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L Induzione Elettromagnetica
L Induzione Elettromagnetica
ElettroMagnetismo
L INDUZIONE
ELETTROMAGNETICA
Pappalardo Vincenzo
docente di
Matematica e Fisica
LA CORRENTE INDOTTA
In definitiva:
L’amperometro segna il
passaggio di una
corrente elettrica
quando la calamita è in
movimento (campo
magnetico variabile).
LA CORRENTE INDOTTA
L’amperometro non
segna passaggio di
corrente elettrica
quando la calamita è
ferma (campo
magnetico costante).
La variazione della
corrente (campo
magnetico variabile) nel
circuito induttore genera
una corrente indotta nel
circuito senza batteria.
CONDUTTORE IN MOVIMENTO
f = vBL
v=velocità costante con cui la
spira viene estratta; B=intensità
del campo magnetico uniforme;
L=lunghezza del lato OP della
spira interamente immerso nel
campo magnetico
LA CORRENTE INDOTTA
La spira è interamente
immersa nel campo
magnetico, uniforme nello
spazio e costante nel tempo.
ΔΦ
fem =−
Δt
Il segno “meno” rappresenta la legge di Lenz, che
discuteremo dopo.
LEGGE DI FARADAY-
NEUMANN
LEGGE DI FARADAY-NEUMANN
in forma differenziale
Interruttore differenziale
L’interruttore differenziale
(salvavita), sfrutta il
fenomeno dell’induzione
elettromagnetica per
proteggere dal pericolo
di folgorazione quando
un apparecchio elettrico
R ha una “perdita” di
corrente.
APPLICAZIONI
Chitarra elettrica
Le corde della chitarra
sono costruite con un
materiale adatto alla
magnetizzazione.
Questo il segnale
(corrente indotta) viene
inviato all’amplificatore e
genera il caratteristico
suono della chitarra
elettrica.
LEGGE DI LENZ
Avvicinando un magnete
alla spira, il campo
magnetico della calamita
aumenta nella zona di spazio
dove si trova il circuito (un
numero sempre maggiore
delle linee di forza del
campo attraversa la spira).
LEGGE DI LENZ
Vediamo perché.
Quando la calamita si
avvicina alla spira,
quest’ultima si comporta
come un magnete
avente il polo Nord rivolto
verso il polo omonimo in
avvicinamento.
Pertanto, il campo magnetico generato dalla
corrente indotta tende a respingere la calamita.
LEGGE DI LENZ
Vediamo perché.
LEGGE DI LENZ
Le correnti parassite
Se si estrae rapidamente
una lamina di rame
(materiale diamagnetico)
da un campo magnetico
piuttosto intenso, si avverte
una forte resistenza.
Queste correnti
scorrono nel volume del
metallo e hanno un
andamento simile a
quello di un vortice.
trasformatore
Effetto complessivo:
grafico dell’intensità di
corrente in funzione del
tempo alla chiusura del
circuito elettrico.
Effetto complessivo:
grafico dell’intensità di
corrente in funzione del
tempo all’apertura del
circuito elettrico.
Circuito RL
Scriviamo la legge di
Faraday-Neumann in una
forma adatta allo studio
di questo circuito RL.
Simbolo circuitale
dell’induttanza
AUTOINDUZIONE
Chiudendo l'interruttore,
la corrente non si porta
istantaneamente sul
valore di regime IR=fg/R
(legge di Ohm).
AUTOINDUZIONE
di
fg − L = Ri
dt
AUTOINDUZIONE
fg
i(t) =
R
( 1 − e− t /τ )
=L/R
costante di tempo del
circuito
AUTOINDUZIONE
ic diminuisce
esponenzialmente con t
e la corrente totale i
tende al valore di regime
fg/R, che viene raggiunto
dopo un tempo t=5τ.
AUTOINDUZIONE
In modo analogo,
all'apertura del circuito si
o r i g i n a u n a f e m
autoindotta che ostacola
la diminuzione di corrente
dal valore di regime a zero.
Per la legge di Ohm (circuito aperto, fg=0) si ha che:
di
equazione differenziale −L = Ri
dt
AUTOINDUZIONE
fg −t / τ
i= e
R
=L/R
costante di tempo
del circuito
AUTOINDUZIONE
fg −t /τ
i = ia = e
R
ia diminuisce
esponenzialmente con
t e si annulla dopo un
tempo t=5τ.
AUTOINDUZIONE
Le extracorrenti
raggiungono intensità
N2S
apprezzabili solo nei L = µ0
circuiti contenenti ℓ
bobine, che hanno
induttanza elevata: N=numero spire; S=superficie
spire; l=lunghezza solenoide;
µ0=permeabilità magnetica del
vuoto
N1N2S
M = µ0µr
L
N1,N2=numero spire
S=superficie spire
L=lunghezza solenoide
Unità di misura di M
henry (H)
MUTUA INDUZIONE
Δt dt
Δt dt
ENERGIA DEL CAMPO
MAGNETICO
Esaminiamo il circuito RL
da un punto di vista
energetico.
1 2
WL = Li
2
ENERGIA DEL CAMPO
MAGNETICO
1 2
U = WL = Li
2
Centrale idroelettrica
ALTERNATORE
α = ωt
ALTERNATORE
i(t) = i0 sin(ωt)
ALTERNATORE
2π 1 ω
T= f= =
ω T 2π
f0
i(t) = i0 sin(ωt) dove : i0 =
R
ALTERNATORE
In questo modo si
ottengono, in uscita
dall’alternatore, tre
tensioni indipendenti, con
la stessa ampiezza e la
stessa frequenza e che
sono progettate in modo
da essere sfasate di 120°.
Nell'alternatore i collettori
C e C’ cambiano
polarità ogni volta che la
spira è perpendicolare al
campo magnetico, nella
dinamo le spazzole
mantengono sempre la
stessa polarità.
CIRCUITI IN CORRENTE
ALTERNATA CA
CIRCUITO OHMICO
L a fem( t ) = f0s i n ( ω t ) = R i ( t )
alternata genera una corrente
alternata i(t)=I0sin(ωt):
P(t) = R ⎡⎣i(t)⎤⎦
La potenza media
(linea blu) dissipata
per effetto Joule è:
1 2
P = Ri0
2
CIRCUITI IN CORRENTE
ALTERNATA CA
i0
ieff =
2
CIRCUITI IN CORRENTE
ALTERNATA CA
Infatti:
2
⎛ i ⎞ 1
P = Ri2eff = R ⎜⎜ 0 ⎟⎟ = Ri20 = P
⎝ 2⎠ 2
f0
feff =
2
CIRCUITI IN CORRENTE
ALTERNATA CA
A circuito aperto la
tensione alternata
oscilla tra il valore
massimo f0=√2feff=310V e
il valore minimo 310 V.
CIRCUITI IN CORRENTE
ALTERNATA CA
CIRCUITO INDUTTIVO
di
fem (t) − findotta (t) = 0 ⇒ f0 sin(ωt) − L =0
dt
CIRCUITI IN CORRENTE
ALTERNATA CA
f0 ⎛ π⎞ f0
i(t) = sin ⎜⎜ ωt − ⎟⎟ = − cos(ωt)
ωL ⎝ 2⎠ ωL
La corrente in un circuito
induttivo è alternata come
la tensione, ha lo stesso
periodo, ma è sfasata
rispetto a essa, ossia ha un
ritardo di fase, pari a π/2.
CIRCUITI IN CORRENTE
ALTERNATA CA
CIRCUITO CAPACITIVO
Q
fem (t) − fcondensatore = 0 ⇒ f0 sin(ωt) − = 0
C
⎛ π⎞
i(t) = ωCf0 sin ⎜⎜ ωt + ⎟⎟ = ωCf0 cos(ωt)
⎝ 2⎠
CIRCUITI IN CORRENTE
ALTERNATA CA
La corrente in un circuito
capacitivo è alternata come
la tensione, ha lo stesso
periodo, ma è sfasata
rispetto a essa, ossia ha un
anticipo di fase, pari a π/2.
LEGGE DI OHM PER
CIRCUITI CA
Modulo r= x +y 2 2
y
tgϕ =
Argomento x
ϕ = arctgϕ
x = r ⋅ cos ϕ
Componenti
y = r ⋅ senϕ
LEGGE DI OHM PER
CIRCUITI CA
Forma algebrica z = x + iy
Forma esponenziale iϕ
z = re
LEGGE DI OHM PER
CIRCUITI CA
CIRCUITO OHMICO
f0
i(t) = sen(ωt) = i0sen(ωt)
R
Legge di Ohm
V = RIR
R = resistenza
LEGGE DI OHM PER
CIRCUITI CA
CIRCUITO INDUTTIVO
f0 ⎛ π ⎞ f0 ⎛ π⎞ ⎛ π⎞
i(t) = sin ⎜⎜ ωt − ⎟⎟ = sin ⎜⎜ ωt − ⎟⎟ = i0 sin ⎜⎜ ωt − ⎟⎟
ωL ⎝ 2 ⎠ XL ⎝ 2⎠ ⎝ 2⎠
Reattanza induttiva
XL = ωL
LEGGE DI OHM PER
CIRCUITI CA
CIRCUITO CAPACITIVO
1 Reattanza
XC = capacitiva
ωC
LEGGE DI OHM PER
CIRCUITI CA
CIRCUITO RLC
Con la presenza di R, L e C,
il circuito è attraversato da
una corrente i(t) di tipo
sinusoidale, avente la
stessa frequenza della
fem(t), ma sfasata rispetto
ad essa di un certo angolo
φ (da determinare):
Legge di Ohm
V = Z⋅I
LEGGE DI OHM PER
CIRCUITI CA
Modulo impedenza
(
Z = R + XL − X C
2
) = R 2 + X2
Argomento impedenza
XL − X C X
tgϕ = =
R R
LEGGE DI OHM PER
CIRCUITI CA
VL − VC XL − X C X
tgϕ = = =
VR R R
RISONANZA
1
XL = ωL XL =
ωC
1
condizione di risonanza ω0L − =0
ω0C
RISONANZA
1 1
ω0 = ⇒ f0 =
LC 2π LC
Quando è soddisfatta la
condizione di risonanza la
corrente è in fase con la
tensione e la sua ampiezza
assume il massimo valore
possibile I0=f0/R.
POTENZA NEI
CIRCUITI CA
1 R
P = feffieff cos ϕ cos ϕ = =
1 + tg2 ϕ Z
Potenza media assorbita
(forma usata)
ricordare
P = V ⋅ I ⋅ cos ϕ V e I sono i valori efficaci
POTENZA NEI
CIRCUITI CA
P = V⋅I
Ø Se il carico è induttivo o capacitivo (tensione e
corrente sfasate φ=±π/2), la potenza attiva è nulla:
P=0
Questo significa che un carico capacitivo o induttivo
non dissipa potenza, ossia non produce mediamente
alcuna effettiva trasformazione di energia.
POTENZA NEI
CIRCUITI CA
A = P + iQ A = P 2 + Q2
Teorema di Boucherot
A = ∑ Ak = ∑ Pk + i∑ Qk
k=1 k=1 k=1
RIFASAMENTO
Fattore di potenza
1 R
cos ϕ = =
1 + tg ϕ Z
2
RIFASAMENTO
i(t) = i0 sin(ωt + ϕ0 )
1
ω= ϕ0 = fase iniziale
LC
L
ΔVC (t) = i0 sin(ωt + ϕ0 )
C
CIRCUITO LC
1 2
WC (t) + WL (t) = Li0
2
In conclusione:
1 2
WC (t) + WL (t) = Li0
2
CIRCUITO LC
EM=K+U=costante
WC+WL=costante
CIRCUITO LC
La condizione in cui il
condensatore ha la
massima carica (WC=max)
e, contemporaneamente
la corrente istantanea è
nulla (WL=0) corrisponde a
quella in cui la massa
attaccata alla molla si
trova, ferma, nella
condizione di massima
energia potenziale
(U=max e K=0).
CIRCUITO LC
La condizione in cui il
c o n d e n s a t o r e è
istantaneamente scarico
(WC=0) e la corrente i è
massima (WL=max)
corrisponde a quella in cui
la massa, che passa per il
punto di equilibrio del
sistema, ha il massimo
valore dell’energia cinetica
(K=max) mentre l’energia
potenziale è nulla (U=0).
CIRCUITO LC
Un trasformatore è
costituito da un nucleo di
ferro a elevata
permeabilità magnetica,
intorno al quale sono
avvolte due bobine con
diverso numero di spire.
Quindi:
i2eff f1eff
=
i1eff f2eff
TRASFORMATORE
L’acceleratore di
particelle, chiamato
ciclotrone, fu sviluppato
nel 1930 dal fisico
statunitense Lawrence.
mv
r=
qB
CICLOTRONE
qB
La frequenza di rotazione: f=
2πm
m0
m= m0=massa a riposo
v2 della particella
1−
c2
Esercizi
Esercizi
v(t) = V0sen(ωt + ϕ)
V0 10
Veff = = = 10 V ϕ = 30°
2 2
Esercizi
V = x + iy = 6 + i3,5
Esercizi
1) Il modulo dell’impedenza è:
2
(
Z = R + XL − X C
2
) =
VR = R ⋅ I = 50 ⋅ 0,146 = 7,3 V
VL = XL ⋅ I = 62,8 ⋅ 0,146 = 9,16 V
VC = XC ⋅ I = 15,9 ⋅ 0,146 = 2,3 V
Esercizi
5) Diagramma
vettoriale delle tensioni
e della corrente:
Esercizi
XT −105
tgϕ = = = −0, 42 ⇒ ϕ = −23°
RT 250
In forma complessa:
R1 = 3 Ω R 2 = 10 Ω
C = 0,6 µF L = 10 mH
V = 125 V f = 50 Hz
3
ZT = 3,004 + 3 = 4,24 Ω
2 2
tgϕ = ≅ 1 ⇒ ϕ ≅ 45°
3,004
X1 = ωL = 2π ⋅ 50 ⋅ 10 ⋅ 10−3 = 3,14 Ω
1 1
X2 = = = 5308 Ω
ωC 2π ⋅ 50 ⋅ 0,6 ⋅ 10−6
Esercizi
V 125
I= = = 29,5 A
ZT 4,24
Determiniamo l’impedenza
della rete:
1 1
X2 = = = 1,5 kΩ
ωC 2π ⋅ 100 ⋅ 10−6
V 10
I= = = 5,5 mA
ZT 1,8
Esercizi
Q = XCI2 = 1,5 ⋅ 103 ⋅ (5,5 ⋅ 10−3 )2 = 45,3 ⋅ 10−3 VAR = 45,3 mVAR
Forma complessa:
A = P + iQ = 30,2 + i45,3
A = P 2 + Q2
Esercizi
Determiniamo l’impedenza:
Z = R + iXL = 2 + i5
Z = R 2 + XL2 = 22 + 52 = 5, 4 Ω
XL 5
tgϕ = = = 2,5 ⇒ ϕ = 68°
R 2
V 50
I= = = 9,3 A
Z 5, 4
Esercizi
A = VI = 50 ⋅ 9,3 = 465 VA
Esercizi
A = A1 + A 2 + A 3
Esercizi
A = P + iQ
V 2 A = 0 + iQ = i V V2
2
A1 = P1 + i0 = A3 = 0 − iQC = −i
X XC
2 L
R L
In conclusione:
n n n
V2 ⎛⎜ V2 V2 ⎞⎟
A = ∑ Ak = ∑ Pk + i∑ Qk = + i⎜ − ⎟
k=1 k=1 k=1 R X
⎝ L X C ⎠
Esercizi
A = P + iQ = 0,138 + i0,209
Quindi:
P = 0,138 W = 138 mW
Calcoliamo le potenze e il
fattore di potenza del circuito:
Z = R 2 + XL2 = 22 + 52 = 5, 4 Ω
V 50
I= = = 9,3 A
Z 5, 4
Esercizi
XL 5
tgϕ = = = 2,5 ⇒ ϕ = 68° cos ϕ = cos 68° = 0,37
R 2
A = VI = 50 ⋅ 9,3 = 465 VA
P = VI cos ϕ = A cos ϕ =
465 ⋅ cos 68° = 172 W
cos ϕ = 0,37
68° Q = VIsenϕ = Asenϕ =
465 ⋅ sen68° = 431 VAR
Esercizi
Rifasiamo il circuito
inserendo la capacità
opportuna, affinché il
fattore di potenza assuma
il valore di 0,7.
1 1 1
XC = ⇒C= = ≅ 330 ⋅ 10−6 F = 330 µF
ωC ωXC 2π ⋅ 50 ⋅ 9,8