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La morale
Democrito svolge anche una importante riflessione morale, ovvero sull’attività pratica
dell’uomo, sulla distinzione fra giusto e sbagliato nelle azioni umane.
La morale di Democrito è tecnicamente definibile come edonista. L’edonismo è quel filone
morale secondo cui il bene coincide col piacere della materia. Nella gran parte dei casi dunque,
per gli edonisti, l’importante nella vita è perseguire i piaceri dei sensi.
Non è questo il caso di Democrito, che declina il concetto di bene per la materia in un’altra
direzione che è definita come razionalismo morale = applicare la ragione per placare gli istinti e
arrivare così a una felicità. La felicità in questo senso non consiste nel possedere beni materiali,
quanto piuttosto nella serenità dell’animo: ha dunque a che fare con l’interiorità, non con
l’esteriorità.
Ma come si raggiunge questa serenità? Secondo Democrito occorre farsi guidare dal rispetto
verso se stessi.
Importanti conseguenze etiche di questo approccio sono:
1. L’atteggiamento cosmopolita di Democrito= l’idea che gli uomini sono tutti legati dalla stessa
natura, dunque le divisioni legate ai confini, che sono quelle divisioni che producono guerre e
conflitti, sono considerate da superare
2. La posizione politica democratica = secondo Democrito infatti il governo migliore è quello
democratico perché è quello che meglio assicura la libertà
Per concludere
Quello di Democrito è il primo sistema filosofico dell’antichità e soprattutto è un
sistema molto originale dentro al pensiero greco. Importanti sono infatti le
conseguenze delle sue riflessioni. Rivediamole più nel dettaglio:
1. La filosofia di Democrito è la prima filosofia totalmente materialistica e atea,
ovvero si fonda sul presupposto che non vi è niente fuori dalla materia che spieghi il
funzionamento della materia. Questo approccio produce una visione deterministica =
ogni cosa che accade ha una specifica causa e questa causa risiede nelle leggi di
natura, non in una forma di intelligenza spirituale
2. Democrito è il primo a inserire nel suo sistema fisico la presenza del vuoto. Le
conseguenze sono notevoli perché di fatto il vuoto coincide con il non essere: da
questo punto di vista Democrito va totalmente controsenso rispetto a Parmenide, per
il quale il “non essere” non può neanche essere pensato
3. Democrito sostiene che nella comprensione della realtà esterna sono
fondamentali le proprietà oggettive – anche dette quantitative – (peso, forma,
grandezza, ecc…) e non le proprietà soggettive di qualcosa (odore, colore, ecc…) –
anche dette qualitative. Anche in questo senso la filosofia di Democrito è unica,
perché per altri importanti pensatori greci, come ad esempio Anassagora o
Aristotele, sono le proprietà soggettive a rilevare l’essenza di qualcosa e dunque sono
quelle fondamentali nella conoscenza
4. Altro aspetto è quello secondo cui il pensiero di Democrito risulta essere molto
vicino a quello della scienza moderna ovvero: tutto avviene in maniera casuale nel
senso che non vi è uno scopo per cui le cose accadono, ma allo stesso tempo causale,
ovvero c’è una catena necessaria di cause ed effetti determinata dalle leggi di natura.
Proprio per questo la voce di Democrito è una voce fuori dal coro nel sistema greco e
quindi a lungo scarsamente considerata.
5. Anche la visione etica di Democrito è importante, perché introduce un nuovo
sistema di valori, non fondato sulla ricerca della gloria o della sopraffazione
dell’altro, ma sulla ricerca della pace interiore e sul privilegiare gli aspetti interiori a
quelli esteriori: in questo senso, invece, Democrito apre una strada che sarà battuta
da molti altri filosofi.