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Abstract

L’elaborato si pone l’obiettivo di analizzare la tutela penalistica in materia di sfruttamento


del lavoro e intermediazione illecita.
Dopo un’iniziale disamina sui profili storici e criminologici del fenomeno comunemente
definito caporalato, lo studio si propone l’esame delle norme nazionali e internazionali che
tutelano la dignità del lavoratore, bene costituzionalmente protetto che nel nostro
ordinamento costituisce non solo parametro valutativo delle condizioni lavorative (art 36
Cost.) ma anche limite imposto all’attività economica (art 41 Cost.).
In particolar modo, con il lavoro di tesi si intende analizzare il delitto di cui all’art 603/bis
c.p., introdotto con Decreto legge n.138/2011, convertito dalla legge n.148/2011, e
successivamente modificato dalla legge n.199/2016.
La novella, che verrà esaustivamente esaminata, ha profondamente inciso sulla struttura
del reato, ampliandone l’area di operatività e introducendo, per il delitto in esame, la
responsabilità delle persone giuridiche e la possibilità di attivare misure di prevenzione
disciplinate dal Codice Antimafia.
Proprio in tale prospettiva si intende analizzare il recente caso di disposizione
dell’amministrazione giudiziaria ex art. 34, d.lgs.159/2011, da parte del Tribunale di
Milano nei confronti di Uber Italy srl, presso la quale i lavoratori si trovavano in
condizioni di sfruttamento.
Tale precedente si palesa rilevante non solo per l’applicazione delle misure di
contrasto al fenomeno che la novellata disciplina penalistica ha prefigurato, ma anche
per la capacità dei giudici di riconoscere le nuove forme di caporalato, identificabili, in
tal caso, nel c.d. caporalato digitale.
Inoltre si ritiene di dover porre l’accento sulla connessione del delitto suddetto con alcuni
dei reati previsti dal T.U.I., in particolar modo con il reato di favoreggiamento
dell’immigrazione clandestina, in considerazione dei fenomeni di “smuggling” e
“trafficking”.

Articoli letti
-Tratta, sfruttamento e smuggling: un’ipotesi di finium regundorum a partire da una recente
sentenza, di Chiara Stoppioni, tratto da https://www.lalegislazionepenale.eu/.
-La legge 199/2016 Disposizioni penali in materia di caporalato e sfruttamento del lavoro nell’ottica
del legislatore, di Donatella Ferranti, tratto da https://archiviodpc.dirittopenaleuomo.org/.
-Nessuno più al mondo deve essere sfruttato: nuovi strumenti per una vecchia utopia di Diana
Genovese, tratto da https://www.lalegislazionepenale.eu/.
-Sfruttamento dei riders: amministrazione giudiziaria ad Uber per contrastare il “caporalato
digitale” di Andrea Merlo, tratto da https://www.sistemapenale.it/.

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