumentata del 6,5% di ottenere una promozione sul posto di
lavoro, rispetto a quelli che restano attaccati alla loro scrivania. Inoltre, vari
studi concordano nel sostenere che viaggiare rende più pazienti e che può
aiutare a superare una perdita. In generale, viaggiare fa sentire più vivi.

RIEPILOGO DEL CAPITOLO 5:

SEGRETO n. 1: intraprendere un viaggio in solitudine è un’efficace


palestra per sviluppare e rafforzare i muscoli dell’intraprendenza, del
coraggio e dello spirito di avventura.

SEGRETO n. 2: viaggiare da soli ha molteplici vantaggi.

SEGRETO n. 3: nel caso in cui tu dovessi fare un viaggio con altre


persone, stabilisci in anticipo le regole da rispettare, definisci con
precisione tutti gli aspetti che ritieni fondamentali evidenziare
mettendoli bene in chiaro, affinché ci sia una convivenza positiva,
costruttiva, piacevole e divertente.

SEGRETO n. 4: pianificare e progettare il tuo viaggio nei minimi


dettagli, ti consente di massimizzare e ottimizzare il tempo che hai a
tua disposizione e riduce la probabilità di avere dei rimpianti al
riguardo.

SEGRETO n. 5: investi il tuo tempo vivendo una vieta piena,


entusiasmante, ricca di amore per te stesso e per il prossimo.

SEGRETO n. 6: viaggiare da soli ha degli svantaggi, ma questi si


possono risolvere facilmente adottando precise ed efficaci strategie.

SEGRETO n. 7: Applicando i consigli contenuti in questo libro avrai


maggiori sicurezze nel vivere una vacanza perfetta.

SEGRETO n. 8: comincia col fare viaggi di brevi periodi e quando


avrai maturato un po' di esperienza, organizzati per farne di medi e di
lunghi.

SEGRETO n. 9: rivisita a distanza di anni le località visitate in


passato, in particolare quelle che ti sono piaciute di più, perché vivrai
un’esperienza totalmente nuova, con occhi diversi da quelli con cui le
hai vissute la prima volta.

SEGRETO n. 10: impegnati ad ampliare più che puoi il tuo capitale


culturale ed esperienziale: esso è unico, insequestrabile, inimitabile e
ha un valore inestimabile.

SEGRETO n. 11: investi continuamente nella tua formazione.

SEGRETO n. 12: evita di fare paragoni con altri.

SEGRETO n. 13: prediligi la sana competizione e ignora la


competizione spietata e distruttiva.

SEGRETO n. 14: viaggiare è una pratica che apporta molteplici


benefici documentati da studi e ricerche effettuate nel mondo.
Conclusione

Siamo giunti alla fine di questo emozionante viaggio. Mi auguro tu ti sia


divertito, che abbia imparato tante nuove cose e che abbia tratto ispirazione
dal contenuto di questo libro. Ti ho fornito le strategie, la mappa operativa
che io stessa utilizzo per organizzare i miei viaggi, per massimizzarli nel
modo più efficace, tenendo conto anche di eventuali imprevisti e ostacoli
dinanzi cui ci si può imbattere.

Mi auguro di averti trasmesso la passione, l’immensa bellezza,


l’intramontabile fascino e l’inarrestabile voglia di avventura che
caratterizza il viaggiare da soli. Utilizza in modo etico e come meglio credi
le informazioni che ho condiviso, il modo migliore per testarle è utilizzarle.
Comincia con l’organizzare il tuo primo viaggio da solo se non l’hai ancora
fatto e continua col viaggiare da solo se invece hai già iniziato. Come
abbiamo visto, i benefici del viaggiare sono innumerevoli, sono tantissimi
gli studi che lo confermano.

Viaggiare non è più un lusso, una pratica accessibile solo alle persone
ritenute ricche, ma oggi per fortuna, è accessibile a chiunque abbia voglia di
mettersi in gioco e di partire per scoprire nuovi mondi, nuove realtà, abbia
voglia di sperimentare, vivere nuove esperienze e sia disposto un minimo a
rinunciare alla comodità e a trovare uno o più compromessi con sé stesso, in
modo tale da adeguare le proprie risorse e possibilità alla pianificazione di
un viaggio sostenibile. I vantaggi sono innumerevoli e superano di gran
lunga gli svantaggi.

Viaggiare è una delle esperienze più ricche e belle che si possano


sperimentare su questo pianeta, insieme all’amore per sé stessi, per gli altri
e in generale, per l’amore verso tutti gli esseri viventi: viaggiamo più
spesso e amiamoci di più, con sincerità, bontà, fratellanza e affetto.

Se desideri chiarimenti, ti piace d’idea di condividere la tua prima


esperienza di viaggio da solo, o se semplicemente vuoi restare in contatto
con me, puoi chiedermi l’amicizia su Facebook e/o visitare la pagina
Viaggiare da soli No Problem, in questo modo resterai aggiornato su tutte
le future novità e sulle prossime uscite.

Entra in contatto con me:

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Unisciti alla community Viaggiare Da Soli No Problem:

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Come avrai intuito, sono un’appassionata di crescita personale e di
formazione, alla continua e insaziabile ricerca di strategie e opportunità per
migliorare sé stessi, la propria vita e quella degli altri in ogni ambito della
propria esistenza. Se anche tu coltivi lo stesso interesse, o anche se sei
semplicemente curioso, o interessato a saperne di più su questo macro-
campo, non ti resta che seguirmi!

Grazie di cuore per avermi dato fiducia e per aver preso la scelta di
acquistare e leggere questo libro, donandomi il tuo tempo. Te ne sono
immensamente grata. Se la sua lettura ti è piaciuta e se ritieni ti sia stato
utile, puoi consigliarlo a un tuo amico, magari un tuo conoscente e scrivere
una bella recensione a cinque stelle.

Questo tuo prezioso contributo mi aiuterebbe a diffondere la cultura e il


modus operandi del viaggiare da soli, inoltre, sarebbe un aiuto
indispensabile per contribuire a creare e ad ampliare la comunità dei
viaggiatori che viaggiano da soli, rendendoli più consapevoli.

Detto ciò, ti auguro di organizzare un viaggio da solo il prima possibile e di


vivere una vita meravigliosa, piena di gioia, abbondanza, amore, avventura,
traboccante di splendide sorprese, travolgenti emozioni, incredibili successi
e indimenticabili esperienze! E ricorda, come recita un proverbio indiano,
che: «Viaggiando alla scoperta dei paesi troverai il continente in te stesso».
Buon viaggio e buon divertimento!

Valeria Colangelo

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