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Carlo Magno

Con la morte di Pipino il Breve, il trono sarebbe spettato ad entrambi i suoi figli. Carlo divenne unico re
dopo la morte del fratello. Dopo aver catturato il re dei longobardi Desiderio e averne sposato la figlia,
assunse il titolo di re dei Longobardi. In seguito Carlo condusse una serie di altre fortunate campagne
militari che avevano l’obbiettivo di cristianizzare tutto il continente europeo. Egli conquistò la Sassonia
(odierna Germania), la Catalogna (odierna Spagna), la Baviera. Si impossessò di alcuni territori dell’impero
bizantino e nel 796 sconfisse gli Avari. Grazie a queste vittorie, verrà poi chiamato Magno (cioè il grande).
Lui aveva nelle sue mani un vasto impero, che quasi coincideva con i territori dell’ex impero romano
d’Occidente (caduto nel 476). Nella notte di Natale dell’800, a Roma, Carlo Magno venne incoronato
imperatore da papa Leone III. Per poter governare il proprio regno, Carlo lo suddivise in contee, marche e
ducati. Scelse alcuni dei suoi uomini più fidati affinché governassero tali territori con il titolo di conti,
marchesi e duchi. Essi, però, tendevano ad allargare i propri poteri. Pertanto Carlo creò degli ispettori, missi
dominici, affinché controllassero il loro operato. Il governo di alcuni territori fu affidato anche a vescovi:
nacque così la figura dei vescovi-conti. Carlo Magno morì ad Aquisgrana nell'814 e lasciò tutto il suo regno
in eredità al suo unico figlio Ludovico il Pio.

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