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Costruzione di macchine 148

biassiale con tensioni principali V1 e V2, avendo indicato con t lo


Nei fondi sferici si ha ad esempio uno stato di sollecitazione

spessore e con r il raggio:

V1 V2
pr
(7.8)
2t

Se il recipiente è soggetto a pressione esterna valgono ancora le formule


precedenti in cui sia r il raggio esterno ed in cui si cambi il segno alle
pressioni: con ciò le sollecitazioni risultano di compressione. La verifica
in questo caso va naturalmente completata con il calcolo della pressione
critica per la quale si hanno cedimenti per instabilità dell’equilibrio
elastico.

7.1.1 ESEMPIO 1
Si progetti un recipiente soggetto ad una pressione interna costante

raggio interno sia ri = 200 e il materiale scelto abbia Vsn = 600 MPa.
di 150 bar e che lavora a temperatura ambiente. Si supponga che il suo

La tensione ammissibile si calcola dividendo la tensione di


snervamento per il coefficiente di sicurezza:

Vsn
V am
600 MPa
400 MPa
cs 1.5

Dalla (7.7), essendo noti gli altri termini, si ricava lo spessore t:

15N / mm2 ˜ 200mm


tt
pr
Vamm
7.5mm
400N / mm2

7.2 RECIPIENTI CILINDRICI DI


GROSSO SPESSORE.
Nei cilindri cavi in pressione di grosso spessore non si può

variazione della tensione circonferenziale Vc lungo il raggio; inoltre non


ammettere il comportamento membranale e deve essere considerata la
149 Recipienti in pressione

si possono trascurare le sollecitazioni radiali Vr (nel caso in cui la

ha Vr =-p e di quello esterno Vr=0)


pressione agisca internamente, in corrispondenza del raggio interno si

Si isoli in un cilindro indefinito (Fig. 7.3), soggetto a pressione


interna, un disco di lunghezza unitaria e in questo a sua volta si isoli un
semianello di spessore infinitesimo in direzione radiale, ottenuto
eseguendo tagli con un piano diametrale e con due superfici cilindriche
coassiale al cilindro cavo stesso. Con i simboli di Fig. 7.3, per
l’equilibrio in direzione perpendicolare al piano diametrale che delimita

tensione Vc , sia la Vr , sono funzioni solo del raggio e sono principali):


il semianello, si ha (tenendo conto che per evidenti ragioni sia la

2drV c  2rV r  2( r  dr)( V r  dV r ) 0 (7.9)


Da cui trascurando gli infinitesimi di ordine superiore:

dV r
Vc  Vr  r 0 (7.10)
dr

Fig. 7.3 – Cilindro di grande spessore con pressione agente all’interno

Tale equazione non è da sola sufficiente a determinare lo stato di


tensione. Devono essere prese in considerazione anche le deformazioni.

per qualsiasi valore del raggio Ha(r) = Ha (stato di deformazione piano).


In particolare si può assumere che le deformazioni assiali siano uguali
Costruzione di macchine 150

Ciò porta a concludere che la deformazione è simmetrica rispetto


all’asse del cilindro e diretta radialmente. Pertanto, indicando con u(r)

interna, dai punti posti al raggio r e con Hr(r) ed Hc(r) rispettivamente la


lo spostamento radiale subito, dopo l’applicazione della pressione

deformazione unitaria radiale e circonferenziale, si ha, per la definizione


di deformazione unitaria:

Hr
du
(7.11)
dr

e, con semplici considerazioni relative alla dilatazione della fibre


circolari di raggio r:

Hc
u
(7.12)
r

valide in campo elastico (con E modulo elastico e Q coefficiente di


Utilizzando le relazioni fra deformazioni unitarie e sollecitazioni

Poisson):

Vr ( H r  QH c )
E
1  Q2
(7.13)

Vc ( H c  QH r )
E
1  Q2
(7.14)

sostituendo in esse la (7.11) e la (7.12), si ha:

Vr ( Q )
E du u
1  Q dr
2 (7.15)
r

Vc ( Q )
E u du
1 Q r
2 (7.16)
dr

e derivando la (7.15):
151 Recipienti in pressione

dV r
( 2 Q Q 2 )
E d 2u 1 du u
1  Q dr
2
(7.17)
dr r dr r

Sostituendo le (7.15-7.17) nella (7.10) si ottiene infine l’equazione


differenziale seguente per la funzione u(r):

 
d 2 u 1 du u
0 (7.18)
dr2 r dr r 2

che insieme alle condizioni al contorno permette di risolvere il


problema. L’integrale generale dell’equazione (7.18) è il seguente (con A
e B costanti):

Ar 
B
u (7.19)
r

da cui derivando:

A 2
du B
(7.20)
dr r
Sostituendo le (7.19) e (7.20) nelle (7.15) e (7.16) si ottiene:

ª º
Vr «¬ A (1  Q )  r 2 (1  Q )»¼
E B
1  Q2
(7.21)

ª º
Vc «¬ A (1  Q )  r 2 (1  Q )»¼
E B
1  Q2
(7.22)

e con le condizioni al contorno (ri ed re indicando i raggi interno ed


esterno del cilindro):

V r ( ri ) p (7.23)

V r ( re ) 0 (7.24)

si ha:
Costruzione di macchine 152


p
1  Q 2 A (1  Q ) 
B
(1  Q ) (7.25)
E ri2

A( 1  Q )  ( 1  Q)
B
0 (7.26)
re2

da cui:

1 Q ri2
re  ri2
A p 2 (7.27)
E

1 Q ri2
re  ri
B p 2 r2
2 e (7.28)
E

Introducendo le espressione (7.27) e (7.28) nelle (7.21) e (7.22) si


hanno infine le formule di Lamè per le sollecitazioni radiale e
circonferenziale:

§ re2 ·
Vr
ri2¨1  ¸
¨ r2 ¸
re2  ri2
© ¹
p (7.29)

§ r ·
Vc p 2 i 2 ¨ 1  e2 ¸
2 2

re  ri ¨© r ¸¹
r
(7.30)

La tensione circonferenziale risulta ovunque positiva e massima al


raggio interno; quella radiale ovunque negativa e minima al raggio
interno.
Se il cilindro costituisce la parte centrale di un recipiente è
presente, a sufficiente distanza dalla chiusure, anche la sollecitazione
assiale costante:

Va
ri2
re  ri2
p 2 (7.31)
153 Recipienti in pressione

Dalle (7.29-7.31) si deduce facilmente che la tensione assiale è


sempre intermedia fra quella circonferenziale e quella radiale; la
sollecitazione di confronto secondo la teoria di resistenza del taglio
massimo vale allora sia per il cilindro indefinito che per il recipiente

V Vc  Vr
ri2re2 1
re2  ri2 r 2
2p (7.32)

ed è massima per r = ri
La tensione espressa dalla (7.32) non deve superare quella
ammissibile per il materiale.

e la sollecitazione ammissibile Vamm con la (7.32) si può determinare il


Se i dati di progetto sono il raggio interno ri , la pressione interna p

raggio esterno e quindi lo spessore del recipiente. Uguagliando la


sollecitazione di confronto in corrispondenza del raggio interno si ha:

V amm 2 p
re2
re2  ri2
(7.33)

e risolvendo la (7.33) rispetto a re:

1
1 2
re ri (7.34)
p
V amm
Si vede che al tendere di p a Vamm/2 lo spessore del recipiente tende
all’infinito. La Fig. 7.4 riporta lo spessore, espresso in forma
adimensionale in funzione del rapporto adimensionale p/Vamm.
Costruzione di macchine 154

Fig. 7.4 – Andamento dello spessore in funzione della pressione agente

(moltiplicate per il fattore >(r e – r i )/r i @/p) le sollecitazioni in funzione


Nella Fig. 7.5 sono rappresentate in forma adimensionale
2 2 2

del raggio, per cilindro con 1 t ri /re t 0.25.


Per mezzo dei diagrammi in Fig. 7.5 è anche possibile valutare
l’errore che si fa con l’ipotesi dello stato membranale, normalmente
adottata per i recipienti sottili.
Quando la pressione agisce all’esterno invece che all’interno del
recipiente vale la trattazioni precedente fino alla (7.22) inclusa. Le
condizioni al contorno sono in tale caso:

V r ( ri ) 0 (7.35)

V r ( re ) p (7.36)

e proseguendo in modo analogo a prima si trovano le formule


seguenti per le sollecitazioni
r2 § r2 ·
V r  p 2 e 2 ¨ 1  i2 ¸
re  ri ¨© r ¸¹
(7.37)

r2 § r2 ·
V c  p 2 e 2 ¨ 1  i2 ¸
re  ri ¨© r ¸¹
(7.38)
155 Recipienti in pressione

Va p
re2
re2  ri2
(7.39)

V Vc  Vr 2 p
ri2 re2 1
re2  ri2 r 2
(7.40)

La tensione ideale massima risulta uguale in valore assoluto a parità


di pressione, quando questa sia esterna anziché interna.

Fig. 7.5 –Sollecitazioni in un recipiente cilindrico di grosso spessore soggetto a


pressione interna
Costruzione di macchine 156

Per cilindri o recipienti sottoposti contemporaneamente a


pressione interna ed esterna, si può evidentemente ricavare lo stato di
tensione applicando il principio di sovrapposizione degli effetti.

La Fig. 7.6 è analoga alla Fig. 7.5, ma serve per il caso di pressione
esterna.

Fig. 7.6 – Sollecitazioni in un recipiente cilindrico di grosso spessore soggetto a


pressione esterna

7.2.1 ESEMPIO 2
Si ripeta l’esercizio dell’esempio 1, supponendo che la pressione di
esercizio sia di 1500 bar.

Utilizzando la (7.34) si ottiene:

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