HEGEL – IL SISTEMA
GIORDANO BRUNO: Profonda magia è saper trar il contrario dopo aver trovato il punto de
l’unione.
NOVALIS fr. 159: La vita è un composto di sintesi, tesi e antitesi, eppure nessuna di queste
tre.
Alcmeone [24 B 2]: per questo muoiono gli uomini, per il fatto che non possono unire il
principio con la fine (τοὺς ἀνθρώπους ... διὰ τοῦτο ἀπόλλυσθαι, ὅτι οὐ δύνανται
τὴν ἀρχὴν τῶι τέλει προσάψαι).
(α) Visio sine velamine è nella teologia cristiana (cf. Alberto Magno, in MT 1, p. 460 [R111]; Cusano, Ep.
14-9-1453) la visione di Dio riservata ai beati in paradiso.
(β) Non intende dire che sia possibile “dedurre” aprioristicamente il reale dall’idea. In effetti, all’idea si
arriva solo al termine del cammino e forse sarebbe preferibile dire che, semmai, è dal reale che si
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COME COMINCIARE? CON CHE SI DEVE INCOMINCIARE LA
SCIENZA?
[La filosofia non è una scienza particolare, essa si
rivolge alla totalità. Sorge quindi un problema:] Il cominciamento della filosofia è di ne-
cessità o un MEDIATO oppure un IMMEDIATO,
Enz. § 1. La filosofia non gode del privi- ed è facile mostrare che non può essere né
legio, di cui si avvantaggiano le altre l’uno né l’altro; cosicché tutte e due le ma-
scienze, di poter presupporre tanto i suoi niere di cominciare son soggette ad esser
oggetti, come dati immediatamente dalla confutate. (WL 51)
rappresentazione, quanto il metodo del
conoscere... [Una filosofia ha un principio (oggettivo) in quanto
ha un contenuto determinato, ma per una compren-
[o meglio, in una certa misura anch’essa non può sione più ampia bisogna anche considerare l’atto del
fare a meno di presupporre, ma] soggetto (cominciamento soggettivo): il modo in cui si
arriva a conoscere un contenuto, il percorso per mezzo
... nel considerare le cose con il pensiero del quale vi si arriva non può essere a sua volta
si manifesta subito l’esigenza di mostrare trascurato]
la necessità del suo contenuto, di dimo-
strare tanto l’essere, quanto le determi- Così il PRINCIPIO (Prinzip) ha da essere
nazioni dei suoi oggetti. Quella familiarità anche cominciamento (Anfang), e quello
con essi appare allora insufficiente, ed ap- che è il Prius per il pensiero, ha da essere
pare inammissibile fare o ammettere pre- anche il Primo nell’ANDAMENTO del pensie-
supposizioni e asserzioni. Ma così inter- ro (in Gange des Denkens). (WL 52)
viene, al tempo stesso, la difficoltà di dare
un inizio, poiché un inizio come qualcosa IMMEDIATEZZA(α) E MEDIAZIONE(β)
di immediato costituisce un presupposto,
o, piuttosto, è un presupposto. ... non v’ha nulla, nulla né in cielo né
nella natura né nello spirito né dovunque
[Difficoltà del cominciare: è inammissibile lasciar si voglia, che non contenga tanto l’imme-
correre presupposti e asserzioni non fondate, d’altra diatezza quanto la mediazione, cosicché
parte una giustificazione non può che aver luogo den- queste due determinazioni si mostrano
tro la filosofia, non può esser data in forma come INSEPARATE e INSEPARABILI, e quella op-
preliminare Cf. § 10] posizione come inesistente(γ). (WL 52)
deduce l’idea (più esattamente è appunto questa separazione che va superata). Il “Dio prima della
creazione” di cui stiamo qui parlando non ha quella pienezza che deve ancora conquistarsi nel corso
del processo e questa “eterna essenza”, in quanto astratta dal suo divenire concreto, è manchevole. È sì
Dio, ma in forma ancora implicita e non sviluppata.
(α) Immediato (unmittelbar): ciò che eviene accettato come dato, come fatto, senza che ne sia data
ragione e non riferito a qualcos'altro come sua spiegazione, preso nel suo isolamento.
(β) Mediazione: unisce l'universale e l'individuale. Può essere: 1. fisica = la ghianda è immediata, la
quercia è il risultato di un precedente ciclo di crescita; 2. epistemica = la conoscenza della mia propria
esistenza è immediata, la conoscenza di Dio è mediata; 3. logica = l'essere è immediato, l'essenza è
mediata da un processo logico.
(γ) Nulla è puramente immediato o mediato. 1. La ghianda, a sua volta, è il risultato di un processo. La
quercia è immediata in quanto ha un suo carattere definito (una sua natura intrinseca) che può essere
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IMMEDIATO MEDIATO
visto/descritto senza riferimento esplicito alla relazione con altre cose. 2. La conoscenza della mia
propria esistenza è mediata dall'educazione, dalla relazione con gli altri e da tutto ciò che mi rende un
essere autocosciente. La conoscenza di Dio è di un contenuto mentale determinato, definito. 3. Il puro
essere è mediato in quanto presuppone l'astrazione dai dati empirici. L'essenza è immediata in quanto
stadio definito dell'Idea e in quanto ritorno a un'interna semplicità dalla complessità esterna di qualità,
quantità, misura.
(α) Wirklichkeit: realtà, effettualità o essere effettuale (“effettivo”: compiuto, opp. a virtuale, potenziale).
(β) Was vernünftig ist, das ist wirklich, und was wirklich ist, das ist vernünftig (Filosofia del diritto, Werke
VIII, 17; tr. it. 658).
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il razionale è reale = solo ciò che è il reale è razionale = ciò che è reale
razionale è realmente ha una sua ontrinseca razionalità
Enz. § 13. La storia della filosofia mostra [Quindi, la filosofia che è ultima nel tempo è il
[...] che le filosofie, che sembrano diverse, risultato di tutte le precedenti e le contiene tutte. È
sono una medesima filosofia in diversi gra- di conseguenza, «beninteso se è davvero una filoso-
di di svolgimento... fia», la più sviluppata, ricca e concreta.]
Enz. § 14. Il pensiero libero e vero è in [la filosofia contiene quanto vi è nella storia della
sé concreto, e pertanto è idea, e nella sua filosofia, liberato però «da quella esteriorità storica
intera universalità la idea o l’assoluto. La e PURAMENTE NELL’ELEMENTO DEL PENSIERO.»]
scienza di esso è essenzialmente sistema,
[Il vero è il concreto, ciò che concresce, si
poiché il vero, come concreto, è soltanto in
sviluppa]
quanto si dispiega in sé e si raccoglie e
conserva nell’unità, cioè come totalità...
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UN CIRCOLO DI CIRCOLI TORNARE AL FONDAMENTO
Enz. § 15. Ciascuna delle parti della filo- ... in filosofia l’andare innanzi è piutto-
sofia è un tutto filosofico, un circolo che si sto un andare indietro e un fondare, per
chiude in se stesso; ma l’idea filosofica è in mezzo di che, soltanto, si giunge a vedere
un tale circolo in una determinatezza o in come quello con cui si era cominciato non
un elemento particolari. Il circolo singolo, sia semplicemente qualcosa che si è assun-
essendo totalità, infrange anche i limiti del to ad arbitrio, ma sia nel fatto per un lato il
suo elemento e fonda una sfera ulteriore; il VERO, e per l’altro il PRIMO VERO.
tutto si presenta perciò come un circolo di
circoli, ciascuno dei quali è un momento Bisogna riconoscere che è questa una
necessario, per cui il sistema dei loro ele- considerazione essenziale (che risulterà
menti peculiari costituisce l’intera idea, poi meglio dentro la logica stessa), - la
che pure si manifesta in ogni singolo. considerazione cioè che l’andare innanzi è
un TORNARE ADDIETRO (Ruckgang) AL FONDA-
Enz. § 17. ... la filosofia mostra di essere MENTO (Grund), all’ORIGINARIO ed al vero,
un circolo che ritorna in se stesso ... dal quale quello, con cui si era incomincia-
to, dipende, ed è, infatti, prodotto. Così a
[ovvero il concetto della scienza, il primo (= il partir dalla immediatezza, colla quale in-
principio), è «il suo unico fine, la sua unica opera e comincia, la coscienza vien ricondotta, per
il suo unico scopo».]
la sua via, al sapere assoluto come alla sua
più intima VERITÀ. Quest’Ultimo, il fonda-
mento, è poi allora anche quello da cui
sorge il Primo, quel Primo che dapprinci-
pio si affacciava come immediato. (WL 56)
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LOGICA
LA SCIENZA PIÙ DIFFICILE
La logica è la scienza più difficile perché ha a che
Enz. § 19. La logica è la scienza dell’idea fare con astrazioni pure, ma potrebbe anche essere
pura, cioè dell’idea nell’elemento astratto considerata la più facile perché il suo contenuto non
è altro che il nostro pensiero.
del pensiero.
La difficoltà fondamentale, la stessa da cui nasce
[...] L’idea è il pensiero non come un al- il problema del cominciamento, è che il pensiero
cunché di formale, ma come la totalità che non deve semplicemente “trovare” le sue leggi e le
si svolge delle sue peculiari determinazioni sue determinazioni: queste leggi e determinazioni,
e leggi, le quali esso si dà a se stesso, e non invece, sono date dal pensiero a se stesso.
già le ha semplicemente e trova in sé.
TRE ASPETTI
α) le cose finite sono – si ferma alla determina-
Enz. § 79. L’elemento logico, quanto alla zione rigida e alla differenza da altre det.,
forma, ha tre lati: astrazione limitata che vale per l’intelletto
come cosa che è e sussiste per sé
α) astratto o intellettivo
β) la vita porta in sé il germe della morte – è il
β) dialettico o negativo-razionale sopprimersi da sé di tali det. finite e il loro
passare nelle opposte. Ogni finito è il su-
γ) speculativo o positivo-razionale perare se stesso
Non tre parti della logica, ma momenti di ogni γ) coglie l’unità delle det. nella loro opposiz-
atto logico reale, cioè di ogni concetto e di ogni vero zione; è ciò che vi è di affermativo nella
in generale. loro risoluzione e nel loro trapasso
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LA DOTTRINA DELL’ESSERE
A. ESSERE
B. NULLA
(α) Sein, reines Sein, – ohne alle weitere Bestimmung. In seiner unbestimmten Unmittelbarkeit ist es nur
sich selbst gleich und auch nicht ungleich gegen Anderes, hat keine Verschiedenheit innerhalb seiner
noch nach außen. Durch irgendeine Bestimmung oder Inhalt, der in ihm unterschieden oder wo-
durch es als unterschieden von einem Anderen gesetzt würde, würde es nicht in seiner Reinheit
festgehalten. Es ist die reine Unbestimmtheit und Leere. – Es ist nichts in ihm anzuschauen, wenn von
Anschauen hier gesprochen werden kann; oder es ist nur dies reine, leere Anschauen selbst. Es ist
ebensowenig etwas in ihm zu denken, oder es ist ebenso nur dies leere Denken. Das Sein, das
unbestimmte Unmittelbare ist in der Tat Nichts und nicht mehr noch weniger als Nichts.
(β) Nichts, das reine Nichts; es ist einfache Gleichheit mit sich selbst, vollkommene Leerheit,
Bestimmungs- und Inhaltslosigkeit; Ununterschiedenheit in ihm selbst. - Insofern Anschauen oder
Denken hier erwähnt werden kann, so gilt es als ein Unterschied, ob etwas oder nichts angeschaut
oder gedacht wird. Nichts Anschauen oder Denken hat also eine Bedeutung; beide werden
unterschieden, so ist (existiert) Nichts in unserem Anschauen oder Denken; oder vielmehr ist es das
leere Anschauen und Denken selbst und dasselbe leere Anschauen oder Denken als das reine Sein. –
Nichts ist somit dieselbe Bestimmung oder vielmehr Bestimmungslosigkeit und damit überhaupt
dasselbe, was das reine Sein ist.
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C. DIVENIRE
(α) Das reine Sein und das reine Nichts ist also dasselbe. Was die Wahrheit ist, ist weder das Sein noch
das Nichts, sondern daß das Sein in Nichts und das Nichts in Sein – nicht übergeht, sondern
übergegangen ist. Aber ebensosehr ist die Wahrheit nicht ihre Ununterschiedenheit, sondern daß sie
nicht dasselbe, daß sie absolut unterschieden, aber ebenso ungetrennt und untrennbar sind und
unmittelbar jedes in seinem Gegenteil verschwindet. Ihre Wahrheit ist also diese Bewegung des
unmittelbaren Verschwindens des einen in dem anderen: das Werden; eine Bewegung, worin beide
unterschieden sind, aber durch einen Unterschied, der sich ebenso unmittelbar aufgelöst hat.
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Enz. § 213. L’idea è il Non una idea, ma l’idea.
vero in sé e per sé, l’uni- Assoluto = IDEA (universale e unica idea).
tà assoluta del concetto Il singolo essere è un qualche lato dell’idea: per questa occorrono
e dell’oggettività. dunque ancora altre realtà, che a loro volta appaiono esistenti per sé come
particolari. Solo tutte insieme e nella loro relazione è realizzato il concetto:
la limitatezza della sua esistenza costituisce la finità e la rovina del singolo.
a. ragione
b. soggetto-oggetto
c. unità di ideale e reale
L’IDEA
d. unità di finito e infinito
§ 214
e. unità di anima e corpo
f. possibilità che ha in se stessa la sua realtà
g. natura che può essere pensata solo come esistente
§ 215. È essenzialmente processo (la sua identità è dialettica). Il concetto (universalità che
è individualità) si determina quale oggettività e tale esteriorità si riconnduce nella
soggettività.
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I. LOGICA
Dottrina dell’essere
Qualità – Qualität Quantità – Quantität Misura – Maß
Essere Quantità Misura
Essere determinato Quantum Misura specifica
Essere per sé Grado Smisurato (senza misura)
Dottrina dell’essenza
Essenza – Wesen Fenomeno – Erscheinung Realtà – Wirklichkeit
Riflessione Mondo Sostanzialità
Esistenza Contenuto e forma Causalità
Cosa Relazione Azione reciproca
Dottrina dell’idea
Concetto – Begriff Oggetto – Objekt Idea – Idee
Concetto Mechanismus Vita
Giudizio Chemismus Conoscere
Sillogismo Teleologia Idea assoluta
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