CIAK € 4,50 IN PORTOGALLO €7,50 SPAGNA €7,50, SVIZZERA CHF 10,80, FRANCIA €7,50, MC, CÔTE D’AZUR € 7,60, GERMANIA €11,50 MENSILE - ANNO 34- POSTE ITALIANE S.P.A. - SPED. A. P. - D.L. 353/2003 ART. 1, COMMA 1, NE/VR
Esclusivo/1
Il Padrino AMADEUS
“La mia vita fu decisa
torna in sala da un film!”
50 anni dopo
I segreti
della saga ESCLUSIVO/2
in uno I SEGRETI DELLA
Speciale BLACK LIST:
Tutte le storie
pronte per
LE NOVITÀ PER LE SALE essere girate
DA UNCHARTED,
CON TOM HOLLAND
ESCLUSIVO/3
A MARRY ME,
CON JENNIFER LOPEZ I CINEMA
DEL FUTURO
Viaggio tra
STREAMING le strutture più
avveniristiche
LE USCITE
del mondo
DI FEBBRAIO
I GRANDI TITOLI
DA RECUPERARE
GAL GADOT
2 0002>
111 1 111
IN EDICOLA IL 28 gennaio
È LA NUOVA STELLA
02 - febbraio 2022
1 1111
I I 9 771122 804005
LE SERIE DEL MESE: SUSPICION CON UMA THURMAN, L’AMICA GENIALE, FANTASY ISLAND, REACHER,
INVENTING ANNA, OZARK 4, E LE ITALIANE BANGLA, FEDELTÀ, CHRISTIAN
SALA DI FLAVIO NATALIA
GRANDE
LARESISTENZA
AOMICRON Mark Wahlberg (50
E132PAGINEDISTORIE,
anni) e Tom Holland
(25 anni) in Uncharted
PROTAGONISTI
I tre protagonisti di
Diabolik Valerio
Mastandrea (50
EAMOREPERILCINEMA
anni), Luca
Marinelli (37) e
Miriam Leone (36)
I
l Covid ha di nuovo afferrato alla gola il cinema, mettendo a rischio la ripresina
del consumo di film in sala che aveva caratterizzato l’autunno e si era fatta più
intensa fino alla metà di dicembre. Colpa di Omicron: l’indice dei contagi è schiz-
zato improvvisamente in alto. E la paura, le mascherine Ffp2, il distanziamento,
l’impossibilità di sgranocchiare pop-corn o di bere una Coca-Cola durante la visione
non stanno aiutando. Tre fatti, però, contribuiscono a rendere meno fosco lo scenario
per chi ama andare al cinema: continuano a non risultare contagi verificatisi nelle sale;
mentre scriviamo la curva di contagi ha già iniziato a scendere e ciò – secondo la mag-
gioranza degli esperti - potrebbe accadere velocemente; nel frattempo le major, i pro-
duttori indipendenti e quelli italiani hanno deciso di combattere la sfida della resistenza
con prudenza, certo, rarefacendo cioè l’offerta per le sale, ma scegliendo di mantenere
un presidio robusto e all’insegna del cinema di qualità. Ne è una prova l’offerta di
febbraio: come scoprirete nelle pagine che seguono, di buoni film ne escono, in sala. E
mentre i distributori si interrogano (a partire da pagina 16) su cosa fare quando sarà Gal Gadot
possibile progettare un vero rilancio, gli appassionati trovano nel numero di febbraio (36 anni) in
di Ciak anche una guida corposa ai film da scoprire (o riscoprire) sulle piattaforme una scena di
streaming. Assassinio sul Nilo
Anche Ciak ha deciso di rispondere al ritorno della pandemia rilanciando sulla qualità,
sulla densità e varietà dei contenuti e delle esclusive: consapevoli che il cinema sia anche
passione per i grandi film del passato, dedichiamo uno speciale di 10 pagine ai 50 anni del
Padrino (fu programmato per la prima volta nei cinema americani il 28 febbraio 1972)
e al ritorno in sala del film di Francis Ford Coppola, alle curiosità, ai retroscena della Marlon Brando
produzione e ai tanti motivi per i quali ha avuto un’enorme influenza sul cinema che lo ha (1924 -2004)
seguito. E dato che l’uscita avvenne in un anno di profondo cambiamento per il cinema, nel ruolo
altre pagine illustrano quali film contribuirono a innovare lo scenario proprio nel 1972. di Don Vito
In un’altra sezione vi conduciamo invece tra i segreti della Black list, quel giacimento Corleone nella
di storie pronte per essere girate che rappresenta un serbatoio inesauribile per il cinema scena iniziale de
Il Padrino
americano, e ci dice cosa vedremo nei prossimi mesi.
Altre pagine speciali ci portano in giro per i cinema più moderni (e in alcuni
Maria Schneider
casi avveniristici) del mondo, per farci un’idea su come si ragioni sul concetto di (1952 - 2011)
visione nel futuro proprio mentre la pandemia rende più difficile goderci in sala Una sala
e Marlon Brando progettata
il presente. Nella rubrica Il cinema secondo me, Amadeus, l’uomo del momento, in una scena dallo studio
che si accinge al suo terzo Festival di Sanremo da conduttore e direttore artistico, di Ultimo d’architettura
svela che fu proprio un film, a metà degli anni ’70, a cambiare la sua vita. E tango francese
poi le nostre rubriche, le interviste, gli approfondimenti, uno spazio di rilievo a Parigi Oma Cinema
alle serie televisive di qualità italiane e internazionali che a febbraio saranno
tante, su tutte le piattaforme, con anche il debutto e il ritorno di grandissime star, enne-
sima conferma (non ci stanchiamo di sottolinearlo) che ormai lo steccato che divideva
cinema e grande serialità è stato abbattuto, nel nome della qualità. Grande spazio anche
alla sezione dei Film del mese: guida ai titoli da vedere, in sala e in streaming, attraverso
le recensioni dei nostri critici.
Vi diamo anche conto dell’ultima tranche dei Ciak d’oro: i 150 giornalisti specializzati hanno
assegnato i premi cosiddetti “tecnici”, che vanno a sommarsi ai Ciak d’oro del pubblico
da voi assegnati in dicembre attraverso la votazione popolare sul nostro sito. Con una
partecipazione senza precedenti. Perché
anche in questi giorni di nuovo difficili, un
dato appare certo: la passione per il cinema Amadeus
è intatta. E aspetta solo il momento di potersi (59 anni)
di nuovo dispiegare, senza più restrizioni.
CIAKMAGAZINE.IT | 3
1
ASSASSINIO SUL NILO I
FILM
10 6
TRE SORELLE
DI FEBBRAIO
2
CORRO DA TE
È il mese dell’attesissimo ritorno del
Poirot di Kenneth Branagh in Assassinio
sul Nilo, dove l’attore-regista è affiancato
7
UNCHARTED
da Gal Gadot. Ma è anche un mese ricco
di titoli italiani: dalle commedie Corro da
te di Riccardo Milani (con Pierfrancesco
Favino e Miriam Leone) e Tre sorelle di
Enrico Vanzina al dramma metafisico Io
sono Vera (con Marta Gastini) passando
3 8
per Takeaway (con Carlotta Antonelli
e l’ultima interpretazione di Libero
De Rienzo) e il doc di Elisa Fuksas su
MARRY ME Ornella Vanoni Senza fine. L’Italia è I WANT YOU BACK
anche a Berlino con Una femmina di
Francesco Costabile. Da Hollywood
inoltre le commedie romantiche Marry
Me (con Jennifer Lopez e Owen Wilson)
e I Want You Back, nonché il ritorno del
cult horror Non aprite quella porta e
l’avventuroso Uncharted, protagonista
4 9
una delle star del momento, Tom
“Spider-Man” Holland.
5
NON APRITE QUELLA PORTA
+1 SENZA FINE
10
UNA FEMMINA
4 | CIAK
1
OZARK 4
NETFLIX
10
LE
SERIE
6
FANTASY ISLAND
SKY E NOW
DI FEBBRAIO
Anche il mese che si apre conferma
2 7
la tendenza delle grandi pay-tv e
piattaforme streaming a privilegiare
i primi (e più freddi) mesi dell’anno
L’AMICA GENIALE per la programmazione delle SUSPICION
RAI APPLE TV+
migliori serie d’autore. L’offerta delle
prossime settimane è foltissima
di titoli di richiamo, sia dagli Usa
e da Hollywood che di produzione
italiana. Tra i primi spiccano gli arrivi
di storie con protagonisti del calibro
3 8
di Uma Thurman (Suspicion),
David Thewlis e Olivia Colman
(Landscapers), registi-produttori
come Ben Stiller (Scissione),
REACHER INVENTING ANNA
AMAZON PRIME VIDEO remake di titoli cult (Fantasy NETFLIX
Island) o scritte da specialiste
come Shonda Rhimes (Inventing
Anna). Tra le produzioni italiane, la
nuova stagione dell’Amica geniale,
ma anche Christian, Fedeltà e
l’anticonvenzionale Bangla. Senza
4 9
dimenticare classici internazionali
attesissimi come la quarta stagione
di Ozark e Reacher.
BANGLA CHRISTIAN
RAI SKY E NOW
5
FEDELTÀ
NETFLIX
+1 LANDSCAPERS
SKY E NOW
10
SCISSIONE
APPLE TV+
SOMMARIO
CIAK D’ORO
18 I vincitori
delle categorie “tecniche”
OPINIONI
14 GENERI
di Fulvia Caprara
27 IL CINEMA È NOIR
di Giorgio Gosetti
33 TECNOCINEMA
di Ernesto Assante
39 PSICOCINEMA
di Flavia Salierno
24
42 LE NOTE DEL CINEMA
di Gino Castaldo
49 L’ARTE DI ARRANGIARSI
34 74
IL PADRINO
TORNA IN IL CINEMA
SALA SECONDO ME
Amadeus: «Un
I segreti del film
film ha cambiato
che ha cambiato
la mia vita»
il cinema
BLACK LIST
Il giacimento segreto
del cinema 92
N° 2 – FEBBRAIO 2022
MENSILE DI ATTUALITÀ CINEMATOGRAFICA — ANNO 37
Direttore responsabile
FLAVIO NATALIA
flavio.natalia@ciak.movie
Redazione
OSCAR COSULICH ALESSANDRO DE SIMONE
84
ALESSANDRA DE LUCA CATERINA SABATO
EMANUELE BUCCI VANIA AMITRANO
Rubriche e commenti:
ERNESTO ASSANTE VALERIO GUSLANDI
CIAKMAGAZINE.IT | 7
NEWS
BOX OFFICE
DI OSCAR
COSULICH
Viaggio tra gli incassi mondiali
e delle sale italiane nel 2021, tra
delusioni e sorprese, al di là di
lockdown e restrizioni
IL BILANCIO
DIUN ANNO DI LOTTA
TRA I CINEMA E IL VIRUS
I
l Box Office del
2021 si è concluso
con un dicembre i
cui incassi hanno Spider-Man: No Way Home
avuto un anda-
mento a due facce. Se, euro tra gli incassi del primo e del secondo clas-
come previsto fin dallo sificato non si può certo parlare di un mercato
scorso mese, questo è cinematografico rinato, anche perché di fenomeni
stato di gran lunga il come quello del film di Jon Watts non si può spe-
miglior mese dall’inizio rare di averne più di un paio a stagione.
della pandemia, con la Che Spider-Man: No Way Home abbia lanciato
classifica dominata da una ragnatela tanto forte da mettere insieme le
Spider-Man: No Way House of Gucci sale di tutto il mondo è confermato dai suoi incassi
Home di Jon Watts globali nell’anno appena trascorso. Vediamo così
(uscito il 15 dicembre), che ha totalizzato la cifra record di € 19.379.358 che le avventure dei Peter Parker provenienti da universi paralleli, in-
(pari a 2.576.594 spettatori), non si possono però chiudere gli occhi cassando $1.625.024.074, hanno superato persino i blockbuster cinesi.
sul fatto che il successo dell’ottimo cine-fumetto Marvel da solo non Durante la pandemia quei film, pur essendo usciti solo nel mercato
basti a compensare gli incassi relativamente magri dei suoi concorrenti, cinematografico locale (che è pur sempre il più ampio del mondo),
visto che ad House of Gucci di Ridley Scott (uscito il 16 dicembre), per hanno infatti goduto di una forte ripartenza molti mesi prima dei
conquistare la seconda piazza della classifica sono bastati € 3.717.607 film giunti in sala negli altri paesi (grazie alla rigida politica cinese
(509.145 spettatori). Quando c’è un divario di quasi sedici milioni di di contenimento del virus, con quarantene e lockdown dei positivi
dove non erano previste deroghe, né eccezioni). Sono
così stati due film cinesi a dominare i botteghini e
INCASSI AL BOTTEGHINO DI DICEMBRE 2021 Dati CINETEL
conquistare la seconda e la terza piazza degli incassi
mondiali dell’anno, rispettivamente con The Battle
DATA DI at Lake Changjin ($ 902.540.935) e Hi, Mom ($
TITOLO NAZIONE SOCIETÀ GBO ADM 822.009.764), il che ha relegato al quarto posto
USCITA
l’ultima performance di Daniel Craig nei panni
1 SPIDER-MAN: NO WAY HOME 12/15/2021 USA WARNER BROS ITALIA 19.379.358 2.576.594 di James Bond, visto che No Time to Die si è
2 HOUSE OF GUCCI 12/16/2021 GBR EAGLE PICTURES 3.717.607 509.145 dovuto accontentare di un incasso globale di
$ 774.034.007.
3 ENCANTO 11/24/2021 USA WALT DISNEY ITALIA 2.562.272 387.261 Ma torniamo in Italia e, per il momento, concen-
4 DIABOLIK 12/16/2021 ITA 01 DISTRIBUTION 2.023.260 297.297 triamoci solo sul mese scorso, prima di provare
a tracciare un bilancio annuale degli incassi
HARRY POTTER E LA PIETRA FILOSOFALE
5 - 20° ANNIVERSARIO (HARRY POTTER AND 12/8/2021 GBR WARNER BROS ITALIA 1.873.183 241.124 nel nostro paese. I dati Cinetel di dicembre
THE SORCERER’S STONE - 20TH) hanno confermato che il trend di riapertura
delle sale, avviato fin dallo scorso settembre, si
6 CHI HA INCASTRATO BABBO NATALE? 12/16/2021 ITA VISION DISTRIBUTION 1.850.419 268.242 è mantenuto costante, visto che lo scorso me-
7 SING 2 - SEMPRE PIÙ FORTE 12/23/2021 USA UNIVERSAL 1.296.716 192.505 se il numero di cinema attivi è stato di circa
1.060 strutture, per un totale di più di 3.240
8 CRY MACHO 12/2/2021 USA WARNER BROS ITALIA 741.834 113.802 schermi (a novembre erano poco più di 1.000
CLIFFORD - IL GRANDE CANE ROSSO cinema aperti per oltre 3.100 schermi). C’è stata
9 12/2/2021 USA EAGLE PICTURES 716.407 111.054
(CLIFFORD THE BIG RED DOG) dunque l’auspicata fiducia degli esercenti nella
10 MOLLO TUTTO E APRO UN CHIRINGUITO 12/7/2021 ITA MEDUSA FILM 713.999 99.580 forza delle loro sale, fiducia che speriamo non sia
stata incrinata da quell’incremento dei contagi
Incassi e presenze: 01/12/21_31/12/21
GBO= incassi; ADM= presenze
8 | CIAK
Notando che tutti e tre questi film sono giunti in sala
nello stesso giorno, andrebbe anche fatta una riflessione
sul senso di una pianificazione delle uscite che prevede-
va la cannibalizzazione reciproca: questa politica era già
miope prima della pandemia, ma in epoca Covid rischia
di condannare il nostro cinema all’irrilevanza, o a una
sopravvivenza esclusiva sulle piattaforme, lasciando
il dominio della sala esclusivamente ai film di grande
impatto spettacolare, realizzati con budget giganteschi,
contro i quali non potrà mai esserci partita.
Mollo tutto e apro un Chir ingu ito Se si guardano i bilanci complessivi del 2021, un anno,
ricordiamo, in cui le sale hanno riaperto solo il 26
causato dalla variante Omicron aprile e hanno a lungo subìto pesanti restrizioni, dal
del Covid, che ha caratterizzato coprifuoco che faceva perdere uno o due spettacoli
la parte finale di dicembre, con- al giorno, fino all’occupazione limitata dei posti per
tribuendo a impedire il successo rispettare il distanziamento in sala, i cinema hanno
di titoli attesi, come Supereroi comunque registrato un incasso complessivo di circa
di Paolo Genovese e La Befana 170 milioni di € per un numero di presenze pari
vien di notte 2, rimasti impigliati a 25 milioni di biglietti venduti. Certo, i cento
nella quarta ondata del virus. milioni di spettatori medi degli ultimi anni prima
Ecco allora che nella Top Ten del della pandemia sono un obiettivo che potrà essere
mese al terzo posto troviamo il di nuovo raggiunto solo quando il virus smetterà
cartoon Disney di realismo ma- di tormentarci. Ma il fatto che si tratti di risultati
gico colombiano Encanto (usci- Diabolik solo leggermente inferiori a quelli del 2020 (-7%
incassi e -11% presenze), un anno che, prima del
Encanto to il 24 novembre) lockdown, aveva beneficiato (grazie a Zalone, ma non solo a lui) di uno
con € 2.562.272 dei migliori avvii di sempre in condizioni di mercato pre-pandemiche,
per 387.261 spet- fa capire che il desiderio di sala è rimasto vivo nel pubblico.
tatori, mentre il Ora l’importante è non tradirlo, offrendo un cinema dove la qualità
primo film ita- sia coniugata all’appetibilità per il maggior numero di spettatori. ■
liano in classifica
è il cine-fumetto
Diabolik (uscito
il 16 dicembre),
concepito dai Ma-
netti Bros. come fedelissimo omaggio allo stile narrativo delle sorelle
Giussani e che ha totalizzato € 2.023.260, portando in sala 297.297
spettatori e piazzandosi quarto in classifica. Che questo sia un risultato
positivo lo spiega bene Paolo Del Brocco nell’intervista del direttore
Flavio Natalia a pagina 17, ma lo stesso non si può dire del resto del
cinema italiano, visto che € 1.850.419 (268.242 spettatori) sono valsi a
Chi ha incastrato Babbo Natale? (uscito il 16 dicembre) un deludente
sesto posto, mentre Mollo tutto e apro un Chiringuito (anche questo
uscito il 16 dicembre) si è fermato al decimo, con € 713.999 (99.580
spettatori). Natale?
Chi ha incastrato Babbo
CIAKMAGAZINE.IT | 9
NEWS
GOLDEN GLOBES:
JANE CAMPION E STEVEN
SPIELBERG DOMINANO
L’EDIZIONE PIÙ DIMESSA
DI LORENZO MARTINI
Tre premi ciascuno a Il potere del cane
e West Side Story e tre per Succession
tra le serie. Niente star alla serata di
premiazione. Sorrentino battuto dal
giapponese Drive My Car
J
ane Campion con Il potere del cane e
Steven Spielberg con West Side Story Jane Campion,
hanno dominato l’edizione 2022 dei (67 anni) con
Golden Globe, svoltasi in tono mino- Benedict
re e senza diretta tv dopo gli scandali che Cumberbatch
(45) e Kirsten
avevano colpito i premi lo scorso anno. La Dunst (39),
Hollywood Foreign Press Association, che li protagonisti de Il
organizza, ha annunciato i vincitori sulle sue potere del cane,
piattaforme social. Assenti vip e celebrities. alla 78a Mostra
Il potere del cane è stato eletto Miglior film del Cinema di
drammatico e West Side Story Miglior mu- Venezia, dove il
film ha vinto il
sical o commedia. Il western di Jane Cam- Leone d’argento
pion ha vinto anche per la Migliore regista per la regia. Casarosa. Ariana DeBose è la seconda a vincere
e per il Miglior attore non protagonista, Per ricostruire la reputazione dei Golden come coprotagonista, dopo Rita More-
il 25enne Kodi Smit-McPhee. A West Side Globe, la HFPA ha evidentemente scelto no che aveva interpretato il suo stesso
Story sono andati anche il premio per la con decisione la strada del politically personaggio nella versione del musical
Migliore attrice protagonista (in un film correct e dell’apertura al nuovo: Rachel del 1961. Soprattutto però è MJ Rodri-
commedia o musicale) a Rachel Zelger e Zegler è la prima latina vincitrice co- guez ad essere entrata nella storia come
alla Migliore attrice non protagonista, ad me Miglior attrice protagonista, mentre prima donna transgender a vincere un
Ariana DeBose.
Kate Winslet ha vinto come Migliore at-
A CAPRI HOLLYWOOD
trice protagonista per la miniserie Omi-
cidio a Easttown e Nicole Kidman il suo
quinto Golden Globe grazie a Being the
SI IMPONGONO
Ricardos. A vincere come Miglior attore
protagonista in un film drammatico è
Will Smith per King Richard. No Time to
SORRENTINO , BRANAGH
Die, interpretata da Billie Eilish (che l’ha
scritta col fratello Finneas O’Connell), ha
vinto come Migliore canzone originale.
L’Italia è rimasta a mani vuote: il premio
al Miglior film in lingua non inglese è
andato a Drive My Car, del giapponese
E IL POTEREDEL CANE
Ryusuke Hamaguchi. Niente da fare per
Paolo Sorrentino, in nomination con È Tra i premiati nel Festival
stata la mano di Dio. Encanto ha vinto tra internazionale anche
i Film d’animazione, dove era candidato Cyrano e Luca
anche Luca, firmato dall’italiano Enrico
10 | CIAK
Golden Globe. L’attrice 31enne è stata HFPA, ha detto: «Saremo schietti su ciò
riconosciuta dalla HFPA come migliore che stiamo imparando e sfideremo gli altri
interprete in un dramma tv per il suo a unirsi a noi con i membri provenienti da
ruolo da protagonista come Bianca in più di 50 Paesi. Abbiamo un posto unico
Pose. Netflix vince per la prima volta nell’universo dei premi». La HFPA ha
per il Miglior film. Il suo commento, inoltre messo l’accento sulle iniziative
entusiasta, è arrivato via Instagram: «Un filantropiche di cui si è fatta promotri-
regalo di compleanno incredibile! Questa ce nell’ultimo anno con organizzazioni
è la porta che aprirà la strada a molti altri come St. Elmo Village, che offre alle
giovani talenti. Vedranno che è più che persone un luogo in cui esplorare la
possibile. Vedranno che una ragazza lati- propria creatività, e Get Lit, che usa la
na-nera di Newark, New Jersey, che aveva poesia per aumentare l’alfabetizzazione
il sogno di cambiare la testa degli altri, degli adolescenti. Lo scorso anno il Los
ce l’ha fatta con amore. L’amore vince!». Angeles Times aveva rivelato che, tra gli
Al discorso di apertura dei Golden Globe allora 87 componenti della HFPA non
2022, Helen Hoehne, presidente della c’era un solo giornalista nero. ■
Prima dell’affermazione ai Golden Globe, Il potere del Daughter di Maggie Gyllenhaal ha vinto per il miglior
cane si è aggiudicato il Premio come Miglior film anche adattamento, Luca della Pixar per il miglior film d’animazione
a Capri Hollywood, il festival internazionale che si svolge ed Ennio, di Giuseppe Tornatore, dedicato a Ennio
tra Natale e Capodanno nell’isola campana, giunto alla Morricone, come Miglior documentario. Tutti italiani i premi
26ma edizione, da tempo inseritosi nel circuito degli per i Migliori costumi (Massimo Cantini Parrini per
Awards internazionali che precedono gli Oscar grazie alla Cyrano), e per il make-up (Alessandro Bertolazzi, Sian
ricca presenza di star di Hollywood. Il film di Jane Miller e Laura Solari, sempre per Cyrano). Tra le colonne
Campion ha vinto anche per la Migliore fotografia. Due sonore, premiata quella di Dune. Migliore canzone originale,
Premi per È stata la mano di Dio, di Paolo Sorrentino: No Time to Die di Billie Eillish. Tre premi tecnici sono
Migliore regia e Miglior film internazionale. Migliore attore, andati a Spider-Man: No Way Home.
Peter Dinklage per Cyrano. Lady Gaga è stata eletta Quest’anno il festival fondato nel 1995 da Pascal Vice-
Migliore attrice per House of Gucci, mentre Jamie domini e tornato in presenza dopo l’edizione forzata-
Dorman ha vinto come Miglior attore non protagonista mente in streaming del 2020 a causa della pandemia ha
per Belfast e Ariana DeBose come Attrice non proposto oltre 150 titoli e vissuto la sua serata di premia-
protagonista per West Side Story. Migliore sceneggiatura zione nella cornice del Teatro San Carlo di Napoli.
originale a Belfast di Kenneth Branagh, The Lost LI. TH.
CIAKMAGAZINE.IT | 11
NEWS
BERLINALE
2022, UN
NUOVO INIZIO
DI ALESSANDRA DE LUCA
S
arà Leonora addio di Paolo Taviani
a rappresentate l’Italia in competi-
zione alla 72esima edizione del Fe-
stival di Berlino, diretta per il terzo
anno da Carlo Chatrian e Mariette
Rissenbeek, prevista in presenza dal 10 al
16 febbraio sebbene in una formula ridotta
rispetto al programma iniziale, e nel rispetto di
tutte le regole imposte da un virus che ancora
non molla la presa.
Il film, il cui titolo rimanda alla romanza de
Il trovatore, in arrivo nelle sale il 17 febbraio
con 01 Distribution e che vede nel cast Fabrizio
Ferracane, Matteo Pittiruti, Dania Marino,
Dora Becker e Claudio Bigagli, racconta la
rocambolesca avventura delle ceneri di Pirandello e il tribolato viaggio spagnolo Carla Simon, che parla di appartenenza alla terra, dell’eterno
dell’urna da Roma ad Agrigento, fino alla sepoltura avvenuta a quindici conflitto generazionale, del superamento delle tradizioni arcaiche e
anni dalla morte. In chiusura, l’ultimo racconto di Pirandello, scritto dell’importanza dell’unione familiare in tempo di crisi.
venti giorni prima di morire, Il chiodo, dove il giovane Bastianeddu, La sezione Berlinale Special Gala accoglie invece Occhiali neri di
strappato in Sicilia dalle braccia della madre e costretto a seguire il padre Dario Argento (poi nelle sale distribuito da Vision), con Ilenia Pasto-
al di là dell’oceano, non riesce a sanare la ferita, che lo spinge a un gesto relli e Asia Argento, in cui una giovane escort che tenta di sfuggire a
insensato. Ma il nostro paese co-produce in gara anche Alcarràs dello un serial killer, resta vittima di un incidente automobilistico e perde la
Lina Siciliano in
Una femmina, di
Francesco
Costabile.
12 | CIAK
Una scena di Peter Von
Kant, di Francois Ozon,
con Denis Ménochet,
Isabelle Adjani.
CIAKMAGAZINE.IT | 13
GENERI
DI FULVIA
CAPRARA
NON ESAGERIAMO CON
IL POLITICALLY CORRECT
Un invito ai componenti dell’Academy degli Oscar dopo i verdetti dei Golden
Globe (e quelli di alcuni grandi Festival): fate vincere le donne quando sono
le più brave, non per risarcirle
U
na preghiera. Eb-
bene sì, con le sta-
tuette dorate ormai
sempre più vicine,
si può perfino im-
maginare una supplica, un invito
gentile, un richiamo contro le
trappole dell’ambiguità. Il cine-
ma del mondo, già in preda a
numerosi problemi che ne in-
sidiano la sopravvivenza, ha un
ulteriore nemico da combattere:
si chiama “politically correct”, è
nato dall’altra parte dell’oceano
e ha preso sempre più piede in
Europa, dove, a essere sinceri,
frange di oppositori, vaccinati
con molte dosi, hanno portato
avanti da tempo la loro battaglia
di resistenza. Gli artisti sono
sempre stati nel mirino, ma,
negli ultimi tempi, il rischio
che la loro carica inventiva Una scena di
si ritrovi ingabbiata dentro le Titane, il film di della grande cineasta neozelandese,
norme dettate, nel settembre Julia Ducournau ma il pericolo è in agguato e bisogna
del 2020, dalla Academy of vincitore vegliare.
Motion Picture Arts and dell’ultimo Festival Vogliamo, insomma, che le don-
di Cannes.
Sciences in nome dei sanissimi A sinistra, Jane ne vincano premi perchè, in quel
principi di parità e inclusione, è Campion (67 anni) determinato contesto, sono le
diventato sempre più concreto. sul set de Il potere più brave. Vogliamo che le registe
Le giurie incaricate di distribuire del cane. siano applaudite per le loro opere
premi nelle manifestazioni più meritevoli e non per sanare
internazionali non sono disuguaglianze secolari (che certo
indenni dal virus. Anzi, già da non si cancellano con una medaglia
qualche anno, sembrano essersi assegnata in nome di tardivi sensi di
allineate al diktat, con risultati colpa). Ci auguriamo, quindi, che i signori
spesso discutibili. Gli esempi dell’Academy si liberino del nuovo pregiudizio
abbondano, basta pensare al che, pur se germogliato da ottime intenzioni,
palmarès dell’ultimo Festival potrebbe rivelarsi peggiore del vecchio. Vinca
di Cannes, con la Palma d’oro attribuita dal punta di piedi, con i componenti della Hol- il migliore, e, per rinfrescare la memoria, ecco
presidente di giuria Spike Lee a Titane di Julia lywood Foreign Press Association impegnati un passaggio contenuto nella definizione di
Ducournau. Ognuno ha la sua opinione, e il soprattutto a riacquistare credibilità dopo gli “politically correct” dell’Enciclopedia Treccani.
cinema è bello perché favorisce confronti e scandali di un anno fa, ha incoronato, come Un piccolo promemoria, da tenere presente in
scambi d’idee, però il dubbio che il divo Spike miglior film drammatico, The Power of the attesa della notte delle stelle: «...malgrado gli
abbia agito soprattutto in nome di una ban- Dog di Jane Campion, autrice venerata dai ideali egualitari e progressisti che lo hanno ani-
diera post-femminista piuttosto sgualcita resta tempi del magnifico Lezioni di piano. Un bel mato, il politically correct ha sollevato numerose
eccome. Basta rileggere le dichiarazioni del film (non certo un western, come sottolineano polemiche... Lo si accusa infatti di conformismo
giorno dopo, quelle in cui spiegava: «Ho visto i puristi del genere), con prove importanti di linguistico e di tirannia ideologica che limita la
tanti film in vita mia, ma Titane è il primo in Benedict Cumberbatch, Kirsten Dunst e Ko- libertà d’espressione. Si sostiene che, col pretesto
cui una Cadillac mette incinta una donna... mi di Smit-McPhee (anche lui vincitore) ma di di rivendicare ideali di giustizia sociale, il politi-
piacerebbe molto conoscere anche il punto di sicuro non il miglior film di Jane Campion. camente corretto si limiti in realtà a intervenire
vista della Cadillac». La sensazione che, sulla scelta, abbia pesato la sulla forma (ossia la lingua) piuttosto che sulla
E allora? Allora la preghiera è questa. Il verdetto firma al femminile, serpeggia dal momento sostanza dei problemi, contribuendo ad alimen-
degli ultimi Golden Globe, pronunciato in dell’annuncio. Tutti felici per l’affermazione tare una nuova ipocrisia istituzionale». ■
14 | CIAK
NEWS
LA PANDEMIA
SI ABBATTE SUL
CINEMA IN SALA
DI GIULIA BIANCONI
La “ripresina” dell’autunno messa in crisi da Omicron. Letta
(Medusa): «Confermiamo Una femmina, gli alti titoli slittano, lo
Stato non dimentichi il settore». Orfei (Vision): «Esce Corro da
te, ma è davvero dura»
A
lle Giornate professionali del femmina di Francesco Costabile (tra i film
Cinema di fine novembre a Sor- della Berlinale 2022). Per gli altri, «faremo
rento, alla presenza di esercenti una valutazione da qui a fine marzo - spiega
e distributori, e all’insegna della sempre Letta - ma è importante continuare
parola Energy, il cinema sembra- ad avere il sostegno degli incentivi fiscali dello
va poter ripartire di lì a poco. Nel giro di poche Stato per le spese distributive dei film, che a Giampaolo Letta (55 anni), Ad di Medusa Film.
settimane è cambiato tutto: la quarta ondata volte superano il milione».
della pandemia e la variante Omicron hanno di In questo clima desolante c’è chi sceglie di anda- dei fratelli D’Innocenzo, e due settimane dopo
nuovo costretto il settore a un arresto. Neppure re avanti. «Lo spirito con cui stiamo affrontando La notte più lunga dell’anno. Dal 10 febbraio
le festività sono riuscite a portare gli spettatori da due anni questa situazione - spiega a Ciak sarà nelle sale Corro da te, la nuova commedia
nelle sale (fatta eccezione per Spider-Man: No Massimiliano Orfei, l’Ad di Vision Distribution di Riccardo Milani con Pierfrancesco Favino e
Way Home) e i distributori, dopo i pessimi - è di provarci. Abbiamo una responsabilità im- Miriam Leone: «È necessario - sottolinea ancora
risultati al botteghino, hanno ancora una volta portante, e non vogliamo farci spaventare. Certo Orfei - che qualcuno resista in questo momento.
deciso di far slittare diversi film, in attesa di un se le sale vengono chiuse e l’esercizio non ce la fa, Il prodotto italiano sta avendo maggiore difficoltà
calo dei contagi. non faremo operazioni suicide». Il 13 gennaio rispetto all’internazionale. Ma il box office non
Gennaio si è aperto con l’annuncio del rinvio Vision ha portato al cinema America Latina può essere più un riferimento in questa fase.
di Spencer, il biopic su Lady D diretto da Pablo Tornerà a esserlo una volta superata la pande-
Larraín. E a febbraio non usciranno Licorice mia». Allo stesso tempo, delle scelte si sono rese
Pizza, Morbius, Mothering Sunday, Ambu- Massimiliano Orfei, Ad di Vision. necessarie. «In questi mesi si sono accumulati
lance e neanche il film di animazione Red, tanti film e abbiamo dovuto diversificare le usci-
che approderà direttamente in streaming su te», conclude Orfei, riferendosi a Lasciarsi un
Disney+. Dietrofront anche per gli italiani: giorno a Roma di Edoardo Leo, andato su Sky,
Warner ha rimandato Tre di troppo, opera ma assicurando che il prossimo film dell’attore
seconda di Fabio De Luigi, e Il mammone di e regista romano, Non sono quello che sono,
Giovanni Bognetti. 01 ha dovuto far slittare ad uscirà al cinema. ■
aprile Il sesso degli angeli di e con Leonardo
Pieraccioni. Medusa ha “congelato” Vicini di
casa di Paolo Costella e Tutti a bordo di Luca Luca Marinelli
(37 anni) in Diabolik
Miniero. «Il cinema si è fermato», dice con dei Manetti Bros.
schiettezza Giampaolo Letta a Ciak. Per il
vicepresidente e Ad di Medusa, «dopo una lenta
e graduale ripresa, le restrizioni e il clima mutato
in pochi giorni hanno portato a un nuovo blocco.
Il tonfo è stato grande, lo abbiamo visto con il
nostro Supereroi».
Il film di Paolo Genovese con Alessandro Bor-
ghi e Jasmine Trinca, uscito il 23 dicembre,
nell’arco di due settimane ha incassato poco
più di 500mila euro. «Un grande dolore che
gli spettatori abbiano penalizzato il film. Un
target di pubblico che già va poco al cinema ha
scartato completamente questa commedia sen-
timentale. E abbiamo deciso di tirare il freno».
L’unico titolo di febbraio di Medusa sarà Una
16 | CIAK
Paolo Del Brocco (58 anni), Ad di Rai Cinema
CIAKMAGAZINE.IT | 17
I CIAK D’ORO 2021
I
DI LORENZO MARTINI
l quadro dei Ciak d’oro 2021 si è completato con
i risultati del voto della giuria di 150 giornalisti
e critici di cinema in 11 categorie tecniche (tra
le altre, miglior Attore e Attrice non protago-
nisti, Sceneggiatura, Colonna sonora) e dai tre
assegnati dalla redazione di Ciak: il tradizionale
Ciak d’oro per il Colpo di fulmine, quello per
l’Attore o attrice emergente dell’anno e il Ciak d’oro per
il miglior Documentario. In questo anno segnato dai
lockdown e dalla varie ondate della pandemia, ci è sembrato
impossibile assegnare un altro Ciak d’oro tradizionale, il
Bello e invisibile, dedicato ai film di qualità che non hanno
avuto la fortuna di farsi notare.
Ma veniamo ai risultati decretati dal voto della giuria dei
150 giornalisti specializzati. I loro giudizi hanno confer-
mato che il periodo che va dal primo settembre 2020 al 30
settembre 2021 è stato per il nostro cinema innanzi tutto
all’insegna di Qui rido io. Il film di Mario Martone, già
vincitore dei Ciak d’oro del Pubblico nella categoria Miglior
Film, si è aggiudicato ben 5 degli 11 premi a disposizione
CIAK D’ORO CATEGORIE GIORNALISTI
tra i Ciak d’oro della stampa specializzata, oltre a piazzarsi
al secondo posto e/o terzo posto in altre cinque categorie. MIGLIOR PRODUTTORE MIGLIORE ATTRICE
Tra i riconoscimenti vinti dalla storia della parabola umana 1. Qui rido io (Mario Martone) NON PROTAGONISTA
e artistica di Eduardo Scarpetta, quelli al Miglior produt- - PRODOTTO DA: Nicola Giuliano, France- 1. Marina CONFALONE - Il silenzio grande
tore e alla Migliore sceneggiatura. sca Cima, Carlotta Calori per Indigo Film,
Nella categoria Migliore attrice non protagonista ha Publispei e Rai Cinema. 2. EX AEQUO
ricevuto più voti Marina Confalone, per la strepitosa inter- Maria NAZIONALE
pretazione ne Il silenzio grande di Alessandro Gassmann. 2. L’incredibile storia dell’Isola delle - Qui rido io
Tra gli attori non protagonisti si è imposto invece Massimo Rose (Sydney Sibilia) - PRODOTTO DA: 3. Sara SERRAIOCCO
Popolizio, per il ruolo del padre di Pietro Castellitto ne I Matteo Rovere per Groenlandia. - Non odiare
predatori, diretto dallo stesso Castellitto. 3. Il buco (Michelangelo Frammartino)
Due premi anche per due dei film più sorprendenti di questo - PRODOTTO DA: Doppio Nodo Double MIGLIORE
anno anomalo, Marx può aspettare, di Marco Bellocchio, Bind (Marco Serrecchia), Essential Filmpro- SCENEGGIATURA
e Il buco, di Michelangelo Frammartino. L’appuntamento duktion, Société Parisienne de Production
con i prossimi Ciak d’oro è per l’estate 2022, pandemia 4. Qui rido io (Mario Martone)
permettendo. ■ - Mario Martone, Ippolita Di Majo
MIGLIOR ATTORE NON
PROTAGONISTA 5. Cosa sarà (Francesco Bruni)
- Francesco Bruni, collaborazione Kim Rossi
1. Massimo POPOLIZIO - I predatori Stuart
2. Eduardo SCARPETTA - Qui rido io 6. Marx può aspettare (Marco Belloc-
3. Gianfelice IMPARATO - Qui rido io chio) - Marco Bellocchio
18 | CIAK
MIGLIORE FOTOGRAFIA I CIAK D’ORO DELLA REDAZIONE DI CIAK
1. Renato BERTA - Qui rido io – Il buco
2. Daniele CIPRÌ - Il cattivo poeta La redazione di Ciak ha assegnato anche quest’anno il tradizionale Ciak d’oro
per il Colpo di fulmine, quello per l’Attore o attrice emergente dell’anno e il
3. Gherardo GOSSI - Le sorelle Macaluso Ciak d’oro per il Miglior Documentario. Ecco i vincitori:
CIAKMAGAZINE.IT | 19
NO SPOILER
DI ANTONIO
NASCEDISCOVERY-WARNER
Dopo Pluto, lanciato da ViacomCBS, nasce un nuovo gigante dal “merger” tra
Warner Bros e il gruppo Discovery. Aspettando Peacock di Comcast-Universal.
Cosa cambia per noi spettatori
M
ancavano tre giorni a Nata-
le quando l’ennesimo “big
merger” di Hollywood ha
ricevuto il via libera della
Commissione Europea:
Discovery e Warner si potranno unire
senza condizioni, perché la loro fusione
non rischia di creare squilibri nel mer-
cato. Manca ancora l’ok più importante,
che dovrà arrivare dagli Usa, ma non si
prevedono problemi. E così, tempo qual-
che mese e la super-major Warner Bros.
Discovery vedrà verosimilmente la luce,
dando l’ennesimo scossone a un settore
che negli ultimi anni ha già visto l’unione
di Viacom e CBS, con tutto il corredo
dei vari Paramount, Showtime, Mtv e
compagnia; prima c’era stato l’acquisto
da parte del gigante americano
del cavo, Comcast, dell’accop-
piata Universal Studios più
canale tv NBC e poi dell’euro-
pea Sky; per non parlare della
Disney, che un po’ per volta si ressati principalmente a guardare film e serie,
è “mangiata” tutto quello che senza dover badare troppo ai giochi di potere?
ha trovato sulla sua strada: La rivoluzione distributiva è sotto gli occhi
dalla Pixar alla Lucasfilm di di tutti, ma al di là di come, dove e quando
Star Wars, dalla Marvel con vedremo i prossimi blockbuster, a prescindere
il suo Cinematico Universo, da come funzionerà il meccanismo delle fine-
sino al boccone più grosso, stre cinematografiche, quel che è innegabile è
la 20th Century Fox. Se che tutto ormai passa o passerà molto presto
questo fosse successo una attraverso una o più piattaforme streaming.
decina d’anni fa, i control- Piattaforme che, nonostante le fusioni e le in-
lori antitrust avrebbero dettato condizioni, esempio, corporazioni tra le varie major, continuano a
mosso obiezioni e posto veti. Oggi, viceversa, così come l’altra neo-major cine- moltiplicarsi senza sosta. Quando sembra che
nessuno sembra particolarmente preoccupato. matografica Amazon, con il suo ben noto il settore sia assestato, ecco che arriva Pluto,
Perché? Semplice: se da una parte è vero che Prime Video. Una vera seconda Hollywood, che in questo caso non è un cane della Disney,
la torta della “vecchia” Hollywood ha sempre insomma, con dinamiche competitive che ogni ma una piattaforma di ViacomCBS; come se
meno fette, con pochi gruppi sempre più grandi giorno diventano più squilibrate: se una volta questo non bastasse, pronti al prossimo lancio
a dividersi tutto, dall’altra si è aggiunta una erano i mogul losangelini a fare acquisti in di Paramount+, previsto dalle nostre parti
seconda torta. È stata cucinata (serve dirlo?) giro (vedi ad esempio Disney che va sino a San nella seconda metà di questo 2022; e visto che
qualche centinaio di miglia più a Nord, dalle Francisco per fare shopping, portando a casa evidentemente la lettera “P” è particolarmente
parti della Silicon Valley - o in alcuni casi anco- la Pixar), oggi sta avvenendo il contrario: la di moda, state all’erta perché anche il lancio
ra un po’ più su - dove i nuovi giganti hi-tech, mossa di Jeff Bezos di acquisire la piccola ma italiano della piattaforma Peacock è molto
forse un po’ stufi di chip, byte e codici di pro- gloriosa MGM, per rifornire di film e serie il vicino. La speranza, per noi che dobbiamo
grammazione, hanno pensato bene di dedicarsi suo servizio streaming, è un chiaro segno dei destreggiarci tra le mille opzioni ed offerte
sempre di più alla settima arte. Oggi Netflix tempi. E se anche gli Studios più gloriosi e free e pay, facendo lo slalom tra gli streamers
vale più o meno quanto l’intera Comcast, per storici finiscono sotto le grinfie dei tech-guys per trovare il film e la serie giusta, è che ad un
fare un esempio, e ormai nel settore cine-televi- della Silicon Valley, allora per Hollywood il certo punto il consolidamento del settore porti
sivo “le Netflix” sono tante e variegate: produce gioco si fa davvero molto duro. anche alla semplificazione di questa giungla.
e distribuisce serie tv e film anche Apple, ad E per noi, che in fondo in fondo siamo inte- Succederà? ■
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IL PRINCIPE DI BEL-AIRINVERSIONEDRAMMATICA
Will Smith (53
anni) nella serie
originale dei primi
anni ‘90
«Q
u esta è la maxi-storia di come drammatica. Il nuovo adattamento di Willy, principe che ho imparato dalle mie esperienze: ci sono tanti
la mia vita è cambiata, capo- di Bel-Air è ambientato negli Usa di oggi e sarà una paralleli tra me e il personaggio di Will», ha dichia-
volta sotto sopra sia finita»: chi serie drama con episodi da un’ora. Il giovane Will si rato lui. L’ispirazione di creare questa nuova versione
non associa questi versi a Willy, ritroverà di nuovo catapultato dalle strade malfama- della serie è nata da un video virale del 2019 girato
principe di Bel-Air, la mitica sitcom che negli anni te Philadelphia ai cancelli dorati di Bel-Air, lussuoso dal direttore della fotografia Morgan Cooper, che ap-
‘90 ha lanciato la stella di Will Smith? L’attore, fre- quartiere di Los Angeles, dove vivrà i conflitti e le di- punto reinterpretava in chiave più mesta le premesse
sco vincitore del Golden Globe per l’interpretazione scriminazioni tipici del nostro tempo, pur con qualche della sitcom anni ‘90 e che qui ritorna come sceneg-
in King Richard, è tornato a recitarle in un video per riferimento alla serie anni ‘90 ormai diventata iconica. giatore, regista e showrunner. La nuova Bel-Air farà il
lanciare Bel-Air, la nuova serie da lui prodotta che A interpretare il nuovo Will sarà l’esordiente Jabari suo debutto sulla piattaforma di streaming americana
reimmagina le vicende della serie originale in chiave Banks: «Ho seguito il mio istinto e attinto da tutto ciò Peacock nel corso del 2022. Li.Th.
PROTAGONISTADI
(58)
Lo annuncia
Variety. Il progetto
UNFILMSULLAF1
seguirà Bones & Per l’attore, fan Il mondo della Formula 1 continua ad
Cillian
Murphy
(45 anni) e
Christopher
Nolan (51)
LIliana Cavani (89 anni) con Mickey
Rourke (69) sul set di Francesco (1989)
L’ordine del tempo è il titolo del nuovo film di Liliana
S
Fa.Co.
i infoltisce di stelle il cast del nuovo film americano, in passato legata allo scienzato. Safdie
di Christopher Nolan. Oppenheimer è sarà il fisico ungherese Edward Teller, coinvolto nel
il prossimo progetto del regista di Dun- Progetto Manhattan e conosciuto come il padre della
kirk e Tenet, che racconterà lo scienziato bomba all’idrogeno, mentre Rami Malek dovrebbe
considerato il padre della bomba atomica. Il cast all essere un altro scienziato. «Sarà un thriller epico
star, con Cillian Murphy (Peaky Blinders, A Quiet – promette la Universal - che catapulterà gli spet-
Place) nei panni di Oppenheimer, Matt Damon, tatori nell’emozionante paradosso di un uomo mi-
Robert Downey Jr. ed Emily Blunt, si è appe- sterioso, che per salvare il mondo dovrà rischiare di
na arricchito di tre arrivi di grido: Florence Pugh, distruggerlo». La data di uscita di Oppenheimer nelle
Rami Malek e Benny Safdie. La Pugh interpreterà sale è stata fissata per il 21 luglio 2023.
Jean Tatlock, componente del Partito Comunista Li. Th.
CIAKMAGAZINE.IT | 23
COVER STORY
LA NUOVA DIVA,
IN CROCIERA SUL NILO
È Gal Gadot la star del momento a Hollywood: dopo
il successo di Wonder Woman e Red Notice (visto
su Netflix da 328 milioni di spettatori!), l’attrice
israeliana va in sala con Assassinio sul Nilo, diretta
da Kenneth Branagh. E guarda ad altri 5 grandi
progetti. «E dire che volevo mollare»
D
DI OSCAR COSULICH
iana Prince/Wonder Wo- incoronata Miss Israele, per poi prestare servizio
man; Linnet Ridgeway; come soldatessa delle Forze di difesa israeliane
Sarah Black/L’Alfiere: tre divenendone istruttrice di combattimento, lavo-
donne per cinque diverse rare come modella e studiare legge. La via della
identità, e una sola inter- recitazione, come spesso accade, le si è aperta
prete: Gal Gadot. È lei oggi davanti solo per un caso fortunato, come lei stessa
l’indiscussa star internazio- ha raccontato a Ciak:
nale, l’attrice contesa dai casting delle più grandi «Il fatto è che molte cose nella mia vita sono capitate
produzioni, anche se ancora fino a pochi anni fa la per caso. Il direttore del casting di James Bond era Gal Gadot (36
recitazione non sembrava essere per lei una scelta in Israele, stava cercando la prossima Bond girl. anni) durante
professionale praticabile. Gal Gadot, infatti, nel Mi fu chiesto se volevo fare un provino ma no, io un allenamento
2004, quando aveva soli diciannove anni, è stata non volevo. Dicevo: non sono un’attrice, non so
24 | CIAK
l’inglese, cosa ci vado a fare? Alla fine, secondo e terzo capitolo dell’annunciata nata e cresciuta a Petah Tikva da una
dopo molta pressione da parte di amici e trilogia di Red Notice, sulle cui sceneg- Da sinistra Gal coppia sabra di origini ebree aschenazite
parenti, ci andai. Non ottenni la parte da giature stanno lavorando a Netflix. Come Gadot in (il padre è l’ingegnere Michael Gadot e la
Assassinio sul
Bond girl, in seguito però si ricordarono di se non bastasse Gal Gadot sarà anche madre l’insegnante Irit Weiss), che è stata
Nilo
me quando dovettero fare i provini per il nel remake del capolavoro di Alfred Hi- educata in un ambiente molto rispettoso
ruolo di Gisele Yashar, durante il casting tchcock Caccia al ladro, dove riprenderà L’attrice in una delle tradizioni ebraiche e i cui nonni
di Fast & Furious – Solo parti originali il ruolo che fu di Grace Kelly, prima di scena di sono superstiti della Shoah, Hollywood è
Wonder Woman
e così tutto è cominciato». diventare la regina cattiva nella versio- 1984 ormai una seconda casa. Il bello è poi che
Oggi Gal Gadot è sugli scudi: Red No- ne live-action del classico dell’anima- per i ruoli nei blockbuster d’azione, siano
tice, dove la sua ladra Sarah Black se la zione Disney Biancaneve e i sette nani, questi i cine-fumetti dedicati a Wonder
gioca alla pari con Dwayne Johnson e contrapposta alla Snow White Rachel Woman, o la Gisele della saga Fast &
Ryan Reynolds, ha segnato lo scorso Zegler, appena vista in West Side Story. Furious, più che i corsi di recitazione
dicembre il record del film più visto La possibilità di incarnare una regina che l’ha aiutata il fatto che fin da bambina
di Netflix raggiungendo in soli diciotto questa volta renderà facile allo Specchio ha giocato a pallavolo, pallacanestro e
giorni 328, 8 milioni di spettatori, in- Magico assicurarle che è sempre lei la più tennis a livello agonistico, praticando
tanto la ritroviamo nel giallo in costume bella del reame ha esaltato l’attrice, che ha il karate Shotokan, di cui ha ottenuto la
all-star Assassinio sul Nilo dove indossa dichiarato di essere «davvero entusiasta cintura nera 3º dan.
le crinoline di Linnet Ridgeway ed è stata di interpretare questa fantastica, iconica Gal Gadot in Se si ricordano i suoi inizi però non man-
scelta da Sir Kenneth Branagh perché, cattiva e questo progetto è così speciale e le Red Notice,con cano le amarezze: solo per dirne una, non
come ha spiegato l’attore e regista: «Lin- persone coinvolte sono così incredibili che Dwayne si può dimenticare che nel 2009, quando
net è un personaggio che doveva essere non vedo l’ora di mettermi nei suoi panni Johnson (49 aveva appunto conquistato il ruolo di Gi-
interpretato da un’attrice di straordinaria e presentarla al mondo». anni) e Ryan sele, è apparsa anche nella sesta stagione
bellezza, una donna abbagliante, con la Insomma, per questa affascinante donna Reynolds (45) di Entourage, ricoprendo (ma per una
giusta miscela di cattiveria e compassione sola puntata!) quello di Lisa, fidanzata di
e tutto questo lo abbiamo trovato in Gal. È turno del protagonista della serie Vincent
fantastica nella parte perché lei è ricca di Chase, interpretato da Adrian Grenier.
sfumature e profonda proprio come il suo Se pensate che la pornostar Sasha Grey,
personaggio». Oggi per Gal Gadot nulla reduce da film come Face Invaders 4 e
sembra precluso: è infatti la protagoni- Ass Eaters Unanimous 19, l’anno seguen-
sta dello spy-thriller Heart of Stone di te è stata la fidanzata di Vince per ben sei
Tom Harper, di cui sono in corso puntate, si può comprendere perché,
le riprese; sarà presto Irena Sen- a un certo punto, Gal Gadot avesse
dler nell’omonimo film dedicato pensato di mollare tutto e tornare
all’infermiera e assistente sociale in Israele, non vedendo reali sboc-
polacca della Resistenza, nella chi professionali davanti a lei: «Il
Varsavia occupata dai nazisti du- fatto è che fai un provino e poi una
rante la Seconda Guerra Mondia- prova di compatibilità con un altro
le; diventerà Hedy Lamarr nella attore, e poi altri incontri e magari
miniserie tv dedicata all’attrice dopo settimane non ottieni la parte. Ero
austriaca naturalizzata statuni- un po’ stanca di questo meccanismo e mi
tense, poi diventata inventrice mancava Israele», aveva infatti confessa-
per collaborare alla lotta contro to. Non stupisce allora che a chi oggi le
il nazismo. Non solo, sfidando le chieda da quale film dovrebbe partire lo
proteste del mondo arabo che non spettatore che non avesse mai visto Gal
accetta che quel ruolo sia affidato ad Gadot al cinema, la sua risposta secca e
un’attrice israeliana, sarà lei a incar- incontrovertibile è «Wonder Woman!».
nare Cleopatra, per poi tornare nel Su quanto successo prima del 2017, cioè
succinto costume di Wonder Woman prima del fatidico incontro con la regista
nel terzo capitolo della saga dedicata Patty Jenkins, da cui è stata diretta nel
alla principessa amazzone, prima di blockbuster che incassando 822.824.522
indossare nuovamente gli abiti dai dollari l’ha resa una star, l’attrice prefe-
vertiginosi spacchi di Sarah Black, nel risce che ora cada l’oblio. ■
COVER STORY
Kenneth
Branagh (61
anni) in
Assassinio
sul Nilo
«DESIDERIO,
GELOSIA
E SANGUE»
Kenneth Branagh racconta
le atmosfere di Assassinio sul
Nilo, che interpreta e dirige
proseguendo nella costruzione
del suo Agatha Christie Cinematic
Verse, atteso nelle sale il 10 Gal Gadot, Emma
febbraio dopo i rinvii per Covid Mackey (26 anni) e
Armie Hammer (35) in
«I
una scena del film
DI OSCAR COSULICH
n Assassinio sul Nilo si nar- caratteristiche, dando un approccio più contempo- cast all-star, con la libertà di concedersi piccole,
ra l’attrazione di un’ereditiera raneo e giovane alla storia. Rappresenta il potere ma significative, variazioni rispetto a Poirot sul
dell’alta società per un uomo corrosivo della lussuria in una ambientazione Nilo, il romanzo del 1937 da cui è tratto il film.
legato a un’altra donna al- lussuosa». «Abbiamo avuto la possibilità di ascoltare il pen-
trettanto bella, che però lui Branagh come regista cinematografico si è siero del pubblico – conferma Branagh - così è
ha rifiutato per sposare lei», dimostrato da tempo capace di passare senza tornato Bouc, interpretato da Tom Bateman, che
Kenneth Branagh, regista e sforzo dal teatro shakespeariano agli adattamen- è ormai diventato il braccio destro di Poirot, ed è
protagonista di Assassinio sul Nilo, sintetizza ti live action di cartoon Disney, dalle vicende arrivata Euphemia / Annette Bening. Euphemia
così il letale triangolo sentimentale che coinvolge asgardiane di Thor fino, appunto, ai gialli di non è presente nel romanzo, ma si basa sugli
gli sposini Simon Doyle e Linnet Ridgeway Doy- Agatha Christie, dove porta orgogliosamente i altri personaggi materni del racconto, è lucida,
le (Arnie Hammer e Gal Gadot) e l’ex-fidan- baffi a manubrio dell’ispettore Hercule Poirot, acuta e piuttosto scettica sulla natura umana:
zata di lui e amica di lei Jacqueline de Bellefort da lui amato, come ha detto a Ciak, «per la sua sembra che lei stessa abbia subito diverse ferite
(Emma Mackey), che non pare proprio aver rigorosa posizione morale, per lui c’è il giusto e in amore». Per rafforzare il concetto che Assas-
preso sportivamente la rottura del fidanzamento. lo sbagliato e niente in mezzo». Se in Assassinio sinio sul Nilo vada visto su grande schermo
«La bramosia sessuale nel romanzo originale sull’Orient Express il motore del racconto era poi, il film è stato anche girato in 65 millime-
di Agatha Christie è molto potente – continua la vendetta, questa volta, come da lui spiegato, tri, garantendo al pubblico un impatto visivo
Branagh - e i protagonisti si mostrano senza freni lo spunto narrativo è fornito dall’amore e dalla spettacolare. Come dice Branagh: «L’evasione e
nei loro tentativi di soddisfarla. Questa brama è gelosia, ma al centro della narrazione c’è sempre l’immedesimazione sono totali, il film è un’espe-
pericolosa, addirittura omicida in quello che è il un delitto. Che Branagh tornasse a incarnare rienza meravigliosamente coinvolgente, illusoria
romanzo più destabilizzante della scrittrice dove, Poirot, proseguendo nell’edificazione del Chri- e densa. La profondità del dettaglio, la possibilità
sotto la patina di raffinatezza, sensualità, glamour stieverse, il suo personale universo cinemato- di replicare l’esperienza dell’occhio umano è qui
e romanticismo, c’è un equilibrio instabile, tanto grafico dedicato ai romanzi di Agatha Christie, al suo meglio ed è un’opportunità davvero unica
pericoloso quanto dirompente, c’è un matrimonio era del resto inevitabile dopo che Assassinio (soprattutto pensando a ciò che tutti abbiamo
in un ambiente esotico in compagnia di persone sull’Orient Express, sua precedente incursione vissuto di recente) poter ora condividere queste
che dicono di essere amiche, con la seduzione, il nel mondo della scrittrice, aveva incassato nel emozioni in sala. Il cinema non è mai stato così
tradimento, il triangolo amoroso, il glamour, la 2017 ben 352,8 milioni di dollari, a fronte di attraente, il cinema non è mai stato così vitale,
tensione sessuale. Credo che la qualità di questo un budget di 55 milioni. Con simili risultati mai più elettrizzante di quanto potrebbe essere
film consista nella capacità dello sceneggiatore non è stato difficile per l’autore ottenere la luce ora, uscendo dal lockdown per catapultarci in
Michael Green di trasporre nel copione queste verde per le riprese dove assemblare un nuovo storie come Assassinio sul Nilo». ■
26 | CIAK
IL CINEMA
È NOIR
LA DOPPIA VITA DI BRANAGH, DI GIORGIO GOSETTI
IL CAVALIERE ERRANTE
Pregi, difetti e gigionerie dell’artista britannico, protagonista a febbraio con
due film, il kolossal Assassinio sul Nilo e l’autorale e autobiografico Belfast,
con il quale spera di vincere il primo Oscar
L
a sera dell’Oscar, Kenneth Kenneth Branagh Harry Potter. Da regi-
(61 anni) nel
Branagh potrebbe sbaraglia- ruolo di Hercule sta ci ha incantato con
re gli altri concorrenti lan- Poirot, Nel bel mezzo di un
ciandosi alla conquista delle l’investigatore gelido inverno (a cui
statuette come miglior pro- ideato da Agatha Belfast somiglia per la
duttore, regista e sceneggiatore (trala- Christie. Il primo delicatezza del tocco)
sciando altre categorie). Non è detto che remake da lui e ci ha stupito con un
diretto e
Belfast rispetti i pronostici della vigilia, interpretato, Flauto magico che ha
ma la tradizione dell’orgoglio irlandese è Assassinio il sapore della fiaba.
ancora forte dalle parti di Hollywood e sull’Orient Forse solo Claude Le-
pochi film la incarnano altrettanto bene Express, ha louch ha la stessa (im-
di questa storia di formazione intrisa incassato nel meritata) cattiva fama
della rabbia e della dolcezza visiona- 2017 ben 120 di virtuoso senz’anima
milioni di euro.
ria di un bambino cresciuto nella città L’uscita di e – al pari del collega
irlandese durante i tumulti degli anni Assassinio sul Dame Christie. In verità ha fatto di tutto francese – Branagh meriterebbe una
’60. Girato in uno smagliante bianco Nilo è stata in carriera, ma da quando si è fatto adot- rivalutazione critica che di certo bra-
e nero - questo sì da Oscar - costruito invece più volte tare dal tycoon Disney si può permettere ma, sognando adesso ad occhi aperti
per commuovere ma senza eccessiva rimandata a con maggior agio anche incursioni più l’Oscar dopo cinque nomination. La
furbizia, Belfast è un racconto in larga causa della cinefile, come appare proprio Belfast. sua rilettura di Agatha Christie oscilla
pandemia.
parte autobiografico (impreziosito da A destra, Branagh Che, a modo suo, ha diritto di figurare tra il gigantismo delle produzioni all’a-
attori magnifici, e il regista si astiene sul set di Belfast in questa rubrica perché la vera guerra mericana e la raffinatezza fedele di un
saggiamente dal narcisismo del farne e sotto una scena civile che insanguinava l’Irlanda quando autentico Cavaliere dell’Impero (titolo
parte) e le ha tutte per imporsi, anche del film. Branagh era bambino (è nato nel 1960) conquistato nel 2012). Abbiamo visto
se non è destinato a restare nella storia è punteggiata di misteri, delitti, agguati, dei Poirot più simili all’originale, dal sul-
del cinema. Ma soprattutto fa notizia vendette ed eroismi di ogni genere. Nei fureo Peter Ustinov all’impeccabile Da-
la meravigliosa schizofrenia del suo quartieri della vecchia capitale irlandese vid Suchet; ma coi suoi occhi di ghiaccio
autore che, quasi in contemporanea, non c’è posto per raffinati intrighi, veleni e un’insistita autoironia, Branagh ne dà
prepara l’uscita del successivo Assassinio e complotti in stile Orient Express; ma il una versione volutamente atemporale e
sul Nilo in cui riprende i panni (e i baffi) motore che guida la mano dell’assassino talvolta caricaturale. La sua regia spro-
di Hercule Poirot per rinverdire le fortu- è spesso lo stesso: vendetta, passione, fonda invece la struttura di racconto in
ne di Agatha Christie al cinema. L’uomo brama di potere, orgoglio. una fastosa cornice esotica, nel prossimo
è fatto così, non riesce a star fermo un Che Kenneth Branagh sia un grande film ancora più accentuata tra la Valle
minuto e si muove come un pendolo tra attore e un inguaribile gigione è atte- dei Re e lo yacht Karnak che fa da “huis
il noir shakespeariano (dopo Laurence stato dalla sua sterminata filmografia clos” all’indagine dell’ineffabile detective
Olivier è il massimo interprete cinema- d’interprete: adora i ruoli da Bad Guy, belga che ha perso la proverbiale “testa
tografico del Bardo), il thriller adrena- ma è stato spesso un seducente protago- d’uovo” e ha guadagnato in seduttività.
linico (ha diretto anche un Jack Ryan), nista e un sornione complice, in grado Certo, Belfast è un’altra cosa, ma Ken il
l’horror sofisticato (Frankenstein) e il di passare senza complessi dai panni Cavaliere è così: o prendi tutto o lasci
giallo tutto trine e merletti nello stile di di Amleto a quelli Allock nella saga di tutto. ■
CIAKMAGAZINE.IT | 27
FEBBRAIO CON IL NOSTRO CINEMA
DELL’IMPERFEZIONE
(63 anni)
H
a da poco ultimato le riprese del testa il tema della disabilità e dell’ipocrisia del
nuovo film con Antonio Albanese, mondo cosiddetto normale. Ho visto Tutti in
Buon viaggio, ragazzi e sta com- piedi quando mi hanno chiesto di farlo e ho I due protagonisti in una scena del film.
pletando il docufilm su Gigi Riva, capito che c’era un elemento sul quale costruire
ma per Riccardo Milani è ora il momento di una storia importante per il nostro Paese, met-
accompagnare nelle sale Corro da te, remake tendo a nudo contraddizioni e lacerazioni. C’è
della commedia romantica francese Tutti in piedi, da chiedersi perché in Italia non si affrontino
prodotto da Vision e Wildside, interpretato da temi come questi in film popolari. Dai ragazzi
Miriam Leone, Pierfrancesco Favino, Vanessa disabili, coinvolti anche come consulenti, è ar-
Scalera, Pietro Sermonti. Una riflessione, tra rivata una grande lezione di comportamento: ci
sorrisi e amarezza, sul tema della disabilità e hanno sorpreso e bastonato con la loro feroce
l’ossessione della società contemporanea per il autoironia.
fisico perfetto. Lo abbiamo incontrato.
Quali sono i cliché che vi interessava
smontare?
Perché hai sentito tua questa storia? Quelle vite che a noi sembrano particolarmente
Cerco da sempre di scavare con le commedie complesse sono in realtà per i disabili assolu-
nell’animo umano e da tempo mi frullava nella tamente normali.
28 | CIAK
L’AMORE CHE
Pierfrancesco Favino
con Kelly Reilly (44
anni) in Promises, di
Amanda Sthers, usci-
to in sala a novembre
2021
NON TI ASPETTI
Di ALESSANDRA DE LUCA Favino e
Miriam
Leone
In Corro da te, Pierfrancesco Favino torna in una scena di
alla commedia nei panni di un uomo egoista Corro da te
CIAKMAGAZINE.IT | 29
FEBBRAIO CON IL NOSTRO CINEMA
IO SONO VERA,
MARTA GASTINI SULLE VIE
DEL REALISMO MAGICO
Marta Gastini (32 anni) in Io sono Vera.
N
el novembre 2020, un Torino L’attrice è protagonista del film
Film Festival costretto alla fru-
izione interamente online fu vi- presentato al TFF 2020 e in sa-
sitato da un oggetto enigmatico la dal 17 febbraio. Il regista:
e non facilmente classificabile:
il film italo-cileno Vera de Verdad, ambizioso
«Esploriamo il rapporto tra vita
e promettente esordio nel lungometraggio di e morte, paura e accettazione,
finzione del regista Beniamino Catena. Dal
17 febbraio 2022, potremo finalmente vedere
solitudine e unione con il Tutto»
in sala per No.mad Entertainment, col titolo Gastini – è la testimone di un viaggio difficile a confrontarsi con la paura sia di vivere che di
Io sono Vera, questo lavoro (prodotto da Ma- da descrivere a parole. È più personaggi in morire». Il film, non per nulla, vuole essere un
caia Film, Atomica e 17FILMS) al crocevia uno solo: è una bambina che ha una sensibilità «atto di fede laico», nato «dall’esigenza profonda
tra diversi generi. Infatti, come sottolinea lo più sviluppata rispetto a tanti suoi coetanei e di raccontare l’invisibile, l’ignoto, quindi anche
stesso Catena (autore con Graziano Misuraca diventa poi una bambina chiusa nel corpo di dal tentativo di rispondere a cosa c’è oltre la
del soggetto, sceneggiato da Paola Mammini e una trentenne». Dunque «c’è stato molto lavoro morte, ma non in modo allarmante». Esplo-
Nicoletta Polledro), «la storia qui raccontata anche fisico da fare: era necessario, soprattutto rando «il rapporto tra vita e morte, paura e
ha connotati meticci perché il fantasy si fonde nella scena del ritorno, dare l’idea di un corpo accettazione, solitudine e unione con il Tutto».
con la fantascienza abbracciando il dramma e il sconosciuto che deve essere ricompreso e gestito. E procedendo stilisticamente «in sottrazione
genere romantico. Tuttavia lo stile cinematografi- E devo dire che in questo senso il mio passato di assoluta», affidandosi alle immagini e alla mu-
co è iperrealistico, lucido, talvolta documentario. studi di danza è stato utile». Al destino di Vera sica più che alle parole. Fondamentale in questo
Da questo contrasto nasce quell’idiosincrasia sono legati quelli di altri personaggi, in parti- senso la collaborazione con i Marlene Kuntz
profonda che è il realismo magico». E, non a colare l’amico Claudio (Davide Iacopini), alle alla colonna sonora. Catena, non a caso, ha
caso, mette in connessione toni, luoghi, piani prese col senso di colpa per la scomparsa della all’attivo numerosi videoclip e il doc musicale
dell’esistenza lontani quando non opposti, la bambina, e il cileno Elias, ruolo in cui troviamo Pornodrome. Non meno importante la rappre-
parabola di Vera, una ragazzina di 11 anni Marcelo Alonso (caro al regista Pablo Larraín). sentazione dei due differenti paesaggi in cui è
che scompare misteriosamente sul promonto- Paolo Pierobon e Anita Caprioli interpretano ambientata la storia, quello della costa ligure
rio di Punta Crena, in Liguria, per riemergere invece i genitori di Vera. La quale, spiega il e quello del deserto cileno di Atacama. Ritratti
inspiegabilmente due anni dopo come una regista, rappresenta «il paradosso che porta gli «non solo come corollario dei nostri protagonisti
donna già adulta. Quest’ultima è interpretata da altri protagonisti, in particolare Claudio e Elias, ma come esseri dotati di anima». ■
Marta Gastini, protagonista
l’anno scorso della traspo-
sizione tv di Tutta colpa di
Freud, e qui in uno dei ruoli
più complessi e incisivi di
una carriera già internazio-
nale, che comprende Il rito,
la serie tv franco-tedesca I
Borgia e il lungometraggio
Compulsion per cui è stata
premiata all’Italian Con-
temporary Film Festival di Paolo Pierobon
Toronto. «Vera – racconta (55 anni), Marta
Gastini e Anita
30 | CIAK Caprioli (48) in
Io sono Vera.
ORNELLA VANONI E IO
DI EMANUELE BUCCI
Q
uella di Ornella Vanoni, 87 anni e oltre 65 di carriera, è una La regista Eilsa Fuksas (41 anni).
storia Senza fine, come suggerisce il titolo del documentario
di Elisa Fuksas. Presentato alle Giornate degli Autori di Ornella Vanoni (87 anni) in Senza fine.
Venezia 78 (dove la filmmaker e scrittrice aveva
portato l’anno prima il suo iSola), il film (pro-
dotto da Moreno Zani e Malcom Pagani per Tenderstories e
da Mario Gianani e Lorenzo Gangarossa per Wildside, con
Indiana Production) sarà in sala con I Wonder Pictures e
Unipol Biografilm Collection dal 24 febbraio 2022 (con ante-
prime selezionate il 21, 22 e 23). Negli spazi di un hotel termale
anni ’40, un ritratto intimo, ironico e affettuoso dell’artista
oggi, con le partecipazioni di Vinicio Capossela, Samuele
Bersani e Paolo Fresu. Ne abbiamo parlato con la regista.
CIAKMAGAZINE.IT | 31
DA BERLINO ALLE SALE Lina Siciliano,
(20 anni)
protagonista di
Una femmina
della speranza), anche produttore insieme
a Attilio De Razza, Pierpaolo Verga e Ni-
cola Picone. È stato De Angelis a coinvol-
gere Costabile (autore della sceneggiatura
con Abbate, Serena Brugono e Adriano
Chiarelli), che racconta: «Lo script era
di poche pagine ma già denso di rabbia e
umanità, personaggi che mi hanno imme-
LA ‘NDRANGHETA
stessa famiglia, dove vigono le spietate (e
patriarcali) leggi della ‘Ndrangheta. Per-
ché, sottolinea Costabile, il potere dei clan
«si consolida attraverso le donne e i loro
corpi, che diventano merci di scambio. E il
tradimento di queste donne è l’onta più gra-
ve che una famiglia può avere». La vicenda
Alla Berlinale e in sala dal 17 febbraio per Medusa, il film di di Rosa, dunque, pur non essendo ispirata
Francesco Costabile liberamente ispirato al libro di Lirio Abbate. a un fatto di cronaca in particolare, «sinte-
tizza le esperienze drammatiche di tante
Una «fiaba nera» e «un monito ad un riscatto tutto femminile» donne. Sono le femmine ribelli descritte da
«F
Abbate, donne che hanno avuto il coraggio
DI EMANUELE BUCCI di rompere con i legami di sangue e i codici
d’onore della ‘Ndrangheta». Per il regista,
orse sono le storie il film (una produzione Tramp Limited e allora, il film esprime «un monito ad un
a scegliere noi. In O’Groove in collaborazione con Medusa riscatto tutto femminile». E «nonostante
questo caso, potrei Film) si propone di affrontare il nodo del- la drammaticità e la violenza degli eventi
dire che è stato il la criminalità organizzata, in particolare narrati, è anche un atto d’amore verso la
film a scegliere della ‘Ndrangheta in Calabria, dal punto mia terra». Infatti lavorando al progetto
me»: così France- di vista di un personaggio femminile in «è scattata una connessione tra quel mondo
sco Costabile (co- cui echeggiano tante donne diverse e re- e il mio vissuto. Io sono nato e cresciuto in
sentino, classe 1980) parlando del suo ali. Alla base c’è infatti il libro-inchiesta Calabria, una terra rimasta ai margini,
primo lungometraggio di finzione, Una Fimmine ribelli (Rizzoli, 2013) di Lirio troppo spesso dimenticata dallo Stato».
femmina selezionato al 72mo Festival Abbate, da cui quest’ultimo ha tratto il Costabile però ce la narra rompendo gli
Internazionale del Cinema di Berlino soggetto della traspo- argini di una rappresentazione puramente
(10-20 febbraio 2022), sezione Pano- sizione cinemato- mimetica: «Perché più mi nutrivo di re-
rama. «Sono strafelice, Berlino per grafica insieme altà e più sentivo la necessità di andare
me è il festival più appropriato, a Edoardo oltre». Restituendo «l’immagine di una
Il regista
perché è sicuramente il più De Angelis Francesco Calabria magica, ipnotica, territorio in-
attento alle politiche di (Indivisibi- Costabile (41 conscio di qualcosa che è sommerso, che
genere». E infatti li, Il vizio anni) fatica ad emergere e a mostrarsi in tutta
A lato, la sua bellezza». Per la riuscita di questa
un'immagine «fiaba nera» è stata fondamentale la scelta
del film della protagonista Lina Siciliano, alla
prima esperienza cinematografica. «Per
questo ruolo ho subito pensato a una non
professionista, avevo bisogno di una verità
che soltanto la strada mi avrebbe portato. Il
nostro è stato un incontro speciale. Durante
la preparazione, ho fatto una lunga ricerca
nelle case famiglie femminili. Lina Siciliano
è stata la prima ragazza a presentarsi al
provino, ne ho viste centinaia di altre, se
non migliaia, ma alla fine è rimasta lei. È
bastato uno sguardo. Lina si porta addosso
tutto il dramma della sua infanzia e la
rabbia di chi ha dovuto combattere per
sopravvivere e autodeterminarsi. È stata
il pilastro del film, nonostante il budget
limitato, la pandemia, le poche settimane
di ripresa, sapevo di poter contare su una
forza disarmante che avrebbe lasciato il
segno». ■
32 | CIAK
TECNOCINEMA
DI ERNESTO
LO SCEGLIE L’ALGORITMO
Per incrementare il consumo dei loro prodotti, le piattaforme streaming
si affidano a strumenti elettronici che “spiano” i nostri gusti e ci aiutano a
decidere quale titolo vedere. Operazione non priva di rischi
S
econdo Wiki-
pedia, l’algo-
ritmo è «una
strategia che
serve a risolvere
un problema ed è costituito
da una sequenza finita di
operazioni». Qualcosa di
automatizzato in grado, so-
prattutto quando interviene
l’Intelligenza Artificiale (che
sempre secondo Wikipedia
consente la «progettazione
di sistemi hardware e sistemi
di programmi software capaci
di fornire prestazioni che
sembrerebbero di pertinen-
za esclusiva dell’intelligenza
umana»), di semplificare
compiti che sarebbero per
noi difficili, noiosi, com-
plicati.
Uno di questi è scegliere
quale film vedere o quale
canzone ascoltare quando si
usa una piattaforma strea- Le schermate
ming. me hanno implementato algoritmi e delle principali seppure ci ha “liberati” dal palinsesto e
Se non si hanno le idee chiare quando si intelligenze artificiali che seguono il piattaforme dall’Auditel, dalle “rotazioni” delle radio,
vuole vedere un film su una piattaforma, nostro browsing e pian piano ci “co- streaming ha anche clamorosamente ristretto il no-
può capitare di perdere parecchio tempo. noscono”, in modo da far funzionare italiane, che stro campo della conoscenza. Se tendo
propongono
Si inizia un browsing che può diventare meglio la selezione dei film e accorciare ad ascoltare o a vedere solo quello che
anche
addirittura eterno, passando dal livello sensibilmente i tempi, proponendoci suggerimenti mi piace e mi interessa, non sarò mai
minimo (guardo i titoli e cerco di trovar- cose che in qualche modo siano simili personalizzati sorpreso da altro. È vero, l’algoritmo tiene
ne qualcuno che conosco o qualcosa che o vicine a quelle che abbiamo già visto, per facilitare conto anche di questo e nelle selezioni
mi stimoli l’interesse, aiutato dall’imma- riducendo anche la “frizione” culturale. l’esperienza di c’è sempre una quota di materiale “sor-
gine scelta per presentare il film) a quelli Ma è davvero così? visione. prendente” che può portarci altrove, ma
più approfonditi (guardo il cast, il regista, Da un certo punto di vista la risposta è è una quota limitata. La semplificazione
la trama o, addirittura, vedo il trailer). sì, algoritmi e IA funzionano, rendono la della vita attraverso gli algoritmi,
Il risultato è, spesso se non addirittura nostra vita più semplice e le selezioni più insomma, non è, soprattutto quando
spessissimo, che si passa così tanto tem- rapide. Funzionano meglio nel tempo, si tratta di scegliere un film da vedere,
po nell’indecisione della scelta, tanto più ci conoscono e più ci offrono titoli la cosa migliore. La cosa migliore resta
ampio è il materiale a disposizione, che ragionevolmente compresi nel campo l’intervento umano, ovvero il consiglio
ci si perde (soprattutto per mettere d’ac- dei nostri interessi. Funzionano molto dei buoni, vecchi, critici cinematografici
cordo i componenti della famiglia o gli meglio quelli delle piattaforme musicali che vedono tutto e danno una mano a noi
amici invitati alla visione), e alla fine, perché la quantità di titoli che ascoltiamo spettatori. O i cinefili, anche in forma
visto che si è fatto tardi, si ripiega su un è più ampia di quella dei film che vediamo digitale, come quelli di MUBI, che ci
film già visto e apprezzato, per tagliare o dei libri che leggiamo. Ma hanno un lasciano la possibilità di scegliere “on
corto, o addirittura si ritorna al palin- limite a nostro avviso insopportabile, demand” ma in una programmazione
sesto dei canali lineari abbandonando quello di restringere il campo delle pro- altamente selezionata e sorprendente.
l’innovazione dell’on demand per lasciar poste a ciò che “ci piace” e “ci interessa”. O, in campo musicale, gli appassionati di
decidere ad altri, al di fuori della cerchia Certo, è il minimo visto che la filosofia Accuradio, che offrono più di mille canali
familiare o amicale. O addirittura, stre- dell’on demand si basa su uno slogan solo, in streaming, con le canzoni rigorosa-
mati, si spegne il televisore. “quello che voglio io, quando voglio io, mente “handpicked” da programmatori
Per risolvere il problema le piattafor- come voglio io”, ma è una filosofia che umani. ■
CIAKMAGAZINE.IT | 33
SPECIALE: IL PADRINO HA 50 ANNI
L’INCREDIBILE STORIA
DEL FILM CHE
HA CAMBIATO IL CINEMA
50 anni fa usciva Il Padrino di
Francis Ford Coppola: segreti,
retroscena e curiosità sulla
travagliatissima nascita di
uno dei film più amati
della storia del cinema,
pronto a tornare in sala
Marlon Brando
(1924 - 2004)
mezzo secolo dopo
nella scena
iniziale
de Il Padrino
DI OSCAR COSULICH
«I
l Padrino è un successo stori- tormentato capolavoro? La risposta l’ha offerta Ray Stark». Da allora in poi Coppola non ha mai
co di proporzioni senza pre- lui stesso anni dopo, spiegando candidamente: smesso di affrontare ciclicamente momenti di
cedenti», così la bibbia dello «Il Padrino era un film molto poco apprezzato grave crisi economica, ma quella per Il Grande
showbiz Variety scriveva nel mentre lo stavamo girando, la produzione ne Gatsby è stata l’ultima sceneggiatura scritta per
1972, poco dopo la première era scontenta: non gli piaceva il cast; non gli un altro regista: visto che ormai era diventato
del film di Francis Ford piaceva come stavo girando il film e durante le lui stesso uno dei più riveriti padrini del nuovo
Coppola. In quei giorni il riprese ero sempre sul punto di essere licenziato. cinema di Hollywood.
regista era barricato in una stanza d’albergo a Io ero piuttosto giovane ed è stata un’esperienza La portata rivoluzionaria del film è comprensi-
Parigi, impegnato a scrivere la sceneggiatura de da incubo: avevo tre figli, vivevamo in un pic- bile se si ricorda che, prima del Padrino, i film
Il Grande Gatsby (film che sarebbe poi uscito colo appartamento e quando tutto è finito non polizieschi avevano tutti una struttura simile,
nel 1974, diretto da Jack Clayton e interpretato avevo più soldi e non ero affatto sicuro che il raccontando l’ascesa e la caduta del criminale di
da Robert Redford e Mia Farrow). Ma perché film avrebbe avuto successo, né che avrei mai turno. Negli anni ’30 i gangster erano mostrati
Coppola aveva fatto una scelta così insolita (va trovato un altro lavoro, così ho accettato. Avevo al cinema come un prodotto della privazione
ricordato che il primo tentativo di adattamento letto Gatsby ma non lo conoscevo molto bene; sociale, negli anni ’40 come personaggi psicotici
del romanzo di Francis Scott Fitzgerald realiz- credo che l’idea di affidarmene la riscrittura sia e negli anni ’50 e ’60 come membri quasi senza
zato da Truman Capote era stato respinto dalla venuta da Robert Redford, dato che ne avevo volto delle organizzazioni criminali. Dal Padrino
produzione del film, perché troppo «confuso») fatta una per Come eravamo che era piaciuta in poi tutto cambia: al centro della narrazione c’è
invece di godersi il lancio nelle sale del suo a lui, al regista Sydney Pollack e al produttore la famiglia, una famiglia dove si può discutere
Robert De Niro
(78 anni) nei
panni di Don
Vito Corleone
nel Padrino -
Parte II
U
con la stessa serietà e leggerezza sulla Maria Volonté, mentre Coppola era in- n approfondito restauro dei tre episodi del Padrino
ricetta dello stufato, così come del piano deciso tra Laurence Olivier e Marlon con l’applicazione delle più moderne tecniche digitali
di sterminio delle famiglie rivali, con le Brando, optando poi per quest’ultimo è in corso per riportare i tre film allo splendore
spietate esecuzioni dei nemici a punteg- perché Olivier era troppo vecchio e mala- originario, sotto la supervisione dello stesso Coppola.
giare e ritmare la narrazione. Soprattutto, to per recitare. Dopo aver imposto Bran- L’obiettivo è essere pronti a far riuscire i tre episodi in sala a
questa è la più grande novità, non c’è più do, bestia nera di Hollywood, Coppola marzo, per il 50mo compleanno della pellicola, che negli Usa
la caduta con cui ogni film precedente dovette combattere una strenua battaglia uscì in realtà il 28 febbraio 1972. In Italia il ritorno della
segnava la fine della carriera del gangster per ottenere Al Pacino nel ruolo chiave di trilogia nei cinema è previsto dal 22 al 24 marzo, giorno in
di turno, perché l’unica cosa a crollare qui Michael Corleone, arrivando addirittura cui cadrà il 50mo compleanno dell’uscita de Il Padrino nelle
sono gli eventuali impedimenti morali sul punto di essere licenziato. nostre sale. A curare il restauro, in corso da ben tre anni, sono
dei protagonisti, il giorno che questi do- Come se non fossero bastati i problemi la Paramount e la casa di produzione di Coppola, la American
vessero ostacolare la costante crescita del interni, il produttore Al Ruddy ricevette Zoetrope: «Sono orgoglioso de Il Padrino - ha detto il regista
potere criminale della propria famiglia. una “visita” non propriamente amiche- - che ha definito la prima parte della mia vita creativa. In
Ma quali sono state le difficoltà che Cop- vole di Joe Colombo, uno dei capi delle questo tributo per il 50° anniversario, è gratificante celebrare
pola ha affrontato prima e durante le cinque famiglie criminali di New York ed questa pietra miliare con la Paramount insieme ai meravigliosi
riprese del film? Tanto per cominciare è questo il motivo per cui nel film non fan che lo hanno amato per decenni, alle giovani generazioni
non era lui la prima scelta della Para- sono mai pronunciate le parole “Mafia”, che lo trovano ancora attuale e a coloro che lo scopriranno per
mount per dirigere Il Padrino: il lavoro “Cosa Nostra”, “Camorra” e simili. Una la prima volta». Il Padrino non viene restaurato dal 2007,
era stato inizialmente offerto al nostro censura preventiva richiesta dai mafiosi quando venne curato dall’eminente storico del cinema e
Sergio Leone, che lo ha rifiutato perché veri che, bizzarramente, visto il successo conservatore Robert Harris. Da allora le tecniche digitali
già impegnato nella lunghissima stesura del Padrino, ne sono poi rimasti affa- sono enormemente progredite. Usando quel lavoro come
della sceneggiatura del suo C’era una scinati, adottandone il linguaggio e gli modello, il team ha speso migliaia di ore per assicurarsi che
volta in America; dopo Leone era stato stilemi. Inutile a proposito fu la raccolta ogni fotogramma fosse valutato per creare la presentazione
avvicinato Peter Bogdanovich, rice- fondi per boicottare il film organizzata da più incontaminata rimanendo fedele all’aspetto originale dei
vendo un secondo rifiuto, perché im- Frank Sinatra, che aveva anche assalito film. «Ci siamo sentiti privilegiati nel restaurare questi film e
pegnato con Ma papà ti manda sola?. Mario Puzo in un ristorante dandogli un po’ in soggezione ogni giorno che ci abbiamo lavorato», ha
Sam Peckinpah fu invece scartato non dell’informatore e si sentiva diffamato detto Andrea Kalas, Vicepresidente Senior della Paramount
appena rivelò l’intenzione di trasformare ritenendo di essere lui il modello su cui Archives.
il romanzo di Mario Puzo in una sorta era basato il personaggio del crooner Attualmente i tre film del Padrino sono visibili su Sky e
di western in salsa gangster. Secondo mafioso Johnny Fontane, interpretato NOW e su TimVision, o noleggiabili su varie piattaforme,
Robert Evans, a capo della Paramount da Al Martino. tra cui Infinity+, Amazon Prime Video, Rakuten Tv e Google
Pictures in quegli anni, anche Coppola Con Il Padrino Coppola aveva messo in play.
inizialmente non voleva dirigere il film, gioco tutto se stesso e la sua famiglia, co- Lor. Mar.
temendo che questo avrebbe glorificato me dimostrano anche le scelte di troupe
la mafia e la violenza, gettando un’ombra e casting: il padre Carmine ha contribu-
Al Pacino, nel
sulle sue origini italiane. Evans però vole- ito alla colonna sonora di Nino Rota,
ruolo di Michael
va a tutti i costi un regista italo-america- mentre sul set, oltre a sua sorella Talia Corleone
no, anche perché i precedenti film sulla Shire (nel ruolo di Connie Corleone), ci
mafia avevano fatto flop al botteghino e sono anche i figli Gian-Carlo e Roman,
lui voleva un film dove si potesse «sentire che appaiono come figli di Tom Hagen,
il gusto degli spaghetti». mentre il neonato battezzato in chiesa,
I problemi tra Coppola e la produzione durante il massacro ordito da Michael
sorsero immediatamente al momento del Corleone, altri non era che la figlia Sofia,
casting, con la Paramount che per la parte nata durante le riprese.
di Don Vito Corleone aveva pensato a Si era giocato tutte le carte che aveva
Ernest Borgnine, Edward G. Robinson, a disposizione e ha vinto a
Orson Welles, George C. Scott, o Gian mani basse.
CIAKMAGAZINE.IT | 35
SPECIALE IL PADRINO HA 50 ANNI
Marlon Brando
(1924 - 2004)
ne Il Padrino
«G
LA SAGA PIÙ AMATA Quel colloquio tra Coppola e eorge,pensideb-
36 | CIAK
QUANTI “NO”
DALLE STAR PER
IL 1° CAPITOLO!
Tra i retroscena de Il Padrino,
l’incredibile sequenza di rinunce a far
La famiglia Corleone al completo Robert Duvall (91 anni), John Cazale (1935 -1978), parte del cast, da Jack Nicholson a
Gianni Russo (78), Talia Shire (75), Morgana King (1930 - 2018), Marlon Brando, James
Caan (81), Diane Keaton (76), Al Pacino e Julie Gregg (1937 - 2016) Stefania Sandrelli
C’
è anche Il Padrino di Francis Ford
Coppola. Il regista era al telefono con la Tra i molti ostacoli che Coppola do- Coppola tra i film chiave della
Paramount che gli stava offrendo la regia vette affrontare ci fu anche quello del storia del cinema per i quali non è
de Il Padrino. Mentre era al telefono, casting. Quello di Marlon Brando è stato facile mettere insieme il cast. La
Coppola mise una mano sulla cornetta ormai storia del cinema, con il provi- rinuncia più clamorosa fu quella di Jack
e chiese a George Lucas, che era lì per no filmato in cui l’attore si trasforma Nicholson, a cui era stato offerto il ruolo
finire il montaggio di THX 1138 – L’uo- letteralmente in Vito Corleone. Una di Michael Corleone, poi andato ad Al
mo che fuggì dal futuro, prodotto dallo prova che fece cambiare idea alla Pa- Pacino. La produzione non voleva Pacino,
stesso Coppola, cosa dovesse fare. Da ramount, dove tutti erano convinti al quale sembrò preferire praticamente tutta Stefania Sandrelli
uomo pragmatico quale è sempre stato, che Brando fosse un attore finito. Ma Hollywood: Dustin Hoffman e Robert negli anni ‘70
Lucas gli diede un buon consiglio. un problema ancora più grande fu per Redford, Warren Beatty oRyan O’Neal.
Di momenti come questi durante la la- Coppola avere Al Pacino, che oltre- Fu contattato anche Steve McQueen e
vorazione del film tratto dal romanzo tutto aveva fatto un pessimo provino, persino Alain Delon. Per difendere Pacino, Paul
di Mario Puzo ce ne sono stati tanti. dimenticando addirittura le battute. Coppola rischiò il posto. Gli venne in aiuto Newman (1925
Uno lo ricorda lo stesso Puzo, quando Una cosa assurda per un attore uscito Marlon Brando, già certo del ruolo di Don -2008)
chiese a Coppola se per lui andasse bene dall’Actor’s Studio e forgiato da Lee Vito Corleone, ma anche lui inviso alla
lavorare insieme sulla sceneggiatura del Strasberg (che lo stesso Pacino avrebbe produzione, che aveva provato a preferirgli
film: «Francis mi guardò negli occhi e poi consigliato a Coppola per il ruolo Orson Wells, Ernest Borgnine, Edward
senza esitazione mi rispose “No”. In quel di Hyman Roth ne Il Padrino – Parte G. Robinson e anche Gian Maria Volonté.
momento ho capito che era un regista». II). Anni dopo, Pacino avrebbe così Coppola per il ruolo di Don Vito aveva
Un film sulla mafia negli Stati Uniti spiegato la sua pessima performance: pensato anche a Laurence Olivier. Ma
all’inizio degli anni ’70 era un oggetto «Non avevo studiato la parte, sapevo che Brando non voleva De Niro, quasi certo della parte di Sonny, che
pericoloso. Le associazioni italo-ameri- lo studio non mi voleva e all’epoca non dovette per questo cedere a James Caan. De Niro fu poi il Vito Corleone
cane insorsero e tra loro c’erano anche mi impegnavo per un ruolo per cui già giovane del Padrino - Parte II, vincendo l’Oscar per lo stesso
quelle che coprivano le famiglie di Co- sapevo che non sarei stato preso». Le cose personaggio grazie al quale 3 anni prima lo aveva vinto Brando. Tra i
sa Nostra. I problemi non mancarono. andarono diversamente, e addirittura la coinvolti nei casting, anche Sylvester Stallone, allora sconosciuto, e
Robert Evans, grande capo della Para- sua interpretazione salvò il lavoro allo un poco convinto Paul Newman (per la parte dell’avvocato consigliere
mount Pictures, rispose così a una tele- stesso Coppola. Dopo tre settimane di di famiglia poi andata a Robert Duvall). Per il ruolo di Carmela Corleone,
fonata di minacce giunta al suo ufficio: riprese, infatti, attore e regista erano moglie del Padrino, si pensò anche ad Anna Magnani, dalla salute però
«Fottiti, stronzo. Se hai qualche problema sull’orlo del licenziamento, finché i capi già incerta, e poi scomparsa l’anno dopo le riprese. A Stefania Sandrelli
parla con Ruddy, è lui il produttore del della Paramount non videro la scena fu offerto il ruolo di Apollonia, giovane moglie siciliana di Michael che
film». Albert Ruddy era effettivamente dell’assassinio di Sollozzo e McClusky. muore nell’attentato in Sicilia, ma rinunciò. E il ruolo toccò alla sconosciuta
l’uomo che prese in carico la produzione L’interpretazione di Pacino fu talmente Simonetta Stefanelli, all’epoca non ancora maggiorenne, e che poco
de Il Padrino. Il mattino dopo uscì di bella che nessuno ebbe più dubbi. «Al dopo conobbe Michele Placido sul set di Peccati in famiglia,
casa e trovò la sua auto crivellata di colpi. mi salvò il collo quel giorno», avrebbe divenendone la moglie. È la madre di Violante Placido.
Ruddy non se ne preoccupò più di tanto, poi dichiarato Coppola ricordando quel *Da Ciak di marzo 2020
aveva un film da finire. momento. ■
PELLICOLE
primo e l’ultimo blocco di episodi. La storia verterà intorno
agli sforzi del produttore Albert S. Ruddy nella difficoltosa,
ma eccezionale, realizzazione de Il Padrino, nominato a 11
D
ebutterà il 28 aprile su Paramount+ The Offer, l’attesa Oscar e vincitore di tre, incluso quello di Ruddy per il miglior
Dieci puntate sulla serie dedicata alla realizzazione del film Il Padrino. film.
piattaforma Paramount+. Quel giorno saranno disponibili i primi tre episodi. Il Michael Tolkin (I protagonisti, Escape at Dannemora) è il
Dan Fogler sarà nel ruolo di progetto sarà composto da un totale di dieci puntate. Miles creatore e sceneggiatore della serie, scritta anche da Nikki
Toscano (Hunters), che ha l’incarico di showrunner.
Teller sarà il protagonista di The Offer nel ruolo del
Francis Ford Coppola. produttore Al Ruddy, che racconterà la realizzazione del Lor. Mar.
CIAKMAGAZINE.IT | 37
SPECIALE: IL PADRINO HA 50 ANNI
L’OPINIONE
DI GIORGIO
SIGNORE DI
MALAVITA
GOSETTI
C
MEMORABILE
i sono storie che, nel Talia Shire (75
DI ALESSANDRA DE LUCA
I
tempo, entrano nel anni) nel ruolo di
costume e diventano Connie
e m b l e m at i c h e di
n principio era Carmela Corleone (Morgana King
un’epoca. È stato così
per le saghe di Omero, per I Mo- L’APPARIZIONE e Francesca De Sapio), moglie devota di Vito, molto
schettieri di Dumas, i possessori de-
gli anelli di Tolkien, per l’agente segreto LAMPO DI buon senso e poche domande, madre “santa” capace
di deviare a sua insaputa anche i piani criminali dei
al servizio di Sua Maestà di Ian Fle-
ming, i cavalieri Jedi di George Lucas.
WINONA RYDER figli. Costanza, detta “Connie” (Talia Shire, sorella
del regista) è la sua unica figlia femmina e tra le sce-
Negli stessi anni ’70 del secolo scorso ne iconiche della trilogia c’è quella delle nozze con
apparve la stella del Padrino e Francis Carlo Rizzi, dal quale avrà due figli, ma che su di lei sfogherà
Coppola divenne il cantore del suo per anni rabbia e frustrazioni. Don Vito, abituato a sistemare le
tempo. Inutile sottolineare i meriti di cose a modo suo, questa volta fa un passo indietro rispettando
una regia che assomiglia alla perfetta la tradizione italiana: tra moglie e marito non mettere il dito.
direzione d’orchestra: tutte le scelte Il percorso di Connie all’interno della saga è emblematico
sono finalizzate non all’esibizione di per raccontare i tempi che cambiano: sottomessa al coniuge
bravura, ma all’armonia generale. Basti e lontana dagli affari di famiglia, darà sfogo dopo l’uccisione
ricordare la sequenza d’apertura, spro- Winona Ryder (50 anni) con Johnny Depp di Carlo al suo lato più ribelle, abbandonandosi a una vita
fondata nel buio, fatta di primi piani e (58) al tempo de Il Padrino - Parte III libertina di lussi ed eccessi. Ma il potere richiede disciplina ed
piani d’ascolto che lentamente aprono ecco che nel terzo capitolo, divenuta ormai un pilastro della
lo sguardo e caratterizzano i perso-
La star di Beetlejuice Famiglia, ordina esecuzioni e regola i conti a colpi di cannoli
naggi, fino al gesto padronale di Don aveva avuto una parte ne
Vito che perdona un Amerigo Bonase-
ra capace di rimpicciolirsi man mano
Il Padrino - Parte III, PSICOCINEMA
DI FLAVIA
che si umilia agli occhi del suo Boss. ma dopo il primo giorno SALIERNO
Al Pacino
con Simonetta
Stefanelli (67 anni)
ne Il Padrino
C’
le redini del clan. Mentre l’americana e protestante
Kay Adams (Diane Keaton), seconda moglie di è una parte ne Il Padrino am- tre ero su un set ad Assisi, mi disse che
Michael Corleone (già sposato con Apollonia bientata in Italia, a Corleone, questo regista, Coppola, aveva visto delle
Vitelli - Simonetta Stefanelli - saltata in aria in in Sicilia, che riporta la storia mie foto, e che il suo “aiuto” sarebbe venuto
un attentato destinato al marito) è il vero corpo al cuore della famiglia di don il giorno dopo per conoscermi. Aggiunse che
estraneo della famiglia. Abbraccerà il cattolicesimo Vito. La bellezza di quelle radici è incarnata il protagonista del film era Marlon Brando.
dei Corleone ma ne rigetterà menzogne e regole in un personaggio, Apollonia, la ragazza di Io rimasi senza parole. Brando era il mio
criminali, divorziando da Michael e abortendo cui Michael Corleone si innamora durante mito assoluto».
il loro terzo figlio. Il ripudio della malavita non il suo esilio siciliano. Simonetta Stefanelli
salverà però la figlia Mary (una 19enne Sofia fu la giovanissima e splendida interprete Come fu il suo rapporto con Coppola sul
Coppola, figlia di Francis Ford), uccisa per errore della fanciulla che Michael, Al Pacino nel set?
sulle scale del Teatro Massimo di Palermo da un film, sposò e con la quale, anche se per Non parlavo bene inglese, ma con Coppola
sicario deciso a colpire suo padre. ■ poco, suggellò un patto con le sue origini si creò subito quel feeling incredibile che
più profonde. Stefanelli ha condiviso con riescono ad avere solo gli italiani tra loro,
Ciak i ricordi, ancora vividi, e le emozioni c’era un’armonia perfetta. Mi lasciò fare ciò
che accompagnarono quei giorni sul set che sentivo spontaneamente.
diretto da Coppola al fianco di Pacino e
parte. I figli sono spinti, oltre che da sentimenti di ostilità, di un grande cast italiano composto da E con Pacino?
dal desiderio di imitare e fare propria la forza del padre. Angelo Infanti, Franco Citti, Saro Urzì e Fu divertentissimo. La sera prima delle ripre-
Lo “uccidono” ma ne fanno sopravvivere la figura Corrado Gaipa. «Prima di andare sul set mi se, Angelo (Infanti) ci presentò come fosse un
perchénecessaria alla sopravvivenza del nucleo collettivo. fecero leggere le pagine del romanzo di Puzo incontro tra amici. Al indossava ancora gli
Un mondo in cui vengono esaltati i valori maschili della relative al mio personaggio – racconta l’at- abiti di scena, la coppola in testa. Io, intimidita
forza, del coraggio, dell'onore, della virilità, della freddezza, trice - e ricordo che ne nel mio abitino turchese, gli
di contro al mondo della “Legge”. I poliziotti, i giudici, le rimasi folgorata perché chiesi se parlasse italiano e
forze dell'ordine in generale. Una rappresentazione al la descrizione di questa lui dopo un po’ di silenzio
contrario, in cui gli uomini “rispettabili” sono quelli che ragazza, Apollonia, era rispose: «Una mano lava
fanno parte dell’universo mafioso, accettandone le più fantastica, bellissima, e l’altra e tutte e due lavano
cruente regole interne. E malvagio diviene ciò che è esterno in quel momento mi sen- la faccia». Fu esilarante per
a quella logica. tii bellissima anch’io». l’accento con cui lo disse! Da
Ne Il Padrino non c’è però solo la figura paterna. C’è la All’epoca Simonetta, quel momento è stato tutto
famiglia. Anzi, il paradosso di una famiglia che rovescia che bellissima lo era molto semplice e naturale.
anch'essa tutti i paradigmi di un funzionamento davvero, aveva solo 15
familiare "sano”, ma che al contempo li rappresenta. Una anni e mezzo e la pro- Anche la scena della
famiglia, non proprio "normale”, ma molto reale nelle posta del film le arrivò prima notte di nozze tra
dinamiche interne. Nei dissapori, nel fortissimo desiderio totalmente inaspettata. voi?
di protezione, nella rivalità fraterna, nell'ammirazione per Fu il nome di Marlon Sì, fu tutto molto realistico
il padre e nel desiderio di diventare come lui. E al contempo Brando a convincerla e spontaneo, anche quando
nel necessario, universale, desiderio di appartenenza. Nel ad accettare: «Mi tele- la sottoveste scivolò via.
fonò il mio agente men- Simonetta Stefanelli Vania Amitrano
nome del padre, quindi, anzi, del padrino. ■
CIAKMAGAZINE.IT | 39
SPECIALE: IL PADRINO HA 50 ANNI
LE RECENSIONI
IL PADRINO ★★★★★ aveva solo scritto «una grande combinazione: quella della
storia di famiglia con una vicenda criminale. Li ho fatti
vedere come bravi ragazzi, tranne per il fatto che ogni tanto
IL★★★★★
PADRINO - PARTE II
The Godfather, Usa, 1972. Regia Francis Ford Coppola. commettono un omicidio». Coppola ha invece scritto la The Godfather Part II, Usa, 1974. Regia Francis Ford Coppola.
Interpreti Marlon Brando, Al Pacino, James Caan, Diane sceneggiatura con una visione molto più nera e profonda, Interpreti Al Pacino, Robert De Niro, Diane Keaton, Robert
Keaton, John Cazale, Richard S. Castellano, Robert
perché per lui «Il Padrino è la storia di un re con tre figli». Duvall, John Cazale, Talia Shire, Lee Strasberg, Michael V.
Duvall, Talia Shire, Al Martino, Sterling Hayden, Al
Lettieri, John Marley, Richard Conte. Distribuzione Per capire l’intento del regista bastano le prime battute del Gazzo, Gastone Moschin, Leopoldo Trieste. Durata 3h e 5’.
Paramount Pictures. Durata 2h e 55’. film: «Io credo nell’America. L’America ha fatto la mia IL FATTO — Mentre Michael Corleone vede crescere il proprio
fortuna», dice l’imprenditore di pompe funebri Amerigo potere in seno alla Famiglia lottando contro le mele marce
IL FATTO — A New York, tra la fine degli anni ‘40 e la Bonasera (Salvatore Corsitto), salvo aggiungere «ma
prima metà degli anni ’50, Don Vito Corleone (Brando) dell’organizzazione, parenti serpenti e pericolose inchieste
per avere giustizia dobbiamo andare da Don Corleone». Il governative, facendo i conti anche con l’arrivo di Castro a Cuba,
guida una delle più potenti famiglie mafiose, rispettato film lancia Pacino nell’empireo di Hollywood e i premi
e onorato da chi chiede i suoi favori e la sua protezione. assistiamo in parallelo alla storia del giovane Don Vito, arrivato
Oscar vinti per miglior film, sceneggiatura e attore negli Usa dalla Sicilia nel 1901 con il nome di Antolini e ribattezzato
Il braccio armato è il figlio primogenito Santino (Caan) protagonista (Brando) sugellano la rinascita finanziaria di
e al fianco di Don Vito c’è il figlio adottivo Tom Hagen Corleone per un errore dell’ufficio immigrazione.
Coppola e il grande ritorno sulle scene di Brando. L’OPINIONE — Lo spettacolare sequel de Il Padrino, che Francis
(Duvall), avvocato di famiglia e consigliere del boss, SE VI È PIACIUTO GUARDATE ANCHE... Mean Streets
mentre il secondogenito Fredo (Cazale) è inadatto a Ford Coppola avrebbe voluto fosse affidato a Martin Scorsese,
- Domenica in chiesa, lunedì all’inferno (1973) di Martin ma che accettò di dirigere a patto di poter raccontare anche la
gestire la vita criminale. Il terzogenito Michael (Pacino), Scorsese, che punta l’obiettivo sulla manovalanza della
decorato nella Seconda Guerra Mondiale, è l’unico a non storia del giovane Don Vito, rimasta fuori dal primo capitolo,
mafia, così come Coppola ha fatto sui padrini. assume i toni della tragedia greca ambientata in un Paese che da
essere coinvolto negli affari illegali della famiglia Corleone, Oscar Cosulich
ma quando Don Vito subisce l’attentato di un boss rivale terradellegrandiopportunità,ancheperilcrimine,diventainfernale
sarà lui a diventare il nuovo padrino. teatro di tradimenti, vendette, solitudini e cadute. L’intreccio tra
James Caan (81
L’OPINIONE — Secondo Mario Puzo, autore del anni) nella scena
potere e denaro delinea una vicenda cupa (non a caso il film fu
romanzo Il Padrino da cui Coppola ha tratto il film, lui della morte di
Sonny Corleone
40 | CIAK
LE FRASI
DIVENUTE CELEBRI
Il film di Coppola ha saputo entrare nel
costume anche attraverso modi dire
che sono rimasti nel linguaggio comune
L e battute memorabili di un film che
ha cambiato il nostro linguaggio
sono pronunciate quasi tutte da Don
Mentre agli altri tocca completare il
quadro della filosofia criminale:
• «A me non me piace la violenza
Vito Corleone. Tra le tante ricordiamo: Tom, io sono un uomo d’affari, e il
• «Perché un uomo che sta troppo sangue costa troppo caro»
poco con la famiglia non sarà mai Virgil Sollozzo
un vero uomo». • «Quello Sonny è uscito pazzo,
• «Gli farò un’offerta che non vuole che ci organizziamo coi
potrà rifiutare». materassi a terra, dobbiamo
• «Mai dire a una persona trovare un posto lontano da casa»
estranea alla famiglia quello che Pete Clemenza
c’hai nella testa», ammonendo il • «Se Don Corleone ha tutti i
figlio Sonny. giudici e i politici di New York, lui
• «Le donne possono essere non ci può negare la possibilità di
imprudenti, ma l’uomo no!». servircene. Se abbiamo sete
dobbiamo poter bere anche noi
Anche Michael Corleone non l’acqua di quel pozzo. È chiaro che
scherza: verrà ricompensato per il suo
• «Fredo, sei il fratello maggiore e disturbo. Dopo tutto non siamo
Diane Keaton (76 anni) e Al Pacino io ti voglio bene. Ma non ti comunisti...»
(81) scampano a un attentato azzardare mai più a schierarti Don Barrese
Richard
Castellano,
contro la famiglia, è chiaro? Mai • «La droga deve essere
(1933 - 1988) più». controllata come un’industria per
nel ruolo di • «Non avere paura, Carlo. Che mantenerla rispettabile! Non la
Peter diamine, non renderei mai vedova voglio vicino alle scuole. Non la
Clemenza, mia sorella, e poi sono anche il voglio in mano ai bambini! Questa
che pronuncia padrino di tuo figlio no? Ma non è un’infamità. Nella mia città
la frase
venirmi a dire che sei innocente, limiteremo il traffico ai negri e alla
«andiamo ai
materassi» perché è un insulto alla mia gente di colore»
intelligenza e la cosa mi disturba Don Zaluchi
molto».
OSCAR COSULICH
IL★★★★★
PADRINO - PARTE III strabordante ego gli fece commettere, dalla infinita lavorazione
di Apocalypse Now al fallimento della sua American
Zoetrope per il fiasco di Un sogno lungo un giorno, lezione
che non imparò, dato che meno di tre anni dopo si trovò a fare
The Godfather Part III, Usa, 1990. Regia Francis Ford
Robert De Niro
Coppola. Interpreti Al Pacino, Andy Garcia, Diane Keaton,
quasi lo stesso con Cotton Club. Coppola arriva invece a questo
(78 anni) ne Il Padrino - Parte II film con uno stato d’animo diverso. Tucker, Peggy Sue si è
Talia Shire, Sofia Coppola. Durata 2h e 50’.
sposata e Giardini di pietra avevano avuto un effetto terapico,
vietato ai minori di 14 anni), nella quale l’angoscia e il senso IL FATTO — Michael Corleone è vecchio e malato, ma ha l’ultimo in particolare lo aiutò a elaborare il lutto per la morte
di smarrimento prendono il posto dell’iniziale, quasi ancora un obiettivo, quello di dare alla famiglia una del figlio Gian-Carlo. E proprio per questo ne Il Padrino – Parte
pionieristico, entusiasmo. La notte degli Oscar 1975 fu un vero rispettabilità, per il bene di sua figlia Mary. Per quanto sinceri III la morte aleggia costantemente sui destini di tutti i
trionfo per il film, che vinse ben sei statuette: migliore pellicola, siano i suoi sforzi, il passato verrà a riscuotere i debiti. personaggi. Che Coppola tenesse molto al film è dimostrato
regia, sceneggiatura, attore non protagonista (Robert De Niro: UN FILM DA RISCOPRIRE — Da dal suo desiderio di fare un director’s
lui e Marlon Brando sono stati fino al 2020 gli unici attori ad molti considerato un’opera minore e Andy Garcia cut, oltretutto di 13’ più breve, con
aver vinto un Academy Award per lo stesso personaggio), alimentare nella carriera di Coppola, il (65 anni) con variazioni importanti alla struttura che
scenografia e colonna sonora. L’impressione è ancora quella terzo e ultimo capitolo della saga è Al Pacino ne
Il Padrino -
rendono l’inevitabile ancora più
espressa da molti critici all’epoca, quella cioè di trovarsi di ricco di significati, legati prima di tutto immanente. Tra le cose da ricordare,
Parte III
fronte a un’opera superiore al film arrivato nelle sale due anni proprio al suo regista. Il pentimento di le scene tra Diane Keaton e Al Pacino,
prima. L’incasso al botteghino fu di 57 milioni e 300 mila Michael Corleone per la sua bramosia Kay e Michael che si ritrovano, lui
dollari a fronte di un budget di 13 milioni e a dispetto di una di potere è una proiezione della vita curvo sotto il peso del rimorso per
durata di 185 minuti. dello stesso Francis Ford, che con l’omicidio del fratello, lei bellissima e
SE VI È PIACIUTO GUARDATE ANCHE… Il primo e il terzo questo film, che aveva sempre piena di vita. La sintesi del Male e del
capitolo della trilogia, ovviamente. dichiarato di non volere fare, fa Bene.
Alessandra De Luca ammenda degli errori che il suo ADS
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LE NOTE
DEL CINEMA
CINQUE NOTE PER CREARE
DI GINO CASTALDO
UN MONDO
Le musiche di Nino Rota sono uno di segreti della saga de Il Padrino, come
lo erano state per tanti film di Fellini. E gli valsero un Oscar, più contrastato
di quanto si pensi
I
n musica a volte bastano poche
note per costruire un mondo.
A Nino Rota ne sono bastate
cinque per sintetizzare l’anima
segreta di una trilogia che ha fatto
la storia del cinema.
Il Padrino uscì esattamente cin-
quant’anni fa e per celebrare l’anni-
versario la Paramount farà uscire una
versione restaurata del capolavoro,
una buona scusa per andarci a rivede-
re le oltre nove ore della saga. Quando
Francis Ford Coppola decise di nar-
rare la storia della dinastia mafiosa
del Padrino, il desiderio profondo era
ovviamente quello di raccontarci una
parte di umanità che ci riguarda tut-
ti, anche se non siamo degli incalliti
criminali. Ed è esattamente quello
che ha capito Rota, andando oltre
l’ovvietà del cliché siculo-mafioso, Un'esecuzione
scrivendo un tema che è dolente, che delle musiche de Il
evoca rimpianto, grandeur, amarezza Padrino da parte
dell'Orchestra
e sconfitta, e infatti ci basta ascoltare
Giuseppe Verdi.
quelle cinque note per volare dritti dentro Nino Rota,
l’intreccio maestoso, violento e malinco- milanese,
nico della storia della famiglia Corleone. scomparso a
Una musica può rapirci, quelle del cinema Roma nel 1979 a
lo fanno spesso, poche note che diventano 68 anni, nella sua
un marchio, una firma, un segno indele- carriera ha
collaborato con
bile che si attacca alle immagini per non Federico Fellini,
lasciarle mai più, e questo straordinario Luchino
gioco di prestigio Rota lo ha realizzato Visconti, Eduardo
spesso. Cinque note gli erano bastate an- De Filippo, Mario
che per fissare per sempre La strada di Monicelli, René
Federico Fellini, sette per 8 e 1/2 e ben no- Clément, Franco
Zeffirelli, King
ve, uno sproposito, per Amarcord. Senza Vidor. Oltre
tralasciare un particolare non secondario: all'Oscar alla
al di là della perfetta funzionalità per cui Migliore colonna
sono state create (e per questo si usa la sonora, per le dinario percorso nella capacità della prima parte della trilogia, rielaborò alcune
non bellissima definizione di “musica musiche de Il di sintesi che hanno i grandi composizioni già edite e per questa ragione
applicata”) le musiche di Nino Rota han- Padrino - Parte II, poeti. Non senza la giusta dose l’Oscar non gli fu assegnato. Quindi il celebre
vinse anche un
no un loro speciale fascino, sono belle Golden Globe e un di ironia. Pochi sanno, o pochi tema esisteva già, lo possiamo ascoltare, in una
di per sé, sono piacevolissime da ascol- Bafta. ricordano, che uno dei motivetti versione molto più veloce, come colonna sonora
tare anche al di là delle immagini per cui più scanzonati e popolari della del film Fortunella di Eduardo De Filippo, con
sono nate. Provate per credere. Rota era storia degli sceneggiati televisivi, Giulietta Masina e Alberto Sordi. Ma ovviamen-
un musicista d’eccezione, un uomo con ovvero Viva la pappa col pomo- te il suo lavoro meritava ampiamente l’Oscar,
una visione alta, innamorato del suo lavoro, doro, colonna sonora de Il giornalino di Gian e la lacuna fu colmata alla seconda occasione,
dell’arte della musica alla quale ha cominciato Burrasca, cantato da Rita Pavone, fu scritto nel 1974, quando Coppola realizzò Il Padrino
a lavorare fin da piccino, un ragazzo prodigio proprio da Rota, su testo di Lina Wertmüller. - Parte II e Rota, memore del precedente, si
con un iter accademico impressionante, prima Molti danno per scontato che per il Padri- guardò bene dal riutilizzare musiche che già
in Italia, poi in America, a contatto con tanti no Rota vinse l’Oscar, ed è vero. Ma in realtà la esistevano. A quel punto l’Oscar arrivò dritto
importanti compositori, da Alfredo Casella ad vicenda fu più tribolata di quanto possiamo im- nelle sue mani, con la benedizione di tutte e
Aaaron Copland, sublimando questo straor- maginare. Quando nel 1972 scrisse le musiche nove le Muse dell’arte. ■
42 | CIAK
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SPECIALE CULT - LA RIVOLUZIONE DEL 1972
«I
al cinema d’autore europeo
o adoro i locali western. Corvo rosso non avrai il mio
fuori del norma- scalpo di Sydney Pollack (co-sceneggiato
le, le relazioni da John Milius) contribuisce a ridefinire Un tranquillo
weekend di paura.
fuori del norma- l’epica di frontiera nei suoi fondamenti,
le, perché sono io a partire dallo scontro con gli indiani.
stessa fuori del Che, pacifici o violenti, sono comunque
normale», dice un popolo (anzi, più popoli) con una
l’indimenticabile Sally Bowles (Liza cultura da capire e rispettare. E, forse,
Minnelli), cantante e ballerina del Kit- l’anarchico cacciatore di pelli Jeremiah
Kat Club in Cabaret. E quel 1972 in cui Johnson (Robert Redford), che dà il
vede la luce il film di Bob Fosse è, ap- titolo originale al film, ha più cose in co-
punto, un anno chiave di un’epoca che ri- mune con loro che coi bianchi venditori
balta, sconvolge, destruttura ogni norma, di guerre in nome della presunta civiltà.
dentro e fuori dallo schermo. Al cinema Non a caso, nel mondo reale l’invasione
la rivoluzione, scoppiata in Europa nella americana del Vietnam è ancora in corso,
decade precedente (dalla Nouvelle Vague contribuendo a mettere in crisi come mai
in poi), è sbarcata a Hollywood, e non è la coscienza a stelle e strisce. E allora
solo il mafia-movie ad essere rifondato ritornare alle origini dei pionieri, più
dalle nuove leve di registi. Proprio con che un’avventura, è un viaggio allucina-
Cabaret i sogni del musical perdono l’in- to (a suon di banjo) nella violenza che
nocenza, calati nella decadente Germania quel mito sottende. Come scoprono a
pre-hitleriana, imbrattandosi degli orrori loro spese i quattro borghesi alla ricerca
della Storia e tingendosi di grottesco, della natura perduta in Deliverance (da
disincanto e inquieta sensualità. L’an- noi Un tranquillo weekend di paura)
tieroina di Minnelli ne è l’emblematica di John Boorman, dopo il quale anche
sovrana, fra triangoli erotici, ambigua il thriller e l’horror (e le scampagnate
vitalità e malinconica (auto)ironia. Non in montagna) non saranno più gli stessi.
meno (anzi più) terremotato è un altro Ma sta cambiando anche la commedia,
genere della classicità hollywoodiana, il dove si afferma il genio umoristico di
44 | CIAK
Il fascino discreto della borghesia.
Ultimo tango a Parigi.
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ATTUALITÀ
LEVITEDEGLIALTRI
PETER BOGDANOVICH, Peter Bogdanovich
(1939-2022) sul
set.
L’ARTEDISOPRAVVIVERE
A UN SUCCESSO
DI VALERIO GUSLANDI
D
opo aver terminato L’ultimo spettacolo (1971), otto nomination
all’Oscar, probabilmente il migliore dei suoi film, Peter Bogdano-
vich, scomparso a 82 anni lo scorso 6 gennaio, aveva confessato:
«Spero di non ripetere quello che è successo a Orson Welles. Fare
subito un film serio di successo come questo e poi passare il resto della mia
vita in declino». Non andò proprio così, ma è vero che la sua carriera, disprezzo da parte di chi, fra critici e colleghi, lo riteneva un presuntuoso.
composta da diversi film convincenti e ardite sperimentazioni (vedi il Molta prevenzione sicuramente, anche se lo stesso Bogdanovich, lan-
musical Finalmente arrivò l’amore (1975), su canzoni di Cole Porter, ciato agli inizi degli Anni ’70 nel Gotha delle grandi promesse insieme a
con uno spaesato Burt Reynolds e Cybill Shepherd, allora compagna Francis Ford Coppola e William Friedkin, aveva ammesso pochi anni fa:
di Bodganovich, a recitar cantando senza alcuna esperienza) rimase «Ho commesso molti errori quando ho avuto successo. Ho esposto una
spesso sospesa fra l’apprezzamento formale e una sorta di programmato facciata di arroganza per coprire la mia insicurezza». Eppure la sua stoffa era
pura, altrimenti non
gli avrebbero propo-
sto la regia di Giù la
testa e de Il padrino.
Fra il 1970 e il 1985,
dopo l’esordio nel
1968 con Bersagli,
un dramma su un ex
veterano del Viet-
nam con Boris Kar-
loff come nome di
richiamo, Bogdano-
vich realizzò alcuni
titoli indimenticabili:
la vivacissima com-
media Ma papà ti
manda sola? (1972),
46 | CIAK
L’OPINIONE
con Barbra Streisand e Ryan UN MANUALE DI CINEMA DI GIORGIO
O’Neal; Paper Moon (1973), CHIAMATO PETER GOSETTI
avventura nell’America degli
Anni ’30 di un truffatore con Bogdanovich ha saputo dialogare come nes-
la sua piccola figlia, ancora sun altro con i maestri della Hollywood del
O’Neal e la sua vera figlia passato, da John Ford a Orson Welles. Che
Tatum; Saint Jack (1979) lo volle sul set del suo ultimo film
con Ben Gazzara, su un
Per un artista che ha fatto della nostalgia la sua
italo-americano che cerca
stella polare e del cinema americano classico la
di aprire un bordello a Sin-
sua forma espressiva, la scrittura non doveva esse-
gapore; l’intreccio romanti-
re che un ripiego. Eppure le biografie d’artista di Peter
co di … E tutti risero (1981),
Bogdanovich cedono il posto soltanto alla conversazione Hitchcock
con Audrey Hepburn come
– Truffaut quanto a suggestione e riuscita. L’autore di … E tutti risero
superstar, funestato dall’o-
non è mai stato un vero critico, ma nessuno lo eguaglia quando siede
micidio della nuova fiamma
accanto a Fritz Lang o Orson Welles insinuandosi con naturalezza e
di Bogdanovich, Dorothy
complicità nel loro mondo creativo. Quando poi si affida alle immagini
Stratten, da parte del gelo-
(il bellissimo Directed by John Ford), ci dà una lezione di cinefilia
so marito di lei; e Dietro la
pura senza affettazione e retorica. Il fatto è che nessuno meglio di
maschera (1985), con Cher,
un cineasta sa far parlare un altro regista, ne comprende i pudori e
ispirato alla storia vera di un
ne svela i segreti, come se due chef fossero in grado di confessarsi le
ragazzo con il viso deturpato
ricette più affascinanti senza paura di essere rapinati. Il caso di Welles
dalla leontiasi. Resta invece
è poi un capitolo a parte: per l’ancor giovane Peter, il “Grande Orso”
inedita la sua sceneggiatura
è la quintessenza del cinema e - a leggerlo – si avverte la timidezza
di Squirrel to the Nuts, an-
dell’allievo, il desiderio di piacere al maestro, la voglia di ripagare i
nunciato lo scorso anno, con
torti che Hollywood inflisse a Welles. Non sarà un caso che nel suo
Brie Larson, Owen Wilson e
pantheon personale, l’ormai stanco autore di Quarto potere ammetta
Olivia Wilde. Prima di dedi-
sul set di The Other Side of the Wind (con un pizzico di sadica deri-
carsi alla regia, Bogdanovich,
sione) proprio Bogdanovich insieme al suo alter-ego John Huston.
Può apparire un paradosso ma è questa la più smagliante eredità che
oggi ci resta del grande cantore
della Hollywood che fu: con la
penna in mano il nevrotico,
misantropo, intristito Peter
Bogdanovich
ritorna giovane ai nostri oc-
attore nella serie chi e si tramuta nel mago con
tv I Soprano. la bacchetta incantata capace
di illuminare le volte di un
palazzo illuminato dai nostri
ricordi. n
amico, come lo furono Jean Renoir e John Cassavetes (fu Welles che lo
convinse sulla bontà del titolo Paper Moon: «Non dovresti nemmeno fare
il film. Ti basterebbe mostrare nelle sale solo il titolo!»). Le sue interviste e
i pezzi sul cinema furono pubblicati su Esquire Magazine e diventarono
materiale per i suoi preziosi libri. In Italia sono al momento fuori catalogo
figlio di un’austriaca e di un pittore serbo immigrati in America nel 1939, due fondamentali volumi, pubblicati da Fandango Libri: Chi ha fatto
aveva seguito ancora minorenne le lezioni di recitazione della scuola di quel film?, che raccoglie le sue brillanti conversazioni con registi come
Stella Adler, dove si era fatto le ossa Marlon Brando. In questa veste, Hitchcock, Cukor, Preminger, Siegel, e Chi c’è in quel film?, dedicato
oltre a camei in alcuni dei suoi film, si fece notare soprattutto nel ruolo agli attori-icona del cinema americano. Scritti con tutta la passione che
dello psicologo Elliot Kupferberg nella serie tv I Soprano. Ma ancora Bogdanovich aveva per il cinema e che non è mai appassita, neppure
più importante è stato il suo contributo come scrittore. Influenzato dai quando Finalmente arrivò l’amore fu definito come uno dei peggiori
critici francesi divenuti poi registi della Nouvelle Vague come François musical mai realizzati o quando l’opinione pubblica prese le distanze
Truffaut e conquistato dal cinema classico americano, aveva, quasi ven- da lui per l’omicidio di Dorothy Stratten. Una passione così forte che
tenne, cominciato a intervistare i grandi registi viventi, da John Ford ad rende più lieve la tristezza di aver perso l’uomo che ci ha trasmesso le
Howard Hawks, da Fritz Lang a Orson Welles, di cui divenne poi intimo più importanti testimonianze della magia del cinema. n
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ATTUALITÀ
LEVITEDEGLIALTRI
QUELL’INCONTRO FINITO MALE
L’allora giovane regista fu spedito
in Italia a dirigere Giù la testa.
Ma si ritrovò presto sul volo di
DI ANDREA BALZANETTI
D
ice un vecchio proverbio
messicano (leggermente
riadattato): «Quando un
geniale produttore-regista
trasteverino ossessionato dai
primi piani incontra un giovane
regista americano amante dei
campi lunghi, il giovane regista
americano viene messo sul pri-
mo aereo per gli Stati Uniti in Sergio Leone
(1929- 1989)
classe turistica con un biglietto sul set del film. In alto, Peter
di sola andata». Scherzando (ma Bogdanovich
non troppo), si può sintetizzare il (1939 -2022)
tempestoso rapporto tra Sergio Leone e Peter Bog- da giovane.
danovich, scomparso il 6 gennaio di quest’anno, pro- La pagina che Il
prio utilizzando la celebre frase di Ramon-Gianmaria mondo dedicò il 17
Volonté in Per un pugno di dollari («Quando un uomo gennaio 1974 al
con la pistola incontra un uomo col fucile…»). regista americano.
Era il 1971 e il padre del western all’italiana (e di tante
altre cose), già “in fissa” con il romanzo Mano armata,
che riuscì a trasformare solo 13 anni dopo in C’era una Un primo piano di
Rod Steiger in Giù
volta in America, decide di produrre Giù la testa per la testa, e un altro
acquisire crediti dalla potente United Artists da incas- dedicato al
sare per il suo prossimo film. Raccontò senza tanti giri co-protagonista,
di parole lo stesso Leone: «Giù la testa era un film che James Coburn.
doveva essere diretto da un debuttante che mi inviarono.
Si chiamava Bogdanovich e per la verità lo stimavo pochissimo, anche furiose su ogni argomento. E il
dopo aver letto, ed essermi fatto ritradurre perché credevo di non aver principale motivo di frizione fu,
capito bene, i suoi primi tre sunti su come voleva girare il film. Quindi logicamente, l’utilizzo dei primi piani. Così si arrivò allo scontro finale,
misi la United Artists con le spalle al muro dicendo: “Questo è il film quando all’ennesima richiesta di Leone di “due occhi grandi verdi”,
che il signor Bogdanovich vuole fare. Se volete partire, partite pure, visto Bogdanovich confessò che a lui non piacevano i primi piani, ma prefe-
che i capitali sono i vostri”. E loro, sportivamente, lo rimandarono a casa in riva i campi lunghi.
classe turistica”». Da queste (schiette) parole si deduce che Leone era Tornando in albergo in macchina, Vincenzoni diede del pazzo a Bogda-
probabilmente prevenuto verso quel “debuttante”. Ma le prime mosse novich: «Quest’uomo ha costruito tutta la sua carriera sui primi piani
di Bogdanovich confermarono il suo giudizio negativo. e tu gli dici che non ti piacciono. Ho l’impressione che tu non voglia
Del resto, che l’accoppiata con Leone fosse destinata a durare pochissimo fare questo film». Impressione che per Bogdanovich molto presto si
emerge anche dal racconto fatto da Bogdanovich. In una testimonianza trasformò in realtà, con il mesto ritorno a casa in classe turistica.
raccolta da Oreste De Fornari in un libro dedicato al maestro romano, Per il giovane regista americano quella sconfitta fu probabilmente il
ricorda: «Mi ricevette all’aeroporto con la regalità di un imperatore colpo di fortuna della sua carriera. Ebbe la forza di riprendersi e diven-
romano che tratta familiarmente con un suddito meritevole. Questa ne un protagonista di primo piano di quell’anno d’oro del cinema che
prima impressione fu confermata nelle settimane seguenti, Sergio vo- fu il 1972, producendo e dirigendo Ma papà ti manda sola?, passando
leva davvero che io lo credessi un grande regista, ma mi erano piaciuti da Rod Steiger e James Coburn a Ryan O’Neal e Barbra Streisand.
soltanto due suoi film ed era difficile fingere». Non credo che dopo quella litigata Bogdanovich e Leone si siano mai
Con questi presupposti, la convivenza tra i due fu molto complicata. più incontrati, ma ora forse in una seconda vita si rivedranno e Peter
Nonostante il tentativo di mediazione dello sceneggiatore Luciano ringrazierà Sergio per essere stato il suo portafortuna. E magari Sergio
Vincenzoni, furono settimane caratterizzate da sgarbi e discussioni ammetterà di aver dato un giudizio troppo affrettato su Peter. ■
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L’ARTE DI
ARRANGIARSI
E QUEI WESTERN UN PO’ ARRANGIATI, DI STEVE DELLA CASA
QUASI GEMELLI
Il 1972 è un anno chiave anche per il “cinema bis” in salsa tricolore: esplode il
genere comico con scazzottate, e ai pochi soldi a disposizione si supplisce con la
U
fantasia
n interrogativo agitava nel
1972 i cinefili amanti del
cinema bis, e spesso si è ri-
proposto anche negli anni
successivi. Alleluia e Sarta-
na figli di Dio è lo stesso film che ogni
tanto viene riproposto come Trinità e
Sartana figli di…? La risposta per la
gente normale è abbastanza ovvia. Ed è
“Chissenefrega”. Però bisogna mettersi
nei panni dei cinefili duri e puri, quelli
per i quali un film minore è quasi più
affascinante di un capolavoro perché si
manifesta al suo interno la possibilità di
trovare storie produttive folli, stimolanti,
fuori dall’ordinario.
Ma andiamo per ordine.
I due film hanno un titolo molto simile,
sono usciti nello stesso anno, sono firmati
dallo stesso regista, Mario Siciliano (un
re delle produzioni a basso costo) e hanno
un cast molto simile. Come si evince dal
titolo, sono incentrati sul western comico
post-Trinità, l’eroe che nel 1970 trasfor-
ma il western italiano da spietato
e superviolento a farsa condita da
Alberto
sganassoni, fagioli e situazioni co-
Dell’Acqua (77
miche o almeno aspiranti tali. Ne anni) in Alleluia e Bloch, Elio Marano,
hanno girati tantissimi in quegli Sartana figli di Dio. Nello Pazzafini, Osiride
anni, un’ottantina tra il 1970 e A destra, Pevarello oltre a Dino
il 1976, tutte produzioni a basso Dell’Acqua con Cassio, il cantante dei
costo, tutte costruite cercando di Harry Baird (1931 Brutos che interpreta lo
imitare Terence Hill, Bud Spencer, -2005) in Trinità e sceriffo. La storia preve-
Sartana figli di…
le loro botte e le loro situazioni. Entrambi i film de che Trinità sia nero
Ma torniamo al cast. I protagonisti furono realizzati e abbia quel nome per-
di Alleluja e Sartana figli di Dio nel 1972. ché viene da Trinidad
sono Alberto Dell’Acqua (casca- (!!), e che fatichi un po’
tore biondo promosso primo attore in una terra promessa
e celato con lo pseudonimo Robert che è una spiaggia tipi-
Widmark per lucrare su un’ipotetica camente laziale, proba-
somiglianza con il grande Richard) e Ron bilmente quella di Tor
Ely, già Tarzan di oltreoceano. Attorno a Caldara nei pressi di
loro si muovono la bella tedesca Uschi Glas, Anzio.
i comici Enzo Andronico (partner fisso di Insomma, due film ge-
Franco e Ciccio) e Dante Maggio, i forzuti Nello Pazzafini, Osiride melli, girati insieme per contenere i costi e per tirare su due lire. Nello
Pevarello e Stelio Candelli, i perfidi Lars Bloch ed Ezio Marano. La Pazzafini disse che mentre li girava capiva che quel genere western per
trama è ovviamente elementare: ci sono gli abitanti di una cittadina il quale tanto aveva lavorato stava per scomparire. Si riciclava tutto a
che sono perseguitati da un bandito chiamato Lupo (che si esprime quei tempi, non si buttava via niente. Ezio Marano, che nel primo
abbaiando…) e i due eroi Alleluja e Sartana combattono i cattivi a film era Lupo e nel secondo Tigre (!!!), vive in un fortilizio costruito
suon di sganassoni. Le scazzottate durano complessivamente 40 a Genazzano nei pressi di Roma che ritroviamo uguale in Un bounty
minuti (!) e servono per far raggiungere al film gli 80 minuti che sono killer a Trinità, altro western minore realizzato lo stesso anno da Joe
la durata minima. In Trinità e Sartana figli di… (qui non si specifica la D’Amato con lo pseudonimo Oskar Faradine e da non confondersi con
paternità ma la rima la suggerisce con ogni evidenza) il protagonista Spirito Santo e le cinque magnifiche canaglie, girato sempre nel 1972
è sempre Dell’Acqua ma accanto a lui c’è Harry Baird, un culturista da Roberto Mauri, dove si vede la stessa spiaggia del Trinità nero e
nero che era arrivato in Italia all’epoca dei film di Maciste e ci è re- dove Domenico Palmara, già attore forzuto poi passato a occuparsi di
stato fino a quando nel 1976 diventò cieco a causa di un glaucoma. doppiaggio, dona la sua voce a ben tre personaggi. Sempre allo scopo
I comprimari, guarda un po’, sono Stelio Candelli, Enzo Andronico, Lars di contenere i costi. ■
CIAKMAGAZINE.IT | 49
IN SALA A FEBBRAIO
IL PAESE DELLE
MERAVIGLIE
Alba Rohrwacher
protagonista de I cieli di Alba Rohrwacher
Alice, esordio alla regia (42 anni) in una scena de
I cieli di Alice
della franco-libanese
Chloé Mazlo, una fiaba
che racconta la Storia
N
quenza animata. un affresco politico in un film dal valore artistico
on era facile raccontare in maniera profondo.
leggera la devastazione di un paese La spensieratezza, che si ritrova nella sua inter-
come il Libano e di Beirut, fino a pretazione. Come ha costruito il personaggio? Sotto i cieli di Alice il tempo non passa, i due
metà degli anni ’70 città al passo delle Insieme a Chloé lo abbiamo descritto con molta protagonisti sembrano fermi al loro primo in-
grandi capitali internazionali. Ci è riuscita Chloé cura e cercando l’umanità di questa ragazza e contro. È una scelta della regista o sono sempli-
Mazlo con il suo esordio nel lungometraggio, I poi donna attraverso vent’anni. La regista mi ha cemente un inguaribile romantico?
cieli di Alice, che arriverà nei cinema italiani e raccontato tante cose e mi ha mostrato molte È una bellissima interpretazione e probabilmen-
in contemporanea sulla piattaforma streaming fotografie delle sue due nonne, Alice è una sin- te sì, c’era anche questo nella testa di Chloé. È
di I Wonder Pictures, IWonderfull, a partire tesi di entrambe. Quello che mi piace molto del vero che sono stati fatti pochissimi interventi di
dal 15 febbraio. personaggio è la sua candidezza, il suo modo make-up, si è lavorato più sui costumi, quelli che
Presentato alla 49ma Semaine de la Critique di naïf di rapportarsi alle persone e alla sua arte, abbiamo all’inizio sono più stilizzati, sembrano
Cannes, o meglio, in selezione, perché nel 2020 Alice è immersa nella fantasia di queste opere. quasi da marionetta. I cieli di Alice non si appoggia
non si è svolta a causa del Covid, I cieli di Alice Una delle nonne era davvero un’artista e i suoi alla realtà, ma la racconta trascendendola. Come
vede protagonista Alba Rohrwacher. È lei la ra- disegni sono stati per me una fonte d’ispirazione. una bellissima fiaba. n
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UN LUPO, UN LEONE E S
u una remota isola immersa nei boschi del Canada, un lupo e un
leone crescono come fratelli. In questo racconto diretto da Gilles
de Maistre e intitolato, appunto, Il lupo e il leone, in sala con 01
UNREGISTAVISIONARIO
Distribution dal 20 gennaio, i veri protagonisti sono proprio due
animali. Ma il film, vincitore del Best Children’s Film al Festival di Zurigo,
non è né un film di animazione né un documentario. Due veri cuccioli
sono gli interpreti della storia tanto nella realtà quanto nella finzione.
“Ingaggiati” per il film quando erano piccoli, Lupetto e Leoncino sono
cresciuti praticamente insieme sul set nel corso delle riprese. La storia
Gilles de Maistre racconta a Ciak Il lupo e il narra di una ragazza, Alma (Molly Kunz), giovane, promettente pianista,
leone, il suo secondo film, in sala, storia del che alla morte del nonno torna nella casa dove aveva vissuto da bambina,
nel mezzo di un lago sperduto nei boschi del Canada. Lì Alma si ritrova
rapporto tra una ragazza e due cuccioli: sola a dover crescere e successivamente salvare da un triste destino il
«Una storia vera, girata senza forzature». cucciolo di una lupa e un piccolo di leone, Mozart e Dreamer, rimasti
orfani per varie circostanze spiacevoli. Il regista francese Gilles de Maistre
DI VANIA AMITRANO aveva già dato prova di talento nel raccontare storie toccanti sugli animali
nel precedente lungometraggio, Mia e il leone bianco (2018). Per questo
nuovo progetto de Maistre ha filmato per quasi due anni la crescita dei
due cuccioli e lo sviluppo della loro reale relazione. Insieme alla moglie,
Prune de Maistre, co-sceneggiatrice del film, il regista ha compiuto un
continuo lavoro di riscrittura del testo per adattare al racconto l’effettivo
comportamento sul set del lupetto e del leoncino. De Maistre, che vanta
esperienza anche nell’ambito del documentario, ha ripreso i due cuccioli
senza imporre loro forzature e ha montato la storia in base alla vera inte-
razione tra i due animali e gli altri componenti del cast. «La loro relazione
è reale - ha spiegato il regista in una intervista a Ciak - non c’è stato alcun
uso di effetti in CGI. Ciò che si vede nel film è ciò che è accaduto realmente
nella vita dei due cuccioli davanti alla macchina da presa».
L’INTERVISTA
Come è nata l’idea di raccontare una storia Molly Kunz ne
sulla relazione tra due dei predatori più te- Il lupo e il leone
muti in natura?
Mentre giravamo Mia e il leone bianco sul set
in Sud Africa c’era con noi Kevin Richardson,
esperto educatore di leoni, per aiutarci nelle
riprese. Un giorno venne anche Andrew Simp-
son, documentarista esperto in lupi, con lui e
Kevin abbiamo cominciato a pensare a quanto
sarebbe stato interessante realizzare un film che Gilles de Maistre
mettesse insieme queste due specie di predatori (61 anni) sul set de Il
in pericolo. Da qui è nato Il lupo e il leone. lupo e il leone
Il lupo e il leone
del film
Come avete trovato i due cuccioli?
Sapevamo che non sarebbe stato facile mettere
insieme un lupo e un leone, era una vera e pro- Questo è il suo secondo film che vede prota-
pria scommessa. Abbiamo trovato i due cuccioli gonisti gli animali e sappiamo che ne seguirà
in Canada, erano nati in cattività e volevamo un altro. Di cosa tratterà?
offrire loro una vita migliore sia durante le Il prossimo film sarà incentrato su un giagu-
riprese che dopo il film. La cosa straordinaria aro e siamo già pronti per andare sul set. Sarà
è che Lupetto e Leoncino, Paddington e Walter ambientato in Amazzonia e tratterà della de-
nella realtà, sono diventati davvero come fratelli forestazione e del traffico illegale di animali.
e tuttora lo sono. Sul set avevamo altri tre lupi Sarà un’avventura e vedrà come protagonisti
e due leoni di riserva, ma non li abbiamo mai un ragazzo, la sua insegnante di biologia e un
usati, proprio per via del forte legame che si è giaguaro nero da proteggere, ma sarà anche una
venuto a creare tra questi due. commedia molto divertente per le famiglie. n
CIAKMAGAZINE.IT | 51
IN SALA A FEBBRAIO - PROTAGONISTI
TOM HOLLAND:
DOPO SPIDER-MAN
È NATHAN DRAKE
DI ALESSANDRO DE SIMONE
L
a traduzione di Uncharted è “ine- film d’avventura in stile Indiana
splorato”. È normale che un caccia- Jones. E pensare che è tutto me-
tore di tesori quale è Nathan Drake, rito di… James Bond! Il perché
il protagonista della serie di videoga- lo ha raccontato lo stesso Holland
me che porta questo titolo, vada in in un’intervista rilasciata al mensile
cerca di luoghi mai battuti prima. Ed è quello di cinema britannico Total Film:
che fa anche Tom Holland, in questo momento «Durante o dopo le riprese di Spi-
ai primissimi posti della power-list mondiale der-Man: Far From Home esposi Holland nel
dell’entertainment. Holland è il supereroe che alla Sony in una riunione un’idea ruolo di
ha salvato il cinema dal fallimento, grazie a per un film con un giovane James Spider-Man in
Spider-man: No Way Home, i cui incassi con- Bond, una origin story, una cosa No Way Home,
tinuano a crescere giorno dopo giorno. Mentre senza senso, davvero il sogno di un che sta
spopolando
scriviamo il conteggio è arrivato a 1 miliardo ragazzino a cui la casa madre di nelle sale.
e 538 milioni di dollari nel mondo, una cifra Bond non penso si sarebbe partico-
che si fa fatica anche a scrivere e pronunciare larmente interessata. Ma l’idea restò
correttamente. Il film ha molti meriti, ma il nell’aria e si trasformò nella origin
giovane Holland ci mette del suo, come aveva story di Nathan Drake». Detto fatto,
già dimostrato nelle precedenti avventure con con qualche difficoltà tra conflitti di
il costume dell’Arrampicamuri. schedule e Covid finalmente Uncharted dal 18 fianco di Margaret Qualley (Ginger Rogers) in
26 anni da compiere, Tom Holland prima della febbraio sarà in sala. Se dovesse avere anche solo un altro film incentrato sulla figura del mitico
Marvel è stato un beniamino del pubblico del la metà del successo di Spider-Man, Holland attore e ballerino.
West End londinese, interpretando dal 2008 al potrebbe tranquillamente essere proclamato Tutto questo per arrivare ai rumors che nel
2010 il ruolo di Billy Elliot nel musical tratto Imperatore del Cinema, con buona pace di momento di andare in stampa potrebbero di-
dal film omonimo. Quando nel 2015 fu scelto Timothée Chalamet e Christopher Nolan, che ventare realtà: Tom Holland potrebbe essere
come terzo Uomo Ragno, molto teen, non ha non sono riusciti a essere i paladini del grande il conduttore degli Oscar 2022, battendo il
sprecato la sua occasione. Adesso sta cercando schermo con Tenet e Dune. record di Anne Hathaway che è al momento la
un difficile punto d’equilibrio. Ma il ragazzo da Kingston Upon Thames (deli- più giovane host di sempre (28 anni, nel 2011
«Vorrei lavorare in altri franchise alternandoli zioso sobborgo della parte sud-ovest di Londra, al fianco di James Franco, non un’edizione da
a film indipendenti», aveva dichiarato qualche dove vive a poca distanza dai genitori e dai tre ricordare). In un anno che vede ben tre musical
tempo fa. Gli indies Chaos Walking di Doug fratelli) è ambizioso e non ha intenzione di fer- che correranno per varie statuette (West Side
Liman (per Netflix) e Cherry dei Fratelli Russo marsi. Ha già annunciato che sarà protagonista Story, Tick, Tick… Boom! e In the Eights),
(su Apple TV+) si ricorderanno più per la sua di un biopic su Fred Astaire, rimettendosi le Holland potrebbe ripetere l’exploit di Hugh
presenza. Nei franchise va meglio: Unchar- scarpette da tip tap con cui aveva iniziato bam- Jackman, che nel 2009 dimostrò di essere The
ted (come scrive Luca Dondoni qui di fianco) bino la sua carriera. Cosa curiosa, l’originale Greatest Showman sul palco degli Academy
ha la possibilità di diventare una collana di Billy Elliot, Jamie Bell, sarà Fred Astaire al Awards. ■
52 | CIAK
CINEMA
E VIDEOGAMES
DI LUCA
UNCHARTED DALLE
DONDONI
U
ncharted è una serie di
giochi di azione e avventura
sviluppata da Naughty Dog
e pubblicata da Sony Inte-
ractive Entertainment per
PlayStation, che ha avuto sin dagli esordi
un enorme successo di pubblico. Addi-
rittura Uncharted è stato premiato dalla
critica per aver innalzato lo standard dei
videogiochi single-player arrivando a of-
frire un’esperienza simile all’immersività
di un plot cinematografico. Il protago-
nista è Nathan Drake, un cacciatore di
tesori che viaggia per il mondo, svela
misteri e scopre reliquie che diventano
indizi per la sua caccia, con avventure
che incollano al teleschermo (sia della tv Un “quadro” del videogioco
Uncharted. Delle varie serie sono
che del pc). Tutto ha avuto il via con Un- stati venduti finora nel mondo 41
charted: Drake’s Fortune del milioni di copie.
2007 per poi proseguire con
Uncharted 2: Il covo dei ladri La cover di A Thief’s End, a cui è ispirato
del 2009, Uncharted 3: L’in- il film con protagonista Tom Holland.
ganno di Drake del 2011, Uncharted 4: Fine di un ladro del
2016 ai quali si sono aggiunti il prequel Uncharted: L’abisso
d’oro del 2011 e gli spin-off Uncharted: Fight for Fortune
del 2012 e Uncharted: L’eredità perduta del 2017, oltre al
gioco rompicapo Uncharted: Fortune Hunter nel 2016.
Oltre 41 milioni di giochi venduti hanno trasformato il
titolo in una delle serie di videogame più vendute di tutti i
tempi. Ovvio che, prima o poi, un adattamento cinemato-
grafico fosse doveroso visto il concept che in pellicola gira
come un orologio. affezione nei confronti dell’avventura». Va detto che il film ha preso
Così, il 17 febbraio 2022 Sony Pictures porterà nei cinema ispirazione soprattutto da Uncharted 4: Fine di un ladro del 2016 che,
Uncharted, il primo adattamento cinematografico basato si è saputo (o ce l’hanno fatto sapere per meglio lanciare la pellicola e
su questa serie di videogiochi incentrati sull’avventuriero aggiungere un trivial interessante?), è il videogioco preferito del prota-
Nathan Drake. Lo sviluppo del film è stato davvero trava- gonista Tom Holland. Dopo aver terminato le riprese, Tom ha iniziato
gliato, con l’avvicendarsi di registi che lungo la strada hanno a girare Spider-Man: No Way Home con un’energia e una voglia di far
abbandonato o sono stati licenziati per i più svariati motivi: bene che, ha detto, «è figlia di ciò che mi ha lasciato Uncharted».
dalle differenze creative sino all’eccessivo protrarsi dello sviluppo della Nel videogioco, la trama racconta di un giovane e furbo Nathan Drake
sceneggiatura. La regia originale doveva essere di David O. Russell nella sua prima avventura alla ricerca del tesoro con l’arguto e fortissimo
(Il lato positivo, American Hustle) con Mark Wahlberg candidato al amico Victor “Sully” Sullivan. L’avventura si mostra subito piena di azio-
ruolo di Nathan Drake ma da allora le cose sono molto cambiate e il ne e attraversa il mondo intero con i due protagonisti che partono alla
progetto è diventato una storia con il protagonista impersonato da Tom pericolosa ricerca del “più grande tesoro mai trovato” inseguendo indizi
Holland (il Peter Parker/Spider-Man dell’Universo Cinematografico che potrebbero condurli al fratello di Nathan, scomparso da tempo. Nel
Marvel). Fortunatamente la figura di Mark Wahlberg ha subito un cast del film figurano anche Antonio Banderas, Tati Gabrielle, Sophia
re-casting diventando Victor “Sully” Sullivan, personaggio a sua volta Ali, Patricia Meeden e Sarah Petrick. Ancora una vota i videogiochi
importantissimo perché amico, compagno di influenzano il cinema e come abbiamo scritto
avventure e mentore di Drake. Tra l’altro il film più e più volte accadrà spesso, sempre di più. ■
è la prima produzione di lungometraggi di Sony
PlayStation Productions e un importante primo
passo per la multinazionale del divertimento. È
bello che Wahlberg abbia paragonato il film a
blockbuster come Indiana Jones o Il caso Tho- Mark Wahlberg (50 anni) nel ruolo di Victor “Sully”
Sullivan, personaggio centrale della storia nella
mas Crown con elementi che, dice lui: «sono i collana di videogiochi (sullo sfondo) a cui il film è
classici topoi dei film di rapina ma con una forte ispirato.
CIAKMAGAZINE.IT | 53
IN SALA A FEBBRAIO
Jennifer Lopez
(52 anni) e
Owen Wilson
(53) in Marry
Me - Sposami
SE LA STAR J.LO
SPOSA IL PRIMO CHE CAPITA
La diva racconta Marry Me, in uscita per l’altra. Fino a che la cerimonia dei
Grammy Awards per cui la cantante è
per San Valentino, in cui è divisa tra il candidata sconvolgerà di nuovo le carte
in tavola».
rapper Maluma e Owen Wilson: «A volte Basata sulla serie a fumetti e graphic
novel Keenspot di Bobby Crosby e
bisogna lasciarsi andare» Remy “Eisu” Mokhta, la storia arriva
nelle sale nel giorno del santo protetto-
«S
DI TIZIANA LEONE re degli innamorati. «Sono stata tante
Jenny Slate
volte di fronte ai miei fan, sul palco – ha (39 anni) e
iamo qui per loro nuova hit, Marry Me». «Nel frat- detto la Lopez – e ora interpreto questa Charlie Day
raccontarvi la tempo, Charlie Gilbert, un insegnante superstar che decide di prendere una (46) in
storia del nostro di matematica e papà single, viene tra- decisione, improvvisa, che cambierà il I Want You
film e lo faremo in scinato al concerto dalla sua migliore resto della sua vita. Come racconta il Back
appena 60 secon- amica Parker», prosegue Maluma, film, a volte bisogna prendere decisioni
di». Jennifer Lo- pseudonimo del cantautore Juan repentine, provarci, lasciarsi andare».
pez e Maluma, protagonisti di Marry Luis Londoño Arias, al suo debutto La colonna sonora include anche brani
Me - Sposami, il film che uscirà nelle cinematografico. Ma «giusto un attimo inediti, come Marry Me, cantata dai
nostre sale nel giorno di San Valenti- prima che Kat si sposi, il mondo intero due protagonisti che nel film si esibi-
no, hanno scelto la platea mondiale scopre che Bastian tradisce la futura scono al Madison Square Garden di
di YouTube per descrivere Kat Valdez moglie con la sua assistente», continua- fronte a migliaia di spettatori. «Credo
e Bastian, i loro personaggi. «Tutto no. «Così lei prende una decisione da sia la scena del film che preferisco – ha
comincia - anticipa Jennifer Lopez donna saggia. Sceglie un fan tra la folla ammesso l’attrice - L’ultima volta che
Scott Eastwood (35 anni)
- quando due superstar decidono di e lo sposa al posto di Bastian. Più Kat avevo cantato in un film era in Selena,
sposarsi in diretta sul palco di fronte a e Charlie passano del tempo insieme, ma lo avevo fatto sulle sue musiche,
milioni di spettatori, mentre cantano la più si accorgono di essere perfetti l’uno questa è la prima volta che faccio un
54 | CIAK
LA CHICCA
DI ALESSANDRA
DE LUCA
MEMORIE
D’AMORE
È
disco per un film». Da quando è tornata in- dietro la vita delle celebrità. La gente crede
sieme all’ex Ben Affleck, la Lopez ha sempre di conoscere tutto, ogni dettaglio, ma ci sono un Paolo Ruffini diverso da quello che il grande
un posto sulle copertine delle riviste e ora aspetti della vita che ciascuno di noi cerca di pubblico ha imparato a conoscere attraverso le
che arriva al cinema con una pellicola dal mantenere per sé». Più che la celebrità, conta commedie di Carlo Vanzina, Neri Parenti, Fausto
titolo piuttosto chiaro, la domanda su un suo il talento: «Questa bellissima donna – ha rac- Brizzi, Volfango De Biasi, Paolo Virzì. O quelle che lui
prossimo matrimonio appare quasi inevita- contato la regista Kat Coiro - sembra perfetta. stesso ha diretto, come Fuga di cervelli, Tutto molto
bile. «Io sono una romantica– ha replicato Ma quando vedi qualcuno come Jennifer che bello, Super vacanze di Natale. Forse non tutti sanno
– lo sono sempre stata. E sono stata sposata lavora duro, mentalmente e fisicamente, noti che il 44enne attore e regista livornese, da tempo
alcune volte, ma ancora credo nell’happy end, la grande differenza tra celebrità e talento». impegnato nel sociale, è l’autore di documentari
al cento per cento». Nel film, Owen Wilson Eppure è la celebrità ad allontanare spesso dedicati alla malattia mentale (Quore matto, Secondo
interpreta il ruolo del marito per caso, Charlie i suoi divi dalla realtà. «Io cerco sempre di te, Cosa vuoi?, Peter Panico), alla possibilità di essere
Gilbert, un divorziato e timido insegnante di mantenere i piedi per terra – ha concluso la felici nel dolore (Resilienza), alla disabilità (con il
matematica al liceo, che si trova lì solo perché Lopez – e di ricordarmi da dove vengo. Sono progetto UP&DOWN, all’origine del documentario
ha accompagnato sua figlia Lou e la sua amica sempre la stessa persona, faccio le stesse cose, UP&DOWN – Un film normale). Il suo ultimo lavoro,
all’evento. «In questo film – ha spiegato ancora mi comporto nello stesso modo, sono un essere PerdutaMente, nelle sale dal 14 al 16 febbraio con
la Lopez – abbiamo voluto raccontare cosa c’è umano, ma forse la gente se lo dimentica». ■ Luce Cinecittà è invece dedicato all’Alzheimer, una
malattia crudele e misteriosa che uccide prima della
morte, deruba le persone della loro identità e colpisce
LOTTARE PER prossimi a compiere trent’anni, terrorizzati di aver
perso la loro unica possibilità di vivere felici e
non solo chi è affetto dal morbo, ma anche i suoi
famigliari. Insieme a Ivana Di Biase, Ruffini attraversa
RICONQUISTARE contenti, Emma e Peter escogitano un piano
disperato per porre fine alle nuove relazioni dei loro
l’Italia per incontrare le vittime di questo male all’origine
di un decadimento fisico e cognitivo, i loro parenti,
L’EX ex e riconquistarli. Diretto da Jason Orley e scritto
da Isaac Aptaker ed Elizabeth Berger, autori
mariti e mogli, figli, fratelli e sorelle, nonni e nipoti che
testimoniano una lotta impari contro la malattia, dalla
di Love, Simon e showrunner di This is Us, I Want quale non si può guarire, ma che si può curare con
Nell’ironico I Want You You Back è una commedia romantica Amazon l’amore per i propri cari impegnati nel doloroso
Back, su Amazon Prime Original che vede protagonisti attori celebri come percorso. Si sorride e si piange, a seconda delle storie
Scott Eastwood, il figlio del grande Clint, Charlie che attraversano lo schermo e che ci parlano di
dall’11 febbraio, anche Scott Day, il Charlie Kelly di It’s Always Sunny in dedizione, coraggio, affetto, perseveranza, pazienza,
Eastwood, il figlio di Clint Philadelphia e Manny Jacinto, già amato dal sentimenti profondi con i quali è possibile combattere
pubblico sia nella versione ironicamente idiota di paure, frustrazioni, sgomento. Si parte con la struggente
U
na commedia brillante e giocata sull’ironia, The Good Place sia nel ruolo drammatico di Nine lettera di Franco e si arriva a mappare il Paese attraverso
sulla fine dei rapporti d’amore, non sempre Perfect Strangers.Ironico e brillante, il film unisce incontri straordinariamente toccanti (Ruffini va a
destinata a scatenare tragedie, nonostante la ragione di chi è stato lasciato al sentimento di chi trovare anche Lino Banfi), scoprendo che la memoria
le apparenze iniziali. Disponibile su Amazon Prime lascia, mettendo al centro l’ironia, l’unica vera arma emotiva dei malati di Alzheimer non va perduta:
dall’11 febbraio, I Want You Back racconta la storia in grado di fronteggiare le guerre che soltanto la «io non so chi sei, ma so di
di Peter (Charlie Day) ed Emma (Jenny Slate), due fine di un amore è in grado di scatenare. Alla amarti».
estranei che, quando si incontrano, scoprono di sceneggiatura hanno collaborato AptakereBerger, «La prima domanda posta
essere inesorabilmente legati da un fatto: sono stati entrambi nominati agliEmmy, attualmente al lavoro nel corso della prima
lasciati, nello stesso weekend, dai rispettivi partner, sempre per Amazon su un adattamento del romanzo intervista – dice il regista – è
Anne (Gina Rodriguez) e Noah (Scott Eastwood). di Meg Wolitzer The Female Persuasion, con stata: “Che cosa significa
Seguendo il tradizionale proverbio “mal comune protagonista Nicole Kidman, oltre a partecipare prendersi cura di un malato
mezzo gaudio”, i due decidono di trasformare la loro come co-showrunner alla serie drammatica di di Alzheimer?” La risposta
autocommiserazione in una rivincita quando successo della NBC, This is Us. Una garanzia di è stata “Amare”. È l’amore
realizzano dai social che i rispettivi partner sono già successo quando si tratta di mischiare amore e ironia, il protagonista di questo
andati avanti, Anne con Logan (Manny Jacinto) e seduzione e persuasione, pura fantasia e cinica realtà. film, non la malattia». ■
Noah con Ginny (Clark Backo). Entrambi ormai Tiz. Leo.
Paolo Ruffini
(43 anni)
FEBBRAIO CON IL NOSTRO CINEMA
Carlotta Antonelli (26
anni) in una scena del film
TAKEAWAY :
LA ANTONELLI, DI RIENZO E IL DOPING
La giovane attrice lanciata Che tipo di personaggio è Maria?
È una ragazza problematica, vive in un pae-
da Bangla e da Suburra - La sino di montagna con la sua famiglia, ha la
serie, che le è valso un Ciak passione per la marcia, ma in realtà non sa
bene cosa vuole nella vita. La marcia è la sua
d’oro, racconta il film in uscita unica evasione da una realtà che le va stretta,
diretto da Renzo Carbonera, ma quando decide di far diventare questa sua
passione un’opportunità le cose si complicano.
l’ultimo interpretato dall’attore Il suo rapporto con questa disciplina è fatto di
romano, «Storia di una amore e odio perché la marcia la fa entrare in
contatto con la sua parte più profonda, ma poi
Una scena di
TakeAway
giovane atleta fragile la intrappola anche nell’inganno del doping.
e dell’inganno del successo» Come è stato interpretarlo? Cosa pensa del suo lavoro a questo punto
Il personaggio di Maria mi rimarrà sempre della sua carriera?
nel cuore, sicuramente per il rapporto che si è Ho iniziato con la tv, quasi per caso, ma poi
DI VANIA AMITRANO creato con Libero, ma anche perché non mi era nel tempo mi sono accorta che è il lavoro che
C
mai capitato di fare un lavoro così importante voglio fare. Suburra è stato un magnifico tram-
arlotta Antonelli, vincitrice del Ciak sul fisico. Io non sono un’atleta, ma per questo polino di lancio e ancora adesso, con tutte le
d’oro come Rivelazione nelle serie ruolo mi sono allenata per cinque mesi nella nuove piattaforme che ci sono, i progetti seriali
Tv 2020 per il ruolo di Angelica in marcia prima delle riprese ed è stato durissimo. sono tantissimi. Però il cinema ha una magia e
Suburra – La serie, è ora protago- Uscivo di casa col freddo d‘inverno, mi allenavo una poesia tutte sue. Non è semplice in questo
nista di TakeAway di Renzo Carbonera, in e a volte piangevo perché pensavo che non ce momento fare cinema, soprattutto in Italia, ma
sala con Fandango, al fianco del compianto l’avrei fatta, è una disciplina veramente compli- è quello a cui io ambisco.
Libero De Rienzo nell’ultimo film della sua cata. È stato pesante, ma ora sono fiera che non
vita. La giovane attrice, che ha esordito nel sia stata chiamata neanche una controfigura: A quale personaggio è rimasta più attaccata?
2016 nel mondo delle serie tv, racconta di essere ho fatto tutto io. Quello di Angelica in Suburra era un perso-
entusiasta della sua carriera anche nel cinema. naggio su cui ho lavorato per tre anni, è stato
TakeAway è il suo quarto lungometraggio do- Che ricordi ha del suo rapporto con De Ri- sicuramente complicato, ma anche divertente.
po l’esordio sul grande schermo in Bangla di enzo sul set? È stato difficile salutarlo, chiudere il capitolo
Phaim Bhuiyan nel 2019. Il suo personaggio Mi piace molto ricordarlo. I primi tre giorni mi è dispiaciuto. In generale però mi sento
nel film di Carbonera, Maria, è una marciatrice non ci siamo praticamente rivolti la parola. abbastanza fortunata per i ruoli che mi sono
professionista che vive e si allena sul Terminillo, Ci eravamo conosciuti anni fa, ma lì sul Ter- capitati. Ho fatto cose anche diverse tra loro e
aiutata dal suo compagno, Johnny (Libero De minillo all’inizio eravamo tutti molto tesi e per me è già una vittoria.
Rienzo), che ha quasi il doppio dei suoi anni ed preoccupati per via del Covid. Poi invece pian
è seriamente intenzionato a portarla al successo, piano ci siamo quasi presi per mano e ci siamo Che ruolo le piacerebbe interpretare in fu-
anche a costo di mettere a rischio la salute della fatti molta forza a vicenda. Tra noi c’era molta turo?
ragazza. In una pausa sul set della serie tv di cui affinità. Passavamo ogni sera insieme anche a Mi piacciono i personaggi scritti bene e non è
è interprete, ma di cui non può rivelare dettagli, riscrivere le scene, era bello. È stato un rapporto facile trovarli. Ma mi piacerebbe interpretare
ha raccontato a Ciak di Takeaway. molto stretto e profondo. tutto. ■
56 | CIAK
«LA MIAGIULIA,
Una scena
di Giulia
FRAGILE E
CORAGGIOSA»
R
Rosa Palasciano racconta a Ciak osa Palasciano buca lo
schermo. È la prota-
quel poco che ha e va a vivere per strada.
Abbiamo ricostruito un personaggio che
il personaggio che interpreta gonista di Giulia, che
alla Mostra di Venezia
uscendo di casa, ritrova sé stessa.
nel nuovo film scritto con Ciro ha suscitato interes- Quali sono gli aspetti di Giulia che
se e critiche positive colpiranno il pubblico?
De Caro, in uscita il 17 febbraio e che il 17 febbraio Giulia è una ragazza che nonostante le
e che ha colpito il pubblico sarà tra i pochi film a uscire al cinema.
La storia, diretta da Ciro De Caro, gira
sue difficoltà ha coraggio e può essere un
esempio per chi vive una vita trattenuta,
di Venezia 78 intorno a una ragazza che perde i punti
di riferimento, ritrovandone di nuovi e
cercando di compiacere gli altri e facen-
do la cosa giusta per essere accettato.
personali. Rosa Palasciano arriva dal Proprio perché così estrema, lei mostra
DI STEFANO AMADIO teatro fisico e dalla scrittura e per lei che si può uscire dagli schemi e trovare
l’importante sembra essere, sul palco o un po’ di pace. Chiunque può trovare
sul set, poter dare sempre qualcosa di qualcosa di sé in Giulia, in quella parte
suo. L’abbiamo incontrata. più fragile, più folle che nascondiamo
perché non c’è spazio per esprimersi in
Rosa, come hai iniziato a fare l’attrice? questa società.
Da piccola non sognavo di fare l’attrice!
Ero e sono timida e introversa; volevo Alla presentazione a Venezia in molti
fare psicologia ma dopo un’adolescenza si chiedevano del finale, non lo svelia-
un po’ turbolenta mi avevano consigliato mo ma cerchiamo di chiarirlo.
di mettere tutta l’energia e i sentimen- È un finale aperto, e mi sorprende mol-
ti nel teatro. Sul palcoscenico mi sono to sentire i pareri del pubblico, perché
sentita veramente a mio agio e sentivo ognuno ci legge qualcosa di diverso. Non
di poter dare qualcosa di bello. Poi ho anticipiamo nulla ma noi non avevamo
fatto una scuola a Roma e dopo ho co- mai pensato alla cosa estrema che pa-
minciato con il teatro fisico e di ricerca, recchi hanno detto. In effetti può essere
con l’Odin in Danimarca e in Francia. un’opzione, ma per noi era solo il finale
Il teatro dà tante soddisfazioni e pochi di un capitolo della sua vita. Comunque
soldi, infatti facevo anche la cameriera, la si veda è una scelta di libertà. Lei sta
però mi manca ed è una cosa che voglio bene quando ci sono cose semplici e vere
tornare a fare perché credo che quella e il finale è proprio una di queste cose.
sia la casa dell’attore, mentre il cinema
è più la casa del regista. Come ti sei trovata con i colleghi che
hanno lavorato in Giulia?
Hai interpretato Giulia, ma l’hai anche Con Valerio Di Benedetto e Fabrizio
scritto con Ciro De Caro; com’è stato il Ciavoni, che sono gli amici di Giulia
percorso che ha portato al film? nel film, mi sono trovata benissimo,
Abbiamo scritto una storia semplice mi sono sentita illuminata dalla loro
ispirandoci a Rohmer, ai racconti d’esta- presenza.
te, al mare e alle stagioni. Sulla spiaggia
che conoscevamo entrambi, al tramon- Ma la scelta dei due ragazzi, l’ex Di
to, c’erano sempre un sacco di giochi Benedetto e il nuovo, Matteo Quinzi,
abbandonati che venivano portati sul praticamente identici è stato un caso
bagnasciuga dalle onde. Questa imma- o una scelta?
gine forte e questa ragazza che in un Sì, abbiamo deciso che dovevano essere
momento di difficoltà della sua vita era uguali perché in fondo lei cerca di ri-
al mare per riflettere, erano lo spunto. creare una realtà che la rifiuta e trova
Da lì abbiamo iniziato a cercare il lato qualcuno identico all’ex. Nella sceneg-
oscuro della sua personalità e poi ci sia- giatura anche la ex del nuovo ragazzo
mo diretti proprio lì preferendo raccon- era uguale a Giulia. Tutti e due cercano
tare le sue fragilità. Un personaggio con una copia per poter recuperare sugli
Rosa Palasciano una vita emotiva turbolenta che molla errori che hanno fatto in passato. n
(32 anni)
CIAKMAGAZINE.IT | 57
FEBBRAIO CON IL NOSTRO CINEMA Un’immagine di
Ghiaccio.
UN PUGNO AL DESTINO
CRUDELE
DI MICHELA OFFREDI
L
a storia di un ragazzo, Giorgio (Gia- Corso, dopo la discoteca» e dell’atmosfera delle
como Ferrara, lo Spadino di Subur- borgate dove, oggi come ieri, «la gente fa la
ra), che nella periferia romana degli spesa al mercato e i ragazzini hanno la comitiva
Anni ’90 decide di diventare, aiutato e non i cellulari». Sarà per questo che dopo
da Massimo (Vinicio Marchioni), un averla scritta, quella storia, hanno anche deciso
pugile professionista. E prova così a riscattarsi di girarla. Con un’attenzione: «Riuscire a essere
dalla malavita e da un destino già scritto. Ma credibili nel mondo della boxe, soprattutto nella
Ghiaccio, esordio nella regia cinematografica scena dell’incontro». Quella è stata una sfida
del cantautore Fabrizio Moro (che pochi gior- nella sfida, «con i primi due
ni prima dell’uscita-evento della pellicola in round girati in un uni- Fabrizio Moro (46 anni) e Alessio De Leonardis (39) sul
set.
sala, il 7, 8 e 9 febbraio, sarà a Sanremo con la co piano-sequenza».
canzone Sei tu) insieme ad Alessio De Ecco cosa hanno rivelato a Ciak
Leonardis, è più di questo. Il film (una i due registi del film, che ha nel
produzione La casa rossa di Francesca cast anche Claudio Camilli, Be-
Verdini con Tenderstories in associa- atrice Bartoni, Sara Cardinaletti,
zione con L’Università Telematica San Valerio Morigi, Lorenzo Grilli,
Raffaele Roma, in collaborazione con Emanuele Propizio, Mauro
Sky e RTI, distribuito da Vision Di- Cremonini e Lidia Vitale.
stribution) racconta anche la loro
di storia. Quella di due ex ragazzi, Fabrizio Moro al ci-
nati in quella parte di Roma «dove nema. È una novità.
non arriva la bellezza», che hanno Come è nata questa
lottato per i propri sogni, e poco avventura?
importa se erano fatti di note o L’amore per il cinema
immagini. Ghiaccio parla un c’è sempre stato ed
po’ anche di loro, delle «va-
sche con la macchina in via del
Vinicio Marchioni (46 anni)
58 | CIAK e Giacomo Ferrara (31) in
una scena di Ghiaccio.
Ancora Vinicio Marchioni
e Giacomo Ferrara in
Ghiaccio.
è importante quanto quello per la musica. È ho detto: «Stasera ti sei preso l’applauso che ti quel modo ero bravo a esprimermi. Poi, certo,
una passione che mi è stata trasmessa da mia meritavi ieri». Rientrato ho chiamato Alessio: da lì a centrare gli obiettivi la strada è lunga:
mamma, da ragazzino. Ho studiato all’Istituto «È tempo di fare un film sulla boxe». Mio nonno c’è bisogno di tanta forza interiore, umiltà. E
per la cinematografia e la tv Roberto Rossel- era un pugile. Il parallelismo fra musica e boxe di rabbia.
lini, anche se poi ho preso una strada diversa. l’ho incontrato tante volte. Accettare di esibirsi A: Sono d’accordo. La boxe, lo sport sono me-
In questi due anni, però, questo progetto mi su un palco importante è come per un pugile tafore della vita, raccontano soprattutto chi
ha salvato dalla depressione. Per un musicista salire su un ring. E cercare di far pace con la prova a cambiare. Tutti, ma soprattutto noi
stare lontano dal palco è la cosa più brutta che sua voglia di rivalsa. che abbiamo tentato una strada diversa da
possa accadere. quella classica, partiamo con alcune difficol-
Giacomo decide di combattere la criminalità. tà. Ti costruisci obiettivi, lotti, non sempre li
Alessio, da tempo lavori in questo ambito, Allo stesso tema hai dedicato nove anni fa la raggiungi ma, citando una frase del film, «se
affiancando registi nazionali e internazionali. tua prima canzone a Sanremo, Pensa. Difficile perdi è uguale, perché i guerrieri non perdono
Questo però è il tuo primo film. Ho letto che sia una coincidenza. mai, caso mai imparano».
sognavi di realizzarlo prima dei 40 anni. È una tematica a cui mi sento legato. Quando
Li compio il 12 febbraio, quindi centro l’obiet- cresci in un quartiere come il mio o diventi Il vostro protagonista ha un motivo, ma anche
tivo in tempo (ride, ndr). Ho iniziato molto qualcuno al di fuori della malavita oppure di- e soprattutto l’amore.
giovane, ho fatto tutta la gavetta. Con Fabri- venti un malavitoso. A: Ghiaccio è una grande storia d’amore, amore
zio abbiamo scritto questa storia pensando di per i figli, la moglie, la fidanzata, la mamma,
darla poi a qualcuno. Quando però è arrivato Non è un caso allora che Ghiaccio, più che per lo sport. Anche l’amicizia è un’altra faccia
il momento, ci siamo detti: «Perché non lo fac- Cinderella Man o altri grandi esempi, ricordi dell’amore.
ciamo noi?». Suburra, Gomorra, Romanzo criminale. F: In fondo puoi lottare, puoi tirar fuori tutta
A: Il nostro protagonista fin dall’inizio si do- la forza che vuoi, ma da soli non si vince mai
Come nasce il soggetto? manda se sia un buono o un cattivo. C’è una veramente. ■
F: Ci sono vari fili conduttori. Noi due siamo linea sottile nel crescere in determi-
diventati amici stretti perché veniamo dalla nate realtà che a un certo punto ti
stessa realtà. Io sono nato e cresciuto a San confonde. Ti chiedi: «Io da che parte
Basilio, lui a La Rustica. Pur avendo età di- sto?». E non perché non sia chiaro o
verse, siamo della generazione che ha vissuto perché non hai una famiglia che ti se-
la periferia negli Anni ’90. Ghiaccio parte da gue, ma semplicemente perché spesso
lì. Perché invece il pugilato? Tre anni fa, pri- ti ritrovi a essere amico di persone che
ma di un concerto al Forum di Assago, sono stanno sia da una parte che dall’altra.
andato a vedere un incontro di boxe e lì ho Anche per questo la malavita entra
conosciuto Mirko Valentino, che nel film in- nella storia: ha camminato parallela
terpreta “Lo Zingaro”. Mi colpì, forse perché alle nostre.
ho sempre avuto la passione per Rocky. Vidi
questo ragazzo, un piccoletto tatuato che, in Il film suggerisce che avere un mo-
mezzo a tante stelle, arrivava da sconosciuto. tivo aiuta a salvarsi.
Gli altri entravano accompagnati dalla musica F: È fondamentale, soprattutto
dei rapper, lui sulle note di Mario Merola. Salì quando arrivi da una piattaforma in
sul ring, le diede di santa ragione all’avversario cui non c’è nulla. La fortuna arriva quando Fabrizio Moro al Festival di Sanremo 2018,
e perse ai punti. Decisi di invitarlo al mio con- quel motivo lo riconosci. A 12 anni ho iniziato da lui vinto in coppia con Ermal Meta (40
certo. La sera dopo l’ho fatto salire sul palco, a suonare la chitarra e a scrivere. Ero un anni) con il brano Non mi avete fatto
ho raccontato la storia, è partita un’ovazione e ragazzetto introverso e ho realizzato che in niente.
CIAKMAGAZINE.IT | 59
LA GIORNATA DELLA MEMORIA
Bruno Ganz
(1941-2019) nel film uccidere non solo l’uomo, ma anche la leg-
La caduta - Gli ultimi
giorni di Hitler
genda». Il doc di Hepperline e Tucker, allora,
si muove tra 9 diversi Paesi, ripercorrendo (e
demitizzando) la parabola di Hitler e consul-
tando storici, psichiatri e altri studiosi del feno-
meno nazifascista per analizzarne la diabolica
persistenza nella psiche di massa. Molti ed
espliciti i parallelismi con Donald Trump e lo
sciovinismo eversivo che lo sostiene. Ma anche
l’Europa non se la passa benissimo. I registi
ci mostrano l’inquietante marcia nazionalista
dell’ultra-destra polacca svoltasi l’11 novem-
bre 2018, campo di coltura per le stesse idee
razziste e filo-autoritarie che alimentavano il
potere hitleriano. La Storia, più che rischiare
ILMITO (PERICOLOSO) DI
di ripetersi, lo sta già facendo. Colpa anche di
scellerati maestri di falsificazione della realtà (il
doc ne segue in particolare uno, David Irving,
saggista britannico filonazista e negazionista
«S
DI EMANUELE BUCCI molte incarnazioni cinematografiche di Hitler
sembrano subire il fascino, pur negativo, del
e accendi la tv te- personaggio. Come, fanno notare i documen-
desca, c’è il 95 % di taristi, nelle varie rievocazioni della scena del
possibilità di trovare suicidio. Dove «la porta si chiude sempre o
un documentario su la telecamera si allontana subito prima che
Hitler», afferma En- Hitler prema il grilletto», quasi concedendo
no Lenze, curatore «a Hitler il tipo di morte onorevole che non
del Berlin Story Bunker Museum, tra è data alle sue vittime». La (auto)critica di
gli esperti intervistati nel film Il senso ciò che vediamo, sentiamo e rappresentiamo,
di Hitler, di Petra Hepperline e Mi- suggeriscono perciò i due registi, deve essere
chael Tucker, prodotto da Uwaga Film radicale se vogliamo impedire non solo che il
con Play/Action Pictures e Means Of fico nazista?». La risposta viene dal libro Un’immagine nazifascismo torni a vincere nella realtà, ma
Production, in sala per Wanted il 27 The Meaning of Hitler (1978, inedito in del film che lo faccia ancora prima nel nostro inconscio
gennaio. Ovvero, il Giorno della Me- Italia) dello storico Sebastian Haffner. Il senso condiviso. Giacché, chiosa lo storico Yehuda
di Hitler
moria per le vittime dell’Olocausto, Il quale, già nel 1940, riteneva che «per Bauer, «il problema non è che i nazisti erano
il più tragico ed emblematico crimine chiudere con Hitler il mondo doveva disumani, ma che erano umani». ■
del nazifascismo. Ma siamo sicuri che
questa perdurante e talvolta morbosa
attrazione dell’industria culturale per
Anthony Hopkins
il leader nazista non abbia alimenta-
(84 anni)
to il fascino perverso della sua figura nel film Bunker
nell’immaginario collettivo? È una do-
manda che si pongono gli autori del
film, di fronte al proliferare di pellicole,
trasmissioni, approfondimenti dedicati
al Führer. «Chiamatelo il “Canale Hit-
ler”», commentano: «Abbiamo visto i
suoi cani, le donne, le macchine, il cibo,
i generali, le segretarie, le armi segrete,
il suo consumo di droga, filmati inediti
a colori: un fascismo affascinante. Il che
fa sorgere una domanda: è possibile fare
un film come questo senza contribuire
all’espansione dell’universo cinematogra-
60 | CIAK
IMILLEVOLTI
DELL’IDENTITÀ
L’ungherese Kornél
Mundruczó torna al
cinema con un film
In questa foto e in
che attraverso tre basso, due scene di
trauma dell’Olocausto
I
DI ALESSANDRA DE LUCA
l grande pubblico si è accor- ha sempre causato molti interrogativi e
to di lui grazie allo straziante il nostro trasloco in Germania ha com-
Pieces of a Woman, per il quale portato domande ulteriori, trattandosi
Vanessa Kirby ha conquista- di temi considerati ancora delicati nella
to la Coppa Volpi come mi- società tedesca». Ancora Mundruczó:
gliore attrice alla Mostra di «Riguardo invece al primo episodio, che ha
Venezia. L’ungherese Kornél un carattere quasi surreale, abbiamo preso
Mundruczó e la sceneggiatrice Kata spunto da un romanzo di Imre Kertész
Wéber, sua moglie, tornano sul grande in cui si racconta di come la Croce Rossa
schermo con Quel giorno tu sarai che Polacca si occupasse di pulire i campi dopo
ancora una volta vede Martin Scorsese la liberazione da parte dell’esercito russo e
nella veste di produttore esecutivo. del fatto che durante il loro lavoro venis-
Presentato fuori concorso a Cannes 2021 di due autori che non smettono mai di Kornél Mundruczó sero trovati molti bambini. Ci sembrava
e nelle sale dal 27 gennaio con Teodora avventurarsi in territori inesplorati. Con (46 anni) e Kata un perfetto punto di partenza: volevamo
Film, il lungometraggio ruota intorno Quel giorno tu sarai riescono a dramma- Wéber (41) al filmare questo miracolo, il ritrovamento
a una famiglia che attraverso tre gene- tizzare il movimento stesso del tempo, il Festival di Cannes di una piccola sopravvissuta, che diven-
razioni si confronta con l’eredità della modo in cui ricordiamo e il modo in cui tasse il cuore del film. Un tema che ci in-
Shoah, dalla nascita miracolosa di Eva dimentichiamo». teressava esplorare in profondità, dopo
in un campo di concentramento fino alla «Kata e io discutiamo spesso di identità Pieces of a Woman, era il modo in cui
vita quotidiana del nipote Jonas e di sua e di come sia un concetto molto flessi- questo tipo di eventi trauma-
madre nella Berlino di oggi. bile e manipolabile - ha commentato tici persista attraverso le
Ispirandosi a eventi realmente acca- il regista - di come alcuni eventi, sia generazioni». ■
duti, Mundruczó e Wéber riflettono terribili che gioiosi, possano attraver-
dunque su memoria e identità attraverso sare le generazioni e definire la vita di
una potente messinscena che si sviluppa coloro che in realtà non ne hanno avuto
intorno a lunghissimi piani-sequen- esperienza diretta. Questo film include
za. Se nel primo episodio le matasse di molti elementi legati a fatti realmente
capelli strappate dai tubi delle docce in accaduti che hanno profondamente in-
un campo di concentramento ripulito fluenzato le nostre vite, soprattutto per
dai liberatori sono un vero pugno nello quanto riguarda la famiglia di Kata. Ab-
stomaco e sintetizzano efficacemente biamo usato diversi strumenti espressivi
tutto l’orrore racchiuso tra quelle mura, per amplificare questi sentimenti e questi
nel secondo il confronto tra una madre ricordi in modo nuovo e speriamo che
e una figlia intorno all’abisso dell’O- chi debba confrontarsi con il peso
locausto rievoca ferite ancora aperte, e l’incertezza delle proprie storie
questioni rimaste insolute, parole mai possa riconoscersi nel nostro film».
dette, mentre il terzo indica la speranza Wéber: «Molti degli eventi del
che forse solo i giovani sapranno anda- film sono ispirati alla storia di mia
re oltre le barriere culturali e religiose, madre e della mia famiglia, compre-
costruendo un nuovo umanesimo. so l’episodio di Berlino, che rielabora
Del film, che ha inaugurato il Trieste le nostre esperienze e quelle di alcuni
Film Festival, ha detto Scorsese: «Ogni amici una volta trasferiti nella capi-
nuovo lavoro di Mundruczó e Wéber tale tedesca. Il fatto che mia madre
arriva come un salutare shock per gli abbia davvero cinque certificati di
spettatori e per chi fa cinema: si tratta nascita e siano tutti falsi mi
CIAKMAGAZINE.IT | 61
LA GIORNATA DELLA MEMORIA
Anna è solo una voce esausta e dolente al
di là di un muro.
Il contrasto tra il “prima” e il “dopo” ampli-
fica l’assurdità di un orrore che il cinema
ha spesso raccontato, anche se di Anna
Frank conosciamo soprattutto i suoi anni
di reclusione nell’appartamento nascosto
ad Amsterdam, sul quale la ragazzina,
aspirante giornalista e romanziera, avrebbe
voluto scrivere un libro una volta finita
la guerra. Alla fine del film un cartello ci
ricorda che Hannah, sopravvissuta al lager
ISOGNISPEZZATI
con la sorellina Gabi, con la quale si tra-
sferì a Gersusalemme nel 1947, divenuta
Le due attrici un’infermiera e sposata al dottor Walter
A
DI ALESSANDRA DE LUCA con il regista Pinchass Pick, ha avuto tre figli e dieci
del film, nipoti, cosa che lei ha sempre considerato
l’olandese Ben la più grande vendetta contro Hitler.
llo scoppio della Se- il film dell’olandese Ben Sombogaart, La Sombogaart Il primo film della storia del cinema a
(74 anni)
conda Guerra Mon- mia migliore amica Anna Frank, dispo- raccontare la storia della giovane donna
diale, Hannah Go- nibile su Netflix dall’1 febbraio, basato A sinistra in simbolo della Shoah è Il diario di Anna
slar e Anna Frank su Mi ricordo Anne Frank: Riflessioni di bianco e nero Frank diretto da George Stevens nel 1959
sono adolescenti affa- un’amica d’infanzia di Alison Leslie Gold. Hannah Goslar (a 14 anni di distanza dalla morte della
mate di vita e migliori Il film, interpretato da Josephine Arend- (93 anni) e ragazza), in concorso al 12mo Festival di
amiche. Quando nel sen e Aiko Beemsterboer, alterna due Anna Frank Cannes e vincitore di tre premi Oscar.
(1929-1944)
1942 i Frank sono costretti a nascondersi momenti della vita delle ragazze, quello a Poi arrivò il film di animazione giappo-
nella soffitta resa celebre dal diario di Francoforte, luminoso, felice, ancora ricco Josephine nese Anne No Nikki: Anne Frank Mono-
Anna, le due ragazze si perdono di vista, di speranze per un futuro che si preannun- Arendsen (16 gatari (1979), diretto da Eiji Okabe e mai
ma tre anni dopo si ritrovano nel campo di ciava generoso di amori e viaggi in tutto anni) e Aiko approdato in Italia. Nel 1988 fu la volta del
Beemsterboer
concentramento di Bergen-Belsen, dove il mondo e che precedette le persecuzioni documentario The Last Seven Months of
(18) ne La mia
Hannah metterà in pericolo la propria vita naziste, e quello cupo, grigio e disperato migliore amica Anne Frank dell’olandese Willy Lindwer,
per essere d’aiuto ad Anna, stremata dalla del campo di concentramento nel quale Anna Frank con le interviste alle donne imprigionate
fame. A mettere in scena questa storia è la protagonista diventa Hannah, mentre con Anna a Westbork, Auschwitz e Ber-
gen-Belsen, seguito da The Attic – The
Hiding of Anne Frank (1988) di John Er-
man, basato su un libro di un’altra amica di
Arriva su Anne, Miep Gies. Quindi il documentario
premio Oscar Anne Frank Remembered
Netflix l’1 (1995) del britannico Jon Blair, con vo-
ci narranti di Kenneth Branagh e Glenn
febbraio Close, Mi ricordo Anna Frank (2010) di
La mia migliore Alberto Negrin, basato sullo stesso libro
da cui è tratto La mia migliore amica Anna
amica Anna Frank e con la colonna sonora di Ennio
Morricone, Das Tagebuch der Anne Frank
Frank, un nuovo (2016) di Hans Steinbichler, presentato
alla 66esima Berlinale, #AnneFrank. Vite
film sulla storia parallele (2019) di Sabina Fedeli e Anna
della giovane Migotto, dove l’attrice Helen Mirren rileg-
ge le pagine del celebre diario, mentre una
ebrea olandese, ragazza di oggi parte per un viaggio alla
ricerca dei luoghi della memoria ebrai-
raccontata dal ca. Avrebbe dovuto arrivare in questi
punto di vista giorni sugli schermi con Lucky Red,
ma è stato rimandato a causa della nuova
di una delle sue ondata di pandemia, il film di animazione
Where is Anne Frank? di Ari Folman,
migliori amiche, presentato all’ultimo Festival di Cannes,
che vede protagonista Kitty, l’amica im-
Hannah Goslar, maginaria alla quale la ragazza scriveva
sopravvissuta nel suo diario. Risvegliatasi dopo decenni,
Kitty si mette in viaggio per l’Europa alla
ai campi di ricerca di Anna, convinta che sia ancora
viva, scoprendo le evoluzioni del mondo
concentramento di oggi e l’eredità lasciata dalla giovane. ■
62 | CIAK
Un’immagine del
F
nuovo Non aprite
quella porta, su ilm in prima visione
Netflix a febbraio. direttamente a casa
vostra, titoli dei mesi
scorsi da recuperare con
pochi “clic”, grandi storie
degli ultimi anni e classici del
passato da vedere sul divano
del soggiorno: nel febbraio
della cosiddetta quarta
Antonio Albanese, ondata della pandemia
(57 anni) Paola
Cortellesi (48), da Covid-19, che rende
Claudio Amendola meno semplice andare
(59) e Sonia
Bergamasco (56) in
a godere del cinema in
una scena di Come un sala, sono più che mai le
gatto in tangenziale
- Ritorno a Coccia di
piattaforme streaming ad
morto (2021), assicurare un’alternativa di
disponibile su Sky e valore per gli appassionati.
Now e Amazon Prime
Video. Non solo ribadendo la
ricchezza di un’offerta
di “prime” che ormai,
complice il Coronavirus,
saltano la sala per arrivare
direttamente online, ma
anche consentendo di
recuperare titoli di grande
Owen Wilson (53 richiamo che l’altalena degli
anni) e Salma ultimi mesi tra lockdown,
Hayek (55) in Bliss
(2020), disponibile riaperture, nuove restrizioni
su Amazon Prime ci ha fatto magari perdere.
Video.
Oltre che i nostri film più
amati. Ma come orientarsi,
vista anche la crescita
Olivia Magnani (47 esponenziale dei provider di
anni) e Toni Servillo contenuti streaming? Nelle
(63) ne Le
conseguenze
pagine che seguono, oltre
dell’amore di Paolo all’illustrazione delle novità
Sorrentino,
disponibile su
più significative del mese,
Netflix. vi forniamo una guida tra i
film offerti dalle principali
piattaforme. Buon cinema.
QUELLA PORTA
CHE NON
SICHIUDE
MAI
Uno dei franchise più longevi del cinema
horror torna con un nuovo capitolo.
La sega elettrica di Leatherface funziona
DI ALESSANDRO DE SIMONE
Da sinistra:
Elsie Fisher (18
anni), Sarah
Yarkin (28),
Nell Hudson
E
Latimore (25).
64 | CIAK
I PRECEDENTI:
A spasso nel
tempo con
Leatherface
A sinistra e in alto due immagini iconiche del film.
The Texas Chainsaw Massacre è un film fondamentale
nella storia dell’horror. Di fatto è l’opera che inaugura
lo slasher, anche se i veri riferimenti visivi e culturali
sono ben più classici, dal gore al grand guignol. Costato
poco meno di 150.000 dollari, ne incassò oltre trenta
milioni, ma ciò nonostante ci vollero più di dieci anni
perché arrivasse un sequel. Questo perché la strada
dei numeri due fino all’infinito fu tracciata in seguito
Quella che doveva essere la gioiosa in Vietnam ed era appena scoppiato il da Halloween e Venerdì 13, Hooper invece aveva fatto
inaugurazione di una successiva fase caso Watergate. Faccia di cuoio, l’au-
un film politico, e non a caso il seguito, da lui stesso
delle loro vite si trasforma ben presto tostoppista, il cuoco e tutta l’allegra
in un incubo senza fine. La loro colpa famiglia erano la risposta sottoprole- diretto nel 1986, ha più il sapore di una satira ai limiti
è naturalmente quella di avere distur- taria alla borghesia WASP. Un’opera della parodia. Nel 1990 arriva il numero tre, con un
bato Leatherface, che nonostante l’età sovversiva, come quasi sempre è l’hor- giovane Viggo Mortensen quasi subito spappolato. Il
avanzata continua a essere l’inquietan- ror, soprattutto quello più estremo, quarto episodio, dal titolo Texas Chainsaw Massacre:
te presenza che da tutta la vita infesta che ebbe un grande successo e che lo The Next Generation, è stato probabilmente il più
quell’area rurale del Texas. Per fortuna stesso Hooper, nel commento di una sfortunato dal punto di vista commerciale, ma vede
c’è qualcuno che è deciso a porre fine delle edizioni dvd, dichiarò che avreb- protagonisti McCounaghey e Zellweger, oltre a
una volta per tutte a questa follia: Sally be voluto fosse un film per tutti. Poi gli essere diretto da Kim Henkel. Tra i nove, è quello che
Hardesty (Olwen Fouéré), l’unica so- è presa un po’ la mano. maggiormente meriterebbe una revisione. Il primo vero
pravvissuta al massacro del 1973. Cast di belle speranze. Nell Hudson è reboot è del 2006, con la produzione di Michael Bay
Visto il successo della formula della nota soprattutto per la sua partecipa- e Jessica Biel protagonista. Diretto da Marcus Nispel,
nuova trilogia di Halloween, con il ri- zione alla serie Victoria, mentre Elsie
è un horror di tutto rispetto, e anche il successivo The
torno di Laurie Strode nei panni della Fisher ha addirittura una nomination
cacciatrice e non più della preda, an- al Golden Globe nel curriculum, come Beginning, un prequel, ha i suoi punti di forza. Restano
che la saga di Non aprite quella porta protagonista dell’ottimo Eight Grade Texas Chainsaw 3D e Leatherface, una sorta di origin
cerca di trovare nuove strade per so- (ed è anche la voce inglese di Masha e story che il personaggio prima o poi meritava.
pravvivere, possibilmente anche a lun- Orso). Jacob Latimore è uno dei pro- ADS
go. D’altronde come accade per tutti i tagonisti dell’acclamata serie Showtime
franchise horror, tutto dipende dalla The Chi. Ciliegina sulla torta la presenza
popolarità dell’assassino. Leatherface di Alice Krige, amatissima dagli appas-
non ha mai raggiunto il valore in- sionati del genere, mentre Olwen Fouéré
trinseco, inteso proprio dal punto di la vedremo presto in un ruolo chiave in
vista commerciale, di Michael Myers, The Northman, l’epica avventura vichin-
Freddy Krueger o Jason Voorhes ga firmata da Robert Eggers.
(Venerdì 13, per chi non lo sapesse). Dietro la macchina da presa troviamo
I personaggi di The Texas Chainsaw David Blue Garcia, al suo secondo
Massacre nascono da un’urgenza po- film dopo l’interessante esordio Tejano.
litica e sociale, quando Tobe Hooper Garcia ha sostituito i fratelli Ryan e L’iconico finale
e Kim Henkel li crearono gli Stati Andy Tohill, il cui lavoro delle pri- del primo
Non aprite
Uniti erano in un periodo di reces- me settimane non aveva soddisfatto la
quella porta.
sione, stavano affrontando la disfatta produzione. ■
CIAKMAGAZINE.IT | 65
FEBBRAIO IN STREAMING
ILGIOCODELL’AMOREEDELCASO
Enrico Vanzina firma Tre sorelle, una commedia
romantica su croci e delizie dell’amore, puntando
sulla comicità al femminile. Su Prime Video
Di ALESSANDRA DE LUCA
T
re sorelle assai diverse tra loro e deluse dall’a- molto spiritose, hanno un umorismo formidabile, come
more, un’amica innamorata dell’uomo sbaglia- dimostrano gli americani e francesi. Sto pensando proprio
to, una bellissima casa sul mare, uno scrittore a un film comico con le donne, una specie di Amici miei
rubacuori e troppi equivoci. Sono questi gli al femminile.
ingredienti della commedia romantica scritta e diretta da
Enrico Vanzina, interpretata da Serena Autieri, Giulia Ogni donna può ritrovare un po’ di se stessa in ciascun
Bevilacqua, Chiara Francini, Rocío Muñoz Morales, personaggio.
Enrico Vanzina (72 anni)
Fabio Troiano e disponibile su Prime Video, che ha Quando si scrivono delle storie i personaggi devono
collaborato con RTI alla produzione di New International. essere trasversali. Anche se non ti assomigliano, c’è sem-
Vanzina racconta a Ciak cosa ha scoperto a proposito pre qualcosa di te in loro. Volevo raccontare in maniera
Le protagoniste di Tre
della comicità delle donne. sincera la forza, le fragilità, i sentimenti e le emozioni di
sorelle
queste donne. Amo molto la canzone Io con me, cantata
Una storia tutta al femminile questa volta, da Annalisa Minetti alla fine del film, scritta da Umberto
una novità nella tua filmografia. Smaila, Silvio Amato e da me, che parla di una donna
Ho un debito di riconoscenza verso le donne, delusa dall’amore, ma capace di riconoscere la forza della
che mi hanno dato moltissimo, e che nei miei vita e la bellezza di star bene con se stessa. Una cosa che
circa 120 film non erano mai state al centro dovremmo imparare a fare tutti.
di una storia. Ho scritto usando quello che
ho imparato nella vita, in un momento molto I personaggi maschili fanno una pessima figura.
complicato per parlare di donne. Ho messo la Ho proposto il ruolo di Antonio a molti attori impor-
regia da parte concentrandomi sulle mie attrici tanti che hanno rifiutato perché lo ritenevano troppo
delle quali sono entusiasta. Ho capito che si può spregevole. La cosa mi fa fatto saltare dalla sedia perché
fare commedia senza avere necessariamente un i personaggi negativi della commedia all’italiana sono
uomo che trascini la comicità. Le donne sono stati i migliori. Proprio come facevano Risi o Scola, ai
Quanto è difficile fare commedie in tempi di correttezza politica? Si avverte grande complicità tra voi attrici.
Non è possibile scrivere storie accettando le imposizioni del politica- Ho lavorato molto con Giulia Bevilacqua, che già conoscevo e con
mente corretto. Bisogna avere l’onestà di prendersi le proprie respon- cui sono molto in sintonia. Era già nato un rapporto di amicizia che
sabilità e dire ciò che si vuole a proprio rischio e pericolo, altrimenti abbiamo fatto crescere sul set. Ma anche con Chiara Francini e Rocío
è finita. Io racconto la realtà che vedo, non quella che approvo. n Muñoz Morales c’era un legame fantastico.
CIAKMAGAZINE.IT | 67
PRIMO PIANO
GUIDA ANTI-PANDEMICA
AL CINEMA TASCABILE
Mentre le sale affrontano la
sfida della quarta ondata,
cresce ancora l’offerta di film
sulle piattaforme. Ecco alcuni
suggerimenti di visione, dai
grandi classici alle chicche
cinefile PRIME VIDEO
O MACISTE, SU
F
ZORRO CONTR
DI ILARIA RAVARINO
ilm che saltano, che scivolano, NETFLIX & AMAZON
che sfuggono alla calendarizza- PRIME VIDEO
zione in un continuo rimando a A fronte dei nuovi titoli in
quando la situazione sanitaria piattaforma a febbraio (La mia
sarà migliore. E nel frattempo, migliore amica Anne Frank di
preoccupati, gli appassionati si Ben Sombogaart e il teen movie
chiedono cosa ne sarà del cine- Dalla mia finestra di Marçal
ma, sfrattato dal suo luogo d’elezione: la sala. Forés per Netflix; il documen-
La buona notizia è che, almeno sulle piat- tario calcistico Rooney e I Want
taforme, i film continuano a presidiare uno You Back di Jason Orley per
spazio dedicato. Non solo e non soltanto come Prime Video) le maggiori piat- B, SU SKY
PIG - IL PIANO DI RO
original da rincorrere ogni mese, ma anche taforme di streaming in Italia
nella forma di piccole grandi perle della sto- offrono interessanti suggestioni e percorsi al- (occhio al listino ricchissimo: peccato per la
ria del cinema, disperse nello scrolling appa- ternativi di visione. pubblicità) lo si trova su Prime Video. Qui
rentemente infinito di cataloghi SVOD (film In previsione delle nomination agli Oscar riposano tutti i peplum del celebre Maciste
per abbonamento), TVOD (film a noleggio) annunciate l’8 febbraio, per esempio, su Netflix di Mark Forest, attore scomparso lo scorso
e AVOD (film con la pubblicità in mezzo). si può recuperare quasi tutta la filmografia di gennaio (una chicca tra i film in catalogo: anche
Capolavori del passato e sorprese dai festival, Paolo Sorrentino, da Le conseguenze dell’amo- il crossover del 1963 Zorro contro Maciste di
meteore transitate alla velocità della luce in re a È stata la mano di Dio, con alcuni pezzi Umberto Lenzi, con Alan Steel), poliziotteschi
sala, e ancora comfort film dell’infanzia, pietre mancanti: Loro 1 e 2 – letteralmente introva- e spaghetti western (tra i tanti: Sei jellato amico,
miliari appena restaurate, film di cassetta e bili - e l’esordio L’uomo in più. Si divide tra hai incontrato Sacramento di Giorgio Cristalli-
classicissimi da mandare a memoria. In una le piattaforme Matteo Garrone, che offre in ni) con l’eccezione di Sergio Leone. Il maestro
parola, il cinema nell’unica versione possibile streaming su Netflix Gomorra e Il Racconto del western all’italiana è infatti “disperso” fra
al momento: quella tascabile. dei Racconti, su NOW e TIMvision Reality, e le piattaforme: Per un pugno di dollari e C’era
su Prime Video Dogman, Primo amore, L’im- una volta in America su RaiPlay e NOW; Per
balsamatore e Pinocchio (stessa scelta per Luca qualche dollaro in più e Giù la testa su Prime
Guadagnino, su Netflix con Chiamami col Video; Il buono il brutto, il cattivo e C’era una
tuo nome e su Prime Video con Suspiria). E se volta il West su NOW.
Prime Video offre in catalogo Ariaferma di Per andare a colpo sicuro non mancano i gran-
Leonardo di Costanzo, uno dei titoli da non di classici del cinema inter-
perdere della scorsa Mostra Internazionale nazionale. Tra i tanti
d’Arte Cinematografica di Venezia, su Netflix Easy Rider di Dennis
è possibile recuperare un’altra perla del recente Hopper, per fuggire
cinema italiano, quel Martin Eden di Pietro anche in quarante-
Marcello con cui Luca Marinelli pre-Diabolik na (Netflix), Cast
Suki Waterhouse
vinse la Coppa Volpi a Venezia nel 2019.(29 Peranni)Away
è la di Robert
chi volesse recuperare il grande cinema italiano Zemeckis
protagonista di per
del passato, Hollywood sul Tevere inclusa,Seance
quel – Piccoli
condividere l’isola-
che non offre la piattaforma gratuita di RaiPlay mento
omicidi tra amiche(Prime Video),
EY+
68 | CIAK SSO, SU DISN
PROFONDO RO
tutto il meglio di Quentin Tarantino (Netflix) original Sky di Martin Bourboulon.
per un brivido di adrenalina post-lockdown, e
per recuperare il buon umore i Monty Python DISNEY, APPLE & STARZPLAY
di Brian di Nazareth e Il sacro Graal (Netflix) o Anche l’arcinoto catalogo Disney + con i suoi
lo scorrettissimo Tropic Thunder di Ben Stiller franchise globali – da Marvel a Star Wars, da
(Prime Video). Pixar a National Geographic –riserva qualche
sorpresa nelle aree meno esplorate del catalogo.
SKY E NOW È qui infatti che è possibile recuperare pratica-
Aggregatori per eccellenza dell’offerta cinema- mente tutta la filmografia di Wes Anderson,
tografica di Sky, le collezioni in streaming nel da Rushmore a L’isola dei cani (fanno eccezione
mese di febbraio saranno tre: la prima, fino Moonrise Kingdom su TIMvision, The French
all’11 del mese, dedicata agli anni Ottanta Dispatch e Fantastic Mr. Fox, solo in noleggio
(60 film tra cui Blade Runner di Ridley Scott, su Apple, Chili, TIMvision), oltre a quella del
Il principe cerca moglie di John Landis, Cor- molto poco disneyano Spike Lee, che affida
to circuito di John Badham, Tango & Cash di a Disney He Got Game, La 25° Ora e S.O.S.
Andrej Končalovskij e Cobra di George Pan Summer of Sam (in streaming anche Chi-Raq
Cosmatos); la seconda, dal 12 al 25, prevede una e Malcolm X su Prime Video; BlacKkKlansman,
selezione di dieci commedie italiane (anche il Inside Man e Lola Darling su Netflix; Miracolo
recente Come un gatto in tangenziale – Ritorno a Sant’Anna su RaiPlay).
a Coccia di Morto di Riccardo Milani); la ter- In Italia il catalogo Disney è il meglio assortito
za, dal 26 al 4 marzo, raggruppa i nove film per i film di Gabriele Salvatores, con l’esclusi-
dedicati a Batman (due di Tim Burton, due di va su Mediterraneo, Puerto Escondido, Turné,
Joel Schumacher, tre di Christopher Nolan e le Nirvana, Amnèsia e Denti, oltre ad essere la
SKY
BATMAN, SU due versioni di Justice League), in previsione piattaforma titolare di alcuni dei titoli più fa-
dell’uscita in sala il 3 marzo di The Batman mosi del maestro dell’horror Dario Argento
con Robert Pattinson. Interessanti i titoli in (pronto per portare al cinema il suo nuovo
première, con la possibilità di recuperare i film film, Occhiali neri), fra cui Profondo rosso, Il
dell’estate 2021, dal sequel cartonistico-sportivo fantasma dell’opera, Non ho sonno e La sindrome
Space Jam: New Legends di Malcolm D. Lee al di Stendhal, oltre a Il cartaio e La terza madre
fanta-thriller videoludico Monster Hunter di in condivisione con TIMvision. Ma il regno di
Paul W.S. Anderson, con un occhio di riguardo Topolino è anche la casa di Carlo Verdone, qui
agli italiani, la commedia Benvenuti in casa in esclusiva con Bianco Rosso e Verdone e Un
Esposito dello scrittore Gianluca Ansanelli e il sacco bello, e di Paolo Villaggio, in catalogo
debutto al cardiopalma di Alessandro Tonda con il primo Fantozzi e altri tre film della saga
con The Shift. Due le perle: lo spiazzante Pig - Il in esclusiva.
piano di Rob, con Nicolas Cage cacciatore di Vastissimo anche il catalogo di Apple TV+, che
tartufi nelle foreste dell’Oregon, e il biopic Eiffel, spazia dai titoli più premiati degli ultimi anni
+
DA, SU APPLE TV (gli Oscar Parasite di Bong Joon-ho, Nomadland
WEST AND SO di Chloé Zhao, Tre manifesti a Ebbing, Missouri
di Martin McDonagh) ai grandi classici tra cui
il West Side Story del 1961, diretto da Jerome
Robbins e Robert Wise, da rivedere prima di
godersi al cinema la versione di Steven Spiel-
berg. Sempre Apple soddisfa i palati dei cinefili
con classicissimi come Casablanca di Michael
Curtiz, Quarto potere di Orson Welles, Qual-
cuno volò sul nido del cuculo di MiloŠ Forman
e Velluto Blu di David Lynch. Tra le chicche
nei meandri del listino l’introvabile West and
Soda di Bruno Bozzetto, capolavoro del cinema
d’animazione italiano del 1965, L’uomo dalla
cravatta di cuoio, seconda collaborazione fra
Don Siegel e Clint Eastwood prima di
Callaghan, e I vicini di casa di John
G. Avildsen, ottavo e ultimo film del
geniale John Belushi.
È di Apple TV la migliore selezione per
San Valentino, con l’intramontabile Harry,
ti presento Sally di Rob Reiner e il musical La
La Land di Damien Chazelle (entrambi solo
noleggio), mentre su STARZPLAY - canale
di Apple TV - arrivano in tempo per il gior-
no degli innamorati sia il fanta-sentimentale
Questione di tempo di Richard Curtis, che il
NETFLIX
EASY RIDER, SU classico anni Novanta Shakespeare in Love di
John Madden.
CIAKMAGAZINE.IT | 69
PRIMO PIANO
O+
ATLES, SU NEX
IN INDIA COI BE
SU TIMVISION
RADIOACTIVE,
TIMVISION & CHILI
Buona anche la collezione di film in esclusiva
di TIMvision, che oltre al docufilm di Luca
Guadagnino Salvatore - Il calzolaio dei sogni,
presentato fuori concorso alla 77ª Mostra del Ci-
nema di Venezia, mette questo mese il cappello
su alcuni nuovi titoli. Fra loro Radioactive di
DERFULL
Marjane Satrapi, biografia della scienziata Marie LIS, SU IWON
SPIRA MIRABI
Curie, interpretata da Rosamund Pike e basata
sull’omonimo romanzo a fumetti di Lauren Re-
dniss: presentato al Festival di Toronto, il film
– che sarebbe dovuto uscire in Italia all’inizio
del 2020 – non ha mai avuto distribuzione in
sala. Gioiranno i fan di Pierce Brosnan, questo
mese in esclusiva su TIMvision con l’avventuroso
The Misfits di Renny Harlin, e quelli di Keanu
Reeves – entrato nel 2022 in una seconda gio-
vinezza cinematografica, con i nuovi capitoli di
Matrix e John Wick – con l’arrivo su piattaforma
della commedia sentimentale Destinazione ma-
trimonio di Victor Levin.
Da non sottovalutare il catalogo di Chili, l’u-
nica piattaforma a offrire – esclusivamente a
noleggio – tutti i film di Nanni Moretti, da Io
sono un autarchico a Tre Piani, con l’esclusiva
su Bianca. I film di Moretti disponibili per lo
ILI
streaming, a tariffa flat, sono solo La messa è BIANCA, SU CH
finita (NOW), Habemus Papam (NOW, TIM-
vision, RaiPlay) e Tre piani (NOW). Su Chili
anche film introvabili altrove, disponibili sia
per il noleggio che per l’acquisto, come I gi-
ganti di Bonifacio Angius, perla dal sapore
tarantiniano dello scorso Festival di Locarno,
e Il mio corpo vi seppellirà, coraggioso we-
stern storico siciliano di Giovanni La Parola,
al secondo lungometraggio dopo l’esordio con
... e se domani.
MUBI e IWONDERFULL
Accreditatasi in breve tempo come la piatta-
forma istituzionale del cinema d’autore, MUBI
propone a febbraio alcune eccellenti novità,
come il documentario sugli allevamenti Cow
70 | CIAK
da Joaquin Phoenix, il film-inchiesta
Collective di Alexander Nanau, sull’in-
cendio di un nightclub a Bucarest, il
discusso Citizenfour di Laura Poitras,
su Edward Snowden e lo scandalo della
NSA, e Spaceship Earth di Matt Wolf,
su un esperimento condotto nel 1991
da otto visionari, per due anni nel de-
serto all’interno di una cupola che ri-
produceva l’ecosistema terrestre. Sulla
piattaforma sarà possibile recuperare
anche il Gran Premio della Giuria alla
Mostra di Venezia nel 2020, il distopico
Nuevo orden di Michel Franco, e l’ac-
clamato Border - Creature di confine di
Ali Abbasi, tratto dal racconto Confine
di John Ajvide Lindqvist.
CIAKMAGAZINE.IT | 71
CIAK PER IL FEBBRAIO DI INFINITY+ PER TUTTI I
GUSTI, DA ALMODÓVAR A SPACE JAM
Grandi sorprese sulla piattaforma, fra le quali Madres paralelas,
il prequel de I Soprano e l’ultimo horror del regista di Saw
DI CLAUDIA GIGANTE
J
anis, una fotografa affermata
di mezza età che ha il volto di
Penélope Cruz, attende con gioia
una bambina. Ana, la rivelazione Mi- Milena Smit
lena Smit, è invece un’adolescente (25 anni) e
tormentata e insicura, vittima di una Penélope
violenza. Sono due donne diverse, Cruz (47) in
due mondi lontani. Eppure hanno in Madres
comune più di una cosa: entrambe so- paralelas.
no single, non avevano programmato
la gravidanza e si trovano nella stessa
stanza d’ospedale prima di partorire.
Le poche parole che scambiano creano
un legame che poi il destino contribuirà
a rinsaldare. Con Madres paralelas,
la grande première di Infinity+ per Anthony
il mese di febbraio (disponibile sulla Davis, mentre
piattaforma dal 4 al 10), Pedro tra i doppiatori
Almodóvar regala un melodramma italiani ci
dalle tinte pastello e dai sentimenti sono Fedez,
contrastanti. E torna, dopo il biografico Carlton
Dolor y gloria, solo apparentemente ai Myers,
temi già indagati in pellicole come Tut- Cecilia
to su mia madre e Volver, tra maternità Zandalasini
e femminilità a confronto, lutti da ela- Una scena de e Gianluca
borare e la presenza di Penélope Cruz I molti santi del Gazzoli. La
(Coppa Volpi a Venezia, dove il New Jersey. storia? Non
film è stato presentato lo scorso anno vogliamo
fra gli applausi) come protagonista. In anticipare
realtà la pellicola è anche e soprattutto Nel cast troviamo Michael troppo ma la stella dei Los Angeles
una riflessione spiazzante e politica sul Gandolfini, negli stessi panni del Lakers è intrappolata insieme al figlio
rapporto con la memoria, il passato e padre James Gandolfini, interprete in un mondo digitale controllato da una
le sue ferite, la Storia. di Tony Soprano e deceduto nel malvagia Intelligenza artificiale. Per
Ma le sorprese, a febbraio su 2013 per un infarto proprio mentre tornare a casa sani e salvi dovranno
Infinity+, non finiscono qui. E si trovava in Italia. giocare una partita contro un team
da un grande nome del cinema si E a proposito di grandi successi, particolarmente forte e creato dall’IA.
passa a una delle serie più note, un su Infinity+ è disponibile (dall’11 Infine, per gli amanti dell’horror,
vero e proprio cult. Che in questo al 17 febbraio) anche Space Infinity+ offre (dal 25 febbraio al
caso ha offerto lo spunto per un film Jam: New Legends (in originale 3 marzo) Malignant, il tanto atteso
prequel. I molti santi del New Jersey, Space Jam: A New Legacy) di ritorno all’horror del regista di Saw,
in originale The Many Saints of Malcolm D. Lee, una sorta di Insidious e The Conjuring, James
Newark (disponibile come première sequel del film uscito nel 1996 con Wan, che ha dichiarato: «Volevo fare
dal 18 al 24 febbraio) anticipa il grande Michael Jordan. Questa qualcosa di originale e di genere,
infatti I Soprano e racconta l’ascesa volta il protagonista è LeBron diverso dagli altri miei lavori, ma
al potere di Tony Soprano, boss James, insieme ad altre stelle come sempre nello spirito degli horror-
della mafia italoamericana thriller con cui sono cresciuto».
del New Jersey. Scritto da La protagonista, stavolta, è
David Chase, il papà una giovane donna incinta
della serie originale, (Annabelle Wallis, vista ne
insieme a Lawrence La mummia) paralizzata dalle
Konner, il film è diretto visioni scioccanti di orribili
da Alan Taylor, regista omicidi. Il suo tormento peggiora
di molti episodi di successi quando scoprirà che questi
come Lost, Game of sogni a occhi aperti sono delle
Thrones e de I Soprano. terrificanti realtà. ■
L
DI ALESSANDRO DE SIMONE
CIAKMAGAZINE.IT | 73
IL CINEMA SECONDO ME
«È STATOUN FILM A
A pochi giorni dal via del suo
terzo, consecutivo Festival
di Sanremo da conduttore e
N
DI TIZIANA LEONE
on è un conduttore.
È il conduttore. Il Fe-
stival di Sanremo, So-
liti Ignoti, la Lotteria
Italia, la festa di Ca-
podanno, Affari tuoi,
Arena Suzuki, tutto
questo solo nell’ultimo anno televisivo.
Da tre anni Amadeus è “votato” al santo
che protegge l’Italia delle canzoni dal palco
dell’Ariston, i suoi tre Festival di Sanremo,
vissuti a cento all’ora da direttore artistico,
hanno inevitabilmente portato i sogni della
pandemia, schivata per poco nel febbraio
2020, vissuta in pieno nel marzo 2021 e
tornata a dettar legge in questa edizione,
in scena dal 1 al 5 febbraio. Se fosse un
Una scena di
Mission: Impossible
- Fallout
74 | CIAK
Amadeus (59
film si chiamerebbe Mission: Impossi- anni) con
ble. «Forse sì – sorride Amadeus – per Fiorello (61) sul
ciò che è capitato in queste ultime due palco del Festival
di Sanremo
edizioni, Mission Impossibile è il titolo
che mi viene subito in mente. Forse il più
adatto per descrivere una missione diffi-
cile da realizzare. Lo scorso anno nessuno
avrebbe immaginato ciò che è successo:
non c’era il pubblico! Sanremo era deserta,
eppure è rimasta un’edizione memorabile.
È come quando con il calcio si disputa una
grande partita, un conto è giocarsela in una
serata normale, un altro è se grandina, lo
stadio è vuoto e la squadra è dimezzata
per infortunio. Vincere una partita così fa
la vera differenza, è la partita della vita,
che ricorderai per sempre. Il Festival dello
scorso anno è stato così, la gente per strada
mi parla più di quello, che del primo, che
pure fu un trionfo».
Sanremo è solo l’ultima tappa: riavvolgen-
do il nastro della vita di Amedeo Umberto
Rita Sebastiani, in arte Amadeus, nato a
Ravenna il 4 settembre 1962, non è nem-
meno da Claudio Cecchetto, che lo volle
a Radio Deejay, dove tutto ebbe inizio, che
bisogna partire. Bisogna tornare indietro Amadeus con
Fiorello e Albertino
fino al 1977, quando l’allora quindicenne
Amedeo rimase folgorato sulla strada della
Febbre del sabato sera, il film che gli ha riporta a quegli anni, è come se guardassi Amadeus nei suoi
cambiato la vita. Ma non per dire. Letteral- una fotografia che risale a 45 anni fa. primi passi da disc
mente. Il suo racconto a Ciak, d’altronde, jockey radiofonico
non lascia dubbi. «Avevo 15 anni – ricorda La magia del cinema è anche questa,
– ero un ragazzo timido, riservato, a tratti ovvero “cristallizzare” certe emozioni.
impacciato. Passavo le ore da solo in came- È così, il cinema deve emozionare, poi
retta ad allenarmi a fare il deejay, finché ognuno sceglie il modo per farsi emo-
una sera andai in un cinema del centro a zionare, se con West Side Story o con
Verona, dove vivevo, a vedere La febbre Superman.
del sabato sera. All’epoca si sapeva poco
sul ballo, il film era stato anche piuttosto Tu che genere preferisci?
massacrato dalla critica, andai con un paio Il mio rapporto con il cinema è simile a
di amici e rimasi folgorato, in primis dalla quello che ho con la musica, molto pop.
musica, la più bella colonna sonora di tutti Ho sempre preferito i film che mi diver-
i tempi. Era un film molto semplice, forse tono o mi emozionano, i classici film di
basico, ma quando l’ho visto ho realizzato azione che fanno scattare l’adrenalina o
che avrei voluto essere come John Travolta: le commedie che fanno ridere, non so-
quando era al centro della pista aveva le no mai andato al cinema per guardare
attenzioni di tutti. Ho avuto uno scatto qualcosa che mi potesse intristire, anche
psicologico, non volevo più restare chiuso perché il grande schermo amplifica tutto,
nella mia stanza, ma volevo stare al centro a differenza della tv, dove se vuoi cambi
della mia pista». canale o metti in pausa. Io voglio andare
al cinema e uscire con il sorriso.
Quindi John Travolta ti ha cambiato
la vita? I tuoi genitori ti portavano al cinema
Sì, al punto che sono tornato a vedere il da bambino?
film otto volte nel giro di un mese, cono- Poco, andavo di solito nei cinema par-
scevo a memoria i passi e le battute. Mi ha rocchiali del mio quartiere, dove davano
aiutato, alle feste mettevo la musica e mi sempre i film di Bud Spencer e Terence
accorgevo che quella mia timidezza spari- Hill. Delle sale cinematografiche ho un
va: bastava stare dietro un mixer o in una ricordo preciso: la cappa di fumo. All’e-
sala da ballo. Di lì a poco mi chiamarono poca si poteva fumare, io ho sempre
per un provino a una radio di Verona. detestato il fumo, ricordo perfettamente
Era il ’77, poi è partito tutto. La febbre del la nebbia che si respirava e nessuno si
sabato sera è il film che sicuramente mi preoccupava. Se penso al periodo che
ha cambiato la vita. Ancora oggi, quando stiamo vivendo, la fantascienza è la no-
mi capita di rivederlo mi emoziona e mi stra, non quella.
IL CINEMA SECONDO ME
Amadeus con
Claudio Cecchetto
(69 anni)
Ti piacciono i film di fantascienza? l’immagine che hai sul palco, nella vita
Non è un genere che amo particolar- privata è diversa.
mente, non sono mai stato fan di Guerre
stellari, anche se ho amato moltissimo Immagino che sia una corazza necessa-
Ritorno al futuro, un film geniale, as- ria per gestire l’adrenalina di un palco
solutamente avanti. Ma preferisco i film come l’Ariston di Sanremo, con mezza
storici come Il gladiatore. Mi affascina Italia pronta a guardare e giudicare.
più il passato che il futuro. Ognuno di noi sceglie il suo modo di
stare su un palco quando ha i rifletto-
Cambiamo ancora genere: i supereroi ri puntati addosso. Io indosso sempre
ti piacciono? giacche eccentriche, piene di lustrini,
Moltissimo e ho sempre amato guardarli l’esatto opposto di come vesto nella vita,
con mio figlio Josè. Da piccolo leggevo i con jeans, camicia bianca e maglione
fumetti, mi piaceva Capitan America, i blu. Nella quotidianità meno mi si nota
miei preferiti erano I fantastici quattro, e meglio è, sul palco invece vado a fare
amavo meno L’Uomo Ragno, Superman lo show, di cui le paillettes fanno parte.
e Batman. Mi piacciono i super poteri È il mio abito da super eroe, quello che
particolari, non quelli basati sulla forza magari si indossa per darsi maggiore
fisica. Prendi i Fantastici 4: la Torcia sicurezza.
Umana, La Cosa, Mister Fantastic e La
Donna Invisibile. Sono quattro super Ti hanno mai proposto di recitare?
poteri pazzeschi. Ho fatto due camei nella mia vita. Uno
nel film Laura non c’è con le musiche
Quale sceglieresti? di Nek, nel 1998, dove mi sono diver-
Vorrei essere “L’Uomo Invisibile”, risol- tito molto perché interpretavo un me-
verei la metà dei miei problemi sapendo dico, mi tinsero i capelli di nero, ero
cosa può accadere senza esserci. E poi completamente trasformato. L’altro nel
vuoi mettere il gusto di apparire e sparire film di Carlo Vanzina Il pranzo della
a comando? domenica, in cui interpretavo me stes-
so, perché Rocco Papaleo veniva nello
La passione per questo genere di film studio dell’Eredità.
si trasmette di padre in figlio?
Immagino di sì, perché quando i figli Quale ruolo immagineresti per te al
sono piccoli tendi a regalargli i costumi cinema?
di Carnevale, oltre a portarli al cinema. Mi piacerebbe fare la parte del cattivo,
Sono personaggi intramontabili, che mi attira l’idea della trasformazione,
appassionano le diverse generazioni e diventare un personaggio misterioso
resterà sempre così, è un’industria fan- non da commedia, ma da thriller.
tastica, capace di creare film pazzeschi,
al passo con i tempi. Oltre al fatto che i Chiudiamo in leggerezza: andavi al
supereroi incarnano valori fondamen- cinema per provarci con le ragazze?
tali, come l’onestà, la protezione dei più Ovvio che sì. Il cinema all’epoca era un
deboli, combattere il nemico cattivo. Se luogo assolutamente perfetto per pen-
vogliamo farne un’indagine psicologica, sare di “rimorchiare”. Io usavo la tattica
direi che ci rappresentano un po’ tutti, del far scegliere il film alle ragazze, così
perché a molti nella vita capita di indos- non mi dovevo esporre. Una volta seduti
sare un costume. A me per primo. Non cominciava l’ansia, se prenderle la mano,
voglio dire di essere un supereroe, per metterle il braccio intorno alla spalla: il
carità, ma nel mio caso, quando salgo cinema come le discoteche, in cui negli
su un palco, indosso un costume molto anni ’70 si ballavano anche i lenti, erano
diverso rispetto a quello che porto nella i luoghi ideali per tentare un approccio
vita privata. Un po’ come Clark Kent: anche per noi timidi. ■
76 | CIAK
SPOILER!
DI ANTONIO
DIPOLLINA
L’AMICA GENIALE E L’EMPORIO
DELLA RAI
Viaggio nel mondo delle fiction del Servizio pubblico, colonna dell’offerta di
Raiuno e tra le quali qualcosa sta cambiando. Anche grazie alla concorrenza
delle piattaforme streaming
M
a di Amica geniale
ce n’è una soltanto?
Dipende, ma forse
sì. La fiction Rai,
lo sappiamo, è una
sorta di grande emporio. Strapie-
no di prodotti di ogni tipo, non
serve un algoritmo nemmeno di
quelli piccoli. Esistono notoria-
mente una decina almeno di for-
mule per costruire una fiction de-
gna dalla Rai. E vengono utilizzate
tutte, a ritmo continuo, sapendo
ormai che sbagliarle – e significa
solo e soltanto andare sotto al 15
per cento di share, parlando di
Raiuno – è quasi impossibile. Il
pubblico ci sta, entra nell’emporio
prima di andare in qualsiasi altro
negozio, ormai si fida, al massimo
rimpiange di non aver trovato il
suo pezzo preferito come successo
varie volte in passato, ma entra. E Gaia Girace (18
compra. Molti spettatori, è l’im- anni) e Margherita
pressione, se anche decidono che la nuova fiction appena ini- Mazzucco (18) in
ziata gli sembra una mazzata sulle ginocchia stanno comunque una scena de
L’Amica geniale. La
lì, nel dubbio: il giorno dopo verrà fuori che l’hanno vista a terza stagione della
milioni e quindi l’errore è loro, dei primi, con ogni evidenza. serie Rai tratta dai
L’Amica geniale è – stando alla precedente prima stagione – il romanzi della
Koh-I-Noor: il diamante più grosso e lucente perché non si misteriosa scrittrice
trovava nessuno scontento nemmeno a pagarlo. Gran pubblico, Elena Ferrante
grande storia, grande romanzo alle spalle, anche un minimo prenderà il via su
Raiuno il 6 febbraio,
di mistero, l’invidia di tutti gli altri. Impeccabile. Montalbano diretta da Daniele
fa più pubblico, anzi faceva? Ok, ma nemmeno tantissimo. E Luchetti. A sinistra
comunque quelli che fin dall’inizio pensano che Zingaretti Vanessa Scalera
non somiglia al Commissario vergato da Camilleri sulla carta (44 anni) nel ruolo
non li convincerai mai. E comunque ormai era diventata una di Imma Tataranni,
macchina produttiva che andava troppo in automatico etc etc. la serie di Raiuno
tratta dai romanzi di
L’Amica geniale, salvo controprove immediate, non corre alcun ri- serata”. Poi si va a scoprire che la concorrenza Mariolina Venezia.
schio del genere. In qualche modo ai superstiti ancora in circolazione non aveva nemmeno gli occhi per piangere, ma
ricorderà i grandissimi teleromanzi della tv in bianco e nero, tratti da nessuno ci fa caso.
opere letterarie di prim’ordine. E quindi la domanda diventa: ma la E quindi che emporio sia: con le provvidenziali – e
Rai, e in questo senso RaiFiction, deve cercare altre Amiche geniali spesso micidiali – miniserie in pochi episodi, con le
in circolazione e puntare su quello? Oppure? serie più lunghe, con quelle alla terza o quarta stagione, con il giallo-
In zona Rai questa non è considerata una domanda. Se ci si può per- noir prevalente però leggero (Montalbano docet), con volti noti o da
mettere una licenza poetica, questa è una “pippa” (pardon). L’imponente imporre, con corsie di ospedali come se piovesse.
macchina produttiva – quando si dice che la Rai è la prima industria Dopodiché è vero: ce la passiamo meglio rispetto a qualche anno fa.
culturale del paese ci si riferisce alle fiction, mi sa – deve rifornire prima Per forza di cose e soprattutto per il pungolo incessante che arriva dal
di tutto l’emporio. Deve affollare le prime serate di Raiuno (e qualcuna confronto con le piattaforme streaming, alla fine il prodotto comples-
su Raidue: ma che peccato che per problemi di costo-rendimento non sivamente migliora per forza di cose. Parliamo di media, di proposte
si riesca ancora a creare un filone B, più ganzo, che possa alimentare un po’ sbucate dal nulla e che si rivelano miracolose (un esempio su
stabilmente Raidue e attirare anche altro pubblico). Deve mascherare tutte: Imma Tataranni), di spinta complessiva, di monopolio o quasi
il più possibile la carenza di serate di calcio o di grande intrattenimen- per quanto riguarda la tv in chiaro. La fiction in Rai è sempre più un
to, deve fare palinsesto e far urlare ogni giorno o quasi al miracolo dovere: farla crescere come piacere, un passo per volta, è una sorta di
di ascolti e far esplodere la fantastica frase: “La fiction x ha vinto la missione possibile, tutt’ora in corso. Men at work, Stay tuned. ■
CIAKMAGAZINE.IT | 77
David Thewlis (58 anni)
e Olivia Colman (47) in
Landscapers.
L’ORA DELLE
PRODUZIONI
ITALIANE
C
ome anticipato nelle
prime pagine del
giornale, sul fronte
delle serie tv febbraio
sarà un mese ricchissimo di
prodotti di richiamo, con molti
arrivi da Hollywood. Qui interessa
sottolineare l‘apporto che anche
la produzione nazionale sta dando
allo sviluppo del settore. Sono
almeno quattro i titoli italiani
al debutto che potrebbero farsi
notare anche al di fuori del nostro
Paese grazie alla loro qualità e alla
presenza su piattaforme visibili
QUELLA COPPIA INSOSPETTABILE
anche al di là dei confini nazionali
Landscapers – Un crimine quasi perfetto, ispirato a una storia vera, riporta Olivia Colman nel
mondo delle serie. Disponibile su Sky e Now
o commercializzabili all’estero:
Innanzitutto la nuova stagione
L
dell’Amica geniale, penultimo atto
andscapers – Un crimine quasi perfetto western ai grandi classici romantici fino ai noir dell’età d’oro di una serie che ha riportato la Rai
racconta la storia di Susan e Christopher Edwards di Hollywood, e il suo Chris si ritrovano a fare i conti con la
che ha fatto scalpore nell’Inghilterra di fine anni polizia e col loro passato. Landscapers racconta quella a brillare sui mercati internazionali.
’90: coppia inglese di mezza età all’apparenza ordinaria e storia, affidandosi a Olivia Colman e David Thewlis, in E poi anche Christian, Fedeltà
innamoratissima, finì al centro di un’indagine per omicidio una coproduzione Sky e HBO. La serie è disponibile su Sky e l’anticonvenzionale Bangla,
e infine giudicata responsabilie dell’uccisione dei genitori On Demand e Now. Creata e scritta da Ed Sinclair e diretta tratta dall’omonimo film di grande
di lei e dell’occultamento dei loro cadaveri (nonché del e co-sceneggiata da Will Sharpe, Landscapers ha tra i successo del 2019. Qualcosa si
furto di una cospicua somma di denaro dal conto corrente protagonisti anche Kate O’Flynn (Bridget Jones’s muove, insomma, nel solco
dei defunti). I due finirono sotto indagine dopo 15 anni di Baby), Dipo Ola (We Hunt Together), Samuel tracciato anni fa da Gomorra – La
vita a piede libero in Francia, a causa dell’improvviso Anderson (The History Boys),David Hayman(Il bambino
ritrovamento dei cadaveri dei due anziani. Da un giorno con il pigiama a righe), Felicity Montagu (I’m Alan serie e The Young Pope. E fa piacere
all’altro la sognatrice Susan, appassionata di cinema al Partridge) e Daniel Rigby (Eric and Ernie, Flowers). vedere come tra le protagoniste
punto da immaginarsi protagonista di svariati film, dai Lor. Mar. di questa internazionalizzazione
delle nostre storie ci sia anche la
Rai.
lor. mar.
Da sinistra: Gaia Girace
Homines, nihil agendo, (18 anni) e Margherita
agere consuescunt male
DANIELE LUCHETTI,
Mazzucco (18) ne L‘ami-
ca geniale - Storia di chi
fugge e di chi resta
«A
vrei voluto dirigerla da operaia in condizioni durissime; Elena è andata
sempre, da quando è via dal rione e ha pubblicato un romanzo di
uscito il primo roman- successo che le ha aperto le porte di un mondo
LE FOTO SONO DI NOME FOTOGRAFO zo di Elena Ferrante. benestante e colto. Ora navigano nel grande
Mi sono proposto molte mare aperto degli anni Settanta, in un’Italia
Gaia Girace e Giovanni Buselli volte, sperando di esser preso, e quindi per me è divisa dalle lotte di classe, tra scioperi e ten-
(27 anni) in un‘immagine della
serie
stato un onore ricevere il testimone da Saverio sioni, Elena alle prese con un matrimonio in
Costanzo e provare a dire la mia». Trasuda cui si sente costretta, Lila con le difficoltà del
entusiasmo Daniele Luchetti, regista di lun- duro lavoro in fabbrica, sempre unite da un
go corso, cui L’amica geniale ha regalato una legame fortissimo e ambivalente. «Non sono
sorta di secondo battesimo, che vedrà la luce più due ragazze, ma due donne adulte - sot-
da domenica 6 febbraio su Raiuno. Il terzo tolinea Luchetti – Ho deciso di confermare le
libro della quadrilogia della Ferrante, Storia di due attrici e di farle diventare adulte in scena,
chi fugge e di chi resta, è stato adattato per il senza artifizi di trucco o rughe finte, in modo
piccolo schermo da Elena Ferrante, Francesco che potesse sembrare credibile che Lila avesse un
Piccolo, Laura Paolucci, Saverio Costanzo, figlio di undici anni e Lenù due bambini piccoli.
oltre che dallo stesso Luchetti. «Siamo partiti All’epoca i genitori erano poco più che ventenni,
da quelle che io chiamavo le Sacre Scritture – a differenza di oggi dove sono sempre di più i
racconta a Ciak Luchetti – Un mondo bellissimo papà di figli piccoli con i capelli bianchi».
che chi ha letto il libro vuole ritrovare. Ma anche
chi ha visto la serie deve ritrovare il sapore delle
stagioni precedenti, per questo sono entrato in Ha ritrovato le donne della sua famiglia in
modo molto cauto, cercando di fare quello che Lila e Lenù?
credo di saper fare: narrare, stando addosso ai Sì, ho ritrovato le donne della mia giovinezza,
personaggi». E sono ancora Lila (Gaia Girace) e mia madre, le mie zie, persone che hanno cerca-
Lenù (Margherita Mazzucco), le protagoniste to la loro autonomia: conosco lo sguardo di chi
di questa terza stagione della serie in otto epi- non ha studiato, come può essere rancoroso e
sodi, prodotta da Lorenzo Mieli per Fremantle, tormentato, come quello di chi ha studiato e ha
The Apartment e Wildside e da Domenico difficoltà a trovare la sua strada. Ho cercato di
Procacci per Fandango, in collaborazione con raccontare al cast le mie storie personali, molte
Rai Fiction e con HBO Entertainment. Elena comparse erano giovanissime, non sapevano
e Lila sono diventate donne, Lila lavora come nemmeno come fosse stato il ’68.
CIAKMAGAZINE.IT | 79
LE SERIE DI FEBBRAIO
Dietro a Lila e Lenù c’è l’Italia tormentata
degli anni ’70, che Paese ha voluto raccontare?
Ho raccontato la rivoluzione dell’epoca dal
punto di vista epico domestico. Credo sia una
delle chiavi che rende grande il libro, ovvero
che da un punto di vista ristretto si riesce ad
afferrare la storia e i personaggi che agiscono
al suo interno. La storia è di per sé poco rassi-
curante, come lo sono i suoi protagonisti, non
è una serie buonista, anzi, ha a che fare con la
crudeltà dei sentimenti. Lila nasconde misteri,
con le durezze che emergono volta per volta,
ma anche la morbidezza di Lenù si trasformerà
in durezza. Francesco Serpico (24 anni) e
Matteo Cecchi (30) ne L‘amica
geniale - Storia di chi fugge di
LA SFIDA
Cosa ha messo di personale nel racconto?
chi resta
Innanzitutto mia figlia di sei anni che interpreta
la figlia di Elena, le ho chiesto di essere naturale,
di vivere sul set la stessa esperienza di quando a
DI GAIA
casa le è capitato di vedere i genitori litigare. E
poi ho portato “pezzi” della mia vita: il disordine
domestico, le case scarne, il pranzo e la cena,
il colore delle lenzuola. Per non parlare della
E MARGHERITA
figura femminile di quegli anni che scalpitava
per trovare una posizione dignitosa nel mondo
maschilista dell’epoca.
N
Le piacerebbe dirigere anche il capitolo finale
della tetralogia? on pensavano di tornare ancora,
Non dipende solo da me, l’ultimo capitolo è con i loro 18 anni, a interpretare
un’altra storia ancora. Ora sto preparando il Lila e Lenù, che ormai nella storia
nuovo film, ma per L’amica geniale c’è sempre di anni ne hanno 30. E invece il re-
posto. n gista, Daniele Luchetti, ha dato a Gaia Girace
e Margherita Mazzucco la possibilità di essere,
Gaia Girace in un‘immagi-
per la terza volta, le due protagoniste dell’Amica
ne della serie geniale che torna con il terzo capitolo, Storia di
chi fugge e di chi resta, da domenica 6 febbraio
su Raiuno. «Sono stata molto contenta – confes-
sa Gaia Girace – anche perché credo sia stata
l’ultima volta, dubito che ci potremo essere anche
nella quarta stagione. È stata una sorpresa per
tutti, fino all’ultimo non sapevamo nulla, poi
Luchetti ci ha detto che se eravamo riuscite a
interpretare Lila e Lenù a 23 anni, saremmo state
in grado anche di farlo anche adesso che ne hanno
30. Eravamo talmente calate nel personaggio da
sembrare credibili». «Non ero sicura di potercela
fare – ribatte Margherita Mazzucco - La di-
fferenza di età e di esperienze era troppa, però
80 | CIAK
Gaia Girace
in un mo-
mento della
serie.
Francesco Serpico e Mar-
gherita Mazzucco in una
scena de L‘amica geniale Margherita Mazzucco e
- Storia di chi fugge e di Bruno Orlando (26 an-
chi resta ni) nelle nuove puntate
CIAKMAGAZINE.IT | 81
LE SERIE DI FEBBRAIO
I
in Inventing Anna
nstancabile Shonda. Dopo le crinoline e i stati acquisiti dalla sua casa di produzione, la
pizzi di Bridgerton, la regina della serialità Shondaland, nata in seguito all’accordo con
Shonda Rhimes
a stelle e strisce si tuffa nei soldi e nei party Netflix, dopo il suo abbandono del canale ABC
(52 anni)
della New York del 2019 con Inventing che ancora oggi trasmette Grey’s Anatomy,
Anna, disponibile su Netflix dall’11 febbraio. sua storica “creatura”. A dare il volto a Anna
Nessun nome di fantasia, la Anna del titolo è è Julia Garner, già interprete di Ozark e The
Anna Delvay, la donna che dal 2013 al 2017 ha Americans, mentre Anna Chlumsky è Vivian, posto davvero felice per me, dal punto di vista
messo sotto scacco mezza New York, una finta la giornalista determinata a scoprire chi sia la creativo, mi sento molto realizzata come non mi
ereditiera rivelatasi poi la più grande truffatrice donna prima del processo, dando una risposta sentivo da molto tempo». Dopo l’Annalise Kea-
degli ultimi tempi. Dietro alla Delvay in realtà alle tante domande rimaste in sospeso nella ting de Le regole del delitto perfetto, avvocato
si nasconde la tedesca Anna Sorokin, arrestata gran parte della Grande Mela. Tra le due si di successo con troppi scheletri nell’armadio,
per aver lasciato una serie di conti mai pagati instaurerà un rapporto forte e controverso, di Shonda punta sull’ennesima figura femminile di
tra hotel di lusso, banche, ristoranti, negozi e amore e odio, una relazione strettissima che potere, ancora una volta in bilico sulla sua follia
persino amici, per un valore di circa 200mila le renderà dipendenti l’una dall’altra: Anna e spinta da un ego più forte di qualsiasi senso
dollari. Giudicata colpevole di tentato furto serve a Vivian per salvare la propria carriera, di giustizia. D’altronde è lei stessa a incarnare le
aggravato, furto di secondo grado e furto di ma Vivian serve a Anna per pulirsi la coscien- donne che racconta, figura rivoluzionaria del
servizi, con una condanna da 4 a 12 anni di za di fronte all’opinione pubblica che vuole piccolo schermo, capace di scegliere donne e
prigione statale, una multa di 24.000 dollari e crocifiggerla. Del cast della serie fanno parte persone di colore per interpretare i dottori, di
l’obbligo di pagare un risarcimento di circa 199 anche Katie Lowes nel ruolo di Rachel, una dare valore al mondo LGBTQ, di raccontare la
mila dollari, è stata rilasciata nello scorso feb- follower disposta a tutto, e Laverne Cox in sessualità femminile slegandola dai soliti tabù.
braio, passata sotto la custodia dell’Immigration quello di Kacy Duke, una manager risucchia- «Sembra arrogante dirlo – ha ammesso – Ma
and Customs Enforcement e di qui detenuta ta, suo malgrado, nelle truffe ordite da Anna. abbiamo cambiato i volti che si vedevano in tele-
in una prigione della contea del New Jersey in Una storia perfetta per Shonda, pane per i suoi visione». Con Inventing Anna la Rhimes fa un
attesa di espulsione in Germania. denti, sempre affilati. «Non sarò mai soddisfat- ulteriore passo in avanti, offrendo al pubblico
A ispirare Shonda Rhimes è stato un articolo, ta di nulla – ha dichiarato la sceneggiatrice due figure femminili contrapposte, antitetiche
pubblicato sul New York Magazine da Jessica alla stampa americana - perché francamente, eppure complementari, ma soprattutto ispirate
Pressler dal titolo How Anna Delvey Tricked se fossi soddisfatta di qualcosa, probabilmente a donne reali, le cui sorti sono ancora in bilico
New York’s Party People, i cui diritti sono dovrei andare in pensione. Netflix è stato un nelle aule di giustizia americane. n
82 | CIAK
Roselyn Sanchez e
Kiara Barnes in Fantasy Island
IL RITORNO
Fain e Gene Levitt, sottolineano che le storie
sono, oltre che coinvolgenti, anche rassicuranti,
Kiara Barnes (26 anni) in Fan- pur mantenendo quell’aura di mistero sull’isola
DELL’ISOLA
tasy Island che ha sempre caratterizzato il soggetto. Come
l’originale, Fantasy Island si svolge in un resort
Roselyn Sanchez (48 anni) in Fantasy Island
di lusso su un’isola tropicale rigogliosa circon-
data da acque cristalline. Qui ogni fantasia
richiesta dagli ospiti viene soddisfatta, anche
DEI DESIDERI
se non mancano le sorprese. Ogni episodio
racconta storie emotivamente significative con
sviluppi volutamente provocatori. I personaggi
giungono sull’isola dei sogni con desideri e
conflitti irrisolti, ma ripartono sempre tras-
formati da magiche esperienze. Protagoniste
40 anni dopo torna Fantasy Island, della serie questa volta sono due donne: Ro-
selyn Sanchez, nei panni di Elena Roarke,
sequel del celebre Fantasilandia discendente del misterioso ed enigmatico Mr.
degli anni ’70 e ’80. La creatrice a Roarke, e Kiara Barnes, nel ruolo di Ruby
Ciak: «Più attuale e meno cupa» Akuda, assistente di Elena investita dall’isola
stessa di un ruolo di fondamentale supporto.
«Elena Roarke – racconta Sanchez a Ciak - è
DI VANIA AMITRANO una donna complicata: dice di essere un tipo
È
solitario e prende il suo lavoro seriamente. Sa di
stata una delle serie cult a cavallo tra avere un’enorme responsabilità rispetto alla sorte
gli anni ’70 e ’80: Fantasilandia era dei suoi ospiti, ma ha dovuto rinunciare alla sua
amata dal pubblico al pari di Love Boat vita privata e desidererebbe ancora avere una
e La signora in giallo. Ora Fox Enter- vita normale. Una donna in costante conflitto».
tainment ha deciso di realizzarne un remake Barnes spiega che Fantasy Island è più moderna
dal sapore più attuale e ancora più esotico, e attuale della serie originale. E aggiunge: «In
Fantasy Island, in onda dal 24 gennaio su Sky questa versione ci si potrà immergere più a fondo
e Now. Nei 154 episodi delle 7 stagioni della in ogni personaggio e conoscerlo meglio. È più
serie originale si susseguirono celebrità come divertente e avvincente». La serie in 11 episodi è
Michelle Pfeiffer, Peter Graves, Leslie Nielsen, stata già rinnovata per una seconda stagione. ■
Joan Collins, Geena Davis e molte altre. Le
loro storie si svolgevano sotto l’occhio vigile
dell’epico Ricardo Montalban, protagonista
dell’intera storia nei panni del signor Roarke,
misterioso sorvegliante dell’isola dai poteri
soprannaturali. Al suo fianco, ad accogliere nel
lussuoso resort gli ospiti desiderosi di vedere
realizzati i propri desideri e le proprie fantasie
più nascoste, c’era il simpatico Tattoo, Hervé
Villechaize.
Dopo quasi 40anni dall’ultimo episodio, Fan-
tasy Island torna ma senza quella vena di os-
curità che aveva in parte caratterizzato la serie
originale e l’omonimo film horror del 2020 di
Jeff Wadlow. Le creatrici, Elizabeth Craft, Sarah
CIAKMAGAZINE.IT | 83
LE SERIE DI FEBBRAIO
UMA THURMAN,
MANAGER
DATHRILLER
L’attrice è protagonista di
Suspicion, su Apple TV+ dal
4 febbraio nel ruolo di una
enigmatica executive
alle prese con il rapimento
del figlio: «E dire che per i
figli ho sacrificato la carriera»
DI TIZIANA LEONE
M
adre amorevo- innocente come si professa? «Amo mio Suspicion è basata sulla pluripremiata
Uma Thurman
le o manager figlio», dichiara davanti alle telecamere (51 anni) in
serie israeliana False Flag, andata in onda
spietata? Un che la cercano e la seguono. «E lo rivoglio Suspicion per due stagioni e trasmessa in Italia su
quesito che indietro». Ma appena le telecamere si Fox dal 2017. Ma mentre nella serie origi-
resterà irri- spengono, la donna, lunghi capelli bion- nale al centro dell’intrigo internazionale
solto fino alla di, occhi di ghiaccio, sguardo profondo c’era il rapimento di un ministro iraniano
fine, in gra- cambia versione. «Nessuno mi compra ad opera del Mossad, nella serie di Apple
do di tenere il pubblico sospeso in un come madre. Prima di tutto sarò sempre TV tutto ruota intorno a un’unica figu-
thriller al cardiopalma, sublimato dallo un amministratore delegato». Impossi- ra femminile, capace con il suo carisma
sguardo ingannevole e imperturbabile bile decifrare quali segreti si annidino di stravolgere i canoni stereotipati delle
della sua protagonista, Uma Thurman. nell’animo di questa donna del mistero, madri costrette a conciliare lavoro e fa-
Suspicion, in arrivo su Apple TV+ il 4 tenuta in scacco da qualcuno che le chie- miglia, incarnata alla perfezione dalla
febbraio con i primi due episodi, seguiti de di rivelare la verità al mondo intero, in Thurman. Eppure nella sua vita privata
da un nuovo episodio settimanale, ogni cambio del figlio. Oltre a Uma Thurman, l’attrice è esattamente l’opposto. «Per
venerdì, unisce tensione e inganno, so- il cast di Suspicion comprende volti no- i miei tre figli ho sacrificato gran parte
spetti e fughe rocambolesche, attraverso ti delle serie Usa, come Kunal Nayyar della mia carriera», ha ammesso la musa
una trama che parte da un improvviso e (The Big Bang Theory), Noah Emmerich ispiratrice di Quentin Tarantino, che ha
inatteso rapimento, quello del figlio di (The Americans), Georgina Campbell sempre preferito il cinema alla serialità,
un’importante donna d’affari americana (Black Mirror), Elizabeth Henstridge nonostante negli ultimi anni si sia lasciata
(interpretata dalla Thurman), portato via (Agents of SHIELD), Tom Rhys-Harries attrarre da interessanti ruoli televisivi.
da un hotel di New York. I sospetti cado- (White Lines), Elyes Gabel (Scorpion) e È stata nel cast del dramma sopranna-
no subito su quattro cittadini britannici, Angel Coulby (Dancing on the Edge). turale di Netflix Chambers, nella serie
persone apparentemente comuni, che si Con il candidato al BAFTA Award Rob Una scena Imposters e nella miniserie della NBC
trovavano nello stesso hotel la notte del Williams (per L’uomo nell’alto castello) della serie The Slap. Sua figlia più grande, Maya, ha
sequestro: improvvisamente al centro come showrunner e produttore esecutivo, ereditato la passione per la recitazione,
di una corsa transatlantica per sfuggire Tarantino l’ha voluta in C’era una vol-
alle forze combinate dell’Agenzia nazio- ta… a Hollywood. «Avrei preferito che
nale anticrimine e dell’FBI, ai quattro scegliesse una carriera meno stressante»,
diventa evidente che per dimostrare la ha confessato la Thurman, preoccupata
propria innocenza, non ci si possa fi- non solo dai ritmi del cinema, ma anche
dare di tutti. Chi c’è veramente dietro il dalle difficoltà che implica una vita sotto
misterioso rapimento e chi è soltanto col- la costante luce dei riflettori. «Vogliamo
pevole di trovarsi nel posto sbagliato al tutti proteggere i nostri figli, no?». Forse
momento sbagliato? Ma soprattutto la non aveva ancora fatto i conti con la sua
mamma del ragazzino è davvero così protagonista di Suspicion. n
84 | CIAK
Una scena
di Ozark
A VOLTE LE FAMIGLIE
dannoso perché se uno di noi si fosse ammalato,
saremmo dovuti andare tutti a casa per settima-
ne. Se invece fosse toccato a un membro della
t l i, i dogli l i di
m nq p
CRIMINALI RITORNANO
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s ef d lla ricerca
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Su Netflix la quarta stagione dell’acclamata serie crime del regista». ■
I
DI OSCAR COSULICH
«I
n realtà all’inizio non avevo avuto hanno deciso di rivedere qualcuno e io ero uno di
il ruolo, perché sono alto solo 1,88 loro, così mi hanno fatto tornare, ho riprovato e
e non 1,95 come il personaggio im- questa volta ha funzionato». Così dal 4 febbraio
Un altro momento della serie Reacher
maginato da Lee Child, oltre al fatto su Amazon Prime Video potremo godere della
che peso 106 chili e non 113. Sapevo che erano performance di questo attore che, riuscendo a
molto specifici sulle caratteristiche fisiche neces- superare la gabbia della sua imponente fisicità,
sarie per interpretare Reacher, perché dopo Tom ha offerto un’interpretazione ricca di sotti-
Cruise, per quanto fosse eccezionale nel ruolo, gliezze emotive. La prima stagione, divisa in
molti fan avevano notato come lui non ne avesse otto puntate, è integralmente dedicata a Killing
la fisicità e questa volta volevano che fosse por- Floor (1997, pubblicato in Italia nel 2000 da
tato fedelmente sullo schermo», Alan Ritchson Longanesi, col titolo Zona Pericolosa), il primo
(già Aquaman nella serie Smalville e Hawk in della serie di romanzi che raccontano le vicende
Titans) racconta così a Ciak il primo provino di questo ex militare in congedo. Prodotta da
cui si è sottoposto per questo iconico ruolo: Amazon Studios, Skydance Television e Pa-
«L’ho fatto sapendo che poi avrebbero trovato ramount Television Studios, la serie è scritta
qualcuno come Dwayne Johnson che è davve- da Nick Santora (Prison Break) che ne è anche
ro gigantesco, ma per me era comunque bello produttore esecutivo e showrunner. Gli altri
averci provato. Poi però è successo qualcosa nel produttori esecutivi sono lo stesso Lee Child
gruppo del casting, così hanno ricominciato da con Christopher McQuarrie, Don Granger,
zero. Anche se ero già stato scartato, come tutti Scott Sullivan, Marcy Ross, David Ellison e
quelli che avevano fatto il provino in precedenza, Dana Goldberg.
86 | CIAK
All’inizio della prima puntata vediamo Jack
Reacher vagare nel Nord America senza una
meta precisa: è su un pullman di linea che lo
porta dalla Florida a Margrave, in Georgia, dove
si ferma in un bar per mangiare ed è arrestato
per omicidio. Durante la breve quanto ingiusta
detenzione scopre rapidamente che quell’appa-
rentemente idilliaca cittadina è una sentina di
corruzione e decide di scoperchiarne i misfatti
usando al meglio le proprie capacità deduttive
e la sua impressionante forza fisica.
«Sicuramente era importante mostrare il cervello
e le dimensioni di Jack – sottolinea Ritchson -
ma c’era un’altra sua caratteristica che era molto
importante per me».
Quale?
Durante le riunioni preparatorie prima delle Tom Cruise (59 anni) nel film Jack Reacher - La prova decisiva di Christopher McQuarrie (2012)
riprese continuavo a domandare se stavamo
rendendo lo show abbastanza divertente. Leg- pararsi alla parte è andato anche a rivedere romanzo di Reacher e al momento Lee Child
gendo il libro c’è così tanto umorismo che ti l’interpretazione di Reacher offerta da Tom ne ha già scritti altri 26. Lei ha firmato per
può venire da ridere, anche se spesso quello Cruise? una sola stagione, o intende proseguire?
di Child è un umorismo nero. Poi ci sono quei No, non volevo davvero essere condizionato So che molti avrebbero firmato per una sola
lunghi silenzi in cui dovevo immaginare nella dalle sue scelte e dalla sua prospettiva sul per- stagione per poi chiedere un aumento miliar-
mia mente come recitare: ho dovuto lavora- sonaggio. Voglio dire, se dai ad attori diversi dario prima di proseguire nel ruolo, ma per me
re molto sulle sue espressioni e i suoi silenzi. lo stesso materiale originale, questo può essere non è stato così. Ho firmato per molte stagioni
Volevo davvero essere sicuro che gli stessimo recitato in modi molto diversi e io non volevo e sono felice di essere stato ingaggiato per molte
rendendo giustizia ed ero solo preoccupato prendere nulla da Tom. Se ti misuri con un’ico- stagioni, tanto che spero di farne anche di più di
che tutto diventasse troppo serio, o spaventoso, na del suo livello, sarebbe poi difficile ignorare quante già ne prevede il mio contratto. Voglio
perdendo parte della leggerezza che troviamo le scelte che lui ha fatto, quindi ho solo scelto portare sullo schermo tutti i libri di Reacher
nel romanzo. di attenermi strettamente al romanzo. che la vita e il tempo mi permetteranno, a costo
di provare a interpretarlo anche quando avrò
Al di là della vostra diversa fisicità, per pre- L’intera prima stagione è dedicata a un solo 87 anni! ■
SE SI RIUSCISSE A
DIVIDERE IN DUE
LE NOSTRE VITE
Ben Stiller torna alla regia con Scissione, dal 18
febbraio su Apple Tv+, fondendo fantascienza e thriller
in una storia che ci riguarda. Con Adam Scott, John
Turturro e Patricia Arquette
DI TIZIANA LEONE
S
Adam Scott (48 anni) in
eparare la memoria professionale da per i nove episodi, due dei quali disponibili Scissione
quella personale: l’ufficio da una parte, da subito, seguiti da uno nuovo a settimana,
la casa dall’altra, il capo e la moglie, ogni venerdì. Il thriller è incentrato sulla vita alla fantascienza e a un tema caro al cinema: gli
i colleghi e i figli, senza possibilità di di Mark Scout (Adam Scott), alla guida di un esperimenti sulla mente umana, creando un mix
interconnessione, divise categoricamente in team di lavoro della Lumon Industries, i cui che sfocia nel thriller. La serie è uno dei pochi
base al luogo in cui ci si trova. Una comodità, dipendenti sono stati sottoposti a una procedu- progetti televisivi che vede Ben Stiller nel ruolo
per alcuni. Una follia, per altri. Comunque la si ra di separazione che divide chirurgicamente i di regista, tornato dietro la macchina da presa
veda, Scissione, su Apple Tv+ dal 18 febbraio, è loro ricordi professionali da quelli personali, un dopo il successo di Escape at Dannemora, la
la serie fantascientifica che racconta di un par- audace esperimento di equilibrio tra lavoro e serie con Benicio Del Toro, Paul Dano e Pa-
ticolare esperimento a cui vengono sottoposti i vita privata messo però in discussione quando tricia Arquette, incentrata sulla serrata caccia
dipendenti di una celebre industria americana. Mark si ritroverà al centro di un mistero da a due evasi. Più abituata al piccolo schermo, la
Creata da Dan Erickson, è diretta e prodotta svelare. La sempre più complicata ricerca di Arquette torna alla serialità dopo The Act, con
da Ben Stiller, con John Tuturro, Patricia equilibrio tra professione e vita privata, tra i cui ha vinto un Golden Globe, e Medium che
Arquette e Adam Scott. Un cast d’eccezione temi della nostra attualità, si fonde nella serie le ha regalato un Emmy.
CIAKMAGAZINE.IT | 87
LE SERIE DI FEBBRAIO
U
Claudio
n delinquente della periferia romana, ma con le stimmate, è il profano che si sposa
Santamaria
con il sacro in quei quartieri ai margini della Capitale dove la vita ha meno valore. (47 anni) in
Christian, dal 28 gennaio su Sky e NOW, è la serie tra supernatural e crime dra- Christian
ma con il vincitore del David di Donatello Edoardo Pesce nel ruolo dello scagnozzo
di un boss a cui compaiono all’improvviso le stimmate, il suo viatico verso i miracoli. Diretti
da Stefano Lodovichi e Roberto Saku Cinardi, creati da Valerio Cilio, Roberto Saku Cinardi
ed Enrico Audenino, i sei episodi sono firmati da Valerio Cilio, Enrico Audenino, Renato
Sannio e Patrizia Dellea. «Christian è un uomo che vive ai margini- ha raccontato Pesce - si
scoprirà perché ha le stimmate e perché acquisisce questa sorta di potere. Le cose gli succedono,
non è neanche un arrivista, è solo una persona semplice, senza troppe velleità, un bel personaggio
da interpretare, ricco di sfumature».
In un quartiere desolato della periferia romana, niti ha raccontato la storia della Madonna che
Christian si guadagna da vivere facendo l’unica piangeva lacrime di sangue, durata una sola
cosa che sa fare: picchiare. Lo fa per il boss stagione. Questo moderno padre Pio, a cui la
locale, Lino (Giordano De Plano), una sorta povera gente chiede miracoli, chiamato a fare
di fratello maggiore perché cresciuto con la il bene più per interesse economico che per
stessa donna, Italia (Lina Sastri), che soffre spirito religioso, racchiude in sé anche tutta la
di Alzheimer e di cui si occupa Christian. Un violenza di un Jeeg Robot costretto dalla strada
giorno all’uomo iniziano a far male le mani e a scendere sempre a patti con la sua inevitabile
a sanguinare: sono delle stimmate e quando natura. Ma a ispirare gli autori è stata la graphic
attraverso di esse salva miracolosamente da novel Stigmate di Claudio Piersanti e Loren-
un’overdose la tossica del quartiere, Rachele zo Mattotti, una parabola sulla spiritualità e
(Silvia D’Amico), rendendosi conto di poter sul tormento dell’uomo moderno che nella
curare la gente, attira l’attenzione di Matteo serialità lascia anche spazio a brevi momenti
(Claudio Santamaria), un postulatore del di ironia. «Non credo che nessuno nasca cattivo:
Vaticano, in cerca di qualcuno con veri poteri a livello artistico è interessante scoprire i motivi
taumaturgici. «Mi fanno tenerezza i personaggi che portano una persona a diventare socialmente
estremi, mi ci affeziono, cerco di immaginarmi negativa», ha sottolineato Pesce, appassionato
Un momento del- una loro debolezza, la fragilità, così posso partire di musica, nato imitatore, passato dal sogno
la serie Christian da lì», ha ammesso l’attore, che prima di questo di fare il conduttore e infine approdato alla
ruolo nella serie prodotta da Sky e Lucky Red, è recitazione spinto al liceo da un’amica. «La
stato Simoncino in Dogman, il marito violento recitazione è un mondo dove tutto è permesso»,
in Fortunata, un componente della Banda di ha confessato. Presto sarà al cinema con …
Romanzo criminale — La serie e Giovanni altrimenti ci arrabbiamo!, un omaggio al ce-
Brusca ne Il cacciatore. Girata nella periferia lebre film con Bud Spencer e Terence Hill con
Lina Sastri (68 romana, tra il Serpentone del Nuovo Corviale accanto Alessandro Roja e Christina De Sica.
anni) e Vigne Nuove, la serie, le cui riprese sono «Non è un remake – ha chiarito Pesce – ma un
partite nel novembre scorso, raccoglie l’eredità film con nuove tecnologie e coreografie di scene
lasciata da Il Miracolo in cui Niccolò Amma- di scazzottate aggiornate». ■
88 | CIAK
Phaim Bhuiyan (26 anni) e Carlotta Antone-
lli (26) in una scena di Bangla - La serie
L
o avevamo lasciato confuso e fidan- tempo orgoglioso delle proprie origini lo spin- delicati nell’ambito della multiculturalità. «L’ap-
zato, intrappolato in un limbo multi- ge quotidianamente a mettere in dialogo le proccio è stato sicuramente più maturo - spiega
culturale tra modernità e tradizione, due identità «50% Bangla, 50% Italia». Ma Phaim Bhuiyan - in quanto il formato seriale
eccitazione e castità. Esattamente da lì lo scontro col sistema occidentale, il confron- ci ha permesso di sviluppare e approfondire me-
ripartono le avventure del giovane protagonista to con la famiglia che lo invita a rispettare la glio i personaggi. Alla spensieratezza abbiamo
di Bangla, l’acclamata commedia del 2019 che cultura di provenienza e l’impatto emotivo aggiunto un po’ più di profondità, allargando il
dal 13 febbraio torna in versione seriale, con 8 dell’innamoramento per Asia (Carlotta An- tema dell’integrazione e della crisi d’identità e
episodi co-diretti dagli autori del film originale: tonelli), ribelle e appoggiata da una famiglia soprattutto esplorando ancora di più il punto di
Emanuele Scaringi (La profezia dell’Armadillo) anticonformista (suo papà è Pietro Sermonti), vista femminile».
e Phaim Bhuiyan, scritti insieme a Vanessa non l’aiutano affatto.
Picciarelli per Fandango e Rai Fiction. Mantenendo l’umorismo caratteristico del film, I registi Emanuele Scaringi (42 anni) e
L’idea di realizzare una serie su Bangla nasce Bangla - La serie continua a mostrarsi come Phaim Bhuiyan sul set di Bangla - La serie
in realtà ancor prima della realizzazione del un diario sincero e divertente di educazione
film, quando Scaringi, colpito dal servizio do- sentimentale, in cui Phaim domina le sue pagine
cumentaristico di Francesco Medosi L’amore attraverso un flusso di pensieri in un bangla-ro-
ai tempi delle seconde generazioni per Nemo, manesco scanzonato e provocatorio, soprattutto
decise di proporre il progetto alla Fandango. per quanto riguarda il dilemma sesso-fede («La
L’incontro portò alla realizzazione di un film mia religione dice che fino al matrimonio il sesso
scritto in meno di due mesi e girato in poco non lo vedi manco col binocolo, un po‘ come la
più di tre settimane. vostra, solo che noi non famo come ce pare…»).
«Il successo di Bangla - racconta a Ciak Ema- Rispetto al film, la struttura dilatata della se-
nuele Scaringi, che della pellicola è stato pro- rie ha permesso di aggiungere anche temi più
duttore creativo - è stato una grande sorpresa,
sia in Italia sia all’estero, dove è stato presentato
in anteprima all’International Film Festival di
Rotterdam. Dopo la calorosa accoglienza del film BANGLA, IL FILM
volevamo partire subito con la serie, ma alla fine
c’è voluto oltre un anno e mezzo per entrare in Un esordio da Nastro d’argento
produzione. Nel frattempo, l’argomento è stato
“scoperto” anche da altre serie ed è come se fosse
nato un filone. Per fortuna oggi il nostro paese è I l film, che è valso a Phaim Bhuiyan il Nastro d’argento come Miglior regista esordiente, è
la storia appunto di Phaim, un bengalese di 22 anni, nato in Italia e che vive nel quartiere ro-
mano di Torpignattara. Passa le sue giornate tra la famiglia, il lavoro da steward in un museo,
diventato un po’ meno provinciale e più aperto
ad una commedia diversa». le visite al suo amico “pusher” Matteo e la musica, suonando in una band composta da tre suoi
Phaim, il giovane protagonista della storia (in- amici. Proprio durante una esibizione con il suo gruppo, Phaim conosce Asia, una giovane di
terpretato dallo stesso Bhuiyan) è un ventenne Roma Nord della quale si innamora. La vita di Phaim giunge a un bivio: andare via dall’Italia
italiano di origini bengalesi, musulmano, nato e partire per Londra con la famiglia, oppure restare a Roma per rimanere con i suoi amici
e cresciuto nel quartiere multietnico di Tor- di sempre e con la ragazza che ama. Nel cast del film Phaim Bhuiyan, Carlotta Antonelli,
pignattara, a Roma Est, dove vive con la sua Simone Liberati, Pietro Sermonti, Shaila Mohiuddi, Nasima Akhter, Rishad Noorani.
famiglia. Il suo sentirsi italiano e allo stesso Cla. Gia.
CIAKMAGAZINE.IT | 89
LE SERIE DI FEBBRAIO
U
n matrimonio in apparenza felice: della fedeltà, non solo di coppia, ma anche verso
professore lui, agente immobiliare sé stessi. «Margherita è alle prese con diversi ruoli
lei, il sogno di una nuova casa, dei - racconta Lucrezia Guidone - quello di moglie, di Lucrezia Guidone in un momento
figli, di una famiglia, fino a quando figlia, di agente immobiliare. E per essere tutto ha della serie Fedeltà
a minare la felicità arriva non il tradimento, ma rinunciato a un pezzettino di sé. Si è allontanata
il dubbio del tradimento. Gelosia, ossessione, dai propri desideri e vedremo nel corso della serie
insicurezza sono la base su cui poggia Fedeltà, che il concetto di fedeltà non si riferisce solo all’idea scersi e mi auguro anche tanti uomini». Resta un
la serie disponibile su Netflix dal 14 febbraio, di coppia, inteso come tradimento, ma agli stessi dubbio: meglio sedersi sul divano e guardare la
tratta dall’omonimo libro di Marco Missiroli, desideri che ci riguardano». Negli episodi che serie in coppia o da soli? «Certamente la visione
finalista al 73° Premio Strega, scritta da Alessan- ha diretto, Molaioli ha gestito la materia prima in coppia - ammette Molaioli - può generare
dro Fabbri, Elisa Amoruso e Laura Colella, con dei sentimenti dei suoi personaggi con estrema considerazioni anche complesse. Alcune situazioni
la regia di Andrea Molaioli e Stefano Cipani. cautela: «Da subito ho cercato di trovare la strada possono portare a una forma di sincerità che poi
«Lo definirei un thriller dei sentimenti – ammette per far sì che i passaggi emotivi di questa coppia rappresenta il primo obiettivo dello stare insie-
Molaioli – Lungo il corso delle puntate lo spetta- potessero richiamare i sentimenti e le preoccupa- me, ma è molto difficile da raggiungere, per vari
tore si troverà a domandarsi se quel personaggio zioni che hanno a che fare con tutti noi. Volevo fare motivi, magari per pigrizia o per timore. D’altro
ce la farà, se è stato quello o l’altro a compiere una in modo che la storia fosse eccezionale e normale canto la visione da soli può far scattare una sorta
determinata azione, non è certamente un crime, allo stesso tempo, un mondo in cui tutti da qualche di autocoscienza. Resta inteso che anche chi è single
ma il mood in cui i personaggi si muovono è lo parte potessero trovare elementi di riconoscibilità può vederlo, perché determinate considerazioni
stesso». Carlo, professore part-time di scrittu- al di là delle differenze del contesto o dei fatti». potranno tornare utili in seguito». «A me piace la
ra creativa (Michele Riondino) e Margherita Lontani dai tradizionali cliché del tradimento, visione solitaria delle serie - conclude Lucrezia
(Lucrezia Guidone), architetto divenuto agente che vogliono la donna pronta al grande passo Guidone - Però potrebbe esser divertente vederlo
immobiliare, sono innamorati, ma capita che i solo di fronte a un coinvolgimento emotivo, insieme per capire le reazioni dell’altro. Viviamo
loro desideri si allarghino oltre la coppia: Carlo Carlo e Margherita affrontano i loro demoni il tempo del poliamore senza alcuna inibizione,
brama la quieta bellezza di una delle sue studen- sentimentali superando stereotipi consolidati. «In della sperimentazione senza restrizioni, in cui è
tesse, Margherita fantastica sul suo fisioterapista Fedeltà – aggiunge la Guidone – il tradimento difficile concepire un rapporto capace di durare
Andrea. Il sogno di un nuovo appartamento nel al femminile è raccontato in modo molto unico. Si nel tempo senza essere per forza ammazzato nella
cuore di Milano potrebbe essere proprio ciò di dice che l’uomo tradisca con il corpo e la donna con spinta del desiderio: la fedeltà è un argomento che
cui i due hanno bisogno per rafforzare la loro la mente, qui invece abbiamo qualcosa di diverso, può avere spazio non solo tra le coppie, ma anche
relazione che diventa simbolo ed espressione finalmente un sacco di donne potranno ricono- tra amici, genitori e figli». ■
90 | CIAK
L’OPINIONE MILLENNIALZ
DI DANIELE
GIANNAZZO
LE RAGIONI
DEL SUCCESSO
DI MARE
FUORI E UN
a cura di daniele giannazzo PROFESSORE
SEIGIOVANISCELGONO“MAMMA RAI”:
TRA I GIOVANI
IL BOOM DI UN PROFESSORE I
casi di Un professore e Mare fuori hanno sfatato
il mito che i giovani abbiano smesso di guardare la
tv generalista limitandosi alla sola offerta delle
piattaforme. Quando un prodotto ha le
caratteristiche giuste, anche l’età media degli
I
spettatori Rai è in grado di abbassarsi. Ma quali sono
l 2021 è stato positivo per l’offerta seriale A TU PER TU CON DAMIANO queste caratteristiche? Un professore, oltre al fatto
della Rai TV, che ha trovato la chiave per
attrarre la frangia di pubblico più giovane, GAVINO, IL GIOVANE ATTORE (ovvio) d’incentrarsi sulle vite di un gruppo di
cambiando marcia anche sui social. Ne è un DELLA FICTION CHE HA liceali, ha colto l’attenzione del pubblico di
esempio Un professore, di Alessandro D’Alatri, Twitter grazie al risvolto sentimentale
in onda fino al dicembre scorso e ora rinnovata
SPOPOLATO ANCHE SUI SOCIAL tra il protagonista Simone, figlio del
per una seconda stagione. Durante la messa in che non riuscivo nemmeno a respirare! Invece prof che dà il titolo alla fiction, e la
onda, Twitter è stato preso d’assalto dai commenti sul set sei talmente avvolto dalla voglia di fare pecora nera della classe Manuel, un
entusiasti dei fan. e da persone che amano il proprio lavoro, ragazzo dal cuore segretamente
La serie ha catturato spettatori di ogni età, con- che non riesci a pensare di non essere tenero. Il loro flirt, benché sviluppato in
ciliando gli insegnamenti del prof di filosofia all’altezza. Avere dubbi è naturale, ma modo per il momento più soft dell’originale
Dante Balestra con l’evoluzione del rapporto mai dirsi “Non ce la faccio”. spagnolo, ha rotto coraggiosamente
di amicizia-amore tra Manuel e Simone. Volti qualcosa nell’impianto della classica
familiari come Alessandro Gassmann e Clau- La seconda stagione è stata con- fiction all’italiana, a cui comunque Un
dia Pandolfi si sono amalgamati a promesse fermata. Cosa immagini nel fu- professore resta legato, e ha fatto
come Nicolas Maupas e Damiano Gavino. Per turo di Simone e Manuel? presa su chi di solito si tiene alla
il giovane Gavino, classe 2001, Un professore era So che lo stanno scrivendo. Forse larga dal piccolo schermo.
la primissima e più grande prova recitativa, e se vorrei un po’ più di consapevolez- Non dissimile l’esempio di Mare
nella finzione ha indossato i panni dello studente za, per lui e per Simone. Quando fuori, molto seguito in chiaro e
ripetente, come attore è stato invece promosso gireremo la seconda stagione sarà commentato online, quindi
a pieni voti. Lo abbiamo incontrato poco dopo passato del tempo dal finale, perciò recuperato in streaming da
il finale della prima stagione. dovranno essere più maturi. Chissà chi la TV non l’accende mai
se seguiremo le orme di Bruno e Pol fino a portarlo a ben 20
È vero che prima di Un professore non avevi dell’originale spagnolo… milioni di visualizzazioni su
studiato recitazione? Rai Play (numeri da
È vero, avevo alle spalle solo qualche recita sco- Un professore è un fenomeno mediatico. piattaforme a pagamento).
lastica, e mi sono stupito anche io di saperlo Che effetto fa? Anche in questa serie la
fare. Il merito è di persone disponibilissime, dal Mi fa molto ridere, siamo andati anche in “ten- struttura generale si avvicina
regista alla troupe. denza mondiale”. Mi sono iscritto a Twitter a alle fiction tradizionali, ma
novembre, senza sapere che importanza avesse. stavolta è più apparenza. Mare
Hai mai creduto di non farcela o non sentirti Da subito sono stato assalito da complimenti e fuori si regge, infatti, come Un
all’altezza? video divertenti sulla serie. Le persone possono professore, sul talento dei
Sì, all’inizio. Al primo provino in presenza per darti molto affetto, e tu da attore ricambi con le giovani protagonisti e sulla forza
il ruolo di Manuel dovevo aspettare fuori della emozioni. È stata la dimostrazione di cosa il mio delle loro storie, che incarnano
porta che il candidato prima di me finisse, e giuro lavoro può far scaturire nelle persone. aspirazioni e sogni infranti dei
ragazzi rinchiusi nel carcere
In cosa Manuel è completamente diverso da minorile ispirato a Nisida. Sono
te e in cosa invece vi avvicinate? dunque ancora una volta le storie,
In questa pagina Manuel è totalmente diverso da me. Non ama sottili e sensibili nel ritrarre le diverse
Damiano Gavino forme dell’adolescenza ad aver
(20 anni) in due le regole, corre sempre rischi… Io invece mi
mostro sempre per quello che sono, senza paura. intercettato i giovanissimi e
scatti di Luigi
Lista. Io amo osare piuttosto che rischiare. Ci suscitato un’esplosione di reazioni
somigliamo invece nel rapporto con la madre, sui social. L’augurio è che perciò
e nel voler scoprire sé stessi dalle cose intorno. anche la Tv dei prossimi mesi
Ed entrambi siamo assetati di verità. La sua mantenga la stessa rotta,
inclinazione alla filosofia credo rispecchi associando alla crescente
l’esigenza di conoscere più cose possibile per qualità un altro po’ di
metterle in pratica nella vita. sano e necessario
Stefano D’Onofrio coraggio. ■
CIAKMAGAZINE.IT | 91
ESCLUSIVO
BLACK LIST,
IL GIACIMENTO SEGRETO DI HOLLYWOOD
Abbiamo avuto accesso a tutte le storie di Hollywood
pronte per essere prodotte dalle major o da indie.
Scritte da premi Oscar, sceneggiatori di grido o giovani
promesse, raccontano come sarà il cinema di domani
T
DI MATTIA PASQUINI
he Millionaire, Argo o Il Di- diversi, a meno che non siano state sviluppate
scorso del Re iniziarono da lì la da terzi. Comprensibilmente, visto che si tratta
loro corsa verso l’Oscar, ma anche sostanzialmente di un elenco di sceneggiature
senza arrivare al traguardo più ancora non prodotte, dove in molti pescano per
importante, sono molti i film di i prossimi progetti da realizzare. Come Juno
successo che vengono realizzati ogni anno a (nel 2007), Manchester by the Sea (2016), JoJo Casey Affleck (46 anni) in
partire dalle sceneggiature della Black List. Rabbit (2019), o i recenti King Richard e Una Manchester by the Sea
Nata nel 2005, così si chiama la piattaforma donna promettente, entrambi nella lista del 2018.
attraverso la quale gli autori possono mostrare A dicembre, come sempre, la lista del 2020
il proprio lavoro agli oltre 5000 membri dell’in- è stata resa pubblica. Permettendoci di sele-
dustria cinematografica (da agenti a produttori, zionare alcuni degli spunti e delle storie più
attori e registi) iscritti. Per esserci bisogna es- interessanti tra le tante presenti. Come i biopic
sere in possesso di un passaporto dell’Unione su Michael Bay, Shania Twain e Kanye West, CAULIFLOWER
Europea e non aver guadagnato più di 250.000 il racconto dello storico accordo tra Michael
dollari con cinema e tv. Oltre - a meno di non Jordan e la Nike che portò alla nascita delle Daniel Jackson
esser membri di una delle Writers Guild di iconiche “Air”, un’incredibile avventura am-
Usa, UK, Canada o Italia - a pagare una quota bientata a Hogwarts o la ricostruzione delle Sotto la guida di un misterioso allenatore,
mensile di 75 o 50 dollari, a seconda che si surreali 48 ore passate da Dennis Rodman a un ambizioso wrestler liceale tenta la scalata
voglia caricare la sceneggiatura di un film o di Las Vegas prima di Gara 7 delle finals NBA al titolo di Campione dello Stato mentre è
un pilot televisivo, lungo o breve. (che si sono già accaparrati Phil Lord e Chris costretto a combattere una strana infezione
I generi preferiti sono action e thriller, anche se Miller). Su tutti, Cauliflower di Daniel Jackson, all’orecchio che se da un lato potrebbe favorir-
la Black List si dichiara disposta a valutarne di generalmente il più apprezzato. lo nello sport dall’altro minaccia la sua salute.
92 | CIAK
Carey Mulligan
(36 anni) in
Una donna promettente
STORIE DI VITE
Ben Affleck (49 anni)
in una scena di Argo
SYMPHONY
INCREDIBILI
OF SURVIVAL
Daniel Persitz
MICHAEL BAY: L’incredibile storia vera del com-
THE EXPLOSIVE positore russo Dmitri Shostako-
BIOPIC vich, che scrisse un’epica sinfonia
durante l’assedio di Leningrado
Sean Tidwell nella Seconda Guerra Mondiale:
un’opera d’arte così potente che Michael Jordan (58 anni)
Carica di tanto esplosivo C4 da avrebbe salvato lui e la sua fami-
dividere un asteroide in due, la glia, aiutando a unire il suo popolo
storia sulle origini di Michael Bay agli Alleati. AIR JORDAN
rivela i successi che lo hanno defi-
nito, il fuoco che ha acceso il suo DENNIS ROD- Alex Convery
cuore e gli eventi che hanno se- MAN’S 48 HOURS
gnato il suo destino a Hollywood. IN VEGAS La vera storia selvaggia di come
una giovane azienda di scarpe di
SHANIA! Jordan VanDina nome Nike conquistò il cliente più
influente nella storia dello sport:
Jessica Welsh Prima di Gara 7 delle finali NBA, Michael Jordan.
Dennis Rodman dice al coach Phil
La vita di Eilleen, dalla misera Jackson di aver bisogno di passare BELIEVE ME
educazione ricevuta nel Canada 48 ore a Las Vegas. Quella che
rurale alla trasformazione nella segue è un’avventura surreale vis- Hannah Mescon,
superstar country-pop interna- suta con il suo ombroso assistente Dreux Moreland
zionale degli anni ’90 Shania GM nella quale lo vedremo in un
Twain. E la sua più grande sfida: rodeo di tori, paracadutarsi da Un assurdo film biografico che
rimettere insieme la propria vita una Ferrari e stabilire un’amicizia racconta le numerose ascese e ca-
e carriera dopo aver perso la voce. che nessuno avrebbe mai pensato dute di Donald Trump, culminate
fosse possibile. con quella della fatidica notte del
Gala della cena dell’Associazio-
THE VILLAIN ne dei corrispondenti della Casa
Bianca del 2011.
Colin Firth (61 anni) ne Il discorso del Re
Andrew Ferguson
THE COLLEGE
La oltraggiosa eppure assoluta- DROPOUT
mente vera storia di “Pharma
Bro” Martin Shkreli, “l’uomo Thomas Aguilar,
più cattivo d’America”, dalla sua Michael Ballin
velocissima ascesa da ragazzo
prodigio ai vertici dell’industria Il viaggio personale di un giovane
farmaceutica, alla rovinosa cadu- Kanye West verso la creazione del
ta. Una storia di crimini, corru- suo primo album seminale, con
zione e Wu-Tang Clan che mette il quale ha reinventato la musica
in evidenzia il nucleo marcio del hip hop.
sistema sanitario statunitense.
CIAKMAGAZINE.IT | 93
ESCLUSIVO
(E) SURREALE
Brian T. Arnold
IL BELLO
In un prossimo futuro, ai malati
terminali viene data la possibili-
A HUFFLEPUFF tà di scegliere se andarsene “alla
DI INTERNET
LOVE STORY grande” con un progetto persona-
lizzato di “finali perfetti” in realtà
Sophia Lopez virtuale. Ma quando il miglior
“specialista della transizione” si
Finn, un impopolare studente di lega troppo a un paziente, finisce MAX AND TONY’S
Hogwarts, dà la colpa di tutto ciò per mettere in discussione tutta EPIC ONE-NIGHT
che non va nella sua vita all’essere la propria vita. STAND
stato assegnato ai Tassorosso piut-
tosto che ai Grifondoro, con Harry LADY KRYLON Thomas Kivney
Potter e i suoi fantastici amici.
Quando poi scopre la possibilità Brandon Constantine Un disastroso incontro organizza-
94 | CIAK
VERO E
Elliot Page (34 anni)
in una scena di Juno
VEROSIMILE
THE MASKED
SINGER
Mike Jones, Nicholas
Quando incontra un misterioso Sherman
sconosciuto, inizia a mettere in
discussione la realtà cui è stato Mickey Rourke perde la testa dopo
educato a credere, trova il corag- essere stato costretto a tenere un
gio di lasciare sua madre e svela concerto nello show televisivo più
la sinistra verità della sua edu- seguito: Il cantante mascherato.
cazione.
FROM LITTLE
FOUR ASSASSINS ACORNS GROW
(AND A FUNERAL)
Laura Kosann
Shania Twain Ryan Hooper
FIGLI DI
( 56 anni) Divenuta una delle prime donne a
La figlia adottiva di un leggen- capo di una casa editrice di New
dario assassino torna a casa per York degli anni ’50, una donna
GENERE
il suo funerale… e si ritrova nel attira nella sua orbita un’ex com-
mirino dei suoi quattro fratelli, pagna di college, la quale scoprirà
altamente addestrati e pericolosi. presto che l’impero letterario non
è quello che sembra.
OPERATION MILK THE WAY YOU
& COOKIES REMEMBER ME THICKER THAN
ICE
M. Miller Davis Geoffrey Roth
Tara Tomicevic
Un gruppo di ragazzini adottivi Dopo la morte del figlio trenten-
male assortiti si imbarca nell’epica ne Ben, vivace e intraprendente, Ispirato alla vera storia di Hannah
ricerca di Babbo Natale perché Laurie scopre che questi aveva e Marissa Brandt, sorelle adottive
li aiuti a salvare la loro casa dal congelato parte del suo sperma e giocatrici di hockey la cui rela-
pignoramento e a sfuggire a una prima di morire. Nel suo poco con- zione viene messa alla prova dal
banda di rapinatori di banche. venzionale viaggio alla ricerca di loro comune contendersi la gloria
HARD TO GET qualcuno che possa far nascere il olimpica… in squadre diverse: la
THE FIRE bambino, Laurie stringe un’ami- migliore squadra degli Stati Uniti
Dan Schoffer OUTSIDE cizia inaspettata con una donna, e la prima squadra unificata della
che, a sua volta, inizia a innamo- Corea.
Dopo esser stata apparentemente Yumiko Fujiwara rarsi del ricordo di lui.
allontanata dall’uomo dei suoi so-
gni, Amanda scopre con sollievo che Peter, un pittore diciassettenne,
è lui ad esser stato rapito. Decisa a vive con la madre autoritaria in
salvarlo, intraprende un’avventura una casa solitaria nel deserto.
on the road di proporzioni epiche.
Jenny Halper
Nella Pennsylvania rurale, una TUTTI I FILM DELLA
BLACK LIST 2021
donna si innamora di uno sco-
nosciuto dell’Uzbekistan, per poi
SU CIAKMAGAZINE.IT
scoprire che potrebbe essere respon-
sabile di crimini di guerra. Basato
sull’acclamato romanzo d’esordio di
Sarah St. Vincent. https://www.ciakmagazine.it/news/da-michael-bay-a-ho-
gwarts-tutte-le-sceneggiature-della-black-list-2021/
CIAKMAGAZINE.IT | 95
PRIMO PIANO
Breve
giro del mondo
fra le sale che sono già
entrate nel futuro, tra poltrone
comode come letti
e schermi con lo sfondo
dei grattacieli Uno scorcio dell‘Electric
Cinema di Londra.
A
ndare al cinema è sempre un’espe- Un’esigenza che secondo molti esperti sarà an- Partiamo dalla Malesia, dove le sedute del TGV
rienza immersiva: il buio, il silen- cora più sentita quando l’ondata pandemica si Beanie sono grandi e ultra comfort beanbag,
zio, lo schermo che ti illumina, il sarà esaurita, e avremo voglia di vivere fino in grossi cuscini usati come poltrone e dove le
suono che ti gira intorno, sembra fondo ciò che ora ci è precluso o è da conside- vostre gambe si possono stendere per oltre 2
di essere in altri mondi fuori dal rarsi pericoloso. metri se fosse necessario. A Jakarta, invece,
tempo e dallo spazio. Ma ci sono sale cine- Vi proponiamo un breve viaggio in questi la sala Velvet Seating, nella multisala Blitz
matografiche nel mondo in cui ancor di più luoghi magici, da svolgersi da Oriente ad Oc- Megaplex offre letti sofà circondati da cuscini
queste sensazioni si esaltano, cinema dove tutto cidente. color viola, di qui il nome della sala. Sdraiati
è ancor più adatto ed av-
volgente. Sono i cinema Malesia, TGV Beanie Jakarta, Blitz Megaplex- Sala Velv
et Seating
dove ci si può mettere
comodi, allungare le
gambe, sdraiarsi, con-
sumare una cena con un
menù in tema col film o
bere semplicemente un
cocktail, partecipare ad
eventi e presentazioni.
Insomma, essere ancor
più dentro al film che
hai scelto.
96 | CIAK
ci si potrà godere il film in compagnia,
consumando snack sui tavolini da letto.
Rimanendo in Oriente, a Bangkok il Pa-
ragon Cineplex, che ha solo 34 posti a
sedere, fornisce, oltre alla proiezione, anche
CIAKMAGAZINE.IT | 97
PRIMO PIANO
Invece lo Sci-Fi Dine-in Theatre Restaurant Sci-Fi Dine-in Theatre Restaurant
a Walt Disney World, in Florida, è una spe-
cie di drive-in con auto stile anni ’50 al posto
delle poltrone, in cui potete mangiare cibo da
fast-food ispirato allo stesso periodo. Le opere
proiettate sono rigorosamente vintage, come i
primi cortometraggi animati Disney.
Il viaggio verso Ovest fa tappa a Hollywood,
dove il Cinespia offre proiezioni all’aperto in
una location tanto macabra quanto suggesti-
va: il cimitero Hollywood Forever, sul celebre
Santa Monica Boulevard, dove ci si gode il
Hollywood, Cinespia
98 | CIAK
ARIAFERMA ★★★★★
FILM
DEL MESE
★★★★★ LA PERFEZIONE ESISTE ★★★★★ INTERESSANTE ★★★★★ PASSIAMO OLTRE
★★★★★ DA NON PERDERE ★★★★★ PREGI E DIFETTI NC NON CLASSIFICATO
★★★★★
UN INVERNO DI GRANDI USCITE, MALGRADO IL VIRUS
IL DISCORSO PERFETTO
Al netto di rinvii e difficoltà causati dalla pandemia, l’offerta di titoli da ve-
dere si mantiene ampia e variegata. Con grandi film, italiani e internazio-
nali, che scelgono coraggiosamente di dare ossigeno alle sale: da Belfast
a America Latina passando per Scream e La fiera delle illusioni. A questi
e altri dedichiamo le consuete recensioni. Spazio però anche a opere di
primo piano arrivate durante le feste, come il sequel di Matrix e Il capo
perfetto, nonché ad altre di notevole impatto dalle piattaforme streaming,
come The Tragedy of Macbeth e il fenomeno Don’t Look Up, su cui si con-
frontano tre diversi punti di vista. Non mancano poi le serie tv, tra sequel
attesi ed esordi da tenere d’occhio. Segnaliamo infine le uscite di alcuni
film che vi abbiamo già raccontato, compreso il passaggio sul piccolo
BELLE ★★★★★ schermo di una delle perle italiane del 2021, Ariaferma.
I FILM
DON’T LOOK UP VAN GOGH – I GIRASOLI ME CONTRO TE – PERSI NEL
DI MICHELA OFFREDI, MARCO DI MICHELA OFFREDI TEMPO
PALOMBI E VALERIO ROSSI a pagina 106 DI MARIA SCOGLIO
a pagina 100 e 101 THE TRAGEDY OF MACBETH a pagina 113
THE MATRIX DI ALESSANDRO DE SIMONE EQUILIBRIUM
RESURRECTIONS a pagina 107 DI FRANCESCA BARAGHINI
DI OSCAR COSULICH a pagina 113
SCREAM
a pagina 101 DI ALESSANDRO DE SIMONE
BELFAST
DI ALESSANDRA DE LUCA
a pagina 107
UNA FAMIGLIA VINCENTE –
LE SERIE
a pagina 102 KING RICHARD
AMERICA LATINA DI OSCAR COSULICH EMILY IN PARIS 2
DI EMANUELE BUCCI a pagina 108 DI MICHELA OFFREDI
a pagina 114
OPEN ARMS ★★★★★ a pagina 103
LA NOTTE PIÙ LUNGA
GLI OCCHI DI TAMMY FAYE
DI ALESSANDRA DE LUCA EUPHORIA 2
a pagina 108 DI MARTA ROSSI
DELL’ANNO a pagina 114
DI VANIA AMITRANO IL CAPO PERFETTO
a pagina 103 DI ALESSANDRA DE LUCA
YELLOWJACKETS
DI OSCAR COSULICH
CORRO DA TE a pagina 109 a pagina 115
DI ALESSANDRA DE LUCA LASCIARSI UN GIORNO A ROMA
a pagina 104 THE SINNER 3
DI MICHELA OFFREDI DI OSCAR COSULICH
SEMPRE PIÙ BELLO a pagina 109 a pagina 115
DI VANIA AMITRANO GAGARINE PARIS POLICE 1900
a pagina 104 DI ALESSANDRA DE LUCA DI LORENZO FIAMINGO
LA FIERA DELLE ILLUSIONI – a pagina 110 a pagina 116
NIGHTMARE ALLEY TIEPIDE ACQUE DI PRIMAVERA THE DEFEATED
DI ALESSANDRO DE SIMONE DI EMANUELE BUCCI DI DANIEL BUARON
a pagina 105 a pagina 111 a pagina 116
I CIELI DI ALICE STRINGIMI FORTE MONTEROSSI
DI ALESSANDRO DE SIMONE DI EMANUELE BUCCI DI TIZIANA LEONE
a pagina 105 a pagina 111 a pagina 117
ILLUSIONI PERDUTE LILYHAMMER
SEANCE ★★★★★ DI SYLVIA BARTYAN
ENNIO
DI ALESSANDRA DE LUCA DI NIKI BARBATI
a pagina 117
a pagina 106 a pagina 112
Troverete le recensioni mancanti dei film in uscita sul nostro sito web www.ciakmagazine.it
e sulla nostra pagina Facebook il giorno della loro distribuzione in sala.
FILM DEL MESE
DON’T LOOK UP
★★★★★ DISPONIBILE SU NETFLIX
Id.,Usa, 202. Regia Adam McKay. Con Leonardo DiCaprio,
Jennifer Lawrence, Meryl Streep, Cate Blanchett, Rob
Morgan, Jonah Hill, Mark Rylance, Tyler Perry, Timothée
Chalamet, Ariana Grande, Scott Mescudi, Michael Chiklis,
Melanie Lynskey, Himesh Patel, Tomer Sisley, Paul
Guilfoyle, Robert Joy. Distribuzione Netflix. Durata 2h e 25’.
I
l film è bello e pure divertente, Meryl per tribù fino alla evitabile catastrofe: e dunque, diceva-
ma non un capolavoro: questo è Streep in mo, l’immane profluvio di parole che ne è seguito non è
il parere di uno spettatore sem- Don't forse ancora Don’t Look Up? C’è chi ci ha letto riferimenti
plice e in quanto tale non vale Look Up. alla pandemia (e figurate) e chi alla finta pandemia (e
più di quello di chiunque altro. ri-figurate), chi una contestazione del capitalismo tanto
Punto. Ma c’è un’ipotesi che va considera- semplice che “della sorveglianza” (e ve la vende Netflix); chi
ta da quando Don’t Look Up è diventato ne ha denunciato la critica superficiale dell’esistente, chi
un caso su Netflix (almeno quanto in sala sottolineato il valore di profezia, chi spiegato certe brutte
non lo aveva “cagato” nessuno) e cioè recensioni di media progressisti col fatto che aspettando
che il dibattito su Don’t Look Up - che la catastrofe i protagonisti pregano (giurin giurello), chi
per un paio di settimane sui giornali e sui social (i giornali di quelli che ne ha fatto metafora dell’elezione del presidente della Repubblica (sic),
scrivono gratis) ha raggiunto picchi calcistici – sia la continuazione di persino chi ha riconosciuto Lilli Gruber in Cate Blanchett («Niente
Don’t Look Up con altri mezzi. Per i pochi che non lo avessero visto, si che non possa essere curato con un Prozac e una mazza da baseball»,
tratta di una commedia con forti incursioni nel grottesco, un apologo direbbe Woody Allen). Siamo sempre a quello che ci piace chiamare
attorno alla sottovalutazione del cambiamento climatico – tema caro “Il Protocollo Gaber”, elaborato peraltro in epoca pre-social: «Per
al protagonista Leonardo DiCaprio – in cui sostanzialmente non si salva ogni assillo o rovello sociale / Sembra che la gente goda / Tutti che dicon
nessuno: politici, giornalisti, società civile, quivis de populo, liberal e blue la loro / Facciamo un bel coro / Di opinioni fino a quando / Il fatto non
dog, demorepubblicani e fasciotrumpiani, punk e influencer, cantanti, è più di moda» (Si può, versione del 1991). La domanda è: ma perché
guru digitali, generali, vossia, cherie, mon amour (nun te reggae più). v’affannate? Se il dibattito su Don’t Look Up è esso stesso Don’t Look
Nel film si dibatte molto, si dibatte, ci si fa gli affari propri e ci si divide Up alla fine comunque ce se magna er Bronteroc. ■
100 | CIAK
THE MATRIX RESURRECTIONS
★★★★★ IN SALA
Id., USA, 2021. Regia Lana Wachowski. Con Keanu Reeves, Carrie-Anne Moss, Yahya
Abdul-Mateen II, Jessica Henwick, Jonathan Groff, Neil Patrick Harris, Priyanka Chopra,
Jada Pinkett Smith, Lambert Wilson, Daniel Bernhard. Distribuzione Warner Bros. Durata
2h e 28’.
Keanu Reeves
IL FATTO — Ritroviamo Neo (Reeves) e Trinity (Moss) eroicamente
(57 anni) e
morti in Matrix Revolutions (2003): sono vivi ma non ricordano le Carrie-Anne
loro precedenti esistenze. Lui è Thomas A. Anderson, sviluppatore di Moss (54) in
videogiochi che ha raggiunto fama mondiale grazie al franchise The una scena di
Matrix, lei è Tiffany, (in)felicemente sposata con figli, che sente di avere The Matrix
molto in comune con la Trinity del popolare videogame. Thomas è in Resurrections
analisi da un terapeuta (Harris) che gli prescrive pillole blu per fargli
distinguere la realtà dalle strane immagini che lui vede nei suoi sogni con la sceneggiatura scritta dalla stessa Lana Wachowski con David
a occhi aperti. Quando una versione alternativa di Morpheus (Abdul- Mitchell (autore del romanzo Cloud Atlas da cui le Wachowski avevano
Mateen II) offre a Thomas la fatidica pillola rossa i giochi si riaprono tratto il film omonimo) e Aleksandar Hemon (i due insieme erano
e la lotta si fa dura come non mai. responsabili del finale di serie di Sense8), inzeppata di inside jokes e
L’OPINIONE — Matrix Resurrections ha una struttura a scatole cinesi, omaggi alla trilogia originaria. Godibilissimo lo sberleffo dell’autrice
alla produzione, quando mostra Thomas Anderson, circondato dai
gadget derivati dalla trilogia del suo videogame The Matrix di cui ha
già firmato tre capitoli, andare in crisi perché la Warner Bros. vuole che
se ne realizzi una quarta parte. Il brainstorming con i suoi collaboratori
che riepilogano i punti di forza e le possibili interpretazioni di quella
trilogia cercando di elaborare nuovi spunti, è satira purissima. L’assenza
del Morpheus originale Laurence Fishburne è spiegata perfettamente
nel corso della narrazione, ma i problemi sorgono verso metà film, dove
i protagonisti sono alle prese con una contorta narrazione pseudo-
scientifica, che indebolisce la pur sempre eccelsa visualizzazione del
mondo della matrice, contrapposto alla realtà in cui vivono gli umani
che se ne sono liberati.
SE VI È PIACIUTO GUARDATE ANCHE… Il film ha un forte debito con
la filosofia di Cloud Atlas (2012), ma l’ammiccamento ai videogame
ricorda il divertente Free Guy – Eroe per gioco (2021) di Shawn Levy,
con Ryan Reynolds/Guy ideale punto d’incontro tra Keanu Reeves/
Neo in The Matrix e Jim Carrey/Truman in The Truman Show (1998)
Keanu Reeves in un di Peter Weir.
momento del film — Oscar Cosulich
DON'T LOOK UP
P iù guardavo Don’t Look Up e più pensavo: questo film è perfetto. È il
riassunto di quel grande circo che viviamo ogni giorno sulla nostra
pelle, quel bombardamento di informazioni e stimoli che produciamo e
subiamo allo stesso tempo facendoci sentire dentro un enorme frullatore.
Le informazioni vitali e “cattive” vengono ignorate, soppiantate da chiacchiere
futili che servono a distrarre il pubblico. La scienza ha perso il ruolo di
garante di un’oggettività dimostrabile attraverso dati reali e viene ridicolizzata
e ridotta a meme. Una cometa che spazzerà via la Terra con il 99.9% di
probabilità diventa lo spunto per una challenge in cui bisogna spararsi un
razzo in faccia e condividere il video sui social. Le fotografie della cometa
stessa non sono una prova sufficiente, e il governo arriva a dire di «non
Leonardo guardare in alto» per non cadere nella trappola di “quelli”, i “nemici”, “loro”,
DiCaprio (47
anni) e Jennifer
gli scienziati che vorrebbero “dirgli cosa fare”, e invece stanno solo cercando
Lawrence (31)in di salvare il pianeta. Insomma, è decisamente il miglior film sulla pandemia
una scena del che abbia visto finora. ■
film.
CIAKMAGAZINE.IT | 101
FILM DEL MESE
Una scena di
Belfast.
BELFAST
★★★★★ DAL 24 FEBBRAIO IN SALA
gnare abbastanza per sostenere
la famiglia, a essere l’eroe di cui
Buddy ha bisogno? Sua madre
rinuncerà al passato per proteg-
gere il futuro della sua famiglia?
Id., Gran Bretagna, 2021. Regia Kenneth Branagh. Con Riusciranno i suoi amati nonni
Jude Hill, Jamie Dornan, Caitrìona Balfe, Judi Dench a vivere al sicuro? E come potrà
Ciaràn Hinds. Distribuzione Universal. Durata 1h e 38’.
continuare ad amare la ragazza
dei suoi sogni?
IL FATTO — Nell’estate del 1969 Buddy, un L’OPINIONE — «A quelli che sono Un momento
bambino di nove anni figlio della classe operaia rimasti, a quelli che sono partiti, del film.
di North Belfast, vive felice, amato e al sicuro a quelli che si sono persi lungo la
nel cuore di una comunità unita e solidale. Nel strada», recita la dedica del film, se il migliore per la sua capacità di mettersi a
tempo libero il piccolo si immerge nell’ombra che rende omaggio a una famiglia e a una nudo dopo i costumi di Shakespeare e Marvel,
di un cinema o davanti alla televisione, guar- comunità. Ci sono voluti cinquant’anni per- Agatha Christie e Cenerentola. Il regista ci fa
dando i film e la TV americana e lasciandosi ché la storia di Kenneth Branagh, dei suoi viaggiare su un doppio binario, quello storico
trasportare nel mondo dei sogni. Ma mentre genitori e dei suoi nonni diventasse la storia e quello famigliare, trovando il modo di co-
l’uomo muove i primi passi sulla Luna, gli di tutti. La storia di quei bambini che in un niugare memoria e riflessione, cinema e teatro,
ultimi giorni di agosto trasformano i sogni momento turbolento della Storia, in un Paese dramma e commedia, danze e pallottole. Ma
d’infanzia di Buddy in un incubo. Il latente infiammato dal conflitto, devono imparare non meno riuscito è il dialogo che Branagh,
malcontento sociale esplode improvvisamente: a dare forma e senso al caos che li circonda. classe 1960, alla diciottesima prova dietro la
prima un attacco mascherato, poi una rivolta Mezzo secolo per trovare la giusta prospettiva macchina da presa, intrattiene con la musica,
e infine il conflitto in tutta la città, con la re- dalla quale raccontare ciò che accadde a Belfast soprattutto quella di Van Morrison, grande
ligione che alimenta le fiamme. Cattolici e durante i cosiddetti “troubles”, il passaggio protagonista del racconto tanto quanto i suoi
protestanti, amorevoli vicini solo un istante dall’idillio all’inferno restituito in un classico bravissimi attori. Se il piccolo esordiente Jude
prima, diventano nemici mortali e le vite degli romanzo di formazione costruito a episodi, ric- Hill che osserva, spia, ascolta, impara mentre
innocenti sono minacciate. Riuscirà suo padre, co di stupore e meraviglia, dolore e tenerezza, tutto il suo mondo si capovolge nell’arco di un
che lavora in Inghilterra cercando di guada- dove l’autobiografia si mescola sapientemente solo pomeriggio d’estate, ruba la scena a tutti,
all’immaginazione. Girato, il film poggia sulle potenti interpretazioni di
come Roma di Cuarón e Jamie Dornan, Caitrìona Balfe, Judi Dench,
come il precedente Nel bel Ciaràn Hinds. Premio del pubblico a Toronto,
mezzo di un gelido inver- poi alla Festa del Cinema di Roma, e Golden
no, in un elegante bianco Globe per la miglior sceneggiatura.
e nero (del direttore della SE VI È PIACIUTO GUARDATE ANCHE… Dolor y
fotografia Haris Zambar- gloria di Pedro Almodóvar, Roma di Alfonso
loukos) incendiato solo dai Cuarón, È stata la mano di Dio di Paolo Sor-
colori dei film che sul gran- rentino e naturalmente Amarcord di Federico
de schermo accendono la Fellini. E ancora, perché no?, alcuni dei film
fantasia del piccolo Buddy, amati dal piccolo Buddy, come Mezzogiorno
Belfast è senza dubbio il la- di fuoco, Citty Citty Bang Bang, Un milione
voro più personale, intimo di anni fa, L’uomo che uccise Liberty Valance.
e generoso di Branagh, for- — Alessandra De Luca
LA NOTTE PIÙ
i personaggi si muovono sul filo delle proprie dei bambini, 2019) è un ventenne annoiato in
emozioni più oscure, quelle che il giorno riesce cerca di emozioni forti con i suoi due ami-
a celare, ma che la notte rivela in tutto il loro ci. Ognuno di loro nel corso della notte del
LUNGA DELL’ANNO
peso. La notte più lunga dell’anno, presentato solstizio d’inverno si ritrova suo malgrado a
al Torino Film Festival 2021 e ora in sala con guardare in faccia alla propria esistenza. In una
Vision Distribution, è un inabissarsi sempre più Potenza che ha il sapore e l’estensione di una
in profondità nelle sensazioni, nei pensieri e metropoli moderna, fredda e ostile come tante,
★★★★★ IN SALA nelle considerazioni che il giorno soffoca con i personaggi del film sembrano abbandonati al
Italia, 2021. Regia Simone Aleandri. Con Ambra Angiolini, il rumore della vita. Le storie dei protagonisti degrado, mentre la città li osserva, indifferente
Alessandro Haber, Massimo Popolizio, Francesco Di si dipanano nell’arco di quindici ore buie e alla loro disperazione. Aleandri intreccia lo
Napoli, Luigi Fedele. Distribuzione Vision Distribution. dolorose in cui ogni personaggio si scopre sviluppo dei quattro racconti all’interno di una
Durata 1h e 21’. in fuga da qualcosa: una scelta, un problema, curva temporale e narrativa quasi circolare, dal
una crisi. Massimo Popolizio è un politico in- calar del giorno al suo sorgere, in una notte
IL FATTO — Potenza, è la notte del solstizio castrato in una situazione controversa, Ambra sospesa che appiattisce le differenze e amplifica
d’inverno, la più lunga dell’anno. Nell’oscurità Angiolini è Luce, una cubista costretta ad una le emozioni. «Non è un film a tesi, si costruisce
le vite di quattro persone toccano il fondo. Un vita che rifiuta, Luigi Fedele (Piuma, 2016) è sull’umanità dei personaggi, sulla malinconia e
politico, una cubista, un ragazzo coinvolto in Johnny, il giovane amante di una donna più la visceralità»: spiega il regista. Su tutti brilla per
una relazione con una donna molto più grande grande di lui, Francesco Di Napoli (La paranza intensità e sincerità il personaggio interpretato
di lui e un ventenne senza ambizioni in con straordinaria completezza da Am-
cerca di emozioni forti. In quelle quindici bra Angiolini, Luce, in lei la tensione
ore di buio ininterrotto ciascuno di loro umana si fa vibrante. Una eccellente
arriva a guardare in faccia la propria prova di recitazione per l'attrice, che
esistenza mentre un anziano benzinaio dimostra di saper restituire sfumature
li osserva. drammatiche vigorose ed efficaci sen-
L’OPINIONE — Al centro de La notte za scadere mai nella volgarità.
più lunga dell’anno c’è un grido dispe- SE VI È PIACIUTO GUARDATE AN-
rato e liberatorio, quello di Luce, che CHE… Per esplorare la tensione stilisti-
sintetizza lo sconforto e il desiderio di ca di Simone Aleandri Polvere (2020),
riscatto di tutti i personaggi le cui storie documentario presentato come evento
si alternano nel film. Il regista Simone speciale alla Mostra del Cinema di
Aleandri, al suo esordio in un film di Francesco Di Napoli Venezia.
finzione, realizza un’opera corale in cui (21 anni) e Michele —Vania Amitrano
Eburnea ne La notte più
lunga dell’anno.
CIAKMAGAZINE.IT | 103
FILM DEL MESE
CORRO DA TE
★★★★★ IN SALA
Miriam Leone
(36 anni) e
Pierfrancesco
Favino (52) in
Corro da te.
Italia, 2022. Regia Riccardo Milani. Con
Pierfrancesco Favino, Miriam Leone, Pietro
Sermonti, Vanessa Scalera, Pilar Fogliati,
Andrea Pennacchi, Carlo De Ruggieri, Giulio
Base, Piera Degli Esposti, Michele Placido.
Distribuzione Vision. Durata 1h e 53’.
104 | CIAK
LA FIERA DELLE
ILLUSIONI –
NIGHTMARE ALLEY
HHHHH DAL 27 GENNAIO IN SALA
Nightmare Alley, USA, 2021. Regia Guillermo Del Toro. Con Bradley Cooper (47 anni), Cate Blanchett
Bradley Cooper, Rooney Mara, Cate Blanchett, Richard (52) e Rooney Mara (36) in una scena de
Jenkins. Distribuzione Walt Disney Pictures Italia. Durata La fiera delle illusioni – Nightmare Alley.
2h e 20’.
IL FATTO — Stanton Carlisle è un uomo senza una prima trasposizione nel 1947 con prota- elegante nella forma e nel contenuto, con
passato che vaga per l’America della Grande gonista Tyrone Power. Qui a calarsi nei panni un cast ricchissimo e in ottima forma, con
Depressione. Viene assunto in un luna park del protagonista dall’anima oscura è Bradley Cate Blanchett meravigliosa femme fatale
itinerante, dove conosce Pete, un vecchio al- Cooper, che ben si presta a interpretare un arrivata direttamente dagli anni Quaranta,
colista che una volta era un grande mentalista. personaggio d’altri tempi in questa messa e Richard Jenkins in un ruolo inedito in cui
Stan apprende i segreti di quell’arte, che met- in scena come sempre di grande atmosfera, dà per l’ennesima volta prova del suo enorme
terà in pratica con grande successo con l’aiuto che mescola l’iconografia del decennio più talento. La fiera delle illusioni è un raffinato
di Molly, la ragazza di cui si è innamorato. Ma tragico del Novecento americano con i colori divertissement che si lascia godere e che porta
neanche lei riesce a mettere freno alla brama e le forme oniriche care al regista messicano. avanti anche una interessante riflessione sulla
di denaro e potere dell’amato. C’è anche una profonda ricerca cinefila ne La natura umana e sull’ineluttabilità del destino.
L’OPINIONE — Dopo il Leone d’oro veneziano fiera delle illusioni, che ha come principale SE VI È PIACIUTO GUARDATE ANCHE… Recu-
e gli Oscar come Miglior film e regia per La riferimento naturalmente i classici del genere, perate alcuni classici del noir degli anni d’oro,
forma dell’acqua, Guillermo Del Toro torna ma che guarda anche in maniera sorprendente come La fiamma del peccato di Billy Wilder
dietro la macchina da presa esplorando un al Fellini de La strada, che il regista omaggia e La dalia azzurra di George Stevens, rispet-
nuovo genere, il noir classico. Lo fa portando apertamente in tutta la prima parte del film. tivamente con Barbara Stanwyck e Veronica
sullo schermo il romanzo omonimo di Wil- Del Toro controlla gli eccessi e i virtuosismi Lake, le dark lady per eccellenza.
liam Lindsay Gresham, che aveva già avuto a cui ci ha abituati e ne viene fuori un film —Alessandro De Simone
I CIELI DI ALICE
cumulo di macerie. L’assassinio della bellezza e
dell’amore, visto attraverso gli occhi di una donna in cerca di entrambe
le cose. Abbracciando una nuova cultura Alice trova una casa, una
famiglia e persino un orgoglio nazionale che nasce dalla passione della
libertà, tutte emozioni interpretate magistralmente da una bravissima
HHHHH DAL 14 FEBBRAIO IN SALA
Alba Rohrwacher che mescola con equilibrio leggerezza e intensità.
Sous le ciel d’Alice, Francia, 2021. Regia Chloé Mazlo. Con Alba Rohrwacher, Wajdi SE VI È PIACIUTO GUARDATE ANCHE… Persepolis, tratto dall’omonimo
Mouawad. Distribuzione I Wonder Pictures. Durata 1h e 32’. romanzo a fumetti autobiografico dell’iraniana Marjanne Satrapi, ma
anche Valzer con Bashir, docu-fiction animata di Ari Folman che
IL FATTO — La giovane Alice lascia la famiglia in Svizzera per andare racconta cosa è successo in Libano dopo gli eventi de I cieli di Alice.
a fare la ragazza alla pari nella cosmopolita Beirut della fine degli anni —Alessandro De Simone
CIAKMAGAZINE.IT | 105
FILM DEL MESE
ILLUSIONI PERDUTE
episodio, qualche
sfumatura e alcu-
ne pennellate che
all’opera lettera-
★★★★★ IN SALA ria danno il forte
Illusions perdues, Francia/Belgio, 2021. Regia Xavier carattere che si
Giannoli. Con Benjamin Voisin, Cécile de France, Vincent ricorda.
Lacoste, Xavier Dolan, Jeanne Balibar, Gérard Proprio pensan-
Depardieu, Louis-Do de Lencquesaing, André Marcon.
do a cosa è so-
Distribuzione I Wonder Pictures. Durata 2h e 24'.
pravvissuto del
Cécile de France (46 romanzo e cosa,
IL FATTO — La trama, quella della forse migliore anni) e Benjamin invece, è caduto
ed omonima opera di Honoré de Balzac, ruota Voisin (25) in vittima della du-
intorno a Lucien, giovane aspirante poeta di Illusioni perdute. rata della pellico-
provincia che per fuggire allo scandalo di una la, a un tratto ci
sua relazione con una nobildonna del luogo si accorge della
e per tentare la fortuna, si trasferisce nella no conservatore e scatenando contro di sé l’ira voce narrante del film e della sua costante
tentacolare Parigi di metà ’800. Con il talento di chi lo ha protetto e sostenuto sino ad allora. presenza che racconta ciò che il film non ci fa
e l’ambizione, Lucien riesce a superare i primi Il ragazzo viene travolto dagli effetti della sua vedere. Le vicende di Lucien che viene sopraf-
momenti difficili di una vita di stenti in città. vita dissoluta, si indebita, cade vittima dei suoi fatto dalle sue debolezze umane sono trasferite
Oltre a continuare a comporre poesie, inizia legami sentimentali sbagliati. dal film con umanità e profondità, arrivano
la carriera di giornalista di una testata minore L’OPINIONE — Illusioni perdute è un bel film: al cuore, ispirano pietà verso il ragazzo ta-
di opposizione e si fa notare per le pungenti ben recitato, ben girato e con un ritmo che lentuoso; resta il dubbio che una serie, con
critiche ai personaggi più noti della vita sociale coinvolge per le oltre due ore che gli si de- qualche ora in più di racconto, di dettagli, di
della capitale e per l’arguzia e la capacità di dica: ha quella capacità (ormai abbastanza ambientazioni, di emozioni, sarebbe riuscita a
influenzare con la sua scrittura. rara) di farci dimenticare il luogo e il tempo catturarci ancora di più.
Il giovane Lucien, anche grazie alle sue origini in cui ci troviamo e trasportarci nella Parigi SE VI È PIACIUTO GUARDATE ANCHE… Barry
nobili da parte di madre (di cui insiste nel ottocentesca e tra i suoi personaggi, come se Lindon, film del 1975 di Stanley Kubrick.
portare il cognome), brucia le tappe professio- vivessimo tra loro. Ambientato nel ’700, racconta, con indimen-
nali e sociali e arriva a frequentare l’alta società Per chi ha letto il romanzo di Balzac è inevita- ticabili dettagli, la parabola umana del suo
parigina, tradendo la testata d’opposizione per bile percepire una contrazione del racconto, che protagonista che cerca l’ascesa sociale.
cui lavorava, diventando sostenitore del gover- nella versione cinematografica perde qualche — Sylvia Bartyan
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Un'immagine del film.
THE TRAGEDY OF MACBETH
★★★★★ DISPONIBILE SU APPLE TV+
Id., Usa, 2021. Regia Joel Coen. Interpreti Denzel Washington, Frances
McDormand. Distribuzione Apple TV+. Durata 1h e 45’.
SCREAM
sceneggiatori Guy Busick e James Vanderbilt. con una nota di merito per Jasmin Savoy-
La coppia assimila perfettamente la lezione di Brown che è anche tra i protagonisti della serie
Kevin Williamson (che è della partita come già di culto Yellowjackets.
produttore), la rendono contemporanea e la SE VI È PIACIUTO GUARDATE ANCHE… Se non
★★★★★ IN SALA DAL 13 GENNAIO condiscono con una serie di gustosi tormentoni l’avete vista, tutta la saga di Scream, soffer-
Id., Usa, 2021. Regia Matt Bettinelli-Olpin, Tyler Gillett. e un paio di omaggi (tra cui il cognome delle mandovi sul terzo episodio che racconta con
Interpreti Neve Campbell, David Arquette, Courtney Cox. sorelle vittime di Ghostface, Carpenter) che dieci anni d’anticipo cosa sarebbe successo a
Distribuzione Universal Pictures Italia. Durata 1h e 54'. sottolineano ulteriormente quanto il concetto Hollywood nel 2017. E anche un altro teen
di Scream sia potenzialmente eterno, come Mi- horror di Craven, Cursed, film sfortunato ma
IL FATTO — Sono passati 25 anni, ma la male- chael, Jason e Freddy. Rivedere Neve Campbell, che alla soglia dei suoi vent’anni merita una
dizione di Woodsboro sembra non avere fine. David Arquette e Courtney Cox è un colpo al seconda occasione.
Ghostface è tornato a mietere vittime. Chi si cuore, il cast giovane se la cava egregiamente, —Alessandro De Simone
cela questa volta sotto la maschera
diventata celebre anche grazie al
franchise horror Stab? Sidney, Gale e Neve Campbell (48
anni) e Courtney
Linus torneranno in città per svelare Cox (57) in una
ancora una volta l’assassino. scena di Scream
L’OPINIONE — Per una volta par-
tiamo dalla fine, ma senza svelare
niente. La dedica a Wes Craven è
doverosa e fa quasi scendere una
lacrima, soprattutto per gli amanti
dell’horror e di questa saga che ha
rivoluzionato un intero filone. Il te-
en slasher d’altronde lo inventò lui
con Nightmare, che come Scream è
un meta-horror, anche se in forma
diversa. La formula di attingere ai
punti fermi del genere per costruire
l’horror perfetto d’altronde è infalli-
bile, basta non deragliare. Ed è quel-
lo che saggiamente hanno fatto gli
CIAKMAGAZINE.IT | 107
FILM DEL MESE
UNA FAMIGLIA VINCENTE - niamo, il genitore prepotente che sta forzando le figlie. Richard Williams
non ha fatto così: Venus diceva che il suo era un “trucco mentale Jedi”,
KING RICHARD
perché erano loro che volevano a tutti i costi giocare a tennis e lui doveva
trattenerle». Questione di punti di vista: un padre del genere a noi sem-
brerebbe un incubo, così come il film, avvincente fino un certo punto,
mostra poi segni di stanchezza narrativa, allentando l’interesse dello
★★★★★ IN SALA spettatore che, pur apprezzando il realismo degli scambi sotto rete delle
ragazze, preferirebbe la messa in scena delle loro ansie da prestazione.
King Richard, Usa, 2021. Regia Reinaldo Marcus Green. Con Will Smith, Aunjanue Ellis,
Saniyaa Sidney, Demi Singleton, Tony Goldwyn, Jon Bernthal, Andy Bean, Kevin Dunn,
SE VI È PIACIUTO GUARDATE ANCHE…Tra i film sul tennis rimane
Craig Tate. Distribuzione Warner Bros. Durata 2h e 24’. insuperabile Borg McEnroe (2017) di Janus Metz, con Sverrir Gudna-
son e Shia LaBeouf a incarnare mirabilmente le turbe emotive dei due
IL FATTO — Richard Williams (Smith) è il padre/manager delle due campioni rivali, poi diventati grandi amici.
campionesse di tennis Venus e Serena, sul cui talento aveva scommesso — Oscar Cosulich
addirittura prima della loro nascita. Due anni prima
che venissero al mondo infatti Richard aveva stilato un
dettagliato piano di 78 pagine, seguendo il quale era
sicuro che le figlie sarebbero diventate campionesse.
Il film, diretto da Reinaldo Marcus Green (Monsters
and Men) su sceneggiatura di Zach Baylin (ha scritto
anche Creed III, che uscirà alla fine del 2022), riper-
corre la parte della vita di quest’uomo dedicata alla
formazione delle figlie, bambine vogliose di giocare a
tennis che sono diventate due delle atlete più dotate di
tutti i tempi e hanno cambiato quello sport per sempre.
L’OPINIONE — Il punto di forza di questa agiografica
ricostruzione dell’ossessione di un uomo verso il suc-
cesso delle figlie è nella straordinaria interpretazione Will Smith
che ne dà Will Smith, che si è imbolsito e appesantito (53 anni) in
una scena di
pur di incarnarne al meglio la fisicità tutt’altro che
Una famiglia
atletica. Secondo l’attore «in realtà Richard Williams vincente.
non ha spinto le figlie, non era un padre come immagi-
TAMMY FAYE
mondo e un parco a tema, una sorta di Disney- Diretto da Michael Showalter, il film è sta-
land cristiana. Celebre per il suo messaggio to voluto, prodotto e interpretato da Jessica
di amore, accettazione e prosperità, Tammy Chastain, trasformatasi nella celebre telepre-
Faye divenne inseparabile dalle sue ciglia finte, dicatrice non solo grazie al complesso lavoro
★★★★★ IN SALA dalla sua stravagante voce da cantante e dal di make up, ma anche al lungo studio del per-
suo desiderio di raggiungere persone di tutte sonaggio, cominciato dopo aver scoperto, una
The Eyes of Tammy Faye, Usa 2021. Con Jessica Chastain,
le estrazioni sociali. Tuttavia non passò molto decina di anni fa, il documentario di Fenton
Andrew Garfield, Vincent D’Onofrio, Cherry Jones, Sam
Jaeger, Fredric Lehne, Louis Cancelmi. Distribuzione Walt
tempo prima che irregolarità finanziarie, ri- Bailey e Randy Barbato che dimostrava come
Disney. Durata 2h e 6’. vali truffaldini e scandali demolirono l’impero dietro le ciglia finte e il trucco clownesco ci
che i due avevano costruito insieme. fosse molto più della truffatrice raccontata
IL FATTO — Negli anni Settanta e Ottanta, L’OPINIONE — Dalla gloria allo scandalo, dal dalle cronache scandalistiche, vittima di umi-
Tammy Faye e suo marito Jim Bakker, en- successo alla prigione, dal rispetto al dileggio, liazioni pubbliche e mediatiche. Il film riflette
dunque un fenomeno tipicamente americano,
quello dei telepredicatori, che dietro la difesa
dei valori religiosi spesso nascondevano un fa-
Andrew Garfield natismo conservatore e il proprio tornaconto,
(38 anni) e Jessica diventando ingranaggi di complesse manipo-
Chastain (44) ne Gli
occhi di Tammy Faye. lazioni politiche ed economiche dove i fedeli
erano possibili acquirenti e voti repubblicani
da coltivare. Ma l’enorme potenziale di questa
coppia criminale, per lo più sconosciuta fuori
dagli Usa, resta in buona parte intrappolato in
una messa in scena convenzionale e scolastica,
che lascia troppo in ombra il personaggio di
Jim Bakker, interpretato da Andrew Garfield.
SE VI È PIACIUTO GUARDATE ANCHE…. The
Master di Paul Thomas Anderson e Fall from
Grace, dove Tammy Faye e Jim Bakker sono in-
terpretati da Bernadette Peters e Kevin Spacey.
— Alessandra De Luca
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IL CAPO PERFETTO
★★★★★ IN SALA
tornano ad affrontare il mondo del lavoro e il
tema dello squilibrio sociale in una commedia
dark, amarissima, che la Spagna ha deciso di
mandare agli Oscar al posto del favorito Ma-
responsabilità e colpa, magnanimità e calcolo,
ridendo a denti stretti della mostruosità che
si cela dietro un’apparente compassione. Ha
l’acida cattiveria delle storiche commedie
El buen patrón, Spagna, 2021. Regia Fernando León de
dres paralelas di Pedro Almodóvar. Sostenuto all’italiana, il film di de Aranoa, che se aves-
Aranoa. Interpreti Javier Bardem, Manolo Solo, Almudena da una sceneggiatura che è un meccanismo se potuto pescare tra i grandi attori di quella
Amor, Oscar de la Fuente, Sonia Almarcha. Distribuzione a orologeria, il film esplora dunque la vasta straordinaria stagione cinematografica avrebbe
BIM. Durata 1h e 55’. zona grigia tra generosità e spietatezza, scelto Ugo Tognazzi, al quale peraltro Bardem,
affascinante e spregevole nel
IL FATTO — Il signor Blanco, suo peloso paternalismo, si
padrone di una ditta di bilan- avvicina fisicamente nei
ce, è ossessionato dalla ricerca panni del signor Blanco. Il
dell’equilibrio, in famiglia come film sta tutto lì, nel sottile
in fabbrica. Uno sforzo non da equilibrio tra la realtà e la
poco che vorrebbe vedere rico- sua manipolazione, nel ri-
nosciuto dal premio assegnato tratto drammatico e farse-
ogni anno dalla commissione di sco di un uomo osservato
un concorso pubblico. Blanco si nell’arco di una settimana,
occupa dei problemi degli altri nel complesso mosaico di un
come fossero i suoi, cerca solu- mondo dove vittime e carne-
zioni, gestisce crisi, ricompone fici si scambiano continua-
armonie spezzate ed è pronto a mente di posto alla ricerca
tutto pur di salvare la propria di una impossibile armonia.
azienda. Anche a manipolare una Perché nessuno è mai quello
bilancia che non ne vuole sapere che sembra.
di funzionare. SE VI È PIACIUTO GUARDA-
L’OPINIONE — A quasi vent’anni TE ANCHE… Il grande capo
da I lunedì al sole, il regista iberi- di Lars von Trier, ma anche
co Fernando León de Aranoa e La legge del mercato e In
l’attore Javier Bardem, qui in una guerra di Stéphane Brizé.
delle sue migliori interpretazioni, Javier Bardem (52 anni) in una scena de Il capo perfetto. — Alessandra De Luca
LASCIARSI UN
amore finisce. Quando si finge di non vedere, (che vanta una sceneggiatura ben scritta e un
quando si preferisce tacere (o rivelare i propri cast azzeccato) è un film dolceamaro, a tratti
pensieri a una chat). Quando si resta insieme doloroso, a tratti divertente, che fa riflettere
GIORNO A ROMA
solo per paura dell’incognito («Tu non vuoi anche se non convince del tutto. E lascia un
star con me, tu hai paura di stare senza di me», velo di tristezza. La stessa che accompagna il
sintetizza brillantemente il protagonista verso finale: schermo nero, titoli di coda e la voce
la conclusione). Gli esempi, da Storia di un di Niccolò Fabi. «Non ho visto nessuno andare
DISPONIBILE matrimonio a Scene da un matrimonio, non incontro a un calcio in faccia, con la tua calma,
★★★★★ SU SKY ON DEMAND
mancano anche se il regista-attore sceglie di indifferenza, sembra quasi che ti piaccia».
Italia, 2021. Regia Edoardo Leo. Con Edoardo Leo, Marta
non scavare troppo nella psicologia. E sembra SE VI È PIACIUTO GUARDATE ANCHE… Sempre
Nieto, Claudia Gerini, Stefano Fresi. Produzione Italian
International Film, Neo Art Producciones con Vision più strizzare l’occhio, con riuscite frasi a effetto di Edoardo Leo, Diciotto anni dopo (2009) e
Distribution. Distribuzione Vision Distribution. Durata 1h e e una suddivisione della storia in capitoli, ai Noi e la Giulia (2015).
52’. film e ai libri con e di Fabio Volo. Il risultato — Michela Offredi
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FILM DEL MESE
GAGARINE
per raccontare il sogno di un giovane, per dimostrare che è possibile sperare
anche in quel contesto così degradato. Pensiamo sia importante raccontare
ogni tipo di storia di banlieue, non solo quelle di rivolta. Il cinema ha un
impatto forte sulle persone e la mancanza di diversità nella rappresentazione
★★★★★ IN SALA di coloro che vivono nelle periferie francesi ha un effetto negativo. I giovani
Id., Francia, 2020. Regia Fanny Liatard, Jérémy Trouilh. Interpreti Alseni Bathily, Lyna che si vedono raccontati sempre nello stesso modo, infatti, hanno difficoltà
Khoudri, Jamil McCraven, Finnegan Oldfield, Farida Rahouadj. Distribuzione Officine a proiettarsi nel futuro, a condividere sogni con la propria comunità, a
Ubu. Durata 1h e 35’. credere nella solidarietà. Ci sta dunque a cuore valorizzare la complessità
contro un’immagine uniforme e pessimistica di quei luoghi. La lotta è dura
IL FATTO — Il sedicenne Youri (come il celebre astronauta sovietico) è ma il cinema è più potente».
cresciuto con il mito dello spazio nel complesso residenziale francese Nel film lo spazio diventa allora metafora di un legame che allaccia
Cité Gagarine (inaugurato dal cosmonauta), simbolo negli anni Sessanta passato e futuro. «È stato interessante immaginare quel complesso di
di modernità, progresso, benessere e ora destinato alla demolizione. edifici come un’astronave, considerando che negli anni Sessanta la corsa
Quattrocento famiglie dovranno trovare un’altra sistemazione, ma c’è chi allo spazio era simbolo di modernità e fiducia nel progresso. Siamo convinti
non si rassegna, proprio come Youri, che tenta in tutti i modi di ritardare che il senso di comunità sia ancora molto forte in quei luoghi e il nostro
la distruzione di un luogo ricco di storie e memorie. obiettivo era rendergli omaggio mostrando come sia possibile trovare altri
L’OPINIONE — L’anno dopo che I miserabili di Ladj Ly infiammò il modi di vivere insieme e di credere nel futuro».
Festival di Cannes mettendo in scena rabbia, violenza e rivolta in una In questo classico romanzo di formazione in cui il giovane protagonista
banlieue parigina, nel 2020 sulla Croisette bloccata dalla pandemia trova la forza per superare fragilità e ostacoli, non poteva mancare una
sarebbe dovuto arrivare Gagarine di Fanny Liatard e Jérémy Trouilh, storia d’amore, che vede protagonisti Youri (l’esordiente Alseni Bathily,
il cui approdo nelle sale è stato ritardato per molti mesi a causa della figlio di un senegalese che proprio in quei palazzi aveva trovato alloggio
chiusura dei cinema. La forza del film dei due cineasti, una coppia anche appena arrivato dall’Africa) e Diana (Lyna Khoudri), capace di rompere
nella vita, impegnati a raccontare l’altro volto di un luogo da sempre ogni barriera che separa chi vive a Gagarine e chi negli affollati slum
associato a tensioni razziali e disgregazione alle sue pendici, abitati dalla comunità rom.
sociale, sta proprio nella sfida al cliché «I due ragazzi sono il ponte che unisce due
con una favola urbana che su un realismo comunità precarie, che si solito non comuni-
quasi documentaristico innesta il sogno, cano molto. In fondo siamo dei romanticoni e
la fantasia, l’incanto, la meraviglia, l’invito ci è piaciuto immaginare come Youri, che non
alla speranza. è pronto a dire addio all’infanzia, cominci
«Abbiamo scoperto Gagarine nel 2014, in a uscire dalla propria solitudine grazie a
occasione della realizzazione di un corto- Diana, che non lo giudica, ma gli apre molte
metraggio – raccontano i registi al loro porte e gli mostra che l’amore è lì fuori. E
primo lungometraggio di finzione – e siamo chissà che un giorno non lo porti oltreoce-
rimasti colpiti dalla sua architettura, dalla ano a visitare una vera navicella spaziale».
storia degli abitanti che abbiamo incontrato Premiato nella sezione Alice nella Città
e che non volevano lasciare le loro case. Ab- della Festa del Cinema di Roma.
biamo deciso allora di usare la fantascienza Jérémy Trouilh e Fanny Liatard, registi di Gagarine. — Alessandra De Luca
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TIEPIDE ACQUE DI IL FATTO — Nel distretto di Fuyang (Cina meri-
dionale), sulle rive del fiume Fuchung, scorro-
da cui il film riprende il titolo originale e lo
sguardo sul paesaggio, restituito in una preva-
PRIMAVERA
no e si intersecano le vite dei componenti della lenza di campi lunghi e lenti carrelli laterali,
famiglia Gu. Tra questi, il ristoratore Youfu, attraverso cui la realtà poco a poco si sten-
sposato con Fengjuan e maggiore di quattro de come i rotoli dell’antica pittura cinese. Il
fratelli, prende in casa la madre settantenne dramma familiare assurge così a meditazione
HHHHH IN SALA dopo che un ictus ne ha aggravato la demenza sul legame con una terra (la stessa del regista)
senile. Nel frattempo però Xi, giovane figlia del- e le sue tradizioni, lo scorrere del tempo (Gu
Chunjiang shuinuan, Cina, 2019. Regia Gu Xiaogang.
Interpreti Zhenyang Dong, Hongjun Du, Wei Mu, Luqi
la coppia, si fidanza con l’insegnante e aspirante ha girato in due anni seguendo l’avvicendarsi
Peng, Youfa Qian, Zhangjian Sun. Distribuzione Movies scrittore Jiang, opponendosi ai piani dei geni- delle stagioni) e il rapporto fra generazioni.
Inspired. Durata 2h e 30’. tori di farle sposare un uomo più ricco. Altri Un flusso che racchiude (senza occultare) le
problemi arrivano da Youjin, amarezze dell’esistenza e le contraddizioni della
fratello minore di Youfu, gio- Cina contemporanea. Dove i prodotti mate-
catore d’azzardo indebitato, riali e sociali dello sviluppo urbanizzante, tra
Una scena di
Tiepide acque di
separato dalla moglie e con dinamismo e speculazioni, emancipazione e
primavera. un figlio affetto da sindrome nuove solitudini e dipendenze, coesistono con
di Down. la circolarità dei legami tra genitori e figli. E di
L’OPINIONE — Presentato al- una natura che spesso ruba la scena alle piccole
la Semaine de la Critique di vicende umane.
Cannes 2019, questo lungo- SE VI È PIACIUTO GUARDATE ANCHE… A
metraggio scritto e diretto dal Simple Life (2011), di Ann Hui, altra storia
trentatreenne Gu Xiaogang è di vincoli affettivi, età ed eredità culturali a
il primo atto di una trilogia. confronto. Tra i registi dell’Estremo Oriente,
Ma ha già la compattezza e il compianto Kim Ki-duk ha offerto un’intensa
la forza di un’opera che basta rappresentazione del rapporto tra tempo delle
perfettamente a se stessa, tra- stagioni e della vita umana nel suo Primavera,
sparente e rigorosa nella sua estate, autunno, inverno… e ancora primavera
orditura stilistica. Ispirazione (2003). La memoria cinefila, poi, va ai piani-
dichiarata il quadro dell’artista sequenza e ai movimenti di macchina laterali
Huang Gongwang Abitare tra del maestro giapponese Kenji Mizoguchi.
le montagne di Fuchun (1347), — Emanuele Bucci
STRINGIMI FORTE
HHHHH IN SALA DAL 27 GENNAIO
consistenza e importanza, e la verità più profonda, benché disorientante,
di cui partecipiamo è proprio quella del tortuoso percorso interiore
compiuto da Clarisse. Che ha la dolcezza e la tristezza enigmatica della
brava Vicky Krieps (Il filo nascosto, Old, Sull’isola di Bergman) in una
prova di sofferta, trattenuta intensità.
Serre moi fort, Francia, 2021. Regia Mathieu Amalric. Interpreti Vicky Krieps, Arieh
SE VI È PIACIUTO GUARDATE ANCHE… I precedenti film di Amalric,
Worthalter, Anne-Sophie Bowen-Chatet, Sacha Ardilly, Juliette Benveniste, Aurèle
Grzesik. Distribuzione Movies Inspired. Durata 1h e 37’. tra cui Tournée (2010), premio per la miglior regia a Cannes. Da recu-
perare anche Non torno a casa stasera (1969) di Francis Ford Coppola,
IL FATTO — Una mattina Clarisse parte con la macchina lasciando fonte d’ispirazione dichiarata del regista.
il marito Paul e i due bambini, Lucie e Paul. Ma forse le cose non — Emanuele Bucci
stanno come sembrano.
Forse è proprio Clarisse
ad essere rimasta sola, e a
immaginare gli altri tre che
continuano a vivere le loro
vite senza di lei.
L’OPINIONE — L’idea fon-
damentale del nuovo lun-
gometraggio da regista di
Mathieu Amalric (tratto
dalla pièce teatrale di Clau-
dine Galea Je reviens de
loin e presentato a Cannes
2021), è quella di raccontare
la sua storia senza marcare
il confine tra gli eventi ac-
caduti nella realtà e quelli
che si svolgono nella mente
della protagonista, così co-
me tra presente, passato e Vicky Krieps (38 anni)
in Stringimi forte.
futuro. Al punto che tutte
queste categorie perdono
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FILM DEL MESE
Un'immagine di Ennio
Morricone (1928 - 2020)
al lavoro nel suo studio.
ENNIO
Carlo Verdone, Marco Bellocchio, Joan Baez, Liliana Cavani, Vittorio
Taviani, Lina Wertmüller, Laura Pausini, Gianni Morandi, Paul Simon.
La grandezza del documentario di Peppuccio, un vero capolavoro,
sta nell’invenzione di un “montaggio polifonico” che restituisce una
★★★★★ IN SALA straordinaria sinfonia di voci e suoni mai vista prima in un lavoro del
Italia, 2021. Regia Giuseppe Tornatore. Distribuzione Lucky Red. Durata 2h e 30’. genere. Il ritmo del film è talmente in sintonia con le nostre emozioni
da poter durare per sempre, senza sfocature e momenti di stanchezza. E
IL FATTO — Con l’aiuto delle testimonianze di grandi artisti, interviste si imparano così tante cose su questo artista, che Tarantino aveva para-
e preziosi materiali di archivio, Giuseppe Tornatore traccia un ritratto gonato ai grandi nomi della musica classica come Mozart e Beethoven,
intimo e a tutto tondo del suo grande amico Ennio Morricone, il mu- da auspicare che il film, godibilissimo anche per i non addetti al lavori,
sicista più popolare e prolifico del XX secolo, il più amato dal pubblico diventi materia di studio, proprio come un manuale di istruzioni, in
internazionale, autore di oltre 500 colonne sonore indimenticabili, due tutte le scuole dedicate a chi il cinema vuole farlo. Racconti, aneddoti,
volte Premio Oscar e scomparso il 6 luglio 2020. curiosità, ricordi, confessioni, gesti si alternano con passione, diver-
L’OPINIONE — Che il film di Giuseppe Tornatore su Ennio Morricone timento e grande semplicità, rievocando sin dall’infanzia e gli esordi,
(nelle sale con Lucky Red dal 17 febbraio, con anteprime il 29 e 30 la lunga e prolifica carriera di Morricone, invenzioni e colpi di genio
gennaio) non sia il classico documentario che, secondo la solita formula nella canzone pop così come nella musica sperimentale e in quella
narrativa, alterna interviste e materiali di archivio, bensì il maestoso, da film, il suo rapporto con gli spaghetti western di Sergio Leone, la
geniale lavoro di un regista capace di unire arte e vita, musica e poesia, mancata collaborazione con Stanley Kubrick per Arancia meccanica, il
per offrire una lettura inedita e personalissima di uno degli artisti più rammarico di non aver mai ottenuto la giusta considerazione da quel
celebrati della storia del cinema, lo si capisce proprio dall’incipit, in cui mondo accademico al quale aspirava, l’ammirazione e l’omaggio di chi
osserviamo il Maestro intento a fare ginnastica nel suo studio. Movimenti gli riconosce di aver cambiato le regole della musica, la commozione
ritmici non troppo distanti da quelli usati per dirigere l’orchestra, atti sul palco del Kodak Theatre durante la consegna degli Oscar, l’amore
di quella disciplina che è stata alla base di tutta la vita del leggendario per la moglie Maria che gli spezza la voce, i grandi silenzi più eloquenti
compositore e che la dice lunga sul suo rigoroso approccio al lavoro. di tante dichiarazioni di intenti.
Non che in Ennio, presentato fuo- SE VI È PIACIUTO GUARDATE
ri concorso all’ultima Mostra del Ennio Morricone ANCHE…. I film di Tornatore
Cinema di Venezia, non ci siano con Giuseppe che vantano la colonna sonora di
interviste e materiali di archivio, Tornatore (65 Morricone, tra cui Nuovo Cinema
anzi. Nel corso di 150 minuti ascol- anni). Paradiso, La leggenda del piani-
tiamo le parole di numerosissimi sta sull’oceano, Baarìa, Malèna,
testimoni, molti dei quali vale la L’uomo delle stelle, Stanno tutti
pena elencare: Clint Eastwood, bene. Ma leggete anche il libro
Quentin Tarantino, Oliver Stone, Ennio. Un maestro. Conversazione
Terrence Malick, Hans Zimmer, (Harper Collins) in cui Tornatore
John Williams, Wong Kar-wai, Da- e Morricone discutono del proprio
rio Argento, Bernardo Bertolucci, lavoro, ma non solo.
Quincy Jones, Bruce Springsteen, — Alessandra De Luca
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CINEMA DA RAGAZZI
Italia, 2021. Regia Gianluca Leuzzi. Con Luigi Calagna, troppo semplice. Ma tale è
Sofia Scalia, Michele Savoia, Andrea Garofalo, Antonella la distanza tra la portata del
Carone. Distribuzione Warner Bros Italia. Durata 1h. Sofia Scala (25
successo e la valutazione
anni) e Luigi
che ne diamo che è dove- Calagna (29) in
IL FATTO — Il maligno Signor S vuole impadronirsi dei roso fermarsi a osservare Me contro Te -
4 oggetti magici con cui è possibile diventare padroni del questo fenomeno fatto di 6 Persi nel tempo.
mondo. Quando uno di questi si rompe, la polvere incantata milioni di iscritti su Youtube,
trasporta la dolce Sofì nell’antico Egitto al cospetto di merchandising che riempie
Viperiana, una sacerdotessa che ambisce a diventare Regina gli scaffali dei giocattolai, uno a frequentare la sala
e dominare sui suoi sudditi. Luì e il Signor S finiscono invece show televisivo, numerosi li- quando attratti dal
in un mondo governato da robot che ricordano vagamente bri, anzi Fantalibri, videoclip “fenomeno” giusto,
i minions. Tra cattivi che diventano repentinamente buoni musicali rivisti milioni di volte. target tra l’altro
e mummie che si muovono come zombie, la coppia Sofì Quando sbarca al cinema, nel 2020, il duo realizza 10 milioni meno sensibile all’offerta internazionale di supereroi. E
e Luì cerca di tornare nel presente e riportare al sicuro gli di incasso con La vendetta del Signor S, mentre il loro soprattutto come il cinema sia, a tutte le età, un’esperienza
oggetti magici. secondo film, Il mistero della scuola incantata, registra antropologicamente significativa, che si nutre di alcuni
IL FENOMENO — Un film per bambini senza bambi- il box office più alto del 2021 per un film italiano (5 milioni elementi magici. Tra questi l’essere un rituale collettivo che
ni, dove gli adulti hanno lo spessore di cartoni animati. di euro). Persi nel tempo è in sala dal 1 gennaio 2022 e, ha bisogno di divismo (Sofì e Luì indubbiamente sono
Una trama che mescola a caso i temi più disparati come pur rallentando rispetto ai primi due titoli, sta ottenendo delle star) per celebrare la chiamata comune. Infine, e non
l’antico Egitto, i robot, la scienza e la magia. Un finale dove un’ottima performance. va sottovalutato in riferimento agli spettatori più giovani,
manca la prova centrale di ogni film di azione: il duello con Cosa possiamo dedurre dal successo di questa specie di il desiderio di conoscere cosa si va vedere.
il nemico, che viene risolto da un deus ex machina (Pongo), trilogia? Innanzitutto che questi film coprono una fascia SE VI È PIACIUTO GUARDATE ANCHE… La ven-
che riporta Luì e Sofì nel presente. Insomma, sparare sulla di mercato molto precisa, quella dei piccolissimi dai 4 ai detta del Signor S e Il mistero della scuola incantata,
declinazione cinematografica dei Me contro Te pare sin 6 anni, che stanno dimostrando una grande attitudine i due film precedenti del duo Luì e Sofì. ■
EQUILIBRIUM IL CINEMA
PREDICE IL FUTURO
di francesca baraghini
★★★★★ DISPONIBILE SU VARIE PIATTAFORME STREAMING giallo. Vi starete chiedendo perché vi parlo di colori. Perché se è vero che
Id., Usa, 2002. Regia Kurt Wimmer. Con Christian Bale, Emily Watson, Sean Bean. l’energia è in movimento, sempre, è vero anche che ogni colore subisce
Durata 1h e 47'. una trasformazione. Vale anche per le nostre emozioni (e qui volevo
arrivare): se il colore rosso rappresenta lo spirito, l’azzurro l’anima e il
Wassily Kandinsky diceva: «Il colore è un mezzo per esercitare sull’a- giallo il corpo, il verde cosa è se non l’unione tra anima e corpo? Il verde
nima un’influenza diretta. Il colore è un tasto, l’occhio il martelletto è, per esempio, ciò che potremmo provare quando siamo in equilibrio,
che lo colpisce, l’anima lo strumento dalle mille corde». Spiegato dalla siamo sereni, fuori c’è il sole, è domenica. Colori ed emozioni si fondono
scienza, significa che i colori non esistono. Ciò che percepiamo è il a tal punto da diventare una specie di bussola, per quando non sappiamo
risultato delle lunghezze d’onda che stimolano nei recettori. Si potrebbe cosa stiamo provando.
dire in realtà che i colori sono vibrazione, onde elettromagnetiche. Se i protagonisti del film Equilibrium avessero conosciuto questa antica
Fatta questa premessa, i tre colori primari sono: rosso, azzurro e legge, la trama del film sarebbe stata diversa. La loro è la storia di una
città-Stato chiamata Libria, governata da un dittatore
Christian Bale (47 anni)
di nome il Padre. È l’anno 2072. Un conflitto nucleare
in Equilibrium. ha quasi cancellato la specie umana, ma qualcuno
è sopravvissuto. Quel qualcuno, terrorizzato dalla
cattiveria dell’uomo, cosa ha capito? Che ogni male
arriverebbe dalle emozioni. No emozioni, no guerra.
Da qui, l’obbligo di assumere una droga, il Prozium II,
per smettere. Emozioni? Cancellate. E con loro, ogni
tipo di sentimento ed anche oggetti, libri, musica, gio-
chi, capaci di risvegliare l’anima. A sorvegliare l’ordine
costituito, questa bella dittatura che crede di avere scopi
divini ha posto il Tetragrammaton, un’organizzazione a
metà tra polizia segreta e ordine monastico. Si capisce
che sta per arrivare qualcuno troppo curioso, che si
mette a leggere e rovescia il regime, vero? Il film è del
2002. Esattamente 20 anni fa. Un consiglio? Provate
più emozioni possibile, colorate il mondo. ■
CIAKMAGAZINE.IT | 113
LE SERIE DEL MESE
EUPHORIA
★★★★★
STAGIONE 2
10 PUNTATE SU SKY E NOW
on-line, alle prese con la scoperta di sessualità,
relazioni e sentimenti e con dipendenze di vario
tipo. La nuova stagione prende il via durante la
notte di Capodanno e prosegue raccontandoci
social. Nel 2022, Euphoria si conferma una
serie coraggiosa, oscura, esteticamente e so-
noramente indimenticabile. E, a detta della
stessa Zendaya (ex enfant prodige Disney,
il microcosmo di adolescenti interrotti che divenuta nel frattempo un’attrice di culto grazie
Id., Usa, 2021. Creatore Sam Levinson. Registi Sam ruota attorno alle protagoniste e che stavolta ai nuovi Spider-Man, a Malcolm & Marie e a
Levinson, Augustine Frizzell, Jennifer Morrison, Pippa
emerge con ancora più forza. Dune), hanno giovato questi anni di stop per
Bianco. Con Zendaya, Hunter Schafer, Maude Apatow,
Eric Dane, Alexa Demie, Jacob Elordi, Barbie Ferreira, L’OPINIONE — Nel 2019 Euphoria è arrivato poter tornare con il giusto distacco su un set
Storm Reid, Colman Domingo. come una doccia di acqua fredda sugli scher- particolarmente intenso.
mi internazionali. Poche serie prima di allora SE VI È PIACIUTO GUARDATE ANCHE… Skam,
IL FATTO — Avevamo lasciato le tormenta- erano riuscite a raccontare in maniera così una sorta di versione europea, riproposta in
te Rue e Jules quasi tre anni fa, a dirsi addio cruda la generazione Z, mostrandone il rap- varie salse nazionali, degli psicodrammi e
al binario del treno. Ora, con nel mezzo due porto sempre più diretto con le droghe e il degli amori vissuti dai teen cresciuti a pane
puntate speciali passate un po’ in sordina (ma precario equilibrio della loro salute mentale. e Instagram. Meno pathos e più leggerezza
assolutamente da recuperare se non viste), le Meno ancora avevano affrontato così di petto di Euphoria, ma simili mondi di riferimento.
ritroviamo nella loro fitta rete di relazioni off e la relazione ormai simbiotica tra giovani e — Marta Rossi
114 | CIAK
YELLOWJACKETS
IL FATTO — La serie vive su un doppio piano temporale. Nel 1996 narra
il dramma del gruppo di liceali di una squadra di calcio femminile del
New Jersey che con il proprio team tecnico va a Seattle, per partecipare
a un torneo nazionale. Sorvolando il Canada, l’aereo precipita nelle
★★★★★ 10 EPISODI SU SKY ATLANTIC/NOW foreste dell’Ontario e per ben diciannove mesi i sopravvissuti sono
Id., Usa, 2021-2022. Creatori Ashley Lyle, Bart Nickerson. Registi Vari. Con Melanie abbandonati a loro stessi. La discesa nella follia del piccolo gruppo,
Lynskey, Tawny Cypress, Jasmin Savoy Brown, Juliette Lewis, Christina Ricci, Ella che per sopravvivere deve venire a patti con i propri tabù etici, è alter-
Purnell, Sammi Hanratty, Sophie Thatcher, Sophie Nélisse, Amy Okuda, Courtney nata alla narrazione delle vicende che nel 2021 coinvolgono le stesse
Eaton, Liv Hewson, Kevin Alves, Peter Gadiot, Steven Krueger.
ragazze che, finalmente tornate nel New Jersey, sono ormai diventate
adulte e hanno vite apparentemente normali, ma ancora
tormentate dagli incubi di quella terribile esperienza.
L’OPINIONE — «Yellowjackets è una gran bella storia
di sopravvivenza, un gran bel mistery e ha la giusta dose
di momenti terrificanti. Ciò che ha anche – e così tante
serie di oggi non ce l’hanno - è una forte caratterizzazione
dei personaggi e un caustico senso dell’umorismo». Con
queste parole sua maestà Stephen King ha consacrato in
un tweet la serie creata da Ashley Lyle e Bart Nickerson
(nel loro curriculum la produzione e la sceneggiatura
di alcuni episodi di Narcos e Narcos: Mexico). Non si
può che sottoscrivere il plauso del maestro dell’horror,
aggiungendo come sia perfettamente scelta l’accoppiata
delle attrici che interpretano le versioni adulte e adole-
scenziali delle protagoniste. Ottime le interpretazioni,
brillano la Christina Ricci psicopatica e Juliette Lewis,
che porta sul volto i segni della devastazione psicofisica.
SE VI È PIACIUTO GUARDATE ANCHE… Inevitabile pen-
sare all’epocale Lost (2004 - 2010) di J.J. Abrams, Jeffrey
Lieber e Damon Lindelof, ma il debito maggiore è con
Il signore delle mosche (1990) di Harry Hook, tratto
Una scena di Yellowjackets.
dall’omonimo romanzo di William Golding.
—Oscar Cosulich
THE SINNER
zione dell’incidente e qui Ambrose rischierà purtroppo le cose peggiorano, tanto che la
molto più della sua carriera. soluzione del dramma si intuisce già dalla se-
STAGIONE 3 L’OPINIONE — Nel 2017 The Sinner nasce come conda puntata, facendo sperare allo spettatore
miniserie basata sul romanzo omonimo di che nelle rimanenti si apra un nuovo caso. La
★★★★★ 8 EPISODI SU NETFLIX Petra Hammesfahr. Il successo di quell’in- speranza è disillusa e il gioco di gatto e topo tra
Usa, 2020. Creatore Derek Simonds. Registi Adam dagine convince però la rete Usa Network a Ambrose e il colpevole, infarcito di superficiali
Bernstein, Andrew McCarthy, Colin Bucksey, Radium prolungarne la vita, trasformandola in una citazioni di Friedrich Nietzsche appena degne
Cheung, Rachel Goldberg, Derek Simonds. Con Bill serie antologica con Bill Pullman protagonista di un Bignami del liceo, è francamente poco
Pullman, Matt Bomer, Parisa Fitz-Henley, Chris Messina,
Eddie Martinez, Layla Felder, Leslie Fray, Luke David
ricorrente, per narrare ogni volta un’indagine interessante. Anche gli sviluppi sentimentali
Blumm. diversa, tanto che negli Stati Uniti è già stata di Ambrose sembrano posticci e la recitazione
di Pullman cade nei
IL FATTO — Nelle cliché di un manie-
prime due stagioni rismo stucchevole
il tormentato detec- (possibile che in
tive Harry Ambrose ogni situazione e
(Pullman) ha risol- con ogni interlo-
to complessi casi di cutore il suo debba
omicidio, mostran- essere sempre uno
dosi capace di anda- sguardo di sbieco
re oltre ogni regola con gli occhi soc-
giuridica e prassi Matt Bomer chiusi?). Resta da
poliziesca, metten- (44 anni) sperare che la quar-
do a rischio la pro- in The Sinner 3. ta stagione risollevi
pria carriera, pur di le sorti della serie,
far trionfare la verità. Questa volta Ambrose trasmessa una quarta e ultima (almeno così dandole degna conclusione.
indaga su un gravissimo incidente stradale dicono) stagione delle indagini di Ambrose. SE VI È PIACIUTO GUARDATE ANCHE… La pia-
accaduto in una cittadina non distante da New Il problema è che mentre la prima stagione nista (2001) di Michael Haneke è il film che fa
York. A chiedere il suo aiuto è l’apprezzato in- aveva una struttura ferrea, con i tormenti del per voi se vi attraggono vicende “disturbanti”,
segnante e futuro padre Jamie Burns (Bomer), protagonista evidenziati dal suo rapporto ma- se invece volete saperne di più su Friedrich
sconvolto per la morte del suo vecchio amico sochistico con la dominatrix Sharon (Meredith Nietzsche virate su Al di là del bene e del male
Nick Haas (Messina), che era in macchina con Holzman), già nella seconda la narrazione (1977) di Liliana Cavani.
lui. Qualcosa non torna però nella ricostru- perdeva di rigore. In questa terza stagione —Oscar Cosulich
CIAKMAGAZINE.IT | 115
LE SERIE DEL MESE
Taylor Kitsch (40 dalle attività di spionaggio e ricatto dei russi alla
anni) e Nina Hoss (46) corruzione dilagante, alla disperazione della po-
in The Defeated. polazione, di cui approfittano vari personaggi,
in particolare un dottore che aiuta le donne
stuprate ad abortire e poi le usa come terroriste.
L’OPINIONE — La serie è ben girata, con inter-
preti più che all’altezza, e ha il maggior interesse
nella descrizione della Berlino post-bellica. Le
mosse delle potenze vincitrici, in particolare
della Russia, per controllare il territorio, la città
in rovina, la violenza e la corruzione dilaganti,
la lotta per la sopravvivenza della popolazione,
la fame che fa sì che gli abitanti per un pezzo
di cioccolato o un pacchetto di sigarette siano
disposti a tutto, sono descritti senza mai cadere
né nel didascalico, né nell’eccesso o nella man-
THE DEFEATED
canza di credibilità. Il regista segue le storie dei
me consulente per la nascente polizia locale di vari personaggi, ognuno col suo segreto e la
Berlino, guidata da una donna, Elsie. La città sua tragedia personale, senza far mai cadere
è in rovina e tra le macerie si consumano i la tensione. Se un appunto va mosso, riguarda
★★★★★ 8 PUNTATE SU NETFLIX drammi della popolazione sconfitta. Stupri e il far intrecciare un numero forse eccessivo di
violenze nei confronti delle donne tedesche, storie, rendendo gli episodi a volte lenti. Un
Schatten der Mörder - Shadowplay, Germania, 2020. anche da parte dei militari occupanti, sono problema connesso al meccanismo seriale, che
Creatori e registi Måns Mårlind, Björn Stein. Con Taylor
Kitsch, Nina Hoss, Logan Marshall-Green. Produzione
all’ordine del giorno. proponendo storie di molte ore, tende a dilatare
Tandem Productions, BRON Studios, ZDF. In questo inferno si intrecciano le storie dei i tempi della narrazione.
vari interpreti, che nascondono ciascuno un SE VI È PIACIUTO GUARDATE ANCHE…Das
IL FATTO — La serie è ambientata a Berlino segreto. Max ha chiesto la missione per ritrova- Boot (Amazon Prime) sulla vita dei sommer-
subito dopo la Seconda Guerra Mondiale. La re suo fratello, dato per disperso in Germania, gibilisti tedeschi in Francia durante la Seconda
città è già divisa in quattro zone, sotto il control- ma in realtà vivo e in preda a un delirio psico- Guerra Mondiale, e le prime due stagioni di
lo delle potenze vincitrici, Russia, USA, Gran tico che lo porta a torturare e uccidere nazisti The Crown (Netflix), spaccato dell’Inghilterra
Bretagna e Francia. Un ufficiale della polizia sfuggiti al processo di Norimberga. La serie post-bellica.
di New York, Max, è mandato in missione co- esplora anche tutta un’altra varietà di situazioni, —Daniel Buaron
116 | CIAK
MONTEROSSI
Fabrizio
Bentivoglio
(65 anni) in
una scena di
Monterossi.
★★★★★ 6 PUNTATE SU PRIME VIDEO
Italia, 2021. Creatore Alessandro Robecchi. Regista Roan
Johnson. Con Fabrizio Bentivoglio, Donatella Finocchiaro.
Produzione Palomar.
LILYHAMMER
Norvegia, da lui indicata dopo aver assistito in tv alle Olimpiadi invernali
svoltesi proprio lì nel 1994. Proprio l’ambientazione e il contrasto tra
la cultura rispettosa dell’altro e delle regole tipica dei paesi nordici e i
modi spicci e decisamente non altruistici del protagonista, assicura un
★★★★★ 3 STAGIONI SU NETFLIX effetto comico amplificato dal phisique du role di Steven (tra gli amici
Id., Usa/Norvegia, 2012. Ideatori Anne Bjørnstad, Eilif Skodvin. Registi Vari. Con Steven
è noto come Miami Steven per l’avversione al freddo). Il meccanismo
Van Zandt, Trond Fausa Aurvag, Sven Nordin, Greg Canestrari, Marian Saastad comico è basato sul riaffacciarsi delle vecchie abitudini mafiose che, in
Ottesen. un ambiente algido, danno vita a situazioni grottesche anche per merito
della brillantezza dei dialoghi e del doppiaggio. Ben presto i tentativi
IL FATTO — Steven Van Zandt, meglio conosciuto come Little Steven di adattarsi alle regole di convivenza pacifica e di buon vicinato vanno
e quindi come il chitarrista della E Street Band di Bruce Springsteen, a farsi benedire con il riaffiorare di antiche abitudini quali minacce,
è il protagonista di una serie da rivedere. Steven - che ha intrapreso la ricatti, mazzette e metodi violenti. Inutile dire che il nostro eroe farà
rapidamente proseliti anche a quelle latitudini: il
fascino del cattivo maestro trova sempre allievi.
L’OPINIONE — Esempio di fiction di “mafia
comica”, ha anche il merito, soprattutto nell’ul-
tima stagione, di mettere l’accento sul tema
dell’integrazione di persone provenienti da
culture diverse.
SE VI È PIACIUTO GUARDATE ANCHE… I So-
prano. ■
CIAKMAGAZINE.IT | 117
8 MILE:
CULT MOVIE
DI EMANUELE BUCCI
P
oteva andare tutto storto quando,
nei primi anni Duemila, il feno-
meno musicale Eminem (ovvero
il rapper Marsall Mathers, ori-
ginario di Detroit) fece il salto al
cinema diretto da Curtis Hanson col lungo-
metraggio 8 Mile (uscito a novembre 2002
nelle sale americane e a marzo 2003 in quelle
italiane). E invece il successo fu strepito-
so, con quasi 250 milioni di dollari d’in-
casso, ottimi riscontri della critica (che
lodarono, tra le altre cose, la credibilità
e intensità del protagonista) e diversi
riconoscimenti: tra questi, due MTV
Movie Awards all’attore-rapper (miglior
performance maschile e performance
rivelazione maschile) e addirittura un
premio Oscar. Un esperimento riu-
scito, forse anche perché racconta la
parabola cara all’immaginario ame-
ricano (ma non solo) di un tentativo
di riscatto sociale e umano. Non è
la storia di Marshall Mathers alias
Eminem in 8 Mile.
118 | CIAK
Eminem con Chloe
Greenfield in 8 Mile.
CIAKMAGAZINE.IT | 119
ATTUALITÀ
LEVITEDEGLIALTRI
SIDNEY POITIER:
IL FASCINO DISCRETO
DELLA GENTILEZZA
DI GIORGIO GOSETTI
Sidney Poitier (1927-2022) e Spencer Tracy (1900-1967)
in Indovina chi viene a cena? (1967).
C
ambiare il mondo con un sorriso? Forse da brica, che ne fece spesso l’attore prediletto
soli non si può, ma certo si può mostrare dai registi ribelli degli anni ’50 e’60: Richard
come si fa. Viene in mente quel sorriso lar- Brooks ne Il seme della violenza (il primo suc-
go e contagioso quando si pensa a Sidney cesso personale nel 1955), Martin Ritt (Nel
Poitier, il gigante di colore (un metro e novanta fango della periferia, 1957), il veterano e da
quando ancora non andavano di moda i palestrati) lui amatissimo William Wellman (Addio, Lady,
che seppe conquistare Hollywood senza un gos- 1956), James Clavell (La scuola della violenza,
sip, senza una parola di troppo, ma anche senza 1966). Tra Martin Luther King e Malcolm X,
mai fare un passo indietro dal suo orgoglio di Sidney Poitier con l’Oscar Sidney conservò un’identità propria: quella
“razza”. Il suo tempo non fu facile: erano gli anni vinto nel 1964 come Miglior dell’afroamericano orgoglioso dei suoi diritti,
‘50 e ’60 dell’America segregazionista, quando attore protagonista ma capace di imporsi con la ragione al razzismo
a quelli come lui era vietato frequentare i locali per I gigli di campo. dei bianchi. Con questi mezzi e la complicità
dei bianchi, salire sugli stessi autobus, vincere di due registi come Stanley Kramer e Norman
premi e perfino veder riconosciuta la pari dignità. Jewison riuscì a conquistare il grande pubblico
Non era ancora il tempo in cui Barack Obama poteva diventare Presidente e a imporsi come un’icona di tutta l’America. Accadde nel 1967 quan-
degli Stati Uniti, ma in quel tempo - solo apparentemente lontano - toccò a do la rivolta giovanile infiammava il mondo. Poitier la tradusse in una
Sidney rompere un tabù vincendo l’Oscar come miglior attore con I gigli commedia di costume e un thriller sociale che fecero epoca: Indovina
del campo di Ralph Nelson. Sappiamo che la prima statuetta “coloured” era chi viene a cena? con Spencer Tracy e Katharine Hepburn. Stimato da
andata 24 anni prima a Hattie McDaniel (afroamericana e coprotagonista tutti, più volte regista in proprio, mentore delle generazioni successive
in Via col vento), ma nel 1964 l’effetto fu ancora più dirompente, sia perché con Denzel Washington in testa, Sidney Poitier è stato coerente fino
Sidney era “il miglior attore”, sia perché stava già montando l’onda lunga della alla fine e adesso ci sorride (in coppia con Paul Newman, come il Dio
rivoluzione di Berkeley, del ’68, dei Black Panthers. Quel gigante gentile, che nero e il Diavolo biondo) dal manifesto “bello e profetico” della Festa
nessuno avrebbe più chiamato con disprezzo “negro”, è stato l’ultima icona del Cinema 2020. Gente così non ne fabbricano più. ■
della ”Golden Age” che trionfava nel mondo tra gli anni ’50 e ’60.
Poitier veniva dalle Bahamas e forse discendeva dagli schiavi haitiani,
come farebbe supporre l’origine francese del cognome. I suoi genitori
lo fecero nascere a Miami per caso, durante una gita che costrinse la
madre in ospedale per un parto prematuro. Dopo la nascita di Sidney, Poitier nel ruolo
il 20 febbraio del 1927, la famiglia dovette rimanere in America per tre dell’Ispettore Tibbs,
mesi prima che il bambino recuperasse la salute. In cambio ebbe in dono protagonista di una
fortunata saga
la cittadinanza americana insieme a quella inglese, visto che allora le cinematografica
Bahamas erano ancora un protettorato della Corona. Rimpatriato a Nas- inaugurata nel 1967 da
sau, vi restò fino ai 15 anni quando tornò in America insieme al fratello La calda notte
maggiore. Un anno dopo viveva già da solo a New York, lavando piatti dell’ispettore Tibbs.
120 | CIAK
Mariano Laurenti (1929-2022), in un’apparizione
nel film Milano odia: La polizia non può sparare.
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HOME
BIZARRO! MOVIES
a cura di marcello garofalo
BIZARRO
PARADE
WEIRDO POSTA CHE WEIRDo DICI?
«MA CHE TE LAVI I PIEDI CO’ A SAPONETTA AR
CHE WEIRDO MUSICA
MAESTRO!
1°
PECORINO?» Era inevitabile che in testa
Carmen De Gironimo da Napoli vor- Christian De Sica in Fratelli d’Italia di Neri Parenti, 1989 classifica, dedicata ai momenti
rebbe conoscere la nostra opinione sul
“bizarrro movie” Pandemonium (1982) «CROCCHETTE: LE HA FATTE CLARISSA!» comico-musicali del cinema no-
Aitana Sánchez-Gijón in Madres Paralelas di Pedro strano, trionfasse Lando Buzzanca
di Alfred Sole, incuriosita dalla frase di Almodóvar, 2021
lancio americana del film che recitava: nel celeberrimo cult movie di Pa-
«SE TI SEI STANCATA DI ESSERE UNA “HARE squale Festa Campanile Il merlo
«Finalmente un film totalmente privo di KRISHNER”, VIENI A VIVERE CON ME E DIVENTA
LANDO BUZZANCA
gusto». UNA LESBICA» maschio (1971): qui Lando è lo ne IL MERLO MASCHIO
Gentile Carmen, Pandemonium è esat- Edith Massey in Female Trouble di John Waters, 1974 svalvolato violoncellista Niccolò
tamente il tipo di film comico in voga Vivaldi che non conosce limiti
CINECLUB YEEEUUUCH!
negli anni Ottanta, in cui il mix tra situazioni demenziali, pur di mostrare in pubblico sua
parodia horror, goliardia nerd e sexiness, raggiunge un in- moglie Costanza (Laura Antonelli 2°
teressante livello di guardia: la vicenda ruota intorno a una al suo primo indimenticabile ruolo
studentessa che ha sempre voluto essere una “cheerleader” sexy-brillante) tutta nuda, finché
Questo mese il vostro Cineclub renderà omaggio
ma non fa i dovuti conti con un serial killer in agguato. Le al regista più sofisticato - e anche in Italia meno
Niccolò non approda inevitabil-
reazioni dinanzi a questo titolo possono essere solo due: o celebrato - della Nouvelle Vague, Jacques Rivette,
mente al manicomio.
assoluta indifferenza nei confronti delle varie situazioni tutte e lo farà con due titoli che sconfinano decisamente Al secondo troviamo Alvaro Vitali
over-the-top, oppure risate a raffica dall’inizio alla fine del nel “bizarro”, ovvero: Noroït (une vengeance), e Lino Banfi ne La liceale seduce
film. Oltre Carol Kane, appaiono diverse celebrità dell’epoca, 1976 (dvd Studio Carlotta Film), e Merry-Go- i professori (1979) di Mariano LINO BANFI E ALVARO
VITALI ne LA LICEALE
fra cui anche Paul “Pee-Wee Heerman” Reubens. Disponibile Round , 1978 (dvd Studio Terminal Video Italia Laurenti, in cui il primo interpreta SEDUCE I PROFESSORI
in blu-ray etichetta “Vinegar Syndrome”. Srl): Noroït (une vengeance) è il terzo capitolo un bidello proclamatosi direttore
della serie creata da Rivette dal titolo Scene dalla d’orchestra che istericamente
Mariano Guerrieri da Cantù invece, vor- vita parallela e si presenta come un eccentrico “non sente quel fraseggio del bas- 3°
rebbe sapere se il weirdo-sci-fi-horror War saggio di teatro filmato, a tratti decisamente so in mi”, mentre Banfi è il preside,
of the Colossal Beast (1958) di Bert I. Gor- noioso grazie a Prof. Pasquale La Ricchiuta, che
don sia meritevole o meno di recupero. un insistito uso suona malissimo il basso-tuba.
Caro Mariano, il titolo si inserisce a buona dei campi me- Terzo posto per Monica Vitti in
ragione tra quelli notevoli all’interno del dio-lunghi, che Noi donne siamo fatte così
tempo in cui fu realizzato, sia per gli effetti racconta una (Episodio Et Dominus venit, 1971) MONICA VITTI
speciali che riguardano il protagonista alto fosca storia di di Dino Risi ove Monica Vitti, nelle in NOI DONNE SIAMO
60 piedi e orribilmente sfigurato e sia per vendetta. Inedito nel nostro Paese, si avvale di FATTE COSÌ
vesti di Suor Katherine, una suora
uno storyline discreto. Sequel de I Giganti invadono la Terra una interpretazione notevolissima di Geraldine cantautrice che strimpella la chi-
(1957) narra le disavventure di un ex colonnello esposto a Chaplin. tarra e canta con accento inglese,
radiazioni atomiche e cresciuto a dismisura: creduto morto A seguire, Merry-Go-Round, con la “weirdo-
dopo essere caduto nella diga di Hoover, il mostro riemerge propone un brano in cui ricorre
coppia” degli scandali, Maria Schneider e Joe
nelle zone rurali del Messico con il cervello danneggiato e con Dallesandro, alla ricerca di una fantomatica eredità
continuamente il verbo “venire”
con grande imbarazzo dei prelati
4°
un robusto appetito; solo quando la sorella lo supplicherà di e di una donna scomparsa, con relative peregri-
arrendersi, metterà fine alle devastazioni e opterà per un’uscita presenti.
nazioni nei bassifondi di Parigi. Rivette qui fa un Al quarto c’è il grande attore-ca-
di scena “elettrizzante”. ampio uso della camera a mano e insegue i perso-
Disponibile in dvd Studio Arkoff e in blu-ray Shout Factory. ratterista Franco Javarone, molto
naggi, indugiando apprezzato da Federico Fellini
su qualsiasi cosa (indimenticabile nello spot di un
LA SCENA WEIRD DEL MESE BENEDETTA
(PAUL VERHOEVEN, 2021)
il suo cine-occhio
contempli. Curio-
noto marchio di pasta sempre
diretto dal Maestro riminese)
FRANCO JAVARONE
in PROVA D’ORCHESTRA
so anche l’aspetto
Il regista di Basic Instinct ce la mette tutta che nell’apologo politico-morale
musicale, costitu-
per scandalizzare ancora e ci propone un di Prova d’orchestra (1977) si
ito dalle riprese in studio di due musicisti. Diversi
“tonaca movie”, basato su una storia vera cimenta come basso-tuba spom-
contrasti con gli attori hanno ostacolato le riprese
ambientata nel Diciassettesimo secolo in di questo “thriller dell’anima”. Mai uscito nelle pettando note in libertà. 5°
Italia, nel pistoiese, ove mette in scena un nostre sale (dura quasi tre ore), ma presentato Al quinto troviamo Agostina Belli
mondo ecclesiastico dominato dal mer- in televisione a “Fuori Orario”, merita certamente nella commedia eroti-comica fu-
cimonio e dall’ipocrisia. Il lato “bizarro” è un recupero. turibile Conviene far ben bene
garantito da deliranti sogni-visioni, scene Essendo il cinema di Jacques Rivette un cinema l’amore (1975) di Pasquale Festa
di sesso lesbico molto esplicite con suore per palati molto fini, servite ai vostri ospiti, se Campanile, la quale con “malizio-
scostumatissime, evacuazioni intestinali ancora non si sono assopiti nelle loro poltrone, so candore” stuzzica sessualmen-
AGOSTINA BELLI
degne di un “decamerotico” e tanto altro. tartine francesi al ravanello con formaggio di te un giovane Christian De Sica in CONVIENE FAR BENE
Purtroppo, oggi, solo una piccola parte di capra o anche rondelle di baguette con “tartare” suonando un brano di Mozart in L’AMORE
pubblico si è mostrata interessata a un’ope- all’aglio e un calice di Beaujolais nouveau basato si bemolle con il flauto a becco.
ra come questa, un film nato già “vecchio”. sul vitigno Gamay.
122 | CIAK
Clint Eastwood (91
anni) in una scena
di Cry Macho.
CRY MACHO
Cry Macho (Usa, 2021). Regia Clint Eastwood.
HOME
DRAMMATICO
A
nno dopo anno, Clint Eastwood rodei, ritiratosi per un infortunio alla
continua a sorprendere. A quasi schiena, che accetta l’incarico del suo
92 anni ogni suo film è salutato ex capo di riportargli Rafo, il figlio di
come la conferma di una vitalità inesau- 13 anni che la moglie tiene con sé a
ribile. Per raggiungere il cineasta porto- Città del Messico. L’impresa non sarà
ghese Manoel De Oliveira, che diresse facile, ma intanto l’incontro tra il silen-
il suo ultimo film, Gebo e l’ombra, a 104 zioso Mike e Rafo diventa un viaggio
anni, gliene mancano più di dieci, ma di iniziazione e comprensione fra due
gli auguriamo di cuore di battere questo mondi e due età, fra la saggezza con-
DVD E Blu-rAY
fantastico record. Intanto, dopo Richard quistata con tante cicatrici nel corpo e
Jewell, che trattava il controverso caso nell’anima (da un macho che sa anche
dell’attentato alle Olimpiadi di Atlanta, piangere) e l’ignorante incoscienza di A CURA DI VALERIO GUSLANDI
con Cry Macho – Ritorno a casa siamo chi non ha avuto che pessimi esempi da HHHHH A CURA DI VALERIO
TRAVOLGENTE HHGUSLANDI
DEBOLE
nuovamente spettatori di un cinema più seguire. Extra: sul Dvd il Making of e sul HHHH DA NON PERDERE H DA PERDERE
HHHHH TRAVOLGENTE HH DEBOLE
personale e minimalista. L’uomo ruvido Blu –ray in aggiunta lo speciale Macho HHH
HHHH APPETITOSO NC
H NON CLASSIFICATO
DA NON PERDERE DA PERDERE
di Gran Torino, l’anziano e indipendente and the Mustangs – Visita il set di Cry HHH APPETITOSO NC NON CLASSIFICATO
protagonista di The Mule – Il corriere, Macho in compagnia degli addestratori
è qui Mike Milo, una vecchia stella dei di animali. n
CIAKMAGAZINE.IT | 123
HOME
MADRES
PARALELAS
DRAMMATICO
D
ue donne single, Janis, una fotografa, e
Ana, un’adolescente, si ritrovano nella
stessa clinica a partorire nello stesso
giorno un figlio che non avevano voluto. Una
casualità o il segno del destino? Una volta af-
frontato il parto, entrambe decidono di crescere
i loro figli da sole, ma Janis ha fatto una promes-
sa a sua nonna e alla figlia appena nata: dare
una degna sepoltura al bisnonno, rimasto tra le
persone da ritrovare dopo anni di silenzio. Una Milena Smit (25 anni) e
decisione meditata e portata avanti da Janis con Penélope Cruz (47) in
determinazione, sino al giorno in cui si troverà Madres paralelas
di nuovo a tu per tu con Ana, anche in questo
caso un incontro forse creato dal destino. Pedro alle prese con la sua memoria storica e ci regala suoi maestri riconosciuti. Tra i protagonisti, una
Almodóvar, dopo l’introspezione di Dolor y glo- ancora una volta un melodramma colorato e in menzione speciale merita Penélope Cruz, matura
ria che fece vincere a Cannes Antonio Banderas, continuo movimento. Forse nessuno come lui e intensa più che mai, premiata a Venezia come
e il mediometraggio con l’adattamento dell’opera sa dare un’impronta così personale e ricca di miglior interprete. Extra: Making of e galleria
teatrale di Jean Cocteau La voce umana, intreccia sentimenti alla narrazione, seguendo sempre fotografica.
il ritratto di due donne con quello della Spagna la lezione impartita da Douglas Sirk, uno dei — Valerio Guslandi
Mainetti. Interpreti Claudio Charise Castro Smith, Byron Howard. Paul Schrader. Interpreti Oscar Isaac, Interpreti Sofia Fiore, Carlotta De
FANTASTICO
COMMEDIA
Santamaria, Aurora Giovinazzo. Voci Alvaro Soler. Etichetta Disney. Tiffany Haddish. Etichetta Universal. Leonardis. Etichetta Koch Media/
Etichetta Eagle/01. Dati tecnici Dati tecnici audio 5.1 (7.1 sul Blu-ray) Dati tecnici audio 5.1 (DTS sul Lucky Red. Dati tecnici audio 5.1
audio 5.1 (7.1 sul Blu-ray) video 2.35:1. video 1.85:1. Edizione principale Blu-ray) video1.66.1. Edizione italiano, (DTS sul Blu-ray) video 2.39:1.
Edizione italiano. Sottotitoli italiano italiano, inglese. Sottotitoli pr. inglese, francese. Sottotitoli italiano, Edizione italiano. Sottotitoli
per non udenti, inglese. Durata: 2h e italiano, inglese per non udenti. inglese per non udenti, francese. italiano per non udenti. Durata: 1h e
21’. Durata: 1h e 42’. Durata: 1h e 47’. 45’.
124 | CIAK
I MOLTI SANTI
DEL NEW JERSEY
The Many Saints of Newark (Usa, 2021). Regia
DRAMMATICO
C
om’era il mondo della malavita
italo-americana prima de I Sopra-
no? Un’oasi in cui tutto funzionava.
A confermare la tesi Alan Taylor, regista
affermatosi soprattutto in tv (per il grande
schermo ha diretto Thor: The Dark World
e Terminator Genisys) che ha firmato nove
episodi della serie e ora ha realizzato que-
sto prequel, ambientato negli Anni ’60,
che racconta del boss “Hollywood Dick”
Moltisanti e della famiglia Soprano. Le
atmosfere ricordano Quei bravi ragazzi
di Scorsese, grazie anche alla presenza
nei panni di Moltisanti di Ray Liotta, tra
i protagonisti di quel film. Extra: sul Blu-
ray gli speciali The Making of Newark e Jon Bernthal (45 anni) e
Sopranos Family Honor, scene eliminate Alessandro Nivola (49)
(anche sul Dvd). ne I molti santi del New
Jersey.
— Valerio Guslandi
LA CLASSIFICA
L’anno inizia con molta azione, classica (l’ultimo
Bond) e fantastica (Dune, Venom), oltre che con i
beniamini dei piccoli, i Me contro Te.
1 Venom – La furia
di Carnage Eagle
Interpreti Sophia Loren, Marcello Bruno Dumont. Interpreti Léa Regia Jason Reitman. Interpreti Finn
COMMEDIA
4 Dune (2021) Warner
FANTASTICO
Mastroianni. Etichetta CG/SURF. Seydoux, Blanche Gardin. Etichetta Wolfhard, Carrie Coon. Etichetta
Dati tecnici audio 2.0 (DTS sul Eagle. Dati tecnici audio 5.1 video Eagle. Dati tecnici audio 5.1 (DTS sul
Blu-ray) video 2.39:1. Edizione 1.85:1. Edizione italiano, francese. Blu-ray), video 2.40:1. Edizione 5 Fast & Furious 9 Warner
italiano. Sottotitoli italiano per non Sottotitoli italiano. Durata: 2h e 13’. principale italiano, inglese.
udenti. Durata: 1h e 32’. Sottotitoli pr. italiano, inglese.
O scar nel 1965 per il film straniero, il titolo D a partner di James Bond a giornalista
tv cinica e menefreghista il passo non
Durata: 2h e 21’. 6 Luca Disney
deve tutto alla bravura dei due straordi-
nari protagonisti, Loren e Mastroianni, capaci
di passare con naturalezza da personaggi po-
è breve, ma la duttilità di un’attrice come Léa
Seydoux rende perfettamente credibile tutto. R itorno al futuro per i cacciatori di fan-
tasmi. Jason Reitman, figlio di Ivan,
regista del primo film del 1984, riprende la
7 Frozen 2 – Il segreto
di Arendelle Disney
Così come è credibile la storia orchestrata dal
polari ad altri sofisticati. Memorabile l’episodio regista Bruno Dumont, che mette nell’angolo storia e la adatta alla generazione di inter-
in cui la Loren improvvisa uno spogliarello. un certo modo di fare informazione, quello net, sfruttando come protagonisti i nipoti di 8 Shang-Chi e la leggenda
Sul sito cgentertainment.it il Blu-ray limited Egon (Harold Ramis, scomparso nel 2014). Il dei dieci anelli Disney
appunto della protagonista, France de Meurs,
edition numerata (500 pezzi); una card da tutto aggrappato sulla pelle degli altri. Fino a risultato è ancora brillante e si rivedono con
collezione che riproduce un artwork originale quando la protagonista si scontrerà contro un piacere i “vecchi” Bill Murray, Dan Aykroyd, 9 Qui rido io Eagle
del film con lo speciale: 5 cose che non sapete duro imprevisto. Ernie Hudson e Sigourney Weaver.
del film. Extra: Ghostbusters: A Look Back, contenuti
Extra: assenti.
nascosti, la guida ai fantasmi, scene eliminate. 10 Raya e l’ultimo drago
Disney
FILM HHHHH EXTRA NC FILM HHHHH EXTRA NC FILM HHHHH EXTRA HHHHH
Dati aggiornati al 9 gennaio, elaborati dall’Ufficio Studi Univideo su dati GFK
CIAKMAGAZINE.IT | 125
SPECIALE TUTTO SU MEL BROOKS
FLASHBOOK
Nell’autobiografia del grande
Mel Brooks, 95 anni
il prossimo giugno
artista, 96 anni, spazio anche
ad aneddoti su Sofia Loren e
sulla sua giovinezza: «Nessu-
no picchiava un bimbo che lo
faceva ridere»
DI OSCAR COSULICH
«I
l mio regista favorito è Vittorio De Sica.
Adoro Miracolo a Milano, ma anche Ladri
di biciclette e L’oro di Napoli, con una
Sofia Loren entusiasmante: ricordo di essere diventato
un uomo solo guardando i suoi seni favolosi!», così
ci diceva, durante uno spassoso incontro stampa di Nel volume Brooks si racconta senza pudori, realiz-
alcuni anni fa, Mel Brooks, in una chiacchierata dove zando quella che definisce «una sorta di favolosa road map
usava l’inglese, l’italiano, il francese e persino il tedesco, secondo l’antica di tutto quel che ho detto e fatto nella mia vita», e comincia partendo
tradizione della clownerie poliglotta. Immaginate ora di trasporre in da quando era un ragazzo cresciuto a Brooklyn, che usava i pochissimi
volume la verve comica di Melvin Kaminsky (questo il vero nome del centesimi a disposizione per andare al cinema ogni sabato mattina.
commediografo, sceneggiatore, regista, attore e compositore di canzoni), Scopriamo così il dietro le quinte non solo dei suoi film più acclamati,
96 anni il prossimo giugno, artista che ci ha fatto ridere per decenni: il ma anche dei primi lavori ottenuti quando era poco più che un ragaz-
risultato è l’esilarante autobiografia Tutto su di me! La mia vita stra- zo; narra gli esordi in tv e la collaborazione con grandi autori brillanti
ordinaria nel mondo dello spettacolo (La nave di Teseo, pp. 624, € 22). come Woody Allen, Carl Reiner, Neil Simon, Larry Gelbart, vero
Mel Brooks è il creatore di capolavori comici come Frankenstein Junior, dream team della comicità più dissacrante, laboratorio creativo che lo
Mezzogiorno e mezzo di fuoco, L’ultima follia di Mel Brooks, Balle ha ispirato nei suoi futuri successi al cinema e a Broadway.
spaziali e The Producers, film del 1967 (in Italia noto come Per favore, La lettura di questa corposa autobiografia scorre avvincente come se si
non toccate le vecchiette), diventato poi un musical di successo nei teatri assistesse a un film di carta, è arricchita da decine di fotografie inedite
di mezzo mondo e riportato al cinema nel 2005, questa volta diretto e la narrazione cronologica è alternata a flashback e flashforward, senza
da Susan Stroman (The Producers - Una gaia commedia neonazista). mai perdere la verve di un uomo che fin da ragazzo è stato continuamente
L’autore nella sua carriera ha ricevuto innumerevoli riconoscimenti alla ricerca di spunti che gli permettessero di sprigionare il suo talento
(compresi l’Oscar e i Grammy, Emmy e Tony Awards), ma ancora oggi nella battuta perché, racconta, questo lo ha salvato anche dai bulli a
sarebbe pronto a farsi uccidere pur di strappare una risata. scuola, dato che nessuno picchiava un bambino che li faceva ridere. n
IL NOSTRO CINEMA Berlenghini nel 1990 è entrato nello staff della Mikado Film, dal 1998
SUL BANCO DEI TESTIMONI al 2011 è stato autore per Tv2000 e programmista/regista per vari pro-
grammi della Rai dal 2002 al 2016, oltre ad aver curato retrospettive
In Witness, Umberto Berlenghini propone una cinematografiche per AntennaCinema, festival del film musicale e noir:
originalissima via alla conoscenza di grandi qui mette a frutto le sue frequentazioni pluridecennali.
In questo volume scoprirete così i segreti de I 4 monaci (1962) di Carlo
protagonisti del nostro cinema, da Fellini a Ludovico Bragaglia, ispirato alla vicenda dei frati di Mazzarino, ma
Nanni Moretti anche come per Poliziotto Sprint (1977) di Stelvio Massi sia stato pos-
D
a L’assassino (1961) di Elio Petri a Sulla mia pelle (2018) di sibile commettere quello che è giustamente definito come «un crimine
Alessio Cremonini sono sessanta i capitoli di storia del contro l’umanità», cioè girare l’inseguimento di due
cinema italiano che Umberto Berlenghini racconta automobili a Roma che, sgommando a tutta velocità,
con dovizia di particolari inediti nel gustoso Witness – Il ci- si sono potute lanciare giù per la Scalinata di Trinità
nema al banco dei testimoni (Porto Seguro, pp. 400, € 18,90). dei Monti grazie alla complice “distrazione” delle
Tra i tanti protagonisti del nostro cinema prendono voce forze dell’ordine.
nelle pagine di questo ricco saggio Federico Fellini, i fratelli Con una ricchezza straordinaria di fonti di prima
Taviani, Marco Bellocchio, Paolo Sorrentino, Liliana Cavani, mano Berlenghini rivela curiosità come la sorpren-
Dino Risi, Ermanno Olmi, Gianni Amelio, Pietro Germi, dente clausola contrattuale che aveva Lino Ventura;
Ferzan Ozpetek, Giuseppe Tornatore, Nanni Moretti, Pupi la truffa che ha permesso a Liliana Cavani di iniziare
Avati, Ettore Scola e Mario Martone, con le testimonianze la carriera di cineasta; l’ostracismo di parte del nostro
di chi sui loro set c’è stato, per raccontare la preparazione, la cinema contro Tomas Milian, colpevole di «rubare il
realizzazione e gli esiti di alcuni dei film più significativi del lavoro» agli attori italiani; gli sforamenti del budget
nostro cinema. di Fellini. Una lettura avvincente. Os. Co.
126 | CIAK
MARIO BAVA, UN UMILE
RIVOLUZIONARIO DI ALESSANDRO DE SIMONE
Regista, direttore della fotografia, effettista, un cinea-
sta d’avanguardia che ha influenzato tre generazioni
di registi nel mondo. Un ricco e aggiornato saggio di
Acerbo e Pisoni ne ripercorre la carriera e il lascito
M
ario Bava è sempre stato molto critico nei confronti dei suoi film, ne salvava
pochi per una sua naturale tendenza al perfezionismo. Autore a tutto tondo, Bava
è uno dei padri del cinema di genere italiano, insieme a Riccardo Freda con cui
lavorò come direttore della fotografia. Nato a Sanremo nel 1914, Bava aveva il mestiere nel
sangue, figlio di Eugenio, che del cinema italiano fu uno dei pionieri in veste di direttore della
fotografia e scenografo. Tutte abilità che Mario imparò e mise in pratica sin da giovanissimo,
attraversando l’industria in ruoli diversi, non ultimo quello di tecnico degli effetti speciali,
e lavorando come operatore e cinematographer per maestri come Rossellini, Comencini e
Monicelli. Come spesso accade, in vita non fu profeta in patria, e solo dopo la morte, nel
1980, la sua opera fu vista e letta sotto una luce differente dalla critica nostrana, mentre di
ben altra considerazione il suo lavoro godeva in Francia, Inghilterra e Stati Uniti. L’uscita
nelle sale del Diabolik dei Manetti Bros, che Bava portò per la prima volta sullo schermo nel
1968, è stata l’occasione per Bietti, casa editrice paladina della saggistica cinematografica,
per pubblicare un’edizione aggiornata di Kill Baby Kill – Il cinema di Mario Bava, firmato
a quattro mani da Gabriele Acerbo e Roberto Pisoni, rispettivamente caporedattore di Sky
Cinema e direttore dei canali d’intrattenimento sempre del broadcaster satellitare. Gli autori
ripercorrono la carriera dell’autore de La maschera del Demonio e Cani arrabbiati (il suo film
maledetto, che praticamente non vide mai la luce nella versione di Bava) attraverso interviste
ai registi da lui influenzati, come Quentin Tarantino, Sam Raimi, Joe Dante (che firma
la prefazione), Guillermo Del Toro, Dario Argento, ai compianti Christopher Lee, Daria
Nicolodi, Mario Monicelli, e alla famiglia, a partire dal figlio Lamberto, anche lui regista. n
L’
importanza che ha avuto il la- sincro rispetto all’immagine. Uno dei tanti corto
voro di Enrico Ghezzi nell’al- circuiti che questo vulcanico intellettuale ci ha
fabetizzazione cinematografica riservato nel corso della sua ultraquarantennale
del nostro paese non sarà mai sufficiente- carriera, raccolti ne L’acquario di quello che
mente riconosciuta. La magnifica osses- manca, poderosa raccolta di idee, riflessioni,
sione, maratona di 40 ore che nel 1985, in suggestioni ed emozioni, di un uomo che ha
occasione dei 90 anni del cinema, portò dedicato la sua vita alle immagini e alle parole.
sui teleschermi capolavori, frammenti di Ed è anche un modo per ripercorrere molta
conversazioni di autori e attori, interventi storia del cinema e della televisione attraverso
critici, fu per i divoratori di celluloide un questi veloci ma intensi scritti, un percorso nella
evento epocale. Proprio come, ancora og- memoria audiovisiva collettiva tra cinefilia e
gi, lo è ogni puntata di Fuori orario – Cose cultura pop. Curato dalla figlia di Enrico, Aura
(mai) viste, il programma notturno che Ghezzi, e dal critico cinematografico Alberto
dal 2 novembre 1989 ha fatto stare svegli Pezzotta, L’acquario di quello che manca è
migliaia di aspiranti critici e registi. Dopo un testo quasi imprescindibile per ogni vero
la sigla, con le scene de L’atalante di Jean amante del cinema. Enrico Ghezzi è da tempo
Vigo accompagnate dalla voce di Patti affetto dal morbo di Parkinson, ma nemmeno la
Smith e dalle note di Because the Night malattia gli ha mai fatto perdere il desiderio di
di Bruce Springsteen, la scelta era se fare esplorare, scoprire e trasmettere. Questo saggio,
l’alba in compagnia di un altro mondo edito da La nave di Teseo e accompagnato da
o programmare il videoregistratore per una bella prefazione di Elisabetta Sgarbi, è
poi poter vedere e rivedere film e reperti un bellissimo regalo di Enrico per farci sentire
dimenticati nelle Teche RAI. E, natural- ancora fuori sync.
mente, Ghezzi parlare di cinema fuori A.D.S.
CIAKMAGAZINE.IT | 127
SPECIALE SCACCHI E CINEMA,
CENT’ANNI D’AMORE
FLASHBOOK DI LISA THIENE
Film a tema e scene famose nel libro Ciak Mate, da 2001: Odissea
I
nello spazio a Casablanca
n principio fu La febbre degli scacchi
di Vsevolod Pudovkin, uno dei
più importanti registi del cinema Anja Taylor-Joy
sovietico dagli anni Venti alla metà del (25 anni) ne La
XX secolo – allievo, insieme a Sergej regina degli
Ėjzenštejn, del teorico Lev Kulešov. scacchi, la serie
Netflix che ha
Poi arrivò Il settimo sigillo, capolavoro rilanciato lo
immortale di Ingmar Bergman. E via scorso anno
via altre decine di lungometraggi più l'attenzione per il
o meno noti, fino ai più recenti Queen gioco degli
of Katwe della Disney e all’americano scacchi.
Critical thinking, passando per il tedesco
Schachnovelle, trasposizione del raccon-
to di Stefan Zweig, e il francese Mosse
pericolose con Michel Piccoli, Oscar
come miglior film straniero nel 1985.
Ciak Mate – Un secolo di scacchi al
cinema, edito da Messaggerie Scacchi-
stiche e scritto a quattro mani da Da-
rio Mione (giornalista professionista e
maestro Fide di scacchi) e Giulia Russo
(già critica cinematografica per diverse
testate), ripercorre le tappe principali del
connubio fra cinema e scacchi, spesso
ben riuscito e a volte più travagliato.
Nella sezione principale il volume (248
pagine a colori in formato 17x24, prezzo
di copertina 25,50 euro) analizza in ma-
niera inedita, dal doppio punto di vista
critico e tecnico, ovvero “scacchistico”,
quaranta pellicole a tema – o nelle quali
il gioco fa da filo conduttore. Il capito-
lo 60 scene da ricordare (il
cui titolo è un omaggio a
60 partite da ricordare, un
classico sempreverde scrit-
to dal campione americano
Bobby Fischer), invece, è
una selezione di film in cui, La copertina di
Ciak Mate – Un
a partire dagli inizi del No- secolo di scacchi al
vecento, gli scacchi hanno cinema, di Dario
un ruolo di contorno più o Mione e Giulia
meno rilevante. Russo.
Non mancano, naturalmente,
scene cult entrate a far par-
te della storia del cinema:
Casablanca con Humphrey
Bogart, forte dilettante, 2001:
Odissea nello spazio di Stan-
ley Kubrick, noto appassio-
nato, Blade runner e Harry
Potter e la pietra filosofale
contengono probabilmente Rutger Hauer
(1944 -2019) nella
le più note, ma anche altre partita a scacchi di
star di Hollywood come Blade Runner di
Cary Grant (Un evaso ha Ridley Scott
bussato alla porta), Orson (1982).
128 | CIAK
UN GIOCO PER CENTINAIA DI MIGLIAIA
DI APPASSIONATI
COME ISCRIVERSI ALLA FEDERAZIONE SCACCHISTICA ITALIANA
Gli scacchi sono divertenti da vedere al cinema, ma ancora più dal vivo. Imparare le regole
è semplice, capire i meccanismi profondi del gioco, invece, molto più complesso, ma come
minimo lo svago è assicurato: vale per i piccoli, per i ragazzi, ma anche per gli adulti che
vogliono provare un’esperienza nuova, intellettualmente ricca e allo stesso tempo
coinvolgente ed emozionante.
Ma come iniziare? La prima cosa da fare è contattare il circolo più vicino: esistono sul
territorio italiano circa 350 associazioni sportive a scopo scacchistico, affiliate alla Federazione
scacchistica italiana (FSI), che appunto coordina e dirige le attività scacchistiche nel nostro
Paese. Per cercare quella più vicina (ne è presente almeno una in quasi ogni capoluogo di
provincia), si può consultare il sito www.federscacchi.it, e cercare sotto la voce “struttura”,
dove si trovano tutte le informazioni. Ogni circolo organizza sessioni di gioco libero, quasi
sempre corsi, scolastici, per bambini o anche per adulti, spesso tornei interni o anche tornei
La celebre “ufficiali”, a cui si può accedere anche da principianti assoluti, purché si stipuli la tessera
partita a agonistica della Fsi.
scacchi di I tesserati in Italia sono circa 16 mila, la metà dei quali under 18, che si tesserano per giocare
2001: i tornei scolastici o riservati alle categorie juniores. Si calcola che siano centinaia di migliaia
Odissea nello
spazio, di
i giocatori online, su varie piattaforme, anche gratuite, e la Fsi già organizza, e in futuro
Stanley organizzerà sempre più, tornei ufficiali anche per loro, su una piattaforma dedicata e sicura.
Kubrick Inoltre, per essere aggiornati sulle novità sull’attività scacchistica italiana e mondiale, e
(1968). sugli aspetti sociali e culturali degli scacchi, è utile tenere d’occhio le pagine social della
Federazione su Facebook, Instagram e Twitter.
Dario
Mione e
Giulia
Russo,
autori del
libro
Welles (La rosa nera), Dustin Hoffman (Cane di paglia) e, più di recente,
Liam Neeson (L’ombra del sospetto) e Robert Downey Jr. (Sherlock Hol-
mes – Gioco di ombre) sono state immortalate mentre si cimentano alla
LA SAGA DI ROE AVRÀ UN
scacchiera. La prima delle “60 scene”, però, è tutta italiana ed è contenuta
NUOVO CAPITOLO
in un corto (muto) realizzato nel 1912, Una partita a scacchi, conservato È in preparazione il terzo romanzo
al Museo del Cinema di Torino: curiosamente il regista, Luigi Maggi, è del nostro Daniele Giannazzo,
omonimo dell’attuale presidente della Federazione scacchistica italiana. dedicato alla storia di Roe, una
Il libro è arricchito dalla prefazione di Paolo Fiorelli, ragazza dinamica e fuori dal
critico cinematografico di TV, Sorrisi e Canzoni, e da comune che fa i conti con il passato
indici analitici e dei nomi in cui sono elencati tutti gli
attori, registi, giocatori e personaggi citati. Un’opera «La storia di Roe continua, spinta dal Daniele Giannazzo
decisamente originale nel panorama editoriale. ■ gradimento dei lettori». Avrà un seguito la con il primo romanzo
dedicato a Roe.
saga della giovane alle prese con le insidie
Humphrey Bogart
della vita e del suo passato creata da Daniele
(1899 -1957) gioca a Giannazzo, il giovane autore fiorentino Il secondo capitolo
scacchi in Casablanca specializzato in serie televisive, molto amato della saga, edito
di Michael Curtiz in rete per il suo sito, Daninseries, rubrichista anche questo da
(1942). di Ciak e responsabile del sito Ciak Mondadori
Generation. Ad annunciarlo è stato lo stesso
Giannazzo, naturalmente via social, dopo che
al successo del primo capitolo della serie, Roe e il
segreto di Overville, ha fatto seguito, tra novembre
e dicembre scorsi, quello di Roe e l’inganno della
memoria (entrambi pubblicati da Mondadori), che ha
esordito direttamente tra i primi posti nella classifica
delle vendite librarie del Corriere della Sera. I romanzi
di Giannazzo potrebbero presto trovare anche una
versione seriale, per una piattaforma di streaming. Il
terzo libro di Roe uscirà entro l'anno.
Li. Th.
CIAKMAGAZINE.IT | 129
AL CINEMA CON
STEFANO
DISEGNI
www.stefanodisegni.it
Stefano Disegni Channel
A PROPOSITO DI RESURRECTION
“I
fratelli Wachowski per la storia hanno tratto ispirazione bene, si diverte, ha belle case, all’improvviso qualcuno ha dei segnali
da un gran numero di opere, tra cui romanzi e fumetti”, che le cose non stiano come sembra. Fa sogni strani, ha percezioni,
recita Wikipedia alla voce Matrix, sezione ‘Concept’. non capisce di cosa si tratti. Fa ricerche ma non ne viene a capo,
La storia: in una società dove tutto è figo, la gente sta sembra non esserci memoria del passato. Viene contattato da un
personaggio che si rivela essere il Capo di un gruppo di Resistenti
Clandestini. Loro conoscono la verità. Il Capo rivela al Risvegliato
che la realtà come la conosce è solo una grande illusione. Tutto il
mondo è completamente virtuale, un programma generato da un
computer per indurre la gente alla tranquillità e continuare a eserci-
tare il potere. I Resistenti si oppongono al progetto proponendosi di
distruggere il computer e restituire la verità al popolo. Il Risvegliato
inizia a collaborare con loro, c’è anche una ragazza con cui nascerà
l’amore. Vengono scoperti e inseguiti dagli agenti della Macchina,
tutti con gli occhiali scuri. Nonostante sia stato tradito da uno dei
Resistenti, il Risvegliato riesce a penetrare nel Quartier Generale
della Macchina, e dopo un duello finale la distrugge.
ILLUSIONE E REALTÀ
CHE SI ALTERNANO.
130 | CIAK
ma preferimmo non essere presi per mito-
mani e soprassedemmo. Le telefonate au-
mentarono e un giorno su Ciak leggemmo
che i Wachowski erano autori di comics e
appassionati di fumetti da tutto il mondo.
Finimmo da un Avvocato importante. In-
segnava Diritto d’Autore all’Università La
Sapienza, aveva curato la causa Al Bano-
Michael Jackson. Quando gli dissi “Avvoca’,
lei penserà che siamo matti e lo pensiamo
pure noi”, rispose “Qua viene gente che dice
che ha scritto la Bibbia, non mi meraviglio L’INNESTO AI NEONATI.
di niente. Allora?” Esponemmo il caso con
un certo imbarazzo, lui fu concreto, disse:
”Datemi libro e DVD”, ci sentiamo tra una
settimana”.
Dopo sette giorni ci disse che secondo lui gli
estremi c’erano e non sarebbe stata la prima
volta, accade che gente potente finisca col
“prendere in prestito”, magari sovrappen-
siero, idee di altri scovate nei vari angoli del
mondo. Contattò un suo collega americano,
pure lui lasciava il giudizio in sospeso. Mi
chiese se avevo qualche amico regista che
potesse dire la sua, sentii Gabriele Salvato-
res. Disse che non era tanto l’idea di fondo,
RIVELATA LA VISIONE DEL MONDO REALE.
la stessa, a far venire pensieri in testa, quan-
to gli snodi e i personaggi della storia, iden-
tici. Poi la doccia fredda: la causa si sareb-
be discussa in America, per parlare con un
avvocato americano dovevi ipotecare casa e
l’avversario era la Warner Bros. Un’azienda
stramiliardaria contro due che stavano pa-
gando il mutuo, se perdevi eri sul lastrico.
L’epilogo fu naturale. Oggi la racconto come
mio padre quando narrava le sue avventu-
re antifasciste, qualcuno alza gli occhi al
cielo perché già la sa. Ma così andarono le
cose. Non esiste nessuna sentenza che ha
IL RACCONTO DELLA VERITÀ,
SEDUTI UNO DI FRONTE
ALL’ALTRO.