Ambrogio
Author(s): Carlo Bertelli
Source: Dumbarton Oaks Papers, Vol. 41, Studies on Art and Archeology in Honor of Ernst
Kitzinger on His Seventy-Fifth Birthday, (1987), pp. 85-87
Published by: Dumbarton Oaks, Trustees for Harvard University
Stable URL: http://www.jstor.org/stable/1291547
Accessed: 07/08/2008 12:26
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UN ALTRO SERPENTE IN S. AMBROGIO
CARLO BERTELLI
loro posto, era necessario dare pituspazio in altezza tolineare il contrasto con gli schemi compositivi
agli officianti e insieme innalzare la struttura del- degli stucchi. In quelli domina un rigore architet-
l'intero ciborio.8 Certamente anche in questa fase tonico che doveva essere un tempo sottolineato dai
la parte superiore doveva essere decorata; per fondi affrescati ad ampie campiture colorate; qui
l'esterno, non sapremmo dire come, ma all'interno invece una dinamica narrativa esuberante fa quasi
sussistono nella calotta minime tracce di un into- sparire verso l'alto uno dei protagonisti, accrescen-
naco affrescato che e sottilissimo ed aderente ai done cosi la drammatica incombenza.
mattoni, senza intonacature intermedie, mentre E se mai sulla fronte, in oro, dell'altare sotto-
non presenta nessun rapporto con gli intonaci stante che si possono indicare punti di contatto
coevi agli stucchi. A questa stessa fase ritengo ap- non troppo generici. Anche nelle scene cristolo-
partenga anche l'intonaco bianco che la restaura- giche dell'altare lo spazio e libero e fluttuante e con
trice (Giuseppina Barcilon) ha rinvenuto sul tergo pari spirito di osservazione sono raffigurati gli ani-
del timpano rivolto verso la navata. E molto sottile, mali, come, per esempio, l'asino e il bue nel-
al punto di lasciar trasparire il rilievo dei mattoni, l'Adorazione dei Magi, l'aquila fra i simboli degli
ed e sicuramente il primo intonaco che fosse mai Evangelisti, il vitello nella Cacciata dei mercanti dal
steso in questa zona del monumento. Sui margini tempio. Anche alcuni particolari sembrano acqui-
superiori lo stesso intonaco risulta scalpellato, e cio stare forza confrontandosi a vicenda, come il
pote avvenire gia in un'epoca abbastanza antica, grande ciuffo d'erba sul tetto della capanna nella
quando si volle provvedere un letto agli stucchi che Guarigione del cieco, se messo accanto agli steli
coronano la cornice del timpano. Purtroppo la tracciati sul timpano. Tall analogie ci spingono a
fretta, che ci fu messa, di smontare i ponteggi che considerare lo schizzo sul fastigio del ciborio e la
ci avevano consentito I'accesso, fu tale da non ren- fronte dell'altare fra loro in concomitanza, accen-
dere possibile di eseguire prelievi; comunque non tuando cosi l'identita stilistica del maestro della
sembra che gli altri tre timpani abbiano conservato fronte dell'altare e riaprendo alcune questioni
alcuna traccia dell'intonaco bianco che con ogni nella storia della basilica. Nello stesso tempo, ci
probabilita doveva ricoprirli. spingono verso un contesto piu ampio, fino alle si-
Tali accertamenti sono importanti per situare nopie di Brescia e, di 11,a Castelseprio. In questa
nella successione cronologica un disegno tracciato direzione, il secondo serpente di S. Ambrogio do-
col pennello sull'intonaco ancora relativamente vrebbe acquistarsi qualche merito, appartenendo
umido, e che e appunto l'occasione di questo mio ad un'eta sicuramente carolingia, ed anzi assai vi-
omaggio a Ernst Kitzinger. Lo schizzo, tracciato cina alle date dell'altare d'oro, e per trovarsi a Mi-
con franca disinvoltura, come altri "saggi" speri- lano, anziche su un foglio del Salterio di Utrecht.
mentali che gli edifici medievali ogni tanto rivelano Sembra quasi che Ernst Kitzinger, da infallibile
nelle zone che dovevano essere nascoste, rappre- cacciatore, ne avvertisse la presenza fra l'erba
senta, a sinistra, un uccello, dalle lunghe zampe e quando aggiunse una famosa e illuminante nota su
dalla grossa testa, che affronta un serpente che gli Castelseprio al suo bilancio dell'arte bizantina fra
si avventa contro venendo da destra. Fra i due sono Giustiniano e l'iconoclasmo.'0
ciuffi d'erba e forse anche fiori; dunque una vera
scena e con elementi paesistici, non l'accostamento Universite de Lausanne
di disparati frammenti.9
Mentre sarebbe ovviamente astruso cercare rap-
porti fra il rettile della battaglia raffigurata sul tim- 9La testa del serpente doveva essere sul margine superiore
sinistro. Sarebbe per6 necessario eseguire un lucido diretta-
pano e il serpente di bronzo, non si puo non sot- mente sul muro.
"A. Peroni, "La plastica in stucco nel S. Ambrogio di Milano. '?E. Kitzinger, "Byzantine Art in the Period between Justi-
Arte ottoniana e romanica in Lombardia," in Kolloquium iiber nian and Iconoclasm" (1958), ora ristampato in idem, The Art of
friihmittelalterlicheSkulptur, Universitit Heidelberg (1972) (Mainz, Byzantium and the Medieval West, a cura di W. E. Kleinbauer
1974), 59 e ss., specialmente 63-64. (Bloomington-London, 1976), 157-232, specialmente 165.
1. Milano, S. Ambrogio, ciborio della basilica, tergo del timpano verso la navata, "uccello e
serpente"