Fagocitosi
Componenti immunita innata
cellule immunita innata
Immunità
I microrganismi incontrati quotidianamente nella vita di un individuo provocano malattie
percepibili. La maggior parte di essi è riconosciuta e distrutta dai meccanismi di difesa che
sono meccanismi dell'immunità innata o naturale.
Tutto ciò che interagisce con molecole quali l’acqua o anche di DNA (che sono presenti
all'interno della nostra cellula), possono determinare delle alterazioni anche reversibili.
Tali meccanismi agiscono velocemente e vengono attivati dalle infezioni tuttavia non attivano
un’immunità che dura a lungo nel tempo.
Se un agente infettivo riesci a rompere le linee di difesa si sviluppa una risposta immunitaria
acquisita o specifica o clonotipica con la formazione di cellula che sono dirette contro i
patogeni e cellule di memoria che possono prevenire infezioni da parte dello stesso
organismo.
Questi patogeni come possono venire a contatto con il nostro organismo e come
possono infettarci?
I microrganismi entrano nell'organismo attraverso diversi siti e causano malattia attraverso
molteplici meccanismi.
L'invasione dei microrganismi può avvenire attraverso le superfici epiteliali interne ed esterne:
la mucosa del tratto respiratorio rappresenta una via di introduzione di microrganismi aerei, la
mucosa gastrointestinale è una via di entrata di microrganismi che si trovano nell'acqua e nel
cibo; I patogeni possono anche penetrare attraverso delle superfici esterne, ferite ed
abrasioni del nostro corpo: l’integrità della cute e delle mucose rappresenta di per se un
meccanismo di difesa. Il contatto diretto tra individui porta a infezioni della pelle e della
mucosa dell'apparato riproduttivo.
Abbiamo una serie di barriere fisiche,chimiche e biologiche sono la trinità della patologia
quando parliamo di cause di malattie e di difesa da agenti patogeni.
BARRIERA FISICA: Gli epiteli costituiscono una barriera fisica tra l'ambiente interno ed
esterno. le cellule epiteliali sono tenute insieme da strette giunzioni che formano un
muro contro l'ambiente esterno. le infezioni si verificano solo quando i patogeni
possono colonizzare o attraversare tali barriere. Gli epiteli interni chiamati mucose
secernono un fluido viscoso chiamato muco che contiene molte glicoproteine e
mucine. Il muco ingloba i microrganismi nel tratto respiratorio è tramite il movimento
delle ciglia epiteliali vengono espulsi. ridotta secrezione di muco o movimento ciliare
sviluppano infezioni polmonari.
BARRIERA CHIMICA: acidi grassi presenti nella pelle. Ad es gli acidi grassi che sono
presenti nella pelle ed eccessivo lavaggio delle mani solubilizza i lipidi determina una
secchezza della cute che determina piccole escoriazioni. La secchezza della cute
provoca un maggiore rischio di infezioni perchè si formano delle micro abrasioni
magari non visibili a occhio nudo che consentono ai patogeni di penetrare. Poi
abbiamo i vari enzimi che sono presenti nei liquidi biologici (saliva, sudore, lacrime, pH
acido dello stomaco) e peptidi antibatterici presenti a livello della pelle e dell’intestino.
BARRIERA BIOLOGICA: La maggior parte delle superfici epiteliali è associata ad una
normale flora di batteri non patogeni. Essi competono per i substrati di apporti nutritivi
con eventuali patogeni che invece possono tendere a colonizzare, non per nulla
quando a prolungate terapie antibiotiche si tenta di ricostruire la flora batterica
intestinale.
Nel momento in cui abbiamo un’alterazione della continuità delle barriere, alcuni agenti
possono penetrare e che comunque ritrovano al di sotto della barriera protettiva, l’
“antifurto” costituito da cellule e fattori che eliminano gli eventuali patogeni entrati. E le
malattie infettive sono quindi quel “raro caso" in cui tutte queste barriere vengono
superato. Raro caso perché nessuno di noi vive in ambienti sterili.
QUALI SONO LE DIFESE? Le difese sono quelle che costituiscono la cosiddetta immunità.
La risposta immunitaria ci consente di difenderci dagli agenti biologici: batteri, virus, parassiti,
funghi.
E’ un sistema complesso perché maggiore è la varietà e la tipologia di agenti patogeni
patogeni, maggiore deve essere la specializzazione delle cellule o dei fattori che sono in
grado di contrastarli.
Memoria immunologica: esistono delle cellule specializzate che fanno sì che i vaccini di cui
oggi si parla possono funzionare; la vaccinazione è una procedura che consente di esporre il
nostro organismo ad un agente a cui è stata eliminata del tutto o molto attenuata, la virulenza
e la patogenicità lasciando inalterate alcune caratteristiche immunogeniche cioè di stimolare il
sistema immunitario inducendo una memoria: cellula che vede il patogeno, riconosce dopo
tempo e risponde in maniera adeguata. Queste sono le caratteristiche dell’immunità
acquisita e specifica. A differenza della cosi detta dell'immunità naturale che non è
specifica: quest’ultima è presente naturalmente anche in assenza del patogeno.
Non è specifica e non ha memoria però è rapida
Che cosa succederebbe se noi dovessimo difenderci dai microoganismi solo con l’immunità
acquisita o solo con l’immunità naturale?
-Con l'immunità naturale venendo a contatto con i patogeni potremmo eliminarne una buona
quantità molto velocemente e tutte le volte che veniamo a contatto con l’agente attiveremmo
tutto questa fagocitosi questa immunità naturale e aspecifica e avremo sempre lo stesso tipo
di percorso con la febbre…
L'immunità acquisita è lenta quindi un patogeno potrebbe avere il tempo di penetrare nel
nostro organismo, di proliferare, di espandersi...dopo di che si attiva l'immunità acquisita.
Dopo molte esposizioni il nostro sistema sarà in grado di attivarsi prontamente ma intanto il
microrganismo ha avuto modo di invadere l’organismo.
ESEMPIO CHE COLPISCE L'IMMUNITA' NATURALE: indotto da alcuni farmaci come
antitumorali, chemioterapici che agiscono distruggendo le cellule tumorali ma non sono
specifici e allora distruggono anche le cellule del midollo osseo, il paziente allora avrà pochi
globuli rossi e bianchi e in particolare pochi neutrofili, cellule che hanno il turn over più rapido
e questo espone il paziente a infezioni. Il paziente oncologico prima di ogni nuovo ciclo di
chemioterapia vengono valutati con un esame emocromocitrometrico, si controlla di il numero
dei bianchi e in particolare dei neutrofili: se il numero è adeguato il paziente viene trattato, se
non è adeguato la persona viene trattata con alcuni farmaci biologici che sono in grado di
indurre una nuova gittata di leucociti neutrofili da parte del midollo ripristinando, così,
l’immunità naturale.
ESEMPIO CHE COLPISCE L'IMMUNITA' SPECIFICA: i pazienti con AIDS dove abbiamo la
distruzione di alcune cellule importantissime del nostro sistema immunitario che sono i linfociti
CD4. Quindi solamente una corretta funzionalità sia dell’immunità naturale che acquisita
ognuna con le proprie caratteristiche e strategia diversa d’azione, lavoro subito, non interessa
ricordarlo (immunità natura), (immunità naturale)→ io perdo tempo però riconosco quel
particolare patogeno, la prima volta ci sarà la malattia, le altre volte probabilmente non
daranno neanche segno di sé. Ad esempio il virus citomegalovirus va incontro a cicli di
riattivazione ma noi neanche ci rendiamo conto perchè il ciclo immunologico dell’immunità
acquisita fa sì che le cellule siano in grado debellare l’infezione virale.
Quali sono le componenti? Quindi l’abbiamo detto: l’immunità naturale si avvale delle barriere
fisiche ma anche dei fagociti e come vedremo di una serie di meccanismi che vedremo attivi
nell’infiammazione poco fa abbiamo visto l’esempio del muco. Anche il muco è un tipo di
essudato prodotto dalle reazioni infiammatorie, mentre l’immunità acquisita si avvale dell’uso
di linfociti che esprimendo dei recettori identificano i patogeni. La seconda risposta è molto
più efficace grazie alla memoria perché siamo in grado di reagire in maniera adeguata
scegliendo il meccanismo migliore per eliminare quel patogeno.
La fagocitosi è uno dei meccanismi dell’immunità innata che poi innesca una relazione con
tutto il resto della risposta, sia della reazione infiammatoria che della risposta immune.
In che cosa consiste la fagocitosi→ fagocitosi significa mangiare.
Esistono delle cellule dell’immunità innata che sono i neutrofili circolanti del sangue o sono i
macrofagi tissutali o loro corrispettivi che sono le cellule del cupfer macrofagi che sono nel
fegato, i macrofagi alveolari che sono a livello dei polmoni, i macrofagi splenici.
Sono cellule che mangiano:
macrofago sono le cellule più grandi con maggiore capacità fagocitica
i netrofili sono anche chiamati microfagi
La fagocitosi comprende tre diverse fasi: riconoscimento e adesione al materiale che deve
essere fagocitato, ingestione con formazione del fagolisosoma, uccisione degradazione del
materiale ingerito. Il riconoscimento del materiale da ingerire avviene grazie a recettori di
membrana che si legano alle opsonine (che marchia) le quali rivestono il materiale da
ingerire.
Il legame della particella è sufficiente ad attivare il processo di ingestione. Durante
l'ingestione gli pseudopodi si fondono per inglobare completamente la particella estranea
formando una vescicola endocitica. La particella internalizzata nel vacuolo endocitico è detta
fagosoma. Essa si fonde con i granuli lisosomiali determinando la formazione del
fagolisosoma. All'interno agiscono degli enzimi che degradano direttamente il materiale
fagocitato come la proteasi e degli enzimi che inducono la formazione di composti reattivi
dell'ossigeno e radicali liberi dando origine al cosiddetto Burst respiratorio.
ES Il Pus. Che cosa è il pus? E’ un essudato purulento che si forma in seguito ad un evento
infiammatorio provocato da un agente batterico piogeno: cioè che attira con grande efficacia i
leucociti neutrofili che lo fagocitano. Queste cellule (i neutrofili) si muovono nel torrente
circolatorio, escono dal torrente circolatorio per muoversi verso i tessuti laddove abbiamo
avuto infezione da parte del batterio. L’esito finale è la formazione del pus che ci segnala
l’ingestione da parte di un numero importantissimo di neutrofili. Questo è un metodo tramite
cui i leucociti distruggono tramite meccanismi dell’immunità innata. etc
Qual è l’evento importante dal punto di vista evoluzionistico? L’evento importante è che il
nostro sistema innato è altamente specializzato perché ha imparato a individuare agenti
patogeni sfruttando componenti essenziali per la vita dei patogeni stessi.
Nel caso in cui l’individuo viene infettato con una quantità di agente patogeno tale che tanto
elevato l’immunità innata non riesce a eliminarlo, l’infezione si instaura, i batteri tendono ad
aumentare la quantità di microorganismi e intanto si cominciano ad attivare le cellule
dell’immunità adattativa e quando queste cellule dell’immunità adattativa si sono attivate
adeguatamente, intervengono in un secondo momento e fanno sì che la quantità di
microrganismi diminuisca molto.
Quindi per la risposta immunitaria assistiamo ad una risposta immediatissima (le prime ore)
dovute a tessuti e cellule. Una risposta che si chiama primaria che si ha fra le prime ore e i
primi giorni che prevede sempre l’intervento delle varie barriere a cui aggiungiamo comunque
una serie di altri fattori solubili e infine quella risposta tardiva dopo 96 ore che vede
soprattutto l’intervento dell’immunità adattiva cioè degli anticorpi prodotti da altri linfociti B e
dei linfociti T.
Il nostro organismo per difendersi utilizza due strategie che sono differenti: una di queste si
avvale sia di fattori tissutali, umorali e cellulari e ha la caratteristica dell'immunità innata
mentre l'altra stategia è quella dell'immunità acquisita che si avvale di fattori cellulari e
umorali, questo vuol dire che nel nostro organismo esistono due competenze diverse per
difenderci dai microorganismi, soprattutto da quelli patogeni che utilizzano occhi diversi per
identificare l'agente estraneo. Il nostro organismo è un organismo dotato di meccanismi
immunologici di tipo innato o naturale e di tipo acquisito o adattativo che sono in grado di
discriminare ciò che è proprio, ciò che fa parte dell'organismo da ciò che non fa parte
dell'organismo, per identificare e discriminare il self dal non self, cioè distinguere ciò che è
proprio da ciò che non è proprio, le strategie sono diverse, e sono diversamente utilizzate
dalla componente dell'immunità innata rispetto alla componente dell'immunità acquisita.