I tre poteri dello Stato vengono affidati ad organismi differenti,
ma quali sono le differenze tra potere esecutivo e legislativo?
La nostra Costituzione prevede che i tre poteri fondamentali dello
Stato (legislativo, esecutivo e giudiziario) siano affidati a tre orga- nismi differenti. Il potere legislativo appartiene al Parlamento, quello esecutivo al Governo e il potere giudiziario alla Magistra- tura. Se il compito della Magistratura può essere facilmente indivi- duabile (giudicare chi non rispetta le leggi), in alcuni casi si crea un po’ di confusione tra il potere esecutivo e legislativo.
IL POTERE LEGISLATIVO E IL PARLAMENTO
Il potere legislativo, come detto, spetta al Parlamento, che si oc-
cupa dell’approvazione (o del rigetto) delle iniziative legislative. Il Parlamento è formato dalla Camera dei deputai e dal Senato che, pur con una diversa formazione, hanno le stesse mansioni.
Tutte le leggi che superano l’approvazione del Parlamento devono
essere promulgate dal Capo dello Stato (ovvero dal Presidente della Repubblica), che ha il potere di rinviarle una sola volta. Il potere di iniziativa legislativa invece viene attribuito ad ogni parlamentare, ma anche al Governo (le cui proposte necessitano della controfirma del Presidente della Repubblica) e ai cittadini: con la raccolta di al- meno 50.000 firma è possibile presentare una proposta di legge po- polare.
IL POTERE ESECUTIVO E IL GOVERNO
Il potere esecutivo spetta al Governo e consiste nel potere di ap-
plicare le leggi (in parole povere: il Parlamento “fa” le leggi, il Go- verno le applica), ovvero: far rispettare l’ordine e le leggi con la ge- stione delle forze di polizia e degli istituti penitenziari, guidare la po- litica estera dello Stato, condurre la pubblica amministrazione e i ser- vizi pubblici e guidare le forze armate.