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 Masnada.

coccole

Progetto editoriale a cura di


Mraco Sesso
29

A Taticchia, Squalo e Priscilla


I arco
30

i frutti
tuoi son
coccole

  – di Ginepro

2
31

è così
veloce
dire un
Ti Amo

e quindi
Ti Amo

ci casco
di nuovo
ancora e
per sempre

3
32

ed Io
a girar
in eterno

Amore
su ruote

4
33

la vita
è come
un giro
in giostra

  – Cherofobia

5
34

disegnati
un cuore
in faccia
che quello in
petto è
robaccia

6
35

baculum
che cresce
dritto nel
mio cuore

7
36

l’energia
che mi dai
in poesie
che non sai

8
37

sognarti
la Notte
migliora
la veglia

9
38

naufragio
fra onde
di forme
randagie

10
39

come con
Marëa
a ‘sta dea
– ad un’idea
potente –
non fuggi

11
II arco
40

物の哀れ

14
41

un Negroni
birra e – Gin
giuro non ti
lascerò mai

15
42

rispondimi
e credimi
vedo i tuoi
occhi da qui

16
43

rendezvous
misteriosi
mi fai gola
su ‘sto blues
strane dosi
puro viola

17
44

caldo sapor
di Baileys al
cioccolato
sulle labbra

18
45

far l’amore
è la vera
eccezione
a confermar
la regola

Famo sesso!

19
46

Dio non mangia


né veg né bio

20
47

qui si scopa
tutto tutti
ma a pulire
sono solo

21
48

amarezza
esisti a tratti
clismi di rea
felicità
ti cacciano
ogni tanto

22
49

non sarò io a
demordere
nei momenti
di massimo
disordine

23
50

Amore come
competizione

è radicale
e spaventoso
in quanto tale

24
51

si somigliano:
er’sesso moderno
e a natale
fare un terno

25
52

26
53

darti tempo ö
perdere tempo (?)

27
54

n’certi momenti
il suon dell’acqua
un po’ tartassa
un po’ rilassa

28
55

chiedi se ad Ostia
c’è er cemento
sotto ar mare
der litorale
ma io ce mento
e dico de no

  – Ostia

29
56

sei come Roma


‘no spettacolo
pieno di buchi
ricettacolo
di menda brutte
un miracolo
da non lasciar
mai, mai e poi mai

30
57

sei come Roma


te odio ë t’amo
e ci ricasco
di nuovo ancora

Sarà per sempre?

31
58

32
59

nulla è vero
e se ‘sta frase
puzza di vero
è solo perché
nulla è vero

33
60

la poesia mïa
è la trama di chi
vive l’unitrauma

Si chiama äporia!

34
61

delirio lucido
d’anni passati

lì, conservatosi
come care gemme
si rivela a me sì:
di nuovo amor germe

35
62

vi vago nel limbo


da quando son bimbo
ma confido di non
essermi mai perso

36
63

‘na tela di buio


contiene il male
di tutto il mondo
e i bambini ‘o sanno
infatti ce l’hanno
paura del buio

37
64

nel Nero mio io


non vedo, come se
fossi cieco, ma se
dimenticassi che
fuori mi circonda
l’oscura belva
alta sporca scura
sarei gente muta
vuota spenta cupa

38
65

c’è tutto un mare


bello ma latente
che io chiamo mente
c’è tutto un mare
strapieno di gente e
non sa di che parlo

39
66

nel letto, quando un Tu


si spegne – lo schermo
allungo le gambe,
mi stiracchio e dormo

40
67

se qui piove sempre


il temporale è
questa maledetta
giornata di sole

41
68

l’Amore muta e
stai muta stupida
giriamo come gru
ma slegati. Musa
abiti questa ruota

  – Mono No Aware

42
69

43
70

che mito chi è pigro


che inventa il tutto
in uno in un solo giro
a casa per strada al bar

44
71

l’umanità divisa
la si combatte tutti
co’ la stessa divisa

45
72

meglio guardar al buio


mi piace la censura
cerco le tue tette e
non vedo la tortura

46
73

sembra impossibile
son io fuori di testa?
vorrei almeno una volta
dir no a Paranoia
e vivermi ‘sta festa

47
74

li malati altruisti
van per spazi psichici
siam forse incapaci?
li giovani artisti
son tutti don Giovanni
saran loro sagaci?
di general quesiti
Amor, sii Laudisi!

48
75

se la bimba lamenta
quasi tutto si ferma
silenzio – sta in allerta
vogliam tutti ascoltar

il tempo rallenta
attenzione – non calar
la scena rammenta
quando s’apre il Sipar

ma qui niente arriva


e calmo insoddisfatto
me ne torno a sognar

49
76

queruli nella stanza,


di istrilli dolore
ascolta quali cure
dottore, mi proponga!
diavoli frustan lombi
delle bambole – tanto
che Dio regala voce
allo ïnanimato

50
77

abbracciare il vortice
amare tutti ed uno
ho un cuore settato
all’infinito su Mono

  – Mono No Aware

51
78

52
79

la ragione che tace


è fallace
quanto ogni cosa che ti piace ma
senza saper il perché

53
80

capisco di esser vivo


ogni volta che sorrido

54
81

rivivere quei momenti


durante i quali basta
un urlo fra i commenti
per scoppiare a piangere

55
82

il pane quotidiano è
la pöesia nel diario

56
83

i problemi m’inseguono
tipo mici che gemono

57
84

guarda
quanto hai abbandonato?
e fiero delle tue scelte,
dimmi: cosa ti è mancato?
oh! Come stai lacrima neo-
 -nata?

58
85

hai una borsa di ricordi


radicata nella nuca
convinta siano l’unica
cosa che veramente dura

59
86

essere essere umani


è essere spaventati
d’esserlo anche domani

60
87

[…] mare;
dentro c’è un ricordo che mi guarda fisso
di un rancoroso Ämare
allungo la mano e non esco dall’abisso.
positivo vincolo, Tu,
il suono delle pistole
scuote l’onde ‘e persone:
e son Dio e son padre io
ed è il diluvio.

  – Ostia

61
88

dico che sopravvivere


è sempre sopra vivere
e progresso a prescindere
non ce ne siamo scordati

  – Ostia

62
89

63
90

quest’isola di spazzatura
sembra cambiata in meglio
sarà ‘sta pittura sui muri
sarà il cittadino sveglio

  – Ostia

64
91

65
92

66
93

se anche fossimo macchine


avremmo la sicurezza che
siam creati ad immagine –
e somiglianza di qualcuno?

67
94

ci metto giorni per capire


il sorriso che ho in viso

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95

una condotta elegante non


mi rende un gigante anzi
ammazza la fiducia brucia
‘sto fiore col polline a cuore

  – mi fai passare la voglia.

69
96

rientro nella sufficienza


e a guardarsi tutto attorno
par esser questa la decenza

70
97

sì come ti ho conosciuta
scompari in un abbraccio io
non so se ti ho ucciso o se
son mai stato qualcuno per te

71
98

confondi örgasmi e violenze


mozzi teste e resti zitta
mi son dato in pasto a Giuditta

72
99

potremmo non aver mai sognato


di esserci ämati o assaggiati
potrebbe non essere mai nato
‘sto pazzo amore da malati

73
III arco
00

Mi hanno detto di fare, senza indugiare


troppo. Mi hanno detto - per esser precisi
– di fare arte e non fare contenuto.

Considerando che tipo sono io, nonché


uno parecchio noiosamente riflessivo,
qualora un consiglio del genere mi
potrebbe interessare, mi ci soffermerei
sopra a ragionare e ragionare e ragionare,
fino a smontare (involontariamente)
in tanti pezzi quel che mi è stato detto,
perdendo il filo.

Non so quale sia il punto di tutto ciò,


ma mi hanno detto di fare arte e non
contenuto e son finito a scrivere questo…
che tutto sia veramente agire senza
troppe domande?

76
01

lancerei
bestemmie verso le tre,
perché ora sono dodici
pur se senza ‘sti Minuti
non sarei.

77
02

mai saremo cose o persone


ma ïdee senza nazione

78
03

se niente tace trova ‘na rima


e di pace l’aria s’è riempita

79
04

80
05

uomini come distributori:


macchine da sperma con un cazzo
siamo uguali aglï automi salvo
ad arrugginirci al primo pianto

81
06

abbiamo ucciso la fantasia


proprio come Davide Golia

82
07

‘sti anni brillan di mala morale


le bandiere son state bruciate
e nessun Sepolcro gli appartiene
se non la tua ottusa scema mente

83
08

la poesia non si recita


forza äbbandonate i leggii
il suono danzante nella testa
vi porterà in tutt’altri lidi

84
09

mi infilo fra Ungaretti e D’Annunzio


a metà fra la virgola e il punto
della mia idea lascio un sunto
ai suoni perfetti non rinuncio

85
10

c’è ancora spazio in questo libro


ed io quasi non so come riempirlo:
Ero Ämato, di nome e di fatto

scelsi di crogiolarmi nella tua indistinta


malinconia, donai la mia per compagnia
t’avrò dato troppi pesi da gestire?
pensieri, tutti quelli miei – così per dire.

È stato circa così: veder un mostro


Non riconoscerlo, nonostante nostro
E colpi al torso e mal di testa
Dopo quella festa, presunte grandi gesta

Sarebbe bastata una parola.

Non c’è stata älcuna differenza


Fra cancellarti dalla vita mïa
E staccarmi la fottuta batteria
Ma ritorni con passo felpato
Timida o rallentata da un vento gelato

86
Nessun rancore bagna le labbra
Della nostra conversazione

Ecco che fra metriche e progetti


Rientri e ti so decifrare – ma
Ora fra scrivere e amare
La differenza è sostanziale

Non è mica una scelta casuale:


Incastrarti in una vaga fobia e
Curarci – entrambi – con la poesia.

87
11

Il sesso verissimo altro non è


Che passione d’amore fra lesbiche

88
12

Alcuni di noi cercan uno scopo


E sembra quasi una maledizione
Ma a guardare è il più bel dono
L’aponia nonostante la ragione

89
13

Tu splendi dove sei stato piantato


Nessun presunto talento innato
Ti crescerà più
Di questa verità

90
14

Quella sconosciuta non saprà che sto


In ‘sta sera muta a scriver di lei
Non immagina nemmeno come sto
Su ‘sta pagina a pensar a pensar

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15

Puoi esser Roma e possedere


La cappella più importante al mondo
Tutto ‘o sbaglio che desideri nello
Star d’ozio e danza io ammicco giocondo

  – …dio che noia

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16

Il tuo amore mi spaventa a morte


Vorrei parlare, dirti, ma non riesco
Rimbalza, dell’incapace, la sorte

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17

E la prole migliore di me e te è
L’immagine di noi nudi per sempre
Uniti siamo una Composizione

  – Kandinsky

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18

Vivö in casa con Miles e Flora


Torno tardi e non voglio guardar l’ora
Rientro a casa e un fantasma mi guarda
“Hai fatto troppo tardi” - grazie mamma

  – So ancora legger l’ora

95
19

Immagini bene come sarebbe


Ripetere tutto fin dall’inizio
E ricascarci, ancora, di nuovo
Per sempre alla ricerca di coccole

Coccole di Ginepro – grazie davvero

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20

Amami come amavi il vento da piccoletta


Come il giocattolo insignificante
Con quel continuo stupore disarmante
Amami amami con la stessa innocenza

97
21

Siam già stanchi


Come i vecchïacci
E vogliamo solo giocar
Siam i bambini della città

98
22

Questa storia
È ‘na filastrocca
Parla de finta gloria
E del mar dove non si tocca

99
23

N’è sbagliato
Soltanto esiste
N’fiore coesiste
Soltanto quando è scontato

100
24

Ho nascosto
Un fiore splendido
E mi hanno nascosto
Chiuso in un mondo pallido

101
25

Anche quando
Non so che farne
Credo nelle ciarle
Perché sono parole franche

102
26

Strappami il cuore
Prendine il posto
Fammi provare ‘sto dolore
Atroce

GuarisciMi col contagocce


Ho una sanguisuga
Sul petto che chiamo
Amore

103
27

Zietta, siam torri diroccate


Le cime vogliono cascare
Solo le colonne e gli archi sembran
Esser di sostegno.
Ma i miei piedi non son mica roccia
E il tempo usura, non aiuta!
Mi crea lagune ovunque
Zietta ho paüra

104
28

Non esiste circolo dal quale non si


possa uscire. Bisogna solo provarci,
mettersi in gioco e perseverare, magari
perdendo gambe e braccia nel tentativo,
la testa e la salute. L’importante e fare,
senza troppe pretese.
Il peso delle cose farà crollare infine
ogni porta, ed il cerchio sarà chiuso.

105
Haiku
e altre poesie
α

Nel ventre un silenzio


Di un totale assenso negato
Nel tempo passato mai dato
Trascorsi il presente assente
Assenzio senza niente
Nell’ozio remoto io spazio
Cercando calore non ghiaccio

Un dito sul cuore che spinge


Cercando un pulsante che spegne
Il fuoco nel bosco appiccato
Telefono rotto, messaggio privato
Al cuore distrutto, bruciato
Nascosto in un spazio profondo
Nel buio, nel freddo mondo
Che appare e scompare
Se non tocchi il fondo

108
β

Tempo e spazio:
indissolubile è
l’unico amore.

109
γ

Ricordo di te,
è imprescindibile,
spenge stagioni.

110
δ

Levita via,
come l’aria fresca,
come bellezza.

111
ε

Vento che spezza,


fiori che sbocciano
eterni, sì, noi.

112
ζ

Cuore infranto
per te mi rialzerò,
giorno e notte.

113
η

È inumano
il potere che provo,
sento: amore.

114
θ

Nulla posso più


mentre solo marcisco:
nel tuo amore.

115
ι

Oltre le lingue
Con fluttuanti parole:
Ămŏr solenne.
 -Candido Âmôr

116
κ

Guardo verso te,


rivoglio l’infinito
strappato via.

117
λ

Io delineo
la mia metà più bella:
sei soltanto tu.

118
μ

Diamante grezzo,
io voglio evadere
levigandoci.

119
Amore.
Miraggio sinestetico
Anestetico sintetico
Letargia dolceamara
Conflitto parestetico
Sinergia che separa
Dolore.

120
ν

Incontrastato
amore che ti perdi,
sei la bussola.

121
ξ

Il colore più
bello della vita lo
miscelo da te

122
ο

Spine nel cuore,


grovigli di tristezza,
invisibili.

123
π

Mi sveglio nella
notte, sussulto, ebbro
del mio amore.

124
ρ

Immutabile,
Immodificabile,
Impossibile.

125
σ

Viaggio da solo
che meta difficile
irraggiungibile

126
τ

Tempo sgranato
tutto sembra sfocato,
batte il cuore.

127
υ

Non avrò mai più


tanta bellezza come
ritmo di vita

128
φ

Inalterate
sensazioni erette
dalla verità

129
χ

Tu il mio sogno
più bello, l’incubo
che è più grande.

130
ψ

Nessuno lo sa
tormento sentimento
scuote radici

131
ω

Silenzio, il senso del sonno,


in un sogno notturno
dove potersi perdere sinesteticamente
col tutto e col niente.
Tutto, voci-suoni-immagini,
Vaghi
Temporanei.
Niente, solo un corpo
che respira ritmicamente,
autonomamente,
affannosamente,
bradicardico.
Lui respira. E vive.
Riposa tutti gli organi, il sonno;
li manda in una specie di letargo.
Cuore-Fegato-milza-pancreas-polmoni-
reni, e cervello.
Si spenge il cervello nel sonno.
No no no, non è corretto, si spenge una
parte di cervello che lega mente e realtà.

132
Sognare. Chi dorme, forse, sogna.
L’insonnia, nemesi del riposo,
antitesi del sogno, stress della notte.
Predicatrice perversa di un calvario
notturno, tu che non fai spengere
il cervello, che non fai riposare gli organi.
Tu, insonnia puoi essere sconfitta
da sogni mai ricordati:
assassinati da melatonina e Xanax.

133
Indice

Coccole (Mraco Sesso)

I arco 1

II arco 13

III arco 75

Haiku e altre poesie (Anonimo) 107


Questo libro è composto
in Century Gothic
Allestito in filo refe

Stampato alla tipografia


La Segretaria due
Piazza Calipso, 30
00121 Ostia Lido RM

Progetto grafico a cura di


Mraco Sesso

Finito di stampare in
marzo 2022

Prima Edizione
Roma, Ostia Lido

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