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Lorenzo Ghiberti, Sacrificio di Isacco, 1401, Filippo Brunelleschi, Sacrificio di Isacco, 1401,
bronzo dorato, Firenze, Museo del Bargello bronzo dorato, Firenze, Museo del Bargello
Il Concorso del 1418
Struttura si grande ……
ampia da coprire con la sua ombra tutti i popoli toscani
(Leon Battista Alberti, 1435)
La Cattedrale di Santa Maria del Fiore, Firenze
Aspetto tecnico
1. E’ tutt’oggi la struttura più grande costruita in muratura
2. Realizzata senza l’utilizzo di grandi armature lignee (centine)
3. E’ costituita da due calotte distinte, una interna e una esterna (più
sottile), per preservare meglio l’edificio dall’umidità. (una cupola
dentro l’altra per preservarla e conservarla)
4. Le due calotte sono collegate tra loro da 8 grandi costoloni d’angolo,
i soli che si vedano dall’esterno perché rivestiti di creste di marmo
bianco e da 16 costole interne. Costoloni e costole sono legati tra
loro da 9 anelli in miniatura.
«fassi un’altra cupola di fuori sopra questa per conservarla dall’umido, e perché torni più
magnifica e gonfiante»
doppia calotta
vela
costolone
3. Base ottaedrica (con diametro circa 43 [m]), per precisa simbologia cristiana
4. Per dimensione quinta in Europa (S. Pietro a Roma, cattedrale di S. Paolo a Londra, la
Cattedrale di Siviglia e il Duomo di Milano)
• utilizzo dei capitelli; archi a tutto sesto al posto di quelli acuti; uso
delle volte a botte e delle cupole.
Brunelleschi, Crocifisso. 1410÷1415 Legno dipinto. Donatello, Crocifisso, 1403÷1406. Legno dipinto.
Firenze, Santa Maria Novella Firenze, Basilica di Santa Croce
San Giorgio, 1417÷1420, marmo, h.209 [cm]
Firenze, museo del Bargello
• La figura è in posa marziale, ben piantata sulle
gambe divaricate, si inserisce in un triangolo
isoscele con il vertice verso l’alto;
• Le gambe sono aperte a compasso per
sostenere il peso del busto;
• le braccia precisano l’appiombo e la breve
rotazione del busto;
• La croce sullo scudo definisce l’asse della
figura e le due direzioni del suo sviluppo: in
altezza, con la verticale del corpo eretto, in
larghezza con l’orizzontale delle spalle;
• Lo scudo funge a sua volta da ulteriore punto
di appoggio;
I rilievi di Donatello sono bassissimi, il disegno è spesso tracciato sulla superficie del marmo con un angolo
dello scalpello e le figure sono ottenute togliendo pochissimo marmo dalla superficie originaria.
Le modulazioni sono lievissime, ma particolarmente efficaci nel trasmettere l'effetto di volume in maniera
illusiva. E' quindi fondamentale l'applicazione della prospettiva nello schiacciato donatelliano, ed emerge
chiaramente il rapporto tra Donatello e Filippo Brunelleschi.
“Iddio mi ha mandato a voi per liberarvi dal drago: se abbraccerete la fede in Cristo, riceverete il
battesimo e io ucciderò il mostro.”
Donatello vs Ghiberti
• Le due opere fanno parte di una serie di quattordici statue
dei santi patroni delle Corporazioni delle arti e mestieri poste nelle
nicchie esterne della chiesa fiorentina di Orsanmichele;
• L’opera fu commissionata a Ghiberti dall’Arte della Seta, (le successive
furono il San Matteo e il Santo Stefano);
• Rappresentare S. Giovanni Battista adulto, così come il drappeggio del
mantello sono una chiara adesione al gusto gotico internazionale;
• Solo a partire dal Rinascimento abbiamo la raffigurazione
del santo come giovane o bambino;
• I bordi del mantello e i calzari originariamente dorati, così come gli
occhi in lamina d’argento si rifanno con evidenza ai modelli classici;
• Ghiberti fu un po' il mediatore tra i due stili, creando figure
d'impostazione classica ma con elementi decorativi lineari ispirati
all'arte gotica.
San Giovanni Battista, 1412÷1416, bronzo, h.268 [cm]
Firenze, museo di Orsanmichele
copia posizionata all’esterno della chiesa nella sua posizione originaria