Le spezie: un bene di lusso dall’antichità all’età moderna
Lgettoeriespezie sono sostanze aromatiche di origine vegetale, va- per tipo, sapore e uso. Fin dai tempi remoti furono og- di ricchi commerci fra Oriente e Occidente. Erano sino- nella seconda metà del I secolo d.C. – l’India succhia non meno di 50 milioni di sesterzi dalle casse del nostro regno e ci procura merci al centuplo del loro prezzo di produzione […]. Stando al più nimo di ricchezza, perché solo i ricchi potevano permettersele; modesto dei calcoli, le Indie, la Siria e l’Arabia sottraggono al no- significavano mistero perché crescevano in stro Impero cento milioni l’anno: tanto ci costano luoghi sconosciuti e spesso possedevano in- i nostri piaceri e le nostre donne». spiegabili proprietà curative; rappresentavano Nel mondo antico, nel Medioevo e nell’età moder- la diversità perché giungevano da un mondo na le spezie erano considerate un bene di lusso; lontano e leggendario. arrivando da molto lontano, prima di giungere in Nel I secolo a.C. dai porti romani affacciati sul Europa alimentavano i traffici di numerosi mer- Golfo di Suez salpavano ogni anno circa 120 canti e per questo erano costose. Non erano un navi dirette verso l’India e l’isola di Taprobane elemento essenziale per l’alimentazione dell’uo- (oggi Sri Lanka), da dove facevano ritorno cari- mo antico e medievale, ma piuttosto sostanze che di spezie (soprattutto pepe, ma anche chiodi usate per insaporire e conservare (zafferano, se- di garofano, zenzero, cannella), di tessuti di coto- nape, pepe, cumino), per curare diverse malattie ne dai colori sgargianti, di sete e di porcellane (coriandolo, peperoncino, ginepro) o per migliora- cinesi. In cambio i Romani, come commentava re il proprio aspetto. con disappunto Plinio, riversavano in Oriente metalli preziosi, oro e argento. «Tutti gli anni – Un venditore di noce moscata, miniatura, ricorda Plinio nella sua Storia naturale scritta XV secolo (Modena, Biblioteca Estense).