Come scritto nelle indicazioni nazionali, le attività informali,
di routine e di vita quotidiana, la vita e i giochi all’aperto
sono importanti dell’uso di piccoli attrezzi e strumenti, del movimento libero o guidato in spazi dedicati, dei giochi psicomotori e possono essere occasione per l’educazione alla salute incrementando consapevolezza verso una corretta alimentazione ora e nelle fasce di età successive, in modo autonomo.
Le attività scelte nello specifico vanno ad rivolgersi all’intero
gruppo classe in tutto l’arco della settimana. Nello specifico: • Scegliere un “giorno della frutta”, dove i bambini, insieme alle famiglie, si impegnano a portare per merenda un frutto in uno specifico giorno della settimana, creando da una parte una routine continua per tutto l’arco dell’anno e dall’altro una consapevolezza importante verso l’assunzione della frutta quotidianamente e non solo a scuola, ma anche in momenti diversi della giornata, • Una visita guidata all’interno di fattorie didattiche che si muovono, attraverso attività adatte per quella fascia di età, a dare consapevolezza delle origini degli alimenti con cui ogni bambino entra quotidianamente a contatto. Ciò permette al bambino non solo di entrare in contato con realtà diverse rispetto a quelle a cui è abituato, ma comprende anche L cura e l’importanza del lavoro che avviene dietro ciò che mangia. • scegliere di introdurre, con criterio, alimenti di diverse culture, con lo scopo non solo di permettere la variazione alimentare di cui ogni bambino ha bisogno ma anche di entrare a contatto con diversità e culture anche distanti dalla sua realtà. Tutto ciò ovviamente con il supporto di insegnanti e specialisti che si muovono per evitare disorientamento all’interno del gruppo. • Durante un cambio dell’ora tra due insegnanti, viene fuori come i bambini fossero interessati all’ambito alimentare, poiché veniva spesso fuori, durante le conversazioni tra classe e docente, come i bambini fossero incuriositi dall’origine della frutta che mangiavano durante la settimana e di come essa venisse trattata. • Dopo un iniziale dibattito tra le altre docenti, durante una conversazione dopo l’orario lavorativo, il consiglio di interclasse esamina la proposta dei docenti e decide di presentare la proposta al collegio dei docenti. • Il collegio scrive e approva il viaggio di istruzione, introducendolo nel PTOF, dopo che si è raggiunto il numero di insegnanti valido per accompagnare la classe. • Il consiglio di istituto delibera l’attuazione del viaggio di istruzione e l’eventuale ammontare della spesa. • Infine, il dirigente scolastico programma gli atti per l’organizzazione dell’uscita scolastica (noleggio autobus e biglietti) e addica i compiti ai docenti accompagnatori. Infine, tramite avvisi, si chiede di autorizzare l’uscita ai genitori.