Il film “Fino all’osso” è la storia e il racconto di una malattia molto frequente, specialmente tra i
giovani adolescenti, che influenzati dalla società, assumono comportamenti che portano al DCA
(disturbi del comportamento alimentare).
La protagonista di nome Ellen, soffre di anoressia, una malattia che porta ad evitare ogni contatto
con il cibo, il conto delle calorie e sempre alla ricerca di metodi per smaltire tutto ciò che si
mangia.
Da anni cerca di combattere contro il suo nemico, che si scontra non solo con il corpo, ma anche
con la mente. Nonostante i vari tentativi di recupero, tra cui vari ricoveri, Ellen non è mai riuscita a
curarsi.
Il nucleo della famiglia di Eli ne risente di questo suo problema e si sentono come avessero un
peso sulle spalle di cui non riescono mai a liberarsi. Specialmente la sorella della protagonista, è
molto preoccupata per la sua salute e di non poterla rivedere mai più.
La matrigna di Eli, decide di farle fare una visita da un medico molto richiesto e conosciuto.
Alla visita dal dottore, egli è molto preoccupato per la situazione salutare di Eli, che se non avesse
risolto al più presto, sarebbe dovuta essere intubata. Così il medico decide di ricoverarla in una sua
clinica, dove da mesi si trovano altri ragazzi affetti da DCA, tra cui anoressici e bulimici nervosi.
Il metodo del dottore e dei suoi aiutanti all’interno della casa è molto diverso dai soliti in
circolazione. All’interno della casa sono tutti molto controllati e pesati ogni settimana, sequestrano
tutti i tipi di oggetti pericolosi alla salute dei ragazzi.
Inoltre, ognuno può decidere come svolgere il proprio pasto, anche saltandolo, ma nel caso di
dimagrimento, i ragazzi non potranno fare abbastanza progressi per curare la malattia e non
potranno avere il consenso di maggiore libertà e autonomia.
Tutto ciò è poi accompagnato da sedute con il dottore e psicologi, che spingeranno i ragazzi a
preoccuparsi del perché bisogna rimanere in vita e il senso di essa, in modo da convincerli su
quanto è importante la salute… senza mai parlare di peso o di alimentazione.
Eli inizialmente non si sente a proprio agio nella clinica, ma dopo aver conosciuto un ragazzo che la
aiuterà a superare i suoi problemi e dopo essersi trovata molte volte in periodi bui e di forte
dimagrimento, riuscirà a trovare un senso alla sua vita e riuscirà a rimettersi sulla giusta via per
poter ricominciare.
La conclusione che ho potuto cogliere da questo film, è l’importanza della salute e di quanto è
importante parlarne con persone adatte, in caso di ogni dubbio e preoccupazione.
Essendo che il DCA è una malattia che non coinvolge solo la persona malata, ma anche tutte le
persone accanto, è importante poterla conoscere ed avere la possibilità e specialmente il coraggio,
di affrontarla tutti insieme.