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Negli esseri umani l'arginina è considerata essenziale nei bambini, ovvero va assunta tramite
l'alimentazione perché l'organismo non è in grado di sintetizzarne una quantità sufficiente]; negli
adulti viene sintetizzata nel ciclo dell'urea.
Oltre a questa via metabolica, l'arginina può essere decarbossilata a dare l'agmatina, che tra l'altro
è una delle ammine biogene presenti nei prodotti di fermentazione batterica intestinale. La
conversione in citrullina tramite l'enzima ossido nitrico sintasi produce anche ossido nitrico, che
agisce da vasodilatatore.
La L-arginina si trova in quasi tutte le proteine e in forma libera in molte piante, per esempio nel
grano saraceno, nelle Cucurbitacee e nelle aghifoglie.
1. Proprietà vasodilatatorie?
a. La teoria della vasodilatazione è relativamente semplice. L'arginina è il precursore
per la sintesi di ossido nitrico ed è stato dimostrato che l'infusione di alte dosi di
arginina direttamente nel sangue può portare a vasodilatazione in esseri umani sani
a digiuno. In realtà, dosi elevate possono portare a una diminuzione dell'acqua
corporea totale e di sodio.
Dosi inferiori a 10 grammi sono state associate a disturbi gastrici se consumate per
via orale.
Inoltre questi dosaggi di arginina non hanno avuto alcun effetto significativo sul
successivo accumulo di glicogeno nella fase post-esercizio[9]. Poiché l'arginina orale
ha una biodisponibilità del 70%, e fino al 50% di questa può essere convertita in
ornitina, nelle ricerche l'arginina non viene assunta in compresse o in polvere. È per
questo che negli studi scientifici l'arginina è solitamente infusa direttamente nel
sangue periferico e anche in questo caso è comune una dose di 30 grammi.
Se i soggetti dello studio non fossero stati allenati, avrebbero tutti ottenuto un
considerevole miglioramento della forza senza variazioni di massa muscolare entro
le prime settimane di allenamento. In quel caso, questi rapidi adattamenti neurali si
sarebbero verificati in entrambi i gruppi, ma non spiegherebbero l'eventualità che
l'arginina apparentemente avesse triplicato il miglioramento nell'attivazione del
sistema nervoso. Tuttavia, dato che i soggetti erano allenati, la situazione è ancora
più sconcertante.
3. Arginina e GH?
a. Ci sono prove che confermano come l'ingestione di 22 grammi al giorno (in un
uomo di 90 kg) di arginina aspartato è in grado di aumentare la secrezione notturna
del GH (Besset et al., 1982). In questo studio, l'intensità del picco di GH durante il
sonno era aumentata in media del 60%. Purtroppo, solo 5 soggetti erano stati presi
come casi di studio, e uno di questi presentava un picco di 4 volte maggiore rispetto
agli altri. Senza questa eccezione, il picco medio sarebbe stato dimezzato (in questo
caso si tratta solo di misure di picco, non di livelli totali). Da notare anche che la
prolattina era aumentata in media del 75%.
5. Arginina e insulina?
a. L'arginina è il più potente amminoacido insulinogenico, ovvero è l'amminoacido che
più di tutti riesce a stimolare la secrezione di insulina da parte del pancreas. Ora,
questo dato è di particolare importanza, considerando che l'insulina stessa stimola
la vasodilatazione e il flusso di sangue, e questo avviene attraverso l'innalzamento
di sintesi di ossido nitrico.
Inoltre, è dimostrato che l'AKG sia in grado di giocare un ruolo nel stimolare la
secrezione di insulina. Anche se questo dato può sembrare utile, bisogna ricordare
che non esistono evidenze scientifiche che confermano l'efficacia di questi prodotti
a dosi ragionevoli. Inoltre, è facile ottenere un aumento dei livelli di insulina (e
quindi il flusso di sangue) senza prodotti specifici, ma semplicemente consumando
alimenti naturali in grado di stimolarla, in particolare i carboidrati.