Esplora E-book
Categorie
Esplora Audiolibri
Categorie
Esplora Riviste
Categorie
Esplora Documenti
Categorie
LEZIONE I
“NOZIONI INTRODUTTIVE”
Indice
Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente
vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore
(L. 22.04.1941/n. 633)
2 di 12
Diritto dei Mezzi di Comunicazione Lezione I
EMITTENTE
↓ ↑
↓ ↑
↓ ↑
RICEVENTE
1
K.E. Rosengen, Introduzione allo studio della comunicazione, Mulino, 2001, Bologna
Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente
vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore
(L. 22.04.1941/n. 633)
3 di 12
Diritto dei Mezzi di Comunicazione Lezione I
2
P. Watzlawick, J.H. Beavin, D.D. Jackson, Pragmatica della comunicazione umana, Astrolabio, Roma, 1971.
Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente
vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore
(L. 22.04.1941/n. 633)
4 di 12
Diritto dei Mezzi di Comunicazione Lezione I
Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente
vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore
(L. 22.04.1941/n. 633)
5 di 12
Diritto dei Mezzi di Comunicazione Lezione I
2 La disciplina giuridica
Come per qualsiasi altra attività umana capace d'interferire nella vita di relazione, la
comunicazione necessariamente deve essere regolata dal diritto.
Tuttavia, poiché non è stata ancora coniata una nozione universale di comunicazione ,
acquisendo significati diversi in relazione al contesto al quale si riferisce, si può agevolmente
immaginare la complessità della sua disciplina giuridica.
La comunicazione rappresenta un aspetto essenziale della vita umana. Essa ha una doppia
valenza:
1) condivisione di idee, pensieri, osservazioni e fatti; in quest'ottica la comunicazione è
in se stessa concezione;
2) collegamento fisico da un luogo ad un altro; qui la comunicazione è strumento.
L'approccio giuridico, allora, deve tenere conto della distinzione tra la disciplina del
contenuto della comunicazione e la disciplina dei mezzi attraverso il quale essa avviene.
La disciplina giuridica è quindi interdisciplinare, trasversale, dinamica, che trae la sua forza
da riferimenti normativi fondamentali e da principi e regole nazionali ed internazionali.
La disciplina del contenuto è costituita da un insieme di regole cardinali, applicabili a tutti
gli scambi di informazione, fortemente garantite dalle carte fondamentali dei diversi Stati
sviluppatesi nell'ampio processo di allargamento di protezione e realizzazione della persona.
Il sistema giuridico che ruota attorno alla libertà di espressione e di manifestazione del
pensiero fa quindi riferimento a capisaldi normativi che sono alla base di una società democratica.
La disciplina dei mezzi di comunicazione invece è costituita da disposizioni strutturate in
maniera differenti ed in relazione alle specifiche esigenze dei vari strumenti di
diffusione della comunicazione. E' una disciplina dinamica ed elastica che segue
l'evoluzione tecnologica entro la quale si sviluppa la comunicazione e l'interazione tra soggetti
diversi.
Il diritto, per garantire standard di protezione adeguati, deve colmare le inevitabili lacune
generate dalle evoluzioni tecnologiche, attraverso l'approfondimento e la conoscenza dei diversi
sistemi di trasmissione dati ed intervenendo con riferimenti normativi precisi che adattano tali
evoluzioni con i principi generali esistenti.
Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente
vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore
(L. 22.04.1941/n. 633)
6 di 12
Diritto dei Mezzi di Comunicazione Lezione I
Per poter individuare la disciplina giuridica della comunicazione occorre fare una diversa
classificazione, rispetto al modello tradizionale di bipartizione del diritto.
Il nostro modello, in base ai diversi interessi protetti, è diviso in diritto privato e pubblico.
¾ il diritto privato disciplina i rapporti intersoggettivi tra individui della stessa
comunità, persone fisiche o persone giuridiche, per quanto attiene alla sfera
personale, familiare, patrimoniale. E' un diritto personale che interviene solo
se richiesto dai soggetti interessati.;
¾ il diritto pubblico, contiene disposizioni inderogabili a tutela degli interessi
dell'intera comunità. Disciplina lo Stato, gli enti pubblici, i loro rapporti con i
privati quando essi agiscono in funzione di auctoritas.
La differenza tra i due diritti è che il primo prende in considerazione soggetti i cui rapporti
sono assolutamente paritari, il secondo disciplina rapporti tra soggetti di cui almeno uno ha funzioni
o attribuzioni di salvaguardia dell'interesse pubblico.
Tuttavia la linea di demarcazione tra diritto privato e pubblico non è poi così netta. Essa è
variabile e controversa. In alcuni casi lo Stato può agire come un privato oppure utilizzare strumenti
privatistici per la realizzazione dei propri scopi, come ad esempio le società ed i contratti. In simili
casi, lo Stato rinuncia alla funzione di auctoritas.
Ecco perché la disciplina della comunicazione rileva la sua trasversalità.
a) sotto il profilo privatistico entra in gioco la tutela della dignità, lo sviluppo della
persona umana, la privacy;
b) sotto il profilo pubblicistico entra in gioco la libertà di pensiero e la possibilità che si
formi un'opinione consapevole che consente l'effettiva attuazione della democrazia.
La trasversalità si evidenzia anche per la presenza di un terzo gruppo di interessi che ruota
attorno al mondo della comunicazione: sono le imprese di comunicazione che rispondendo alle
esigenze del mercato devono dividersi tra funzionalità ed efficienza e l'etica della comunicazione
quale valore fondamentale del pluralismo.
La complessità della disciplina della comunicazione è quella di trovare un punto di
equilibrio tra le esigenze di mercato delle imprese e le ragioni politiche della comunicazione.
Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente
vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore
(L. 22.04.1941/n. 633)
7 di 12
Diritto dei Mezzi di Comunicazione Lezione I
Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente
vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore
(L. 22.04.1941/n. 633)
8 di 12
Diritto dei Mezzi di Comunicazione Lezione I
Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente
vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore
(L. 22.04.1941/n. 633)
9 di 12
Diritto dei Mezzi di Comunicazione Lezione I
3
A. Di Amato, Appunti di diritto dei mezzi di comunicazione, E.s.i.l Napoli, 2006
Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente
vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore
(L. 22.04.1941/n. 633)
10 di 12
Diritto dei Mezzi di Comunicazione Lezione I
La struttura del diritto dei mezzi di comunicazione, allo stato attuale, è un sistema in
continua evoluzione che necessita di continui riassetti interpretativi, per il quale è impensabile
intravederne un approdo. 4
Lo studio del diritto dei mezzi di comunicazione di massa, deve quindi muovere dall'esame
degli aspetti giuridici più rilevanti della libertà di manifestazione del pensiero, ma anche
all'organizzazione amministrativa del sistema dell'informazione, alla stampa e al diritto d'autore.
Particolare attenzione va rivolta anche al settore delle telecomunicazioni per affrontare il problema
della liberazione del mercato e la disciplina della radiotelevisione.
Un contributo importante a regolamentare il settore dell'informazione e della comunicazione
proviene dai giudici attraverso l'analisi e gli sforzi interpretativi dei riferimenti normativi vigenti.
Tra questi il ruolo determinante spetta alla Suprema Corte di Cassazione provvedendo a colmare le
lacune e ambiguità concettuali delle leggi per garantire un sistema di coerenza ed armonia con la
volontà legislativa.
Non si dimentichi, infatti, che alla Corte Suprema spetta il compito di assicurare l'uniforme
applicazione del diritto secondo la funzione nomoflattica di cui è dotata.
4
B.Dalia, Diritto dei mezzi di comunicazione, Pegaso, Napoli, 2008
Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente
vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore
(L. 22.04.1941/n. 633)
11 di 12
Diritto dei Mezzi di Comunicazione Lezione I
Bibliografia
• K.E. Rosengen, Introduzione allo studio della comunicazione, Mulino, 2001, Bologna
• P. Watzlawick, J.H. Beavin, D.D. Jackson, Pragmatica della comunicazione umana,
Astrolabio, Roma, 1971
• Di Amato, Appunti di diritto dei mezzi di comunicazione, E.s.i.l Napoli, 2006
• B.Dalia, Diritto dei mezzi di comunicazione, Pegaso, Napoli, 2008
Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente
vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore
(L. 22.04.1941/n. 633)
12 di 12