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Joesph Robinett Baiden è il quaranta seicesimo presidente degli Stati Uniti, la personalità politica che fa

parte del partito Democratico. Lui è più vecchio presidente degli Stati Uniti nella storia.

Baiden si è laureato nell’Università di Delaware, nel 1968 ha ricevuto la diploma di giurista


dell’Università di Syracuse. Nel 1970 è stato eletto il consigliere del distretto di New-Castle. Nel 1972 è
stato eletto nel Senato dello stato Delaware. Joseph da tanto tempo faceva parte ed era il capo del
Comitato del Senato delle relazioni internazionali. Baiden è stato contrario dell’idea della guerra di Golfo
nel 1991. Ha promosso la sua candidatura alle elezioni del presidente di 1998 e 2008. Baiden era il vice
ministro degli Stati Uniti dal 2009 al 2017. Nel 2020 è stato eletto come il Presidente degli Stati Uniti. Da
molto tempo partecipava nellla formazione della politica degli Stati Uniti, includendo le relazioni con la
Russia e con l’Uсraina.

L’influenza sulla politica esterna

Baiden è stato il senatore dal Delaware dal 1973 al 2009 ed era uno dei leader che avevano l’influenza
più grave sulla politica esterna, era il capo del camitato degli affari internazionali della camera alta del
Congresso più volte. Joseph è stato a favore dell’idea di interazione tra Washington e Moscova nella
sfera del controllo dell’armi. Il futuro presidente appogiava l’idea dell’intervento attivo degli Stati Uniti
nella situazione dei Balcani.

La victoria di Baiden cambierà tante cose nella politica esterna degli Stati Uniti, ritornerà in maggior
parte nel modo che è stato prima dell’amministrazione di Trump. La priorità sarà la normlizzazione delle
relazioni con l’Unione Europeo. Già nel 1999 ha appogiato l’intervento del NATO contro la Repubblica
federale di Jugoslavia. Baiden era uno degli aderenti dell’idea di allargamento del NATO al Oriente e
voleva aggiungere la Giorgia e l’Ucraina nell’alleanza. Ha appogiato l’inizio delle azioni militari degli Stati
Uniti nel Afganistan nel 2001 e nel Iraq nel 2003. Barac Obama osservava che sceglie Baiden nel suo
percorso presidenziale, siccome lui ha la grandissima esperienza nella sfera della politica esterna e la
conoscenza del Congresso dal dentro.

Le relazioni con la Russia

Nel 2009 Baiden è stato uno dei primi dell’amministrazione di Obama che è stati a favore di “reset”,
riavvio delle relazioni tra gli Stati Uniti e la Russia. Dopo qualche mese, Baiden ha esprimuto la fiducia
nel decremento dell’economia russa, quindi il ruolo nell’arena internazionale diminuirà. Dichiarava che
la Russia ha bisogno del sostenimento del mondo occidentale.

Baiden ha parteciato nella gestione della ratifica del trattato delle misure per ulteriori riduzioni delle
armi offensive strategiche nel 2010. Durante la campagna elettorale, lui

NATO

«Tutti noi sappiamo, NATO decadrà se Donald Trump rimarrà il Presidente per i prossimi 4 anni; è
l’unione più importante nella storia degli Stati Uniti» ha detto Joseph Biden un’anno fa. Donald Trump
già durante la campagna elettiva nel 2016 criticava gli alleati, dicendo che gli alleati dovevano
aumentare le loro spese per la sicurezza, insuinava l’uscita degli Stati Uniti dall’Unione, ha pronunciato il
ritiro della maggior parte del contingento americano dalla Germania. Da Baiden si aspettano al contrario
il rafforzamento dell’Unione transatlantico. Biden sottolinea il ruolo del leader degi Srati Uniti nel mondo
democratico, appoggia la cooperazione con i partner democratici fuori dall’America del Nord e
dall’Europa, nell’Asia, favorisce l’idea di integrazione anche nelle altre parte del mondo. Ma la ritorica di
Biden non significa che i disaccordi tra gli Stati Uniti e gli alleati scompareranno, perchè anche i
democrati sono d’accordo ad aumentare gli spesi degli alleatti. Nel summit nel marzo dell’alleanza si
aspetta come la possibilità del recupero delle relazioni dopo l’ammininstrazione di Trump. Il Presidente
ha parlato a favore dell’espansione verso i Balcani. “I paesi dei Balcani Occidentali meritano ad essere la
parte dell’Europa unita, libera e pacifica, e noi dobbiamo appoggiare l’integrazione euroatlantica nelle
tutte le regioni” – così ha commentato l’accettazione della Macedonia del Nord nell’Unione.

Essendo il senatore, Biden appogiava l’espansione del NATO verso l’Oriente. Nel 2009, durante il visito a
Kiev come il vice-ministro ha promesso che gli Stati Uniti appoggiassero l’Ukraina, se avrebbero provato
di aderire all’alleanza nord-atlantica.

La Russia

Gli Stati Uniti e la Russia condividono le aree d’influenza nel tutto il mondo.

«Credo che la minaccia più pericolosa sia la Russia, in termini di distruzione della nostra sicurezza e delle
nostre alleanze» ha detto Joseph Biden l’ottobre 2020 durante l’intervista per CBS news. Anche in
questa intervista lui ha accusato Vladimir Putin di diffusione di informazioni false del suo figlio.

“Cercerò di raggiungere l’estensione del New START(New Strategic Arms Reduction Treaty), la base della
stabilità strategica tra la Russiа e gli Stati Uniti” ha detto Bisden durante il suo discorso a New York nel
luglio 2019. Il New START è un trattato sulla riduzione delle armi nucleari firmato da Stati Uniti e Russia a
Praga l’aprile 2010.

Anche se nel 2015 Biden ha detto che “Noi continueremo a cercare le soluzioni per Putin, non vogliamo
metterlo in imbarazzo. Non vogliamo cambiare il regime, vogliamo che agisca più nel modo razionale”,
nella sua dichiarazione di avvelenamento di Alexey Navalny ha detto “questo sfacciato attentato alla vita
del signore Navalny è solo uno degli ultimi incidenti nella lunga storia degli omicidi e degli
avvelenamenti degli dissidenti, degli giornalisti, degli attivisti che combattono con la corruzione e dei
leader della opposizione contro il regime di Putin. Come il Presidente farò quello che Donald Trump ha
rifiutato di fare: lavorare con i nostri alleati per perseguire Putin per i suoi crimini”. Come la
conseguenza l’amministrazione di Biden ha importo le proprie sanzioni sui funzionari russi: sui vici capi
dell’amministrazione del Presidente Putin, sui ministri della diffesa, sul procuratore generale della Russia
ed ect.

Nell’intevista di Biden per CNN parlando di Medio Oriente, lui ha pronunciato che l’ex-presidente Trump
ha fallito: “non è riuscito a convincere nessuno degli alleati ad allungare l’embargo di ONU sulla
fornitura degli armi a Iran. E poi lui ha provato a rinnovare le sanzioni dell’ONU contro l’Iran, ma tutti i
membri del Consiglio della diffesa dell’ONU si sono uniti per rifiutare la mossa di Trump. E adesso c’è
l’informazione che l’Iran ha accumulato uran 10 volte di più rispetto al tempo quando io con il
presidente Barack Obama abbiamo lasciato le nostre cariche.”

Ha individuato gli tre scopi: «In primo luogo, mi assumerò l'impegno incrollabile di impedire
l'acquisizione da parte dell'Iran di armi nucleari.In secondo luogo, offrirò a Teheran un modo affidabile
per tornare alla diplomazia. In terzo luogo, continueremo a contrastare le attività destabilizzanti
Dell'Iran che minacciano i nostri amici e partner nella regione.» Se L'Iran torna a rispettare
rigorosamente l'accordo nucleare, gli Stati Uniti si uniranno all'accordo come punto di partenza per i
negoziati successivi. Questo include un lavoro attivo per la liberazione ingiustamente detenuti americani
e accusa il regime di continue violazioni dei diritti umani, compreso la morte di un combattente Navid
Афкари e la detenzione illegale di prigionieri politici, come avvocato per i diritti umani Nasrin Sotoudeh.
E lavoreremo per aiutare i nostri partner a ridurre le tensioni e porre fine ai conflitti regionali, inclusa la
catastrofica guerra in Yemen. Basandosi sull’accordo americano-israele sull’assistenza alla sicurezza,
firmato quando sono stato il vice-ministro, America collaborerà con Israele in stretto contatto per
garantire ad Israele che riuscirà a difendersi contro Iran. Noi continueremò ad usare le sanzioni
indirizzate contro le violazioni dei diritti umani di Iran, contro il suo appoggio del terrorismo, contro i
programmi dei missili balistici.
Come la conferma Jo Biden ha allungato il regime delle sanzioni per un anno dopoieri.
Turcia

L'accordo per creare un meccanismo militare per la risoluzione dei conflitti e la ripresa dei negoziati
diplomatici tra Grecia e Turchia sono passi nella giusta direzione. Accolgo con favore anche le azioni del
Congresso per porre fine definitivamente all'embargo controproducente sull'assistenza non letale alla
sicurezza di Cipro, che è il partner strategico degli Stati Uniti.L'amministrazione Trump deve fare
pressione sulla Turchia per astenersi da qualsiasi ulteriore azione provocatoria nella regione contro la
Grecia, comprese le minacce con la forza per creare spazio per il successo della diplomazia. Invito anche
il presidente turco Erdogan a revocare la sua recente decisione di trasformare la Basilica di Santa Sofia in
una moschea e restituire a questo tesoro il suo precedente status di Museo, fornendo un accesso uguale
a tutti, compresi i credenti ortodossi.

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