Le ragioni per cui è necessario che uno studente frequenti la scuola sono molteplici e risalgono fin
dai tempi antichi. Storicamente infatti l’opportunità di studiare non era concessa a chiunque e
questo comportava un enorme problema per chi lo subiva. Basti pensare ai popoli dell’Africa resi
schiavi ai quali era proibito avere un istruzione perché questo avrebbe potuto portare ad una
consapevolezza diversa e quindi questo avrebbe potuto portare gli schiavi a ribellarsi e a cercare
cambiare il loro status di persone non libere. Un popolo ignorante è un popolo che non si pone
alcuna domanda e che dunque non mette in discussione nulla e dunque è più facile da tenere a bada
e da governare. Lo stesso ragionamento può essere fatto con le donne. Fino a qualche decennio fà
non potevano studiare oltre un certo livello perché dovevano adempiere al loro ruolo di mogli e
madri di famiglia e quindi non avevano accesso alla più alta istruzione perché questo avrebbe
potuto comportare una rivolta nei confronti di un potere maschilista. Lo studio quindi è sinonimo di
libertà e la scuola rappresenta la massima espressione. In Italia il diritto allo studio è sancito
dall’articolo 26 della costituzione il quale dice che ogni individuo ha diritto all’istruzione e questa
deve essere gratuita ed accessibile a tutti. Inoltre la scuola deve anche essere obbligatoria almeno
fino al raggiungimento del sedicesimo anno di età. Citando l’articolo 26 della costituzione Italiana
“L’istruzione deve essere indirizzata al pieno sviluppo della personalità umana ed al rafforzamento
del rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali. Deve promuovere la comprensione, la
tolleranza, l’amicizia fra tutte le nazioni, i gruppi razziali e religiosi, e deve favorire l’opera delle
Nazioni Unite per il mantenimento della pace.” Per arrivare ai tempi moderni, la scuola rappresenta
per lo studente un’occasione fondamentale di uguaglianza e di giustizia sociale. Essendo quindi un
servizio reso gratuitamente, oltre che essere un obbligo, mette sullo stesso piano tutti gli studenti
che provengono da diversi ceti sociali, dando così un’opportunità di riscatto a chi ha minori mezzi a
disposizione e gettando le basi per un miglioramento della propria condizione di vita rispetto a
quella dei genitori. La scuola e la famiglia rappresentano per lo studente le due basi fondamentali su
cui costruire il proprio futuro. Chiaramente questo è vero quando anche la famiglia, così come la
scuola, è un luogo sicuro in cui è tutelata la salute fisica e mentale dello studente. Purtroppo quando
il ruolo della famiglia viene a mancare tutto l’onere e il peso della formazione e della crescita etica
e morale dell’individuo grava sulla scuola. In questo caso la scuola assume un ruolo ancora più
importante perché può davvero rappresentare un’occasione di riscatto. La scuola è anche una
palestra di vita perché ricalca la società odierna e le dinamiche sociali. Gli studenti imparano a
relazionarsi tra di loro e imparano a gestire le proprie emozioni, o almeno così dovrebbe essere, in
quanto nell’età dell’istruzione essi sviluppano una personalità che servirà nel mondo esterno una
volta finita. Dal punto di vista degli insegnanti la scuola ha un valore fondamentale in quanto il
ruolo del docente è uno dei mestieri più delicati e importanti in assoluto in quanto hanno l’onere di
formare le generazioni future che poi saranno quelle che dovranno portare avanti il destino di un
paese, di una nazione e del mondo intero. Il ruolo dell’educatore è quello di incoraggiare lo
sviluppo più completo possibile delle attitudini di ogni persona, sia come individuo sia come
membro di una società ispirata dalla solidarietà. Il docente ha un ruolo principale, insieme alla
famiglia, nell’educazione dell’individuo. Aspetto molto importante del docente è anche quello di
dare ascolto allo studente, opportunità che nella vita reale è qualcosa che viene oramai molto
trascurata soprattutto nella vita moderna piena di individualismo e di attenzione rivolta quasi
esclusivamente verso di se anziché verso gli altri. Questo è ancora più vero se pensiamo alla
distorsione che c’è a causa della tecnologia e dei social. I genitori e la famiglia rappresentano l’altro
pilastro importante nella vita e nella formazione di un individuo. Sempre secondo la costituzione
Italiana i genitori hanno diritto di priorità nella scelta del genere di istruzione da impartire ai loro
figli. Genitori e docenti sono partner di uno scopo che ha come obbiettivo il benessere psicologico
del proprio figlio e del proprio studente. In questo progetto in comune tra famiglia e scuola ciascuno
deve fare la propria parte. Sicuramente anche i docenti che possono essere molto preparati dal punto
di vista didattico, avrebbero bisogno di una formazione che faccia attenzione all’aspetto emozionale
in maniera da facilitare il rapporto con gli alunni e con i genitori, ma anche il dialogo e la
collaborazione tra colleghi e con tutto il personale scolastico. In un’ottica di collaborazione tra tutti
gli organi l’istruzione può migliorare dando più importanza alla soggettività dell’individuo e non
focalizzandosi solo sulla prestazione che si traduce in semplici valutazioni. Dare spazio alla
creatività personale senza essere vincolati soltanto a dei criteri rigidi e standardizzati potrebbe
rendere più interessante il sistema scolastico. Il docenti dovrebbe essere in grado di plagiare ed
affascinare in quanto gli studenti imparano attraverso il fascino e l’imitazione.
Secondo Platone l’apprendimento avviene per via erotica. Freud diceva che anche il bambino, sin
dalla nascita, ha una sua sessualità. Chiunque ha avuto un esperienza di studio in cui ha studiato
volentieri le materie dei professori di cui era innamorato e ha tralasciato quelli di cui non aveva
alcun interesse. A scuola è importante saper appassionare perché gli studenti, soprattutto nell’età
adolescenziale, vivono un momento per cui l’unica cosa che conta è l’amore, e se gli adolescenti si
occupano dell’amore bisogna andare ad intercettare questo sentimento. Attirarli a livello emotivo
significa trovare la breccia per passare poi al livello intellettuale. Il ruolo delle emozioni
nell’apprendimento e nei meccanismi del cervello è oggetto di studio da parte degli psicologi
oramai da molto tempo. E’ noto infatti che attraverso le emozioni si riesce ad apprendere
maggiormente perché quella che è la solita lezione può diventare una vera e propria esperienza di
vita. La chiave per arrivare alla testa dello studente è attraverso il cuore. Infine per poter compiere
un percorso educativo completo è necessario che ci siano due condizioni. La prima è una
condizione oggettiva in cui le scuole sono composte da classi di dodici o al massimo quindici alunni
per individuare le differenti intelligenze degli alunni e i diversi percorsi emotivi. La seconda è una
condizione soggettiva in cui gli insegnanti abbiano innanzitutto una base di conoscenza di
psicologia volitiva e poi dispongano della virtù dell’empatia per evitare una distanza tra docente e
studente.
2. Argomento di Formazione
Il seguente argomento di formazione è rivolto agli studenti delle scuole superiori e sottopone ad un
attenta e accurata valutazione una tematica importante che investe l’Italia e il nostro quadro sociale:
la povertà della donna in Italia. L’argomento viene proposto ad una classe I di Liceo Classico, ed è
prevista l'aggregazione degli insegnamenti per aree e per assi culturali: Storia e Geografi a formano
l’asse storico-sociale. L’intento è quello di comprendere la situazione socio economica della donna
in Italia, rifacendoci ad un mosaico vario di situazioni che rimandano ai modelli di integrazione tra
vita domestica e familiare. L’argomento si compone di quattro lezioni da due ore ciascuna. Le
lezioni si svolgeranno principalmente in aula.
Le discipline
Le Competenze
Le Conoscenze
Lezione 1:
Lezione 2:
Lezione 3:
Lezione 4:
2) Si sposta l’attenzione sull’analisi della famiglia come unità di produzione di servizi: Per
approfondire tale questione è necessario intrecciare le dinamiche economiche con gli
indicatori di benessere/non benessere attraverso l'informazione riguardante l’abitare, la
salute e l'educazione. Prendiamo in esame il livello individuale in cui le risorse personali
sono condivise e suddivise. Il sociologo Pahl, ha evidenziato come la madre metta a
disposizione più risorse per il mantenimento della famiglia, soprattutto in situazioni di
precarietà, rispetto all'uomo. E’ più probabile che la donna riservi il suo stipendio alla spesa,
alla cura della casa e alla cura dei fi gli rispetto all'uomo. In questa ottica, l'instabilità tra
reddito da lavoro e carico familiare è un'altra possibile causa della povertà femminile.
Possiamo affermare che la chiave di lettura consiste nella situazione del lavoratore
all'interno del nucleo familiare e nella ridistribuzione del reddito.
3) Percorso di povertà: differenziazione di genere. Uno studio condotto in Gran Bretagna nel
1991 sottolinea come sia anche diverso il percorso e la durata della povertà per la donna e
per l'uomo. Le donne sono più inclini a percorsi di povertà cronica, di lunga durata.
Soprattutto in caso di divorzio, perdita di un lavoro, inattesa condizione di madre sola, la sua
condizione di donna in quanto tale e quindi la scarsità di risorse personali, sociali e
istituzionali la rendono un soggetto fragile. Gli indicatori di deprivazione non monetaria ci
forniscono una visione simbolica della condizione femminile: le donne coprono gli altri
membri della famiglia dei rischi ridimensionando se stessa in un'ottica sociale e lavorativo.
Un altro fattore che potrebbe essere alla base della povertà femminile è la quantità di tempo
libero che hanno a disposizione: sarà la a modificare gli orari gli schemi della sua giornata
per far fronte alle necessità mentre per gli uomini la struttura temporale sarà sempre rigida e
poco sensibile ai mutamenti.
4) Per cercare di uscire da quel obsoleto welfare familistico italiano basato sulla solidarietà
familiare. Questo provvedimento vede un passo indietro nei confronti della divisione del
lavoro domestico e nel carico delle responsabilità. Possiamo fare un parallelismo con i paesi
nordici dove i diritti sociali sono pagati per via assicurativa o dalla fiscalità generale. C’è da
dire anche che le donne che andranno in pensione dovranno occuparsi dei nipoti ed i parenti
anziani a cui familiari più giovani non possono dedicare tempo. Possiamo riscontrare, alla
fine di tale discorso, che sicuramente alla base della povertà femminile vi è la mancanza di
servizi per famiglie, che disincentiva l'occupazione femminile e obbliga le giovani a
prendere una decisione: una carriera o la cura della casa. Ci sono moltissime donne che si
occupano a tempo pieno della cura della casa perché le entrate ridotte non permettono aiuti
esterni. Saraceno conclude il discorso con parole negati ve sulle prospetti ve future del
welfare italiano. L a scarsa attenzione a tematiche quali l'aumento dell'occupazione
femminile e le agevolazioni per donne giovani con famiglia non produrranno cambiamenti
nel tempo.
Gli studenti presenteranno una produzione scritta e una riflessione personale su un saggio a scelta.
Sarà prevista una modalità di verifica che sarà attraverso la stessa realizzazione di una produzione
scritta e la successiva esposizione orale con la finalità di creare un pensiero critico inerente al
problema, e valutata con un compito.