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T7 I principi di giustizia sono frutto di un accordo

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FOC Genere In questo brano, tratto dal primo capitolo di Una teoria della giustizia (1971), Rawls delinea
la propria concezione distributiva della giustizia sociale, secondo cui la giustizia è equità:
essa consiste nella distribuzione egualitaria di benefici e oneri tra i membri della società.
Secondo la teoria di Rawls i principi di giustizia sulla base dei quali devono essere or-
ganizzate la società e le sue istituzioni sono frutto di un accordo ideale, di un contratto
stipulato da individui liberi e razionali che sono in una condizione eguale.
I principi vengono stabiliti in quella che Rawls chiama «posizione originaria», nella qua-
le gli individui sono sottoposti al velo di ignoranza. In tal modo viene garantita l’impar-
zialità dei principi che regoleranno la società.

da J. Rawls, Una teoria della È mio scopo presentare una concezione della giustizia che generalizza
giustizia, a cura di S. Maffettone,
e porta a un più alto livello di astrazione la nota teoria del contratto
Feltrinelli, Milano 1984,
pp. 27-28, 33 sociale, quale si trova ad esempio in Locke, Rousseau e Kant. A questo
scopo, non dobbiamo pensare che il contratto originario1 dia luogo a
5 una particolare società [...]. L’idea guida è piuttosto quella che i prin-
cipi di giustizia per la struttura fondamentale della società sono ogget-
to dell’accordo originario. Questi sono i principi che persone libere e
razionali, preoccupate di perseguire i propri interessi, accetterebbero
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in una posizione iniziale di eguaglianza per defi nire i termini2 fonda-


L’A N T O L O G I A

10 mentali della loro associazione. Questi principi [...] specifi cano i tipi
Lessico di cooperazione sociale che possono essere messi in atto e le forme di
È ciò in cui consiste la giusti- governo che possono essere istituite. Chiamerò giustizia come equità3
zia sociale. questo modo di considerare i principi di giustizia.
Dobbiamo perciò immaginare che coloro che si impegnano nella co-
15 operazione sociale scelgono insieme [...] i principi che devono asse-
Lessico gnare i diritti e i doveri fondamentali e determinare la divisione dei be-
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È la posizione ideale degli in-


dividui nel contratto ipotetico.
nefi ci sociali. [...] La scelta che individui razionali farebbero in questa
ipotetica situazione di uguale libertà [...] determina i principi di giusti-
zia.
20 [...] la posizione originaria4 di eguaglianza [...] va [...] considerata co-
Lessico
Condizione che garantisce l’im- me una condizione puramente ipotetica [...]. Tra le caratteristiche es-
parzialità nella scelta dei princi- senziali di questa situazione vi è il fatto che nessuno conosce il suo po-
pi di giustizia.
sto nella società, la sua posizione di classe o il suo status sociale, la par-
1. Contratto da cui ha origine te che il caso gli assegna nella suddivisione delle doti naturali, la sua
la società. 25 intelligenza, forza e simili. Assumerò anche che le parti contraenti non
2. Le condizioni.
3. Secondo Rawls è ciò in cui
sanno nulla delle proprie concezioni del bene e delle proprie partico-
consiste la giustizia sociale, lari propensioni psicologiche. I principi di giustizia vengono scelti sot-
che è equa distribuzione di to un velo di ignoranza5. Questa assicura che nella scelta dei principi
oneri e benefi ci tra i membri
della società. nessuno viene avvantaggiato o svantaggiato dal caso naturale o dalla
4. Posizione ideale assunta 30 contingenza delle circostanze sociali. Poiché ognuno gode di un’iden-
dagli individui nel contratto tica condizione, e nessuno è in grado di proporre dei principi che fa-
ipotetico con cui stabiliscono
i principi di giustizia per la lo- voriscano la sua particolare situazione, i principi di giustizia sono il ri-
ro società. sultato di un accordo o contrattazione equa. [...]
5. Espressione con cui Rawls
indica la condizione degli in- [...] L’idea [di posizione originaria] è semplicemente quella di rendere

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35 chiare le restrizioni che sembra ragionevole imporre sugli argomenti a
favore dei principi di giustizia, e di conseguenza sui principi stessi. Sem-
bra quindi ragionevole e generalmente accettabile che nessuno debba
risultare avvantaggiato o svantaggiato nella scelta dei principi, a moti-
vo del caso naturale o delle circostanze sociali. Sembra anche larga-
40 mente condivisa l’impossibilità di adattare i principi alle circostanze
dividui nella posizione origi-
naria, in cui ignorano il ruolo
di ogni singolo caso. Dovremmo poi assicurarci che le particolari ten-
e le convinzioni che avranno denze e aspirazioni di ciascuno, e le concezioni del proprio bene che
nella società per cui stabilisco- le persone hanno, non infl uiscano sui principi adottati. [...]
no i principi di giustizia.
6. Vincoli posti alla scelta dei [...] Per descrivere le restrizioni volute6, si immagina una situazione in
principi di giustizia sociale. 45 cui ciascuno viene privato di questo tipo di informazioni.

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L’A N T O L O G I A
ANALISI DEL TESTO
Guida alla lettura Oggetto della teoria rawlsiana del- noscono il ruolo che svolgeranno nell’organizzazione
la giustizia è il modo in cui nella società sono distribuiti sociale per cui stabiliscono i principi, né conoscono le
gli oneri e i benefi ci tra i suoi membri. capacità, le doti naturali, le preferenze, la concezione
Il fi ne di questa teoria è delineare principi generali di giu- della vita e del proprio bene e i principi etici e religiosi

n
stizia in base ai quali organizzare la società e le sue istitu- che avranno: ignorano queste cose, sono cioè sottopo-
zioni fondamentali. La giustizia è intesa da Rawls come sti a un «velo di ignoranza».
equità: una società giusta è quella in cui oneri e benefi ci Il velo di ignoranza assicura l’imparzialità nella scelta dei
sono ripartiti equamente tra gli individui. principi di giustizia, esso fa sì che nella scelta dei princi-
Rawls si richiama alla tradizione contrattualistica (rap- pi nessuno tenti di favorire se stesso a danno di altri: la
presentata da Locke, Rousseau e Kant), ovvero all’idea che scelta non sarà infl uenzata da fattori contingenti (quali
i principi che regolano la vita associata siano frutto di un le condizioni economiche di ogni persona e la sua con-
contratto o accordo tra le persone. Rawls non intende pe- cezione del bene), non sarà cioè viziata da pregiudizi.
rò il contratto come ciò che dà luogo a una forma di go-
verno specifi ca, bensì come il mezzo con cui persone li- Genere Una teoria della giustizia ha la struttura di un trat-
bere e razionali, che hanno ciascuna i propri interessi e tato in cui Rawls espone una teoria dei principi di giu-
inizialmente sono in una condizione uguale, stabilisco- stizia che devono regolare la vita della società. L’opera è
no i principi che regoleranno la loro società. suddivisa in tre parti: nella prima (Teoria) Rawls presen-
I principi di giustizia sono frutto di un accordo tra le ta la propria teoria e discute le obiezioni delle teorie an-
persone che, secondo la teoria di Rawls, è ipotetico, ide- tagoniste; nella seconda (Istituzioni) affronta i problemi
ale: non ha luogo realmente, ma potrebbe essere stabi- relativi all’assetto delle istituzioni (giustizia distributiva,
lito se fossero soddisfatte certe condizioni, individua- rapporti tra libertà ed eguaglianza, fondamento e limiti
te grazie all’ipotesi della «posizione originaria» in cui dell’obbligo politico); nella terza (Fini) collega la teoria
si trovano gli individui che stipulano il contratto. Ta- della giustizia alla teoria del bene e dello sviluppo mo-
le posizione è caratterizzata dal fatto che essi non co- rale degli individui.

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