Il capitolo introduce tematiche riguardanti il paesaggio e la tutela di quest’ultimo
attraverso la realizzazione opportuni piani e leggi, che confluiscono nelle pratiche di GOVERNO DEL TERRITORIO.
Da dove nasce la necessità di introdurre specifici strumenti di TUTELA
VALORIZZAZIONE E TRASFORMAZIONE del TERRITORIO?
1. Innanzitutto da riflessioni sul significato di PAESAGGIO:
➢ frutto di una CULTURA che lo realizza, intervenendo sulla NATURA, attribuendole significato. 2. Dalla necessità di rispondere a modelli di sviluppo che hanno portato a forme di DEGRADO. 3. Al dialogo tra discipline GEOGRAFICHE/URBANISTICHE.
Tali fattori conducono alla nascita della PIANIFICAZIONE PAESISTICA in
Italia, attraverso la messa in vigore della LEGGE GALASSO (1985), che si occupa di tematiche quali:
● La CONSERVAZIONE DEL PATRIMONIO ARTISTICO
● La SALVAGUARDIA DELLE RISORSE AMBIENTALI ● Lo SVILUPPO LOCALE
Rispetto al PIANO PAESISTICO (Legge 1939) per la “ PROTEZIONE
DELLE BELLEZZE NATURALI”, il cui scopo era di tutelare singole aree di località selezionate, al fine di non pregiudicarne la belezza attraverso usi improrpi.
➢ (PAESAGGIO=SINGOLI BENI)
-La legge GALASSO estende le aree da tutelare, non più intese
come singoli bene. -Impone alle regione di applicare NORMATIVE D’USO E VALORIZZAZIONE AMBIENTALE Al fine di: 1. CONSERVARE IL PATRIMONIO ARTISTICO 2. SALVAGUARDARE LE RISORSE AMBIENTALI 3. PROMUOVERE LO SVILUPPO LOCALE
PIANO PAESAGGISTICO
Nasce in questi anni un nuove ente per la tutela del paesaggio:
● La CONVENZIONE EUROPEA DEL PAESAGGIO (2000):
-La quale riconosce la relazione tra PAESAGGIO E POPOLAZIONE
- Richiama la necessità di attivare procedure di PARTECIPAZIONE degli attori sociali -si applica a tutto il TERRITORIO ( SPAZI NATURALI / RURALI URBANI / PERIURBANI ECCEZIONALI / DI VITA QUOTIDIANA)
In Italia tale disciplina è contenuta nel CODICE DEI BENI CULTURALI
DEL PAESAGGIO, dove sono indicate prescrizioni su come:
● CONSERVARE I BENI DEL PAESAGGIO
● RIQUALIFICARE LE AREE DEGRADATE ● NECESSITA’ DI MINOR CONSUMO DI SUOLO ● INDIVIDUAZIONE DI AMBITI PAESAGGISTICI E LINEE DI SVILUPPO URBANISTICO/ EDILIZIO
TIPI DI PIANO
1° PIANO: PAESAGGISTICO REGIONALE ( Caso PIEMONTE), che si
Coordinato da ALBERTO MAGNAGHI (Unifi, Uimi, Cittadini)
Organizzato su 3 capisaldi:
1. Costruzione di un’ ATLANTE
2. Disegno dello SCENARIO STRATEGICO 3. Definizione delle NORME
❖ Alla base c’è il concetto di PRODUZIONE SOCIALE DEL
PAESAGGIO (in quanto affidato ad una molteplicità di attori)
E’ affidato a 5 “ PROGETTI DI TERRITORIO:
1. RETE ECOLOGICA REGIONALE: per migliorare la
CONNETTIVITÀ’ e la SOSTENIBILITÀ degli insediamenti
2. PATTO CITTA-CAMPAGNA: riconquista della QUALITA’
dell’ABITARE con politiche atte a : -ricostruire i MARGINI URBANI -contenere le URBANIZZAZIONI DIFFUSE -realizzare CINTURE VERDI PERIURBANE - PARCHI AGRICOLI MULTIFUNZIONALI
3. SISTEMA INFRASTRUTTURALE: rete integrata per la
MOBILITÀ’ DOLCE e TURISMO CULTURALE 4. CREAZIONE DI SISTEMI TERRITORIALI: per la fruizione di beni culturali e paesaggistici