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11-13 paragrafo 7)
Umanesimo – riscoperta antichità classica (testi che sono stati dimenticati); la scoperta che può essere
materiale o di un nuovo modo di rapportarsi ai classici del passato (filologia); cercano nelle opere modelli
estetici e morale e parlano anche di politica
intellettuali: sono uomini che assumono incarichi pubblici importanti; e sono strumenti per propaganda,
rafforzare il proprio giudizio
gli intellettuali fecero una polemica contro il medioevo – prospettiva poetica rispetto al medioevo:
atteggiamento di critica, denunciano la superstizione, il fanatismo ecc…
umanisti – vogliono far risaltare il proprio pensiero e aprirsi al futuro; intellettuale è capace di lasciare un
segno al futuro; le cose future sono nuove rispetto al passato, ma recuperano un passato grandioso
(classicismi) e come bersaglio hanno il medioevo
Eugenio Garin: filosofo (lavora a Firenze)
riflessione:
- ciò che fa la differenza è la coscienza storica (ovvero la consapevolezza del divenire storico)
- gli umanisti scoprono i classici perché li distaccano da sé, li “lasciano” al loro tempo, alla loro epoca
- barbari sono gli autori del medioevo; non hanno saputo comprendere i classici, li hanno avvicinati troppo a
se senza averli compresi nella verità della loro situazione storica
non devono avvicinarli troppo ma nemmeno allontanarli troppo, bisogna leggerli nella giusta distanza storica
(coscienza storica)
filologia – filologi affrontano documenti, carte ecc.. desiderandoli come fatti umani, trattati con rispetto ma
anche analizzati, studiati e sottoposti a discussione critica
es: Lorenzo Valla – critica la donazione di Costantino
Invenzione della stampa
con caratteri mobili; 1450: Gutemberg – più economico e accessibile il libro in stampa favorendo diffusione
della cultura umanistica (es: Lutero grande stampa)
nascono manuali – libri in piccolo formato anche per il viaggio; processo di alfabetizzazione
Cambia ruolo intellettuale
non vive più nei luoghi intellettuali del sapere ma presso corti signorili – grandi mecenati che investono
denaro per trarre verso di se persone /uomini
accademia neoplatonica – fondata a Firenze da Marsilio Ficino (un intellettuale neoplatonico); fondata dai
De Medici; dirige l’accademia, traduce tutta opera di Platone in latino
1453 – cade Costantinopoli; intellettuali contribuiscono alla diffusione e traduzione dei testi platonici
Padova – università in cui (1400-1500) si studia Aristotele
Nuova concezione dell’uomo
Homo faber ipsius futurae = uomo artefice del proprio destino
- uomo medievale era posto in un ordine già dato
- uomo rinascimentale ha prerogative fondamentali, libertà e libero arbitrio, possibilità di costruire il proprio
posto nel mondo, l’uomo rinascimentale non mette da parte dio e uomo ma uomo è un miracolo della
creazione; quindi Dio non è più al centro (teocentrismo medievale) ma è in periferia, uomo invece è al centro
(antropocentrismo)
Altre differenze:
- uomo medievale: contemplazione, preghiera, devozione – vita terrena è preparazione ad una vita eterna,
all’aldilà che comporta una rinuncia ascetica al mondo
- uomo rinascimentale: colto, risalta ed elogia la vita attiva e impegno nella società, esalta l’importanza del
piacere – ricorda la felicità come eudaimonia (Aristotele) = massima fioritura, culmine delle potenzialità
abbandona idea scettica di rinunciare al mondo
Lorenzo il Magnifico - uomo politico e intellettuale, scrive “quant’è bella giovinezza che si fugge tuttavia!
Chi vuol esser lieto, sia: di doman non c’è certezza” – celebrazione della gioia, senso di leggerezza, leggeri
nella vita, vivere alla giornata perché non sappiamo cosa avverrà nel domani; “scelta” chi vuole può esserlo
ma non è obbligatorio
Saggio: montaigne non è un filosofo rigoroso, che delinea le sue riflessioni in modo sistematico all’interno di
un trattato, ma opta per i saggi, esperienza prova, vuole parlare di se, di come si vede nella sua vita, nel suo
caso i saggi sono di natura autobiografica. Provo sperimento, il saggio è un esperienza, una prova. Prova a
dire qualcoa di se scavando nella propria coscienza. Sono io stesso la materia del mio libro. Il libro è un
racconto della sua vita. (artificio retorico)
Non è un filosofo alla maniera di Aristotele, o dei razioinalisti che verrano dopo di lui.
I saggi sono un opera monumentale che contiene tante riflessioni che toccano le tantissime sfaccettature dalla
vita di Montaigne non c’è rigore, modo logico di procedere.
I classici per lui sono opere vive che possono ancora paralre con noi, non vanno giudicate come cimelii, ma
vanno interrogate perchè possono ancora dirci molto. Vedere nei classici persone vive. Citazione a
Macchiavelli: “Venuta la sera, mi ritorno a casa ed entro nel mio scrittoio; e in sull'uscio mi spoglio quella
veste cotidiana, piena di fango e di loto, e mi metto panni reali e curiali; e rivestito condecentemente, entro
nelle antique corti delli antiqui huomini, dove, da loro ricevuto amorevolmente, mi pasco di quel cibo che
solum è mio e ch'io nacqui per lui; dove io non mi vergogno parlare con loro e domandarli della ragione
delle loro azioni; e quelli per loro humanità mi rispondono; e non sento per quattro hore di tempo alcuna
noia, sdimentico ogni affanno, non temo la povertà, non mi sbigottisce la morte: tutto mi transferisco in
loro.”
Object 1
Non facilmente etichettabile, non vuole esporre una dottrina ben precisa. Possiamo identificarlo nello
scetticismo, modo e stile filosofico che sceglei di adottare, modo di leggeregli autori del passato e di
riflettere su se stessi e su gli altri, non più come corrente filosofia. Stile: modo inconfondibile che segna la
riflessione di un filosofo. Essere scettici per montaigne significa dire che non ci sono conclusioni difinitive,
ma non può sottrarsi all’uso della ragione, valorizzazione della ragione umana perno sul quale si basa.
Penstore antidogmatico per eccellenza, non ha verità che chiedono di essere obbedite, un uomo che non ha
certezze che attravrso la ragione riescie a trovare una tarnquillità spirituale. Sa sorridere al mondo.
Dogma: verità assoluta che chiede di essera obbedita.
Siamo al cospetto di un testo che oltre ad essere di filosofia, è privo di un rigore logico e mostra che non è
solo un filosofo ma qual cosa di più.
Che cos’è l’uomo per montagigne? Creatura miserabile e infelice, esprimono l’essenza vera e pripria
dell’uomo nel mondo, che può poco e nulla al cospetto delle calamità naturali. È ha la presunzione di
rappresentare la fine ultima del mondo, ma poi si scopre al pari degli esseri inferiori che popolano il mondo.
Mettere in discussione che l’uomo sia come un signore assoluto che si installa nel mondo per dominarlo in
filosofia si chaima finalismo antropocentrico. (riga 9)
montaigne scettico perchè mette in dubbio rappresentazione che l’uomo da di se stesso. Sembra che preceda
il pensiero di Froide. (uomo padrone neanche in casa propria)
L’uomo si illude di rappresentare il centro del mondo, ma si rende poi conto di essere una delle tante forme
viventi che popolano il mondo, e nemmeno la più forte.
Neppur signore di se stessa: modo per ridicolizzare assurda convinzione che l’uomo ha di essere al centro del
mondo.
Riga 14: nel momento in cui denuncia il nostro orgoglio di rivendicarci centro del mondo, ci richiama ad
essere consapevoli dei nostri limiti (ritorno a Socrate: conosci te stesso). Essere consapevoli dei propri limiti
significa anche evitare di disprezzarci, fa si che ci riconosciamo per come siamo, attraverso la
consapevolezza. Non dobbiamo cadere preda dello sconforto.
Essere consapevoli dei nostri limiti ci aiuterebbe anche nel presente. Non dobbiamo mettere in dubbio il
nostro ruolo nel mondo.
Non mette in dubbio l’esistenza di Dio.
Imparare a moroire è imparare a vivere, l’uomo non muore perchè è malato, ma perchè è vivo. La morte è
l’orizzonte ineludibile della vita, prenderne atto signifac esaltare e valorizzare la vita. Dobbiamo impegnarci
a fondo a vivere bene. Dobbiamo imparare a vivere proprio perchè siamo consapevoli della morte. (ripreso
da Epicuro). Morte più bella che ci si può auspicare? Essere lucidi fino alla fine e poter rivedere in un
momento tutta la mia vita e affermare che abbiamo vissitu, vissuto bene.
Giordano Bruno
Giordano bruno nasce a Nola nel 1548, in una famiglia umile. Intorno ai 14/15 convento di San Domenico,
cambia nome da Filippo a Giordano, di firmava Giordano Bruno Norano. Studente troppo brillante, con
immaginzazione troopo ricca e vivace. Viene segnalato al capo del monastero perchè toglie dalla sua stanta
le immagini dei santi per lasciare solo il crocifisso, comincia a dare segni di disaccordo con la dottrina
cristiana. Comincia ad essere denuciato, entra nel giro delle persone segnalate all’inquisizione come
potenzialmente eretiche.
Smette l’abito domenicano, verà scomunicato e compie un viaggio in eu, pellegrinazioni, come se fosse in
fuga da qual cosa o da qualcuno, in realtà da se stesso. Lo toviamo a Ginevra, a Parigi alla corte di Enrico
III, era un cultore delle mnemotecniche, studio delle tecniche che favoriscono lo viluppo della memoria.
Diventa collaboratore dell’ambasciatore francese a Londra, dove regnava Elisabetta, e risce a frequentare
l’alta corte, c’è chi pensa abbia fatto la spia per conto della regina. Francoforte: sede della fiera del libro che
si teneva già all’epoca di Giordano Bruno, che in questa fiera viene a contatto con un libraio veneziano, che
lo mette in contatto con un giovane patrizio veneziano Giovanni Mocenigo, che voleva apprendere le
mnemotecniche. Allora Bruno nel marzo del 1592 del torna in Italia, e sembra che voglia riconciliarsi con la
chiesa. Inegna per alcuni mesi nella casa del Mocenigo poi l’abbandona e torna nello stato della chiesa.
Questo solleva dissapori con il Mocenigo che lo denucia all’inquisizione veneziana prima che parta per
Roma. Motivi: alcuni sostengono che Bruno lo disprezzasse e inganava la figura di uomo che grazie alla
ricchezza vuole appropriarsi della sapienza. Si apre un processo contro Bruno a Venezia, prime fasi del
processo vengono chiesti chiarimenti a giordano, ma le accuse a lui rivolte vengono solo da Mocenigo,
perciò il processo sembra arenari in un nulla di fatto, se non che l’inquisizione romana chiede al senato
veneziano un estradizione, per condurre Bruno a Roma e sottoporo ad un processo sotto il santo uffizio.
Inizialmente il senato veneziano, per conservare la propria autonomia, non accetta, ma poi visto che anche il
papa, atraverso un suo ambascatore, fa pressione, Venezia aquindiscende a mandare Giordano a Roma.
Interessani le parole del funzionario veneziano che accompagna la richiesta di estradizione dicendo: “esser le
colpe di costui in proposito di eresie, se ben peraltro sia uno dei più eccellenti rari ingegni che si possano
deisderare e gli exquisita doctrina e sapere”.
Febbraio 1593 Giordano imbarcato per Roma, alla fine del mese entra nelle carceri del tribunale e ne uscirà
solo sette anni dopo, nel 17 febbraio del 1600 quando sarà accompagnato al rogo in piazza dei fiori.
Perchè Giordano Bruno è considerato eretico, quali sono i capi di accusa?
Sono molteplici, avveva opinioni erronee sulla santa fede cattolica, in particolare: “il procedere che usa
adesso la chiesa non è quello che usano gli apostoli, ora chi non vuole essere cattolico bisogna che provi il
castigo e la pena, perchè si usa la forza e non l’amore”, bruno ha definito i preti come “ignoranti e asini”, “le
religioni sono credenze aasurde per l’istituzione di popoli rozzi che devono essere governati”, cristo mago
che faceva miracoli apparenti “mostrò di morire mal volentieri e non fu posto in croce, ma ipiccato sulla
forca come un comune delinquente” negava inferno purgatorio, la verginità di Maria.
Eresia: negare dogmi, verità racchiuse nella dottrina ufficiale dell’istituzione. Significa scegliere
Ortodossia: devriva da due termini greci, docs=opinione e ortos=retto, l’opinione retta.
Bruno sosteneva l’esistenza di molteplici infiniti mondi che poteva ospitare forme viventi, altre creature. Per
Buno ogni stella era il centro di un sistema solare. Pensare all’infinità, eternià dei mondi metteva in crisi il
tema della salvezza. Nel momento in cui Bruno dice che questi modi oltre ad essere infiniti erano anche
eterni, nega la creazione del mondo da parte di Dio.
Bruno si difese per 7 anni, non si sa se fu torturato. Si appello alla dottrina della doppia verità, ci sono le
verità di fede, ma ci sono su un altro piano le verità della ragione frutto della riflessione autonoma
dell’uomo. Strategia non accettata dal tribunale che gli chiese di abiurare, ovvero riconoscersi in errore e
mostrarsi penitentoi davanti alla chiesa. Il suo fascino è legato alla decisione di Bruno di non abiurare. Si
tratto di un fallimento della Chiesa.
Eretico relapso.
Ricondurre l’eretico alla verità attraverso il tribunale dell’inquisizione.
Rivoluzione astronomica (pag 100 a 103, no terzo sist cosm, no keplero, da pag 104 a 108)
Due protagonisti: Copernico e giordano bruno
inizio della rivoluzione scientifica
è un grande avvenimento filosofico perché mette in crisi e distrugge il vecchio modo di intendere il cosmo e
l’universo che aveva dominato per secoli; grande cambiamento su scenario concettuale, culturale
Freud: prima grande ferita narcisistica nella realtà – uomo comincia a smettere di considerarsi il fine ultimo
dell’universo del mondo, non si rappresenta più come il cuore del mondo dell’universo
Rivoluzione secondo giordano bruno: passaggio dal cosmo degli antichi che era un mondo finito chiuso e
ordinato gerarchicamente al cosmo del moderno che è un mondo aperto senza limiti e infinito
1543 – viene pubblicato il test di Copernico de rivolutionibus orbium coelestium; Copernico sviluppo ipotesi
nuova: eliocentrismo; centro del mondo e dell’universo il sole e terra tra pianeti che orbitano attorno al sole,
no più geocentrismo
allontanamento dalla vecchia concezione tolemaico-aristotelica: pianeti racchiusi all’interno del cielo delle
stelle fisse, pineti si muovono in moto circolare attorno alla terra che sta immobile al centro; universo è
insieme di sfere concentriche solide e reali in cui sono incastonati corpi celesti; distinzione fondamentale tra
regione, mondo zona terreste o sublunare che si differenzia rispetto ad un mondo, zona celeste sopralunare;
sublunare 4 elementi naturali soggetti a trasformazione, cambiamento; sopralunare 5 elemento, 5 essenza o
etere materia incorruttibile no soggetta al cambiamento e alla trasformazione, corpi celesti fatti di etere
Corpi più pesanti tendono a scendere, mentre i più leggeri salgono
Caratterizzazione modello tolemaico-aristotelico – conferma nelle autoritas delle sacre scritture; vicine alla
sacre scritture e coerente con l’osservazione del senso comune; era un modello che funzionava perché in
relazione allo sviluppo della conoscenza dell’uomo del tempo era assolutamente coerente con l’osservazione
del senso comune
intervento di Copernico è decisivo e rivoluzionario perché mette in crisi ciò che si pensava
Copernico:
- nasce nella Prussia che all’epoca era una provincia della polonia quindi è polacco di nascita; studiò nella
prima università di Cracovia, ma la formazione vera e propria si svolgeva in Italia – infatti fece viaggi in
Italia e studiò a Bologna, Padova e Ferrara in cui conosce testi delle filosofia classica, in particolare opere di
Platone
- 1543 si racconta che Copernico fosse gravemente malato e abbia ricevuto la prima copia del suo libro il
giorno della sua morte – ha aperto gli occhi per pochi attimi e ha goduto per qualche istante prima di morire
della gloria e della fama che godrà dopo la morte
dedica il libro al papa Paolo III che aveva eseguito inquisizione romana 1542 e nel 1545 ha convocato
concilio di Trento; era un gesto consuetudinale
- Andres Osiander (teologo) ha fatto precedere testo da una prefazione che fu lasciata volutamente anonima,
per far pensare fosse stata scritta da Copernico – dice che nel testo viene sposta un’ipotesi, un modello
matematico che semplifica calcoli astronomici e dice chiaramente la tesi che il sole è al centro dell’universo
– è importante perché stravolge completamente il senso dell’opera di Copernico e fatto sì che la chiesa
accettasse il copernicanesimo
la chiesa poté fare leva su questa prefazione per poter accettare per molti decenni la dottrina copernicana
tanto che la condanna vera e propria arriverà nel 1616 – testo di Copernico sarà tolto dall’indice dei libri
proibiti nel 1835
Pensieri:
- pone il sole al centro dell’universo
- attorno al sole ruotano tutti i pianeti tra cui la terra che gira anche su e stessa – concezione rivoluzionaria
rispetto al modello astronomico tracciato prima – MA ci sono degli elementi che mostrano la continuità
dell’ipotesi copernicana con il mondo che abbiamo definito degli antichi perché l’universo di Copernico è
ancora finito chiuso dal cielo delle stelle fisse ha una forma sferica
- c’è una potenza di carattere rivoluzionario ovvero cambiare centro dell’universo ma c’è anche persistere
dio elementi di carattere di proprietà tipici del vecchio mondo degli antichi
Chi sarà l’uomo che continua e segue questa dottrina? Giordano bruno – filosofo e poeta (sicuro no
scienziato) che recupera un’idea che era già stata proposta in epoca antica dagli atomisti (Democrito ed
Epicuro) secondo cui universo è infinito ed esistono infiniti mondi ma atomismo esce poi di scena e tornerà
in occidente con il ritrovamento del de rerum natura nel 1417 – probabile che giordano bruno si sia ispirato a
quest’opera per “abbattere le muraglia” del mondo
Bruno ha una visione poetica del mondo – osservando nelle notti serene le stelle che stanno nel cielo si
chiede se ogni stella è in realtà un sole attorno a cui girano infiniti pianeti – è un modo ipotetico di vedere le
cose; sviluppa conclusione che universo non può essere che infinito anche perché si chiede dato che dio è
infinito e infinita potenza e causa del mondo dovrà produrre un universo infinito; se dio è infinito non sarà
anche l’effetto di ciò che crea infinito? – non bisogna fare riferimento alla dottrina cristiana di dio che crea
mondo dal nulla ma visione PANTEISTA secondo cui dio è il mondo, è la natura ed è la causa interna del
mondo stesso; nella dottrina panteista dio non è trascendente e separato dal mondo come in quella cristiana
ma è immanente del mondo, come se la natura e l’universo fossero espressione di dio
Universo di Bruno si apre all’infinito e si possono trovare anche infinite creature
non esiste un centro in questo universo, perché se ogni stella può rappresentare un sole e quindi un centro
allora è dappertutto quindi non può essere in un luogo specifico – è molto vicino all’universo attuale rispetto
all’idea di Copernico in cui è chiuso e finito; l’unico elemento che la chiesa accetta di bruno ed è l’idea
dell’infinità dell’universo come espressione dell’infinità di dio
nel 2000 c’è stato un convegno di studi in cui la chiesa ha espresso “rimpianto” sulla morte sul rogo di
Giordano Bruno; ma questo episodio non è una giustificazione perché il panteismo è infatti un’idea
totalmente estranea e inaccettabile per la chiesa cattolica perché mette in crisi l’idea della creazione di dio
del mondo dal nulla.
Non c’è in europa un luogo di nascita della scienza moderna, ma tutta l’europa è la culla di questa nuova
disciplina. La scienza è un prodotto dell’Eu, si affferma anche grazie alla scienza. Come se ci fosse una rete
di questi grandi autori che ipoteticampente facevano parte di una comunità, una repubblica dellla scienza.
Seconda metà del seicento le prime accademie scientifiche.
nell’eu in quel tempo c’era appena stata la guerra dei trentanni, bruno viene mandato sul rogo, le streghe
venivano mandate sul rogo, i neonati avevano più chance di morire che di vivere...
gli scenziati che hanno fatto la rivoluzione scientifica non avevano luoghi di ricerca, ma è il prodotto di un
lavoro collettivo.
1) La concezione della natura come ordine oggettivo e causalmente strutturato di relazioni governate da
leggi
2) concezione della scienza come sapewre sperimentale,matematico, intersoggettivamante valido,
avente come scopo la conoscienza
ora la natura perde ogni caratteristca riconducibile all’uomo.
principio di causalità è quello su cui cui si basa la concezione della scienza. Pilastro della nuova concezione
di scenza, natura strutturata in modo da rispettare un principio di causalità che tiene assieme in modo
costante e univoco una causa o un effetto.
Alla scienza interessa solo la causa efficente. In quanto è interessata solo all’insieme delle forze che
producono un determinato fatto. es. arcobaleno, allo scenziato non interessa l’estetica, l’emotività, ma vuole
comprendere cosa accade in natura.
Allo scienziato interessa sapere le cause che danno vita aal fenomeno, che lo determinano. Il fenomeno è
riconoscibile solo studiando quali sono i fattori che lo detrminino.
La scienza come noi la conosciamo oggi nasce in un certo periodo storico, non è sempre esistita, ma tra 16 e
17 secolo nasce.
Esperimento come una costruzione rigorosa che si basa su ipotesi e verifica che porta ha dimostrare la
velidità delle ipotesi, per gli antichi recezione di dati avuti con l’osservazione.
Chi padroneggia il saper della matematica avrà accesso hai segreti della natura, saranno gli unici a capire la
legge della natura. La matematica come filigrana della scienza.
Intersoggettività: la rivoluzione scientifica non è il prodotto di un singolo uomo, ma esito di un lavoro
collettivo. Tratto fondamentale che emerge con la modernità.
La conoscena è potere: la scienza per quanto disinteressata, non può che produrre risultati che hanno un
impatto sulla vita degli uomini, conoscere la natura, saper foormulare le leggi che regolano la naturo,
necessariamente non possono avere una concreta nella vita degli uomini.
La scienza è un sapere che progredisce sempre nel tempo (cumulativo) arricchisce sempre di più le sue
conoscienze.
Perchè la scienza nasce in quel periodo storico?
1. formiche – EMPIRICI, che si limitano a un tipo di attività, RACCOGLIERE un enorme quantità di dati
basandosi sui sensi, avvalendosi dell’esperienza, come formiche che d’estate accumulano tantissime riserve
per vivere tranquille d’inverno, poggiano solo sull’esperienza
2. Ragni che tessono tela – RAZIONALISTI che si basano solo ed esclusivamente sulla razionalità, // la tela,
ragnatela come qualcosa di vecchio, di sterile, polveroso che si basa sulle auctoritas
3. (per eccellenza) come le api, succhia dai fiori il nettare e poi produce il miele, lo SCIENZIATO fa
un’elaborazione critica dell’intelletto della ragione che opera sul materiale ricevuto dall’esperienza,
esperienza + lavoro critico della razionalità
* METODO INDUTTIVO
** INDUZIONE= processo che ricava delle verità generali attraverso l’osservazione di casi particolari
* TECNICA
Tre grandi invenzioni che hanno cambiato il mondo
1. Stampa
2. Polvere da stato
3. Bussola
"La stampa, la polvere da sparo e la bussola: queste tre invenzioni hanno completamente cambiato la faccia e
lo stato delle cose in tutto il mondo; la prima in letteratura, la seconda nella guerra, la terza nella
navigazione; esse hanno portato tanti cambiamenti, così profondi, che nessun impero, nessuna setta, nessuna
stella sembra aver esercitato tanto potere ed influenza nella vita dell'uomo quanto queste scoperte
meccaniche"
Copertina: Aristotele e Tolomeo (1500 anni di differenza ma parlano) e Nicolo Copernico (in cui si
identifica, rappresentato come se fosse lui -> loro si differenziano da Aristotele e Tolomeo)
Nel TIMEO Platone descrive una parte dell’universo triangoli -> 5 poliedri possibili e associa 4 elementi + 5
elemento (il tutto/etere), per galileo la questione è tra lui Aristotele e Tolomeo, PLATONE NON CENTRA
Aristotele -> cerchio e universo come sfere concentriche
Tolomeo, tavole tolemaiche, eppure la sua visione è durata tantissimo -> la terra fissa al centro e tutto gira
intorno
Libro di ASTROLOGIA tetra Biblos (popoli di dx e di sx)
Ammirazione dei greci
Galileo in chiesa si distrae e guarda lampada che oscilla – isocronia??? del pendolo
Il tempo si misurava con la musica che è matematica
A CHI INTERESSA SAPERE il COME – I MECCANICI,
calendario egiziani (avevano calcolato un anno 365 giorni, come? - giulio cesare - gregoriano
Dio e l’artefice dei testi scari, contengono verità. Rappresentano per gli uomini il fondamento
dell’esperienza religiosa, ma le sacre scritture sono state scritte in una forma tale da risultare accessibili
anche ai popoli rozzi e indisciplinati (non in termine negativo). I testi sacri sono un punto di riferimento per
l’uomo che “vuole andare al cielo”, indicano l’itinerario che l’uomo deve seguire per arrivare al cileo.
Anche la natura,realtà univero, può essere pensata come come opera di Dio, che porta la sua firma. La natura
con la totalità degli elementi che la compongono rappresenta l’oggetto di studio della scienza, chiave di
lettura della natura, che è stata scritta in caratteri matematici, perciò l’uomo di scienza deve padroneggiare la
lingiua della matematica e della giometria. Per chi non conoscie queste discipline natura=labirinto. Sulla
base di queste riflessioni, le scienza spiega all’uomno come vadi al cielo, ovvero come funziona la natura, le
leggi che ci sono alla base del mondo. La religione dice come andare in cielo, la scienza come funzione il
cielo. A questo punto galileo ha aperto 2 forme di sapere. Che però non si muovono in pararlleo, i contrasti
sono solo apparenti, noi saremo in grado di capire che sono le sacre scritture a doversi adattare alle verità
della scienza, perchè le sacre scirtture dovevano adeguaris a rozzi e non potevano essere presi alla lettera,
vanno reinterpretati (ribaltamento rispetto tommaso). Nelle sacre scritture ci sono dei passaggi in cui viene
detto che il sole si muove, in conflitto con le ricerche di keplero.
Lui non mette in discussione la verità delle scare scirtture, ma molte volte ne bisogna indagare il vero
significato nascosto.
Sensate esperienze osservazioni empiriche
dimostrazioni necessarie ragionamenti deduttivi che hanno alla base la matematica.
Per studiare la natura servono questi due elementi, non le sacre critture. Bisogna saper andare oltre alla
superfice della lettera.
l’uomo con la sua competenza sa padroneggiare la matematica e la giometria per comprendere il kìmondo
della scienza, ma porta sempre con se le sacre scrirrure.
Due grandi auctoritate con cui si doveva confrontare? Dio e Aristotelici o Peripatetici.
Galilei non disprezzava Aristotele, ma i suoi disciepoli.
Peripatetici: venerano con eccessiva riverenza Aristotele. Triturano i testi di aristotele perchè convinti che in
questi si torvi la verità. “signori che possiedono palazzo glorioso che sta per cadere, che continuano ad
investitre tempo ed energie a puntellare questo vecchio edificio nella speranza che non crolli. In relatà
dovrebbero avere il coraggio di abvbattere l’edificio per poterne edificare uno nuovo più stabile con
fondamenta più solide” metafora tipica della mentalità seicentesca.
Cannocchiale strumento tecnico che galileo ha saputo perfezionare e potenziare. Lo scopo principale di
galileo ha è quello di validare con l’osservazione il copernicanesimo. A fare la diferenza è quello di puntare
uno strumento tecnologico verso i corpi celesti, abbatte la convinzione che questi oggetti davano una visione
distorta. Cannocchiale come metodo per vedere cose nuove.
In cosa si compone:
1. osservazione del fenomeno studiato, si scompolne il fenomeno nei suoi elementi più semplici, si
elaborano i dfati. Momento dell’osservazione
2. l’uomo di scienza comincia a sviluppare un ipostesi che spieghi il fenomeno, si usa il linguaggio
matematico.
3. Per poter trasformare ipotesi in legge biogno sperimantre il fenomeno. Studio fatto attraverso
esperimento ripetibile all’infinito dallo scienziato e che dia sempre lo stesso risultato.
Galileo rivolge il cannochhiale al cielo per trovare le conferme alle tesi di copernico.
Il metido di galilei è una sintesi tra momento osservativo induttivo, osservazione empirica, poi momento
ipotetico deduttivo, si sviluppano le ipotesi e le conseguenze logiche. Questi due elementi si integrano
perfettamente tra loro.
Presupposto fondamentale: galileo filososfo è realista, ha la fiducia che il pensiero dell’uomo se ben
utilizzato possa restituirci la realtà com’è in se stessa. La scienza è in grado di descrivere la reltà per ciò che
essa è in se stessa. L’uomo di cienza è in grado di descrivere la reltà così com’è.