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SCIENZA A PORTATA DI MANO

SCUOLA PRIMARIA

COSA CI SERVE:
DIAPASON CON SUPPORTO

MARTELLETTO
I SUONI
PENDOLINO PUOI VEDERE IL SUONO?
PIATTO CON ACQUA
COLORATA

CIOTOLA DI VETRO Nel PRIMO ESPERIMENTO Il diapason produce


un suono visibile attraverso un pendolino o
PELLICOLA TRASPARENTE dell’acqua.

SALE FINO
Nel SECONDO ESPERIMENTO i suoni variabili
CELLULARE prodotti da un’applicazione su smartphone
provocano il movimento dei granelli di sale.

IL SUONO
Il suono è una vibrazione, che diventa visibile attraverso questi esperimenti.
Il diapason, quando viene percosso dal martelletto, vibra 440 volte in un secondo,
impossibile che l’occhio umano riesca a distinguerlo.

Avvicinato a uno dei rebbi del diapason già percosso, il pendolino


subisce le vibrazioni dovute al suono emesso e comincia a saltellare.
La vibrazione generata dal diapason diventa visibile anche nell’acqua,
che comincia a muoversi producendo schizzi e onde.
Anche i suoni emessi dallo smartphone producono vibrazioni
velocissime, ma con gli accorgimenti che avete visto abbiamo
conferma che esistono davvero. Le vibrazioni fanno saltare i granelli di
sale.

APPROFONDIMENTI

1. Il suono non trasporta materia, ciò significa che quando il suono


attraversa l’aria, partendo dalla sorgente che lo genera e raggiungendo
le nostre orecchie, non trasporta con sé le particelle d’aria, ma le
perturba, cioè le fa vibrare avanti e indietro rispetto alla posizione che
avevano prima che il suono le investisse.
L’aria è il mezzo che usa il suono per spostarsi. In generale il suono si
propaga attraverso tutti i materiali in modo diverso, per esempio si
muove nell’acqua, riesce a passare anche attraverso il metallo,
perturbando gli atomi che lo compongono.
Se non c’è nessun materiale da attraversare, il suono non si propaga ed
è quello che accade nello spazio, dove non c’è niente, nessuna
particella o comunque sono talmente poche e molto distanti tra loro
che il suono non riesce ad attraversarle. Il suono, infatti, non si propaga
nel vuoto.

PROVIAMO A DIVENTARE DEI SUONI!


Mettiamoci in fila, l’ultimo dia una spinta innocente al compagno
davanti, che a sua volta toccherà quello più avanti ancora, e così via: la
spinta si propaga dal fondo fino all’inizio della fila.
La stessa cosa accade alle particelle dell’aria quando sono investite da
un suono. Si muovono oscillando un po’ avanti e un po’ indietro, come
a perdere l’equilibrio, disturbando le particelle vicine, ma di fatto non si
spostano dalla posizione che avevano prima che il suono le
raggiungesse. E le particelle vicine fanno altrettanto, facendo
propagare il suono.
Lo stesso accade in altri gas, o nell’acqua e in altri liquidi, dove le
molecole sono più vicine tra loro. In quel caso il suono è più veloce. E
lo è ancora di più quando attraversa un solido, dove gli atomi sono
ancora più vicini e rigidamente sistemati: nei solidi il suono si muove
ancora più veloce.
Nell’aria il suono si muove a una velocità di circa 330 metri in un
secondo. Veloce? Non tanto, visto che la luce in un secondo, nello
spazio vuoto, percorre 300.000 chilometri.

2. Il suono è una vibrazione regolare, nel tempo di un secondo uno


stesso suono fa vibrare l’aria lo stesso numero di volte. Questa è la
frequenza del suono: il numero di oscillazioni o vibrazioni in un
secondo.
Un suono grave ha poche vibrazioni in un secondo, mentre un suono
acuto, come un fischio, ne fa tantissime. Ci sono suoni che non
possono essere percepiti dal nostro udito perché fanno vibrare l’aria
troppo velocemente, gli ultrasuoni, o perché la fanno vibrare troppo
lentamente, gli infrasuoni.
L’essere umano potrebbe sentire suoni da 16/20 a 16.000/20.000
vibrazioni al secondo. Non può sentire i suoni più gravi, come per
esempio una balena o un elefante, che comunicano con i loro simili con
suoni che producono 4/5 vibrazioni al secondo. L’udito del cane e del
pipistrello sono sensibili ai cosiddetti ultrasuoni, con più di 20.000
vibrazioni al secondo.
Conosci qualche altro animale che comunica usando infrasuoni o
ultrasuoni?
PERCHÉ ABBIAMO SCELTO IL SUONO
Il suono è un fenomeno molto astratto, che si riesce a visualizzare attraverso degli
esperimenti che ne spiegano le caratteristiche. Soprattutto per gli studenti più piccoli è
importante capire che la vibrazione sonora (onda sonora) si trasmette senza portare con
sé la materia che investe. Solitamente si prendono ad esempio le onde del mare, per far
comprendere che non c’è trasporto di materia, ma di energia.

CONSIGLI
Diapason: si può acquistare un piccolo diapason nei negozi di strumenti musicali per
pochi euro. È importante percuoterlo tenendolo per la base, lasciando liberi i rebbi (le
due forcelle), che muovendosi, producono il suono.
App: per produrre con uno smartphone frequenze di ogni tipo, è utile scaricare
gratuitamente, tra le varie possibili, un’applicazione per generatore di frequenze.

Prova a ricreare questo esperimento a casa o in classe, scatta una foto e facci sapere com’è venuto alla mail
scienzaportatadimano@immaginarioscientifico.it o sui nostri canali social
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