Quando facciamo misure in laboratorio o risolviamo dei problemi del libro, le grandezze
fisiche sono conosciute con un certo numero di cifre significative.
Ad esempio, se voglio fare la misura di densità di una sostanza, ho bisogno di misurare
massa e volume. Supponiamo di trovare i seguenti valori:
m=123,48 kg
V= 0,341m3
Da come sono state scritte le misure capiamo che la massa è stata determinata con 5 cifre
significative mentre il volume con 3.
Se vorrò calcolare la densità, userò la formula:
Quando le grandezze fisiche che devo utilizzare nei conti per ricavare la grandezza fisica a
cui sono interessata sono legate da MOLTIPLICAZIONE E/O DIVISIONE, il risultato andrà
espresso con lo stesso numero di cifre significative della grandezza fisica che, nei conti, ne
ha di meno.
Nel nostro esempio, quindi, 123,48 ha 5 cifre significative, 0,341 ne ha 3, quindi il risultato
andrà approssimato alla terza cifra significative e quindi, nell’esempio, al 2:
Quindi, sintetizzando:
Quando le grandezze fisiche che devo utilizzare nei conti per ricavare la grandezza fisica a
cui sono interessata sono legate da ADDIZIONE O SOTTRAZIONE, dovrò individuare la
grandezza fisica che ha l’ultima cifra significativa più a sinistra. La posizione in cui si trova
questa cifra è la stessa posizione in cui si troverà la cifra significativa del risultato su cui
dovrò approssimare.
Esempio.
Ho misurato due masse e voglio sommarle.
I risultati che ho trovato sono
m1 = 124 kg
m2 = 1,978 kg
Quindi, sintetizzando (limitando quanto abbiamo detto ai soli numeri con le ultime cifre
decimali che si fermano al massimo alle unità):
Esercizi: