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Tra greci e latini

1. Ideologizzazione del MEDIOEVO: oscura, negativa. Quello che è buono è l’età classica e l’età
umanistica. Ma non è così. TRASMISSONE DEI TESTI, medioevo è una età di “mezzo”, ponte in
una continuità culturale.
2. Monachesimo occidentale: hanno delle influenze larghe e decisive per la cultura europea,
anche era come ponte tra mondo orientale e occidentale attraverso la circolazione e
traduzione dei testi. Giovanni Cassiano (Institutiones e la Conlationes, Marsiglia, +435) e
Dionigi il Piccolo (straordinario traduttore, il computo cronologico della nascita di Cristo,
Roma, +545).
3. Boezio (traduttore di Aristotele e Porfirio) e Cassiodoro (opere filologiche e storiche, de
anima, Variae, Expositio Psalmorum, Institutiones= manuale di studio e di lavoro per i monaci,
De ortographia= trascrizione dei codici), fondazione monastica di Vivarium, VI sec.
4. Insititutiones= ci sono vari manoscritti, questo significa che era un testo vivo, continuamente
adattato. Quest’opera introduce allo studio della Bibbia (come ascensa sulla scala del sogno di
Giacobbe), in modo alessandrino (spiegare i passi oscuri con analoghi), con un’attenzione agli
aspetti tecnicamente FILOLOGICI dell’attività dei copisti (come si trascrive, si corregge). È una
missione e predicazione “con la mano”, un combattimento “con la penna e l’inchiostro).
5. Gregorio Magno: Gregorios dialogos. Le opere neoplatoniche. Mantiene legame tra i latini e il
greco.

IL MIRACOLO DELLE ISOLE


1. Miracolo Irlandese. REINTRODURRE la tradizione classica sul continente attraverso le missioni
e fondazioni monastiche in tutta Europa. (dall’inizio del 900). Hanno dei caratteri: a. vasta
conoscenza della tradizione cristiana, b. un certo interesse per il greco, c. l’elaborazione di
scritture proprie (minuscole), d. tendenza di trascrizione con separazione dei vocaboli. e.
Hanno lingua artificiosa, interesse per la grammatica e esegesi scritturistica.
2. Hanno una tendenza di Peregrinatio, lasciare il paese. Hanno scritto anche agiografia: vita di
Patrizio, Columba, Colombano, Cutberto, Wilfrid, e Bonifacio.
3. Beda il Venerabile (673-735). È il primo a indicare le sue notazioni come trascritte dai copisti.
Historia ecclesiastica gentis Anglorum. Interesse filologico nel De ortographia e nelle opere
esegetiche. Spiegava le varianti dei codici biblici: con senso critico, i copisti, diverse traduzioni
dagli originali.

L’IMBUTO DELLA TRASLITTERAZIONE


1. La scarsità di manoscritti greci anteriore al nono secolo. Per una traslitterazione dalle lettere
greche alle minuscole, l’arrivo degli Arabi.
2. Corpus Dionisiano (areopagitico)= neoplatonici, trasmesso per intero, tradotto in siriaco,
armeno, georgiano, paleoslavo, e molto in latino, influenze teologiche e mistiche in Occidente.
Si è contestata la autenticità, perché nessun autori antichi lo hanno citato.
IL PATRIARCA RECENSORE
1. Fozio: nipote del patriarca di Costantinopoli Tarasio, IX sec, lasciò serie di scritti su vasto
lettore e libri, ha scritto BIBLIOTHECA – Myriobiblos/Myriobiblion (1600 pagine, 280 capitoli,
contiene gli autori e le loro opere, 147 pagane, 239 cristiane), quindi è come un raccolto di
“recensioni”, con acuto senso critico.
2. L’autore= è un resoconto di letture senza ordine particolare, senza essere rivista, non è stata
pubblicata e diffusa. Prima stampata nel 1601, tradotta in latino nel 1606. Ha letto molto
opere storiche e teologiche, lessicografi, romanzi. La metà dei libri da lui letti sono stati
perduti. Lui tratta molto gli argomenti filologici: osservazioni acute sulla lingua e
sull’interpretazione della Scrittura, stille, commenti.
3. Libri/manoscritti di ARETA: trascritto nell’anno 914, analoga con Bibliotheca di Fozio nei certi
versi.
4. SUDA: tipo enciclopedico, seconda metà del X sec, 30.000 voci, alfabeticamente ordinate.
5. Michele Pselo (filosofo e storiografo, influente nella corte imperiale).
DA UNA RINASCITA ALL’ALTRA
1. All’Occidente: rinascita CAROLINGIA. Carlo Magno (768-814) = per dare un carattere unitario
attraverso un progetto culturale, costituzione di scuole presso i monasteri e le chiese
cattedrali, strategia con cooperazione con la Chiesa romana, chiamò gli intellettuali al corteo,
copiò i manoscritti.
2. Ha scelto due consiglieri culturali: Paolino d’Aquileia e Paolo Diacono (opere grammaticali,
poetiche, storiche – historia longobardorum, omeliario dalla tradizione patristica.
3. Alcuino (nato 735, +804 a Tours) = opere esegetiche, teologiche, agiografiche, poetiche,
soprattutto didattiche (scritte in dialogo). Fu importante soprattutto per la diffusione del
testo biblico secondo la traduzione geronimiana.
4. Quindi, età carolingia = vera rinascita nella trasmissione e nello studio dei testi, una
continuità.
5. Giuseppe Scoto, allievo di Alcuino: tentativo di revisione del testo biblico. Poi Rabano Mauro,
abate di Fulda: autore di un’enciclopedia De rerum naturis: citazioni patristiche, esegetiche.
6. L’attenzione agli autori dell’antichità cristiana e classica.
7. Cambiamento politico (distruzione e saccheggi dei monasteri e i libri). Una decadenza. Ma nel
XI sec la riforma partita da CLUNY e la rinascita di Montecassino: sistema d’insegnamento
passa alle scuole cattedrali nelle città, poi evolvendo alle università.
LO SPLENDORE DELL’UMANESIMO
LA PASSIONE DELLA SCOPERTA
1. Gli umanisti attinsero alla grande eredità medioevale con INCREDIBILMENTE POCA
RICONOSCENZA! Anche riguardo all’influenza (filologica, ideologica) cristiana!
2. Sede papale ad Avignone (1309-1377), grande scisma (1378-1417). Ritorno all’antico per il
rinnovamento della Chiesa.
3. Ad.es. Petrarca (1304-1374): si trova ad Avignone, prese alcune note da Agostino (civitate
dei), la sua cultura biblica e patristica, sceglie programmaticamente d’illustrare la
CONSONANZA tra la tradizione classica e cristiana, ricorrendo alle fonti profane.
4. Un’età di ricerca dei testi o manoscritti nuovi, Rinnovamento degli studi patristici. Ambrogio
Traversari (1386-1439), monaco camaldolese. Grandissimo traduttore, ha impadronito latino
e greco.
IL CARDINALE GRECO E LA FINE DEL MONDO
1. Un gruppo filolatino nell’Oriente, traduzione greca dei testi dell’Agostino e Anselmo di Aosta,
Tomasso d’Aquino.
2. Oriente si stava spezzando con le divisioni interne e attacchi turchi. Concilio a Firenze 1439
con i rappresentanti dall’Oriente (l’imperatore, patriarca, i vescovi orientali) ha uno scopo di
unificare l’Occidente e l’Oriente. Ma è stato fallito.
3. C’era lo sforzo rivolto alla ricerca e alla traduzione di testi patristici, un patrimonio comune
(Bibbia, tradizione patristica ed ecclesiastica antica).
4. Bessarione (1403-1472) = monaco greco, platonico, influente presso la corte imperiale,
metropolita di Nicea, è venuto a Ferrara per l’unione, fu creato cardinale da papa Eugenio IV
nel 1439. Si trasferì a Roma nel 1440. A. Aveva raccolto codici durante i suoi viaggi, trascrivere
dai diversi copisti. B. Ha proposto di correggere lievemente il latino della Volgata sulla base
dell’originale greco. C. Enunciò una serie di principi filologici. Es: come diceva Agostino=
necessità di risalire al greco in caso di difformità delle traduzioni latine. Numerava una serie
di errori nella Volgata per la TRASCURATEZZA dei COPISTI.
5. Duplice VOLTO dell’epoca umanistica: RISCOPERTA APPASSIONATA e CONSAPEVOLEZZA
CRITICA verso l’antichità.
CONTRO COSTANTINO
1. Lorenzo Valla (1407-1457) = sempre nella polemica, 1448 rientrò a Roma, diventò segretario
papale. I suoi scritti erano fondamentali per lo sviluppo e la consapevolezza della critica
filologica e storica.
2. Testo di Donatio Constantini che poi si è ritenuto falso. Valla auspicava una purificazione dal
potere temporale. Ha contestato anche l’autenticità dell’epistolario tra Seneca e Paolo. Ha
negato anche l’origine apostolica del Symbolum apostolicum.
3. Il vertice della sua critica filologica= 1449, proposto di verificare l’attendibilità di Volgata sulla
base della Graeca veritas. Anche contro l’autenticità degli scritti di Dionigi Areopagità.
4. Con Adnotationes, lui dimostrava come anche il testo più sacro dovesse essere affrontato con
gli STRUMENTI DELLA CRITICA, al fine d’avvicinarsi quanto più possibile alla sua redazione
originale!
PAPI, TRADUTTORI, LIBRI, e BIBLIOTECHE
1. Il ritorno del Papa e della sua curia a Roma. Portando la forza della fioritura dell’umanesimo in
Italia. Papa Niccolò V = il primo dei papi umanistici. Riguardo ai testi: non dubitava a dare
critica alle traduzioni non adeguate. Chiamò tanti intellettuali a Roma. Raccolta libraria della
maggior quantità del patrimonio culturale dell’antichità, classica e cristiana (acquisizione di
manoscritti e traduzione di opere greche) = biblioteca Vaticana 1475.
2. Papa Sisto IV= promosse nuove traduzioni dei testi patristici.

SI STAMPI, COMINCIANDO DALLA BIBBIA


1. MJ Gutenberg= stampa (1452-1454) per la prima volta la BIBBIA LATINA! In italia erano 2
Tedeschi (Conrad e Arnold, a Subiaco) che stamparono per la prima volta.
2. Questa ha avuto un enorme e molteplice influenza sulla storia della mentalità, della cultura e
della stessa trasmissione dei testi. Ma, una volta stampata, si distrusse o si perde i codici su
cui si basa l’editio princeps.
3. Sono stati stampati più di 22 mila testi, la metà erano opere religiose in latine ma anche in
volgari.
4. Erasmo di Rotterdam (1466/1469- + 1536) canonico agostiniano 1487 e prete 1492, pubblicò
9 volumi di Opera omnia geronimiani 1516, poi Cipriano, ai Salmi di Arnobio, Ilario, molte di
Crisostomo, Atanasio, Ambrogio, Ireneo, Agostino, traduzione latina di Origene.
5. Stampare la Bibbia nelle lingue originarie!

I FRUTTI DELLA GRANDE ERUDIZIONE


PUBBLICARE TRA CONTROVERSIE E CENSURE
1. Il ritorno alle versioni greche del NT riassume le tre principali caratteristiche della svolta nella
storia della trasmissione dei testi, la maturazione critica frutto dell’umanesimo. Rivoluzione a
causa della stampa non solo per la diffusione della cultura ma anche dell’EVOLUZIONE del
METODO FILOLOGICO. L’influenza del fattore ideologico. I lettori = più ampia, LAICIZZAZIONE
degli ambienti culturali.
2. Luterano che assolutizza la sacra scrittura, disprezza gli autori cristiani antichi.
3. Lingua originale, Traduzioni, critico dell’umanesimo.
4. La Chiesa imporre norme rigorose per l’attività della stampa. Fornisce una forma più corretta
possibile della Volgata, più quella greca e ebraica. Edizione Sisto v, 1590, c’erano troppo
intervento personale del papa. 1592 = nuova edizione Sisto-Clementina.
5. Aldo Manuzio (1449-1515) l’umanista e stampatore edizioni Aldile, stampa dei testi greci che
non erano diffusi.
6. Considerando i possibili pericoli insiti nell’introduzione della stampa, la Chiesa introdusse
forme di controllo e censura previa dei libri (Innocenzo VIII, 1487; Alessandro VI 1501; Leone
X, 1515 col concilio Lateranense V). INDEX LIBRORUM PROHIBITORUM 1559.
7. Mentre Polo Manuzio = si concentra a pubblicare i testi patristici, testi decreti conciliari,
catechismi, libri liturgici. Alcuna tipografia doveva stampare solo un certo tipo di libro, ex:
liturgico.
CATTOLICI, PROTESTANTI, ANGLICANI
1. La trattazione delle scritture religiose, con la critica e filologia, fa crescere l’erudizione ma
anche INDEBOLIRE la vitalità dei testi.
2. Concilio Tridentino 1546= non solo i LIBRI SCRITTI ma anche LE TRADIZIONE NON SCRITTE
conservate nella Chiesa cattolica.
3. I Protestanti che hanno cominciato lo studio dei Padri. Johan Gerhard Patrologia 1653:
contribuisce all’affermazione del termine Patrologia come studio dei Padri. Bellarmino De
scriptoribus ecclesiasticis 1613.
4. I sospetti degli stampi non affidabili, da parte di Erasmus oppure dei Protestanti, si sentiva il
bisogno a Roma (Marcello Cervini) a sostituire le edizioni patristiche esistente per una
edizione più sicura da ogni punto di vista.
5. Thomas James (1573-1629) Anglicano= dimostrare le manipolazioni testuali dai cattolici per
sostenere la Chiesa di Roma. Fiorisce anche gli studi biblici e patristici. Trova nella Chiesa
primitiva il loro modello ideale.

L’EPOPEA MAURINA TRA GESUITI E GIANSENISTI


1. Jacques Godefroy (1625) l’editore del Codex Theodosianus.
2. Cardinale Federigo Borromeo = fondazione della Biblioteca Ambrosiana 1607.
3. Filologo Giuseppe Giusto Scaligero (1540-1609) = contro l’autenticità degli scritti areopagitici,
attaccando la riforma del calendario (1582 papa Gregorio XIII).
4. Gesuita Denys Pétau= criticava Scaligero con Opus de doctrina temporum 1627 II Vol. Tra i
primi che introduce l’idea di sviluppo nella storia delle dottrine cristiane.
5. I Gesuiti = pubblicarono numerosissimi testi patristici, soprattutto quei greci. Fronton du Duc:
12 volumi del Crisostomo, 2 vol di Gregorio di Nissa, 2 vol di Basilio. Jacques Sirmond: 4 vol di
Teodoreto. Philippe Labbe: raccolta di testi dei concili 18 Vol.
6. I Giansenisti= Pasquier Quesnel (1634-1719) 2 Vol di Leone Magno. I Mémoires 16 Vol (riunire
tutto quello che si trova negli autori per ricostruire la storia della Chiesa).
7. Raccogliere le opere patristiche minori in Sacra Bibliotecha sanctorum Patrum (Marguerin de
la Bigne, 1575).
8. Nascita della congregazione benedettina di San mauro 1618. Primissimo ruolo nello studio e
nell’edizione dei testi, contribuirono nel metodo storico. Grande stagione delle edizioni
patristiche.

TUTTI I SANTI DEI BOLLANDISTI


1. Germania: pubblicazioni accademiche si moltiplicano in ambito patristico, opere
bibliografiche. Bibliotecha Graeca Johann Albert Fabricius (1668-1736) 14 Vol.
2. Il metodo dei maurini fece scuola in Italia. Ludovico Antonio Muratori (1672-1750) =
fondatore della storiografia italiana moderna, fu bibliotecario all’Ambrosiana poi a Modena.
Scipione Maffei (1675-1755): riscoprì gli antichissimi manoscritti della Biblioteca Capitolare.
Andrea Gallandi (1709-1779) Bibliotecha veterum Patrum.
3. Sulla vita dei santi (agiografia) = era così ampia e incontrollabile. Concilio Trento:
centralizzazione del controllo del culto. Nuova edizione del Martyrologium Romanum: elenco
delle feste liturgiche dei martiri e degli altri santi. Gesuita Heribert Rosweyde = Fasti
sanctorum 1607, raccolto in 18 Vol le fonti letterarie agiografiche commentate storicamente.
4. Jean Bolland (1596-1665) = estese il programma di Rosweyde ai santi non presenti nelle
letterature ma attestati nel culto. Acta sanctorum secondo l’ordine del calendario, nel 1642 II
Vol solo per il mese di gennaio. Ebbe successo, nel 1658 III vol di febbraio e così via. Raggiunto
alla ONESTA SCIENTIFICA. Viene opposto dai Carmelitani e affrontò anche la soppressione dei
gesuiti, dispersi, distrutti, ma poi nel 1837 la Società dei bollandisti fu ricostituita e riprese
l’edizione degli Acta sanctorum.

ALL’ATTACCO DEL NUOVO TESTAMENTO


1. Tra 500-600= si occupano anche gli scritti biblici, soprattutto il NT Greco. Per avere un Textus
receptus del NT greco, accolto da tutti. Ma c’era un attacco.
2. Tra 1629-1645 = venne stampata la terza Bibbia poliglotta (1 era Complutense, 2 era Regia
d’Anversa) cioè di Parigi, che aggiunse le versioni samaritana, siriaca e araba. Poi è uscita
anche quella quarta di Londra (più etiopica e persiana). Nel 1676 a Oxford, John Fell aggiunse
gotica e copta.
3. Richard Simon (1638-1712): orientalista e filologo, pioniere della critica biblica e autore di una
serie di opere fondamentali= l’importanza della tradizione dal punto di vista ideologico e della
sua complessità storica e letteraria anche nel caso degli scritti sacri.
4. Un maurino, Pierre Sabatier, raccolse i resti della Vetus Italica, unica traduzione latina della
Bibbia anteriore alla Volgata, sopravvissuta parzialmente in antichi codici e soprattutto nella
tradizione indiretta.
5. Oratoriano Giuseppe Bianchini, storico e biblista, Evangeliariun quadruplex 1749, le antiche
traduzione latine dei più antichi codici (Vercelli, Verona, Corbie e Brescia).
6. Johann Albrecht Bengel (1687-1752) = suddivisione dei codici in gruppi geografici, la
preferenza alle lezioni più difficili, l’uso di valutare le varianti diverse rispetto al textus
receptus distinguendo le lezioni= originali, migliori, equivalenti, meno buone e peggiori. Ma è
stato considerato il nemico della Scrittura.
7. Johann Jakob Griesbach (1745-1812) = sviluppò la teoria della suddivisione geografica dei
codici, studiò le versioni antiche e le citazioni patristiche, abbandonò in molti punti il textus
receptus.

LA FINE DELLA CONTINUITA


GENIO E LIBRI D’UN PRETE DI CAMPAGNA (p. 231)
1. L’epoca rivoluzionaria e napoleonica = radicalmente ostili alla Chiesa romana che viene vista
come un impedimento per il razionalismo.
2. Anglicano Martin Joseph Routh (1755-1845) = raccolse 4 Vol Reliquiae Sacrae, molti testi
frammentari di autori cristiani dei primi tre secoli. La nuova considerazioni dei Padri spinse a
lavorare su Confessiones di Agostino nel 1838.
3. Angelo Mai (1782-1854) = leggere i palinsesti, trovò De re pubblica di Cicerone.
4. Jacques-Paul Migne (1800-1875) = parroco di campagna, editore a parigi, offrire ogni genere
di testi in una “biblioteca universale”.
5. Armand-Benjamin Caillau (1794-1850) = Collectio selecta di testi patristici 133 Vol a Parigi.

SI PARLA TEDESCO
1. La nascita del moderno metodo filologico= la sconfitta per il textus receptus. Continuando
teorie sulle suddivisioni geografiche dei codici di NT.
2. Karl Lachmann (1793-1851) = editore di testi classici, diffonde il suo metodo critico, usando
solo i testi fino al quarto secolo, lasciando il textus receptus.
3. A Vienna 1866, Corpus Scriptorum Ecclesiasticorum Latinorum, da Sulpicio Severo = per
rintracciarvi i manoscritti necessari per stabilire edizioni adeguate alle nuove esigenze critiche.
Prima era un po' povero (un solo codice, non effettuate dagli stessi editori, tendenza a
normalizzare la particolarità linguistiche secondo il latino classico). Ma è stato inizio d’una
nuova stagione critica.
4. A Berlino nel 1897, fu avviata una edizione critica degli scrittori cristiani greci (Die griechische
christliche Schriftsteller).
5. Adolf von Harnack (1851-1930) fondato una colana di testi e ricerche per la storia della
letteratura cristiana antica “Texte und Untersuchungen zur Geschichte der altchristlichen
Literatur”, più storico che filologo.
6. Abbandono del latino e l’uso del tedesco! Negli apparati critici dei volumi del corpus
berlinese.

ANCORA LA BIBBIA (una ricerca sul testo neotestamentario fondamentale per lo sviluppo della
critica moderna)
1. Constantin von Tischendorf (1815-1874), “per riguadagnare la forma original e del NT” = 8
edizioni del NT greco. Ha decifrato il codice di Efrem (C) un palinsesto a Parigi. Si recò al
monastero di Santa Caterina sul Sinai, nel 1844 trovò il codice Sinaitico (S) risalente al IV sec.
2. Agnes Smith Lewis e Margaret, due scozzesi, nel 1892 scoprirono un palinsesto del IV sec, la
Vetus Syra, più antica versione siriaca dei vangeli (codice Siro Sinaitico).
3. Poi anche la ricerca sui testi del AT.

IL CARDINALE NON SBAGLIA MAI


1. Eduard Schwartz (1858-1940) = editore dell’Historia ecclesiastica di Eusebio, edizioni patristica
di Taziano, Atenagora, nel 1914 gli Acta Conciliorium Oecumenicorum.
2. Studio critico delle catene. Si ricominciò lo studio dell’agiografia nel 1837 che comincia di
nuovo da zero, allargando ai testi orientali e l’archeologia cristiana.
3. Giovanni Mercati (1866-1957), bibliotecario vaticano e poi cardinale, contesto del
cattolicesimo di fronte alla sfida moderna della storia e critica. Tentativo = di mettere al passo
con la modernità una tradizione di studi solida e spesso illustre. Biblioteca papale divenne un
crocevia internazionale di ricerche, per tutti. Nel 1893, giovane Mercati scoprì gli unici
frammenti in tradizione diretta degli Esapla nel palinsesto ambrosiano, pubblicato nel Psalterii
hexapli reliquiae.

DESERTI, BIBLIOTECHE, INFORMATICA


1. La scoperta di codice Sinaitico, spinse le altre scoperte. Papiri di Ossirinco (framenti letterari
greci e latini, molti testi cristiani, frammenti bibilici, i resti che ha relazione col Vangelo di
Tommaso, inno con notazioni dal III sec).
2. Joseph Barber Lightfoot (1828-1889) = l’importanza dei documenti non letterari come le
lettere di privati.
3. Nel 1941 a Tura, sud Cairo = papiri del VI-VII sec, molte opere di Didimo, un po' di Origene.
Alla fine del 1945, a Nag Hammadi = testi gnostici IV-V sec. Dal 1947-1960 = sulle rive del mar
Morto, Qumran = 750 documenti in ebraico, aramaico e greco (III sec aC-I sec dC).
Confermando le notizie sullo gnosticismo dei dottori cattolici che lo combatterono, gli studi
del giudaismo e delle origini cristiane.
4. Nel 1842, ritrovamento di un manoscritto del monte Athos Philosophumena prima di Origene
ma poi di Ippolito, e nel 1873 un codice di Gerusalemme Didache.
5. Patrologia Syriaca, Patrologia Orientalis, Corpus Scriptorum Orientalium.
6. Le Sources Chretiennes (ora già di 460 Vol).
7. Marcel Richard (1907-1976) = raccolta di riproduzioni fotografiche di codici latini, greci, e
orientali.
8. Abbazia bela di Steenbrugge, progettò un “Nuovo Migne”.
9. Dagli anni 70, declino della conoscenza delle lingue classiche.

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