Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Xtreme stuff
78 Offshore,
o del mare
62
la Formula Un sfrecciano
Bolidi che fino a 250
Km/h
a pelo d’acqua e il fiato
ione che togli
e una pass
20
Xtreme stuff
10
Xtreme stuff
Moto d’acqua
ficativa,
La piu' signi e
e divertent
a fiato
attraente motonautica
Emozioni senz
novita' della
albori
sport agli
Max di nome...
istica, uno molti camp
ioni,
Apnea agon
gia' consacrato
ma che ha
ca Barbero, di Dinamica
come Moni
sa Italiana
Campiones 167,40 metri
e di fatto
nel 2004 con
e modello...
Ballerino Italiano
o Campione Cicco
ma soprattutt Kitesurf: e' Max di
di 81
in carica �� �����
�������������
80
��
�������������
�����
�������������
�� 65 �����
Xtreme stuff
96 Planare...
64
��
�������������
�����
86
su un prato verde
Xtreme stuff
lo,
21 icolare bicic
�� �����
di un part
�������������
A cavallo prato
, lungo un
senza freni
sciasse.
nico
come se si
Vita da mecca
Dirtsurf
56
bile con il
Ora e' possi
Xtreme stuff
20
��
�������������
�����
36
�� 11 �����
Moto GP
quinte del
�������������
Dietro le
In bilico sulla
10
��
�������������
�����
26
Xtreme stuff
na da
Rally di Sardeg cresta dell' on
e
Laurea con lod
cinante
sport affas in Italia
onda, uno praticanti
Il Surf da piu' di 20.000
2005 che conta
��������������
tismo
di Paracadu
i Italiani
Campionat
��������������
���������������
�������������
�� 99 �����
Xtreme stuff
102
98
��
�������������
�����
�������������
�� 89 �����
88
��
�������������
�����
�������������
�� 59 �����
58
Un’avventura
��
�������������
�����
ricolo
al limite del pe
������
����� 36 �������������
�������������
������ 27 �����
dei marchi e delle squadre più famose e che si è dimostrato ����� 104 �������������
��
Editoriale
Anno I - Numero 3 - Bimestrale
Settembre - Ottobre 2005
www.xtremestuff.it
Editore e Pubblicità
Publiteam s.r.l. Non Fermatevi
www.publiteam.com
Emanuele Concas magazine che interagisce direttamente con tutti voi; trademarks or registered trademarks of Sony Computer Entertainment Inc.
All rights reserved.
trademarks or registered trademarks of Sony Computer Entertainment Inc.
All rights reserved.
Paolo Gianfanti
vogliamo informarvi delle novità, degli eventi futuri,
Marketing delle nuove discipline e di tutto ciò che riguarda tutti
Massimo Pieranunzi
gli sport “non convenzionali” tutte quelle discipline
Art Director
Alessandro Cirina sportive per le quali è necessario avere una grande
Hanno collaborato scorta di adrenalina, coraggio, forza, resistenza e
Dario Ferro, Paolo Gianfanti, passione non dimenticando mai la sicurezza.
Olivier Goujon, Francesca Urbano
Comunque, sembra banale ma un grazie sincero e
Fotografie
Archivio www.redbull.com, di cuore da parte mia per tutto il vostro interessamen-
Andrea Alessi, Antonio Arrò, Alberto Balbi,
Hervé Barmasse, Max Camattari, to e per tutti i consigli che ci avete dato, aiutandoci
Alberto De Chiesa, Dario Ferro, cosi a migliorare.
Giovanni Pagnoncelli, Livio Piccolo, Lucia
Rabino, Paolo Scotta, Michele Tortoioli, Nei prossimi numeri ci saranno delle importanti novi-
Angelo Trani, Francesca Urbano, Olav Zipser.
tà, preparatevi perchè come voi anche noi, ci impe-
Distributore per l’Italia
Società Europea di Edizioni SpA gniamo a fare delle importanti imprese una di queste
Via G. Negri, 4 - Milano è quella di preparare un super numero, quello che
Stampa chiuderà il 2005 e sarà in edicola a novembre e vi
Arti Grafiche Amilcare Pizzi
Milano assicuro sarà proprio un gran numero; inoltre tenete
Ringraziamo sotto controllo il nostro sito www.xtremestuff.it stiamo
Cristina Cantoni (Studio Ghiretti), per partire con un bellissimo concorso a premi da
Chiara Casalini della FISN,
Laura Ciuccatosti della FIM, adrenalina pura!
WORLD TOUR SOCCER EVERYBODY’S GOLF
Lorenzo Mauri, Scegli la tua squadra fra oltre 150 club e nazionali Benvenuto nel circolo di golf meno esclusivo
Simone Graffer e la Continuo ad aspettare tutti i vostri commenti e contri- e inizia la sfida con avversari sempre nuovi del mondo: scegli il tuo personaggio e inizia
Nazionale Italiana di Apnea
buti all’indirizzo mail: info@xtremestuff.it grazie all'Alert System che ti avverte quando è
presente un altro giocatore vicino a te.
una gara all'ultima buca in diverse modalità di
gioco, sfidando i tuoi amici in collegamento Wi-Fi.
World Tour Soccer.La tua dose di calcio quotidiana. Everybody's Golf. Signori si diventa.
A presto © 2005 Sony Computer Entertainment Europe. All rights reserved. The names and brands of FIFPRO and its member Everybody’s Golf™ ©2004, 2005 Sony Computer Entertainment Inc. Published by Sony Computer
Non si restituiscono testi e materiali illustrativi non espres- associations are trademarks of FIFPRO and/or its member associations. "FIFPRO" is a trademark of the International Entertainment Europe. Developed by Clap Hanz Limited/Sony Computer Entertainment Japan.
samente richiesti. Riproduzione, anche parziale, vietata Gian Luca Corona Association of Football Players Unions. The collective use of real players’ names and likenesses is endorsed by FIFPRO
and its member associations. Developed and published by Sony Computer Entertainment Europe. “‰” and
Everybody's Golf is a trademark of Sony Computer Entertainment Europe. All rights reserved. “‰” and
“ ” are trademarksor registered trademarks of Sony Computer Entertainment Inc. All other
senza autorizzazione scritta dell’Editore. L’elaborazione dei “ ” are trademarks or registered trademarks of Sony Computer Entertainment Inc. All rights reserved. trademarks are property of their respective owners.
testi, anche se curata con scrupolosa attenzione, non può
comportare specifiche responsabilità per eventuali involon-
tari errori o inesattezze. Ogni articolo firmato esprime esclu-
sivamente il pensiero di chi lo firma e pertanto ne impegna la
responsabilità personale. Le opinioni e più in genere quanto
espresso dai singoli autori non comporta responsabilità alcu-
na per l’Editore. Xtremestuff Magazine è registrato presso il
Tribunale di Cagliari al n° 14/05 Codice ISSN 1825-8158
yourpsp.com
X3M03 4 Settembre - Ottobre
Nel Prossimo Numero
Alcune anticipazioni degli articoli
che la redazione sta preparando per voi…
Windsurf
Freestyle, Slalom e Bump Jump. Sono FIRED UP MEDIEVILRESURRECTION
le specialità del Windsurf, disciplina che
Comanda la battaglia per la resistenza Guida l’eroico cavaliere Sir Daniel Fortesque in una
consente di solcare il mare in piedi, su una contro l’invasore anche sfidando i tuoi amici nuova battaglia contro il malvagio Zarok, tornato
tavola da surf a vela, spostandosi sull’acqua in modalità Wi-Fi. per conquistare il mondo con le sue armate
Fired Up. Metti a fuoco il tuo obiettivo. delle tenebre.
grazie alla forza del vento. Con Xtremestuff Medievil Resurrection. Quello che non trovi sui
Magazine imparerete a planare, orzare e libri di storia.
poggiare.
“Fired Up” is a trademark of Sony Computer Entertainment Europe. MediEvil™: Resurrection © 2005 Sony Computer Entertainment Europe. Published by Sony
© 2004-2005 Sony Computer Entertainment Europe. “‰” and “ ” are Computer Entertainment Europe. Developed by Cambridge Studio. "MediEvil" is a trademark of
trademarks or registered trademarks of Sony Computer Entertainment Inc. Sony Computer Entertainment Europe. “‰ ” and “ ” are trademarks or registered trade-
All rights reserved. marks of Sony Computer Entertainment Inc. All rights reserved.
Trucks
Un week end elettrizzante a bordo dei
giganti della strada. Più di 12 mila spetta-
tori hanno assistito all’edizione italiana del
Truck Race, che oramai da anni anima l’Au-
todromo internazionale di Misano Adriati-
co. Anche noi siamo andati a vedere questa
particolare competizione.
yourpsp.com
X3M03 6 Settembre - Ottobre
Xtreme stuff
La Maratona di Chicago
di ricordare ogni attimo e di fissarlo in maniera dell’apnea sportiva. Oggi, fa parte della squadra
a
indelebile nella nostra memoria. E’ la natura che nazionale femminile una ragazza che in questi
ci fa correre brividi lungo la schiena per qualcosa anni ha dato molto all’apnea italiana sia per i risul-
a
che a raccontarlo sembrerebbe banale. E’ la natura tati raggiunti che per gli stimoli che questi risultati
e
che va rispettata, che va temuta, che non va mai hanno saputo fornire ai suoi avversari. Una sirena
affrontata con superiorità ed incoscienza, come nei movimenti ed una combattente nell’approccio
sulla parete così sott’acqua. alla competizione. Monica Barbero, classe ’73,
e
La sicurezza nel muoversi in un ambiente che per torinese coriacea e grintosa, è un esempio per tutti
n
noi non è naturale è infatti fondamentale ed un gli appassionati di apnea, acqua e sapone, mai
semplice corso di avvicinamento a questo sport sopra le righe e di un’umiltà disarmante nonostan-
n
può permettere a chiunque di poter godere tran- te le continue vittorie e le prestazioni di assoluto
a
p
quillamente delle ricchezze sottomarine. valore internazionale.
Tutti abbiamo negli occhi i grandi recordman del Monica impara a nuotare ancora bambina con il
e
passato, le grandi sfide fra Enzo Maiorca e Jaques papà e la mamma a Pietra Ligure. Non conosce
p
Majol e in tempi più recenti fra Umberto Pelizzari, acqua clorata, ma solo salsedine e mare, fino a
Gianluca Genoni ed il cubano Pipin. Quei tempi che con il padre si iscrive ad un corso di a.r.a.
a
n
sono un ricordo mitico scolpito nella memoria
apnea
degli appassionati ed hanno portato allo sviluppo
p
a
p n eaa
a
ssi
operta di se ste
mporaneamente alla sc
mergono conte
apneisti si im
Un gruppo di
e a
e a
n
n
Esistono sport che hanno una ricchezza insostituibile, una carat-
teristica unica che li rende ‘nobili’. Sport come l’arrampicata, lo
scialpinismo… l’apnea.
a p n a p
apnea ea ap
apnea
sviluppa come un gioco e tale rimane fino al 1998 quando comincia il circuito gare della Fipsas: Monica ottiene subito
a Saronno viene organizzata una gara di apnea alla quale
partecipa la squadra dell’Agonismo Sub Torino.
pnea
Il risultato è molto incoraggiante e dimostra l’ottimo lavoro
La Nazionale
maschile di Ap
nea Campion
ati del Mondo
2004
nea appnea
anp
e
un bronzo ai Campionati Italiani indoor di Bologna, dove è stata
l’unica e prima ragazza italiana a sostituire le due pinne con
n
la monopinna, scelta che poi è risultata vincente. In seguito con ben 167,40 metri. Al Mondo non c’è donna che riesca a
a
Monica si affida a vari tecnici di nuoto pinnato per riuscire ad tenerle dietro, neppure l’ex pinnatista russa Natalia Molchanova.
ottimizzare quello stupendo movimento che tanto ricorda le Viene convocata per i Campionati del Mondo di Rovigno dal ct
movenze dei delfini.
a
della Nazionale Italiana Flavio Migali, dove chiude al terzo posto
e
Tutto questo lavoro tecnico, il potenziamento fatto in palestra nella specialità del jump blue proprio dietro a due forti atlete
e il forte stimolo di diventare la più forte apneista in Italia e nel russe Marina Kazankova e Natalia Molchanova.
Mondo, la portarono nel 2003 a vincere tutte le gare di qualifi- La delusione di non aver potuto dimostrare al Mondo, nella
a
cazione per i Campionati Italiani indoor di Trento dove percorre competizione più importante, il suo vero valore le da un ulteriore
143,62 metri a soli 6,38 metri dal record mondiale. Tutto ciò stimolo a migliorarsi e con il suo allenatore programma un lavoro
non la cambia: resta la bella persona che tutti conoscono, tiene i invernale come non aveva mai fatto in vista del Campionato
nea
piedi per terra e ricomincia a lavorare per potersi fregiare di titoli Europeo di Siracusa. Ora aspettiamo di rivederla sul gradino più
sempre più importanti. Il 2004 è una stagione incredibile. alto del podio proprio a Siracusa, la prima settimana di agosto,
Ad ogni gara Monica supera se stessa ed il limite mondiale, con la maglia della Nazionale sulle spalle. Forza Monica !
Figure in armonia, tecnica freestyle prima a Torino con 153 metri, a Trieste con 160 metri ed infine a
Roma ai Campionati Italiani nella stupenda vasca del Foro Italico S.G.
Il Jump Blue
Si svolge in mare in un campo gara che
ha la forma di un cubo di 15 metri di
lato costruito con dei cavi: quattro verti-
cali, che vanno verso il fondo e che sono
fissati in superficie alle boe, e quattro
orizzontali, che formano il quadrato di
base. L’atleta si immerge lungo il cavo
verticale fino ai 15 metri e deve poi
percorrere il maggior numero di metri
possibile lungo il quadrato posto sul
fondo, infine pinzare il cavo orizzontale
prima di risalire per permettere ai giudici
una misurazione precisa della distanza
raggiunta. In questa specialità, oltre allo
sforzo fisico fatto in apnea, l’atleta a 15
metri di profondità è sottoposto a una
pressione esterna che è più del doppio
di quella che si trova in superficie e ciò
comporta delle importanti variazioni fisio-
logiche che influiscono sulla prestazione.
Eventi
Dal 31 luglio all’8 agosto si svolgerà a
Siracusa il 1° Campionato Europeo di
Apnea Dinamica e Jump Blue, organizza-
to dalla Fipsas - settore subacqueo con la
collaborazione della Società A.S. Nautilus
di Siracusa. Per informazioni è possibile
consultare i seguenti indirizzi:
www.apneamagazine.com
www.fipsas.it
DESIGNED BY WATER
Apneista davanti ad una grotta (foto creativa) per esprimere il senso di libertà dell’apnea. Tribord è una linea di attrezzatura e abbigliamento per il mare in vendita esclusiva nei negozi
Moto d’acqua
La piu' significativa,
attraente e divertente
novita' della motonautica
Competizioni
Freestyle:
La Federazione Italiana Motonautica, la F.I.M.,
organizza il campionato italiano di Freestyle, in
cui l’abilità dei piloti nell’effettuare figure pre-
determinate insieme ad evoluzioni di fantasia
determinano la classifica. Può essere utilizzata
qualsiasi tipo di moto.
Endurance:
Esiste anche il campionato italiano endurance
per gare a manches o “in linea” (con arrivo
in altra località rispetto al punto di partenza).
Classi ammesse: Ski con motori modificati,
cilindrata fino a 800 cc e Runabout Super-
stock con motori modificati, cilindrata fino a
1600 cc.
paraca
paracad dutism
o
indiscusso per l’affermata Stefania Martinengo in
utismo
coppia con Olav Zipser, candidati favoriti al titolo
fuori posto: è Marco Berrì, una delle Iene televisive mondiale; nel free-fly assoluti vincono invece gli
che da poco ha scoperto la passione per la caduta Egosfera ma senza avversari degni di gareggiare
libera ed è venuto a vedere i campionati italiani. allo stesso livello. Un vero peccato che il free-fly,
paracadutis
Ma entriamo ora nell’agone sportivo: come da faci- specialità in assoluto più praticata e diffusa nel
L’ultima settimana di luglio ha visto disputare sul campo di volo di Reggio le pronostico, sul gradino più alto del podio delle paracadutismo mondiale e nazionale, non trovi in
mo
Emilia i campionati italiani di paracadutismo 2005. Appena entrati nel grande discipline più blasonate, sono saliti i favoriti della Italia atleti in grado di competere e misurarsi su
hangar che ospita l’evento, lo scenario che si para davanti a noi è quello di vigilia. Nella categoria assoluti, il lavoro relativo a 4 un campo di gara. Una nota positiva viene invece
un grande formicaio dove gli abitanti brulicano in un ritmo infernale. C’è chi elementi è stato dominato dai SinapsiPD che, per dallo skysurf che quest’anno è tornato a compete-
simula a terra le evoluzioni da fare in aria, chi si prova la tuta, chi piega il para-
paracadu
un soffio, non migliorano il loro record italiano; la
vittoria nella competizione ad 8 elementi è andata
re con tre team di alto livello; su tutti l’ha spuntata
il granitico Renato Dal Bello filmato dal videoman
tismo
cadute, chi cerca qualcuno chiedendo a destra e a manca, chi guarda i video,
chi fa capannelli commentando questo e quello. Il caldo torrido che rende in invece agli eX3MO che andranno così a rappre- Alessandro Mooney. Finite le premiazioni e spente
questi giorni la Città del Tricolore simile ad un deserto africano, rende a tutti sentare l’Italia ai prossimi mondiali. Negli esor- le luci della ribalta, Edo, Frank, Paolo, Marco, Max,
la vita difficile. Gli amici della Body Fly University, che gestiscono questo impor- dienti, una bella nota di colore con la vittoria degli Umberto e tutto lo staff della BFU si godranno
tante centro di paracadutismo e che hanno organizzato i campionati italiani, Tsunami. Nella compagine piemontese gareggiava il meritato riposo. Qualcun altro, nel frattempo,
hanno un bel da fare per mantenere la macchina a regime; il loro sforzo sarà la giovanissima Francesca Tomasini, che ha comin- continuerà a decollare da Reggio: la rockstar
ampiamente ripagato in quanto non ci è capitato di udire note di dissenso ciato a lanciarsi solamente da poco più di un anno Ligabue ha scelto proprio il campo volo della sua
da alcun competitore riguardo alla logistica dell’evento. Mentre passeggiamo ed oggi primeggia su avversari di rango. Nelle città natale per il mega concerto estivo, ma questa
curiosiando tra i partecipanti, ci sembra di scorgere un viso noto ma un tantino discipline artistiche, specialità free-style, trionfo è un’altra storia…
d u tis m o
“SinapsiPd:
vini, vidi, vici.” a r a c a “Insieme saremo piu' forti”
pparaaccaaddutuistmiso mo
Ai campionati incontriamo Diego Villa presidente della Federazione Italiana di
Paracadutismo Sportivo.
Presidente, come stanno andando questi campionati?
Ottimamente direi. Per due ordini di motivi: il primo è che l’organizzazione che li
o
ospita gode di grande prestigio ed ha svolto al meglio il proprio compito; il secon-
m
do è che anche la Federazione stessa si impegnata, con i massimi dirigenti in prima
is
Sorride sornione Livio Piccolo guardando Quest’anno il mitico Pete Allum è
pardutismo
t
persona sempre attivi sul campo.
u
il tabellone dei risultati del relativo a 4: entrato nei SinapsiPd. E’ lui il leader
E il livello tecnico?
d
i SinapsiPD, la sua squadra, hanno vinto adesso?
a
a
Continuiamo a vedere i nostri affermati campioni migliorare anno per anno le
parac
c
ancora una volta i campionati italiani. Pete è una pietra miliare del nostro sport.
a
proprie performances e che il vivaio giovanile ha le carte in regola per sfornare nuovi
r
Il suo contributo in termini di esperien-
ppaaracadutuistmiso mo
competitori d’eccellenza.
Avevate già pronte le valigie per la za non ha prezzo; nonostante ciò nei
Germania?
Non scherziamo: i campionati italiani sono
SinapsiPd ogni giorno ognuno di noi è
un leader.
paracadutismo Come vede invece il futuro della federazione?
La FIPaS nasce una decina di anni fa con l’intento di supportare l’Aero Club d’Italia
nella gestione del paracadutismo. Per lungo tempo siamo rimasti solo sulla carta:
sempre difficili anche se il nostro pensiero Quando smetterete? Quando non vi
da quest’anno possiamo veramente dire la nostra poiché la nuova legislazione ci
era comunque rivolto ai mondiali. Anche entraranno più le coppe in casa?
ha fatto finalmente entrare nella stanza dei bottoni. Il paracadutismo italiano è in
il nostro allenamento del 2005 è stato per Ad appendere il paracadute al chiodo
un momento di transizione e di grandi sfide. Mai come ora serve una federazione
lo più incentrato sul Twin Otter, l’aereo non ci pensiamo minimamente. Il nostro
forte che aiuti questo sport a germogliare in tutto il suo splendore: la si potrà
che troveremo a Gera. obiettivo è il podio iridato e portare
Per questo motivo non avete tirato stabilmente l’Italia tra le grandi del lavoro
araca d
creare solo con il contributo di tutti. Il nostro obiettivo è di essere un’interfaccia
tra i centri di paracadutismo e gli enti che, ad ogni titolo, amministrano le attività
p
al massimo? relativo.
aeronautiche. Non dobbiamo però venir meno ad uno dei nostri compiti istituzio-
o
Al contrario: se non avessimo sbagliato E poi?
m
nali: quello di promuovere questo sport che non è un’attività per scapestrati ma,
tis
le prime due uscite, avremmo addirittura tanto swoop… ma ne parliamo sul pros-
du
al contrario, per gente con la testa sulle spalle.
ca
migliorato il nostro record italiano. simo numero!
t is m o
c a d u
a
La tua scuola organizza anche lanci
r o
Ti è capitato di fare lanci con delle notturni. Chi può accedere a questa
a m
persone particolari? entusiasmante avventura?
p paracad utismo
Cosa spinge una persona a lanciarsi
t is col paracadute? Ogni persona conosciuta in un momento Basta essere in possesso della licenza
u
Qual è la cosa che preoccupa di più di stress e tensione che precede spesso i di paracadutismo e avere un minimo di
La voglia di sperimentazione, l’attrazione
un organizzatore di manifestazioni primi lanci, ti permette di scoprire aspetti esperienza. La magia di un salto nottur-
verso ciò che è nuovo e sconosciuto, la
Quali saranno le specialità in gara? di questo tipo? del suo carattere e della sua personali- no è indimenticabile, si è immersi in un
voglia di mettersi alla prova, insomma
Lavoro relativo a 4 e a 8 elementi RW4 Diciamo un po’ tutto: l’incognita del limbo blu scuro e le uniche luci che si
Edoardo Stoppa RW8, free-fly, free-style, skysurf, stile, tempo, la capacità delle nostre strutture
penso le stesse caratteristiche che hanno
mosso gli esploratori, gli avventurieri del
tà veramente profondi e generalmente
nascosti in una sfera pubblica, quindi vedono sono quelle lontane delle strade
precisione. Per alcune discipline ci saran- di accogliere un numero molto superiore
d
passato. ogni persona a modo suo tira fuori il più e quelle molto più vicine delle stelle!
a
di paracadutisti rispetto alla nostra attivi-
o
no le categorie esordienti e assoluti.
c
presidente della BFU di Reggio Emilia e Cosa consigli a chi viene da te per “strano” di se. Sicuramente una gran-
a m
tà normale, la sincronia di tutti gli eventi
r
Per la prima volta in Italia, durante
s
organizzatore del Campionato Italiano di
i
o
la prima volta e vuole provare un de esperienza è stata fare un salto in Ciao a tutti Edo
Paracadutismo i Campionati, ci sarà una manife-
a
p paraca dute le gare che si susseguono; mi fermo qui
lancio? tandem con una nonnina di 73 anni. Alla
m
stazione dimostrativa dello Swoop. altrimenti mi viene mal di testa!!! mia domanda: “Ha paura?”, la risposta è
Ascoltare i suggerimenti dell’istruttore,
is
Quanti atleti/squadre parteciperan- Che cos’è questa nuova disciplina e Perché la scelta è caduta su di voi? stata: “Perchè dovrei aver paura, alla mia
affidarsi a lui e vivere appieno l’espe-
t
no ai Campionati Italiani di Paraca- in cosa consiste la manifestazione Spero per la nostra professionalità, ma età, in fondo, cosa ho da perdere”.
u
rienza cercando di fissare in mente, per
dutismo? dimostrativa? hanno sicuramente anche influito delle
tutta la vita, queste prime esperienze che
d
Fra tutte le discipline, circa un’ottantina Questa nuova disciplina si prefigge di ottime strutture aeroportuali e della
a
saranno indimenticabili.
di squadre effettuare degli atterraggi in velocità drop-zone, e dei prezzi il più contenuti
c
effettuando delle figure vicino al suolo. possibile per i competitori.
a
Cosa comporta organizzare un
r
Campionato di questo genere? E’ dimostrativa perchè non è ancora Adesso mi rivolgo al Presidente della
a o
E’ un Campionato italiano, quindi ovvia- stata inserita ufficialmente tra le discipli- Scuola più che all’organizzatore
p paracad utismo
s m
dell’evento.
i
mente una grande responsabilità nei ne del Campionato Italiano.
u t
confronti della Federazione, dell’Aero-
club, degli altri centri e ovviamente del
paracadutismo in generale.
acad mo
par paracadutis
R 1 QUAD
SPAZ IO PE
IA.
S PA Z IO, È LA NO
À MAI
C U I N O N CI SAR
OSA PER
L’UNICA C
Rally di Sardegna Lo spagnolo Marc Comà su Ktm del Team Fasola School
ha vinto il 19° Rally di Sardegna, ultimo appuntamento del
Il terzo ed ultimo appuntamento Campionato Italiano Raid Tout Terrain, partito il 14 giugno
da Porto Corallo, nota località turistica sulla costa orientale
del campionato Italiano RAID TT dell’isola, in provincia di Cagliari. Il pilota spagnolo ha battuto
soltanto di 1’ e 37” il perugino Federico Mancinelli su KTM del
forte Team KTM Collina Motori, che si è comunque confermato
Campione Italiano della specialità T.T., titolo conquistato anche
lo scorso anno proprio vincendo il Rally di Sardegna, e Campio-
ne Italiano della classe 600. Terzo assoluto e vicecampione
italiano Andrea Mancini su Husqvarna 450 del Team Husqvar-
na CF Racing, considerato la rivelazione della stagione 2005,
staccato da Mancinelli di poco più di due minuti. Quarto posto
per Matteo Graziani, il quattro volte vincitore del Sardegna, su
KTM del Team guidato da Enzo Campione, secondo dopo le
prime quattro speciali. Soltanto quinto Cyril Despres su Ktm
del Team Fasola School.
Marianna Macis
BMW
Pan Racing Team
Due giovani imprenditori
con la passione per le moto
Nuovo
PHYS CHR-200:
:: Cardiofrequenzimetro
Codice personale:
rilevazione dati senza
interferenze esterne
Réunion d’Aventures
Extrêmement vôtre
La terza edizione di Re'union d’Aventures,
il grande raid organizzato da Gerard Fusil,
creatore del raid Gauloises, nell’isola francese di
Re'union, e' stata quella della consacrazione.
Una prova bellissima e avventurosa...
In primo piano
il navigatore vin
citore del Giro
del mondo in
barcha a vela
: Eric Loiseau
Spiaggia di Sa
int Paul, parte
nza delle barch
e.
rno due
di Cilaos, gio
rrières, circo
Canyon di Fe
Traversata a
nuoto del fiume
Rivière des Ma
rsouins, terzo
giorno
Mountain Bik
e nell’aerea de
l vulcano Piton
de la Fournais
e
d’aria pura, bagnati fino alle ossa e, soprattutto, “resi pazzi dal
rumore della cascata che non ha smesso di gonfiarsi...”. Scende
la notte, bisogna rischiare il tutto per tutto, Jean-Maurice riesce
ne impone alle compagne una sosta di soli dieci minuti, niente a raggiungere una piccola piattaforma aperta, una ventina di
di più “perchè è spesso li che si vince un raid” e Karine ne ha già metri piu in basso... Miracolo! Il cellulare capta di nuovo, chiama Al quinto giorno, passerà la linea d’arrivo, sulla spiaggia di Saint-
vinti parecchi! Per molti, il secondo giorno comincia con l’arrivo subito. A notte fonda, verranno finalmente salvati dalle guide Leu, con... 16 minuti d’anticipo sul Team Wilson. Karine e le sue
a Cilaos, per i primi, è invece il Grande “Piton des Neiges” ad e tra di loro non si vedono. Dignes, Lafuma-Sport 2000 e Team reunionesi grazie ad una moulinette installata su di una parete amiche tenteranno anche un’ultima corsa sulla spiaggia, recu-
accoglierli all’alba. Alba...per modo di dire visto che stamattina, Wilson sono già passate. Sulla pianura, Jean-Paul, responsabile laterale... “saremmo morti li...” dirà Jean-Maurice, che si pente perando qualche minuto, “Io ci credevo ancora, dirà la ragazza
il Piton si è coperto di una nebbia così fitta da ingelosire la tecnico del raid, decide di chiudere la cascata Biberon. Troppa ancora della sua imprudenza. che non si arrende mai, vedevamo la squadra davanti a noi, a
pianura padana a febbraio! I concorrenti si affidano totalmente acqua. Le squadre che hanno dormito in cima diranno di aver Per loro la gara è finita, ma in testa alla gara cresce la tensione. qualche centinaio di metri...” che sono comunque troppi per
al loro navigatore (nella maggior parte delle squadre, c’è sempre vissuto una notte d’inferno. Due guide chiudono il posto di All’inizio del quarto giorno, meno di un’ora separa la prima degli organismi stravolti, stanchissimi, feriti, per corpi da cui si è
un concorrente più esperto di navigazione). partenza e avvertono le 3 squadre che incontrano in cima... squadra, Lafuma, dalla terza, Dignes. Oggi si entra nell’immen- spremuta anche l’ultima goccia di benzina umana...
La squadra di Dignes vira in testa, in cima alla montagna più alta Tre squadre! Non quattro! Jean-Maurice e i suoi hanno dormito so Salazie, il circo dell’est di Réunion. Attraverso l’interminabile Karine e il Team Wilson c’e l’hanno quasi fatta. Come sarebbe
dell’ oceano indiano: “un vento terribile, gelido, in cima si stava un po’ più in su, e non sanno nulla... foresta primaria di Belouve, i concorrenti raggiungono finalmen- stata bella una terza vittoria, “soprattutto con questa squadra
in piedi per miracolo, dicono che è bello ma noi... non abbiamo All’alba si lanciano sulle corde che sono rimaste li appese. Alla te il grande canyon delle “Trois cascades” che li porta nel cuore interamente femminile”. Ma com’è bella anche la vittoria di
visto niente...!” prima vasca, capiscono di aver sbagliato, sono tutti e quattro dei di Salazie, nel paesino di Hellbourg. Arriva il Team Wilson. Una Lafuma. Tre uomini e una donna che si lanciano in un ultimo
Invece ora vedono bene quello che li aspetta adesso: la discesa “durs à cuire” (duri da cuocere), “ma lì era un suicidio scende- delle ragazze è già nel canyon quando un addetto ai controlli sforzo comune sulla linea che significa la fine delle sofferenze..
della “cascade Biberon”, una delle più difficili al mondo. Più di re”. E non possono più risalire, affrontando una portata degna si accorge, dal passaporto della squadra, che le ragazze hanno “Insomma”, dirà Slim, capitano di Lafuma, “la fine per quest’an-
cento metri verticali sotto tonnellate d’acqua resa impetuosa dei grandi fiumi africani... Staranno li un giorno intero. Niente saltato una porta, un posto di controllo. Devono tornare indie- no, perchè noi l’anno prossimo saremo qui per difendere il
dalle pioggie di questo inizio inverno. rete per il cellulare locale in possesso di ogni squadra che serve tro. La squadra perderà così due ore. E’ li, sicuramente, che si nostro titolo”. Ci sarà anche Dignes. E anche Karine.
Alla vigilia del terzo giorno di gara, la squadra di Jean-Maurice, a dare la propria posizione alla sera. Sono bloccati in quattro su gioca tutto. Il team Lafuma passa in testa e non sarà mai piu’
BFC, bivacca con altre tre in cima alla cascata, ma sono distanti dieci metri quadrati scivolosissimi affacciati su ottanta metri... raggiunto. Olivier Goujon
quarto giorno
co di Salazie,
Cascades, cir
Canyon Trois
In bilico sulla
cresta dell' onda
Il Surf da onda, uno sport affascinante
che conta piu' di 20.000 praticanti in Italia
La precedenza
Il surfista che parte più vicino al picco
ha la precedenza. Questa è la regola
fondamentale!
Il surf da onda è uno sport, ma Un po’ di storia… Non remare quando il surfista in prece-
denza ha preso l’onda e la sta surfan-
per molti è soprattutto uno stile,
do. Questo significherebbe droppare.
una filosofia di vita che vanta più Il surf nasce in Polinesia intorno al 1700, tozza. Nel 1982 fu fondato il primo Surf
Quindi guardare sempre, prima di
di 40 milioni di praticanti in tutto il ai tempi dei grandi navigatori. I primi Club Italiano, l’Italia Wave Surf Team
remare su un’onda, se dalla parte del
surfisti nella storia del pianeta vengono di Forte dei Marmi che, fino al 1991,
mondo. Non sono necessarie onde picco qualcuno sta già surfando la
visti, infatti, dal capitano Cook in persona rappresenterà l’Italia nelle gare mondiali
enormi, come quelle hawaiane di stessa onda.
nel secolo XVIII alle isole Hawaii. Quando ed europee. La prima gara internazionale
15 metri, per diventare buoni surfi- Chi surfa ha la precedenza su chi rema
il navigatore arrivò sul posto, notò che dell’Italia fu agli Europei di Francia a
sti. I migliori atleti, infatti, si vedo- per tornare sulla line up. Se si sta
gli indigeni “cavalcavano le onde” su Sables D’Olone nel 1987. L’anno dopo,
no sopratutto da come sfruttano rientrando, fare un giro largo passan-
tavole di legno. Altri documenti indicano, arrivò il mondiale: Puertorico, maggio
le onde più piccole, che vanno do lateralmente rispetto ai surfisti ed
invece, che il surf esisteva già due secoli 1988. Nel ‘91 nasce l’ASI (Associazione
solitamente da uno ai due metri in evitando di ostacolare la corsa altrui
prima. In Italia, il surf da onda ha toccato Surfisti Italiani) e nel ‘97 la FISURF (Fede-
genere. L’attività sportiva consiste con la propria presenza. Non remare
il boom negli anni ’90 sulle coste laziali e razione Italiana Surfing), che inizia ad
nel cavalcare le onde utilizzando dritti in mezzo alla folla di surfisti e,
toscane e ha raggiunto in poco tempo i operare sotto l’egida del CONI. Il primo
soltanto una tavola in polistirolo e se proprio vi trovate in quella zona,
15 mila praticanti sparsi tra Lazio, Tosca- contest in ltalia fu organizzato dall’IWST
passate dalla parte della schiuma,
vetroresina, oltre ad uno sprezzo na, Sardegna, Liguria, Emilia Romagna e a Viareggio nel 1983. Attualmente l’Italia
dove l’onda ha già rotto lasciando la
e ad una concentrazione al limite Lombardia. Le prime tavole usate furono e’ tra le prime 20 nazioni del mondo e
parte pulita al surfista che la cavalca.
del pericolo. i Ten Cate, seguite poi dal Custom made nella prima classe di merito.
e dalle “Plancette “ ancora di forma
Take off
Una delle prime manovre da effettua-
re, per potersi divertire, è certamente
la partenza (take off) che, se non
effettuata a dovere, potrebbe rendere
difficile la surfata. I metodi per affron-
tarlo possono essere di diversi tipi:
Max di nome...
e di fatto
Ballerino e modello...
ma soprattutto Campione Italiano
in carica di Kitesurf: e' Max di Cicco
Chi e'...
Nome:
Max Di Cicco
Nato a:
Brindisi il 9 settembre 1977
Specialità:
kite surf
Professione:
ballerino e modello
Hobbies:
lo sport in generale
System 5
Il Team di “XtremeStuff”
ha voluto provare il nuovo
Casco System 5 BMW
con tecnologia Bluetooth,
TFL Cool System
e membrana Gore XCR.
Lo Sci Nautico
Uno sport giovane, coinvolgente
e rispettoso dell’ambiente
Negli anni ’90, si è diffuso con rapidità in tutto il mondo un e snowboard, così come spettacolari salti mortali e tricks. Una
nuovo sport acquatico che, dopo le Classiche, è diventato la volta era praticato da un ristretto gruppo di appassionati, ma,
disciplina più praticata in Italia. Stiamo parlando del Wakeboard. grazie alla spettacolarità e allo stile che possiede, è diventato Le gare Un po’ di storia
Similmente allo snowboard, la popolarità del wakeboard ha uno sport di grande fascino da praticare all’aria aperta.
invaso con forza numerose nazioni del pianeta, evolvendosi da La gara comprende due passaggi in un campo gara, durante i Nel 1951 furono organizzati i primi Una teoria sulla genesi dello sci nauti-
una combinazione di sci nautico e snow board, surf e skate. E’ quali lo sciatore deve eseguire una serie di salti. Il valore della Campionati Italiani Assoluti e nel 1952 co vorrebbe in Italia, e precisamente a
facilmente praticabile sui laghi o al mare con costi abbordabili. prestazione non è determinato solo dall’esecuzione del maggior la prima manifestazione internaziona- Viverone, il luogo di nascita di questo
I riders possono compiere spettacolari manovre da un altezza numero di figure, ma la giuria dovrà anche esprimere un giudizio le, il ‘Trofeo Miramare’, organizzata dal sport. Certo è che, nato in Italia, in
inimmaginabile mentre sono trainati da un motoscafo che qualitativo, tecnico e artistico sull’esecuzione dei salti. Club Nautico S. Margherita. Nel 1954 i Francia o negli USA, lo sci nautico, a
fornisce loro una grossa onda. Onda che viene utilizzata come primi Campionati Europei. I Campionati casa nostra, ha trovato presto una larga
rampa di lancio per compiere evoluzioni che possono essere di Mondiali furono, invece, organizzati per schiera di appassionati e si è diffuso in
diversa natura: prese della tavola e rotazioni derivate dallo skate la prima volta nel 1959 all’Idroscalo di modo sorprendente. Le cronache sportive
Milano. Nel 2000, si sono tenuti, per la si interessarono a questo sport solo nel
prima volta, i Campionati Europei Disabili 1948 quando i nomi di Bettoni, Ronchi
e, nel 2004, i primi Campionati Europei e Colombo vennero citati dal Water Ski
Wakeboard, sotto l’egida della Fisn. Digest come animatori dello sci nautico in
Italia. Nel 1950 quattro Club diedero vita
all’Unione Italiana Sci Nautico (U.I.S.N.),
la cui attività era controllata dalla Fede-
razione Italiana Motonautica, affiliata al
C.O.N.I., e presto vennero organizzate le
prime manifestazioni agonistiche.
Nel ‘62, lo sci nautico si presentò come
sport dimostrativo ai Giochi Olimpici di
Monaco e in quell’occasione Roby Zucchi
vinse la medaglia d’oro in slalom.
La FISN
La Federazione Italiana Sci Nautico
è stata riconosciuta ufficialmente
foto: Andrea Alessi i Europei Assoluti 2004 dall’Unione Mondiale Sci Nautico
lass, 1°Slalom Campionat
Fabio Ianni, sett. Disc.C nel 1952. Nel 1962 è entrata a
far parte del C.O.N.I. come Fede-
razione autonoma e nel 1972 ne
è diventata affiliata. Oggi, è una
realtà agonistica internazionale
molto interessante per il prestigio
dei numerosi risultati conquistati
sulle massime scene mondiali
Mathieu Proserpio, sett. Wakeboard
Chi e'...
rd
, sett. Wakeboa
Luca Marcello
Le discipline
Slalom: Nome:
Lo sciatore deve completare un percorso di 6 Marina Mosti
boe. Chiuso con successo un passaggio di 6 Nata:
boe e raggiunta la velocità massima, la corda a Milano il 6 giugno 1974
viene accorciata e diminuisce la distanza tra lo Professione:
sciatore e la barca. Più la corda è corta, più è sci nautico dal 1990
difficile aggirare le boe. Se si cade o si fallisce Specialità:
una boa non si può proseguire. Il punteggio è
slalom, figure, salto
calcolato sulla base del numero di boe comple-
Record Personali:
tate alla misura della corda al momento della
caduta. Slalom: 1,5@55/10,75
Figure: 7250 (nel 2003)
Figure: Salto: 52,20 (nel 2003)
Lo sciatore ha a disposizione due passaggi di Risultati agonistici di spicco:
20 secondi ciascuno per eseguire il massimo 2000: 1° Figure OZ Ski World Cup,
numero di esercizi. La giuria stilerà la classifica 2001: 1° Figure Malibu Open (Chicago) e
in base a tabelle che fissano per ogni figura 3° Figure Campionati Mondiali
un punteggio. La caduta non compromette, a 2003: 2° combinata Campionati Mondiali e
differenza dello slalom, l’esecuzione, ma limita
1° Combinata Campionati Europei Assoluti
il numero di figure e quindi il risultato finale.
2004: 6° Figure World Cup Russia e
Salto: 10° Slalom World Cup Russia
E’ la specialità più emozionante dello sci nauti- 1° Figure, Salto e Combinata Campionati
co. Ogni sciatore ha a disposizione tre tentativi Italiani Assoluti
dal trampolino, il salto più lungo è il vincente.
La velocità della barca è costante. Gli sciatori
effettuano dei “tagli” sulla scia che servono
almeno a raddoppiare la velocità di approccio
al trampolino. Durante il passaggio sul tram-
polino, gli sciatori sono soggetti a una forza G
che è dieci volte il peso del loro corpo. Durante
edi Nudi
agheri, Disc. Pi il volo, hanno una frazione di secondo per spin-
Alessandra M
gere e raggiungere la massima distanza.
Le specialità di Slalom, Figure e Salto sono
praticate anche dagli atleti disabili nelle loro
specifiche categorie riferite al tipo di disabilità,
con l’ausilio di attrezzature appositamente
costruite come ad esempio l’audioslalom o il
supporto per gli atleti amputati.
Piedi nudi
La specialità dei Piedi Nudi ripete le stesse
discipline delle Classiche, praticate però senza
l’ausilio degli sci. Ha un regolamento a parte
e punteggi diversi dalle Discipline Classiche.
Si tratta di una specialità molto spettacolare e
per la quale occorrono coraggio e quel pizzico
d’incoscienza che contraddistingue i praticanti
degli sport estremi.
Velocità
E’ il risultato di un felice abbinamento tra
motonautica e sci nautico. Lo sciatore, il pilota
e l’osservatore, che costituiscono ogni equi-
paggio, rappresentano un tutt’uno eccezio-
nalmente affiatato. Il campo gara è in genere
costituito da un quadrilatero da percorrere più
volte per una distanza che di norma si aggira
intorno agli 80 km.
Le imbarcazioni devono superare la lunghez-
za di m. 6,50 e devono avere una cilindrata
massima di 8200 cc. A differenza delle altre
discipline dello sci nautico, in questa specialità
tutti gli equipaggi gareggiano assieme e risulta
vincitore l’equipaggio che per primo taglia il
traguardo. foto: Andrea Alessi
L’atleta migliore della nazionale italiana: Marina Mosti
Offshore,
la Formula Uno del mare
Bolidi che sfrecciano
a pelo d’acqua fino a 250 Km/h
e una passione che toglie il fiato
il miglior sfruttamento di una certa condizione di mare-vento- La classe 1 è la massima espressione della motonautica: uno
velocità. Si pensi quanto sia difficile farlo in continuazione, viste scafo lungo dai 12 ai 14.63 mt., largo 3,60 mt., peso di quasi
la mutevolezza del mare e le diverse esigenze agonistiche. 5 tonnellate ed è motorizzato con due 12 cilindri a V, di circa
Di conseguenza, la possibilità di “mettersi la barca per cappel- 8000 cm cubici; ha una trasmissione a linea d’assi ed elica per
lo”, come si dice in gergo, è una costante cui si pone rimedio ogni motore. E’ imbottito di elettronica per motori, cambi di
con una severa serie di misure di sicurezza, sia relative ai criteri assetti, orientamento e grazie ai 2000 cavalli circa di cui dispo-
relativi della barca sia relative alle caratteristiche psico-fisiche ne, naviga ad oltre 230 km/h.
e alla comprovata esperienza dei piloti, sia alla configurazione La classe 2 è, invece, quella degli scafi fino a 8200 cc, mentre
del percorso, sia ai mezzi di soccorso da impegnare in caso di la classe 3 comprende scafi più piccoli e meno potenti, ma
incidente. dalla guida sempre molto divertente. Quest’ultima e’ divisa in
tre categorie a seconda del tipo di motore,: la 2 litri fino a 2000
di cilindrata, la 4 litri fino a 4000 di cilindrata, la 6 litri fino a
6000 di cilindrata.
Classe3 cat.3
.2 litri - Berto
lucci / Landuc
ci
Un po’ di storia…
L’offshore nasce negli Stati Uniti nel 1956 e precisamente il 6 maggio, giorno Attualmente, per quanto concerne la classe1,
in cui prese il via la prima edizione della Miami-Nassau, una gara epica intorno si svolgono i campionati mondiali sotto l’egida
alla quale si è sviluppato un grande interesse che ne ha fatto la culla di questa della Federazione Internazionale (U.I.M) e della
specialità. L’Europa ed in particolar modo I’Italia non potevano aspettare a Commissione Internazionale Offshore (COMINOF);
cimentarsi in questa nuova specialità: il 19 agosto del 1961 partiva la Cowes- queste competizioni, che sono in più prove (in
Torquay-Cowes in Inghilterra ed il 14 luglio del 1962 la Viareggio-Bastia- genere 8 o 9), si disputano in tre Paesi del mondo:
Viareggio in Italia. Spagna, Norvegia ed Emirati Arabi.
L’unificazione delle normative di questi capostipiti dell’offshore, realizzata Per la classe3 (2litri, 4litri e 6litri), oltre ai campio-
dall’Union Internazionale Motonautique -U.I.M., ha dato il via nel 1964 al nati nazionali, si disputano i campionati europei e
Trofeo Sam Griffith, un vero Campionato del Mondo che da allora è arrivato mondiali.
ai giorni nostri, aggiornando le regole ma conservando alcune caratteristiche
fondamentali: il mare, i motori, il coraggio e la grande spettacolarità.
.6 litri - Volpe
Classe3 cat.3
aso / Mangione
litri - DeTomm
Classe3 cat.4
Classe3 cat.4
litri - Baroni /
Pallini
Classe3 cat.4
litri - Chillocci
/ Gualdambri
ni
Come si corre…
Ogni imbarcazione deve avere a bordo almeno due piloti, uno al
timone e l’altro alle manette (acceleratore).
I componenti di un equipaggio di classe 1 e classe 2 devono barca starter viene issata la bandiera verde, segnale di partenza.
Braun cruZer 3
possedere la licenza di pilota “1^ Offshore” (licenza che si ottie- Rade, rifinisce, regola – all in one
Si tratta di un momento altamente spettacolare ed emozionan-
ne con 7 partenze e almeno 5 classificazioni in gare nazionali ed te, migliaia di cavalli si liberano nell’acqua tra spruzzi bianchi
internazionali di classe 3 nei precedenti 2 anni) oltre alla patente altissimi e un’assordante rumore di motori coinvolge tutti gli
nautica oltre le 6 miglia. Per l’equipaggio di classe 3 è necessaria spettatori; poi subentra la prima concitata fase di gara con le
rade rifinisce regola
la licenza di pilota “2^ Offshore” e la patente nautica entro le barche che si avvicinano alle prime boe di virata e quindi inizia
lamina oscillante pettine distanziatore
6 miglia. Le lunghezze dei percorsi attuali variano dalla 5 alle 7 la selezione, i più veloci si avvantaggiano e si forma una lunga 1. a 4 posizioni per
miglia e vengono ripetute più volte a seconda delle zone di gara. fila con sorpassi mozzafiato in base alle varie tattiche, a ritiri 2. mantenere la barba
La partenza delle imbarcazioni è lanciata da una barca “starter” per guasti meccanici, fino al traguardo e alla vittoria che premia profonda e pizzo al livello desiderato
che le raccoglie nella milling area (zona di raggruppamento) e a sempre il migliore.
moto lento, issando una bandiera gialla, si avvia verso il canale creato per fare la differenza
di partenza. Raggiunto l’allineamento di massima sicurezza, sulla Marianna Macis www.braun.com/it/cruZer
Vita da meccanico
Dietro le quinte del Moto GP
ssi
Yamaha di Ro
Controlli sulla
Tecnici Suzu
ki al lavoro
di tecnici e meccanici
Rossi. Abbiamo così scoperto che
di essere completamente sicuro e di poter dare il massimo. Per
le corse sono un mondo popolato
questo attualmente ogni persona del team è specializzata nel
da altre persone “non convenzio-
suo compito e ne è responsabile.
nali”, persone capaci di smontare e Ci si sveglia presto, spesso in funzione delle vie di accesso al circuito dove deve solamente pensare a fare il massimo con la moto. Non c’è più molto spazio per l’improvvisazione, oggi con l’ausilio
rimontare un’intera moto da corsa corriamo, in alcuni paesi tipo in Italia al circuito del Mugello c’è sempre un Oltretutto siamo gli unici ‘interpreti’ tra il pilota e la sua moto: dell’elettronica è tutto più controllato e si cerca di prevedere
in meno di tre ore. Ne abbiamo gran numero di appassionati che bloccano tutte le strade nei pressi della pista, sensazioni e regolazioni comunicate dal pilota, sempre filtrate qualsiasi evento. E’ successo tuttavia di dover ancora fare qual-
parlato con Dario Raimondi, Team e non possiamo permetterci di fare tardi. I primi giorni, giovedì e venerdì, li dalla telemetria, si traducono poi in aggiustamenti ed affina- cosa di prettamente artigianale: capita di dover adattare delle
Manager Ducati Team Marlboro, la passiamo a montare il box (i box dell’attuale MotoGP sono delle vere e proprie menti che portano alla domenica ad avere il miglior bilanciamen- carenature o piccole parti di telaio per delle modifiche fatte
squadra che schiera il pilota italiano officine viaggianti, con all’interno tutto il possibile per lavorare, compresi to di tutte le componenti della moto. durante le prove, e si riscopre la manualità e il fatto che si lavora
Loris Capirossi (moto n. 65) e lo monitor a cristalli liquidi, area relax per i piloti, moquette sul pavimento e La domenica, infatti, abbiamo la prova del 9: il warm-up, dove comunque su mezzi che sono dei veri prototipi.
spagnolo Carlos Checa (n. 7), e con pareti divisorie che fungono spesso da transenne per evitare che il box venga sperimentiamo se la moto è apposto per disputare la gara e La squadra di tecnici è composta da circa 25 persone, consi-
Daniele Romagnoli, ingegnere di preso d’assalto dai tifosi). Montiamo anche le moto, due per ogni pilota, e facciamo le ultime eventuali regolazioni. derando anche addetti stampa ed autisti, e tutto quanto si
pista del Team Gauloises Yamaha facciamo le prime prove libere che ci permetteranno di avere la moto perfetta Non si può sbagliare in questo lavoro, ma c’è sempre spazio sposta su enormi tir. Oltre al team manager, ci sono il team di
per il pilota Colin Edwards (moto n. per le qualifiche del sabato e per la gara. per gli imprevisti. E’ capitato di dover fare modifiche anche meccanici, i tecnici dell’elettronica, quelli delle sospensioni, poi
55), la squadra che schiera anche Il sabato è gia tangibile l’accelerarsi delle varie cose da fare, tutto deve essere importanti alla moto a pochi minuti dal via della gara, il tutto c’è un gruppo di addetti all’hospitality, l’area relax dietro i box,
il campione del mondo Valentino perfetto, non ci possiamo permettere errori. Il nostro lavoro consiste nell’as- cercando di mantenere un’atmosfera se possibile rilassata per dove tutti si riposano e mangiano e dove si trovano spesso vip
Rossi, n. 46. sorbire tutta la tensione che si crea nel box per non scaricarla sul pilota, che non innervosire il pilota, che deve partire con la convinzione ed ospiti del team.
r, nelle 250
Casey Stone
Un tecnico di
ni
sulle sospensio
maha al lavoro
Meccanico Ya
Anche per quanto riguarda i motori c’è poco da inventare, ormai ci arrivano
gia pronti e testati, non ci si trova più a far modifiche anche sperimentali su
cilindri e marmitte, come capitava una decina di anni fa. Questo tuttavia non è
che ci risparmi fatica ed ansie, visto che il pilota quando sfreccia a 300 all’ora
deve poter contare sul fatto che tutti noi tecnici abbiamo dato il massimo.
Penso anche che, se dovessimo fare il gioco su quanto vale il contributo del
pilota o della moto, attribuirei più importanza alla performance del pilota,
visto che si vede spesso la stessa moto guidata dai due piloti della stessa
scuderia avere prestazioni anche molto diverse”.
T-Touch
Polished Titanium
Tecnologia all’avanguardia
e moderna eleganza
Grazie all’impiego della tecnologia tattile 4 anni di sviluppo e industrializzazione,
e alla sua facilità d’utilizzo, il T-Touch di periodo ragionevolmente breve se si consi-
Tissot rappresenta il segnatempo ideale dera la natura innovativa del prodotto, il
per qualsiasi sportivo o amante dell’av- risultato fu un orologio che dimostrava
ventura. Questo orologio all’avanguardia la possibilità di riuscire a conciliare, in un
è infatti dotato delle funzioni necessarie unico prodotto, le esigenze apparente-
allo svolgimento di attività sportive all’aria mente contraddittorie imposte dai disposi-
aperta quali indicatore delle condizioni tivi funzionali di uno strumento per attività
meteorologiche, altimetro, bussola, crono- sportive all’aria aperta e dal desiderio di
grafo e sveglia, tutte accomunate da un creare un segnatempo di gusto classico
livello di precisione professionale unito e di facile utilizzo. Con un display che
a una estetica analogica ed ergonomica consente agli utenti di manipolare l’oro-
e a un’interfaccia utente improntata alla logio senza dover far ricorso al manuale
massima intuitività. Il T–Touch nasce, infat- utente, il T-Touch è oggi, a 5 anni dal suo
ti, proprio dall’esigenza di voler realizzare primo lancio, un orologio unico nel suo
un segnatempo che potesse coniugare genere, di grande successo e in grado di
l’estetica e la funzionalità dei tradizionali soddisfare anche il pubblico sportivo più
segnatempo con le prestazioni tecniche esigente.
di un sofisticato orologio sportivo. Grazie All’insegna di una costante innovazione,
all’interfaccia utente intuitiva, l’attivazione Tissot ha ampliato la linea T-Touch con
di tutte le sue funzioni avviene attraverso una versione in titanio lucido, abbinata
un solo semplice gesto, elemento fonda- a un cinturino in pelle di colore bianco o
mentale per chi lo compie mentre sta azzurro e a un quadrante in madreperla di
svolgendo un’attività fisica più o meno diverse tonalità. Un capolavoro di legge-
impegnativa. La progettazione meccani- rezza, tecnologia ed eleganza.
ca dell’orologio iniziò nel 1997 e, dopo
Scheda tecnica
Planare...
su un prato verde
A cavallo di un particolare biciclo,
senza freni, lungo un prato
come se si sciasse.
Ora e' possibile con il Dirtsurf
Chi avrebbe mai pensato di poter provare le stesse emozioni Il dirtsurf è, inoltre, predisposto per l’attacco di una vela e
del surf e dello snowboard su superfici come l’erba, la sabbia, il del kite: si potrà così sfrecciare alla velocità del vento oppure
cemento o l’asfalto. Bene, da qualche anno quello che poteva
sembrare assurdo è diventato, invece, realtà grazie al Dirtsurf,
eseguire numeri acrobatici d’ogni tipo. Eliminando i pendola-
menti dovuti alla velocità, questa particolare tavola permette Qualche tricks:
una nuova disciplina sportiva, nata nel 1998 in Australia e di raggiungere punte elevate del tutto paragonabili a quelle
lanciata alla fine del 2001. Costituito da due ruote in linea, un ottenute dal surf e dallo snowboard garantendo un controllo
Ollie: manovra base dello skate, consiste nel far leva sul tail con il
telaio interamente in alluminio tubolare e freni ad alta sicurez- crescente al crescere dalla velocità.
piede posteriore per sollevare la tavola con il piede anteriore.
za, il dirtsurf è una tavola per tutti i tipi di terreno e per tutte La pedana di appoggio è rivestita da una membrana antiscivolo
Nollie: opposto dell’ollie, fa leva sul nose invece che sul tail.
le stagioni. Uno “skateboard stellare”, com’è stato definito e incorpora gli attacchi per gli straps in neoprene regolabili per
Wallie: un ollie eseguito con le ruote su una superficie verticale.
dall’emittente americana CBS, che può essere usato on e off l’aggancio dei piedi. L’innovativo sistema di funzionamento con
road. Veloce e divertente più di un normale skateboard, permet- 2 ruote in linea permette di provare le stesse sensazioni dello Slide: ogni trick dove una parte scivola su qualche superficie.
te di raggiungere punte di elevata velocità, con un record di 105 snowboard riproducendone fedelmente il movimento progressi- Spin: far ruotare la tavola orizzontalmente.
chilometri orari in discesa. Il tutto nella più assoluta sicurezza vo e ritmico. La ruota anteriore flottante, con sistema di sterzo, Flip: far ruotare la tavola lungo il suo asse verticale.
grazie al sistema di frenata: il freno di servizio agisce sui cerchi consente di girare con millimetrica precisione e con estrema Grab: usare le mani per stringere qualsiasi punto della tavola
da 20” ed è azionato in maniera progressiva dalla gamba tramite sicurezza, rispettando le traiettorie impostate e permettendo di mentre si è in aria.
una leva, mentre quello di emergenza agisce immediatamente in muoversi indifferentemente in discesa o in pianura.
caso di un’eventuale caduta e blocca la tavola . Si raccomanda,
comunque, agli atleti l’utilizzo di tute protettive e l’uso di strade Marianna Macis
chiuse al pubblico.
Dati tecnici:
Telaio: 7005 T6 Lega d’alluminio
Colore: Argento anodizzato
Ruota anteriore: Super East SE-130 (20” x 1.95”)
Ruota posteriore: Kenda K-850 (20” x 2.0”)
Piano d’appoggio: Rivestito in resina antiscivolo
Freno principale: Sistema di frenata a leva
brevettato: Supporto girevole con tubo di guida regolabile
Freno d’emergenza: Leva di arresto automatico.
Peso: 9 Kg.
Airboard
Dopo lo skate stellare, arriva lo skateboard
volante. Veicolo per il tempo libero prodot-
to dall’Arbortech australiana, l’Airboard fa
la sua prima apparizione durante la ceri-
monia inaugurale delle Olimpiadi di Sidney
2000. Lo skateboard ad aria, inventato da
un gruppo di ingegneri australiani, funzio-
na a benzina verde, ha un diametro di 160
cm, un’altezza di 120 cm, una pedana alta
30 cm, una base di gomma, un peso di
circa 100 chili e un prezzo che si aggira
attorno ai 26 mila euro. Basta accenderlo,
lasciar gonfiare la base di gomma fino
a 5 cm, prendere i comandi e decollare.
Spostando l’asse di equilibrio del corpo si
possono compiere vere e proprie acrobazie.
Il cuscino d’aria permette di sorvolare qual-
siasi superficie solida per un’altezza massi-
ma di 4 cm e raggiungere una velocità
massima di 35 chilometri orari sull’asfalto.
Info su www.airboard.com.au
Come si sterza
La ruota anteriore è montata su un perno
flottante brevettato che permette alla tavo-
la di curvare. Il principio è simile a quello
del manubrio di una motocicletta: la ruota
diventa stabile al crescere della velocità
e per curvare basta spostare il peso del
corpo e la tavola curverà automaticamente.
Sull’erba è possibile cimentarsi in divertenti
“derapate” facendo appoggiare la parte
anteriore del telaio sull’erba.
Come si frena
Il freno di servizio è azionato dalla leva che
si trova dietro al piede posteriore e che
agisce sulle ganasce sul cerchione della
ruota. Fare pratica su una superficie piana
inserendo il solo piede posteriore nello
strap e spostando leggermente la gamba
all’indietro in modo da attivare il freno.
Piccolo difetto...?
lazione. Motivo? Incidenti fatali provocati da materiali
scadenti. Le ruote in argilla, ad esempio, garantivano
una corsa più liscia ma anche cadute rovinose.
Fino a quando Frank Nosworty, nel 1970, progettò la La risalita! Nell’attesa che anche in Italia
prima ruota in uretano. Da allora, nuove innovazioni si diffondano campi specializzati per la
tecnologiche e soprattutto i nuovissimi skatepark, risalita, non vi resta che farvi trainare da un
il primo dei quali fu inaugurato in Florida nel 1976, amico o farvela a piedi!
portarono lo sport agli allori della ribalta grazie anche
a skaters come Bruce Logan, Russ Howell, Tom Sims, Info su www. extremepower.it
Gregg Weawer e Stacy Peralta.
Un’avventura
al limite del pericolo
Dario Ferro e Mike Horne
in balia delle rapide del Rio Colca
DARIO FERRO
...dal mio diario: Arequipa, Perù.
La cultura, le antiche rovine, la bellezza esotica fanno del Perù
DARIO FERRO
di non poter uscire, il minimo incidente diventa un dramma,
salvò la vita. Durante la notte, infatti, un terremoto fece vibrare
tutte le montagne e innumerevoli valanghe di massi precipita-
rono da oltre tremila metri e si infransero a pochi centimetri
da noi. Lo spettacolo visto da quel luogo sicuro era fantastico,
DARIO FERRO
io, Mike, Peter e Marteen. L’acqua impetuosa ci aspetta, ci
Che cos’è
DARIO FERRO
guardiamo, cerchiamo di convincerci uno con l’altro, tutti per
l’hydrospeed
uno. Partiamo, sembra che il gommone sia spinto da una forza
incontrollata, la portata d’acqua è incredibile, rapide ci aspetta- sima, in quei momenti vedi il film della tua vita, sta a te decidere
no, ci sfidano, urlano, urliamo anche noi, rabbia e potenza che se vuoi continuare quel film. L’ultimo giorno è abbastanza tran-
E’ uno speciale bob inaffondabile che
escono dal nostro corpo, la sfida è in atto, ormai non si torna quillo, rapide di quarto grado, con alcuni passaggi di quinto,
DARIO FERRO
svolge funzioni di protezione e di aiuto
indietro. Arriviamo al passaggio chiave, l’acqua fa ciò che vuole, usciamo dal fiume, usciamo dalla nostra spedizione, Mike è
al galleggiamento nella pratica del
ci opponiamo con tutte le forze, il raft si gira, si solleva, salta su contento e deluso. Contento perchè ha realizzato un sogno,
DARIO FERRO
una roccia, si rovescia, siamo alla mercè del fiume.
Io finisco sotto il carico, sbatto violentemente il capo su una
roccia, per fortuna avevo il casco; la mia velocità sott’acqua è la
deluso perchè quel sogno era finito. Anch’io sono soddisfatto,
ma triste, mi mancherà l’acqua, il fiume, il confine che ho trova-
to e che ho conosciuto. Siamo partiti amici ed a fine spedizione,
nuoto in torrente. In una breve lezione
teorica si apprendono le manovre di
base e i criteri da adottare per la scelta
DARIO FERRO
stessa del gommone in superficie, non riesco ad uscire, in una
mano la pagaia e nell’altra afferro la rete che blocca i materiali.
con tutti i problemi DARIO
che abbiamo FERRO
avuto, siamo ancora più amici,
delle traiettorie di discesa. I gruppi, al
massimo di 8 persone, sono accompa-
che bello. La prima discesa del Colca Canyon con l’hydrospeed
DARIO FERRO
DARIO FERRO
Vedo la luce, ma il peso mi schiaccia sott’acqua, attimi intermi-
nabili, lunghissimi. Con tutte le forze che mi sono rimaste mi
è stata fatta, ora vi sono altri fiumi che aspettano Mike, altri
sogni, alla ricerca di quel limite che ognuno di noi possiede, che
gnati da una guida in hydrospeed e da
un canoista. Basta avere una buona
confidenza con l’acqua ed un minimo
aggrappo alla rete e alla vita, esco finalmente da quella trappola DARIO FERRO
ognuno di noi può superare.
di allenamento, l’emozione ed il diver-
e dall’alto delle rocce arrivano le corde di soccorso lanciate dai
timento sono assicurati.
miei compagni; è andata, grande esperienza, al limite ma bellis- Dario Ferro
ideale per gli appassionati di Fitness e disponibile in versione beige, blu e nero,
rappresenta il top della gamma dei nuovi prodotti Polar F poiché comprende tutte le
Ars: novità Mido 2005 funzionalità più avanzate, ideali per offrire agli amanti del Fitness un monitoraggio
Anche quest’anno Asr sceglie Mido per presentare in a 360° della propria condizione fisica. Tra le altre caratteristiche, il nuovo cardio
anteprima il risultato della propria ricerca e produzio- comprende il file di allenamento con data e ora che tiene sotto controllo la
ne. Con le linee Arsenik (occhiali e maschere uomo e durata dell’allenamento, le calorie consumate, la percentuale di grassi bruciati,
donna) e Black Sheep (occhiali e maschere bambino il tempo trascorso in Target Zone, la frequenza cardiaca media ed è in grado,
0-12 anni), Ars propone modelli dall’anima sportiva inoltre, di memorizzare il totale cumulato dei grassi e delle calorie bruciati durante
che non rinunciano alle tendenze della moda. I colori, il mese o la settimana.
le lenti e le forme perfette per l’attività fisica risultano
infatti altrettanto appetibili per chiunque desideri un Altre funzioni: Frequenza cardiaca in bpm e in percentuale FC
accessorio tecnico e modaiolo da indossare in tutte max; Target Zone manuale e automatica (bpm/%); Allarmi visivi
le occasioni. e acustici per rilevare eventuali eccessi pericolosi della frequenza
cardiaca; Onw Cal®, OwnZone®, OneCode® che consentono
di utilizzare il cardio alla stregua di un vero “computer” in
cui i principali parametri individuali dell’utente (peso, età,
sesso, altezza, ecc.) vengono immagazzinati nella memoria
del cardio: diario dell’allenamento, orario, datario, weekday,
cronometro e impermeabilità a 30m. Inoltre, POLAR F6 offre
la funzionalità Uplink/Soniclink che consente, registrandosi al
sito www.PolarFitnessTrainer.com, di pianificare i propri alle-
namenti a seconda dei risultati che si desidera raggiungere e
delle caratteristiche relative alla condizione fisica personale.
CS200:
design mozzafiato e tecnologia al top per il massimo delle performance. Il modello
CS200 si differenzia dal CS100 in quanto offre 45 funzioni, un design moderno
e originale color argento di grande impatto visivo e la connettività SonicLink™
che permette di scaricare sul sito www.polarcyclingcoach.com tutti i
dati relativi alle proprie performance, per analizzarle e valutare
i miglioramenti. Sarà inoltre possibile, grazie a questa piat-
taforma interattiva, avvalersi di un “allenatore virtuale”
che sarà a disposizione degli amanti delle due ruote
per fornire programmi di allenamento ad hoc. Il nuovo
CS200 è inoltre caratterizzato dalla funzione speed
pointer che indica la differenza tra la propria velocità
media e quella istantanea. Il CS200 rappresenta
la risposta ideale per i veri professionisti delle due
ruote che desiderano ottimizzare la pratica del loro
sport preferito, grazie alla funzione Cycling Intensity, che
evidenzia il carico di lavoro in termini di Kcal/ora e Kcal/km
consumate e consente di prevedere il dispendio energetico
totale sulle lunghe distanze.
www.pleasing.it
• AMD Turion™ 64 Mobile Technology • DVD-Super Multi double-layer
- AMD PowerNow!™ Technology • 5-in-1 card reader: MultiMediaCard™, Secure Digital card,
- HyperTransport™ Technology Memory Stick®, Memory Stick PRO™ o xD-Picture Card™
- Enhanced Virus Protection Technology1 • 15.4" WSXGA+ (1680 x 1050) TFT display
• Microsoft® Windows® XP Professional o • ATI MOBILITY™ RADEON® X700 graphics, 128MB DDR
- Microsoft® Windows® XP Home Edition • 802.11b/g WLAN, Bluetooth®, gigabit LAN, V.92 modem
• 1GB DDR333 SDRAM • 1* Anno Carry In (Garanzia internazionale del viaggiatore - ITW )
• 100GB HDD, 5400RPM
www.acer.it
Per informazioni commerciali chiama il numero: 199 50 99 63a
Xtreme stuff
e
Per passare da Islamabad a Skardu, punto
O n
di partenza per le montagne, ci sono due
T r i p
possibilità. La prima, quella che richiede
j e c t
più attitudine all’avere un “bel culo”
P r o
(scusate la parola ma qui ci sta), è riuscire
U P
a prendere il breve volo aereo che dalla
capitale porta diretto al piccolo aeroporto
e
di Skardu. Un volo tra l’altro bellissimo,
p O n
Si carica quindi il minibus nel primo
r i
panoramico sulle cime del Nanga Parbat,
c t T i p O n e
pomeriggio e si parte. Una mezza gior-
j e r
sui colossi dell’area del K2 e soprattutto
P r o j e c t T
nata fino a Besham e tutto il giorno
UP r o
un volo rapido.
U P P
Seconda possibilità per il turista è quella seguente fino a Skardu si trascorre sui
O n e
caldi sedili del minibus, vivendo al 100%
i p
ancora profonda. Dalla base del muro, ad
r
della leggendaria Karakorum Highway,
t
PrripojOence T
la famosa strada di quasi 1000 km che cos’è il Pakistan che sale verso le monta- oltre 5100 metri, confermano la bellezza
UeP
collega il Pakistan alla Cina. Un viaggio gne. Fortunatamente, inshallah è sempre della via che li impegnerà probabilmente V e VI grado. Sul tiro appena finito siamo
tutto stradale ma decisamente fuori dal la parola d’obbligo, i 750 km del viaggio tra due o tre giorni, ora vogliono riposare probabilmente tra il 7a e 7b, così mi dice
ct T
comune, lungo un percorso letteralmente filano tutti senza intoppi. un po’. Io, Cristian e Checca invece siamo il “liberista” Cristian quando mi raggiun- il “minimizzatore” Ongaro che per ogni
UP Proj
Paesaggi aridi, una geologia impazzita, il i più fortunati di oggi. Solo mezz’oret- ge in sosta. Lasciamo fissata una corda evenienza sa che cosa fare.
ne
intagliato nelle franose montagne che
precedono il Karakorum vero e proprio. voluminoso fiume Indo sempre inquietan-
r o j e c t T r ip O
ta di cammino e cominciamo la nostra statica e tutto il materiale alla seconda Cristian comincia la cavalcata e subito
Qui l’ANAS non esiste: possibilità di
frane, imboscate, forature, di finire giù
te che scorre sotto le ruote, l’autista che
non sai mai come fa a non scontrarsi con UP P via nuova sul pilastro dello Scudo del
Chogolisa. Un primo tiro corto e veloce
sosta e dopo aver studiato il prosegui-
mento di questa dura via scendiamo al
l’arte viene messa a dura prova dal secon-
do tiro di corda, un diedro arrotondato e
ip One
nel fiume Indo se l’autista pakistano si i camion che ti vengono incontro. di 6a precede un ostico muro, fessurato campo dove cominciano i racconti della svasato che, si sa, sarà uno dei tiri chiave
UP Project Tr
addormenta o decide di fare troppo il Come da programma al mattino partia- ma molto verticale. Brenna non è ancora giornata in sala mensa. della via. Aprirlo la prima volta era stato
“pelo” ai mezzi che arrivano dalla dire- mo tutti per i monti. Ezio ed Hervé salgo- pronto per fare subito l’alpinista così Saliamo in 3 verso lo Scudo, la cordata un lavoro certosino di chiodatura sottile
p One
UP Project Tri
zione opposta... no sul ghiacciaio e montano la tendina mi cede l’onere di andare avanti anche Brenna-Ongaro ed il sottoscritto che risa- a cui avevo aggiunto 3 spit per rendere
E c’è una bella differenza di tempistica sotto la loro montagna, cercando di scru- sul secondo tiro. Ci metto quasi 3 ore, lirà davanti a loro la corda statica, arma- meno pericolosa la futura libera. Tutta
tra le due possibilità per Skardu: 1 ora tare per bene la non facile via di misto dapprima in arrampicata libera poi in to di videocamera. Il tentativo è ormai la via è stata concepita così. A metà tra
con l’aereo, circa 25/30 ore con la strada. che hanno individuato nei giorni scorsi. artificiale con una lunga chiodatura sotti- un po’ che l’annunciamo, Cristian vuole l’alpinismo classico e la sua variante più
A noi è toccata la seconda ipotesi. Al Giovanni e Gianluca cominciano invece il le in una maledetta fessura cieca. Arrivo ripetere “all free” e tutto da capocordata sportiva.
mattino del 6 giugno il volo Isbd-Skardu trasporto di materiale sotto il “Capucin” in sosta bello secco e maledico di non questi 800 metri di rognoso granito. Con Ci eravamo divertiti (e impegnati) ad
veniva infatti annullato, sui monti sono che sembra vicino ma invece richiede 3 aver cominciato il nostro acclimatamento lui c’è quello che considero uno tra i più aprirla, adesso vorremmo che si divertisse
arrivate le nuvole. ore di cammino su un pendio di neve all’arrampicata su qualche classica via di esperti arrampicatori da grande parete, Brenna con la sua straordinaria abilità
Chi e'...
La Banda Nome:
Luca “Rampikino” Maspes
Luca Maspes (Valmasino, Nato:
Sondrio), Hervè Barmasse a Sondrio il 5 agosto 1972
(Valtournenche, Aosta), Gianlu- Specialità:
ca Bellin (Grigno, Trento), Alpinista e arrampicatore, Guida Alpi-
Cristian Brenna (Arese, Mila- na, creatore di riviste e siti internet,
no), Francesca Chenal (Aosta), videomaker di trasmissioni televisive di
Ezio Marlier (Aosta), Giovanni montagna.
Ongaro (Poggiridenti, Sondrio), In arrampicata sportiva ha raggiunto livel-
Giovanni Pagnoncelli (Induno li di 7b+ a vista e 8a+ lavorato, salendo in
Olona, Varese), Fabio Salini solitaria diversi tiri fino al 7a/7b.
(Morbegno, Sondrio). Curiosità:
Sulle Alpi Centrali ha tracciato oltre cento
nuove vie di roccia e ghiaccio e ripetuto
in solitaria le più difficili. Iniziale amante
della Patagonia (1995-1996-1997-2001)
e successivamente del Karakorum (1998-
1999-2004), dove ha salito una decina di
pareti inviolate e montagne senza nome.
Gli piace dirigersi verso tutto ciò che è
nuovo e che, oltre alla bella cima, sa
offrire anche il piacere di sentirsi “i primi
in quel posto”.
c t T r ip O n e
rToripjeOnjeect Trip One
intanto arrivano dall’alto. Hanno risalito il
canale fino alla cima del primo pilastro e
secondo come un razzo. da qui si sono calati sulla via.
L’inizio del quinto tiro è un match. Per Il primo pilastro è andato. Cristian lo svali-
arrampicatoria. Cristian sale sbuffando due volte Cristian rischia il voletto e per ca a piedi nudi, le precise scarpette d’ar-
come un leone e rende chiara l’idea che due volte lo evita con una pressione rampicata fanno già male. Sono passate
UP ProTrip One
riscaldarsi al mattino su questi gradi e a di mani in opposizione, quasi volesse più di 5 ore di scalata. Mai sotto il buon
quest’altezza non è da tutti. Esce in sosta divaricare la fessurina che ha davanti agli vecchio settimo grado e quasi sempre
PrpojOencet
affiancato dalla mia videocamera. Da occhi. Due svarioni che potevano costare vicine al nono, rimodernizzato in 7b/7c.
qui per 3 tiri di corda si prosegue sullo il doversi calare e ripartire ancora sul tiro Punto la videocamera al massimo dello
spigolo sospeso, una sorta di linea confi- dal principio per salirlo “pulito” (queste zoom e guardo Cristian negli “alpinistici”
nante tra un liscio placcone roccioso e gli
Tri
sono le regole di oggi...) tiri sommitali. Lo inquadro nel diedro che
strapiombi rossi sulla destra. E poi c’è il tetto, il famigerato tetto che aveva aperto lui stesso, probabilmente il
One
Primi 50 metri insidiosi seguiti da un altro
r ip
Brenna ha praticamente liberato ieri e che tiro più difficile della parte superiore di
UP P r o j e c t T
tiro di corda da sbuffo che si chiude in
una fessura che aveva fatto tribolare
ha il più difficile passaggio singolo della
via. Un lancetto in partenza, due prese
“Up & Down”. Va su piano, lo immagino
bello stanco dopo 600 metri di parete con
Brenna durante l’apertura (gli mancava insignificanti e un colpo d’equilibrio finale queste difficoltà. Piano ma inesorabile. Al
ct Trip One
il friend giusto). Al 52esimo metro di
questo lungo tiro, ormai sul facile, una
per prendere la fessura rovescia del tetto.
Poi si traversa in dulfer rovescia male-
punto in cui i due dovrebbero uscire dalla
parete. Contemporaneamente arriva un
p One
UP Project Tri
scivolata del piede per poco non rispedi- dicendo il fiatone che attanaglia. Dopo chiaro urlo dall’alto: il segnale che sanci-
sce Brenna di sotto. Ridacchiamo insieme un sorso di reintegratori Cristian se lo sce il bel successo di oggi. Hanno finito,
in sosta mentre Giovanni viene su da mangia al primo tentativo. Hervé e Pagno adesso li aspettiamo per cena.
Elbrus il tetto
d’Europa
Il monte Elbrus è un vulcano
spento, la cui sommità è arti-
colata in due cime, la Ovest,
alta 5.642 m., e la Est di 5.621,
inglobato nel Caucaso, catena
montuosa che unisce il Mar
Nero al Mar Caspio. Il Caucaso
costituisce il confine natura-
le fra l’Europa sud-orientale e
l’Asia. L’Elbrus si trova intera-
Punta Elbrus
-Cauca Marco Galliano
so mente nel territorio della Fede- in powder
razione Russa, nella Repubblica
di Kabardino Balcaria
altimetr
o in cim
a all’Elb
rus
caucas
o: salto
con “gra
b”
Chi e'...
Cos' e' il
Nome:
Marco Galliano Backcountry
Nato a:
Saluzzo (Cn) il 2/11/1971
Backcountry è il termine gene-
Professione:
rale con cui si indica il mondo
antiquario/restauratore
del fuoripista e consiste nella
Specialità:
risalita di una montagna con le
Backcountry. Affiancato dallo Snowboard
racchette da neve e la discesa, a
Club Manta, è attualmente promoto-
rotta di collo, con lo snowboard
re ed organizzatore del MONVISO
ai piedi. L’evasione dai percorsi
BACKCOUNTRY RACE & R.n.B. PARTY
battuti è accomunata sempre
(Prima gara”open” internazionale in Italia
da uno spirito unico: la ricer- fase di cambio
di un atleta
di Backcountry).
ca del “powder”, della neve
Team:
fresca, del pendio immacolato.
Custom Made
Pur essendo una disciplina molto
Hobby:
giovane, ha radici antiche. Le
Tutto quello che si può fare all’aria aper-
racchette da neve, infatti, indi-
ta.
spensabili per la salita, sono i
Curiosità:
più primitivi attrezzi che l’uomo
La sua auto è facile da riconoscere:
ha utilizzato per le prime escur-
dentro c’è sempre la sua tavola.
sioni sulla neve. Ovviamente
Risultati da segnalare nel 2005: 1° clas-
il connubio con lo snowboard
sificato al “Signal D’Auris”- Auris en
rende questa neo-disciplina
Oisans (Francia); 2° classificato al Vetan
molto divertente e offre a tutti
Classic (AO) e a Le Sappey en Chartreuse
gli amanti della montagna la
(Francia)
possibilità di viverla con una
Progetti futuri:
ventata d’innovazione.
Nell’estate del 2006 parteciperà ad una
Fare fuoripista può essere in
spedizione di sci alpinismo in Cina, nella
assoluto una delle cose più
catena montuosa del Pamir, al limite del
gratificanti per uno snowboar-
grande deserto del Taklimakàn, dove,
der, ma può essere anche una
primo al mondo, tenterà con racchette
delle cose più pericolose. Per
e snowboard la salita al Muztagh-ata
ridurre al minimo possibile il
7546 mt.
rischio, è bene conoscere la
montagna e rispettarla.
05
del M.B.R.20
atleti dopo il via
Ogilvy&Mather
zona con un ampio elenco di indirizzi per il pernot-
tamento. Questa è la guida cicloturistica “Pista
ciclabile del Danubio, Passau-Vienna”.
OLTRE IL LIMITE
di Raffaella Ferrero Camoletto
Nulla è impossibile al corpo, il solo strumento che ci permette di
andare oltre i limiti del tempo, dello spazio e della cultura. Ma
quali sono i cambiamenti più recenti che hanno attraversato la
cultura del corpo contemporanea? Il libro di Raffaella Ferrero
Camoletto, “Oltre il limite”, si pone proprio l’obiettivo di analiz-
zare questi cambiamenti assumendo un particolare punto di
osservazione: l’esame di alcuni sport emergenti, definiti anche
alternativi rispetto al modello dominante dello sport agonistico.
Kayak, rafting, parapendio, deltaplano, hydrospeed, paracadu-
tismo, mountain bike, skateboard, snowboard sono solo alcune
delle pratiche sportive “non convenzionali” che hanno conosciuto
un successo crescente. Oggi sono, infatti, decine di migliaia le
persone che praticano queste discipline, alla ricerca del limite e del
rischio per una continua sfida con se stessi o anche semplicemente
per un piacere estetico e giocoso, per cui al classico tennis o calcio
prediligono, ad esempio, il bungee jumping, lanciandosi nel vuoto
Verde: tra le montagne del Friuli Venezia Giulia.
imbragati in un’armatura elastica. In questo nuovo tipo di pratiche
Benvenuti in Friuli Venezia Giulia. Dove la magia delle Alpi è rimasta intatta, la cura degli uomini
sportive, da quelle più dure a quelle più ludiche ed espressive,
l’autrice coglie il nuovo primato del corpo, non più “prigione ha conservato immense foreste e i sentieri non conoscono confini. Dove lingue e dialetti diversi vi
dell’anima” ma contenitore del sé più autentico e gratificante. parlano al cuore, e i popoli e le culture si incontrano. Dove siete ospiti di una terra vera, fra gente unica
che vi conquista. | www.turismo.fvg.it