Esplora E-book
Categorie
Esplora Audiolibri
Categorie
Esplora Riviste
Categorie
Esplora Documenti
Categorie
MEDIOEVO AD OGGI:
ASPETTI STORICI
Il presente elaborato si basa sullo studio e sui processi storici di tre grandi pandemie : la Peste,
l'Influenza Spagnola e l'attuale Coronavirus. Tre grandi pandemie che dal medioevo ad oggi
sono riuscite a provocare nelle varie società alterazioni demografiche , politiche ,
economiche, sociali e psicologiche cambiando e influenzando in modo decisivo il corso della
storia .
L' analisi dell'elaborato si fonda sulla ricerca storica e affronta le varie pandemie dalle origini,
ai sintomi , alle cure , alle aree coinvolte, alle conseguenze soffermandosi soprattutto nel
dettaglio delle misure sanitarie e di contenimento che le autorità governative hanno intrapreso
per limitare l'espansione del contagio e il numero delle vittime .
L' obiettivo infine è quello di osservare tramite una finale comparazione le differenze
e le analogie che ci sono tra l'attuale Coronavirus con la Peste e l'Influenza Spagnola
per dimostrare come la Historia sia magistra vitae.
Nel primo capitolo ho affrontato quella che da molti è stata definita come la regina delle
pandemie la Peste . Pandemia che troviamo già presente nella guerra del Peloponneso del
430 a.c , che ha colpito profondamente l' umanità nei vari secoli di storia. La peste nera
che tra il 1347 e il 1352 colpì la quasi totalità del continente europeo è sicuramente l' ondata
più importante e la più terribile. E' da allora che prese origine l' isolamento poi definito
quarantena che veniva imposto agli equipaggi delle navi come misura di prevenzione contro
le ondate della malattia che imperversavano nel corso degli anni. Da menzionare anche la
costruzione dei primi lazzaretti che erano luoghi dove venivano portati le persone portatori
di malattie contagiose.
.
Curiosa anche la nascita in periodo di pandemia delle attività di spionaggio cittadine che
le autorità governative raccolsero allo scopo di verificare l'attendibilità delle informazioni
provenienti da uno stato colpito.
Le città portuali e dell' area del mediterraneo soprattutto come Tunisi, Algeri, Messina ,
Venezia e Marsiglia ( ritenuta un modello di prevenzione e a livello sanitario) dovettero
affrontare il contagio nel corso dei secoli con provvedimenti precauzionali dovuti alla
grande angoscia e paura di una nuova imminente ondata.
Il secondo capitolo sull' Influenza Spagnola è incentrato sulla grave pandemia che
tra il 1918 e il 1919 colpì rapidamente moltissime aree del mondo facendo la sua
comparsa quando la prima guerra mondiale volgeva quasi a termine. Importante
sottolineare due segni distintivi dell' influenza che sono: la fascia d'età dei
contagiati , e il nome stesso riservato alla pandemia.
La fascia d' età era molto bassa a causa del movimento derivante dalle truppe
coinvolte nel primo conflitto mondiale . Mentre per quanto riguarda il nome la
cosiddetta Spagnola venne definita così perchè essa ricevette attenzione dalla
stampa Spagnola, unica veramente libera da censura che scrisse a lungo sulla
malattia a differenza della stampa censurata nei paesi in guerra compresi gli Stati
Uniti.
Il capitolo termina con una dettagliata parte riservata all' Italia , e sull'
atteggiamento riservato dalle sue autorità nei singoli territori mediante la chiusura
dei luoghi d' assembramento , l'obbligo di' indossare la mascherina e la creazione
di importanti sanzioni verso coloro che non rispettavano i provvedimenti.
Da quell'11 Marzo 2020 giorno in cui l'OMS ha dichiarato il covid 19 come una
pandemia globale la nostra vita, la nostra quotidiana, le nostre libertà, sono costantemente
messe a dura prova dall'arrivo nella scena mondiale di questo nemico potentissimo .
Bollettini quotidiani, tamponi, mascherine , disinfettanti , angoscia per la presenza di
alcuni sintomi, paura, ansia sono diventate le nostre inseparabili compagne di vita.
Dalla prima ondata esplosa nel mondo nei mesi di marzo e aprile , alla seconda ondata
esplosa verosimilmente nella metà di agosto ed ancora in corso le autorità hanno e stanno
rispondendo con misure di contenimento molto stringenti arrivando anche a disporre dei
lockdown totali.
Il mondo da allora si presenta più divisi che mai:
1) Nel piano Scientifico : una contrapposizione netta tra chi sostiene che il virus
abbia un origine naturale, e chi sostiene che il virus abbia avuto un'origine
artificiale perchè costruito nel laboratorio di Wuhan ( Laboratorio da sempre
al centro di numerosi interessi economici ).
2) Nel piano delle relazioni internazionali: abbiamo assistito a un diverbio
acceso e uno scambio di accuse fra l'amministrazione degli Stati Uniti guidata
da Donald Trump e il Governo Cinese .
3) Nel piano della politica nazionale : uno scontro molto acceso fra le
maggioranze di governo e le loro rispettive opposizione sulla gestione
pandemica.
4) Accuse rivolte alla Cina , di aver diffuso le informazioni sulla pandemia in
costante ritardo , e nel aver falsificato i dati relativi ai contagi e alle vittime.
5) la fuga: dei cittadini dalle zone rose verso arree di campagne e isolate, che nel
medioevo e nell' età moderno era riservata all' elitè , oggi si riscontra a più ampi
strati della popolazione come testimoniato dalle immagini di Parigi e Milano nel
marzo 2020 con il quale migliaia di persone hanno preso d' assalto ogni mezzo
disponibile prima dell' imminente chiusura.
Analogie tra il Coronavirus e le precedenti pandemie
5) Aspetti demografici: cagionati dall' arrivo di questi gravissimi flagelli. Quello cui
stiamo certamente assistendo è una triste contabilità su scala globale che avviene
ormai in tempo reale con gli aggiornamenti provenienti dai vari istituti che suscita
un forte sentimento emotivo.
Una corsa contro il tempo quella che ci attende dove serve una risposta chiara e
concreta , nella ricerca di un vaccino contro il Sars- Cov-2 per trovare un rimedio
che possa contrastare un nemico invisibile ma maledettamente pericoloso.
Gli Stati dovranno affrontare una crisi economica di grave portata e si dovranno
dotare degli strumenti adatti per poter contrastare la disoccupazione e riportare i
consumi verso indici positivi.
La speranza da noi tutti è rivolta al Recovery Fund che è uno strumento europeo
per la ripresa.
Fondi che serviranno non solo per la ripresa economica ma anche per
implementare con interventi mirati sugli ospedali e sui rispettivi organici per
migliorare una sanità pubblica profondamente martoriata dai continui tagli che ha
subito negli ultimi anni.