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LE RIFORME DI DIOCLEZIANO

DIOCLEZIANO grande condottiero, nato e morto in croazia.


venne acclamato imperatore di ROMA nel 284 a.c
egli fin da subito capì che questo impero era troppo grande per essere governato da una
sola persona quindi decise di condividere il potere con MASSIMIANO nel 286.
diocleziano spartì il suo territorio prima in due
- DIOCLEZIANO : oriente ( parte + ricca )
- MASSIMIANO: occidente
in seguito decise di eleggere del cesari
- per diocleziano GALERIO
- per massimiano COSTANZO CLORO
essi erano figure di potere inferiore fino allo scattare dei 20 anni di carica dei superiori
poiché il posto al comando era loro.
questo sistema di governo venne chiamato TETRARCHIA.
NUOVE CAPITALI:
- DIOCLEZIANO : NICOMEDIA
il sio cesare :SIRMIO
- MASSIMIANO: MILANO
il suo cesare: TREVIRI
DAL PRINCIPATO AL DOMINATO

nonostante il territorio fosse diviso tra varie persone colui che ebbe il comando assoluto era
DIOCLEZIANO .
infatti con lui si passa a una MONARCHIA ASSOLUTA.
così facendo il senato perse il suo potere passando così dal PRINCIPATO al DOMINATO.
POTERE SACRO E LA SUA IMMAGINE

Queste trasformazioni portarono con sé una nuova concezione del potere imperiale.
poiché le due fonti di legittimazione ( SENATO E ESERCITO ) avevano perso il loro potere è
ovvio che la legittimazione sarà di origine divina.
per rafforzare l’immagine della legittimazione divina Diocleziano si fece chiamare figlio di
Giove.
Così facendo insieme ad altri comportamenti consoni allo scopo diocleziano, egli cercò di
introdurre la PROSCINESI ossia l’atto di prostrarsi di fronte al sovrano.
POLITICA ANTICRISTIANA

nel 303 ci fu la persecuzione contro i cristiani poiché era inconcepibile che i cristiani erano
contro la guerra e riconoscevano un solo e unico dio divino.
RIORGANIZZAZIONE SPAZIO MILITARE

l’idea di Diocleziano era quella di creare delle comunità più piccole in maniera da renderle
meglio governabili.
egli allora ridusse l’estensione delle province ma ne raddoppiò il numero, il potere di ogni
provincia era in mano a un GOVERNATORE MILITARE e a un GOVERNATORE CIVILE
che aveva compiti amministrativi e giudiziari. le funzioni militari e quelle civili erano in mano
dei funzionari statali.
le province poi venivano aggregate in unità più grandi chiamate DIOCESI ciascuna
comandata da un VICARIO, ossia colui che era il rappresentante dell’imperatore.
NUOVO MODELLO DI ESERCITO

Esercito di frontiera dislocato lungo il confine con reparti militari stanziati nelle città principali
in caso di minacce.
il nuovo modello era basato su un
- ESERCITO MOBILE i cui rappresentanti vennero chiamati COMITATENSI. erano le
truppe migliori.
- ESERCITO DI CONFINE costituito dai limitanei per evitare l’entrata dei barbari
RIFORMA FISCALE

Avviata nel 297 attraverso un censimento artigianale o attraverso tasse che doveva andare
all’impero.
in seguito venne inventato il CATASTO ossia delle imposte che venivano calcolate facendo
riferimento al territorio e al personale che si occupava di un attività. e da lì stabilire la
quantità e il tipo di imposte .
Tutto ciò fece emergere una PRESSIONE FISCALE dovuta alle imposte troppo alte poiché
la ricchezza diminuì a causa della precedente crisi economica.
EDITTO DEI PREZZI

diocleziano per fermare la crisi della moneta istituì l’editto dei prezzi nel 301 nel quale
impose dei prezzi e salari massimi a cui i prodotti potevano essere venduti.
molti mercanti a causa di questo editto, sebbene contro la legge, incominciarono a vendere i
loro prodotti illegalmente a prezzi più alti.
EREDITARIETÀ DEI MESTIERI

L'aumento della pressione fiscale, la crisi economica,l'inflazione della moneta portarono a


peggiorare le condizioni di vita delle persone di ceto sociale medio basso. Così facendo ci fu
un’importante abbandono dei lavori.
Per tale ragione Diocleziano decise di introdurre L'EREDITÀ DEI MESTIERI ossia la
proibizione di cambiare lavoro e mantenere quello del padre.
in questo modo gli imperatori ridussero le fughe per evitare il pagamento e l’abbandono della
città.
ma così facendo misero in grande difficoltà la popolazione poiché divenne più STATICA e
l’economia più STAGNANTE.

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