Si, prima di affrontare nel prossimo volume i capitoli dedicati all’armonizzazione di una
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melodia con una seconda voce è meglio mettere in guardia lo studente di armonia contro i peri-
coli derivanti da disposizioni troppo gravi, troppo scure.
Sono comunque parecchi i fattori che influenzano il colore più o meno limpido di un accor-
do. Molto dipende ad esempio dal tipo di strumento utilizzato per eseguire gli intervalli in
questione: timbri differenti generano infatti colori completamente differenti, e così accordi che
suona
Prendi dunque la tabella che segue solo come un riferimento, come un promemoria da utiliz-
zare quando scrivi “a tavolino”, solo sulla carta; è ovvio che se ti puoi aiutare con il pianoforte,
e puoi effettuare un’immediata verifica del suono dell’accordo, saranno le tue orecchie a decidere
se quel colaggiormente verso il grave rispetto agli intervalli più dissonanti, e che più gli QUESTI LIMITI OVVIAMENTE
intervalli sono grandi, più ci si può avventurare nelle “zone basse”. NON SONO ASSOLUTI
SI b-R
che scenda sotto il MI-FA al centro della chiave di basso, o di terza maggiore che vada sotto il
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