Un punto chiave del metabolismo del PLP e’ la formazione del legame ad H il quale impartisce una parziale
carica + all’azoto e una parziale carica – sull’ossigeno, il protone è condiviso tra l’azoto e l’ossigeno. Il
legame H aumenta l’effetto di attrazione elettronica dell’azoto e tende ad accentuare l’acidità del protone
in α. Il protone sul carbonio in α può essere rimosso abbastanza facilmente e il carbanione che si forma e’
stabilizzato per delocalizzazione della carica sull’anello aromatico della piridina.
Un altro aspetto importante è la formazione di un intermedio per successiva protonazione a livello del
carbonio aldeidico del PLP.
1O STADIOentra il substrato
nella reazione enzimatica,
spiazza la lisina, forma la base di
shiff con l’aa e il legame ad
Hreazione di
transaldimminazione.
Intermedio 3 di base per la decarbossilazione; siccome accentua l’acidità del protone si abbassa il pka,
una base presente su un sistema enzimatico può staccare il protone generando un carbanione al carbonio
α. Il carbanione è fortemente stabilizzato dalla trappola elettrofila C-N-C-C-C-C-N e per risonanza: quindi
non è solo stabilizzato dal carbossile ma soprattutto dalla catena dei doppi legami coniugati.
Intermedio 4 ci sarà utile per le reazioni di beta eliminazione, di racemizzazione e le reazioni con
scissione aldolica. Abbiamo un ulteriore processo di protonazione, abbiamo la possibilità che il gruppo
acido dell’enzima vada a protonare l’atomo di C che inizialmente era l’atomo di carbonio aldeidico del PLP.
Le due strutture di risonanza non sono due intermedi diversi, ma l’intermedio 4 e 5 sono la stessa cosa e
sono due strutture di risonanza dello stesso intermedio.
Intermedio 6Successivamente alla protonazione, l’anello aromatico ritorna ad avere la struttura con
l’azoto carico, il C diventa un ch2 e si riforma il legame C=N. questo è l’intermedio 6 per le reazioni di
transamminazione. Dato che l’intermedio 4 e 5 è lo stesso intermedio in realtà questo sarà l’intermedio 5.
Un’altra importante classe di reazione in cui interviene il PLP è quella delle transaminasi.
Le transaminasi
La transaminazione agisce sull’alfa ammino gruppo
Queste reazioni agiscono sul gruppo amminico alfa di un amminoacido e lo trasferiscono su un gruppo
carbonilico di un chetoacido. L’amminoacido che agisce da donatore viene trasformato in chetoacido,
contestualmente il gruppo amminico viene in qualche prelevato dalla funzione aldeidica del PLP che si
trasforma in piridossammina fosfato, la quale trasferisce il gruppo amminico ad un altro chetoacido che
viene convertito in un secondo amminoacido e la piridossammina viene ritrasformata in piridossalfosfato
PLP, il quale può riprendere un altro ciclo di conversione. Entra l’amminoacido 1, esce il chetoacido 1
attraverso il trasferimento del gruppo amminico, grazie all’intervento del PLP che preleva la funzione
azotata, questa viene trasferita al chetoacido 2 che viene convertita all’amminoacido 2.
Transamminasi
La transaminazione agisce sull’α-amino gruppo
Questo è un esempio
in cui chetoglutarato
e alanina che
vengono convertiti,
rispettivamente, in
glutammato e
piruvato.
Ancora una volta abbiamo il passaggio della base iniziale, transaldimminazione, si forma l’intermedio 3,
deprotonazione al C alfa
dell’amminoacido con
flusso di e verso la trappola
dell’anione piridinio, a
questo punto abbiamo
un’ulteriore protonazione
al gruppo aldeidico
originario, ovvero quello
del piridossale, si forma il
cosiddetto intermedio 6, il
flusso di elettroni torna
verso l’alto, scissione
dell’immina, mediante
idrolisi con azoto legato al piridossale, formazione di piridossina fosfato ed eliminazione del chetoacido.
Successivamente abbiamo il processo inverso in cui il chetoacido due si lega alla piridossammina formando
l’intermedio 6, e così via fino a rigenerare il gruppo prostetico iniziale e liberare l’altro amminoacido.
Abbiamo quindi l’accoppiamento di due reazioni una che va verso destra e l’altra che va verso sinistra, per
la conversione del secondo chetoacido in amminoacido.
(Quando la reazione procede nel verso opposto si ha la biosintesi degli amminoacidi).
Stereochimica della reazione di transaminazione: il transfer di protone è mediato da una lisina del sito
attivo
È importante sottolineare, in queste reazioni di transaminazione, che grazie alla configurazione dell’enzima
alla sua specificità, queste reazioni sono stereospecifiche che hanno una ben determinata stereochimica.
L’amminoacido che viene generato dalla transaminazione di un chetoacido è di serie L. abbiamo infatti 2
protoni nel gruppo CH2, prochirali, uno pro R e l’altro pro S e nel corso della reazione viene rimosso
specificamente il protone pro S e viene generato l’amminoacido di serie L. Questo dipende dall’intorno
spaziale del sistema enzimatico del sito attivo dell’enzima, della modalità con cui il gruppo prostetico
legato al substrato è disposto all’interno del sito attivo dell’enzima e dalla posizione della catena laterale
della lisina che agisce da base o donatore di protoni a seconda della reazione. La lisina, grazie alla
disposizione sterica, preleva il protone pro S e poi dona un protone all’amminoacido generando un
ammnoacido naturale di serie L.
Treonina deidratasi:
Abbiamo la treonina legata al piridossale nel sito attivo dell’enzima, già è avvenuta la reazione di
transaminazione, abbiamo il primo intermedio 3, abbiamo avuto la deprotonazione al C alfa, con
conseguente shift di e- verso il basso, verso l’azoto e quindi si genera l’intermedio 4 con una carica
negativa stabilizzata a seguito dell’attrazione verso il basso. A questo punto c’è la protonazione della
funzione ossidrilica con eliminazione di acqua, favorita dal riflusso di elettroni verso l’alto e si forma un
doppio legame C=C, mentre si rigenera la struttura iniziale dell’intermedio 3, con il nucleo piridinico carico
positivamente, ione piridinio. C’è sempre una funzione imminica scissa tramite transaldimminazione con il
gruppo azotato della lisina, si lega la lisina, si rigenera il gruppo prostetico iniziale dell’enzima e viene
espulso un intermedio, ovvero un amm con doppio legame al c alfa. Questo protonato al C beta con
formazione di ammina,si ha un equilibrio tautomerico in cui abbiamo un gruppo imminico legato ad C sp2,
che somiglia molto ad un enolo. Attraverso questo equilibrio tautomerico si forma ione imminio che
subisce spontaneamente idrolisi con formazione del chetoacido. Alla fine questa treonina deidratasi
comporta eliminazione di acqua e una contestuale scissione della funzione amminica con formazione di
chetoacido.
Triptofano Sintasi:
Treonina aldolasi
MECCANISMO:
Abbiamo sempre il gruppo prostetico dell’enzima, entra il beta idrossi
amminoacido, la treonina, anche se può essere vista come una reazione di
tutti i beta idrossi amminoacidi, si forma il classico intermedio 3, abbiamo la
deprotonazione e l’eliminazione di acqua, attrazione della coppia di elettroni
verso il basso, formazione doppio legame C=O e scissione legame C-C.
Abbiamo, quindi, un’aldolasi a questo livello. Esce acetaldeide, mentre
dall’altra parte troviamo il legame imminico della glicina legato al residuo di
PLP. Abbiamo di nuovo il flusso di elettroni verso l’alto con riprotonazione al
C alfa al gruppo COO- e alla fine c’è la reazione di transaldimminazione con
fuoriuscita della glicina e riformazione del gruppo prostetico.